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Se noi andiamo a impostare questa: dx= f (Ut, px, R, py, ps, pc) – noi non possiamo rappresentarla su un diagramma

cartesiano, in quanto abbiamo due assi, dunque possiamo rappresentare solo due variabili, esaminare. La
esemplificazione che noi facciamo è che tutti gli elementi diversi dal prezzo…in questo momento li consideriamo dati
esogeni/ costanti. Per cui ne ricaviamo, isoliamo la relazione tra quantità domandata del bene e il prezzo di quel bene.
Andiamo a verificare con la legge della domanda come varia (non quanto…. Le parole certe volte hanno un loro
peso)… come varia/ in che direzione varia la quantità acquistata di un bene in risposta al variare del prezzo… per
merestando tutti gli altri elementi che possono incidere sulla quantità acquistata di quel bene. La relazione di questo
tipo, la quantità domandata di un bene diventa data questa ipotesi funzione del prezzo di un bene. Secondo voi il
prezzo è la variabile indipendente, cioè al variare del prezzo cambia anche la quantità che il soggetto decide di
acquistare di quel bene… secondo voi la relazione è diretta o inversa? Cioè se il prezzo aumenta, la quantità domandata
aumenta o si riduce? Si riduce… dunque la relazione è una relazione inversa. dx= f(Px) < 0
Se la relazione è una relazione inversa cioè all’aumentare di px, dx si riduce e viceversa… quindi al ridursi di px, dx
aumenta… può essere rappresentata nel diagramma cartesiano con che tipo di curva? Una curva negativa e
decrescente… perché abbiamo invece detto che le relazioni dirette sono rappresentate da una curva positiva e
crescente. Cominciamo ad avere confidenza.
Normalmente, per quello che vi ho detto un quarto d’ora fa, noi dovremmo collocare il prezzo (variabile indipendente)
sull’asse delle ascisse e la quantità della variabile dipendente sull’asse delle ordinate. Qua, già assistiamo alla prima
eccezione… perché poi vedremo che per poter comparare prezzi e costi quando saremo nell’impresa (nella teoria
dell’impresa) ci abituiamo già da ora a collocare il prezzo sulle ordinate e la quantità domandata sulle ascisse… e
tracciamo comunque una curva che è negativa e decrescente perché la relazione rimane comunque una relazione
inversa. – chiamata curva di domanda inversa.

La curva è negativa e decrescente ed esplicita, indica proprio una relazione inversa tra prezzo del bene e quantità
domandata del bene. Trattandosi, essendo comunque il prezzo la variabile indipendente, quando noi vogliamo capire
come funziona la curva, dobbiamo sempre partire dai livelli di prezzo. Fate attenzione! Dovete cominciare a ipotizzare
un valore della variabile indipendente per prima e vedere quale livello della variabile dipendente si associa a quello…
ossia se noi supponiamo che il prezzo sul mercato sia uguale a OP, la quantità domandata del bene sarà pari a OX. Se
supponiamo che il prezzo aumenti, a nostra discrezione, ad OP’, vediamo che questa curva di domanda la quantità
domandata del bene si riduce a OA. Se invece il prezzo dovesse ridursi a ogni secondo vediamo che la quantità
domandata aumenta a OC. Non partite dalla domanda… perché la domanda dipende dal prezzo… e varia se prima varia
il prezzo. Quindi, muovendoci lungo la curva di domanda che noi abbiamo tracciato, vediamo che man mano che il
prezzo si riduce, la quantità domandata aumenta… se ci muoviamo dall’alto verso il basso, da sinistra verso destra…
qualora facessimo il percorso opposto… ovvero ci muovessimo dal basso verso l’alto o da destra verso sinistra…
vediamo che all’aumento del prezzo corrisponde una quantità via via minore. Quindi la relazione… è una relazione di
tipo inverso. Se vedo che il prezzo del pane integrale aumenta, acquisterò una quantità minore di pane integrale… se
voglio continuare ad acquistare quello o altrimenti spostarmi su un’altra tipologia di bene… e viceversa.
Dunque variazioni del prezzo del bene comportano movimenti lungo la curva di domanda. In basso a destra se il
prezzo si riduce. In alto a sinistra se il prezzo aumenta. Però su questa curva noi non possiamo individuare che cosa
accade qualora si modifichi uno degli altri parametri… in base al quale il soggetto decide la quantità finale del bene
da acquistare. Supponiamo:
Supponiamo che noi abbiamo di fronte questa
situazione… prezzo e quantità , supponiamo che il
prezzo in quel momento sia pari a P e la quantità
acquistata sia pari a OX. Supponiamo che a partire da
questa situazione, fermo restando il prezzo del
bene… quindi è un prezzo che in questo momento
non si muove, varia uno degli altri elementi che
incidono sulla quantità domandata del bene.
• Supponiamo che vari il Reddito del soggetto a
parità degli altri… li facciamo variare uno alla volta.
Aumenta il Reddito a mia disposizione… tutti gli altri
elementi (prezzo del bene, i miei gusti, il prezzo degli
altri beni che acquisto… dei beni succedanei,
complementari) rimangono fissi ad aumentare è solo
il reddito. Quindi significa che pur merestando i miei
gusti… aumentando il reddito sono intenzionato/
sono orientato ad acquistare una quantità maggiore
di quel bene. (+XA… posso acquistare OA)… non
posso rappresentare questo, su questa curva di
domanda… perché se andate a proiettare il prezzo di
A sulla curva di domanda, il prezzo corrispondente sarà minore… e abbiamo detto/ ipotizzato che il prezzo
rimanga costante. Allora, al prezzo OP io acquisto la quantità OA… nello spazio cartesiano, metto questo punto
T che appartiene a un’altra curva di domanda… più spostata a destra rispetto alla precedente. Quindi,
variazioni del prezzo… noi andiamo a rappresentarle muovendoci lungo la curva di domanda… se varia una
qualsiasi delle altre variabili, noi non ci muoviamo più lungo la curva della domanda… ma si sposta, si dice più
esattamente TRASLA l’intera curva di domanda… trasla a destra… se a parità di prezzo noi possiamo acquistare
una quantità maggiore del bene; traslerà a sinistra se a parità di prezzo quello che si è mosso nelle altre
variabili, ci costringe/ obbliga ad acquistare una quantità minore di quel bene. Banalmente se il reddito si fosse
ridotto la quantità acquistata non sarebbe più OX ma sarebbe OB e a parità di prezzo mi porta su una curva di
domanda traslata/ spostata a sinistra. Quindi io metterò le quantità maggiori o minori che posso acquistare
grazie alla variazione di un’altra delle altre variabili, sempre allo stesso prezzo (in quanto costante) e ricavo la
posizione nello spazio cartesiano della nuova curva di domanda su cui vige il nuovo reddito. Abbiamo visto
quindi che un aumento del reddito va a traslare la curva di domanda verso destra… mentre una contrazione
del reddito la fa traslare verso sinistra.
• Vediamo cosa accadrebbe se variasse uno degli altri elementi che incidono sulla domanda. I gusti del
consumatore… ho sempre acquistato pane integrale per soddisfare il mio bisogno di fame, in questo momento
il pane integrale mi piace particolarmente, ne voglio mangiare più di quello che faccio abitualmente… quindi
la mia preferenza per questo bene sta crescendo… se aumenta l’utilità a parità di prezzo… questo mi porta ad
acquistare una maggiore o una minore quantità del bene? Quantità maggiore dunque trasla a destra. Se invece
continua ad essere un po' ripetitivo il pane integrale e ne voglio acquistare di meno per comprare altre
tipologie di beni, significa che la curva trasla a sinistra. [SEMPRE A PARITA’ DI PREZZO]. Qui però ci poniamo
un problema… il prezzo è rimasto costante, il reddito, il prezzo degli altri beni, beni succedanei e
complementari sono rimasti costanti… quelle che variavano in questa ipotesi è soltanto la mia preferenza su
quel bene. Io preferisco mangiare di più e quindi ne acquisto una quantità maggiore… ma attenzione il mio
reddito è rimasto invariato. Come faccio ad acquistare una quantità maggiore, se non ho un reddito maggiore?
Che cosa devo fare? Ridurre il consumo di altri beni, cioè devo rivedere, fare una scelta rispetta all’altra risorsa
scarsa che ho… ovvero il reddito. Quindi il mio reddito lo devo redistribuire… in modo tale che riducendo la
quantità di un altro bene che acquisto normalmente, io possa incrementare del bene il cui bisogno
rappresentato dall’utilità in questo momento è maggiore. Quindi, attenzione se noi assistiamo a una
traslazione a destra della curva di domanda senza che sia aumentato il prezzo del bene significa però che il
consumatore sta acquistando una quantità maggiore di quel bene, a parità di prezzo… come ha fatto a
finanziare questo aumento di consumo, il consumatore se il reddito è rimasto costante… ridistribuendo questo
reddito (risorsa sazia per eccellenza) tra i vari beni, così da ridurre la quantità di un altro bene da acquistare
e aumentare quello di cui ho bisogno. Queste sono situazioni che possono succedere.
• Altra variabile che avevamo considerato è il prezzo degli altri beni che normalmente acquisto, py. Allora io
compro il pane e il prezzo del pane rimane sempre costante… però compro ogni giorno anche i pelati, la pasta,
ecc. supponiamo che il prezzo dei pelati aumenta. Per cui, io mi trovo a parità di reddito, in quanto gli altri

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