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DEFINIZIONI

Deflatore del PIL = numero indice che riflette il prezzo di tutti i beni e servizi presi in
considerazione quando si calcola il PIL
€ Yt
Pt =
Yt

Indice dei prezzi al consumo = numero indice che misura il prezzo medio dei beni consumati e il
costo medio di un dato paniere di beni e servizi consumati in un dato periodo di tempo
valore nominale paniere
IPC t= ∗100
valore reale paniere
Moltiplicatore della domanda = cattura l’effetto di una variazione unitaria della spesa autonoma
sul reddito di equilibrio
Paradosso del risparmio
Data l’espressione del risparmio privato:
S=−c o +(1−c 1)(Y −T )
c
Se o si riduce:
i) S aumenta perché i consumatori risparmiano di più per ogni livello di reddito
ii) S si riduce perché, in equilibrio, il reddito di riduce
Teoricamente l’effetto è ambiguo ma è possibile concludere che le due variazioni si compensano
perfettamente. Anche se gli agenti economici vogliono risparmiare di più, a un dato livello di
reddito, questo non è possibile a livello aggregato perché il reddito di equilibrio si riduce e induce
a ridurre il risparmio.
Propensione marginale al risparmio = 1 - c 1. Indica di quanto varia il risparmio in seguito a una
variazione unitaria del reddito disponibile. È compreso fra 0 e 1
Base monetaria = somma delle passività della B.C., ovvero R e CI.
H = R + CI
Trappola della liquidità = situazione associata ad un tasso di interesse nullo (o tendente a 0) in cui
gli individui sono disposti a detenere più moneta anche a parità di tasso di interesse. In questo
caso, la politica monetaria non riesce a far variare il tasso di interesse e a influire sull’economia
Politica fiscale restrittiva = T↑ (o G↓) → Y↓ → C↓ → Z↓ → IS A SINISTRA
Y↓ → meno transazioni nel sistema → M d ↓ → eccesso di offerta → i↓
i↓ → I↑ → Z↑ → Y↑ (mitigando in parte la riduzione iniziale: “spiazzamento dell’investimento”)
Quindi alla fine = i↓ e Y↓
Politica monetaria espansiva = M s ↑ → eccesso di offerta → i↓ (mercati finanziari)
i↓ → I↑ → Z↑ → Y↑ → C↑ (mercato dei beni)
Y↑ → M d ↑ → i↑ (mitigando in parte la riduzione iniziale)
Operazione restrittiva di mercato aperto = vendita di titoli effettuata dalla banca centrale nel
mercato di queste attività finanziarie. È un intervento restrittivo in quanto ha l’effetto di ridurre
l’offerta di moneta
Moltiplicatore della politica fiscale = la costante per cui bisogna moltiplicare ogni data variazione
∆A della spesa autonoma per ottenere la variazione corrispondente della produzione di equilibrio
PF
m ↑ se:
 c 1↑
 d 1↑
 d 2↓
 f 1↓
 f 2↑

Moltiplicatore della politica monetaria = la costante per cui bisogna moltiplicare ogni variazione
∆i del tasso di interesse per ottenere la variazione corrispondente della produzione di equilibrio
PM
m ↑ se:
 c 1↑
 d 1↑
 d 2↑
 f 1↓
 f 2↓

Curva di Phillips corretta per le aspettative: π t −π t−1=−α (ut −π n ) o equivalentemente,


π t −π t−1=( m+ z )−α ut → relazione tra tasso di disoccupazione e variazione del tasso di inflazione
→ una bassa disoccupazione, inferiore al livello naturale, è associata ad un’inflazione crescente,
mentre una disoccupazione elevata, superiore al livello naturale, comporta un’inflazione
decrescente.
Tasso di disoccupazione non inflazionistico (NAIRU) = tasso di disoccupazione che mantiene
costante l’inflazione. Come l’equazione della curva di Phillips mostra chiaramente, se π et =π t−1 il
NAIRU (“Non Accelerating Inflation Rate Of Unemployment”) coincide col tasso naturale di
disoccupazione
Stagflazione = situazione caratterizzata dalla compresenza di stagnazione e inflazione, tipicamente
associata a shock avversi dal lato dell’offerta
Tasso di interesse naturale (r n ) = è il valore del tasso reale r associato al livello naturale di
produzione Y n, ossia a quanto l’economia produce quando la disoccupazione è al suo tasso
naturale un . Più precisamente, r n è il valore del tasso di interesse reale per cui domanda e offerta
di beni sono uguali in equilibrio di medio periodo.
rn si può definire anche come quel valore di r per cui, in equilibrio di medio periodo, la somma di
risparmio privato e pubblico è uguale all’investimento.
Neutralità della moneta = la moneta è neutrale se, nel medio periodo, la politica monetaria fa
variare solo il livello dei prezzi e quello delle grandezze espresse in termini nominali, lasciando
immutate le variabili reali quali la produzione, la disoccupazione, consumi e investimenti, il tasso
di interesse reale, ecc. È importante rendersi conto che il fatto che la moneta sia neutrale nel
medio periodo non significa che essa non produca mai effetti sull’economia, ma solo che tali effetti
sono transitori, destinati a scomparire nel tempo.

θ↓ = una riduzione del rapporto riserve-depositi, o coefficiente di riserva, fa aumentare l’offerta


di moneta perché le aziende di credito danno a prestito una frazione maggiore dei depositi ricevuti
dalla clientela, cosa che si traduce in maggiori prestiti, quindi depositi, prestiti… e quindi a un
aumento di M.

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