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Bernheim, Whinston, Microeconomia 3e

Capitolo 13
Equilibrio ed efficienza

Bernheim, Whinston, Microeconomia 3e - Edizione italiana a cura di Ivan Moscati Copyright © 2017 McGraw-Hill Education (Italy) srl e Ivan Moscati
Introduzione

Finora abbiamo visto come si comportano consumatori/compratori e

imprese/venditori di fronte a un dato prezzo (price-takers)

Ma come si forma questo prezzo?

 Dall’interazione dei venditori e compratori sul mercato (mk)

Ma ci sono vari modi in cui compratori e venditori interagiscono sul mercato:

 varie forme o strutture di mercato

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Forme o strutture di mercato

Concorrenza perfetta
Molti compratori, molti venditori, beni omogenei (es.: mercati prodotti agricoli)

Monopolio
Molti compratori, un solo venditore (es.: mercato trasporti ferroviari)

Oligopolio
Molti compratori, pochi venditori
(es. mercato televisivo, degli aerei, della telefonia o dei carburanti)

Concorrenza monopolistica
Molti compratori, molti venditori, beni non omogenei
(es.: mercato dei ristoranti, dei bar, o dei prodotti di marca)

Monopsonio
Un solo compratore, molti venditori, beni omogenei (es.: Fiat rispetto ai produttori
di componenti auto; miniera in luogo isolato rispetto a lavoratori)

Monopolio bilaterale
Un solo venditore, un solo compratore (es.: sindacato-Confindustria sul mk lavoro)
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La parte della microeconomia che si occupa delle strutture di mercato si chiama:

ECONOMIA INDUSTRIALE (Industrial Organization: I.O.)

Industria: insieme delle imprese di un settore

Le domande dell’economia industriale:

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna struttura di mercato?

Quale è più efficiente?

Cosa possono fare le autorità di politica economica per rendere più efficiente un
mercato?

Economia industriale: analisi positiva + analisi normativa

Noi ci occuperemo solo di tre strutture di mercato:


Concorrenza perfetta (CP)
Monopolio
Oligopolio
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CONCORRENZA PERFETTA: le ipotesi del modello

1) Compratori price-taker

2) Venditori price-taker

3) Beni omogenei

Ipotesi importante per gli equilibri di lungo periodo:

4) Non esistono ostacoli all’ingresso di nuovi venditori sul


mercato
Non ci sono ostacoli di tipo legale (es. licenze taxi), tecnologico (es.
terreni già occupati), o economico (es. alti costi fissi)
Cioè c’è libertà di entrata sul mercato
Libertà di entrata  Entrata bloccata

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CP: elementi empirici della struttura di mercato

1) Assenza di costi di transazione


 venditori p-t
Venditori possono comunicare i propri prezzi; i consumatori sono informati
sui prezzi; assenza di ostacoli alle transazioni

2) Beni omogenei (agli occhi dei consumatori)


 venditori p-t
Se il venditore riesce a rendere il suo prodotto, naturalmente o
artificialmente, un po’ diverso dagli altri agli occhi dei consumatori 
venditori price maker

3) Molti venditori e piccoli rispetto al mercato  venditori p-t

4) Molti compratori e piccoli rispetto al mercato  compratori p-t

Nella realtà, pochi mercati risultano perfettamente concorrenziali, ma CP


serve da caso “modello”

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Equilibrio sul mercato di CONCORRENZA PERFETTA

Qual è il prezzo rispetto al quale compratori e venditori sono p-t?


E qual è la quantità che comprano/vendono a quel prezzo?

Il prezzo e la quantità di equilibrio di CP corrispondono al punto di


intersezione della curva (o funzione) di domanda di mercato con la
curva (o funzione) di offerta di mercato

Funzione di domanda di mercato (D): esprime la relazione tra il


prezzo di un bene e la quantità complessivamente domandata di quel
bene a quel prezzo da tutti i consumatori presenti sul mercato

Funzione di offerta di mercato (S): esprime la relazione tra il prezzo di


un bene e la quantità complessivamente offerta di quel bene a quel
prezzo da tutte le imprese presenti sul mercato

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INDIVIDUAZIONE GRAFICA E MATEMATICA
DELL’EQUILIBRIO DI CONCORRENZA PERFETTA
(questa parte riprende brevemente quanto già visto nel capitolo 2)

Domanda di mercato D: X=10-3p

10/3
D inversa: p=X/3+10/3

8
Offerta di mercato S: X=2p

S inversa: p=X/2

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EQUILIBRIO DI CONCORRENZA PERFETTA

S
La quantità e il prezzo che si
realizzano sul mercato – le
e quantità e prezzo di equilibrio –
2 corrispondono al punto in cui le
D curve di domanda e offerta si
X intersecano
4

Per trovare l’intersezione tra D e S devo mettere a sistema le funzioni


che esprimono le due curve:
D: X=10-3p
S: X=2p

In equilibrio D=S, cioè


10-3p=2p  pe=2
Xe=2*2  Xe=4
10
Cosa ci manca per trovare l’equilibrio di CP?

Abbiamo visto come trovare la funzione di domanda individuale, cioè la


funzione domanda del singolo consumatore price-taker.

Ora dobbiamo capire come passare dalla domanda individuale


alle domanda di mercato

Abbiamo visto come trovare la funzione di offerta della singola impresa


price-taker.

Ora dobbiamo capire come passare dall’offerta individuale


all’offerta di mercato
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Dalle domande individuali alla DOMANDA DI MERCATO

Per trovare la domanda di mercato D, cioè la relazione tra il prezzo e la quantità


complessivamente domandata da tutti i consumatori presenti su un dato
mercato, dobbiamo sommare le quantità domandate dai singoli consumatori in
corrispondenza di ogni prezzo

Dobbiamo cioè sommare orizzontalmente le curve individuali d

 sommare la distanza orizzontale tra la curva e l’asse verticale

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DALLE DOMANDE INDIVIDUALI ALLA DOMANDA DI MERCATO
trattamento analitico

Anna: xA=8-p, Bruno: xB=10-2p, trovare la domanda di mercato X=xA+xB


1. Curve di domanda individuale inverse: p=8-xA, p=5-xB/2

2. p≥8 X=0
8>p≥5 X=xA=8-p
5>p≥0 X=xA+xB=18-3p
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OFFERTA DI MERCATO di Breve e Lungo periodo

La discussione dell’offerta di mercato è complicata dal fatto che l’offerta


di mercato di breve periodo è diversa da quella di lungo periodo

Breve periodo (SR): numero delle imprese presenti sul mercato è dato

Lungo periodo (LR): entrata libera  se imprese sanno di poter


conseguire un profitto positivo su un mercato, entrano  il numero
imprese non è dato ma è da determinare (vedremo come)

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EQUILIBRIO CONCORRENZIALE di SR e LR

Come già visto, l’equilibrio concorrenziale corrisponde all’intersezione della


curva di domanda di mercato e della curva di offerta di mercato

Se la curva di offerta di mercato è quella di breve periodo avremo


l’equilibrio concorrenziale di breve periodo

Se la curva di offerta di mercato è quella di lungo periodo avremo


l’equilibrio concorrenziale di lungo periodo

Cominciamo col breve periodo

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OFFERTA DI MERCATO DI BREVE PERIODO: SSR

Procedimento analogo a quello usato per passare dalle curve di domanda


individuali alla curva di domanda di mercato

 per trovare SSR dobbiamo sommare le quantità offerte dalle singole imprese
in corrispondenza di ogni possibile prezzo

 dobbiamo cioè sommare orizzontalmente le curve di offerta delle


singole imprese

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Esempio 1

2 imprese, ciascuna con xs = 2p – 8. Trovare la funzione di offerta di mercato


Funzione di offerta inversa della singola impresa: p = xs/2 + 4

p
p = xs/2 + 4

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Funzione di offerta di mercato con 2 imprese: Xs = xs1 + xs2

p  4 XS 0
X ( p)  
S

p  4 XS  2( 2 p  8)  4 p  16

Cioè, p = X/4 + 4

p = X/4 + 4

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Esempio 2
100 imprese, ciascuna con xs = 2p – 8 (come prima). Trovare SSR

Funzione di offerta di mercato: Xs = xs1 + … + xs100

p  4 XS 0
X ( p)  
S

p  4 X S  100(2 p  8)  200 p  800


Nota: in corrispondenza di ogni prezzo, 100 imprese offrono una quantità molto
maggiore di 2 imprese  la retta di offerta di mercato ha stessa intercetta ma è
molto più piatta di quella che si ha quando ci sono solo 2 imprese sul mercato

p = X/200 + 4
4

X
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Troviamo ora l’equilibrio concorrenziale di SR

Esempio

Sia C=x2 + 4 la funzione di costo, identica per tutte le 100 imprese


presenti sul mercato.
La funzione di domanda di mercato è: p=110-X/5.
Trovare pE, XE, x e  per ogni singola impresa.

Passo A: trovare la funzione di offerta della singola impresa


MC=2x; AC = x + 4/x; MC = AC  x=2  min AC(2) = 4
MC > AC per p > 4; MC=p  2x=p  xs=p/2

Perciò
per p<4, xs=0
per p4, xs tale che MC=p  2x=p  xs=p/2

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Passo B: trovare la funzione di offerta di mercato breve periodo SSR

per p<4, Xs=0


per p4, Xs = 100(xs), cioè Xs=100(p/2)  Xs=50p

Passo C: porre D= SSR

 X  50 p

 p  110  X

 5

 pE=10, XE=500

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Passi successivi:

x prodotto dalla singola impresa: due modi per trovarlo

a) x = XE/n  x = 500/100 = 5

b) xs = f(pE)  x = 10/2 = 5

 di SR della singola impresa

= TR – C = (5 ٠10) – (52+4) = 21>0

22
Riassumendo: trovare l’equilibrio concorrenziale di SR

DATI INCOGNITE

1. Funzioni di costo imprese 1. Prezzo di equilibrio di mercato di


SR
2. Numero imprese sul mercato nel 2. Quantità di eq. di mercato di SR
breve periodo
3. Funzione di domanda di mercato 3. Output singola impresa nello SR

4. Profitto singola impresa nello SR

Passo A: da 1, trovare la funzione di offerta della singola impresa


Passo B: da 1 e 2  funzione di offerta di breve periodo SSR
Passo C: da SSR + 3  pE e XE di SR

Il resto si ottiene facilmente

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Dall’offerta di breve a quella di lungo periodo

Se il prezzo di mercato di breve periodo è tale che per le imprese presenti


sul mercato >0

 altre imprese vorranno entrare sul mercato per conseguire profitti

 dato che non ci sono barriere all’entrata, nuove imprese


effettivamente entreranno sul mercato

 in corrispondenza di ogni prezzo, l’offerta di mercato aumenta


p
la curva di offerta di mercato

diventa via via “più piatta” (elastica)

X 24
OFFERTA DI LUNGO PERIODO: SLR

Al limite, e sotto certe ipotesi, NEL LUNGO PERIODO la curva di


offerta di mercato diventa una retta orizzontale.

Ma a quale livello essa è orizzontale?

Nuove imprese entrano sul mercato, finché il prezzo di mercato di breve


periodo è tale che per le imprese sul mercato >0.

 Le imprese smettono di entrare sul mercato quando il profitto per le


imprese sul mercato è nullo: =0.

Quindi la domanda diventa:

Qual è il prezzo in corrispondenza del quale i  di un’impresa


sono nulli?

25
Qual è il prezzo in corrispondenza del quale i  di un’impresa sono nulli?

p MC

AC

min AC

=0 per p = min AC

26
OFFERTA DI LUNGO PERIODO

Perciò:

La funzione di offerta di mercato di lungo periodo è una retta


orizzontale in corrispondenza del prezzo che corrisponde al
minimo dei costi medi delle imprese presenti sul mercato

p MC

AC

SLR
min AC

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Due ipotesi semplificatrici dietro la curva di offerta di mercato
orizzontale nel lungo periodo

1) Tutte le imprese, sia quelle già sul mercato che le potenziali


entranti, hanno accesso alla stessa tecnologia e perciò hanno le
stesse funzioni di costo

 min AC è lo stesso per tutte

2) L’industria è a costi costanti


cioè i costi dei fattori usati dalle imprese dell’industria non
variano quando varia l’output dell’industria

 min AC non cambia al variare del numero di imprese presenti sul


mercato

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Troviamo ora l’equilibrio concorrenziale di lungo periodo

Sia C = x2 + 4 la funzione di costo, identica per tutte le imprese.


La funzione di domanda di mercato è: p=110-X/5
Trovare pE, XE di lungo periodo, numero di imprese sul mercato e x per
ogni singola impresa

Passo A: trovare min AC singola impresa e quindi pE di LR

MC = 2x; AC = x + 4/x; MC = AC  x=2  min AC = 4 = pE

Passo B: sostituendo pE nella funzione di domanda D trovare XE


4= 110-X/5  XE = 530

Passo C: X di equilibrio / x singola impresa in corrispondenza di min AC


 n. imprese sul mercato nel LR

n = XE/x  n = 530/2= 265

29
Riassumendo: trovare l’equilibrio concorrenziale di LR

DATI INCOGNITE
1. Funzione di costo di delle imprese 1. Output singola impresa nel LR
(identiche) che sono nell’industria (a
costi costanti)

2. Funzione di domanda di mercato 2. Prezzo di equilibrio di mercato di LR

3. Quantità di equilibrio di mercato di LR

4. Numero imprese sul mercato nel LR

5. ( singola impresa già lo so: = 0)

Passo A: 1  min AC  x singola impresa nel LR e pE di LR


Passo B: pE di LR + 2  X di equilibrio di LR
Passo C: X di equilibrio / x singola impresa  n. imprese sul mk nel LR

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Risposte di breve e di lungo periodo ai cambiamenti

Le risposte di breve periodo (quando il numero delle imprese è fisso)


differiscono da quelle di lungo periodo (quando c’è libertà di ingresso)

Analisi di due casi:


1. Variazione della domanda di mercato
2. Variazione dei costi fissi

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1. Variazione della domanda di mercato
Es.: aumento della domanda di mercato
Analisi grafica Nello SR, il nuovo equilibrio è
P B, cui corrispondono un prezzo
S265
e una quantità di equilibrio
maggiori.
B
A C
ACmin=4 SLR
Nel LR, il nuovo equilibrio è C,
^
D
cui corrispondono una quantità
D
Q di equilibrio maggiore, lo stesso
prezzo di equilibrio, e un
numero maggiore di imprese
sul mercato.

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Esempio numerico
Sia C = x2 + 4 la funzione di costo, identica per tutte le 265 imprese
presenti sul mercato.
La funzione di domanda di mercato passa da: p=110-X/5 a p=220-X/5.
Trovare i nuovi equilibri di breve e lungo periodo.

SR
Offerta di mercato di SR:
per p<4, Xs=0
per p4, Xs=265(p/2)

Equilibrio di mercato di SR
 265
 X  2 p
 p = 220 – 26,5p; 27,5p=220; pE=8; XE=1060
X
 p  220 
 5
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LR
pE=4 (min AC non è cambiato!)

Per trovare XE sostituisco 4 nella funzione di domanda


4=220-X/5.
XE=1080

Numero di imprese presenti sul mercato:


n = XE/x  n = 1080/2= 540

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2. Variazione dei costi fissi irrecuperabili
Es.: diminuzione dei costi fissi
Nello SR il prezzo e la quantità
Analisi grafica di equilibrio non cambiano,
perché la diminuzione dei costi
P
fissi non modifica i costi
marginali e quindi non modifica
S265 la funzione di offerta delle
imprese. L’unica cosa che varia
sono i profitti delle imprese,
A
ACmin=4 SLR che aumentano.
B ^
ACmin=2 SLR Nel LR, il nuovo equilibrio è B,
D cui corrispondono un prezzo di
Q equilibrio più basso, una
quantità di equilibrio maggiore,
e un numero maggiore di
imprese sul mercato.

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Esempio numerico
In seguito ad un’innovazione tecnologica che abbatte i costi fissi, per tutte
le 265 imprese presenti sul mercato la funzione di costo passa da C = x2 +
4, a C = x2 + 1. La funzione di domanda di mercato rimane p=110-X/5.
Trovare i nuovi equilibri di breve e lungo periodo.

Min AC: x+1/x=2x; x=1; AC(1)=2 cioè min AC=2

SR
Offerta di mercato di SR:
per p<2, Xs=0; per p2, Xs=265(p/2)
Equilibrio di mercato di SR

 265
 X  p
2
 X p = 110 – 26,5p; 27,5p=110; pE=4; XE=530
 p  110  (cioè prezzo e quantità di equilibrio non sono
 5 cambiate)
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Variazione profitti
Come abbiamo visto, quando C = x2 + 4 e pE=4, ogni impresa produce 2 e
i suoi profitti sono nulli: =0

Ora che i costi fissi sono diminuiti, cioè con C = x2 + 1, i profitti sono
positivi: =(2*4) – (22+1)=3

Il fatto che >0 stimola l’ingresso di nuove imprese sul mercato etc etc.
….

LR
pE=2 (min AC è cambiato!)

Per trovare XE sostituisco 2 nella funzione di domanda


2=110-X/5  XE=540

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Efficienza dei mercati perfettamente
concorrenziali

38
Analisi normativa della CP

Parametro per valutare la “bontà” di un mercato: efficienza ( equità)

Misura dell’efficienza: surplus totale (o benessere sociale)

Idea: tanto maggiore è il surplus totale generato da un mercato, tanto più


esso è efficiente

Per definire il surplus totale devo definire il surplus dei consumatori


e il surplus dei produttori

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Dal surplus del consumatore al surplus dei consumatori

p
Domanda individuale d  Surplus del consumatore
Surplus del consumatore

p*
d

X
p
Surplus dei consumatori

Domanda di mercato D  Surplus dei consumatori


p*
D
X 40
Dal surplus del produttore al surplus dei produttori

p
Offerta impresa xs  Surplus del produttore

Surplus del xs
produttore
p*

x
p S
Surplus dei
produttori
p*

Offerta industria S  Surplus dei produttori

X 41
SURPLUS TOTALE = Surplus consumatori + surplus produttori
p

A e1
pe
B

X
Xe

Surplus totale in corrispondenza dell’equilibrio concorrenziale e1 =


A (surplus dei consumatori) + B (surplus dei produttori)
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Altro modo di vedere il surplus totale
Beneficio totale derivante
dal consumo di X1
Beneficio totale – costo
totale = Surplus totale
p

S
Costo totale
per produrre X1

X
X1
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Quanto è efficiente la CP?

Tesi: Nell’equilibrio di CP, il surplus totale è massimo

Cioè, il mercato di CP è massimamente efficiente

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p
Dimostrazione. Passo 1

In equilibrio di CP
viene scambiata la quantità Xe S

e1
G
Se venisse scambiata
una quantità Xa<X1
F
D

a) il beneficio per i consumatori X


Xa Xe
scenderebbe dell’area F+G
b) il costo per i produttori scenderebbe dell’area F

 la riduzione dei costi è inferiore alla riduzione del beneficio


Perciò scambiando Xe il surplus totale è maggiore che scambiando Xa
Questo vale per qualunque quantità < Xe

45
p
Dimostrazione. Passo 2

In equilibrio di CP viene scambiata


la quantità Xe S

e1
Se venisse scambiata
una quantità Xb>Xe J

a) il beneficio per i consumatori


I D
aumenterebbe dell’area I
b) il costo per i produttori X
Xe Xb
aumenterebbe dell’area I+J

 l’aumento dei costi è superiore all’aumento del beneficio


Perciò scambiando Xe il surplus totale è maggiore che scambiando Xb
Questo vale per qualunque quantità > Xe
Conclusione: nell’equilibrio concorrenziale il surplus totale è massimo,
quindi le risorse sono allocate in modo efficiente
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Esempio

Esempio. Siano D: p = 35 – 2X e S: p = 3X + 10. Trovare il surplus totale.


XE = 5
pE = 25

p
35 SC = 5٠ (35-25)/2=25
SP = 5٠ (25-10)/2=37,5
S
ST=SC+SP=25+37,5=62,5
oppure più velocemente
25 ST = 5 ٠ (35 – 10)/2 = 62,5

D
10
X
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2 commenti su criterio di efficienza del surplus totale ed equità

1. Il fatto che l’efficienza in senso economico non coincida con l’equità


(comunque essa sia intesa, in base a considerazioni di tipo
politico/etico/morale/religioso) si può vedere dal fatto che nell’equilibrio
concorrenziale:

- tutti i consumatori che non possono pagare il prezzo di


equilibrio del bene non vi hanno accesso. Se si tratta di beni come
acqua, istruzione, o salute questo può apparire «iniquo».

- tutte le imprese che producono il bene a costi maggiori di


quello di equilibrio devono chiudere. Se questo comporta la
dismissione delle imprese di un’intera area e il licenziamento dei loro
lavoratori, questo può apparire «iniquo».

Vedremo nel prossimo capitolo che le misure di politica economica che


possono essere intraprese per superare queste «iniquità» hanno un costo
in termini di efficienza. Spesso cioè, c’è un trade-off tra efficienza e
equità.
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2. Il surplus totale come misura dell’efficienza di un mercato si porta
dietro l’ipotesi che 1 € abbia la stessa importanza per tutti,
produttori o consumatori, ricchi o poveri

Infatti, se a partire dall’equilibrio concorrenziale aumentiamo il surplus dei


produttori di 1 € e riduciamo quello dei consumatori di 1 €, ciò non ha
effetti sul surplus totale

Ciò significa anche che il surplus totale come misura dell’efficienza non
tiene conto della distribuzione del reddito, che può essere anche “iniqua”

Anche da questo punto di vista, perciò, possiamo perciò dire che i mercati
di CP generano una allocazione delle risorse certamente efficiente ma
non necessariamente equa

L’idea è però che il primo passo sia quello di massimizzare il surplus e poi
eventualmente redistribuire il reddito secondo “equità”

Filosofia dell’ingrandire la torta prima di dividerla …

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