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Riassunti di Microeconomia

Formalmente, il sistema che definisce il paniere ottimo nel caso di perfetta complementarietà tra i beni è il
seguente:
𝑝𝑥 ∙ 𝑥 + 𝑝𝑦 ∙ 𝑦 = 𝑅
{ 𝑏
𝑦= 𝑥
𝑎
Da cui si ricavano le funzioni di domanda marshalliane:
𝑎𝑅
𝑥 𝑚 (𝑝𝑥, 𝑝𝑦, 𝑅) =
𝑎𝑝𝑥 + 𝑏𝑝𝑦
𝑏𝑅
𝑦 𝑚 (𝑝𝑥, 𝑝𝑦, 𝑅) =
𝑎𝑝𝑥 + 𝑏𝑝𝑦
Graficamente, il paniere ottimo sarà rappresentato dal punto e nella figura. Si noti che la pendenza della retta
congiungente dei punti angolosi è pari alla proporzione fissa in cui i due beni devono essere utilizzati, ovvero
𝑏
𝑎
. Siccome questa è anche la curva reddito-consumo, possiamo dire che al variare del reddito il consumo
varierà in misura pari alle proporzioni fisse in cui i due beni devono essere utilizzati congiuntamente.

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ESERCIZI:
1⁄ 3⁄
𝑈(𝑥, 𝑦) = 𝑥 3𝑦 4

• Calcolare il tasso marginale di sostituzione


• Individuare il paniere scelto dal consumatore
• Rappresentare graficamente la scelta del consumatore

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ESERCIZI:

𝑈(𝑥, 𝑦) = 4𝑥 + 10𝑦

• Determinare il paniere ottimo scelto dal consumatore nel caso in cui R=100, px=4 e py=2
• Determinare il paniere ottimo del consumatore nel caso in cui py=6
• Rappresentare graficamente la scelta del consumatore

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3 La teoria della domanda


La legge della domanda ci dice che una variazione del prezzo di un bene causa una variazione nel senso
opposto della quantità domandata dello stesso. D’altronde, ci sembra scontato che se un bene costa di più,
un consumatore potrà permettersene di meno e perciò la quantità domandata di quel bene sarà inferiore.
Questo è vero nella stragrande maggioranza dei casi, ma non sempre.

Consideriamo il caso a due beni x ed y. Una variazione del prezzo del bene x ha due effetti:
𝑝𝑥
• Una variazione del prezzo relativo e quindi una variazione della pendenza della retta di bilancio.
𝑝𝑦
• Una variazione del potere d’acquisto del reddito in termini del bene x, che è anche l’intercetta
𝑅
orizzontale del vincolo di bilancio 𝑝𝑥
.

Questi due effetti modificano il vincolo di bilancio e portano il consumatore a definire un nuovo paniere
ottimale.

Il nuovo paniere ottimale avrà una quantità differente del bene x rispetto al paniere originale. Il primo effetto,
quello relativo alla variazione del prezzo relativo, è detto effetto di sostituzione. Siccome il prezzo relativo
subisce una variazione, il consumatore è portato a sostituire in parte il bene x con il bene y, diventato ora più
conveniente. Il secondo effetto, relativo alla variazione del potere di acquisto del reddito in termini del bene
x è detto effetto di reddito. Il nuovo paniere ottimale avrà una quantità differente del bene x dovuta alla
variazione del potere d’acquisto del reddito.

In altre parole, se il prezzo del bene x aumenta, il nuovo paniere ottimale del consumatore, a seguito della
variazione di prezzo, avrà (quasi sicuramente) una quantità inferiore del bene x e questo è dovuto sia
all’aumento del prezzo relativo (una quantità di x ora comporta una rinuncia ancora maggiore di y) - che è
l’effetto di sostituzione – sia alla riduzione del potere d’acquisto del reddito in termini del bene x (il
consumatore può acquistare una minore quantità del bene x) – che è l’effetto di reddito.

L’unione dell’effetto di sostituzione e dell’effetto di reddito costituisce la variazione totale sulla domanda del
bene.

Il metodo della variazione di costo (o compensazione di Slutsky) ci permette di compensare per l’effetto di
reddito attribuendo un reddito fittizio al consumatore tale che egli possa acquistare la quantità originaria del
bene x. Così facendo, riusciamo essenzialmente ad isolare l’effetto di sostituzione e a determinarne l’entità,
per poi determinare l’effetto di reddito in maniera residuale. In pratica:

Il prezzo del bene x è inizialmente px. La quantità domanda dal consumatore del bene x è rappresentata dalla
funzione di domanda marshalliana:

𝑥1𝑚 (𝑝𝑥, 𝑝𝑦, 𝑅)


Se il prezzo del bene x aumenta di dpx e perciò il nuovo prezzo del bene x sarà px’ , la quantità domandata
del bene x sarà rappresentata dalla funzione di domanda marshalliana:

𝑥2𝑚 (𝑝𝑥′, 𝑝𝑦, 𝑅)


La differenza di:

𝑥2𝑚 − 𝑥1𝑚
Costituisce la variazione totale sulla domanda del bene x a seguito dell’aumento di px.

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Siccome sappiamo che la variazione totale sulla domanda può essere scomposto in un effetto di sostituzione
ed un effetto di reddito, applichiamo il metodo della variazione di costo per isolare l’effetto di sostituzione
dall’effetto di reddito per poi determinare quest’ultimo in via residuale.
𝑝𝑥′
Attribuiamo al consumatore un reddito fittizio che gli permette di acquistare al prezzo relativo la quantità
𝑝𝑦
iniziale del bene 𝑥 = 𝑥1𝑚 (𝑝𝑥, 𝑝𝑦, 𝑅) . Perciò:

𝑅 ′ = 𝑅 + 𝑑𝑅 ; 𝑐𝑜𝑛 𝑑𝑅 = 𝑥1𝑚 𝑝𝑥 ′ − 𝑥1𝑚 𝑝𝑥 = 𝑥1𝑚 𝑑𝑝𝑥


Con R’, la quantità domanda del bene x dal consumatore sarà espressa dalla funzione di domanda
marshalliana:
𝑚
𝑥𝑖𝑛 (𝑝𝑥 ′ . 𝑝𝑦, 𝑅 ′ )

𝑚
Che definisce un paniere intermedio a 𝑥1𝑚 e 𝑥2𝑚 . Siccome nel passaggio da 𝑥1𝑚 a 𝑥𝑖𝑛 il consumatore non
subisce una variazione del proprio potere d’acquisto, ma solo del prezzo relativo, possiamo dire che:
𝑚
𝑥𝑖𝑛 − 𝑥1𝑚 = 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑆𝑙𝑢𝑡𝑠𝑘𝑦
𝑚
Mentre dal passaggio a 𝑥𝑖𝑛 a 𝑥2𝑚 il consumatore subisce solo una variazione del proprio potere d’acquisto,
perciò possiamo dire:
𝑚
𝑥2𝑚 − 𝑥𝑖𝑛 = 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑑𝑑𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑆𝑙𝑢𝑡𝑠𝑘𝑦

Infine, la somma dell’effetto di sostituzione e dell’effetto di reddito è la variazione totale sulla domanda del
bene x:
𝑚 𝑚
(𝑥𝑖𝑛 − 𝑥1𝑚 ) + (𝑥2𝑚 − 𝑥𝑖𝑛 ) = 𝑥2𝑚 − 𝑥1𝑚

A differenza del metodo della variazione di costo, il metodo della variazione compensativa mira ad isolare
l’effetto di sostituzione attribuendo un reddito tale che il consumatore possa riposizionarsi sulla curva di
indifferenza originale e perciò lasciando invariata la sua utilità.

A questo punto ci chiediamo: è sempre valida la legge della domanda secondo cui variazioni del prezzo di un
bene causano una variazione nel senso opposto della domanda dello stesso? La risposta è sì, ma solo per i
beni normali. Ovvero quei beni per cui la quantità domandata aumenta all’aumentare del reddito del
consumatore (e perciò presentano una curva di Engel positivamente inclinata). Per questi beni effetto di
sostituzione ed effetto di reddito hanno segno concorde ed opposto alla variazione del prezzo e perciò
l’effetto totale sulla domanda avrà segno opposto a quello della variazione del prezzo.

Per i beni inferiori, beni per cui la quantità domandata decresce all’aumentare del reddito (e perciò
presentano una curva di Engel negativamente inclinata), vale la legge della domanda? Per questi beni,
l’effetto di sostituzione ha effetto opposto alla variazione del prezzo ma l’effetto di reddito ha segno
concorde con quest’ultima. Se il prezzo di un bene inferiore aumenta, l’effetto di sostituzione porterà ad una
riduzione della domanda del bene, mentre l’effetto di reddito avrà l’effetto opposto.
Perciò, possiamo dire che per i beni inferiori la quantità domandata decresce all’aumentare del prezzo se è
solo se l’effetto di sostituzione in valore assoluto è maggiore dell’effetto di reddito.

I beni inferiori per i quali, a seguito di un aumento del prezzo, l’effetto di reddito è maggiore dell’effetto di
sostituzione in valore assoluto, causando complessivamente un aumento della domanda di quel bene, sono
detti beni di Giffen. Questi sono in genere beni di prima necessità per i quali un aumento del prezzo ha un
effetto così pesante sulle risorse dei consumatori che sono costretti a rinunciare ad altri beni e perciò ne
segue un paradossale aumento della domanda di quel bene nonostante l’aumento del suo prezzo.

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ESERCIZI:
1⁄ 1⁄
𝑈(𝑥, 𝑦) = 3 + 𝑥 2𝑦 2

• Determinare il paniere ottimo scelto dal consumatore nel caso in cui R=16, px=0,5 e py=2
• Determinare il paniere ottimo ipotizzando che il prezzo del bene x diventi px=2
• Scomporre con il metodo della variazione di costo effetto di sostituzione ed effetto di reddito.

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