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effetto di una
riduzione del
reddito
Punto di ottimo :
- economicamente è il punto dove il consumatore è più soddisfatto dato un
certo vincolo di bilancio, miglior paniere ammissibile.
In alcuni casi non esiste un punto di tangenza tra vincolo di bilancio e curva di
indifferenza, in questo caso il MRS è sempre superiore o inferiore rispetto alla
pendenza del vincolo.
La soluzione ottima prevede che il consumatore consumi solo uno dei due
beni.
Le soluzioni d’angolo si verificano più spesso per i beni altamente sostituibili.
L’APPROCCIO DELLA FUNZIONE DI UTILITÀ: una funzione di utilità assegna un
numero a ciascun paniere in modo tale che ai panieri giudicati migliori venga
assegnato un numero più elevato rispetto ai panieri giudicati inferiori.
Muc/ Mua = Pc/ Pa → rapporto delle unità marginali deve esssere uguale al
rapporto in valore assoluto del prezzi. ( Massimizzazione unità marginale)
Un bene può essere normale per bassi livelli di reddito, inferiore per livelli di
reddito più elevati.
Al contrario agisce sempre in senso inverso rispetto alla variazione del prezzo.
Affinché un bene sia di Giffen, oltre che un bene inferiore esso deve anche
rappresentare una quota consistente della spesa complessiva del consumatore
Quando una variazione percentuale del prezzo dell’1% per cento conduce
ad una variazione percentuale della quantità domandata ...
( slide 31)
Alcuni tra gli elementi più importanti nel determinare l’elasticità della
domanda sono i seguenti:
La domanda di mercato, oltre che dal prezzo del bene, dipende anche
dal reddito dei consumatori.
- Se il reddito diminuisce
curva di domanda si sposta
verso sinistra
n = ▲Q Y/ ▲Y Q
numeratore = reddito
denominatore = quantità domandata
X i beni di prima necessità n < 1 ( se il nostro reddito cresce si può sostituire)
X i beni di lusso n>1
X i beni inferiori n<0 (al crescere del reddito se ne consuma di meno)
ELASTICITÀ INCROCIATA DELLA DOMANDA RISPETTO AL PREZZO : misura
la variazione percentuale della quantità domandata di un bene, in seguito
alla variazione dell’1% per cento del prezzo di un altro bene
La domanda di mercato, oltre che dal prezzo del bene e dal reddito dei
consumatori, dipende anche dai prezzi dei beni ad esso correlati misura
la variazione percentuale della quantità domandata di un bene, in seguito
alla variazione dell’1% per cento del prezzo di un altro bene
£xz = ▲Qx Pz/ ▲Pz Qx → variazione prezzo/ variazione quantità (di beni
correlati)
Valore attuale (Present Value) di una somma di denaro X disponibile tra T anni:
PV(X) = X/(1+r)T
T= anni
X= somma denaro
r = tasso di interesse di mercato
LE TEORIE DEL REDDITO PERMANENTE E DEL CICLO VITALE Tra le altre cose, il
modello di scelta intertemporale è indispensabile per analizzare le decisioni
di risparmio degli individui.
Supponiamo poi che l’animale abbia a disposizione solo due strategie: una
aggressiva Falco e una non aggressiva Colomba.
IL PROBLEMA DELL’OPPORTUNISMO
- Se altruisti ed egoisti
sono indistinguibili, i primi
sono destinati a
scomparire dal sistema.
Se alcuni egoisti possono simulare senza costi di essere altruisti, allora questi
ultimi assieme agli egoisti non simulatori sono destinati a scomparire
EQUITÀ E PREFERENZE
Il senso di equità si è dimostrato essere una componente importante nella
descrizione del comportamento umano
Alcuni autori sostengono che l’EC sia una visione dell’economia tipicamente
italiana, nata tra il 1400 e il 1500 e poi sviluppata nel 1700. Il termine è
utilizzato nel 1754 da Antonio Genovesi, come titolo del volume delle sue
Lezioni di economia.
Secondo Genovesi l’ordine sociale costituisce il risultato di un bilanciamento
tra la forza concentrativa (auto-interessata) e la forza diffusiva (o di
cooperazione).
k = capitale
L = lavoro
F = funzione
Q = quantità output prodotto
- Il breve periodo è quel lasso di tempo nel quale uno o più fattori
produttivi sono fissi
Non esiste un arco temporale specifico che separa il breve dal lungo
periodo. L’arco temporale di riferimento varia a seconda del settore
produttivo preso in considerazione
LEGGE DEI RENDIMENTI DECRESCENTI: secondo questa legge man mano che
si aggiungono ulteriori unità di un fattore produttivo (tenendo fissi
tutti gli altri).
- In una prima fase il prodotto cresce più che proporzionalmente rispetto
all’input.
- Oltre un certo punto, il prodotto continua a crescere ma in misura meno
proporzionale
La tipica funzione di produzione di breve periodo inizialmente cresce in misura
più che proporzionale, poi continua a crescere ma in misura meno che
proporzionale
Quindi se cresce domanda di un prodotto il lavoro si cresce ma solo fino ad un
certo punto. ( quando aumenta il prodotto fisso ).
COSTI
Il costo opportunità = il valore della risorsa nel suo migliore uso alternativo
possibile
Costo totale (TC = FC + VC): è la somma del costo fisso e del costo variabile
- Costo medio fisso (AFC): pari al rapporto tra il costo fisso e la quantità
prodotta
-Costo medio totale (ATC): pari al rapporto tra il costo totale e la quantità
prodotta
w = salario
AP = prodotto medio
MP = prodotto parginale
Nel lungo periodo non esistono costi fissi in quanto tutti i fattori produttivi
sono variabili. Il problema dell’impresa è quello di scegliere la combinazione
ottimale di input in relazione all’output che si intende produrre.
w = salario
C= costo totale
r = tasso di remunerazione unità di capitale
CONDIZIONE DI OTTIMO
Accade lo stesso anche nel caso in cui la curva LAC è orizzontale oppure
inclinata positivamente.
In termini grafici ciò significa trovare la distanza massima tra la retta del ricavo
totale (TR) e la curva del costo totale (TC).
La massima distanza tra due curve si ottiene nel punto in cui le rette
tangenti sono parallele.
La pendenza della retta del ricavo totale rappresenta il ricavo marginale (MR) La
pendenza della curva del costo totale rappresenta il costo marginale (MC)
Il surplus aggregato dei produttori è pari alla somma dei surplus di tutte
le imprese.
La somma del surplus aggregato dei produttori e del surplus aggregato dei
consumatori misura il beneficio totale dello scambio.
Sempre nel lungo periodo è possibile che nuove imprese decidano di entrare
nel mercato qualora intravedano la possibilità di realizzare profitti
Questi aggiustamenti fanno sì che nel lungo periodo si determini una situazione
nella quale:
– Il prezzo di equilibrio è pari al valore minimo della curva del costo medio di
lungo periodo.
– L’output è prodotto al costo unitario più basso possibile.
– Al venditore è pagato solo il costo di produzione.
– Il profitto economico è nullo per tutte le imprese.
CURVA DI OFFERTA DI LUNGO PERIODO
£ S= ΔQ P / ΔP Q
Nel lungo
periodo il
fattore più
importante tra questi è rappresentato dalle economie di scala che spiegano
anche le economie di rete e le concessioni governative La curva è decrescente.
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO IN MONOPOLIO
(slide 14-15)
P - MC 1/ p = £
P 1 = (a – bQ 2 ) – bQ 1 .
Dalla massimizzazione del profitto scaturisce la funzione di reazione del
duopolista
Q* 1 = (a – bQ 2 )/2b
Analogamente:
Q* 2 = (a – bQ 1 )/2b
ipotizzando che l’altro duopolista terrà fisso il prezzo. L’ipotesi che i duopolisti
fissino i prezzi anziché le quantità muta radicalmente il risultato raggiunto con
Cournot.
L’esito finale è che il prezzo si riduce fino a che non coincide con il costo
marginale.
È lo stesso risultato della concorrenza perfetta!
P = [a – b(Q 1 +R 2 (Q 1 ) ]
R 2 (Q 1 )= (a – bQ 1 )/2b
Quando il dilemma del prigioniero è giocato una sola volta è difficile punire chi
defeziona. Tuttavia, se ci si aspetta di dover interagire nuovamente in futuro,
possono emergere altre possibilità.
Giochi sequenziali
Una volta calcolato il NPV, esso va confrontato con il costo d’acquisto del bene
capitale P K
Chi decide di investire in azioni effettua una scelta basandosi non solo sul
suo rendimento, ma anche sul rischio.
Secondo l’ipotesi dei mercati efficienti, per un dato livello di rischio, tutte
le informazioni disponibili sui rendimenti presenti e futuri di una impresa
sono automaticamente incorporati nel prezzo delle sue azioni
In questo contesto il tempo libero si valuta in base al suo costo opportunità, ossia
al reddito da lavoro a cui l’individuo rinuncia per poter godere del tempo libero.
Oltre che lavorare e godere del tempo libero ciascun individuo acquista un
insieme di beni e servizi attraverso il reddito che ottiene dal lavoro.
Si può dimostrare che anche se la curva di offerta di lavoro di tutti gli individui ha
un tratto decrescente, la curva di offerta di lavoro di mercato è crescente rispetto
al salario.
La ragione di ciò risiede nel fatto che anche se l’aumento del salario induce i
singoli lavoratori a lavorare di meno, tale aumento attira lavoratori da altri
settori verso quello nel quale si è registrato l’incremento salariale.
I singoli mercati non sono separati l'uno dall'altro. Al contrario esistono molte
relazioni tra di essi.
Ad esempio una crisi nel mercato dell’auto influenza negativamente quello della
componentistica, degli pneumatici e così via. Per comprendere il funzionamento
dell’economia è indispensabile analizzare in che modo si raggiunge l’equilibrio in
tutti i mercati.
Nel punto in cui le curve di indifferenza dei due individui sono tangenti non è
più possibile procedere ad ulteriori miglioramenti.
Tale punto rappresenta una allocazione Pareto- ottimale.
In blu curve d’ indifferenza di anna
In nero curve d’ indifferenza bruno
qualsiasi punto dentro la parte blu ( dove sta ) è u punto di efficienza paretiana
Il costo opportunità è il valore della risorsa nel suo migliore uso alternativo
possibile