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Concorrenza perfetta

In economia, la concorrenza perfetta (in inglese perfect


competition o pure competition) una forma di mercato
caratterizzata dall'impossibilit degli imprenditori di ssare il prezzo di vendita dei beni che producono, i
quali prezzi derivano esclusivamente dall'incontro della domanda e dell'oerta, che a loro volta sono espressione dell'utilit e del costo marginale. L'impresa non
pu determinare contemporaneamente quantit e prezzo
d'equilibrio del mercato.

produzione di diversi beni, mantenendo sempre la


stessa produttivit marginale. Questa ipotesi naturalmente riferita al lungo periodo ed fondamentale
anch il prezzo di equilibrio sia pari al minimo del
costo medio di lungo periodo.
5. c' libert di entrata o uscita dal mercato.
6. la chiusura di un'impresa, giunger quando essa non
sar pi in grado di coprire i costi variabili, e quando il prezzo di vendita del bene sul mercato sar
inferiore al costo variabile unitario del bene.

La denizione di concorrenza perfetta fa riferimento a


quella situazione in cui, per il numero degli operatori economici presenti sul mercato, ciascuno di essi (sia esso
espressione della domanda ovvero consumatore e/o sia
esso espressione dell'oerta ovvero produttore) non ha
la possibilit di inuenzare in alcun modo, attraverso i
propri comportamenti, il prezzo di vendita dei beni e/o
servizi scambiati sul mercato.

Secondo la teoria microeconomica classica, la concorrenza perfetta il meccanismo ottimale per l'allocazione efciente delle risorse in quanto il prezzo di vendita che
si forma sul mercato quello che remunera tutti i fattori di produzione in base alla loro produttivit marginale
e non consente: creazione di extra protti e sfruttamento
del lavoro. Inoltre il prezzo (o meglio il sistema dei prez1 Descrizione
zi relativi) anche quello che consente ai consumatori
di massimizzare la loro soddisfazione. Questo risultato
La curva di domanda semplicata con una retta, ovvero noto come primo teorema dell'economia del benessere.
una funzione lineare e quindi invertibile di prezzo e quan- La concorrenza perfetta stata studiata in particolar
tit, inclinata negativamente. Il mercato di concorrenza modo da Lon Walras.
perfetta, lungi dall'essere una rappresentazione veritiera
della realt, costituisce un presupposto alla base di molti
modelli economici di analisi dell'equilibrio.

2 Equilibrio e impostazione del

L'equilibrio concorrenziale si contrappone ad altri moprezzo


delli, ma possiede delle caratteristiche che lo rendono
desiderabile rispetto a questi ultimi dal punto di vista
Impresa price taker in un mercato di concorrenza perdell'ecienza economica.
fetta. Limpresa in questo caso trova lequilibrio e pu
Un mercato si pu denire perfettamente concorrenziale
essere nel breve periodo o nel lungo periodo agendo sui
quando si vericano le seguenti ipotesi:
costi CMg = RMg = P. Un'impresa che massimizza i protti stabilisce di produrre un livello di output al quale il
1. il bene prodotto omogeneo;
costo marginale uguale al prezzo. Gracamente questo
2. le imprese operano in condizione di informazio- signica che la curva del costo marginale di un'impresa
ne perfetta (trasparenza di mercato), ossia tutti gli corrisponde alla curva di oerta.
operatori dispongono di informazioni complete in Questa equazione la condizione di massimo protto, che
merito ai costi di produzione, ai prezzi, al salario si ricava ponendo a zero la derivata del protto rispetto
reale di equilibrio, ecc.;
alla quantit prodotta, per trovarne il massimo.
3. le imprese che operano sul mercato hanno una dimensione atomistica, tale da non poter inuenzare
in alcun modo i prezzi di vendita, e che non esistono
barriere all'ingresso e all'uscita dei concorrenti (le
imprese sono Price-taker);

La derivata dei ricavi totali rispetto alla quantit il


prezzo, mentre il termine che riguarda i costi ssi (indipendenti dalla quantit prodotta) si azzera durante la
derivazione.

Il ricavo marginale e costo marginale sono l'incremento


4. i fattori della produzione sono perfettamente sosti- di ricavo e costo per l'impresa per ogni unit nuova di
tuibili fra loro, ossia possono essere riallocati alla prodotto; se il costo e ricavo marginale si eguagliano,
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CRITICA AL MODELLO

l'aggravio di costi e l'incremento di ricavi che genera un


nuovo prodotto si compensano e danno un incremento di
protto pari a zero. coerente il fatto che il massimo
protto si trovi in corrispondenza di un incremento dei
protti nullo (il valore massimo quando la variabile non
pu pi aumentare).
La decisione di chiusura in concorrenza perfetta:

nel breve periodo i costi ssi sono irrecuperabili


quindi l'impresa deve coprire almeno i costi variabili

nel lungo periodo l'impresa deve coprire tutti i costi

se non si coprono i costi si cessa lattivit.

Quando la retta del ricavo marginale, che coincide con


il prezzo, scende al di sotto del minimo della curva del
costo variabile medio, non pi conveniente produrre.
Tale punto di minimo detto punto di fuga (dei produttori
dal mercato).
Quando il prezzo compreso fra il minimo del costo totale medio e quello del costo variabile medio, ci si trova
in una situazione in cui conveniente produrre in perdita
pur di ammortizzare gli alti costi ssi.
Di seguito, riportiamo i principali graci che descrivono
un regime di concorrenza perfetta.

1. il mercato fa il prezzo

3 Critica al modello
2. confronto prezzo dato dal mercato e costi marginali
(CMg)
Intorno agli anni 40 nasce la tesi della concorrenza nonperfetta, e quindi nuovi approcci che tentano di risolvere
il problema dellinformazione incompleta:
3. confronto CMg con costi variabili (CV)

la teoria dei giochi;


la teoria dei contratti.
Nella realt:

4. nel lungo periodo prezzo uguale al minimo del costo


medio e al costo marginale

non c omogeneit di prodotto, ma dierenziazione


per massimizzare il protto e ottenere una posizio-

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ne vantaggiosa sul mercato; questo consente di avere
un margine di manovra sul prezzo praticato, bench
minimo (le imprese non sono price-taker): monopolio. Inoltre la dierenziazione di prodotto genera
anche dei tentativi di carpire quali sono i gusti del
consumatore;
impossibile che ci siano inniti operatori sul
mercato, per via delle economie di scala: oligopolio.
Hayek: Linformazione in mano ai vari operatori presenti sul mercato imperfetta; quando si analizza la collettivit, non si pu denire linformazione come data,
acquisita, rigida, ma necessario capire quanta e quale informazione hanno gli individui a loro disposizione;
infatti, una comunit di individui che interagiscono non
ha informazioni immutabili e informazioni sono anche le
decisioni che gli altri individui prendono, inuenzando
in questo modo lambiente circostante (anche le imprese). La concorrenza perfetta un processo, un punto di
partenza. Attraverso la sua evoluzione porta al risultato
di uno stato di equilibrio ideale (il prezzo unico) che il
punto di arrivo.
Friedman: non pu esserci un punto dequilibrio nella concorrenza. Una teoria corretta quando non viene
smentita dalla realt: per arrivare ad una teoria, necessario formulare un'ipotesi, che deve essere generale e astratta (non reale); la teoria non descrive, non analizza comportamenti, ma individua delle condizioni. Il modello di
concorrenza perfetta rappresenta una legge generale, con
cui analizzare e osservare i mercati reali.
Sia Hayek che Friedman sostengono che, pur non potendo
essere assunta a verit assoluta, la concorrenza perfetta
una teoria utile per formulare previsioni.

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