Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
December 6, 2022
e − x1 ) = p2 + t(x2 − m)
p1 + t(m e
ovvero
[p2 − p1 + t(x2 + x1 )]
m
e =
2t
1
Quindi, m e e q2 = 1 − m
e consente di scrivere le funzioni di domanda: q1 = m e.
Ponendo costi medi e marginali uguali a zero, la funzione di protto individuale
diventa: πi = pi qi .
Il gioco è non cooperativo, in due stadi, con informazione completa, simmet-
rica e imperfetta in ciascuno stadio ma perfetta tra i due stadi. Cerchiamo ora
l'equilibrio perfetto nei sottogiochi in strategie pure per induzione a ritroso.
Dalle CPO nello stadio di mercato, si ottiene la seguente coppia di prezzi,
candidati all'EN nel secondo stadio:
∂πi x1 +x2 −1 x1 +x2 −1
p∗1 (x1 ; x2 ) = t 1 + p∗2 (x1 ; x2 ) = t 1 −
∂pi =0 >
3 e
3
∂π1
Sostituendoli nei protti e risalendo al primo stadio, abbiamo
∂x1 > 0 e
∂π2
∂x2 < 0; perciò le imprese convergono verso il consumatore medio e mediano in
1/2.
Al primo stadio del gioco, in previsione dei prezzi di equilibrio e quindi dei
protti di equilibrio che si realizzano nel secondo, le imprese si avvantaggiano se
si avvicinano alla rivale. Questo aveva indotto Hotelling a formulare il principio
di minima dierenziazione, giusticandolo con la prevalenza dell'attrazione
esercirata dal consumatore medio (eetto domanda) rispetto all'incentivo a dif-
ferenziarsi per ammorbidire la concorrenza di prezzo (eetto strategico). Tut-
tavia, è dimostrabile che se le imprese sono troppo vicine l'incentivo ad abbassare
il prezzo in misura suciente a monopolizzare il mercato distrugge l'esistenza
di qualsiasi equilibrio in cui i prezzi siano strettamente positivi. In particolare,
se si pone x1 = 1 − x2 (localizzazioni simmetriche rispetto al centro) allora
la condizione di positività dei prezzi impone che un equilibrio non esista se le
3
1
imprese sono localizzate nell'intervallo:
4; 4 .
∗ ∗ ∗ ∗
Inne, ponendo x1 = x2 = 1/2, otteniamo p1 = p2 = t e π1 = π2 = t/2 in
∗ ∗
quanto, stando ad Hotelling, q1 = q2 = 1/2.
Che cosa non torna? (i) il prezzo con bene omogeneo deve collassare sul
costo marginale (che è nullo); (ii) se il bene è omogeneo e il prezzo è unico, la
probabilità che i consumatori si distribuiscano simmetricamente tra le imprese
ha misura 0.
2
U = s − pi − t(m − xi )2
La struttura del gioco non cambia, ma i risultati sì. L'undercutting non è mai
∂π1
prottevole e una volta risaliti al primo stadio ci rendiamo conto che
∂x1 <0
∂π2
e
∂x2 > 0, per cui le imprese si collocano in 0 e 1. Questo produce il princi-
pio di massima dierenziazione causato dal prevalere dell'eetto strategico
sull'eetto domanda. Posto che la domanda di mercato è rigida (siamo in coper-
tura totale), se l'autorità pubblica non ha preoccupazioni distributive si preoc-
cupa solo di minimizzare il totale dei costi di trasporto a carico dei consumatori.
1 3
Questo avviene quando i prodotti (o le imprese) sono in
4 e in 4 , a prescindere
dalla forma dei costi di trasporto.
Quindi, il prevalere dell'eetto strategico produce un disallineamento tra incen-
tivi privati e sociali, perché le imprese niscono con l'orire dierenziazione in
eccesso rispetto al livello socialmente eciente. Questo è ancora più evidente se
le imprese possono uscire dalla città lineare, caso in cui le collocazioni di equi-
librio sono x∗1 = − 14 e x∗2 = 5
4 [Lambertini, 1994,1997; Tabuchi e Thisse,
1995].