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CAPITOLO 10

CONCORRENZA E DECISIONI SEQUENZIALI

I giochi dinamici sono i giochi nei quali le imprese che vi prendono parte compiono le loro azioni in
momenti diversi nel tempo (in stadi diversi).
I giochi dinamici sono giochi sequenziali ovvero giochi in cui le imprese prendono decisioni
alternativamente nel tempo: un’impresa effettua una prima mossa (es: l’introduzione un nuovo
prodotto o una campagna pubblicitaria); la seconda impresa osserva questa mossa e poi risponde;
Tali giochi possono generare equilibri molto differenti dai giochi statici simultanei dove le imprese
scelgono simultaneamente ma in più di un periodo: in un primo stadio, le imprese scelgono la qualità
del loro prodotto, la differenziazione dei prodotti e la localizzazione del negozio. In un secondo stadio
scelgono e competono sui prezzi;

Per procedere in questa analisi è necessario distinguere tra azioni e strategie:


● gioco dinamico: la strategia dell'impresa è un piano completo di azioni che specificano quali
azioni compiere in ogni situazione concepibile del gioco;
● gioco simultaneo: azioni e strategie coincidono poiché le imprese decidono una sola volta e
simultaneamente.

Il modello di Stackelberg- Cournot: la concorrenza sulle quantità


Il modello di duopolio di Stackelberg (1934) è simile a quello di Cournot, tranne per una differenza
fondamentale: entrambe le imprese scelgono le quantità ma in modo sequenziale e non simultaneo.
In stackelberg distinguiamo:
● impresa leader: impresa che effettua la prima mossa, scegliendo il suo livello di output;
● impresa follower: osserva e effettua la seconda mossa scegliendo il suo output.
La scelta sequenziale dell'output è ciò che rende il gioco dinamico. Il first mover ha un vantaggio
assoluto: può anticipare le azioni del follower e dunque manipolarle. Tuttavia affinchè sia davvero
così il leader deve vincolarsi credibilmente alla propria scelta di output. L’impegno strategico ha un
valore importante.

Consideriamo due imprese (impresa 1 leader e impresa 2 follower) che producono beni identici:
● la domanda di mercato, come in Cournot, è: 𝑃 = 𝐴 − 𝐵𝑄 = 𝐴 − 𝐵(𝑞1 + 𝑞2);
● le imprese hanno lo stesso costo marginale c;

L’impresa 1 sceglie per prima la quantità q1 da produrre. Come dovrebbe effettuare questa scelta?
Entrambe le imprese sono razionali e strategiche: l’impresa 1 sceglierà il suo livello di output
considerando la sua migliore previsione circa la risposta razionale dell’impresa 2 alla sua scelta di q1
Dunque l’impresa 1 massimizza i suoi profitti considerando la funzione di reazione dell’impresa 2,
cioè la sua risposta alla scelta dell’output q1.
Consideriamo allora l’impresa 2 e la sua funzione di reazione.
L’impresa 2 fronteggia una funzione di domanda: 𝑃 = (𝐴 − 𝐵𝑞1) − 𝐵𝑞2
L’impresa 2 sceglierà 𝑞2 che massimizza i profitti:
𝑅2' =(𝐴 − 𝐵𝑞1) − 2𝐵𝑞2

1
* (𝐴−𝑐) 𝑞1
𝑅2' = 𝑐 → (𝐴 − 𝐵𝑞1) − 2𝐵𝑞2 = 𝑐 → 𝑞2 = 2𝐵
− 2
→ fr impresa 2

L’impresa 1 fronteggia una funzione di domanda: 𝑃 = (𝐴 − 𝐵𝑞2) − 𝐵𝑞1


*
Ma l’impresa 1 sa quanto sarà 𝑞2=𝑞2; di conseguenza la sua funzione di domanda sarà:
* (𝐴−𝑐) 𝑞1 (𝐴+𝑐) 𝐵𝑞1
𝑃 = (𝐴 − 𝐵𝑞2) − 𝐵𝑞1 → 𝑃 = (𝐴 − 𝐵 2𝐵
− 2
) − 𝐵𝑞1 → 𝑃 = 2
− 2

L’impresa 1 sceglierà 𝑞1 che massimizza i profitti:


(𝐴+𝑐) (𝐴+𝑐) * (𝐴−𝑐)
𝑅1' = 2
− 𝐵𝑞1 𝑅1' = 𝑐 → 2
− 𝐵𝑞1 = 𝑐 → 𝑞1 = 2𝐵
→ fr impresa 1

Dalle funzioni di reazione otteniamo l’equilibrio di Stackelberg-Nash:

* (𝐴−𝑐)
𝑞1 = 2𝐵
* (𝐴−𝑐)
𝑞2 = 4𝐵

𝑆𝐶 (𝐴−𝑐) 𝑆𝐶 𝑀
L’output aggregato è: 𝑄 =𝑞1 + 𝑞2 = 3 4𝐵
→𝑄 >𝑄
𝑆𝐶 𝐴+3𝑐 𝑆𝐶 𝑀
Il prezzo di equilibrio è: 𝑃 = 𝐴 − 𝐵𝑄 = 4
→𝑃 <𝑃
2 2
(𝐴−𝑐) (𝐴−𝑐)
I profitti delle imprese sono: π1 = 8𝐵
π2 = 16𝐵

Confrontando l’impresa leader e la follower possiamo notare che la leader ottiene una quota di
𝑆𝐶 𝑆𝐶 𝑆𝐶 𝑆𝐶
mercato molto più ampia e profitti maggiori: 𝑞1 > 𝑞2 e π1 > π2 .
É chiaro notare che la prima mossa arreca vantaggi. Lo svantaggio per l'impresa 2 nel modello di
Stackelberg si produce nonostante l'impresa 2 sia in possesso di informazioni complete circa la scelta
dell'output 𝑞1 , tanto è vero che la esamina prima di scegliere 𝑞2 . Nel modello di duopolio di
Cournot, l'impresa 2 non era in possesso di tali informazioni: per il fatto che il modello di Cournot si
basa su movimenti simultanei, ciascuna impresa poteva soltanto effettuare un'ipotesi (razionale)
riguardo alla scelta dell'output da parte del suo rivale. Paradossalmente, l'impresa 2 ottiene risultati
peggiori quando è in possesso di informazioni perfette circa la scelta dell'impresa 1 (Stackelberg),
piuttosto che quando è in possesso di informazioni imperfette (Cournot).
Inoltre confrontando il modello di stackelberg con il modello di Cournot possiamo notare che
𝑆 (𝐴−𝑐) 𝐶 (𝐴−𝑐)
Stackelberg comporta un output nell’industria maggiore: 𝑄 = 3 4𝐵
vs 𝑄 = 2 3𝐵

Il modello di Stackelberg-Bertrand: la concorrenza sui prezzi


Essere first mover non sempre è un vantaggio: questo è dimostrato dal modello di stackelberg
Bertrand nel caso di prodotti differenziati.
Supponiamo due diversi casi: Prodotti identici e prodotti differenziati.
Prodotti identici:
● il first-mover si impegna a vendere ad un prezzo superiore a C’;
● il follower abbasserà leggermente i prezzi e prenderà l’intero mercato;

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● l’unico equilibrio è identico al gioco simultaneo (Bertrand): P = C’
Prodotti differenziati:
● partiamo dal modello spaziale di Hotelling e assumiamo che esistano due imprese;
● l’impresa 1 può stabilire il prezzo per prima (il prezzo non è modificabile prima della scelta
dell’impresa 2);
Esito: l’impresa 1 ha un prezzo maggiore e una quota di mercato minore rispetto all’impresa 2 e
l’impresa 2 ha profitti maggiori dell’impresa 1
𝑆𝐵 𝑆𝐵 𝑆𝐵 𝑆𝐵 𝑆𝐵 𝑆𝐵
𝑃𝐿 > 𝑃𝐹 𝑞𝐿 <𝑞𝐹 π𝐿 < π𝐹
A differenza del gioco di Stackelberg con scelta dell'output, il gioco sequenziale di fissazione del
prezzo appena descritto presenta un chiaro vantaggio della seconda mossa. Entrambe hanno risultati
migliori rispetto al gioco simultaneo, ma quelli dell'impresa 2, che effettua la seconda mossa, sono
migliori rispetto a quelli dell'impresa 1.

Giochi dinamici e credibilità


Il fatto che un'impresa abbia un vantaggio rispetto all'altra nel gioco sequenziale della quantità o del
prezzo è dovuto in larga parte al fatto che la mossa iniziale da parte di un'impresa è irrevocabile fino
al momento in cui il secondo giocatore non effettua la propria. Questo ha certamente senso nel gioco
dell'output qualora l'impresa che effettua la prima mossa abbia di fatto completato la propria
produzione, sostenendone i costi, prima che l'impresa 2 stabilisca il suo output mentre per il gioco del
prezzo è meno plausibile.
In assenza di un impegno credibile la soluzione dei giochi dinamici diventa molto differente:
● il leader in Cournot può non produrre l’output dichiarato;
● il first mover in Bertrand può non mantenere il prezzo dichiarato.
Vista l'importanza della credibilità, bisognerebbe aspettarsi che le imprese che prendono parte a giochi
dinamici distingueranno anche fra strategie credibili e non credibili. Perciò, si deve capire che cosa
rende le strategie credibili nei giochi dinamici.

Consideriamo un gioco dinamico di entrata in un mercato fra due imprese produttrici di software:
Megasoft, l'incumbent e la Novasoft entrante.
La Novasoft effettua la prima mossa scegliendo se entrare nel mercato o restarne fuori e poi sceglie
megasoft:
● resta fuori: π1 = 1 derivanti dalle sue attività in altro settore dell'economia, mentre la
Megasoft continua ad avere profitti di monopolio π2 = 5
● se entra nel mercato la Megasoft può:
a. accettare il nuovo concorrente e spartirsi i profitti π1 = π2 = 2
b. ostacolarne l’entrata riducendo drasticamente i prezzi facendo sì che nessuna delle
due imprese ottenga profitti: π1 = π2 = 0

Matrice dei pay-off che indica le strategie delle imprese.


Entrare, Ostacolare: essa non può corrispondere a un equilibrio, Se la
Novasoft sceglie Entrare, la Megasoft troverà convenientemente
rispondere accettando l'entrata e non ostacolandola. L'azione aggressiva,
Ostacolare, non è la risposta ottimale della Megasoft all'entrata da parte
del la Novasoft;

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Entrare, Accettare: equilibrio di Nash. Se la Megasoft ha adottato la strategia Accettare, allora Entrare
è la risposta Ottimale per la Novasoft e se la Novasoft entra nel mercato, Accettare è la risposta
ottimale per la Megasoft;
Restare fuori, Ostacolare: equilibrio di Nash. Se la Novasoft sceglie di restare fuori, la strategia
Ostacolare è una risposta ottimale per la Megasoft, mentre se la Megasoft ha scelto la strategia
Ostacolate, Restare fuori è una risposta ottimale per la novasoft.

Questo gioco ha due equilibri di Nash ma uno dei due, (restare fuori, Ostacolare) presenta dei
problemi: è credibile la promessa di ostacolare la Novasoft se entra?
Adottando la strategia Ostacolare, la Megasoft sostanzialmente trasmette alla Novasoft il seguente
messaggio: "Fissero un prezzo elevato finché tu resti fuori dal mercato ma, se entri, abbasserò il
prezzo e ti sconfiggerò.” Il problema è che questa minaccia pone un grave problema di credibilità. Si
sa già che, una volta che la Novasoft entra nel mercato, un'azione volta a ostacolare l'entrata non è nei
migliori interessi della Megasoft:quest'ultima farebbe molto meglio ad accettare l'entrata. Di
conseguenza, la Megasoft non è incentivata a prestar fede a tale minaccia. Perciò la Novasoft non ci
crederebbe. Allora l’equilibrio associato a questa strategia non si realizzerà.

La rappresentazione in forma matriciale ignora il tempo: rappresentiamo il gioco nella sua forma
estesa per mettere in evidenza la sequenza di mosse.

1. si parte dal nodo M2: se novasoft entra megasoft sceglie come


strategia accettare. È allora possibile poi eliminare il ramo
Ostacolare, lasciando soltanto il singolo ramo Accettare dal nodo
M2;
2. si procede con il nodo NI: la Novasoft comprende che Restare fuori
comporta il payoff 1; Entrare, invece, porta a M2 e Accettare da
parte della Megasoft: payoff di 2 per la Novasoft. Di conseguenza,
il ramo “Restare fuori” può essere eliminato.

Questo albero ha ora un unico ramo che parte da NI e un unico


ramo che parte da M2, per cui è stato risolto il gioco: la Novasoft
sceglie Entrare, mentre la Megasoft sceglie Accettare. In altre
parole, questa procedura ha consentito di eliminare la
combinazione (Restare fuori, Ostacolare) come equilibrio perfetto
di Nash. Abbiamo quindi mostrato che ostacolare l'entrata non è
una risposta ottimale in quanto strategia non credibile.

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