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Le proposizioni logiche e

l’algebra di Boole
Proposizioni Logiche
▪ Una proposizione logica semplice è una dichiarazione
che può assumere valore vero o falso
• Roma è la capitale dell'Italia; V
• 25 è un numero pari; F
▪ Sulle proposizioni logiche è possibile effettuare delle
operazioni tramite gli operatori logici:
▪ NOT: la NEGAZIONE (¬), operatore unario
▪ OR: la DISGIUNZIONE (v) o SOMMA LOGICA, operatore
binario
▪ AND: la CONGIUNZIONE (^) o PRODOTTO LOGICO,
operatore binario
Proposizioni logiche e
operatori di confronto
• Le proposizioni semplici possono essere
costruite utilizzando degli operatori di
confronto (o di relazione)
• Gli operatori di relazione più noti sono quelli che
permettono di confrontare quantità numeriche:
• uguale ( simbolo ‘=’)
• diverso ( simbolo ‘’)
• maggiore ( simbolo ‘>’)
• minore ( simbolo ‘<’)
• maggiore o uguale ( simbolo ‘’)
• minore o uguale ( simbolo ‘’)
Proposizioni Composte
• Applicando gli operatori logici a più proposizioni
semplici si ottengono proposizioni composte
• Oggi è lunedì e c’è il sole
• La casa ha meno di 20 anni o è stata ristrutturata da meno di 5 anni
• Oggi non è domenica e devo lavorare
• Ciascuna proposizione semplice può essere vera o
falsa, e allo stesso modo la proposizione composta può
avere valore vero o falso
• La funzione logica che ha come ingresso il valore delle
proposizioni semplici componenti e come uscita il valore
della proposizione composta risultante può essere
rappresentata con una tabella di verità
Esempio
•Consideriamo la seguente proposizione:
•‘Vado alla festa solo se sto bene, e c’è la mia amica
oppure mia sorella’
•A=sto bene
•B=c’è la mia amica
•C=c’è mia sorella
•La condizione composta è: A and (B or C)
La logica delle Proposizioni e
l’algebra di Boole
• George Boole (1815-1864) studiò un mezzo
matematico per descrivere in forma algebrica la logica
delle proposizioni e definì la cosiddetta algebra di
Boole
• Oggi quest’algebra ha numerose applicazioni nelle
scienze fisiche, in particolare nel campo dei calcolatori
e dell’elettronica
• Nel 1938, Claude Shannon ha introdotto l’algebra di
commutazione (o dei circuiti) in cui le porte logiche
vengono usate al posto degli operatori logici e i valori
logici vero/falso sono sostituiti da segnali elettrici
alto/basso in ingresso o uscita da circuiti elettrici
Cos’è un’algebra?
• Nel linguaggio comune il termine algebra indica un
capitolo della matematica elementare
• Più formalmente, si dice che un insieme K è un’
algebra, se in esso sono definite due leggi binarie
(cioè che richiedono 2 argomenti) di composizione
interna, ossia due funzioni che facciano
corrispondere ad una qualsiasi coppia di elementi di
K ancora un elemento di K

• ∙
Indicando con + (OR) e (AND) le due leggi binarie,
un’algebra è la tripla
<K, +,  >
Definizione dell’Algebra di
Boole
• L’algebra di Boole è un particolare tipo di
algebra dotato di specifiche proprietà
• può essere definita in base a diverse
strutture algebriche (non c’è un modo solo
per definire l’algebra di Boole)
• si può definire attraverso i «reticoli» o…
• …attraverso «gruppi» e «anelli»
• Noi vedremo la definizione che sfrutta il
concetto di reticolo
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L’AdB definita attraverso i
reticoli
Un'algebra <K,+, > si dice reticolo se per ogni elemento di K
valgono le seguenti proprietà
❑ commutativa:
P1 : a+b = b+a
P’1 : ab = ba
❑ associativa:
P2 : (a+b)+c = a+(b+c) = a+b+c
P’2 : (a∙b)∙c = a∙(b∙c) = a b c
❑ idempotenza o potenza identica:
P3 : a+a = a
La proprietà associativa ci
P’3 : a∙a = a dice che le due operazioni
❑ assorbimento: binare possono essere
P4 : a+(a∙b) = a generalizzate a funzioni di
P’4 : a∙(a+b) = a più di due ingressi
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Proprietà dei reticoli
• I reticoli sono parzialmente ordinati, ovvero
posseggono una relazione d’ordine “≤”
• La relazione d’ordine è così definita:
def
x≤yx+y=yxy=x
 Ricordiamo che una relazione d’ordine “≤”
deve godere delle seguenti proprietà:
◼ riflessiva: x ≤ x
◼ antisimmetrica: x ≤ y e y ≤ x => x = y
◼ transitiva: x ≤ y e y ≤ z => x ≤ z
Reticoli distributivi
• Un reticolo si dice distributivo se per ogni
elemento di K vale la proprietà
distributiva
• P5 : a·(b+c)=a·b+a·c
P’5 : a+(b·c)=(a+b)·(a+c)

• Si noti che la proprietà è assegnata sia per


la somma rispetto al prodotto che per il
prodotto rispetto alla somma
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Minimo e Massimo
• Un reticolo distributivo si dice dotato di minimo e
massimo assoluti se in K sono presenti due elementi
- che diremo 0 e 1 rispettivamente - i quali verificano
la proprietà del minimo e massimo, cioè
a≤1 e 0≤a per ogni elemento di K

• Quando un reticolo distributivo è dotato di minimo e


massimo valgono le seguenti proprietà:

P6 : a ∙ 0 = 0
P’6 : a + 1 = 1
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Reticoli complementati

• Un reticolo distributivo si dice complementato se per ogni


elemento a di K esiste ed è unico un elemento (che diremo
complemento di a ed indicheremo con !a oppure a) per il
quale è valida la proprietà del complemento:

P7: a ∙ !a = 0
P’7: a + !a = 1

• L’operazioni unaria che genera il complemento si dice


complementazione e si indica con ! (NOT)
Algebra di Boole
• Un reticolo distributivo, dotato di minimo e
massimo e complementato si dice algebra
di Boole

• Un’algebra di Boole è dunque una


sestupla:
• <K,+,  ,-,0,1>

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AdB come reticolo:
postulati definitori
Commutativa P1 a+b=b+a P’1 a•b=b•a

Associativa P2 (a+b)+c =a+(b+c) P’2 (a•b) •c=a• (b•c)

Idempotenza P3 (a+a)=a P’3 (a•a)=a

Assorbimento P4 a+(a•b)=a P’4 a• (a+b)=a

Distributiva P5 a• (b+c)=a•b+a•c P’5


a+(b•c)=(a+b)•(a+c)

Min e max P6 a•0=0 P’6 a+1=1

Complemento P7 a•(ā)=0 P’7 a+(ā)=1


Alcuni “teoremi”
• Complementi di 0 e 1
0 ed 1 sono l’uno il complemento dell’altro
• Convoluzione
Negando due volte un elemento si ottiene l’elemento
stesso: !(!a)=a
• Assorbimento del complemento
a+!a * b=a+b
• Elementi neutri
0 è l’elemento neutro della somma a+0=a
1 è l’elemento neutro del prodotto a*1=a

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Legge di dualità
• Da qualsiasi identità booleana se ne può
trarre un'altra per dualità, sostituendo cioè
ad ogni operatore e agli elementi 0 ed 1 il
rispettivo duale
• In altre parole, i 14 postulati impiegati per
definire l'algebra non sono tutti
indipendenti fra loro
Teoremi di De Morgan
p + q = pq
pq = p + q

▪ Si può dimostrare con le tabelle di verità


p+q p+q p*q

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Principio di eliminazione
• Nell’algebra di Boole non vale il principio di
eliminazione
• x+y=x+z non implica necessariamente y=z
• L’implicazione vale se è verificata la
condizione aggiuntiva xy=xz
Algebre di Boole (al plurale)
• La definizione di AdB come reticolo non
specifica quale sia K e come siano definite le
operazioni “+” , “·” e “”
– Specifica soltanto un insieme di proprietà che devono
essere soddisfatte da tali operazioni
• Sono così possibili diversi modelli di algebra di
Boole:
– l’algebra della logica delle proposizioni
– l’algebra dei circuiti
– l’algebra degli insiemi
Algebra degli insiemi

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Algebra degli insiemi
• Dati due insiemi A,B  T,sono definite le operazioni di
• Unione ()
• Intersezione () AB
• Complemento (~) T AB
A B
a  Φ= Φ
a  T= T
la sestupla ‹K, , , ¬,Φ,T› è un’algebra di Boole. Diagramma
ove: di Venn
– K indica l’insieme delle parti di T
– Φ indica l’insieme vuoto
• La relazione d’ordine ≤ equivale alla relazione di inclusione tra insiemi

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Algebra della logica delle
proposizioni
•L’insieme K={F,V} su cui siano definite le operazioni
•Congiunzione(^)
•Disgiunzione (v)
•Negazione (¬)
è un’algebra di Boole con F = 0, V = 1,
congiunzione =  , disgiunzione = +, negazione = 
x y x^y x y xvy x x
F F F F F F F V
F V F F V V V F
V F F V F V
V V V V V V

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Algebra di commutazione
• L’algebra di commutazione, anche detta algebra dei circuiti, è
caratterizzata da un supporto K con soli due valori 0 e 1 che
rappresentano i valori che possono essere assunti dalla
grandezza elettrica ai morsetti di ingresso e uscita di un
circuito elettronico
<{0,1}, +, ∙,!, 0,1>
• Le operazioni sono dette + (OR) , ∙ (AND) ,! (NOT)
• In elettronica digitale si studia come realizzare circuiti
elettronici per i quali il legame tra ingressi ed uscite
corrisponde a quello delle operazioni fondamentali AND, OR
e NOT dell’algebra di Boole
• Tali circuiti sono detti PORTE LOGICHE
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Confronti

NOTA: nel seguito faremo riferimento all’algebra di Boole definita


all’inizio con K = 0,1 e le funzioni AND, OR e NOT definite
mediante tabelle
Utilizzeremo quest’algebra per descrivere le relazioni ingresso-
uscita dei circuiti logici
Segnali in circuiti elettronici digitali

da: G. Bucci. Calcolatori Elettronici – Architettura e organizzazione. © McGraw-Hill, 2009


Porte logiche o gate
Circuiti elettronici che realizzano le operazioni fondamentali
x y x AND y
x z 0 0 0
z = x AND y Visto che
y 0 1 0 l’insieme K è
1 0 0 finito si può
1 1 1
rappresentar
x z e mediante
z = x OR y x y x OR y tabelle
y 0 0 0
0 1 1

x y y = NOT x 1 0 1
1 1 1
x NOT x
0 1
1 0
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Insiemi funzionalmente completi
•Un circuito in generale può essere visto come una
funzione booleana di N variabili booleane di
ingresso che assume un valore booleano in uscita

•Si può dimostrare che qualsiasi funzione booleana


può essere calcolata applicando le funzioni AND,
OR, e NOT, pertanto l’insieme {AND, OR, NOT} si
dice funzionalmente completo.
Operatori logici generalizzati (1)
Dato un vettore di variabili booleane X = (x1, x2, …, xn), e una
variabile booleana , indicheremo con la notazione:
Y =  OP X (dove OP è un operatore booleano)
l’operazione che produce il vettore booleano Y così definito:
Y = (y1, y2, …, yn) con
y1 =  OP x1
......
yn =  OP xn
Esempio:
 AND X ha come risultato il vettore formato da:
( AND x1,  AND x2, …,  AND xn)
Operatori logici generalizzati (2)
Dati due vettori di variabili booleane X = (x1, x2, …, xn) e Y=
(y1, y2, …, yn) indicheremo con la notazione:
Z = X OP Y (dove OP è un operatore booleano)
l’operazione che produce il vettore booleano Z così definito:
Z = (z1, z2, …, zn) con
z1 = x1 OP y1
......
zn = xn OP yn

Esempio:
X OR Y ha come risultato il vettore formato da:
(x1 OR y1, x2 OR y2, …, xn OR yn)
L’operazione si indica come “OR bit a bit” o bitwise OR
Porte logiche generalizzate (1)
Rappresentazione simbolica:

X Y Y =  AND X

 x1
y1
Circuito equivalente:
........
xn
yn


Porte logiche generalizzate (2)

Rappresentazione simbolica:

X Z = X AND Y
Z
Y

x1
Circuito equivalente: z1
y1
........
xn
zn
yn

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