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Economia politica 06/10/20

Lezione 2

L’economia politica utilizza dei modelli di rappresentazioni grafiche e dati, proprio perché grazie a questi
dati noi abbiamo prontezza di ciò che accade nella realtà, e quindi del fenomeno economico. è vero che è
importante utilizzare rappresentazioni grafiche, però queste non parlano da sole, hanno bisogno di essere
descritte.

In questo corso analizzeremo quella che è l’economia positiva e non normativa.

 L’economia positiva: spiega da un punto di vista oggettivo e scientifico quelli che sono fenomeni
economici. per es. si possono studiare gli effetti che una tassa ha sul prezzo di un determinato
bene. Ovviamente l’imposizione di una tassa farà aumentare il prezzo di vendita di quel
determinato bene.
 L’economia normativa: propone delle soluzioni che sono basati su giudizi di valore. ad esempio, se
il governo dovesse ritenere dannoso il fumo, assume determinate decisioni, ad esempio quella di
proporre una tassa sulle sigarette. Sono decisioni che sono basate anche da un punto di vista
scientifico(mortalità) però sono decisioni che dipendono dal governo.

Noi ci occuperemo dell’economia positiva. Ci occuperemo soltanto in parte dell’economia


normativa, quando faremo riferimento all’economia del benessere. (fallimenti del mercato e
l’importanza dell’intervento pubblico nell’economia).

Ovviamente l’economia ha rapporti con altre scienze sociali: statistica, diritto del lavoro, sociologia,
diritto commerciale, politica economica, scienza delle finanze ecc...

STRUMENTI DELL’ECONOMIA POLITICA


 L’economia politica fa uso di relazioni funzionali per descrivere il comportamento delle variabili
oggetto di studio. Quaderno.

CAPITOLO 3 (domanda, offerta, mercato)

Cos’è il mercato?

Il mercato è quel luogo reale o virtuale nel quale si incontrano i consumatori e offerenti di un
determinato bene e dove si viene a formare il prezzo di vendita del bene. Il consumatore cerca un
determinato bene, perché vuole acquistare il bene di cui ha bisogno, e lo acquista dall’offerente (che è
colui che offre il bene ad un certo prezzo).

La domanda (può essere individuale o del mercato) in linea generale è la quantità di un bene che i
consumatori desiderano acquistare per ogni livello di prezzo.

la relazione tra prezzo e quantità domandata di un determinato bene è: inversa.

al ridursi del prezzo la quantità domandata di un bene aumenta.

L’offerta ( può essere individuale o del mercato) quindi quantità di un bene che i produttori desiderano
vendere, per ogni livello del prezzo .

La relazione tra prezzo e quantità offerta di un determinato bene è: crescente.

A mano a mano che aumenta il prezzo di un determinato bene algie offerenti converrà aumentare la
quantità offerta del bene.

Prezzo di equilibrio. prezzo per il quale la quantità offerta è uguale alla quantità domandata.

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Abbiamo detto che la quantità domandata di un bene dipende dal prezzo di vendita del bene. ma non
solo, dipende da altre variabili: dal reddito del consumatore, dal prezzo di altri beni, dai gusti del
consumatore. Quindi noi possiamo scrivere che la domanda D è funzione del prezzo di vendita del
bene1, dal prezzo di vendita del bene 2, dal prezzo di vendita dell’ennesimo bene, dal reddito e dal
gusto dei consumatori. D1= f (p1, p2, …pn, Y, G). Nel momento in cui variano questi altri dati, la
quantità domandata di un determinato bene può variare. Allora noi per dare una rappresentazione
grafica della curva di domanda dobbiamo effettuare delle ipotesi. Si parla di: a parità di altre condizioni.
quindi a parità del prezzo di altri beni, a parità di reddito, dati i gusti del consumatore. noi possiamo
dare una rappresentazione grafica della curva di domanda in relazione al prezzo. però che cosa accade?

La domanda individuale mostra la relazione inversa tra prezzo e quantità domandata del bene a parità
di altre condizioni.

Nel momento in cui andiamo a variare una di queste condizioni. ad es se il reddito del consumatore
dovesse aumentare, ridurre, o il prezzo dei beni correlati dovesse aumentare o ridurre, o il
consumatore cambia il proprio gusto. la curva di domanda può traslare verso l’alto e verso destra o
verso il basso e verso sinistra.

Lo spostamento della curva di domanda da D a D’ a parità di prezzo può avvenire ad esempio perché il
consumatore ha aumentato il proprio reddito, o sono cambiati i gusti de consumatorie che non
acquista più altri beni, ma questo bene.

In questo caso nel momento in cui una di quelle condizioni dovesse cambiare es aumenta il reddito, a
parità di prezzo la quantità domandata aumenta e la curva di domanda trasla verso destra.

Se invece si dovesse ridurre il reddito del consumatore o dovesse cambiare il gusto del consumatore
verso altri beni la curva traslerebbe verso sinistra. La quantità domandata anziché aumentare si
ridurrebbe.

Noi possiamo parlare di uno spostamento lungo la curva di domanda. esempio dal punto A a D. lo
spostamento indica una riduzione del prezzo di vendita del bene e un aumento della quantità
domandata del bene. uno spostamento lungo la curva di domanda può essere dovuto a una reazione
dei consumatori alla variazione del prezzo del bene. ad esempio, un bene risulta essere invenduto e
l’offerente va a ridurre il prezzo del bene. es se vi recate al mercato del bene, il venditore riduce il
prezzo di bene (soprattutto quando si tratta di beni alimentari deteriorabili). si dice la sta svendendo,
altrimenti rimarrebbe della quantità di beni invenduti, e quindi si riduce il prezzo del bene che
comporta aumento della quantità domandata.

In base alla legge della domanda tra prezzo e quantità domandata risuta essere sempre inversa .

Guardiamo adesso l’offerta.

L’offerta di un determinato bene esprime una relazione diretta. tra la quantità offerta e il prezzo. dando
una rappresentazione grafica. anche il questo caso la quantità offerta non dipende soltanto dal prezzo
di vendita del bene, ma dipende da altri elementi . dipende da altre variabili: dalla tecnologia a
disposizione dell’imprenditore, dai prezzi degli atri fattori della produzione( aumento o riduzione saggio
salariale, prezzo del fattore produttivo lavoro , dal prezzo dei macchinari , dal tasso di interesse , dalla
regolamentazione pubblica ( ad es. una normativa ambientale che implica costi aggiuntivi per
l’imprenditore ). La variazione di queste condizioni determina anche in questo caso una traslazione
della curva di offerta. ma per darne una rappresentazione grafica (che è in funzione del prezzo) anche

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in questo caso doppiamo ipotizzare che le altre condizioni siano costanti. a parità di altre condizioni la
curva di offerta può essere rappresentata ponendo il prezzo in ordinata e la quantità offerta in ascissa.

Anche in questo caso si parla di una curva di offerta inversa. Parliamo di una quantità offerta in
funzione del prezzo. poniamo il prezzo in ordinata e la quantità offerta in ascissa. La relazione tra
prezzo e quantità offerta di un determinato bene a parità di altre condizioni si esprime in una relazione
diretta tra prezzo e quantità offerta. All’aumentare del prezzo di vendita del bene la quantità offerta del
bene aumenta. io in base alla legge dell’offerta. La quantità offerta di un determinato bene aumenta
all’aumentare del prezzo di quel determinato bene.

Ad un prezzo di vendita troppo basso, non riescono a garantirsi un margine di profitto. (bisogna
considerare anche i costi di produzione).

Per quanto riguarda la curva di offerta abbiamo detto che una di queste conduzioni può variare. Anche
in questo caso può accadere che la curva di offerta può traslare a parità di prezzo.

Parliamo di una traslazione della curva di offerta verso il basso e verso destra o verso l’alto e verso
sinistra.

In questo a parità di prezzo la quantità offerta di quel determinato bene aumenta (la curva trasla verso
destra) perché ad esempio c’è stato un miglioramento tecnologico, o perché il prezzo di un
determinato fattore della produzione si è ridotto. a parità di prezzo la quantità offerta aumenta da Q a
Q’. se invece ad esempio dovesse aumentar e il prezzo dei fattori della produzione per produrre quel
determinato bene o dovesse essere imposta una nuova regolamentazione che porta un aumento dei
costi da parte dell’impresa. La curva di offerta traslerà verso sinistra. A parità di prezzo la quantità di
offerta si ridurrebbe. da Q a Q’’.

Abbiamo anche degli spostamenti lungo la curva di offerta. Per cui in questo caso ad un aumento del
prezzo di vendita del bene la quantità offerta del bene aumenta. E quindi passiamo dal punto C al
punto D.

Possiamo andare a rappresentare sullo stesso sistema di assi cartesiani. la curva di domanda e la curva
di offerta. In base alla legge della domanda la quantità domandata aumenta al ridursi del suo
prezzo(inversa) . in base alla legge dell’offerta la quantità offerta aumenta all’ aumentare del presso
( diretta).

Quando si va a determinare l’equilibrio del bene? Quando la curva di domanda e di offerta si


intersecano un punto. il punto E. il punto di intersezione tra la curva di domanda e di offerta indica il
punto di equilibrio nel mercato. in quel punto si viene a formare il prezzo di equilibrio del bene sul
mercato p e la quantità di equilibrio. la quantità domandata è uguale alla quantità offerta del bene.
Cosa succede nel punto E?

Nell’equilibrio di mercato E l’area OPE corrisponde alla spesa totale dei consumatori. cioè dal momento che
la quantità domandata del bene corrisponde alla quantità offerta del bene, ciò significa che la spesa dei
consumatori (i consumatori acquistano quel bene spendendo soldi) è data dall’area del rettangolo e che si
trova moltiplicando il prezzo per la quantità OPE per OQE. La spesa totale dei consumatori data dall’ area di
questo rettangolo che si calcola prezzo per quantità è uguale al ricavo totale degli offerenti (produttori) .

Ricavo totale lo abbiamo definito come il ricavo che l’impresa ottiene dalla vendita di unità di beni. come si
calcola? Nella stessa maniera della spesa dei consumatori! Prezzo per la quantità. in pratica l’area PEOQE
rappresenta non soltanto la spesa dei consumatori ma anche (questa stessa area ) rappresenta il ricavo
totale degli offerenti , e si calcola prezzo per quantità .

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