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- Price taking
- Omogenietà del prodotto
- Libertà di entrata e di uscita
Il price taking è l’impossibilità dell’azienda di influire sul prezzo del mercato poiché essa corrisponde solo ad
una piccolissima fetta della concorrenza.
Per questo le imprese che operano in mercati perfettamente concorrenziali sono dette PRICE TAKER.
Se i prodotti dell’azienda sono facilmente sostituibili cioè sono OMOGENEI essa non può aumentare il
prezzo del proprio prodotto senza perdere clienti al contrario sono detti prodotti ETEROGENEI.
Per libertà di entrata ed uscita si intende la possibilità dell’azienda di entrare nel mercato facilmente e
trarne profitto ed uscire nel momento di declino facilmente.
Non come per esempio il mercato farmaceutico dove solo alcune hanno i diritti per produrre dei farmaci e
iniziare quel mercato significa investire molto.
La massimizzazione del profitto consente di prevedere il comportamento delle imprese in modo preciso
per evitare complicazioni.
Per profitto si intende la differenza tra ricavi totali e costi totali quindi individuare il livello di produzione
che massimizza il profitto significa analizzare i ricavi dell’impresa.
Deduciamo che:
Per la massimizzazione si prendere il livello di produzione dove la differenza tra ricavo e costo è massima.
La variazione del ricavo determinata da un incremento unitario della produzione è il ricavo marginale cioè
la pendenza della curva del ricavo.
Il profitto è massimo quando costo e ricavo marginale sono uguali ed è il punto in cui anche un incremento
di produzione lo lascia invariato .
Si traccia prima la curva cmv poi cmt poi si prendono i punti di minimo e da questi passa la curva costo
marginale.
Si prende il punto A, cioè il punto in cui C’ interseca la retta del prezzo, e il punto si traccia B proiettando il
punto Q’.
AB è la massimizzazione del profitto. Proiettando sull’asse delle ordinate B abbiamo C e il rettangolo che si
forma è
Se l’impresa producesse di più o di meno, della quantità che massimizza il profitto, avrebbe sempre una
perdita di profitto.
Durante la vita dell’impresa ci possono essere delle variazioni di profitto e produrre in perdita cioè
RM<RMT poiché se Il R’ >C’ sì più incrementare la produzione x un profitto più alto e se R’<C’ conviene
diminuire la produzione, avere meno costo e più guadagno.
Se il prezzo P’ che prende dal mercato è inferiore al punto di minimo dei CMV la produzione è 0.
La curva di offerta perfetta nel breve periodo del mercato perfettamente concorrenziale indica la quantità
che l’impresa produce ad ogni prezzo possibile ed è data dal tratto crescente al di sopra del punto di
minimo dei CMV.
Ecco perché aumentano i prezzi quando aumentano dei fattori, per mantenere la stessa quantità prodotta.
Indica al variare della quantità prodotta quale è la differenza fra quella che il produttore ricava e quello che
gli costa quell’unità di produzione.
È la somma delle differenze tra il prezzo di mercato e il costo marginale di produzione di ciascuna unità. È
dato dall’area al di sotto della retta del prezzo di mercato e al di sopra della curva del costo marginale fino
al livelo di quantità che massimizza il profitto (q*),essa è uguale al rettangolo con altezza la distanza della
quantità prodotta alla retta quantità prodotta che massimizza il profitto e lato corto la distanza tra ricavo
mezio e curva costo medio variabile (B).
Breve periodo area (PABE)
Lo spostamento avverà finchè non si raggiunge di nuovo il prezzo iniziale e il mercato è di nuovo in
equilibrio.Se non ci sarà nessun incentivo da altri ad entrare in mercato ,la curva non si sposta più e si
realizza l’equilibrio di mercato di lungo periodo cioè una retta orizzontale.
Quando il settore è a costi crescenti la curva di mercato a concorrenza perfetta è inclinata positivamente.