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Microeconomia, a.a.

2020/21
IV esercitazione: soluzioni

Gli esercizi che seguono riguardano la tecnologia. Riferimenti bibliografici: capp. VI e


VII del libro di testo.

1 La funzione di produzione

1.1 Vero/Falso
Si stabilisca se i seguenti enunciati sono veri, falsi, o incerti (cioè veri solo sotto ipotesi
restrittive non contenute nell’enunciato). Si fornisca una spiegazione e si argomenti com-
piutamente la risposta [NB: La spiegazione e l’argomentazione sono più importanti della
corretta classificazione]

1. Se la tecnologia esibisce rendimenti di scala decrescenti, allora il costo marginale di


lungo periodo è una funzione decrescente dell’output.
R. Falso. Quando i rendimenti di scala sono decrescenti, un aumento proporzionale
di tutti gli input determina un aumento meno che proporzionale della quantità pro-
dotta; quindi all’aumentare della quantità prodotta il costo totale aumenta più che
proporzionalmente. Questo implica che la pendenza della funzione di costo, che è
pari al costo marginale, è crescente.

2. Se la tecnologia esibisce rendimenti marginali decrescenti, allora presenta rendi-


menti di scala decrescenti.
R. Falso. Consideriamo la seguente tecnologia Cobb-Douglas: Y = L1/2 K 1/2 . Essa
presenta rendimenti marginali decrescenti ma rendimenti di scala costanti.

3. Se la tecnologia esibisce rendimenti di scala crescenti, nel lungo periodo il costo di


produrre un’unità aggiuntiva è maggiore del costo medio delle unità prodotte.

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R. Falso. Il costo di produrre un’unità aggiuntiva è il costo marginale. Rendimenti
di scala crescenti implicano economie di scala ovvero un costo medio che decresce
all’aumentare della quantità prodotta. Dal momento che il costo medio decresce
quando è superiore al costo marginale, con rendimenti di scala crescenti il costo
medio di lungo periodo sarà necessariamente maggiore del costo marginale.

4. Se il prodotto medio è crescente, allora il prodotto marginale è inferiore al prodotto


medio.
R. Falso.

• quando AP L è crescente, allora M P L > AP L;


• quando AP L è decrescente, allora M P L < AP L;
• quando AP L è massimo, allora M P L = AP L.

(cfr. Figura 6.4 del manuale). Si consideri ad esempio la funzione di produzione


Q = Lα con α > 1. In questo caso:

• il prodotto marginale del lavoro è pari a αLα−1 mentre


• il prodotto medio del lavoro è pari a Lα−1

ed entrambi sono crescenti in L. Inoltre ∀L > 0, M P L > AP L.

5. Se nel breve periodo il prodotto marginale del lavoro è costante, all’aumentare del
numero dei lavoratori l’output totale non varia.
R. Falso. Se il prodotto marginale del lavoro è costante, ciò significa che al-
l’aumentare del numero dei lavoratori l’output totale aumenta sempre della stessa
proporzione.

6. Considerate la seguente funzione di produzione: Q = min{L, K}, dove Q indica la


quantità complessivamente prodotta, L il numero di lavoratori e K il numero di
unità di capitale impiegate. Per raddoppiare il volume di produzione è sufficiente
impiegare una quantità doppia di lavoratori e capitale.
R. Vero, la funzione di produzione esibisce rendimenti di scala costanti: è effettiva-
mente sufficiente raddoppiare gli input per raddoppiare l’output.

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7. Al fine di minimizzare i costi di lungo periodo un’impresa deve scegliere una combi-
nazione di input tale per cui il rapporto tra i prodotti marginali dei fattori produttivi
sia uguale al rapporto tra i loro prezzi.
R. Incerto. Nel caso di tecnologia Cobb-Douglas l’enunciato è vero, ma in altri casi
è falso.

1.2 Esercizi

8. Si consideri la seguente funzione di produzione:


Q=L K
Gli isoquanti associati a questa funzione di produzione sono decrescenti?
R. Sı̀, in quanto il saggio marginale di sostituzione tecnica è pari a 2K/L.

9. Si consideri la seguente funzione di produzione:

Q = LK + K

In un dato isoquanto l’impresa combina 5 unità di (ore di) lavoro e 3 di capitale. In


altro punto del medesimo isoquanto, l’impresa impiega un’unità di capitale.

(a) In quest’ultimo punto, a quanto ammonta l’utilizzo del fattore lavoro?


R. Essendo la produzione costante lungo un medesimo isoquanto, si deve avere
che:
18 = 1 · L + 1 ⇒ L = 17

(b) Quanto vale l’elasticità di sostituzione tra i due punti individuati?


R. L’elasticità di sostituzione è data dal rapporto tra la variazione percentuale
del rapporto tra l’utilizzo effettivo di due input e la variazione percentuale del
loro saggio marginale di sostituzione tecnica. In termini formali, si ha:
var. % del rapporto capitale/lavoro
σ=
var. % del MRTSL,K p+
Il saggio marginale di sostituzione tecnica è dato dal rapporto tra le produttività
marginali:
K
M RT SL,K =
L+1

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Nel primo punto, il rapporto capitale/lavoro è pari a 3/5 e il M RT S = 1/2;
nel secondo punto, il rapporto capitale/lavoro pari a 1/17, e il M RT S = 1/18.

var. % del rapporto capitale/lavoro (1/17 − 3/5)5/3 69


σ= = = >1
var. % del MRTS (1/18 − 1/2)2 68

(c) La funzione di produzione in oggetto è caratterizzata da un’elasticità di sosti-


tuzione maggiore o minore di quella di una Cobb-Douglas?
R. Maggiore, la funzione di produzione Cobb-Douglas ha un’elasticità di sosti-
tuzione pari ad 1.

10. Si consideri la seguente funzione di produzione:


Q = 50 LK + L + K (1)

(a) Che tipo di rendimenti di scala esibisce la (1)?


R. Per stabilire la natura dei rendimenti di scala, aumentiamo gli input di un
fattore λ e verifichiamo se loutput aumenta di un fattore maggiore di, minore
di, o uguale a λ:

φQ = 50 λLλK + λL + λK

= 50λ LK + λL + λK
 √ 
= λ 50 LK + L + K
| {z }
Q
= λQ

I rendimendi di scala sono costanti.


(b) Il prodotto marginale del lavoro è mai decrescente? Se sı̀ in quale tratto?
R. Il prodotto marginale del lavoro è pari a
r
K
M P L = 25 +1
L
dunque è decrescente e mai negativo.

11. Indicando con w e r sono i prezzi di lavoro (L) e capitale (K), risolvete il problema
di minimizzazione dei costi dell’impresa nei seguenti casi:
Q = aL + bK.

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R. La funzione di produzione è lineare, gli input sono perfetti sostituti, gli isoquanti
sono delle rette e la soluzione è tipicamente “d’angolo”:
w Q0 ∗
se M RT S > ⇒ L∗ = ,K = 0 (2)
r a
w Q0
se M RT S < ⇒ L∗ = 0, K ∗ = (3)
r b
Nel caso residuale in cui M RT S = w/r, la soluzione è rappresentata da qualsiasi
combinazione di L e K che garantisca la produzione di Q0 .
Q = La K b .
R. La funzione di produzione è Cobb Douglas, gli input esibiscono un certo grad di
sostituibilità, gli isoquanti sono strettamente convessi (“uniformi”) e la soluzione è
interna:
aK w
= (4)
bL r
Q0 = La K b (5)

Risolvendo il sistema si ottiene la soluzione:


b
1 
a r  a+b
L∗ = Q0a+b (6)
bw
  a

1
a+b
b w a+b
K = Q0 (7)
ar

Q = min{aL, bK}.
R. La funzione di produzione è Leontief, gli input sono perfetti complementi, gli
isoquanti sono a “L”e la soluzione è nel punto in comune tra la retta di equazione
K = a/bL e l’isoquanto a cui è associato il livello di produzione Q0 . Possiamo
pertanto sostituire
a
K= L
b
nella funzione di produzione e ottenere:
n  a o
Q0 = min aL, b L
b
da cui segue che:
Q0
L∗ = (8)
a
Q0
K∗ = (9)
b

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