Æ MR=MC
∆r = p∆y + y∆p,
2
e quindi il ricavo marginale, cioè il rapporto tra la variazione del
ricavo e la variazione dell’output, sarà:
∆r = p + ∆p y.
∆y ∆y
Si raccolga p:
MR = p(y) [1 + y dp(y) ].
p(y) dy
3
2. Nella concorrenza perfetta, la curva di domanda è piatta (in
quanto la singola impresa non influisce sul prezzo). Ciò significa
che 1/ ε(y) = 1/¶ = 0 e quindi MR = p e la regola per
massimizzare il profitto di un’impresa concorrenziale si riduce a
“prezzo uguale costo marginale”.
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2. Curva di domanda lineare e monopolio
p(y) = a – by,
MR(y) = a – 2by.
5
p
MC AC
Profitto
p*
Domanda (inclinazione = - b)
MR (inclinazione = - 2b)
y* y
Figura 1.
3. Markup
[1 - 1/ ε (y) ]
Questa formula indica che il prezzo di mercato è un markup,
ovvero un ricarico sul costo marginale, la cui ampiezza dipende
dall’elasticità della domanda. Corrisponde anche a
1 .
[1 - 1/ ε (y) ]
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Dato che il monopolista produce nei tratti nei quali la curva di
domanda è elastica, ovvero laddove ε (y) > 1, il markup sarà
sempre maggiore di 1.
p p
pM pM
MC MC
qM q qM q
Domanda inelastica Domanda elastica
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metà di quella della curva del ricavo marginale, il prezzo aumenta
in misura pari alla metà dell’ammontare della tassa.
a-2by = c+t,
∆y = - 1 .
∆t 2b
p= c+t ,
1 - 1/ ε (y)
e quindi
8
∆p = 1 ,
∆t 1 - 1/ ε (y)
che sarà maggiore di 1. Ciò significa che in questo caso si ha un
aumento del prezzo superiore all’ammontare della tassa.
p’ • Dopo la tassa
p* • Prima della tassa
MC + t
M
C
MR Domanda
y’ y* y
9
Ma il valore di y che massimizza il profitto massimizzerà anche il
valore del prodotto tra il profitto e (1-t). Di conseguenza una tassa
sui profitti NON influisce in alcun modo sulla scelta ottima
dell’output per il monopolista.
MC
pm •
pc •
MR Domanda
ym yc y
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Trattiamo in maniera simmetrica l’impresa ed i consumatori del
bene. La variazione del profitto del produttore misura l’entità del
profitto cui i proprietari sono disposti a rinunciare per poter
praticare il più elevato prezzo di monopolio. La variazione del
surplus dei consumatori rappresenta invece quanto si deve dare ai
consumatori per compensarli del prezzo più elevato. La differenza
tra i due valori del surplus consente di calcolare il beneficio o
costo netto del monopolio.
MC
pm
A
B
pc
C
MR Domanda
ym yc y
MC
p AC
pac
Perdite
pmc
yac ymc y
15
del costo marginale si trova al di sotto della curva del costo medio.
Allora, anche se efficiente, il livello yMC di produzione non
consente di ottenere profitti. Se questo livello fosse imposto al
monopolista, questi troverebbe più conveniente cessare l’attività.
AC
AC
p*
Domanda Domanda
MES y MES y
A B
Può anche darsi, però, che per una qualche ragione storica, in
un’industria vi sia una sola impresa dominante. Se impresa è stata
la prima ad entrare in un mercato potrebbe avere vantaggio in
termini di costo tale da scoraggiare l’entrata di altre imprese.
L’impresa dominante potrebbe anche dissuadere le altre imprese
dall’entrare minacciando una riduzione drastica dei prezzi in caso
di entrata.
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Fig. 5.3: Monopolio regolamentato e non regolamentato
p
D
pm
π E
pR = c
ym yR y
SOLUZIONI:
1. Costringere il monopolista a fissare un prezzo uguale al costo
marginale: pR(regolamentato) = c; in questo modo si raggiunge
la massima efficienza allocativa.
pA AC
П=F E
c
qA q
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Problema della qualità e degli investimenti per le aziende di
utilità pubblica locale (ex-municipalizzate): la legge prevede
che le tariffe tengano conto degli investimenti fatti per
migliorare la qualità del servizio. Un rendimento sicuro
(=tariffe aumentate per tener conto dei miglioramenti
qualitativi) per i gestori può portare ad un eccesso di
investimenti? Cosa serve un’acqua potabile, cristallina, ecc. se
devo usarla per fare la doccia, lavare la macchina, innaffiare il
prato?
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Riassunto
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