ECONOMIA
MICROECONOMIA E MACROECONOMIA
VII
VIII
CAPITOLO 1
LA TEORIA DEL CONSUMO
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1.1. INTRODUZIONE: LA TEORIA DELLE SCELTE DEL
CONSUMATORE
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Si consideri il seguente sistema di assi cartesiani: sull’asse delle ascisse
poniamo la quantità del bene X, sull’asse delle ordinate la quantità del bene Y.
Y
A = (3, 2);
B = (1, 4);
C = (2, 0)
4 B
A
2
C
1 2 3 X
Oggetti della scelta: panieri (combinazioni del bene X e del bene Y) rap-
presentati da punti in un piano cartesiano come quello sopra riportato.
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1.2. LE POSSIBILITÀ DI ACQUISTO OVVERO IL
VINCOLO DI BILANCIO DEL CONSUMATORE
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Rappresentiamo graficamente questi punti:
50 B
C
30
D
10
A
10 20 25 X
Possiamo ora notare che i punti A, B, C e D (così come tutti gli altri punti
rappresentanti panieri che costano esattamente 50 euro) giacciono su una stessa
retta. Per il momento lo osserviamo; a breve lo dimostreremo.
50 B
30 C
10 D
A
10 20 25 X
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Nota:
Dati i prezzi ipotizzati nell’esempio è chiaro che lungo questa retta ad ogni
unità di X a cui si rinuncia si possono sostituire due unità di Y: rinunciando
ad acquistare una unità di X si risparmiano infatti 2 euro (pX = 2) con i quali
si possono acquistare 2 unità di Y (pY = 1).
X = – 1 Y = + 2
Y 2
2.
X 1
50 B
C F
30
10 D
E
A
10 20 25 45 X
In particolare:
I panieri sul vincolo di bilancio (ex. A, B, C, D) costano esattamente M.
I panieri sotto il vincolo di bilancio (ex. E) costano meno di M: E per
esempio costa 1 XE · pX + YE · pY = (10 · 2) + (10 · 1) = 20 + 10 = 30 < M.
I panieri sopra il vincolo di bilancio (ex. F) non possono essere acqui-
stati dal consumatore perché costano più di M: F per esempio costa
XF · pX + YF · pY = (45 · 2) + (30 · 1) = 90 + 30 = 120 > M.
1
XE e YE sono le coordinate del punto E.
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BREVE PARENTESI
Rappresentiamo nel seguente grafico:
a )b
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2. Se b < 0 la retta è decrescente:
b(
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Detto questo torniamo ora al VINCOLO DI BILANCIO e dimostriamo
che si tratta effettivamente di una retta.
I panieri sul vincolo di bilancio costano esattamente M. Lungo il vincolo
di bilancio è quindi verificata la seguente eguaglianza:
spesa per l’acquisto del paniere = reddito a disposizione del consumatore
ovvero: p X · X + pY · Y = M
Riaggiustando i termini in modo da ottenere una equazione per Y in fun-
zione di X otteniamo:
M pX
Y X
pY pY
a b
M A
pY
B
X
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Il modo più veloce per tracciare graficamente il vincolo di bilancio è
individuarne le due intercette (verticale ed orizzontale) e poi unirle con una
retta.
M A
pY
B
M X
pX
M
Abbiamo appena dimostrato che l’intercetta verticale è pari a . Essa
pY
rappresenta la massima quantità del bene Y che il consumatore può acqui-
stare se spende tutto il suo reddito M nell’acquisto di quel bene.
Ora quanto Y può acquistare con M euro? Dipende ovviamente da pY.
Così, per esempio, se M = 50 e pY = 1 ne potrà acquistare 50 unità
M 50
( 50 ); se M = 50 e pY = 2 ne potrà acquistare 25 unità
pY 1
M 50
( 25 ); ecc.
pY 2
M
In generale con M euro si possono acquistare unità del bene Y.
pY
10
pX
L’inclinazione del vincolo di bilancio è pari a
pY
M A
pY
pX
Inclinazione: –
pX
B
M X
pX
pX
In valore assoluto tale inclinazione è pari al rapporto tra i prezzi 2 .
pY
Lungo questa retta ad ogni unità di X a cui si rinuncia, risparmiandosi px
p
euro, si possono infatti sostituire X unità di Y:
pY
pX
Y pY p
X
X 1 pY
2
Nell’esempio di pag. 6 l’inclinazione risultava pari a – 2: si aveva infatti pX = 2 e pY = 1.
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LA RETTA DI BILANCIO DIPENDE DA pY, pX E DA M.
VARIA AL VARIARE DI pY, pX E DI M.
pX = 2; pY = 1; M0 = 50; M1 = 60
Y
L’inclinazione non cambia
M1 pX
= 60 essendo sempre pari a
pY pY
M0
= 50
pY
M0 M1 X
= 25 = 30
pX pX
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B) COME VARIA IL VINCOLO DI BILANCIO SE VARIA pX?
Ex. pX aumenta con pY e M costanti
pX = 2; pX = 3; M = 50; pY = 1
M
= 50
pY
M M X
= 16,67 = 25
px px
25 50 X
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C) COME VARIA IL VINCOLO DI BILANCIO SE VARIA pY?
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1.4. LE PREFERENZE DEL CONSUMATORE
Vincolo di bilancio
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1.4.1. IPOTESI SULLE PREFERENZE
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QUARTA IPOTESI (PREFERENZE STRETTAMENTE CONVESSE):
“La media è preferita agli estremi”.
Se partiamo da due panieri: A e B
A = (XA,YA) B = (XB,YB)
tali che A B e costruiamo un terzo paniere C che è la media aritmetica dei
primi due
C = (1/2XA + 1/2XB, 1/2YA + 1/2YB)
allora C ≻ A e C ≻ B
EX. A = (2, 100); B = (100, 2)
AB
C = (1 + 50, 50 + 1) = (51, 51)
allora C ≻ A e C ≻ B
Il consumatore preferisce i panieri più bilanciati
In realtà l’hp è ancora più generale:
Se:
A = (XA,YA) B = (XB,YB)
eAB
allora C ≻ A e C ≻ B dove
C = [tXA + (1 – t)XB, tYA + (1 – t)YB] t 0<t<1
Ex.
C = [0,8XA + 0,2XB, 0,8YA + 0,2YB]
In altre parole nel grafico sottostante, non solo il punto C, ma tutti i punti
sul segmento AB (tranne ovviamente gli estremi) sono strettamente preferiti
ad A e a B.
Y
A
100
C
51
B
2
2 51 100 X
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1.4.2. LE CURVE DI INDIFFERENZA
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CURVA DI INDIFFERENZA che passa per D
Y
B″
PANIERI
B PREFERITI A D
A D A A″
A
B
X
PANIERI
PEGGIORI DI D
Per l’ipotesi di non sazietà si può subito escludere che nell’area eviden-
ziata in verde ci possano essere dei punti che rappresentano panieri indiffe-
renti rispetto a D: in tale area, infatti, i panieri, o hanno la stessa quantità di
Y di D ma una quantità di X maggiore (come per esempio i punti A e A), o
hanno la stessa quantità di X di D ma una quantità di Y maggiore (come per
esempio i punti B e B), o, infine, hanno una quantità maggiore sia di X che
di Y (qualsiasi punto all’interno dell’area). Sono quindi panieri preferiti, e
non indifferenti, a D.
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Tracciamo quindi una possibile curva di indifferenza nelle altre aree non
evidenziate del piano; più avanti nel testo vedremo che la curva tracciata ha
effettivamente le caratteristiche desiderate.
Y
B″
PANIERI
B PREFERITI A D
D
A D A A″
A
B
X
PANIERI
PEGGIORI DI D
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