Lezione n 2
Sociologia in generale.
Come nasce? Qual è la sociologia? Studio della società. Una volta si chiamava fisica sociale. Nasce come
disciplina autonoma nel 800(quando si sviluppa in Europa la rivoluzione industriale), perché in quel periodo
nell’arco di due generazioni la società europea conosce uno sviluppo, un cambiamento che non ha uguali
nel corso della storia .
Cambiano delle strutture fondamentali della società, avanzano soggetti sociali nuovi (aldilà delle
innovazioni tecnologiche) cambia la struttura della società, tale da renderla irriconoscibile. È allora che
alcuni filosofi iniziano a porsi delle domande che fanno emergere la sociologia come una disciplina
specifica.
Luhmann si chiede: come è possibile l’ordine sociale? Nel libro di Lehmann, il titolo del libro era
un’interrogativa. Una domanda attorno alla quale tutta la teoria sociale dell’800 si coagula (tutti i teorici
ognuno dalla sua prospettiva) tenta di rispondere a questo interrogativo. Luhmann voleva esaminare le
diverse risposte a questa domanda. possiamo considerarla la domanda fondamentale.
Luhmann dice una cosa interessante: questo problema è un problema sempre risolto e tuttavia insolubile.
Però se ci pensate Luhmann ha qualche ragione da vendere. Nel senso che l’ordine sociale esiste sempre.
Un ordine sociale (nel modo più astratto possibile, lo possiamo definire come uno schema regolare,
prevedibile di interazione tra gli individui) esiste quasi sempre, o forse esiste sempre, anche in situazioni
estreme, di estrema disgregazione della società, di rottura violenta dell’ordine sociale (pensate ad una
guerra civile). anche lì possiamo prevedere in parte quello che succede.
abbiamo uno schema della situazione ‘’normale’’ in cui individui isolati, autonomi, indipendenti quali voi
siete , stanno fianco a fianco l'uno con l'altro senza scannarsi fondamentalmente .
Riflettete su questa cosa quanto sapete dei vostri vicini, dei vostri compagni di banco, cosa sapete di loro?
effettivamente non avete bisogno di sapere tutto. sapete alcune cose, forse sapete per che squadra tifano,
ma non sapete di che religione sono, non sapete se la loro famiglia è alto borghese, proletaria…. magari
sono dei nobili. Non sapete quasi nulla di loro. però diciamo vi basta sapere poco. Sapete che sono studenti
sono venuti come voi a prendere parte a una lezione di sociologia del diritto, questo significa che vi potete
aspettare alcuni comportamenti da loro, primo luogo quello di non essere aggrediti senza motivo.
Già questo primo requisito è una prima forma rudimentale di ordine. Dare un'occhiata all'altro senza
scannarci, non è un requisito banale. Non è un requisito banale in primo luogo perché è un requisito delle
società assolutamente moderno. Nel senso che nelle società più antiche si conviveva, si aveva una
convivenza si viveva nello stesso luogo, si condivideva lo stesso luogo, soltanto con persone che si
conosceva molto bene (perché erano membri della nostra famiglia o membri del nostro clan oh membri del
nostro villaggio) comunque erano persone di cui sapevamo quasi tutto, per questo ci fidavamo di quella
persona. Quando arrivava un estraneo, una persona che non fa parte del nostro gruppo sociale, la
situazione nell’ antichità diventava immediatamente tesa. Io non so chi è questa persona (non so se viene
in pace, se viene in guerra, non so cosa vuole.
Da noi oggi siamo abituati (ed è un'abitudine, ripeto, che non ha più di 200 anni della storia umana) a vivere
fianco a fianco con dei perfetti sconosciuti. Fondamentale l'esperienza della città. soprattutto le città
moderne (che nascono dell’Ottocento) diventano enormi agglomerati urbani in cui vivono fianco a fianco
persone che tutto sommato non si conoscono, e anche qui abbiamo una forma di ordine.
Allora la domanda di prima diventa: come è possibile un ordine sociale tra estranei , tra persone che non
si conoscono che non condividono nulla, non hanno legami di sangue, non fanno parte della stessa fede
religiosa, non hanno la stessa fede sportiva Per tanti anni in Europa ci siamo sgozzati sulla base della
Sociologia del diritto 06/10/20
Lezione n 2
libertà religiosa . In questi anni fino a tempi molto recenti negli stati europei vigeva il principio in latino:
cuius regio, eius religio (se sono sotto un re cattolico, devo essere di religione cattolica, se sono sotto un re
protestante devo essere di religione protestante, non posso avere la fede che mi pare.
Vedete come le società del passato chiedevano una coesione ai loro membri? una forma di ordine molto
stretta, molto più vicina rispetto a quella di oggi in cui tutto sommato possiamo vivere anche se siamo
diversi, anche se non ci conosciamo. quanto più andiamo nella modernità, nelle megalopoli della
contemporaneità, questa cosa è portata all'estremo. Ad esempio, si dice a New York potete andare vestiti
come vi pare, nessuno vi dice niente, quasi potete andare nudi per strada. È un’estrema forma di
tolleranza, di apertura alla diversità. Se andiamo in un paesino magari dell'entroterra nel sud Italia beh la
situazione non è così facile., sono molto più controllato. già qui avete idea di due modelli di ordine un po’
diverso: uno che permette la convivenza fra persone più diverse tra di loro, e invece uno che richiede più
coesione. si possono dare i nomi diversi a questi a questi diversi gruppi sociali, per esempio un sociologo
famoso dell’800 diceva: quelle del passato che possiamo chiamare comunità, quelle moderne in cui si può
invece società. comunità e società sono due modelli di ordine fondamentalmente diversi che si reggono su
principi diversi. la tesi di questo sociologo (che si chiamava TONNIES), era che le comunità sono destinate a
scomparire, le comunità era un residuo del passato, il futuro sarebbe stato soltanto delle società. Non è
detto che Tonnies abbia ragione. nel senso che forme di comunità anche molto strette esistono. anche qui
legami identitari forti: basati sulla religione, basati sul sangue, basati sulla fede sportiva. esistono gruppi
molto più coesi, ma sono immersi in un ordine sociale molto più grande di loro che li trascende, e di cui
hanno bisogno per vivere. non sono completamente chiusi, hanno bisogno di rapportarsi con il gruppo
sociale, una società più ampia della quale fanno parte. tant'è che oggi si dice: non ci sono più tante società
diverse ma c'è un'unica società che si chiama società globale. dalle diverse società nazional (prima familiari,
poi di villaggio), oggi siamo arrivati ad avere un'unica società. Quindi Luhmann dice: il problema è sempre
già risolto, nel senso che una forma di ordine la possiamo ritrovare in tutte queste situazioni , e tuttavia
spiegare come questo ordine sia possibile (cioè spiegare su quali principi si regga) non è affatto un
problema semplice . anzi Leumann dice: è un problema insolubile : possiamo tentare di rispondere ma in
realtà che cosa ci tiene insieme, che cosa ci impedisce di scannarci a vicenda resta un problema misterioso,
dal nostro punto di vista un problema interessante. È il problema che rende possibile la sociologia come
studio dell’ ordine sociale e quindi , se volete, del legame sociale, di quello che ci unisce, e anche di quello
che ci divide .
Se vogliamo dare un nome a questo insieme di persone che: vivono insieme, che sono unite da un qualche
legame; possiamo usare diverse parole. i sociologi le hanno utilizzate con scopi e significati diversi. alcuni li
ho scritti lì sotto: folla, gruppo, pubblico, organismo o società. Sono tutti termini che sono stati usati con
scopi e significati diversi per designare questi aggregati di persone.
che cos'è una folla? che cosa distingue una folla da una società o da un gruppo? che cos'è un organismo
sociale? potrebbero sembrare parole così a caso. Ma i sociologi diciamo hanno dato un significato diverso
ad ognuno di questi termini.
paura nel corso dell'Ottocento. perché fanno paura? Basta pensare alla rivoluzione , alle rivolte popolari. la
rivoluzione francese in particolare nei 1789 è un anno di svolta, o ancora prima quella americana nel 1776.
prendiamo la città di Parigi se volete un esempio classico. a Parigi a partire dalle 1789 quando si riunisce la
folla succedono cose che nessuno poteva pronosticare. quando il re Luigi sedicesimo con gli Stati generali
nessuno ,men che meno il diretto interessato, poteva immaginare che da lì a due anni sarebbe finito sulla
ghigliottina . che la Francia non sarebbe mai più stata quella di prima, perché si è riunita una folla di
persone che improvvisamente inizia a dire: ma noi siamo il popolo, noi rappresentiamo la nazione. Il Re non
può dirci quello che dobbiamo fare. E’ un fenomeno storico particolarmente affascinante . tenete presente
che si riesce a far il decapitare il re e la regina, e cambia il mondo da quel momento in poi.
Non e l'unica volta. A Parigi ogni tre per due succede questa cosa: nel 1830 succede la stessa cosa! c'è una
rivolta a Parigi, il re è costretto a scappare – Nasce per un po' la Repubblica , poi verrà rimesso sul trono .
poi la seconda Repubblica ecc.. ecc..
nel 1848 non ne parliamo! folle minacciose si riuniscono non solo a Parigi, ma in i tutta Italia :a Napoli a
Roma in Russia in Germania, scoppiano rivolte ovunque. ancora oggi si dice è successo un 48 . si riferisce
1848.
1870 ancora a Parigi : La Comune di Parigi . Parigi si ribella , caccia di nuovo il sovrano , si proclama una
Repubblica autonoma fondata su principi del tutto diversa da prima. l'anno dopo la Francia non riesce a
risolvere il problema di Parigi, perde una battaglia fondamentale con la Prussia ,permette all esercito
prussiano di entrare a Parigi e in una giornata nel deserto prussiano uccide qualcosa come 20.000 persone
e l'esperimento della comune finisce così. capite perché la folla fa paura? 1789 1803 nell 1848 1870. a
Parigi ogni volta che si raduna un po' di gente , iniziano a tremare.
ma questo lo sanno anche gli altri sovrani . l’Europa ha imparato a memoria la lezione della rivoluzione
francese. Ha paura della folla perché le folle sono lì soprattutto per chiedere qualcosa e funzionano
secondo meccanismi che nessuno riesce a spiegare. perché si raduna improvvisamente una folla? Nella
quale si osserva soprattutto che lo spirito nella folla cambia improvvisamente. Le folle sono molto emotive,
sono soggette a passioni forti (dicono gli osservatori). Gli individui nella folla diventano qualcosa di diverso
(di peggiore) fano delle cose che non farebbero mai da soli, ma la folla li spinge . come funziona una folla?
Come si raduna? Altre durano , altre si disperdono. Qual è la legge che regola il funzionamento della folla? Il
ruolo del leader. Sono guidate da poche personalità molto carismatiche che le guidano . la folla è soggetta
al leader. Questo problema del rapporto tra il leader e la folla diventerà un problema di primo piano nella
società europea . non soltanto alla fine dell’ 800 , ma in maniera più forte nel corso del 900 . durante le
esperienze totalitarie , per esempio in Italia e in Germania , ma anche in Russia emergono elementi in grado
di guidare le folle(di portare le folle dove vogliono loro). Come si crea un leader? Cosa fa si che un leader
possa farsi seguire da una folla? A volte le folle uccidono i loro capi . qual è la legge che ci può spiegare
come funziona una folla? Non so se avete avuto l’esperienza di trovarvi in una grande folla. A volte quel
pensiero un attimo prima non lo avevate neanche pensato , in un attimo si impadronisce di voi . le folle si
riuniscono per un motivo e poi capita che prende direzioni assolutamente inattese . basta pochissimo .basta
che qualcuno urli : è lui il colpevole! Tutta la folla si scaglia contro questo . una folla che lincia qualcuno ,
oppure acclama un altro come capo. Magari una persona che nessuno conosceva in un attimo diventa il
leader, la guida, il duce di quella folla( figure che diventeranno tragicamente importanti nel 900). Questo è
un problema che i teorici dell’800 iniziano ad affrontare: come nascono questi aggregati sociali istantanei ,
immediati , precari(perché non è che si resta in piazza per tantissimo tempo). La cosa che fanno quellli che
hanno paura delle folle: cercano soprattutto di staccarle( come sta avvenendo in Bielorussia in questi
giorni… la folla si riunisce ogni domenica per protestare e il il presidente della Bielorussia sta cercando di
prendere tempo per far sì che si stanchino da soli).
Sociologia del diritto 06/10/20
Lezione n 2
Il termine gruppo lo lasciamo da parte perché è il termine più generale, più astratto , va utilizzato per
indicare ogni forma di aggregato sociale : dalla comunità , al clan, alla famiglia, alla società , alla folla.
Ognuna di queste formazioni sociali può essere definita un gruppo .
Il pubblico è un altro termine molto interessante . anche questo è molto recente. Quando nasce? Anche qui
nell 800. Grazie anche a innovazioni tecniche (giornali, riviste) si prende coscienza del peso dell’oponione
pubblica. Anche l’opinione pubblica è se volete una formazione sociale(è un gruppo sociale molto sui
generis , molto diverso rispetto alla folla. Non richiede che tutte le persone si riuniscano nello stesso luogo
per esempio . ) il pubblico è disperso nella società , però ha una sua consistenza, un suo peso. Riesce a
orientare le scelte dei governi , dei legislatori ( in qualche caso) . il pubblico come decide l’argomento di cui
si parla? Tutto questo nasce ancora una volta nell’ 800 . quando per la prima volta nella storia umana , le
persone che sanno leggere e scrivere(per dirne una) non sono una percentuale infima della popolazione. La
capacità di leggere e scrivere si diffonde . rimane una società analfabeta, la maggior parte delle persone
non sanno leggere e scrivere, ma inizia a crearsi una fetta di persone all’interno di un gruppo sociale ben
determinato, che adesso definiamo borghesia. Nella borghesia alcune persone influenzano e si fanno
influenzare . si può studiare come l’opinione pubblica a sua volta viene guidata d auna serie di personaggi
particolari . non c’è più un leader unico (come nel caso della folla , che la incita verso un obbiettivo
immediato) . ma ci sono i leader dell’opinione pubblica, quelli che influenzano l’opinione pubblica, quelli a
cui tutti danno retta . nella nostra cerchia sociale ognuno ha una persona che ritiene competente su alcuni
argomenti . se c’è un tema politico , chiediamo a lui che cosa ne pensa di quell argomento e magari
assumiamo il suo punto di vista . ci sono gli “influenzer” (diremmo oggi) del pubblico . anche il pubblico
funziona con delle regole ben precise. La sociologia della comunicazione si incaricherà di studiare come
funziona la comunicazione in questi larghi aggregati sociali ( stiamo parlando dell’opinione pubblica su
vasta scala, non della singola città , ma dell’ opinione pubblica Francese, dell’ opinione pubblica italiana.
Cioè di aggregati sociali di milioni di persone. ) un'altra formazione sociale con le sue regole , possiamo
considerarla il pubblico rispetto alla folla .
Ultimo termine su cui torneremo . spesso la società nel suo complesso ( per es le persone che vivono in una
stesso territorio) , sono state definite come degli ORGANISMI sociali . è chiaramente una metafora. È una
metafora prelevata dagli esseri individuali, dall’individuo . la società è stata descritta da molti sociologi
come un organismo sociale . è la c.d . metafora organicistica. Ci torneremo . però riflettete: possiamo
paragonare il funzionamento della società , al funzionamento di un singolo individuo? Che c’entra una
persona con la società? Qual è il parallelo? Voi siete fatti di singole parti : cuore, polmoni, fegato, cervello .
ognuna di queste parti svolge un ruolo per il mantenimento del organismo nel suo complesso. legate
questa cosa alla società nel suo complesso . anche nella società ci sono dei gruppi di persone che svolgono
dei ruoli ben definiti che servono alla società . c’è chi ha il ruolo di procurare alla società ciò che è
necessario per vivere , c’è chi ha il ruolo di prendere le decisioni, c’è chi ha il ruolo di trasmettere i valori
alle nuove generazioni . ognuno di questi gruppi , può essere descritto come un organo che contribuisce al
funzionamento sociale nel suo complesso . questa è una metafora che ebbe una grande fortuna nell’ 800.
Vedremo un autore in particolare che la svilupperà a lungo , e che ha una storia antichissima . se vi
ricordate un po' di storia romana … patrizi e plebei che ogni tanto litigavano a Roma. I plebei si arrabbiano
dice: ah siete voi quelli bravi? E noi ce ne andiamo, tanto non serviamo a niente . Menenio Agrippa va a
parlare alla plebe e gli fa questo discorsetto qua ( ve lo riassumo con parole mie) : ma non dovete fare così,
voi siete utili, alla città di Roma servono tutti , con funzioni diverse , cosi come al corpo serve il cervello( che
sono i senatori, ma serve anche lo stomaco per poter mangiare , servono le braccia per portare il cibo alla
bocca. Ognuno ha il suo ruolo nella società , non fate così. Voi avete il vostro ruolo . è diverso , ma è
importante quanto quello dei senatori.
Sociologia del diritto 06/10/20
Lezione n 2
Domanda studente: professore ma questa cosa è più valida per le società del passato(per quelle che abbiao
chiamato comunità) e meno valida per le società del presente in cui ognuno di noi sembra essere molto più
isolato?
Prof: no. Lo vedremo meglio quando studieremo Durcheim . ma vi anticipo la risposta. Tenete a mente
questo fatto . immaginiamo un villaggio del paleolitico . una società che è appena passata dalla caccia
all’agricoltura . quali sono i ruoli in questo villaggio? Sono molto poco differenziati. C’è lo sciamano, quello
che che cura le persone , che è allo stesso tempo capo religioso, che magari è allo stesso tempo il capo
politico , a volte anche quello che possiede più ricchezze di tutti ( assomma in sé tutti questi ruoli) . per il
resto c’è una divisione tra uomini e donne. Gli uomini vanno a caccia, le donne curano i bambini e si
occupano del raccolto . c’è una divisione del lavoro, dei ruoli , ma è molto bassa ( fanno quasi tutti le stesse
cose). Immaginate ora una città moderna . ogni persona che vive nelle città fa solo una parte di ciò che è
necessario per vivere . per tutto il resto dipende dagli altri . magari faccio il fornaio (senza pane non si vive,
quindi un ruolo essenziale) , ma ho bisogno delle scarpe , ho bisogno di una casa, ho bisogno di qualcuno
che mi porti l’acqua, ho bisogno di istruirmi . ognuno fa un ruolo piccolini. C’è chi sviluppa app per video
giochi . vedete come le funzioni nella società moderna si sono moltiplicate, diversificate e ognuno è più
dipendente dall’ altro . io nel villaggio sapevo fare quasi tutto : facevo le sedie, i tavoli , coltivavo la terra,
vivevo del mio orto . avevo bisogno del gruppo , ma gli altri membri del gruppo erano più uguali a me ,
facevano quasi le stesse cose mie . magari c’era il fabbro , ma il fabbro ce ne era uno che faceva le stesse
cose per tutti . erano molto poco differenziati i ruoli . si parla di interdipendenza funzionale, abbiamo
bisogno degli altri , ma ne abbiamo bisogno soltanto per quello che ci possono dare . non sono nostri
compagni. Ho bisogno del fornaio, ma non so niente di lui . al fornaio basta soltanto che io abbia i soldi per
pagare, non vuole sapere se io sono d’accordo con li sulla politica o sul esistenza di dio. Non abbiamo
bisogno di essere d’accordo su queste cose, perché c’è un mezzo di comunicazione : il denaro ( che ci
permette di comunicare su un piano che non richiede coinvolgimento personale) .
Abbiamo visto alcune formazioni sociali , c ne sono altre , questi sono solo alcuni dei nomi con cui è stata
chiamata la società .
Nel problema dell’ordine , nel capire come è possibile l’ordine sociale, qual è il ruolo specifico del diritto? Il
diritto secondo alcuni serve a conservare l’ordine sociale , serve anche a cambiarlo in altri casi. Dobbiamo
capire come fa il diritto a fare queste due cose? Qual è il ruolo del diritto? Alcune coordinate generali . ci
torneremo . nel passato era famosa una metafora, si diceva : si il diritto cambia, però le categorie di fondo
rimangono uguali . cambia impercettibilmente. Pensiamo che ancora oggi nel diritto privato ci sono
categorie giuridiche che vengono dal diritto romano . la resilienza del diritto nel tempo . il suo conservarsi in
strutture sociali diverse sotto ogni altro aspetto . si diceva: il diritto cambia piano piano , come il linguaggio .
anche il linguaggio cambia . chi lo cambia il linguaggio? I singoli? Può succedere certo, pensate al bambino
che ha inventato la parola “petaloso”, però in genere il linguaggio cambia, ma non sappiamo perché , dove
e quando è cambiato . è cambiato impercettibilmente .si modificano i ruoli, le strutture sociali ,ma non
sappiamo come e perché cambiano . questo parallelo era molto celebre, ma un giurista tedesco molto
famoso: Rudolf von Jhering , disse : questa analogia tra diritto e linguaggio è falsa. Non è vero che il diritto
cambia come il linguaggio , impercettibilmente .per una semplice ragione: il diritto cambia come esito di un
conflitto . il mutamento del diritto è sempre l’esito di una battaglia. Bisogna combattere per il diritto . i
diritti che sono stati introdotti , non sono cambiati sulla spinta di forze sociali , di una pressione sociale
anche violenta. Es. La libertà di espressione, o la libertà religiosa . la libertà religiosa non è che si è
affermata perché ad un certo punto ci siamo accorti : oh che bello vivere tutti insieme di tante fedi diverse .
la libertà religiosa , ha richiesto massacri , eccidi , la morte di molte persone . e cosi dice Jhering: ogni diritto
che abbiamo è nato dai campi di battaglia, non è nato sulla base di un’evoluzione dolce. Il diritto cambia se
Sociologia del diritto 06/10/20
Lezione n 2
gruppi sociali lottano per cambiarlo, non singoli individui. un singolo individuo non può cambiare la società,
ma i gruppi sì. es. il diritto del lavoro come è nato? Hanno richiesto morti, scioperi, eccidi e feriti. tutte le
modifiche importanti del diritto sono avvenute cosi. il mutamento avviene con la lotta. Osserviamo la
questione dal lato opposto: è sufficiente cambiare il diritto per cambiare la società? NO non basta, deve
essere condivisa dalla società. perché se cambia una norma che la società non è pronta ad accogliere ,
probabilmente quella norma resterà inefficace . posso cambiare tute le leggi che voglio , ma se le persone
non si uniformano , il cambiamento non può essere imposto soltanto con la forza, richiede qualcos altro . il
mutamento giuridico da solo non basta a provocare il mutamento sociale , serve qualcos altro . altre volte
la legge sembra andare in anticipo rispetto alla società . quando fu approvata la legge sul divorzio , alcuni
italiani dicevano : non è cosi , gli italiani non sono favorevoli, non vogliono divorziati . ci fu un referendum
durissimo . con grande sorpresa di una parte della società quel referendum passò , e il divorzio da allora fa
parte del nostro ordinamento . in quel caso sembrava che il mutamento giuridico precedesse il mutamento
sociale e invece forse tutto sommato non era cosi . in altri casi la legge cambia e la società si ribella al
cambiamento. Quando negli stati uniti fu imposta per legge , la possibilità degli studenti neri di poter
frequentare le stesse scuole dei bianchi, fu necessario scortare i primi studenti a scuola con l’esercito ,
perché una parte della società si opponeva a questo e diceva : se li portate in questa scuola noi i facciamo
fuori . quel mutamento sociale forse una parte della società era pronto ad accoglierlo, anzi una parte della
società lo chiedeva a gran voce, un’ altra parte della società non era pronta. Ecco quello fu un mutamento
giuridico che impose un mutamento sociale ( almeno ad una parte della società) con l’esercito. E quindi non
è cosi semplice. Viene prima il mutamento giuridico o il mutamento sociale? È come dire è nato prima
l’uovo o la gallina? Dicogamo che devono andare di pari passo . ma è una risposta troppo facile, non ci dice
niente. Una parte di teorici della società di ispirazione marxista dicono: cambiare il diritto non serve a
niente . quello che bisogna cambiare sono i rapporti di forza concreti nelle fabbriche. Modificare il diritto
non può portare al cambiamento radicale che vogliamo ottenere . i marxisti in generale non sono per un
cambiamento democratico attraverso le leggi , sono per un cambiamento violento . dal punto di vista di
Marx il diritto è soltanto una cosa che sta fuori, non è essenziale. Quello che è essenziale sono i rapporti di
forza, i rapporti di produzione (li chiamava Marx) tra gruppi sociali, tra chi possiede i mezzi di produzione e
chi lavora. ma su questo ci torneremo .. i marxisti dicono: cambiare il diritto non serve a niente se non si
interviene radicalmente nella società, se non si prendono le leve del potere . ovviamente parla di un
cambiamento radicale, rivoluzionario della società . il mutamento giuridico non è quasi mai sufficiente
perché richiede un corrispondente cambiamento deglki atteggiamenti sociali, delle credenze condivise , dei
valori della società .basta cambiare ik diritto per cambiare la società? in genere no se non per mutamenti
marginali , sottili . il diritto cambia solo se qualcuno preme per cambiarlo . pensate poi alla
depenalizzazione dell’omosessualità . fino alla seconda guerra mondiale ( in Inghilterra) i rapporti sessuali
tra adulti consenzienti, erano puniti con il carcere o castrazione chimica. Come è cambiata? C’è stata la
pressione del movimento omossessuale. Potremo dire che oggi piano piano quel cambiamento si è fatto
strada. Vedete come è complesso il rapporto tra mutamento giuridico e mutamento sociale? Il
cambiamento sociale. Qual è il ruolo del diritto? Dipende . in alcuni casi funziona in altri no . Verner analizza
il mutamento della funzione della proprietà . dice: guardiamo le norme sulle proprietà . le norme sulla
proprietà, che ereditiamo in parte dal diritto romano , sono rimaste le stesse . la formulazione del nostro
codice civile 1842 è molto simile al code napoleon 1804. Cos hanno in comune queste due società?
Definiamo la proprietà nello stesso modo : come il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed
esclusivo art 832. Ripete pari pari l’ art 544 del codice napoleonico . come è possibile la proprietà non è
cambiata . non c’è stato mutamento giuridico , perché la norma , l’articolo è sempre quello . ma se viviamo
in una società di grandi latifondisti( basata sull’agricoltura) , dove ci sono pochi proprietari terrieri e un
numero enormi di contadini analfabeti , oppure viviamo in una società industriale fatta di fabbriche
enormi , la stessa norma in due società cosi diverse, svolge un ruolo diverso . ha una funzione diversa. Se
noi applichiamo la stessa norma a un tipo di società e a un altro tipo di società , otterremo effetti diversi . vi
sembrerà banale, ma vi fa capire come alle volte non c’è bisogno del mutamento giuridico .
Sociologia del diritto 06/10/20
Lezione n 2
apparentemente non cambia , la norma è rimasta la stessa , ma è cambiata la società . quindi gli effetti di
quella norma sono diversi. La proprietà in una società industriale permette ai proprietari di fare alcune cose
che nella vecchia società non potevano fare semplicemente perché non c’erano le condizioni sociali . allora
vedete il diritto rimane identico , ma la funzione della proprietà cambia . il contratto ha un valore in una
società di latifondisti , di pater familias in ci sono pochissimi soggetti in cui possiedono tutto. In una società
più divisa , polverizzata , il contratto permette di ottenere effetti diversi , produce effetti diversi . questo fa
si che le stesse norme danno delle possibilità che prima non c’erano . esercita un ruolo diverso , anche se la
norma è rimasta sempre la stessa .
Tenendo ferma una norma, la società cambia lo stesso . la norma è uguale , ma i suoi effetti sono diversi .
produce effetti sociali diversi . permette di fare cose diverse. Permette di fare cose che prima potevi fare .
Mutamento giuridico e mutamento sociale hanno un rapporto molto complicato tra di loro .
Uno dei fondatori della nostra disciplina Eugen Ehrilich nel 1913 scrive un libro : i fondamenti della
sociologia del diritto . era un giurista lui, che viveva nell’impero astro ungarico e ha una visione molto
particolare del diritto .
E’ falso quanto dai più si crede che istituti sociali come il matrimonio, la famiglia, la corporazione, il
possesso, il contratto, la successione, siano stati introdotti mediante norme giuridiche .. le disposizioni che
regolano il matrimonio e la famiglia presuppongono l’esistenza del matrimonio e della famiglia; quelle che
disciplinano il possesso non si sarebbero potute sviluppare senza un certo ordinamento del possesso , né
quelle relative ai contratti , prima che i contratti corrispondenti fossero conclusi .
Cosa ci sta dicendo? Che il diritto presuppone che la società ha creato l’istituto giuridico necessario e lo ha
regolato in un certo modo . il diritto in un certo senso sancisce una regolazione dei rapporti che c’è già
nella società . poi magari può cambiarla , introdurre il divorzio dove prima non c’ era. Ma il matrimonio
preesiste alle norme sul matrimonio . i contratti si concludevano prima, poi nascono le norme sui contratti ,
proprio per mettere ordine. Perché le persone non sono d’accordo su qual è il comportamento da seguire.
Ma qui Ehrilich ci dice : guardate vengono prima le norme sociali e poi le disposizioni giuridiche. Se noi
osserviamo solo le disposizioni giuridiche , osserviamo solo un piccolissimo pezzo della società . le
disposizioni giuridiche sono state pensate dal legislatore per i casi di conflitto , di contrasto . le norme sul
matrimonio regolano i problemi sul matrimonio , ma se il matrimonio funziona non abbiamo bisogno dell
avvocato . la società funziona senza bisogno del diritto , e qui ci dice Ehrilich : per osservare la società non
possiamo basarci sul diritto , perché il diritto , o meglio il diritto che c’è nel codice, è un piccolissimo pezzo
studiato per quando le persone litigano . quelle norme non sono rivolte ai cittadini , sono rivolte ai giudici
dei tribunali. Dicono ai giudici: se avete davanti due che litigano per un contratto decidete cosi e cosi. Ma se
la gente non ci va in tribunale, la società funziona da sola . nella prefazione al libro dice: il centro di sviluppo
del diritto , non è la legislazione, la giurisdizione , la società stessa. È la società che cambia e impone piano
piano i mutamenti al diritto . è sempre vera questa frase? Avete già capito, no . dipende , ha un fondo di
verità . la società cambia e il legislatore deve affrontare problemi sempre nuovi . oggi ho a che fare con
Facebook , quando nacque internet tuti pensavano : che bello ci mandiamo mail, scrivo a mio cognato che
sta in Giappone , possiamo creare dei blog in cui parliamo di tutto, internet è fantastico , consente la
democrazia diretta. C’era una spinta al cambiamento in positivo di internet che adesso non c’è più . oggi c’è
Facebook, Amazon … e non usciamo da questa bolle in cui non siamo più liberi di fare quello che vogliamo .
Mutamento giuridico e mutamento sociale. Non è facile capire chi viene prima . è un po'come chiedersi se
viene prima l’uovo o la gallina. Il mutamento giuridico può influire sul mutamento sociale, ma è più spesso il
contrario : è la società che cambia e impone mutamenti al diritto.
Sociologia del diritto 06/10/20
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