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Pil nominale= quantità x prezzo annuo Pil reale(2019)= quantità x prezzo 2019

Y t −Y t −1
Tasso crescita Pil = y t =Pil al tempo t ; espansione se il tasso di crescita è positivo;
Y t−1
Pil nominale
Recessione se il tasso di crescita è negativo. Deflatore del Pil = ;
Pil reale
Pil t −Pilt−1
Tasso di variazione del tasso di inflazione
Pilt −1
Calcolo Pil usando l’approccio beni finali = ∑ Ricavi , nella somma dei ricavi devo escludere le imprese che
usano la materia prima come valore intermedio.
Calcolo Pil usando l’approccio del valore aggiunto, se l’azienda non usa valori intermedi prendo i ricavi, se
l’azienda usa i valori intermedi facci Ricavi – acquisti materie prime
Calcolo Pil usando l’approccio dei redditi ∑ costi salariali + ∑ profitti
disoccupatiU
Forza lavoro L= Occupati N+ Disoccupati U; Tasso di disoccupazione u =
forzalavoro L
Consumo C, Investimento I, Spesa pubblica G, importazioni IM, esportazioni X;
Esportazioni nette X – IM; X > IM avanzo commerciale, x < IM disavanzo commerciale.
Investimenti in scorte = beni prodotti – beni venduti
Produzione > vendite → scorte aumentano ; Produzione < vendite → scorte diminuiscono
Domanda dei beni Z
Z = C + I + G+ X – IM economia chiusa Z = C + I + G; reddito disponibile Y D=Y −T ; Y=reddito aggregato; T=
imposte; consumo C=c 0 +c 1 Y D
c 1=inclinazione retta =propensione marginale al consumorappresenta l’effetto di una variazione unitaria del
reddito disponibile sul consumo, es c 1=0,85 un aumento di 1 euro nel reddito disponibile fa crescere il
consumo di 85 centesimi
Economia chiusa Z= C + I + G → Z =c 0 +c 1 (Y −T )+ I + G
1
Equilibrio di mercato Y = Z Y =c 0 +c 1 (Y −T )+ I + G ; Y = (c + I + G−c 1 T )
1−c1 0
1
(c 0 + I +G−c 1 T ) spesa autonoma = moltiplicatore
1−c 1
Se aumenta la propensione marginale al consumo c1 il moltiplicatore aumenta, la retta ZZ
diventa + inclinata causando un maggior equilibrio della produzione.
Se aumenta la spesa autonoma il reddito Y aumenta, vi è un aumento delle tasse T che
tendono a ridurre il reddito Y e la domanda di consumo.
Se diminuisce la spesa autonoma, il reddito Y diminuisce, vi è una riduzione delle tasse T
e aumenta il reddito e la domanda di consumo
Il moltiplicatore aumenta all’aumentare della propensione marginale al consumo.
Risparmio privato S, S=Y D −C → S = Y – T – C
Risparmio pubblico T – G; T > G avanzo di bilancio; T< G disavanzo di bilancio.
Da Y = C + I + G tolgo le imposte T; Y – T - C = I + G – T Risparmio S = I + G – T
Equilibrio I = S investimento = risparmio
S=Y −T – C → S=Y −T −c 0−c 1 ( Y −T ) → S=−c 0 +(1−c 1)(Y −T )
( 1−c 1) = propensione al risparmio, misura quanto varia il risparmio per una variazione unitaria di reddito
1/ ( 1−c1 ) =moltiplicatore, aumenta all’aumentare della propensione marginale al consumo
1
I =−c 0 + ( 1−c 1 ) ( Y −T )+(T −G) ; → Y =
1−c1 0
( c + I +G−c 1 T )
T-G= risparmio pubblico ∆ T −∆ G=variazione del saldo pubblico
M d =ϵYL ( i )Domanda di moneta= M d ; reddito nominale=ϵY ; funzione decrescente del tasso di interesse= L(i) .
Fissato il reddito la domanda del tasso di moneta è una funzione decrescente del tasso di interesse; fissato il
tasso di interesse un aumento del reddito nominale fa spostare la domanda di moneta verso destra.
M= offerta di moneta, è una funzione costante, cioè una retta parallela all’asse y
Il tasso di interesse di equilibrio è tale uguagliare la domanda con l’offerta di moneta.
Un aumento di reddito nominale provoca un aumento del tasso di interesse
Un aumento dell’offerta di moneta riduce il tasso di interesse

Politica di mercato espansiva la banca centrale acquista titoli pagandoli in moneta, politica di mercato
restrittiva la banca vende i titoli ricevendo moneta
Politica monetaria restrittiva si riduce G o aumenta T; IS si sposta verso destra, diminuisce la produzione, vi è
un minor reddito, si riduce la domanda di moneta, diminuisce il tasso di interesse, la banca centrale deve
aumentare l’offerta di moneta per non far variare il tasso di interesse
valore nominale− prezzo corrente( prezzo titoolo) 100−ε PT
Tasso di interesse titoli i= =
prezzo corrente ( prezzo titolo) ε PT
100 ϵ
Prezzo titolo¿ 100=valore nominale o rimborso alla scadenza
1+ i
Offerta di moneta M s=CI + D circolante +depositi
CI
Quota di domanda detenuta come circolante d
M
Base monetaria H=CI+R circolante+ riserve
d d
H =ϑ M =θϵYL(i) ; H d =domanda diriserve θ=coefficientedi proporzionalità
ϵY =reddito nominale L ( i )=tasso di interesse . Uguagliando domanda e offerta
H=θϵYL (i) ; H= offerta di moneta, ha un valore costante, retta parallela all’asse y
Quando il tasso di interesse è nullo la curva di domanda di moneta diventa orizzontale
Minor uso delle carte di credito si riduce la domanda di moneta, si riduce li tasso di interesse, la
banca interviene riducendo offerta di moneta in modo che il tasso rimandi invariato.
IS: Y =C ( Y −T ) + I +G Y=reddito, C=consumo, I=investimento, T=tasse, G=spesa pubblica
I =I (Y ,i) se la produzione aumenta → l’investimento I aumenta; se aumenta i →I diminuisce
Y =C ( Y −T ) + I(Y , i) +G se aumento la produzione aumenta il reddito e il reddito disponibile
Se aumenta la produzione aumenta l’investimento I, la curva ZZ sarà una curva non una retta.
Se aumenta il tasso d’ interesse si riduce la domanda di beni e si riduce la produzione la curva zz si abbassa. Un
aumento delle imposte sposta la curva IS verso sinistra.

M
=Y L(i) M=moneta nominale ϵY = reddito nominale P=prezzi, la curva LM è una retta orizzontale
P
Equilibrio di mercato dei beni IS=LM
IS: Y =C ( Y −T ) + I(Y , i) +G curva LM: i=i ¿ retta orizzontale
Se aumento le imposte e mantengo invariata la spesa pubblica (contrazione fiscale), LM rimane invariato, IS si
sposta verso sinistra, e si ha una riduzione della produzione di equilibrio. Una riduzione delle tasse (espansione
fiscale) IS si sposta verso estra LM rimane invariata, aumenta la produzione.
Una riduzione del tasso di interesse (contrazione monetaria) sposta verso il basso la curva LM, IS rimane
invariata e si ha una maggiore produzione di equilibrio. Un aumento del tasso di interesse (stretta monetaria)
sposta la curva LM verso l’alto, IS rimane invariata si ha una riduzione della produzione di equilibrio.
Aumento consumi o fiducia consumatori IS si sposta verso destra, LM rimane invariata aumenta la produzione
Mix di politica economica: L’espansione fiscale (riduzione imposte) sposta la curva IS verso destra, l’espansione
monetaria sposta la curva LM verso il basso, entrambe portano ad un aumento della produzione
Se aumenta il consumo aumenta il reddito, aumenta il risparimio la curva IS si sposta verso destra, Y aumenta.
Politica monetaria restrittiva si riduce G o aumenta T; IS si sposta verso destra, diminuisce la produzione.
Riduzione tasse o aumento G sposta la curva IS verso destra.
Politica monetaria espansiva riduzione del tasso di interesse.
Recessione: periodo di crescita negativa Espansione = periodo di crescita positiva
Politica monetaria restrittiva = vendo titoli= meno moneta in circolazione= i aumenta; al crescere di i, decresce I
investimento si riduce le imprese rispondono riducendo la produzione Y, si riduce sia il consumo sia il risparmio.
Base monetaria coincide con le riserve offerte dalla banca centrale.
Offerta di moneta = depositi+circolante M s=CI + D
Quota della domanda di moneta detenuta come circolante è uguale moneta circolante CI / domanda di moneta M d
Base monetaria – Passività banche= riserve + circolante
Se la banca centrale acquista x di titoli, la base monetaria aumenta di x, l’ammontare delle riserve aumenta di x
Bilancio banche: Bilancio banche centrale: Attività
Attività Passività Passività
Riserve 50 Depositi 500 Circolante Ci 250
Titoli (500-50)=450 Titoli (250+50)=300 Riserve 50
Rapporto di leva=Attivo/circolante
Quota di capitale sugli impieghi=capitale/attivo
Rendimento di capitale =tasso di rendimento x leva finanziaria.
Se attivo < passivo si ha una perdita, la banca fallisce dovrà aumentare il suo capitale pari alla perdita.
Se attivo = passivo la banca resta solvibile.

Funzione consumo e risparmio


Abbassare la curva zz domanda non modificando l’inclinazione basta ridurre c 0, ridurre G, ridurre I o aumentare le tasse.

Riduzione fiducia imprese →minor investimento↓ la spesa autonoma, moltiplicatore invariato, ↓ produzione
Aumento grado di fiducia consumatori →maggior investimento ↑ spesa autonoma, moltiplicatore invariato, ↑produzione
Riduzione spesa pubblica minor investimento↓ la spesa autonoma, moltiplicatore invariato, ↓ produzione
Aumento propensione marginale al consumo ↑ inclinazione di zz, moltiplicatore ↑, produzione ↑
Aumento propensione marginale al risparmio spesa autonoma ↑ inclinazione zz ↓, moltiplicatore ↓ produzione ↓
Relazione tra tasso di interesse nominale e reale 1+r t =( 1+i t ) ¿)
r t ≅ it −π t +1 ; π t +1=variazione livello prezzi trail periodo t e il periodo t+1
e e

Al crescere dell’inflazione diminuisce il tasso reale.


Rischio e prezzo di rischio. ( 1+i )=( 1− p )( 1+i+ x )+( p)( 0)
x= premio di rischio, i=rendimento titolo, p=probabilità di finanziamento
Leva finanziaria= Attivo (risorse prese in prestito da terzi)/capitale (risorse proprie)
Quota di capitale sugli impieghi= capitale / attivo
Rendimento finanziario= tasso di rendimento x leva finanziaria
Se attivo < passivo si ha una perdita la banca deve effettuare un aumento di capitale pari alla perdita
Se attivo = passivo la banca resta solvibile (passivo= capitale)
Modello IS LM con inflazione nulla
Is: Y =C ( Y −T ) + I (Y , r + x )+G LM r =r ' ; r=tasso di Policy r+x=tasso sui prestiti
Se x aumenta (i diminuisce) la curva IS si sposta verso sinistra e si ha una riduzione della produzione di
equilibrio. x= tasso di rischio, diminuisce se gli investitori sono meno avversi al rischio. Se x diminuisce I cresce e
la curva IS si sposta verso destra, aumenta la produzione Y.
La corsa agli sportelli aumenta il premio di rischio, I diminuisce, IS si sposta verso sinistra, diminuisce la produzione .
Se si riduce il tasso di policy r LM scende,e può controbilanciare l’aumento del tasso di rischio x

Cosa fare per aumentare il livello degli investimenti senza variare il livello di produzione occorre ridurre il tasso di
interesse, facendo abbassare LM, occorre inoltre aumentare le tasse t e/o la spesa pubblica G, la curva IS si sposta verso
sinistra e la produzione rimane invariata.
Se i consumi scendono cosa dovrebbe fare la banca per evitare un periodo di recessione. Se i consumi diminuiscono IS si
sposta verso sinistra, LM rimane invariata, la banca potrebbe ridurre il tasso di interesse tramite una politica monetaria
espansiva facendo abbassare la curva LM e portando la produzione al livello iniziale.
Cosa succede alle curve IS e LM nel caso di una riduzione dell’avversione al rischio degli investitori. x diminuisce, il premio
di rischio diminuisce, IS si sposta verso destra, LM rimane invariata, la produzione aumenta
Cosa succede alla curva IS-LM se vi è una corsa agli sportelli. x aumenta, aumenta il premio di rischio, IS si sposta verso
sinistra, LM rimane invariata, si riduce la produzione
Cosa succede alla curva IS-LM con la politica fiscale restrittiva (riduzione di G, aumento di T) IS si sposta verso sinistra LM
rimane invariata la produzione si riduce. Come portare la produzione al livello iniziale. Basta applicare una politica fiscale
espansiva con la riduzione del tasso di interesse LM si abbassa portando l’equilibrio al punto di partenza.
Salario W =p e F ¿ ; Pe =livello dei prezzi ; u=tasso di disoccupazione -; z=altre variabili +(sussidio di
disoccupazione, livello di protezione dei lavoratori, salario minimo, grado di sindacalizzazione)
e
P ↑ →W ↑ ; u ↓→ W ↑; z ↑ → W ↑
Y = AN ; Y=produzione A=produttività del lavoro N=occupazione. Se A=1 un lavoratore produce una unità di
prodotto allora Y=N
P= (1+ m) W P=prezzi; m = markup= rincari prezzi, m cresce all’aumentare del potere di mercato, m=0 nei
P
mercati concorrenziali, W=lavoro. =1+m Un aumento del markup m, fa aumentare i prezzi P a parità di
W
salari, facendo diminuire i salari reali P/W
W
Equazione dei salari W =p e F ¿ ; =F ¿
P
Quanto maggiore sarà il tasso di disoccupazione un, tanto minore sarà il salario reale W/P.
Un aumento dei sussidi z, o del tasso di sindacalizzazione z, un aumento del salario minimo fa spostare la curva
LW verso l’alto, facendo aumentare il tasso di disoccupazione naturale u n.
Un aumento del markup (adozione antitrast meno restrittivo) Ps si abbassa, aumenta il tasso naturale di
disoccupazione un.
Y = AN se un diminuisce →N e Y aumentano entrambi, se un diminuisce →N e y diminuiscono entrambi

Come si comportano le curve WS e PS nel caso di una riduzione dell’indennità di disoccupazione, diminuzione
del grado di sindacalizzazione, diminuzione salario minimo. z decresce WS si abbassa, PS rimane invariata si ha
una riduzione del tasso naturale di disoccupazione e nessuna variazione del salario reale. N occupazione e Y
produzione aumentano entrambi.
Come si comportano le curve WS e PS nel caso di un aumento del grado di disoccupazione, aumento grado di
sindacalizzazione o aumento salario minimo. z cresce WS si alza, PS rimane invariata vi è un aumento del tasso naturale di
disoccupazione e nessuna variazione del salario. N occupazione e Y produzione diminuiscono entrambi.

Come si comportano le curve WS e PS nel caso di antitrust meno vincolante aumenta il markup m; ( 1+m
1
) diminuisce, PS
si abbassa, WS rimane invariata, vi è un aumento del tasso naturale di disoccupazione un , e una riduzione del salario reale.

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