De Micco
PRIMA ESERCITAZIONE DI
MICROECONOMIA
IL PROBLEMA DEL CONSUMATORE
1
Preferenze Cobb-Douglas
Preferenze standard;
U = xy; U = xy2 ;
Le curve di indierenza sono convesse;
MRS decrescente;
1.1
1.2
1.3
px x + py y = I
py y = px x + I
px
I
y=
x+
py
py
La pendenza data da
1.4
px
py .
1.5
1.6
M UX
M UY
@U=@x
@U=@y
1.7
1.8
1.9
Razionamento
Quando un bene razionato, signica che non possibile acquistarne pi
di una certa quantit ) il vincolo di bilancio cambia e diventa non lineare;
Il vincolo di bilancio diventa una linea spezzata, ossia si interrompe in
corrispondenza della quantit massima del bene razionato (vedi prima
esercitazione, esercizio pag. 26 delle soluzioni).
Perfetti Sostituti
Si tratta di beni intercambiabili in proporzione ssa
2.1
U (x; y)
U (x; y)
2.2
x y
+
a
b
= bx + ay
M UX
M UY
@U=@x
@U=@y
= ab ;
MRS costante
Le curve di indierenza sono rette parallele con pendenza opposta al MRS.
2.3
2.4
px
py :
px
py :
Perfetti Complementi.
Si tratta di beni che devono essere consumati in proporzione ssa
3.1
U (x; y)
U (x; y)
nx y o
;
a b
min fbx; ayg
min
3.2
3.3
3.4
Esercitatrice: P. De Micco
SECONDA ESERCITAZIONE DI
MICROECONOMIA
1
1.1
LE CURVE DI DOMANDA
Domanda individuale del bene X in funzione di px :
impostare il medesimo problema del paniere di consumo ottimo, lasciando
px incognito sia nellespressione del saggio marginale di sostituzione sia
nel vincolo di bilancio.
si ottiene: X = ...;
1.2
1.3
1.4
"x =
@X
@PX
PX
X
1.5
2
2.1
VARIAZIONI DI PREZZO
Eetto di reddito (ER), eetto di sostituzione (ES) e
eetto totale (ET):
ES: sempre negativo: px "=) Qx #
px #=) Qx "
ET:
ET = ER + ES
- negativo per i beni normali (ER e ES agiscono nella stessa direzione
e sono entrambi negativi);
- negativo per i beni inferiori (ER e ES agiscono nella direzione
opposta - ER positivo e ES negativo- ma dato che ES > ER,
ET negativo);
- positivo per i beni di Gien (ER e ES agiscono nella direzione
opposta - ER positivo e ES negativo- ma dato che ES < ER,
ET positivo).
4
4.1
LA FAMIGLIA
Espressione analitica del vincolo di bilancio e sua rappresentazione
N = ore dedicate al tempo libero; L = ore dedicate al lavoro;
L + N = T =) L = T
w = salario orario;
vincolo: pc C = (T
N) w
4.2
w
pc :
M UN
M UC
@U=@N
@U=@C
M RS = pwC
vincolo di bilancio
troviamo: C ; N ; L :
4.3
M UN
M UC
@U=@N
@U=@C
Confrontiamo MRS e
Pn
PC
b
a
(ossia
w
PC ).
troviamo: C ; N ; L :
4.4
4.5
I1
C1
= C0 +
1+i
1+i
il vincolo impone che la somma del reddito presente e del reddito futuro sia
uguale alla somma del consumo presente e del consumo futuro.
il vincolo si scrive ricavando C1 in funzione di C0 : C1 = ::::;
pendenza = - (1 + i);
il vincolo si rappresenta nello spazio cartesiano con C0 sullasse x e il
C1 sullasse y, trovando le intercette.
se C0 > I0 =) lindividuo mutuatario; importo preso a prestito
= C0 I0 :
4.6
M UC0
M UC1
@U=@C0
@U=@C1
M RS = 1 + i
vincolo di bilancio intertemporale
:
Per trovare lequilibrio tra C0 e C1 nel caso di beni perfetti sostituti o
perfetti complementi, si procede in maniera analoga a quanto visto sopra.
4.7
Esercitatrice: P. De Micco
1
1.1
Preferenze Cobb-Douglas
Prodotto Marginale del Lavoro (MPL):
Consideriamo una funzione di produzione con due input L = lavoro, K =
capitale;
sostituiamo a K il valore che ci viene dato dallesercizio;
calcoliamo la derivata parziale della funzione di produzione ottenuta rispetto
ad L:
MPL =
1.2
@F
@L
@F
@K
1.3
MRTS
Eil rapporto al quale si pu sostituire un fattore con un altro, mantenendo
invariata la produzione.
MRTS =
1.4
MP L
MP K
Isocosto
w = costo del lavoro;
r = costo del capitale;
lequazione dellisocosto : C = w L + r K;
sostituiamo i dati che abbiamo: C, w, r;
per calcolare la pendenza ricaviamo K dallisocosto: K =
:pendenza = rw ;
w
r L
C
r
=)
1.5
Isoquanto
Rappresenta tutte le combinazioni di fattori che consentono di ottenere lo
stesso volume di produzione. Elanalogo dellla curva di indierenza per
il consumatore.
Per trovare lisoquanto che corrisponde ad una certa quantit x, sostituiamo x nella funzione di produzione.
1.6
M RT S = wr
F (L; K) = x
si ricavano L e K .
1.7
1.8
Rendimenti di scala
se la somma degli esponenti della funzione di produzione = 1 =)
rendimenti di scala costanti =) se entrambi gli input aumentano di ,
loutput aumenta di (es. per aumentare loutput del 10%, entrambi gli
input devono aumentare del 10%).
se la somma degli esponenti della funzione di produzione > 1 =) rendimenti di scala crescenti =) se entrambi gli input aumentano di , loutput
aumenta pi che proporzionalmente.
se la somma degli esponenti della funzione di produzione < 1 =) rendimenti di scala decrescenti =) se entrambi gli input aumentano di ,
loutput aumenta meno di che proporzionalmente.
Perfetti sostituti
F(K, L) = bL + aK
2.1
MRTS
M PL
MRTSK;L = M
PK =
b
a
=) costante;
2.2
Isoquanto
pendenza = - MRTS;
gli isoquanti sono rette parallele;
per trovare lisoquanto che corrisponde ad una certa quantit x, sostituiamo x nella funzione di produzione.
2.3
Isocosto
Vedi Cobb-Douglas;
2.4
w
r
w
r
w
r
2.5
Rendimenti di scala
Q ( L; K) = Q(L; K) =) costanti
Perfetti complementi
F (L, K) = min
3.1
L K
a; b
MRTS
MRTSK;L = 1 lungo il tratto verticale degli isoquanti;
3.2
Isocosto
vedi Cobb-Douglas
3.3
Isoquanti
Per rappresentare gli isoquanti si rappresenta la retta passante per i vertici
la cui equazione K = ab L.
3.4
3.5
Rendimenti di scala
Q ( L; K) = Q(L; K) =) costanti
Esercitatrice: P. De Micco.
@C(y)
@y
C(y)
y
M C < AC: quando si produce una unit in pi, i costi medi diminuiscono;
M C > AC: quando si produce una unit in pi, i costi medi aumentano;
M C = AC: il punto di minimo della curva di costo medio.
1
1.1
p
20
1
2
per p
10
1.2
1.3
YS
n
dove n = numero
1.4
C(y) = p ys
C(ys );
1.5
= 0.
1.6
zy =) i costi diminuiscono;
Si procede come prima ma utilizzando la nuova funzione di costo determinata dallintroduzione del sussidio:
- si calcola il nuovo M C =) p = M C =) da questa equazione ricaviamo
ys ; YS = yS n;
- per trovare lequilibrio poniamo YS = YD ; troviamo i nuovi valori di p ,
ys , YS ;
- calcoliamo il nuovo SC e vediamo che rispetto al caso senza sussidio
SC aumenta. Dunque c una variazione di surplus positiva =) SC
= SC sussidio SC > 0.
1.7
Tassa
cambia p , ys , YS ; e SC.
C(y) = C(y)+
y =) i costi aumentano;
Si procede come prima ma utilizzando la nuova funzione di costo determinata dallintroduzione della tassa:
- si calcola il nuovo M C =) p = M C =) da questa equazione ricaviamo
ys ; YS = yS n;
- per trovare lequilibrio poniamo YS = YD ; troviamo i nuovi valori di p ,
ys , YS ;
- calcoliamo il nuovo SC e vediamo che rispetto al caso senza tassa SC
diminuisce. Dunque c una variazione di surplus negativa =) SC =
SC
SC < 0.
1.8
Tassa che ricade sulloerta, prezzo pagato dai consumatori e prezzo percepito dai produttori
YD non cambia; YS = YS
=) ricaviamo p .
1.9
1.10
1.11
Tassa
SC +
SP
GET T IT O
non variano p , ys , YS .
Si riduce il protto: es. se la tassa pari al 5%, il protto si riduce del
5%.
1.12
Trovare L ; y
1. Abbiamo la funzione di produzione F (K; L) e conosciamo K, p e w
(w il costo di L);
2. Nel breve periodo: M C = M R = p
3. Ricaviamo la domanda di L da F (K; L) =) sostituiamo K in F (K; L)
=) ricaviamo L = ....
4. Scriviamo la funzione di costo: CT = w L =) sostituiamo w e L
5. Calcoliamo M C;
6. Poniamo M C = p =) troviamo ys e per ricavare L lo sostituiamo
nella funzione di domanda di L che abbiamo ricavato al punto 3).
1.13
1.14
1.15
=0
1.16
1.17
n (sostituendo in esse y LR
Y
y
=0
1.18
Esercitatrice: P. De Micco
.
MICROECONOMIA - QUINTA
ESERCITAZIONE
1
1.1
1.2
1.3
1.4
2
2.1
px
py
px
py
Il Monopolio
La funzione di domanda
La funzione di domanda del monopolista coincide con la domanda di mercato;
Si scrive sempre in forma inversa, ossia P = ...;
Per rappresentarla, mettiamo P sullasse y e la quantit (che indichiamo
con x) sullasse x e calcoliamo le intercette.
2.2
2.3
2.4
2.5
Protto
= T R COST I (sostituendo il prezzo e la quantit di equilibrio trovati
al punto precedente).
2.6
2.7
2.8
2.9
2.10
2.11
Calcolo del ricavo totale (TR) nel caso in cui il monopolista applichi la discriminazione perfetta
Rappresentiamo la funzione di domanda e la curva MC e indichiamo nel
graco la quantit di equilibrio prodotta nel caso in cui il monopolista
applichi la discriminazione perfetta.
Il TR corrisponde allarea del trapezio delimitato dalla quantit di equilibrio (VEDI ESERCIZIO PAG. 22 DELLE SOLUZIONI DELLA QUINTA
ESERCITAZIONE).
2.12
2.13
2q = 8q + 5.
2.14
2q = 8q.
2.15
20.
2.16
2.17
Esercitatrice: P. De Micco
SESTA ESERCITAZIONE
1
1.1
1.2
Equilibrio di Nash
Una strategia un equilibrio di Nash se la strategia scelta dal giocatore 1
ottima per lui data la strategia scelta dal giocatore 2 e viceversa.
Es:
Giocatore 2
C
D
Giocatore 1
A
5, 0
2, 1
B
6, 1
0, 0
- Il giocatore 1 ha 2 strategie: A e B;
- Il giocatore 2 ha 2 strategie: C e D;
- (B, C) un equilibrio di Nash perch: se il giocatore 1 sceglie questa
casella, il giocatore 2, che ha a sua disposizione le colonne, pu avere come
payo 1 (colonna C) oppure 0 (colonna D) ! ovviamente sceglie C. Adesso
ipotizziamo che il giocatore 2 scelga questa casella, il giocatore 1, che ha a sua
disposizione le righe. pu avere come payo 5 (riga A) oppure 6 (riga B) !
ovviamente sceglie B. Quindi abbiamo vericato che (B, C) un equilibrio di
Nash.
- Vericare che anche (A, D) un equilibrio di Nash.
1.3
1.4
1.5
Equilibrio perfetto
Gli equilibri perfetti sono quelli credibili.
Per identicarli si usa linduzione a ritroso: si usa la forma estesa e si
parte dai nodi terminali eliminando i rami non credibili dati i payo.
Vedi esercizio del Professore e dello studente fatto in classe ad esercitazione.
1.6
Strategie dominanti
Una strategia per un giocatore dominante se, qualunque sia la strategia
scelta dallavversario, esiste una strategia che rappresenta per lui sempre
la miglior risposta;
Vedi esercizio dellimpresa M e dellimpresa E fatto in classe ad esercitazione-
1.7
Lequilibrio Pareto-dominante
Un equilibrio Pareto-dominante se non esiste nessun altra combinazione
di strategie che d un payo pi alto ad un giocatore senza danneggiare
laltro.
LOLIGOPOLIO
Ci sono pochi venditori nel mercato e sono price-makers; i beni sono perlomeno parzialmente sostituti. Ci sono 3 modelli di oligopolio:
MODELLO DI COURNOT
MODELLO DI BERTRAND
Noi analizziamo il modello di Cournot e il modello di Bertrand.
2.1
Modello di Cournot
La variabile di scelta per le imprese lOUTPUT e la scelta sulla quantit
da produrre fatta simultaneamente.
I prodotti delle imprese sono COMPLETAMENTE OMOGENEI.
Laccesso al mercato bloccato.
2.1.1
= M CA
= M CB
2. - Dato che ci sono solo due imprese sul mercato, limpresa A serve
la domanda che non servita da B ! la funzione di domanda di ogni
impresa RESIDUALE.
- Scriviamo la funzione inversa della domanda di mercato: P = ....;
- Dato che Y = YA + YB , sostituiamo Y nella funzione inversa della
domanda di mercato appena trovata;
- Scriviamo la domanda residuale di A e di B;
3. Calcoliamo TR (ricavi totali) di A e di B, moltiplicando per ciascuna
il prezzo per la quantit;
4. Calcoliamo MR (ricavo marginale) di A e B facendo la derivata di
TR rispetto alla quantit;
5. Calcoliamo MC che lo stesso per le due imprese dato che esse hanno
la stessa funzione di costo;
2.1.3
= T RA
CA = YA P
CA
= T RB
CB = YB P
CB
Equilibrio di Nash
Lequilibrio di Cournot un equilibrio di Nash dato che in equilibrio ciascuna impresa produce la quantit per essa ottima, ossia la quantit che
massimizza i suoi protti, data la quantit prodotta dallaltra impresa.
2.1.5
2.2
Modello di Bertrand
La variabile di scelta per le imprese il PREZZO: le imprese ssano
il prezzo a cui vendere il prodotto e producono la quantit domandata a
quel prezzo. Ciascuna impresa ssa il prezzo che massimizza il suo protto,
dato il prezzo ssato dallaltra impresa.
I beni sono perfettamente omogenei tra loro.
2.2.1
< 0:
2.2.2
2.2.3
PB = M CB ! troviamo cos PB .
=0e
=P
qA
C(qA ) > 0:
Esercitatrice: P. De Micco
SETTIMA ESERCITAZIONE DI
MICROECONOMIA
1
ESTERNALITA
1.1
1.2
max
qA
= PA (qA )
troviamo qA :
max B = PB (qB )
qB
troviamo qB :
CA ! sostituiamo PA e CA ! calcoliamo:
@ A
@qA
=0!
CB ! sostituiamo PB e CB ! calcoliamo:
@ B
@qB
=0!
1.3
1.4
Esternalit di produzione: quantit prodotta COMPLESSIVAMENTE nel caso in cui esse NON agiscano
in modo indipendente luna dallaltra.
Consideriamo il caso in cui limpresa A ha unesternalit positiva sullimpresa
B e A acquista B oppure A si fonde con B.
Si scrive il protto
A&B
= P (qA + qB )
CA
CB
Si imposta:
@
A&B
@qA
@
A&B
@qB
=0
=0
1.5
2
2.1
2.2
2.3
es: se abbiamo U =
x = 64.
x = 8 ! x = 82 !
2.4
Premio al rischio
Euna misura dellavversione al rischio.
Premio al rischio = EV
EC;
2.5
Assicurazione
Il premio la somma di denaro che dobbiamo pagare per assicurarci.
Se lassicurazione garantisce una copertura completa, in caso di sinistro
viene rimborsato lintero valore del bene.
Per stabilire se conveniente o meno sottoscrivere unassicurazione con
un certo premio P , si calcola il nuovo valore del bene considerando il
pagamento del premio P (esso = valore bene premio) ! poi si calcola
la nuova EU e in base ad essa si stabilisce se lassicurazione conveniente
o meno.
Per determinare lammontare del premio massimo che lindividuo disposto a pagare: si calcola la EU senza assicurazione, poi la EU con assicurazione, lasciando il premio P come incognita ! si eguagliano le due EU
e si trova il P massimo. Oppure: P massimo= valore del bene - EC della
lotteria senza assicurazione.
Unassicurazione attuarialmente equa quando il premio in proporzione
uguale alla probabilit del sinistro. In questo caso i protti attesi della
compagnia di assicurazione sono pari a zero.
INFORMAZIONE ASIMMETRICA
Una delle due parti ha pi informazioni dellaltra.
Si hanno fallimenti di mercato.
3.1
Calcolare il VALORE ATTESO del bene o la disponibilit a pagare per il bene da parte del consumatore
Esempio: supponiamo di avere sul mercato un bene, ma alcuni produttori/venditori orono questo bene di buona qualit (= bene di tipo 1),
altri lo orono di cattiva qualit (= bene di tipo 2). Quindi, in sintesi,
abbiamo due versioni dello stesso bene.
EV = (p1 x1 + p2 x2 + :::::::pN xN )
dove: p1 = probabilit che avvenga lesito 1 (ossia che il bene sia di buona
qualit);
x1 = esito 1 (= quanto sono disposto a pagare nel caso dellesito
1).
Se EV < M C1 ! i venditori non producono il bene di tipo 1 perch
avrebbero protti negativi, quindi solo i produttori del bene di tipo 2
sono disposti a vendere in questo caso.
3.2
Protto unitario dei venditori nel caso in cui essi ssano Prezzo = EV
Conosciamo il MC dei venditori per ciascun esito.
Supponiamo di avere due esiti: x1 e x2 :
1
= EV
M C1
= EV
M C2
Supponiamo che uno dei due protti risulti negativo ! es: 1 < 0 ! ci
aspettiamo che il tipo di bene 1 NON venga oerto sul mercato ! questo
il problema della SELEZIONE AVVERSA: i pi informati si autoselezionano in un modo che risulta dannoso per la parte meno informata !
il mercato non e ciente ! ci sono fallimenti di mercato.
Se 1 > 0 e 2 > 0 nel breve periodo vengono oerti entrambi i tipi di
beni. Se 1 < 0 e 2 > 0 nel breve periodo viene oerto solo il tipo di
bene 2.
Nel lungo periodo verr oerto il tipo di bene per il quale il protto
maggiore: se 1 > 2 ! viene oerto solo il bene di tipo 1.
3.3
= P1
M C1
1
Ccertif
icazione
3.4
2;certif icazione
= P1
M C2
2
Ccertif
icazione
3.5
Trovare la percentuale del tipo di bene di cattiva qualit presente nel mercato che fa sparire dal mercato la
versione di buona qualit dello stesso bene
Come sopra, indichiamo con 1 il bene di buona qualit e con 2 il bene di
cattiva qualit.
Dobbiamo trovare quale la % di beni di cattiva qualit che fa sparire dal
mercato quelli di buona qualit.
Se il prezzo che il consumatore disposto a pagare < M C1 ! i venditori
del tipo di bene 1 (buona qualit) non producono pi e quindi i beni di
buona qualit spariscono dal mercato.
Per trovare questa percentuale, impostiamo la seguente equazione indicando con p la probabilit di avere un bene di buona qualit:
P1 p + P2 (1
p) = M C1
- Troviamo p.
- Calcoliamo 1 p. Es. se 1 p = 0; 38 ! signica che quando i beni
di tipo 2 (cattiva qualit) superano il 38% nel mercato, il prezzo che il
consumatore disposto a pagare scende al di sotto del M C1 ! i beni di
buona qualit spariscono dal mercato.
Vedi esercizio della vacanza ai Caraibi dellesercitazione VII,
punto e).