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Università di Torino

Corso di Microeconomia
Pindyck – Rubinfeld
Capitolo 4 – Domanda individuale e di mercato

Docente: Prof. Pellegrino

a.a. 2020 – 2021


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Capitolo 4 – Domanda individuale e di mercato

o Tutto il capitolo è oggetto di studio (compresa l’appendice), ad


esclusione del:
â Paragrafo 4.5 – Le esternalità di rete
â Paragrafo 4.6 – La stima empirica della domanda

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Argomenti del capitolo

o Domanda individuale

o Effetti di reddito e di sostituzione

o Domanda di mercato

o Surplus del consumatore

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Domanda individuale

o Variazioni di prezzo

â Usando le curve di indifferenza sviluppate nel Capitolo 3, studia-


mo l’effetto di una variazione del prezzo del cibo, mantenendo
invariato sia il reddito, sia prezzo del vestiario.

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Effetto di una variazione di prezzo – Bene normale

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Effetto di una variazione di prezzo – Bene normale

o Quando pC = 1, nel punto B si ottiene SMS = − ∆V


∆C
= 21 .
o Se pC = 2, nel punto A si ottiene SMS = − ∆V ∆C
= 22 = 1.
â Poiché PC raddoppia, la pendenza raddoppia e il potere d’acquisto
del consumatore si riduce; I1 è più bassa di I2 (utilità minore).
o Se pC = 21 , nel punto D si ottiene SMS = − ∆V∆C
= 14 .
â Poiché PC si dimezza, la pendenza si dimezza e il potere d’acquisto
del consumatore aumenta; I3 è più alta di I2 (utilità maggiore).
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Effetto di una variazione di prezzo – Bene normale

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Effetto di una variazione di prezzo – Bene normale

o Quando pC diminuisce, il consumatore acquista più C e la sua utilità au-


menta (passaggio dal paniere A al paniere B al paniere D).
o Quando pC diminuisce, il consumatore acquista meno V nel passaggio da
A a B e più V nel passaggio da B a D. Complessivamente (passaggio da
A a D il consumatore acquista meno V ).
o Il consumo di C e V potrebbe anche aumentare, perché la riduzione di pC
accresce la possibilità di acquistare maggiori quantità di entrambi i beni.
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La curva di domanda individuale

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La curva di domanda individuale

o Le curve di domanda hanno due importanti proprietà.

â Il livello di utilità raggiungibile varia mentre ci si sposta lungo


la curva.
Minore è il prezzo, più alto è il livello di utilità, poiché al
diminuire del prezzo del bene il potere d’acquisto del consuma-
tore aumenta.

â In ogni punto della curva di domanda il consumatore massimizza


la sua utilità in quanto il SMS tra cibo C e vestiti V è uguale
al rapporto tra i prezzi dei due beni.
Minore è il prezzo, minore il SMS tra C e V : il SMS diminuisce
mentre si scende lungo la curva di domanda.
Questo fenomeno indica che il valore relativo del cibo diminuisce
quando il consumatore acquista quantità maggiori di cibo.
Pertanto la valutazione marginale individuale diminuisce quando
il consumatore acquista quantità maggiori di cibo.

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La curva di domanda individuale

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Effetti di una variazione di reddito

o Variazioni di reddito

â Usando le curve di indifferenza sviluppate nel Capitolo 3, studia-


mo l’effetto di una variazione del reddito, a parità di prezzi.

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Effetti di una variazione di reddito – Bene superiore

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Effetti di una variazione di reddito – Bene superiore

o Variazioni di reddito

â La curva reddito-consumo è formata da tutte le combinazioni di


cibo C e vestiario V che massimizzano l’utilità del consumatore
per ogni livello di reddito.

â Un aumento del reddito sposta il vincolo di bilancio verso destra;


il consumo lungo la curva reddito-consumo aumenta, e quindi
essa ha inclinazione positiva, perché sia il consumo di C , sia
quello di V aumentano all’aumentare del reddito.

â Al tempo stesso, una variazione del reddito determina uno spo-


stamento della curva di domanda: l’aumento del reddito sposta
a destra la curva di domanda.

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Effetti di una variazione di reddito – Bene superiore

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Effetti di una variazione di reddito
o Variazioni di reddito

â Quando la curva reddito-consumo ha pendenza positiva:


la quantità domandata del bene aumenta all’aumentare del red-
dito;
l’elasticità della domanda rispetto al reddito è positiva;
∆QD
QD ∆QD R
EDR = ∆R
= >0
R
∆R QD

il bene è superiore.

â Quando la curva reddito-consumo ha pendenza negativa:


la quantità domandata del bene diminuisce all’aumentare del
reddito;
l’elasticità della domanda rispetto al reddito è negativa;
∆QD
QD ∆QD R
EDR = ∆R
= <0
R
∆R QD

il bene è inferiore. 16/159


Effetti di una variazione di reddito – Beni inferiori

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Curve di Engel

â Le curve reddito-consumo possono essere utilizzate per costru-


ire le curve di Engel.

â Le curve di Engel mettono in relazione le quantità consumate


dei beni con il reddito del consumatore, dati i prezzi:
se il bene è superiore, la curva di Engel ha pendenza positiva;
se il bene è inferiore, la curva di Engel ha pendenza negativa.

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Effetti di una variazione di reddito – Bene superiore

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Curva di Engel per un bene superiore

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Effetti di una variazione di reddito – Beni inferiori

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Curva di Engel – Beni superiori e inferiori

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La spesa per consumi negli Stati Uniti

o Le somme spese in media dai nuclei familiari per il canone di locazione,


cure mediche e intrattenimento sono tracciate come funzioni del reddito
annuo.
o Cure mediche e intrattenimento sono beni superiori, dato che la spesa
cresce con il reddito.
o Le abitazioni in affitto, invece, sono beni inferiori per i redditi superiori a
40 mila dollari. 23/159
Beni sostituti, complementi e indipendenti

o Due beni sono sostituti se un aumento (una diminuzione) del


prezzo di uno di essi porta a un aumento (una diminuzione)
della quantità domandata dell’altro bene.
â Esempio: biglietti del cinema e video a noleggio.

o Due beni sono complementi se un aumento (una diminuzione)


del prezzo di uno di essi porta a una diminuzione (un aumento)
della quantità domandata dell’altro bene
â Esempio: benzina e olio per il motore.

o Due beni sono indipendenti se una variazione del prezzo di uno


di essi non ha effetti sulla quantità domandata dell’altro bene.

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Curva prezzo-consumo (segue)

o Se la curva prezzo-consumo ha inclinazione negativa, i due beni sono so-


stituti (il passaggio dal paniere A al paniere B).
o Beni sostituti: l’aumento del prezzo di uno comporta un aumento della
quantità domandata dell’altro. 25/159
Curva prezzo-consumo (segue)

o Se la curva prezzo consumo ha inclinazione positiva, i due beni sono com-


plementi (il passaggio dal paniere B al paniere D).
o Beni complementi: l’aumento del prezzo di uno comporta una diminuzione
della quantità domandata dell’altro. 26/159
Curva prezzo-consumo – Beni perfetti sostituti
o Succo d’arancia e succo di mela sono beni perfetti sostituti.
o Assumendo un rapporto di scambio di uno a uno, il consumatore acquista
sempre il più economico dei due beni.
o Se il prezzo del succo d’arancia è inferiore a quello del succo di mela, il
consumatore acquista solamente succo d’arancia e la curva prezzo-consumo
coincide con l’asse del succo d’arancia (dal punto F verso destra).

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Curva prezzo-consumo – Beni perfetti sostituti
o Succo d’arancia e succo di mela sono beni perfetti sostituti.
o Assumendo un rapporto di scambio di uno a uno, il consumatore acquista
sempre il più economico dei due beni.
o Se il succo di mela è più economico, il consumatore acquista solamente
succo di mela e la curva prezzo-consumo si sovrappone all’asse del succo
di mela (dal punto E verso l’alto).

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Curva prezzo-consumo – Beni perfetti sostituti
o Succo d’arancia e succo di mela sono beni perfetti sostituti.
o Assumendo un rapporto di scambio di uno a uno, il consumatore acquista
sempre il più economico dei due beni.
o Se i due beni hanno lo stesso prezzo, il consumatore è indifferente tra i
due: la curva prezzo-consumo coincide con la curva di indifferenza (tra E
e F).

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Curva reddito-consumo – Beni perfetti sostituti
o Assumendo che il prezzo del succo d’arancia sia inferiore al prezzo del succo
di mela, il consumatore massimizza la propria utilità consumando solo succo
d’arancia.
o Al variare del reddito, varia solo la quantità del succo d’arancia.
o La curva reddito-consumo coincide quindi con l’asse del succo d’arancia.
o Se fosse più economico il succo di mela, la curva reddito-consumo gia-
cerebbe sull’asse del succo di mela.

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Beni perfetti sostituti

o La funzione di utilità è del tipo U(x1 , x2 ) = K1 x1 + K2 x2 .


o Si ipotizzi K1 = K2 .
o Se p1 < p2 il consumatore acquista solamente il bene 1.
o Se il reddito aumenta, il consumatore acquista quantità mag-
giori del solo bene 1.
o La funzione di domanda in questo caso è:
R
x1 = .
p1
o L’equazione della curva di Engel è:

R = p1 x1 .

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Curva prezzo-consumo – Beni perfetti complementi
o Le scarpe destre e le scarpe sinistre come beni perfetti complementi.
o Per i perfetti complementi, le curve di indifferenza sono a forma di L.
o La massimizzazione dell’utilità si ha quando i vincoli di bilancio L1 e L2
toccano gli angoli delle curve di indifferenza.

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Curva reddito-consumo – Beni perfetti complementi
o Nel caso dei perfetti complementi, anche la curva reddito-consumo è una
retta passate per gli angoli delle curve di indifferenza a forma di L.

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Beni perfetti complementi

o Il consumatore aumenta la propria utilità solo se il consumo dei due beni


aumenta sempre della stessa proporzione:

U(x1 , x2 ) = min{K1 x1 , K2 x2 }.

o Si ipotizzi K1 = K2 .

o La funzione di domanda in questo caso è:


R
x1 = .
p1 + p2

o L’equazione della curva di Engel è:

R = (p1 + p2 )x1 .

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Effetto reddito ed effetto sostituzione

o Una variazione (aumento o riduzione) del prezzo di uno o più


beni determina due effetti:

â l’effetto di reddito;

â l’effetto di sostituzione.

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Effetto reddito

o Quando il prezzo di uno o più beni si riduce, il consumatore


vede aumentare il suo potere di acquisto e quindi, in base alle
sue preferenze, modifica la quantità consumata di tutti i beni
rispetto alla situazione iniziale.

o L’effetto reddito misura la variazione della quantità domandata


provocata da una variazione del reddito.

o Dopo la riduzione del prezzo di un bene, il consumatore può


acquistare la stessa quantità del bene che acquistava prima della
riduzione del suo prezzo, e in più avrà ancora a disposizione un
certo ammontare da destinare all’acquisto di tutti i beni.

o Se il bene il cui prezzo si è ridotto è un bene superiore, il


consumatore acquisterà una quantità superiore.

o Se il bene il cui prezzo si è ridotto è un bene inferiore, il con-


sumatore acquisterà una quantità inferiore.
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Effetto sostituzione

o Quando il prezzo di uno o più beni si modifica, si modifica di


conseguenza il loro prezzo relativo.

â Il consumatore compra una quantità maggiore del bene il cui


prezzo (relativo) è diminuito.

â Il consumatore compra una quantità minore del bene il cui prezzo


(relativo) è aumentato.

o Questa sostituzione tra il bene il cui prezzo non si è modificato


e il bene il cui prezzo è variato, una volta annullato l’effetto
reddito (ovvero ragionando in termini di utilità costante), si
chiama effetto sostituzione.

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Effetto reddito

o L’effetto di reddito è la variazione nel consumo di un bene con-


seguente a una variazione del potere di acquisto del consuma-
tore.

o Quando il prezzo di un bene varia, l’effetto di reddito può


portare sia ad un aumento, sia ad una diminuzione della quan-
tità domandata.

o Anche con beni inferiori, l’effetto di reddito solitamente non


supera l’effetto di sostituzione.

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Effetto sostituzione

o L’effetto di sostituzione è la variazione nel consumo di un bene


conseguente ad una variazione del suo prezzo, mantenendo
costante l’utilità del consumatore.

o Quando il prezzo di un bene diminuisce, l’effetto di sostituzione


porta sempre ad un aumento della quantità domandata.

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Effetto reddito ed effetto sostituzione
o Si consideri la scelta ottima di un consumatore.

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Effetto reddito ed effetto sostituzione – Bene normale
o Si ipotizzi l’aumento del prezzo del bene x1 .

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Effetto reddito ed effetto sostituzione – Bene normale

o Prima dell’incremento del prezzo del bene x1 il consumatore


sceglie il paniere A, caratterizzato da una quantità di bene x1
pari ad A0 .

o A seguito dell’incremento del prezzo del bene x1 , il paniere ot-


timo scelto dal consumatore diviene il paniere B, caratterizzato
da una quantità di bene x1 pari a B 0 .

o È possibile scomporre lo spostamento complessivo, ovvero il


passaggio dalla quantità A0 alla quantità B 0 , nella parte dovuta
all’effetto reddito e nella parte dovuta all’effetto sostituzione.

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Effetto reddito ed effetto sostituzione

o Sono possibili due diverse scomposizioni, ognuna delle quali può


essere interpretata in due modi diversi.

â Variazione compensativa
secondo Hicks
secondo Slutsky

â Variazione equivalente
secondo Hicks
secondo Slutsky

o In quanto segue faremo riferimento alla metodologia proposta


da Hicks.

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Effetto reddito ed effetto sostituzione

o Come detto, sono possibili due diverse scomposizioni.

â Variazione compensativa (Hicks)


Si consideri una variazione del prezzo di un bene. La varia-
zione compensativa individua la variazione di reddito necessaria
per mantenere il consumatore sulla stessa curva di indifferenza
originaria (ovvero quella caratterizzante la situazione osservata
prima della variazione del prezzo).

â Variazione equivalente (Hicks)


Si consideri una variazione del prezzo di un bene. La varia-
zione equivalente individua la variazione di reddito necessaria
per mantenere il consumatore sulla stessa curva di indifferenza
finale (ovvero quella caratterizzante la situazione dopo la varia-
zione del prezzo).

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Variazione compensativa secondo Hicks – Bene normale

â A0 − B 0 misura l’effetto complessivo.


â A0 − C 0 misura l’effetto sostituzione.
â C 0 − B 0 misura l’effetto reddito. 45/159
Variazione equivalente secondo Hicks – Bene normale

â A0 − B 0 misura l’effetto complessivo.


â A0 − C 0 misura l’effetto reddito.
â C 0 − B 0 misura l’effetto sostituzione.
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Variazione equivalente secondo Hicks

o In quanto segue:

â faremo riferimento alla metodologia proposta da Hicks;

â applicheremo la variazione equivalente.

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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio

o Si ipotizzi un consumatore caratterizzato dalla seguente fun-


zione di utilità di Cobb-Douglas:

U(x1 , x2 ) = x1 x2 .

o Si ipotizzi:
â R = 100;
â p1 = 10;
â p2 = 10.

o Si individui l’effetto reddito e l’effetto sostituzione (applicando


la metodologia di Hicks e la variazione equivalente) se il prezzo
0
del bene x1 diminuisce da p1 = 10 a p1 = 5.

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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio
o Il problema del consumatore è:

max U(x1 , x2 ) = x1a x2b




s.t. : p1 x1 + p2 x2 = R

max U(x1 , x2 ) = x1 x2
s.t. : 10x1 + 10x2 = 100
o La scelta ottima pertanto è:

a R 1 100
x1∗A = = · =5
a + b p1 2 10
b R 1 100
x2∗A = = · =5
a + b p2 2 10

o La curva di indifferenza passante per il punto di ottimo è:


25
U¯1 = 5 · 5 = 25 −→ I1 : x2 =
x1
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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio

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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio
0
o Se il prezzo del bene x1 diminuisce da p1 = 10 a p1 = 5 il
vincolo di bilancio diviene
0
p1 x1 + p2 x2 = R
5x1 + 10x2 = 100

o La scelta ottima pertanto è:

a R 1 100
x1∗B = = · = 10
a + b p10 2 5
b R 1 100
x2∗B = = · =5
a + b p2 2 10

o La curva di indifferenza passante per il punto di ottimo è:


50
U¯2 = x1 x2 = 50 −→ I2 : x2 =
x1
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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio

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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio

o Il paniere iniziale è (5,5), mentre il paniere finale è (10,5).

o Date le ipotesi dell’esempio, la riduzione di p1 da 10 a 5 deter-


mina:
â un incremento di 5 unità della quantità consumata del bene x1 ;
â nessuna variazione della quantità consumata del bene x2 .

o Pertanto:
â ∆x1 = 5
â ∆x2 = 0

â Scomponiamo l’effetto totale nella parte dovuta all’effetto red-


dito e nella parte dovuta all’effetto sostituzione.

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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio
o Secondo l’approccio di Hicks (variazione equivalente), occorre
0
individuare un nuovo valore di reddito R necessario per man-
tenere il consumatore sulla stessa curva di indifferenza finale
(quella dopo la riduzione del prezzo, nel nostro esempio la curva
di indifferenza verde I2 ) considerando però un vincolo di bilancio
parallelo a quello iniziale (ovvero quello prima della riduzione
del prezzo, nel nostro esempio il vincolo di bilancio nero).
o Pertanto, ricordando che la curva di indifferenza finale ha equazione

U¯2 = x1 x2 = 50

o e che, nel caso specifico, le scelte ottime sono:


0
a R
x1∗ =
a + b p1
0
b R
x2∗ =
a + b p2
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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio

o si ottiene ! !
0 0
1R 1R
= 50
2 10 2 10
0
o da cui R = 141, 42136.
o Pertanto l’ipotetico paniere ottimo è:
0
a R 141, 42136
x1∗C = = = 7, 071068
a + b p1 20
0
b R 141, 42136
x2∗C = = = 7, 071068
a + b p2 20

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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Esempio

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Una applicazione: il Teorema di Barone

o Il Teorema di Barone consente di verificare il diverso impatto


di:

â imposte proporzionali sul reddito;

â imposte indirette selettive sul consumo;

â imposte indirette universali sul consumo.

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Una applicazione: il Teorema di Barone

o Il Teorema considera un contribuente che, dopo aver deciso la


parte del suo reddito totale da destinare al consumo (R), deve
decidere come allocare il suo consumo tra due beni supposti
superiori e normali.

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Una applicazione: il Teorema di Barone

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Una applicazione: il Teorema di Barone
o Introduciamo una imposta indiretta selettiva ad valorem sul
valore pieno del bene 1, con aliquota pari a τ .

o Sia p1 il prezzo del bene 1 prima di introdurre l’imposta.

o Segue che il prezzo del bene 1 a seguito dell’introduzione dell’im-


posta è pari a p1 (1 + τ ).

o Il vincolo di bilancio del consumatore-contribuente diviene

p1 (1 + τ )x1 + p2 x2 = R

p1
o Il prezzo relativo dei due beni si modifica, passando da p2 a

p1 (1 + τ )
.
p2
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Una applicazione: il Teorema di Barone

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Una applicazione: il Teorema di Barone

o Il consumatore può consumare la stessa quantità del bene 2


rispetto alla situazione senza imposta.

o Il consumatore deve consumare una quantità inferiore del bene


1:
â l’imposta riduce il potere d’acquisto del consumatore-contri-
buente attraverso l’aumento del prezzo del bene 1.

o L’imposta determina pertanto un effetto reddito e un effetto


sostituzione.

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Una applicazione: il Teorema di Barone

63/159
Una applicazione: il Teorema di Barone

o Confrontiamo questa imposta selettiva sul consumo con una


imposta che:

â determina solo l’effetto reddito;

â consente al consumatore-contribuente di ottenere la medesima


utilità I2 .

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Una applicazione: il Teorema di Barone
o Vi sono due casi specifici in cui si verifica solamente l’effetto
reddito:

â l’imposta generale sul consumo:

p1 (1 + τ )x1 + p2 (1 + τ )x2 = R

R
p1 x1 + p2 x2 =
(1 + τ )

â l’imposta proporzionale sul reddito:

p1 x1 + p2 x2 = R(1 − t)

â Le due imposte possono risultare equivalenti se:


R τ
= R(1 − t) → t=
1+τ 1+τ
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Una applicazione: il Teorema di Barone

o Introduciamo dunque una imposta diretta proporzionale (equi-


valente ad una imposta indiretta su tutti i beni) che causi un
sacrificio identico all’imposta selettiva sul consumo.

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Una applicazione: il Teorema di Barone

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Una applicazione: il Teorema di Barone

o A parità di sacrificio per il contribuente, una imposta indiretta


selettiva sul consumo produce un gettito minore rispetto ad
una imposta generale sul consumo (equivalente ad una imposta
proporzionale sul reddito).

o A parità di gettito, una imposta indiretta selettiva sul consumo


causa al contribuente un sacrificio maggiore di una imposta
indiretta generale sul consumo (o di una imposta proporzionale
sul reddito).

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Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Bene inferiore

69/159
Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Bene di Giffen

o In teoria l’effetto reddito potrebbe essere sufficientemente gran-


de da determinare una curva di domanda di un bene inclinata
positivamente.

o In questa circostanza si parla di bene di Giffen.

o I beni di Giffen hanno scarso rilievo pratico, perché richiedono


un consistente effetto di reddito negativo.

70/159
Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Bene di Giffen

71/159
Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Riepilogo

o Bene superiore: la quantità sale quando il reddito sale.


o Bene inferiore: la quantità scende quando il reddito sale.
o Bene normale: la quantità scende quando il prezzo sale.

o Effetto sostituzione: ES
o Effetto reddito: ER
o Effetto totale: ET

72/159
Effetto reddito ed effetto di sostituzione – Riepilogo
o Bene superiore e normale, il prezzo scende:
â ES > 0, ER > 0, ET = ES + ER > 0.
o Bene inferiore, il prezzo scende:
â ES > 0, ER < 0, ES > |ER|, ET > 0.
o Bene di Giffen, il prezzo scende:
â ES > 0, ER < 0, ES < |ER|, ET < 0.

o Per tutti i beni l’effetto sostituzione opera sempre in direzione


opposta rispetto alla variazione del prezzo (il prezzo diminuisce
e la quantità domandata aumenta).
o Per i beni superiori l’effetto reddito opera sempre in direzione
opposta rispetto alla variazione del prezzo (il prezzo diminuisce
e la quantità domandata aumenta).
o Per tutti i beni inferiori l’effetto reddito opera sempre nella
stessa direzione rispetto alla variazione del prezzo (il prezzo
diminuisce e la quantità domandata diminuisce).
73/159
ER e ES – Beni perfetti complementi

o Vincolo e curva neri rappresentano l’equilibrio iniziale.


o Si consideri l’incremento del prezzo del bene 1 (vincolo e curva rossi).
o In questo caso particolare, ES = 0 e ER = ET .
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ER e ES – Beni perfetti sostituti

o La linea nera è il vincolo iniziale e la linea azzurra è la curva di indifferenza


iniziale: SMS > pp12 e il consumatore acquista solo il bene 1.
o Si consideri l’incremento del prezzo del bene 1 (vincolo verde).
o A seguito dell’aumento del prezzo del bene 1, SMS < pp21 e il consumatore
acquista solo il bene 2 (la nuova curva di indifferenza è quella rossa).
o Pertanto, ER = 0 e ET = ES.
75/159
La domanda di mercato

o La curva di domanda di mercato identifica la quantità di un


bene comprata dai consumatori ad ogni livello di prezzo.

Individuo 1 Individuo 2 Individuo 3 Quantità


Prezzo
Quantità Quantità Quantità di mercato
1 6 10 16 32
2 4 8 13 25
3 2 6 10 18
4 0 4 7 11
5 0 2 4 6

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La domanda di mercato

o Si considerino tre consumatori.

â Il consumatore A è caratterizzato dalla seguente funzione di


domanda
p
DA : p = 16 − 2q → q =8−
2
â Il consumatore B è caratterizzato dalla seguente funzione di
domanda
p
DB : p = 8 − 2q → q =4−
2
â Il consumatore C è caratterizzato dalla seguente funzione di
domanda
p
DC : p = 4 − 2q → q =2−
2

77/159
Le domande individuali

78/159
La domanda di mercato

o Se 8 ≤ p ≤ 16 la domanda di mercato ha equazione


p
q =8−
2
o Se 4 ≤ p ≤ 8 la domanda di mercato ha equazione
! !
p p
q = 8− + 4− = 12 − p
2 2

o Se 0 ≤ p ≤ 4 la domanda di mercato ha equazione


! ! !
p p p 3
q = 8− + 4− + 2− = 14 − p
2 2 2 2

79/159
Le domande individuali e la domanda di mercato

80/159
Il surplus del consumatore

o Il surplus del singolo consumatore è dato dalla differenza tra


il massimo ammontare che il consumatore è disposto a pagare
per un bene e l’ammontare effettivamente pagato.

o Esso è la differenza tra il beneficio complessivo generato dal


consumo di un bene e il costo totale del suo acquisto.

o Quando si sommano i surplus di tutti i consumatori che ac-


quistano un determinato bene, si ottiene la misura del surplus
aggregato dei consumatori.

81/159
Il surplus del singolo consumatore

82/159
Il surplus del singolo consumatore

o La curva di domanda a gradini può essere convertita in una


curva di domanda rettilinea, rendendo le unità di misura del
bene sufficientemente piccole.

83/159
Il surplus generalizzato dei consumatori

84/159
Teoria dell’incidenza in equilibrio parziale
o La percussione individua il momento in cui la Pubblica Ammi-
nistrazione definisce il soggetto passivo dell’imposta.
o Il soggetto percosso può non coincidere col soggetto inciso.
o Studiamo l’effetto dell’introduzione di una accisa sui produttori
in concorrenza perfetta.
o Una accisa è una imposta specifica sulla quantità prodotta del
tipo
p1 = p0 + τ
o dove
â p0 è il prezzo prima dell’introduzione dell’accisa;
â τ è l’ammontare dell’accisa;
â p1 è il prezzo al lordo dell’accisa.
o Nel caso delle imposte specifiche, la base imponibile è il prezzo
di una specifica quantità, mentre l’imposta è un quantum per
quantità (ad esempio x unità monetarie per ogni chilogrammo
di prodotto).
85/159
Equilibrio prima dell’introduzione dell’accisa

86/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa

87/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa

o L’elasticità della domanda rispetto al prezzo è:


∆QD
QD ∆QD P q1 − q0 p0
EPD = ∆P
= = · <0
P
∆P QD p1 − p0 q0

o L’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo è:


∆QO
QO ∆QO P q1 − q0 p0
EPO = ∆P
= = · >0
P
∆P QO p2 − p0 q0

88/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa
o L’accisa formalmente a carico dei produttori è pari a

τ = p1 − p2 .

o Considerando i consumatori, il prezzo prima dell’introduzione


dell’accisa è p0 . Dopo l’introduzione dell’accisa il prezzo è mag-
giore e pari a p1 . Il prezzo aumenta di un ammontare pari a
p1 − p0 < τ .

o Dopo l’introduzione dell’accisa, il prezzo di equilibrio è p1 . I


produttori incassano p1 , ma devono trasferire un ammontare
pari a τ = p1 −p2 alla pubblica amministrazione. Il prezzo netto
per i produttori, pertanto, è pari a p2 = p1 −τ = p1 −(p1 −p2 ).
Per i produttori il prezzo netto diminuisce da p0 a p2 , con
p0 − p2 < τ .

o Si noti che (p1 − p0 ) + (p0 − p2 ) = τ .


89/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa
o Siamo interessati ad esprimere la quota di accisa che è traslata
sui consumatori, ovvero
p1 − p0
p1 − p2

90/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa

o Notando che
q1 − q0 p0 q1 − q0 p0 p1 − p0 p1 − p0
EPO = · = · · = EPD ·
p2 − p0 q0 p2 − p0 q0 p1 − p0 p2 − p0
o si ottiene
EPD p2 − p0
O
=
EP p1 − p0
o da cui
EPD p2 − p0 p1 − p0 − p2 + p0 p1 − p2
1− O
=1− = =
EP p1 − p0 p1 − p0 p1 − p0

o e quindi
EPO p1 − p0
O D
= .
EP − EP p1 − p2

91/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa

o Si consideri
EPO p1 − p0
O D
= .
EP − EP p1 − p2

o p1 − p0 rappresenta l’aumento del prezzo per i consumatori a


seguito dell’introduzione di una accisa formalmente a carico dei
produttori.

o p1 − p2 = τ .

o Tale espressione permette di esprimere l’aumento del prezzo per


i consumatori in percentuale dell’ammontare dell’accisa formal-
mente a carico dei produttori.

92/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa
o Se la curva di offerta è perfettamente elastica e la curva di
domanda è negativamente inclinata si determina la traslazione
completa dell’accisa dai contribuenti di diritto (le imprese) ai
contribuenti di fatto (i consumatori).

93/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa

o Se l’offerta è perfettamente inelastica e la domanda è inclinata


negativamente i contribuenti di diritto e di fatto coincidono.

94/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa

o Se la domanda è perfettamente elastica e la curva di offerta


è positivamente inclinata, i contribuenti di fatto e di diritto
coincidono.

95/159
Equilibrio dopo l’introduzione dell’accisa
o Se la domanda è perfettamente inelastica e la curva di offerta
è positivamente inclinata, l’accisa sarà totalmente pagata dai
consumatori. La quantità di equilibrio rimane uguale, ma au-
menta il prezzo.

96/159
Trade-off tra equità ed efficienza

o La misura dell’eccesso i pressione: il caso dei costi costanti

o L’area A + B + C è il surplus del consumatore prima dell’introduzione


dell’accisa.
o L’area A è il surplus del consumatore dopo l’introduzione dell’accisa.
o L’area B è il gettito dell’accisa.
o L’area C è l’eccesso di pressione.
97/159
Trade-off tra equità ed efficienza
o È possibile verificare che la perdita di benessere, cioè l’eccesso
di pressione (l’area C ), aumenta in misura più che proporzionale
rispetto all’imposta e che l’eccesso di pressione è tanto maggiore
quanto più elastica è la curva di domanda.

o La linea rossa rappresenta la variazione della quantità domandata, ∆q.


o La linea verde rappresenta la variazione del prezzo, pari all’ammontare
dell’accisa τ = ∆p.
98/159
Trade-off tra equità ed efficienza

o L’elasticità della domanda rispetto al prezzo è:


∆QD
QD ∆QD P
EPD = ∆P
= <0
P
∆P QD

o pertanto
QD QD
∆QD = EPD ∆P = EPD τ.
P P
o L’eccesso di pressione EP è pari a:

τ ∆QD QD 2 QD 2 P E D Q D P  τ 2
EP = = EPD τ = EPD τ = P .
2 2P 2P P 2 P

99/159
Trade-off tra equità ed efficienza

o Si può concludere che l’eccesso di pressione varia proporzional-


mente al quadrato dell’aliquota dell’accisa e all’elasticità della
curva di domanda.

100/159
Trade-off tra equità ed efficienza

101/159
Trade-off tra equità ed efficienza

102/159
Trade-off tra equità ed efficienza

o Aliquote differenziate a seconda dell’elasticità della domanda


del bene.

o In particolare, aliquote maggiori per i beni a domanda rigida.

o È ciò che si osserva nel mondo reale? No!

o I beni a domanda rigida sono i beni di prima necessità, che


costituiscono una quota di spesa maggiore per i poveri.

103/159
Test 1

o Se al diminuire del reddito il consumo del bene X diminuisce,


allora il bene X è un bene:

â complemento;
â superiore;
â sostituto;
â inferiore.

104/159
Test 2

o Si consideri un bene superiore e normale. Se il prezzo del bene


aumenta, l’effetto reddito è:

â positivo;
â negativo;
â nullo;
â di segno opposto rispetto all’effetto di sostituzione.

105/159
Esercizio 1 – Testo

o Un consumatore è caratterizzato dalla seguente funzione di


utilità:
U(x1 , x2 ) = x1 x2 .

o Si ipotizzi R = 10 e p2 = 1.

o Si determini la funzione di domanda per il bene x1 , ovvero le


unità di x1 che il consumatore acquista al variare di p1 .

106/159
Esercizio 1 – Soluzione (1)

o Il consumatore risolve il seguente problema:



max U(x1 , x2 ) = x1 x2
s.t. : p1 x1 + p2 x2 = R

o da cui
0
Ux1 = x2
0
Ux2 = x1
x2 p1
SMS = = .
x1 1
o Sostituendo nel vincolo di bilancio si ottiene

p1 x1 + p2 x2 = 10 = p1 x1 + p2 p1 x1

p1 x1 (1 + p2 ) = 10

107/159
Esercizio 1 – Soluzione (2)

o La funzione di domanda diretta del bene x1 , pertanto, è:


10 5
x1 = =
2p1 p1
o La funzione di domanda inversa, pertanto, è:
5
p1 = .
x1
o Similmente per x2 :
5
p1 x1 + p2 x2 = 10 = p1 + p2 x2 = 5 + x2
p1
x2 = 5.

108/159
Esercizio 1 – Soluzione (3)

o Quando p1 = 1, x1∗1 = 5, x2∗ = 5 e U1 = 25.


o Quando p1 = 2, x1∗2 = 2, 5, x2∗ = 5 e U2 = 12, 5.
o Quando p1 = 3, x1∗3 = 1, 6̄, x2∗ = 5 e U3 = 8, 3̄.
o E cosı̀ via...
o ...
o Quando p1 = 4, x1∗4 = 1, 25, x2∗ = 5 e U4 = 6, 25.
o Quando p1 = 5, x1∗5 = 1, x2∗ = 5 e U5 = 5.

109/159
Esercizio 1 – Soluzione (4)

110/159
Esercizio 1 – Soluzione (5)

111/159
Esercizio 2 – Testo

o Si considerino tre consumatori.

â Il consumatore A è caratterizzato dalla seguente funzione di


domanda
DA : q = 120 − 5p
â Il consumatore B è caratterizzato dalla seguente funzione di
domanda
DB : q = 50 − 10p
â Il consumatore C è caratterizzato dalla seguente funzione di
domanda
DC : q = 150 − 5p

o Si individui la funzione di domanda aggregata.

112/159
Esercizio 2 – Soluzione (1)

o Se q = 0:
DA : p = 24
DB : p=5
DC : p = 30

o Si considera prima DC , poi DA e infine DB .

113/159
Esercizio 2 – Soluzione (2)

o Pertanto:
q = 150 − 5p se 24 ≤ p ≤ 30
q = (150 − 5p) + (120 − 5p) = 270 − 10p se 5 ≤ p ≤ 24
q = (150−5p)+(120−5p)+(50−10p) = 320−20p se 0≤p≤5

o La domanda di mercato inversa è pertanto

q
p = 30 − se 0 ≤ q ≤ 30
5
q
p = 27 − se 30 ≤ q ≤ 220
10
q
p = 16 − se 220 ≤ q ≤ 320
20
114/159
Esercizio 3 – Testo

o Un consumatore decide di destinare al consumo 100 unità mo-


netarie.

3
o Il prezzo relativo del bene 1 rispetto al bene 2 è 2, mentre il
prezzo del bene 1 è 3.

o Si determini il vincolo di bilancio.

115/159
Esercizio 3 – Soluzione

o In generale,
p1 x1 + p2 x2 = R
o da cui
R p1
x2 = − x1 .
p2 p2
p1 3
o Notando che p2 = 2 e che p1 = 3, si ottiene

3 3
=
p2 2
p2 = 2.
o Il vincolo di bilancio, pertanto, è:

3x1 + 2x2 = 100.

116/159
Esercizio 4 – Testo

o Un neolaureato, che vive coi genitori, percepisce uno stipendio


mensile netto di 900 euro.
o Egli spende interamente il suo reddito tra serate in discoteca
(bene 1) e cene con gli amici (bene 2).
o Ipotizziamo che per ogni serata in discoteca Marco spenda, in
media, 30 euro e che spenda, in media, 50 euro per ogni cena
con gli amici.
o Si determini il vincolo di bilancio di Marco.
o Si ipotizzi che il costo medio di una serata in discoteca raddoppi.
o Si determini il nuovo vincolo di bilancio.
o Si ipotizzi che, a seguito di una promozione, lo stipendio mensile
netto di Marco aumenti da 900 a 1.500 euro. Si determini il
nuovo vincolo di bilancio.

117/159
Esercizio 4 – Soluzione

o In generale,
p1 x1 + p2 x2 = R
o da cui
30x1 + 50x2 = 900.
o Se il prezzo di una serata in discoteca raddoppia, il nuovo vin-
colo diviene
60x1 + 50x2 = 900.
o Considerando la situazione iniziale, se il reddito aumenta il
nuovo vincolo di bilancio è

30x1 + 50x2 = 1.500.

118/159
Esercizio 5 – Testo

o Per un consumatore due beni sono perfetti complementi.

o Calcolare la curva di Engel per il bene 1 nel caso in cui p1 = 1


e p2 = 2.

119/159
Esercizio 5 – Soluzione
o Il consumatore in esame ha curve di indifferenza ad angolo retto.
o La funzione di utilità è del tipo:

U = min{K1 x1 , K2 x2 }.

o Vale la relazione:
x2 K1
= .
x1 K2
K1
o Indichiamo K2 = α, da cui x2 = αx1 .

o Il vincolo di bilancio è

p1 x1 + p2 x2 = R = 1x1 + 2x2 = x1 + 2αx1 = x1 (1 + 2α).

o Se α = 1, dato che p1 + p2 = 3, segue che


R
x1 = R = 3x1 .
3
120/159
Esercizio 6 – Testo

o Il grafico mostra la curva di indifferenza e il vincolo di bilancio per un


consumatore.

o Si ipotizzi py = 50.

o Si determini il reddito, l’equazione del vincolo di bilancio, l’inclinazione del


vincolo di bilancio, px e il SMS di equilibrio.
121/159
Esercizio 6 – Soluzione (1)

o Per determinare l’equazione di una retta è sufficiente conoscere le coordi-


nate cartesiane di due punti appartenenti ad essa.
o La curva di indifferenza e il vincolo di bilancio in esame passano per i punti
(0, 20) e (10, 0).

x1 = 0 y1 = 20 x2 = 10 y2 = 0

o Ricordando
y − y1 x − x1
=
y2 − y1 x2 − x1
o e sostituendo i valori si ottiene
y − 20 x −0
=
0 − 20 10 − 0
o da cui
10(y − 20) = −20x
10y − 200 = −20x
y = 20 − 2x.

122/159
Esercizio 6 – Soluzione (2)

o Sappiamo che py = 50.


o La curva di indifferenza e il vincolo di bilancio passano per il punto (0, 20).
R
o Pertanto, 50 = 20, dove 20 è la quantità di bene y quando la quantità di
bene x è nulla.
o Segue che R = 1.000.
o In generale, il vincolo di bilancio è:

px x + py y = R.

o Si noti che 10 è la quantità di bene x quando la quantità di bene y è nulla.


R 1.000
o Segue che 10
= px ; quindi 10
= 100 = px .
o Pertanto il vincolo di bilancio e la curva di indifferenza hanno equazione

100x + 50y = 1.000.


px 100
o Il rapporto tra i prezzi è py
= 50
= 2 = SMS.

123/159
Esercizio 7 – Testo

o Si consideri un generico vincolo di bilancio.

o Si esprima la variazione di reddito in funzione della elasticità


della domanda dei due beni rispetto al reddito e in funzione
della quota di reddito spesa per i due beni.

124/159
Esercizio 7 – Soluzione (1)

o In generale, il vincolo di bilancio è:

p1 x1 + p2 x2 = R.

o Se varia il reddito

∆R = p1 ∆x1 + p2 ∆x2 .

o Dividendo rispetto a ∆R si ottiene:


p1 ∆x1 p2 ∆x2
+ = 1.
∆R ∆R

125/159
Esercizio 7 – Soluzione (2)

o Moltiplicando e dividendo:
p1 ∆x1 R x1 p2 ∆x2 R x2
+ =1
∆R R x1 ∆R R x2
o e successivamente riarrangiando si ottiene
p1 x1 ∆x1 R p2 x2 ∆x2 R
+ =1
R ∆R x1 R ∆R x2
o da cui
k1 ERD1 + k2 ERD2 = 1
o dove
â k1 quota di reddito spesa per il bene 1;
â k2 quota di reddito spesa per il bene 2;
â ERD1 elasticità della domanda rispetto al reddito per il bene 1;
â ERD2 elasticità della domanda rispetto al reddito per il bene 2.
126/159
Esercizio 8 – Testo

o Un consumatore spende il 60% del reddito per il bene 1 e il


rimanente 40% per il bene 2.

o ERD1 = 0, 3.

o Individuare ERD2 .

127/159
Esercizio 8 – Soluzione

o Sappiamo che

k1 ERD1 + k2 ERD2 = 1 = ∆R.

0, 6 · 0, 3 + 0, 4 · ERD2 = 1.

1 − 0, 18
ERD2 = = 2, 05.
0, 4

128/159
Esercizio 9 – Testo

o Un consumatore è caratterizzato da un reddito R = 90, da una


quantità consumata di x2 pari a 15 e dalla seguente funzione
di utilità:
U(x1 , x2 ) = x12 x2 .

o Si determini p2 .

129/159
Esercizio 9 – Soluzione (1)

o In generale, il vincolo di bilancio è:

p1 x1 + p2 x2 = R.

p1 x1 + 15p2 = 90.
o Si ottiene
MU1 = 2x1 x2 .
MU2 = x12 .
MU1 2x1 x2 2x2
= 2
= .
MU2 x1 x1

130/159
Esercizio 9 – Soluzione (2)
o Nel punto di ottimo
MU1 p1
SMS = = .
MU2 p2
2x2 p1
SMS = = .
x1 p2
30 p1
SMS = = .
x1 p2
30p2
p1 = .
x1
o Sostituendo nel vincolo di bilancio si ottiene
30p2
x1 + 15p2 = 90.
x1
30p2 + 15p2 = 90.
p2 = 2.
131/159
Esercizio 10 – Testo

o Si consideri la seguente funzione di utilità:


1 1
U(x1 , x2 ) = x12 x22 .

o R = 500, x1∗ = 20, x2∗ = 40.

o Si determinino i prezzi.

132/159
Esercizio 10 – Soluzione (1)

o In generale, considerando una funzione di utilità di Cobb-Douglas,


segue che il saggio marginale di sostituzione SMS è pari a

∆x2 MU1 ax a−1 x2b a x2


SMS = − = = 1a b−1 = .
∆x1 MU2 bx1 x2 b x1

o La funzione di domanda per il bene x1 è:


a R
x1 = .
a + b p1
o La funzione di domanda per il bene x2 è:
b R
x2 = .
a + b p2

133/159
Esercizio 10 – Soluzione (2)

o Pertanto
1 500
20 = ·
2 p1
1 500
40 = ·
2 p2
o da cui
500
p1 = = 12, 5
40
500
p2 = = 6, 25.
80
o Si noti che
p1 x1 + p2 x2 = R
12, 5 · 20 + 6, 25 · 40 = 500.

134/159
Esercizio 11 – Testo

o Si consideri la seguente funzione di domanda:

QD = 3 − 2P.

o Si determinino la quantità e il prezzo quando l’elasticità della


domanda rispetto al prezzo è pari a EPD = −1.

135/159
Esercizio 11 – Soluzione

∆QD
QD ∆QD P
EPD = ∆P
= .
P
∆P QD
P P
−1 = −2 · = −2 · .
QD 3 − 2P
P
2· = 1.
3 − 2P
2P = 3 − 2P.
4P = 3.
3
P= .
4
3 3
QD = 3 − 2 · = .
4 2

136/159
Esercizio 12 – Testo

o Si consideri la seguente funzione di utilità:


3 2
U(x1 , x2 ) = x15 x25 .

o p1 = 3 e p2 = 2.
o Si determini come varia la scelta ottima del consumatore al
variare del suo reddito.

137/159
Esercizio 12 – Soluzione (1)

138/159
Esercizio 12 – Soluzione (2)
o In generale, considerando una funzione di utilità di Cobb-Douglas,
segue che il saggio marginale di sostituzione SMS è pari a

∆x2 MU1 ax a−1 x2b a x2


SMS = − = = 1a b−1 = .
∆x1 MU2 bx1 x2 b x1

o La funzione di domanda per il bene x1 è:


a R
x1 = .
a + b p1
o La funzione di domanda per il bene x2 è:
b R
x2 = .
a + b p2
a
o Si noti che p1 x1 = a+b R. Pertanto la quota di reddito che il
consumatore decide di destinare all’acquisto del bene 1 è pari
a b
a a+b . Similmente per l’altro bene, a+b .
139/159
Esercizio 12 – Soluzione (3)

o Ipotizzando R = 10
3 10
x1∗ = · =2
5 3
2 10
x2∗ = · =2
5 2

o Ipotizzando R = 20
3 20
x1∗ = · =4
5 3
2 20
x2∗ = · =4
5 2

140/159
Esercizio 12 – Soluzione (4)

â Le curve reddito-consumo possono essere utilizzate per costru-


ire le curve di Engel.

â Le curve di Engel mettono in relazione la quantità consumata


di un bene con il reddito del consumatore, dati i prezzi:
se il bene è superiore, la curva di Engel ha pendenza positiva;
se il bene è inferiore, la curva di Engel ha pendenza negativa.

141/159
Esercizio 12 – Soluzione (5)

o Considerando il bene 1, la funzione di domanda è:


a R 3 R
x1 = = · .
a + b p1 5 3

o La curva di Engel per il bene 1 è:

R = 5x1 .

o In questo caso la curva di Engel ha pendenza positiva, e per-


tanto il bene è superiore.

142/159
Esercizio 13 – Testo

o In un mercato perfettamente concorrenziale, la domanda in-


versa del bene x è rappresentata dalla funzione p = 30 − q.
o I costi marginali di produzione sono costanti e pari a CM = 10
(questo implica che l’offerta sia infinitamente elastica).
o Si rappresenti graficamente la situazione. Si calcoli la quantità
e il prezzo di equilibrio.
o Si calcoli il surplus netto del consumatore.
o Si ipotizzi l’introduzione di una accisa sulla quantità prodotta
pari a 5.
o Si calcoli la quantità e il prezzo di equilibrio.
o Si calcoli il surplus netto del consumatore.
o Si calcoli, infine, il gettito dello Stato e l’eccesso di pressione
prodotto dall’accisa.
o Si ripetano gli stessi passaggi ipotizzando una accisa pari a 10.
143/159
Esercizio 13 – Soluzione (1)

144/159
Esercizio 13 – Soluzione (2)

o Senza l’accisa, l’equilibrio prevede



p = 30 − q
CM = 10

o da cui q ∗ = 20 e p ∗ = 10.
o Il surplus netto del consumatore S è pari a

(20 − 0) · (30 − 10)


S= = 200.
2

145/159
Esercizio 13 – Soluzione (3)

o Con l’accisa pari a 5, l’equilibrio prevede



p = 30 − q
CM = 15

o da cui q ∗ = 15 e p ∗ = 15.
o Il surplus netto del consumatore S è pari a

(15 − 0) · (30 − 15)


S= = 112, 5.
2
o Il gettito T è pari a T = 15 · 5 = 75.
o L’eccesso di pressione EP è pari a

(20 − 15) · (15 − 10)


EP = 200 − 112, 5 − 75 = 12, 5 = .
2

146/159
Esercizio 13 – Soluzione (4)
o Con l’accisa pari a 10, l’equilibrio prevede

p = 30 − q
CM = 20

o da cui q ∗ = 10 e p ∗ = 20.
o Il surplus netto del consumatore S è pari a

(10 − 0) · (30 − 20)


S= = 50.
2
o Il gettito T è pari a T = 10 · 10 = 100.
o L’eccesso di pressione EP è pari a

(20 − 10) · (20 − 10)


EP = 200 − 50 − 100 = 50 = .
2
o Si noti che una accisa doppia determina un eccesso di pressione
pari a quattro volte.
147/159
Esercizio 14 – Testo

o Esercizio sul Teorema di Barone.


o Si ipotizzi un consumatore caratterizzato dalla seguente fun-
zione di utilità di Cobb-Douglas:

U(x1 , x2 ) = x1 x2 .

o Si ipotizzi:
â R = 100;
â p1 = 5;
â p2 = 10.

o Si consideri l’introduzione di una accisa pari a 5 sul bene 1


e si confronti il risultato con quello ottenuto introducendo in
alternativa una imposta generale sul consumo che determini lo
stesso sacrificio per il consumatore.

148/159
Esercizio 14 – Soluzione (1)
o Il problema del consumatore è:

max U(x1 , x2 ) = x1a x2b




s.t. : p1 x1 + p2 x2 = R

max U(x1 , x2 ) = x1 x2
s.t. : 5x1 + 10x2 = 100
o La scelta ottima pertanto è:

a R 1 100
x1∗A = = · = 10
a + b p1 2 5
b R 1 100
x2∗A = = · =5
a + b p2 2 10

o La curva di indifferenza passante per il punto di ottimo è:


50
U¯1 = 10 · 5 = 50 −→ I1 : x2 =
x1
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Esercizio 14 – Soluzione (2)

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Esercizio 14 – Soluzione (3)
0
o Se il prezzo del bene x1 aumenta da p1 = 5 a p1 = 10, a causa
dell’introduzione di una accisa pari a 5, il vincolo di bilancio
diviene
0
p1 x1 + p2 x2 = R
10x1 + 10x2 = 100

o La scelta ottima pertanto è:

a R 1 100
x1∗B = 0 = · =5
a + b p1 2 10
b R 1 100
x2∗B = = · =5
a + b p2 2 10

o La curva di indifferenza passante per il punto di ottimo è:


25
U¯2 = 5 · 5 = 25 −→ I2 : x2 =
x1
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Esercizio 14 – Soluzione (4)

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Esercizio 14 – Soluzione (5)

o Il paniere iniziale è (10,5), mentre il paniere finale è (5,5).

o Date le ipotesi dell’esercizio, l’aumento di p1 da 5 a 10 deter-


mina:
â una riduzione di 5 unità della quantità consumata del bene x1 ;
â nessuna variazione della quantità consumata del bene x2 .

o Pertanto:
â ∆x1 = −5
â ∆x2 = 0

â Introduciamo ora una imposta generale sul consumo.

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Esercizio 14 – Soluzione (6)
o Secondo l’approccio di Hicks (variazione equivalente), occorre
0
individuare un nuovo valore di reddito R necessario per man-
tenere il consumatore sulla stessa curva di indifferenza finale
(quella dopo l’aumento del prezzo, nel nostro esempio la curva
di indifferenza verde I2 ) considerando però un vincolo di bilan-
cio parallelo a quello iniziale (ovvero quello prima dell’aumento
del prezzo, nel nostro esempio il vincolo di bilancio nero).
o Pertanto, ricordando che la curva di indifferenza finale ha equa-
zione
U¯2 = x1 x2 = 25
o e che, nel caso specifico, le scelte ottime sono:
0
a R
x1∗ =
a + b p1
0
b R
x2∗ =
a + b p2
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Esercizio 14 – Soluzione (7)

o si ottiene ! !
0 0
1R 1R
= 25
2 5 2 10
0
o da cui R = 70, 71068.
o Pertanto l’ipotetico paniere ottimo è:
0
a R 70, 71068
x1∗C = = = 7, 071068
a + b p1 10
0
b R 70, 71068
x2∗C = = = 3, 535534
a + b p2 20

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Esercizio 14 – Soluzione (8)

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Esercizio 14 – Soluzione (9)

o A seguito dell’introduzione dell’accisa, pertanto, il consumatore


consuma, spendendo tutto il reddito che ha deciso di destinare
al consumo, la stessa quantità del bene 2 rispetto alla situazione
senza imposta, ma una quantità inferiore del bene 1, 5 unità
anziché 10.

o Valutato in termini di quantità del bene 1, il gettito dell’accisa


W1 è pari a 5, dato dalla differenza orizzontale tra il punto A
e il punto B.

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Esercizio 14 – Soluzione (10)

o Si consideri ora la possibilità di introdurre una imposta gene-


rale sul consumo in grado di sottrarre lo stesso ammontare
di benessere al consumatore rispetto all’imposta selettiva sul
consumo.

o Essa deve consentire al contribuente di trovarsi sulla curva di


indifferenza verde in un punto di tangenza con un vincolo di
bilancio parallelo a quello originario (vincolo nero).

o Si applica pertanto la variazione equivalente secondo Hicks.

o Si noti che il passaggio dal punto A al punto C rappresenta


l’effetto di reddito, mentre il passaggio dal punto C al punto B
l’effetto di sostituzione.

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Esercizio 14 – Soluzione (11)

o Introducendo una imposta generale sul consumo, corrispon-


dente ad una imposta proporzionale sul reddito, il gettito W2 ,
valutato in termini di bene 1, è pari alla differenza orizzontale
tra il vincolo nero e il vincolo blu.

o Il vincolo nero ha equazione 5x1 + 10x2 = 100.

o Il vincolo blu ha equazione 5x1 + 10x2 = 70, 71068.

o Consideriamo i punti di intersezione con l’asse delle ascisse.


â 5x1 + 10 · 0 = 100, da cui x1 = 20.
â 5x1 + 10 · 0 = 70, 71068, da cui x1 = 14, 14.

o Il gettito W2 è pertanto pari a 20 − 14, 14 = 5, 86.

o Si noti pertanto che W2 > W1 .

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