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Microeconomia, a.a.

2020/21
I esercitazione: soluzioni

Gli argomenti trattati in questa esercitazione sono i seguenti: (1) modello domanda/offerta,
(2) elasticità della domanda, (3) preferenze e funzioni di utilità. Riferimenti bibliografici:
capp. I-III del libro di testo.

1 Modello domanda/offerta

1.1 Esercizi
1. Si consideri il mercato automobilistico di un generico paese. Ipotizzando che ta-
le mercato sia competitivo, si fornisca una rappresentazione grafica dell’equilibrio
mediante l’usuale diagramma domanda/offerta (con curve lineari).

a. Qual è l’effetto prodotto sull’equilibrio di mercato da una riduzione del costo


delle materie prime?
R. A partità di altri fattori, la curva di offerta trasla nel piano in direzione
sud/est.
b. Qual è l’effetto prodotto sull’equilibrio di mercato da un aumento della produt-
tività del lavoro?
R. A partità di altri fattori, la curva di offerta trasla nel piano in direzione
sud/est.
c. Qual è l’effetto prodotto sull’equilibrio di mercato dall’introduzione di un in-
centivo per la rottamazione delle auto usate?
R. A partità di altri fattori, la curva di domanda trasla nel piano in direzione
nord/est.

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2. Si considerino le seguenti curve di domanda e di offerta, per un generico bene
scambiato su un mercato competitivo:

domanda : q = 10 − p (1)
offerta : q = −2 + p (2)

a. Quali sono le coordinate del punto di equilibrio di questo mercato?


R. E≡(4,6).
b. A quanto ammontano i ricavi totali dei produttori?
R. RT=24.

3. Si considerino le seguenti curve di domanda e di offerta, per il mercato del bene x:

domanda : q = 30 − 6p (3)
offerta : q = 10 + 4p (4)

a. Quali sono le coordinate del punto di equilibrio di questo mercato?


R. E≡(18,2).
b. A quanto ammontano i ricavi totali dei produttori?
R. RT=36.

1.2 Vero/Falso

Si stabilisca se i seguenti enunciati sono veri, falsi, o incerti (cioè veri solo sotto
ipotesi restrittive non contenute nell’enunciato). Si fornisca una spiegazione e si
argomenti compiutamente la risposta [NB: La spiegazione e l’argomentazione sono
pi importanti della corretta classificazione]

4. Nell’equilibrio di mercato non si hanno né eccessi di domanda né eccessi di offerta.
R. Vero. Cfr. Paragrafo 2.1.3 a p.26 del manuale.

5. Il modello domanda/offerta può essere utilizzato per qualsiasi mercato, a prescindere


dal livello di competitività che lo contraddistingue.
R. Falso, è utilizzabile solo se il mercato è competitivo.

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2 Elasticità della domanda

2.1 Esercizi

6. Considerate la seguente funzione di domanda:

q = 8 − 2p (5)

a. Rappresentate graficamente la (5) nel piano cartesiano {quantità, prezzo}.


b. Indicate i punti lungo la curva di domanda a cui corrisponde rispettivamente:
l’elasticità nulla, l’elasticità infinita e l’elasticità unitaria.
R. Definiamo l’elasticità della domanda al prezzo come:
dq p p
εq,p = × = −2 ×
dp q 8 − 2p

Dunque,

|ε| = 0 ⇐⇒ p=0
|ε| = ∞ ⇐⇒ p=4
|ε| = 1 ⇐⇒ p=2

L’elasticità è dunque nulla nel punto di coordinate (8,0) - l’intercetta orizzontale,


infinita nel punto di coordinate (0,2) - l’intercetta verticale - e unitaria nel punto
medio, di coordinate (4,2).

7. Considerate la seguente funzione inversa di domanda:

p = 60 − 0, 5q (6)

a. A quanto ammonta l’elasticità della domanda, quando prezzo p è pari a 10?


R. L’elasticità della domanda al prezzo è data da:
dq p
εq,p = × (7)
dp q

Data la funzione inversa di domanda (6) si ha:

dq p 10
εq,p = × = −2 × = −0, 2 (8)
dp q 100

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b. Se la curva di domanda si sposta parallelamente verso destra, che cosa accade
al valore dell’elasticità calcolata in corrispondenza del prezzo p=10?
R. Benché la pendenza della curva di domanda rimanga costante, a seguito di
traslazioni della curva di domanda l’elasticità cambia. In particolare, per un
dato livello di prezzo, il valore assoluto dell’elatsticità si riduce.

8. Considerate la seguente curva di domanda:

q = 100 − 50p (9)

a. Disegnate la curva di domanda e specificate quale porzione della curva è ela-


stica, quale è inelastica e quale ha elasticità pari a 1 (|ε|=1).
b. In quale punto della curva di domanda, la spesa totale dei consumatori rag-
giunge il suo massimo?
R. Definiamo la spesa come S = p × q(p), dove la funzione q(p) corrisponde
alla (9). Per cui:
S = p (100 − 50p)

Derivando rispetto a p e uguagliando a zero otteniamo il prezzo che massimizza


la spesa:
100 − 100p = 0 ⇒ p = 1

Si osservi che p = 1 è il prezzo in corrispondenza del quale l’elestacità è


unitaria:
p
εq,p = −50 × = −1 ⇐⇒ p = 1
100 − 50p
Da ciò possiamo concludere che la spesa è massima in corrispondenza del prezzo
a cui corrisponde |εq,p | = 1. Osserviamo inoltre che:
(a) quando la domanda è elastica (|εq,p | > 1), una diminuzione del prezzo
provoca un aumento della spesa totale;
(b) quando la domanda è anelastica (|εq,p | < 1) una diminuzione del prezzo
provoca una riduzione della spesa totale.

9. Supponete che la domanda di attraversamenti di un ponte sia data da

q = 10000 − 1000p

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a. Se il pedaggio (p) è di e3, qual è il ricavo totale?
R. Il ricavo totale T R è pari a e21000.
b. Quale è l’elasticità della domanda rispetto al prezzo?
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R. εq,p = −1000 × 7000
= −0, 42.
c. È possibile incrementare i ricavi modificando il prezzo?
R. Dato che la domanda è poco elastica, per aumentare i ricavi e la spesa totale
la società che gestisce il ponte dovrebbe aumentare il prezzo. Infatti, quando la
domanda è rigida, la spesa totale e i prezzi si muovono nella stessa direzione.
In generale:
(a) ↓ p ⇒↑ T R se e solo se |ε| > 1;
(b) ↑ p ⇒↑ T R se e solo se |ε| < 1
d. Una compagnia di traghetti, che opera in concorrenza con la società proprieta-
ria del ponte, ha introdotto degli hovercraft che rendono molto più conveniente
l’attraversamento via mare. Quale potrebbe essere l’effetto sulla domanda di
attraversamenti via ponte?
R. Con l’aumento dell’offerta data dalla presenza di un’impresa concorrente,
anche la possibilità di sostituzione sono aumentate. La domanda di attraver-
samenti via ponte diventa cosı̀ più elastica.

10. La curva di domanda in un certo mercato è data da:

Q = ap−b (10)

Si determini il valore dell’elasticità della domanda rispetto al prezzo, εq,p .


R. Soluzione a p.55 del manuale.

2.2 Vero/Falso

Si stabilisca se i seguenti enunciati sono veri, falsi, o incerti (cioè veri solo sotto
ipotesi restrittive non contenute nell’enunciato). Si fornisca una spiegazione e si
argomenti compiutamente la risposta [NB: La spiegazione e l’argomentazione sono
pi importanti della corretta classificazione]

11. Se un bene presenta una curva di domanda perfettamente anelastica, allora que-
st’ultima è rappresentabile mediante una semiretta orizzontale nel piano cartesiano

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{quantità, prezzo}.
R. Falso, è rappresentata da una semiretta verticale nel piano cartesiano {quantità,
prezzo}

12. In generale, l’aumento della disponibilità di beni sostituti determina un aumento


(in valore assoluto) dell’elasticità.
R. Vero, l’effetto sostituzione provocato da una variazione del prezzo è generalmente
elevato nel caso di beni per i quali ci sono sostituti stretti. Se un bene può essere
facilmente sostituito nel soddisfacimento di un bisogno, allora la sua domanda di
mercato reagirà, ceteris paribus, poco alla variazione del prezzo.

3 Preferenze

3.1 Esercizi

13. Si determino le utilità marginali e il saggio marginale di sostituzione di ciascuna


delle seguenti funzioni di utilità:

(a) U (x1 , x2 ) = ax1 + bx2 con a > 0 e b > 0;


R. I beni x1 e x2 sono perfetti sostituti. In questo caso, le preferenze sono
lineari e il Saggio Marginale di Sostituzione è costante.

U10 a
SM S ≡ 0 = (11)
U2 b

(b) U (x1 , x2 ) = ln x1 + x2 ;
R. Questa funzione di utilità è detta utilità quasi-lineare. Il SMS non dipende
da x2 , dunque la pendenza delle curve di indifferenza è costante lungo ogni
curva sulla quale x1 è invariato (Nota bene: le curve di indifferenza appaiono
come traslazioni verticali l’una dell’altra).

U10 1
SM S ≡ 0
= (12)
U2 x1

(c) U (x1 , x2 ) = xa1 xb2 ;


R. I beni x1 e x2 sono detti “indipendenti”(il motivo sarà chiaro quando stu-
dieremo la scelta ottima del consumatore) e le preferenze prendono il nome di

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Cobb-Douglas.
U10 a x2
SM S ≡ 0
= (13)
U2 b x1
(d) U (x1 , x2 ) = min{ax1 , bx2 }.
R. I beni x1 e x2 sono perfetti complementi. La curva di indifferenza si
costruisce come segue:
(
x1 = u/a
se ax1 ≤ bx2 ⇒ ax1 = u ⇒
x2 = ∈ (u/b, ∞)
(
x1 = ∈ (u/a, ∞)
se bx2 ≤ ax2 ⇒ bx1 = u ⇒
x2 = u/b
Nota bene: la funzione è non-differenziabile nel punto angoloso di coordinate
(u/a, u/b).

3.2 Vero/Falso

Si stabilisca se i seguenti enunciati sono veri, falsi, o incerti (cioè veri solo sotto
ipotesi restrittive non contenute nell’enunciato). Si fornisca una spiegazione e si
argomenti compiutamente la risposta [NB: La spiegazione e l’argomentazione sono
pi importanti della corretta classificazione]

14. Due curve di indifferenza non possono mai intersecarsi.


R. Vero. Siano dati due panieri x e y, con x  y, ossia x giace su una curva di
indifferenza, che indichiamo come Ix , più alta di quella su cui giace y, che indichia-
mo con Iy . Supponiamo, per assurdo, che il paniere z giaccia all’intersezione delle
due curve di indifferenza. Se cosı̀ fosse avremmo che z ∼ x e y ∼ z. In termini di
relazione di preferenza % si ha che z % x e z % y. Per la transitività di % si ha
che x % y: ciò però contraddice l’ipotesi iniziale che x  y. Dunque, due curve di
indifferenza non possono mai intersecarsi.

15. Le preferenze sono monotone se, dati due panieri qualsiasi A = (xA A
1 , x2 ), B =
(xB B A B A B
1 , x2 ) e una relazione di preferenza, x1 > x1 e x2 > x2 implica che il paniere A
è preferito al paniere B.
R. Vero.

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