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• L’elasticità è il concetto che gli economisti utilizzano per misurare di quanto una
certa grandezza varia al variare di un’altra grandezza.
∆𝑄/𝑄 ∆𝑄 𝑃
𝜀= = ×
∆𝑃/𝑃 ∆𝑃 𝑄
• ∆𝑄/∆𝑃: pendenza della curva di domanda (= reciproco della pendenza della curva di
domanda inversa).
• Poiché la curva di domanda ha sempre inclinazione negativa, l’elasticità della domanda
rispetto al prezzo ha sempre segno negativo (tant’è che spesso il segno «meno» viene
omesso).
∆𝑄/𝑄 ∆𝑄 𝑃
𝜀= = ×
∆𝑃/𝑃 ∆𝑃 𝑄
• L’elasticità della domanda rispetto al prezzo NON E’ COSTANTE, ma varia al variare del
prezzo di partenza.
∆𝑄/𝑄 ∆𝑄 𝑃
𝜀= = ×
∆𝑃/𝑃 ∆𝑃 𝑄
Lattuga 2,80
Pasti al ristorante 1,63
Automobili 1,35
Elettricità 1,20
Birra 1,19
Cinema 0,87
Viaggi aerei 0,77
(estero)
Scarpe 0,70
Caffè 0,25
Teatro, opera 0,18
• Quando il prezzo è basso, l’elasticità è bassa (𝜀 < 1): un aumento del prezzo provoca una piccola
riduzione della quantità domandata → un aumento del prezzo provoca un aumento della spesa
(= ricavo) → per incrementare i ricavi, il venditore deve aumentare il prezzo.
• Quando il prezzo è alto, l’elasticità è alta (𝜀 > 1): un aumento del prezzo provoca una grande
riduzione della quantità domandata → un aumento del prezzo provoca una diminuzione della
spesa (= ricavo) → per incrementare i ricavi, il venditore deve diminuire il prezzo.
• Solo quando l’elasticità è unitaria, il ricavo del venditore è massimizzato.
• Quando l’elasticità al prezzo di un prodotto è maggiore di 1, le variazioni del prezzo e della spesa
totale si muovono sempre in direzioni opposta.
• Quando l’elasticità al prezzo di un prodotto è minore di 1, le variazioni del prezzo e della spesa
totale si muovono sempre nella stessa direzione.
∆𝑄/𝑄 ∆𝑄 𝑌
𝜀𝑌 = = ×
∆𝑌/𝑌 ∆𝑌 𝑄
• ∆𝑄/∆𝑌: variazione della domanda in risposta alla variazione del reddito. Può essere:
• positiva (bene normale),
• negativa (bene inferiore).
• L’elasticità della domanda rispetto al reddito può essere positiva (bene normale) o
negativa (bene inferiore).
L’elasticità incrociata della domanda del bene 1 rispetto al prezzo del bene 2 è la variazione
percentuale della quantità domandata del bene 1 in risposta ad una (piccola) variazione
percentuale del prezzo del bene 2.
• ∆𝑄1 /∆𝑃2 : variazione della domanda del bene 1 in risposta alla variazione del prezzo del
bene 2. Può essere:
• positiva (beni sostituti),
• negativa (beni complementari).
• Di conseguenza, l’elasticità incrociata della domanda può essere positiva (beni sostituti)
o negativa (beni complementari).
ISTITUZIONI DI ECONOMIA POLITICA (a.a. 2021/22) 17
ELASTICITA’ DELL’OFFERTA RISPETTO AL PREZZO
∆𝑄/𝑄 ∆𝑄 𝑃
𝜀= = ×
∆𝑃/𝑃 ∆𝑃 𝑄
• ∆𝑄/∆𝑃: pendenza della curva di offerta (= reciproco della pendenza della curva di
offerta inversa).
• Poiché la curva di offerta ha (generalmente) inclinazione positiva, l’elasticità dell’offerta
rispetto al prezzo ha segno positivo.
• L’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo NON E’ COSTANTE, ma varia al variare del
prezzo di partenza.
ISTITUZIONI DI ECONOMIA POLITICA (a.a. 2021/22) 18
ELASTICITA’ DELL’OFFERTA LINEARE
• Molto spesso (es. negli esercizi) noi consideriamo, per semplicità una curva di offerta
lineare.
• Se la curva di offerta è lineare e passa per l’origine, l’elasticità è costante e uguale a 1.
• Se la curva di offerta è lineare e NON passa per l’origine, l’elasticità varia lungo la curva
di offerta.