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DUE MERCATI INTERDIPENDENTI:


(A) BIGLIETTI DEL CINEMA E (B) NOLEGGIO DI DVD
Quando i mercati sono interdipendenti, i prezzi di tutti i prodotti devono essere stabiliti in maniera
simultanea. In questo caso una tassa sui biglietti del cinema sposta verso l’alto l’offerta di biglietti
da OC a O*C, come illustrato in (a).Il prezzo più elevato dei biglietti del cinema (€6,35 invece di
€6,00) inizialmente sposta la domanda di DVD verso l’alto (da DV a D’V), facendo salire il prezzo
dei DVD (da €3,00 a €3,50), come illustrato in (b)

DUE MERCATI INTERDIPENDENTI:


(A) BIGLIETTI DEL CINEMA E (B) NOLEGGIO DI DVD
Il prezzo più elevato dei DVD ha un effetto di feedback sul mercato dei biglietti del cinema,
causando lo spostamento della domanda da DC a D’C e l’incremento del prezzo da €6,35 a
€6,75. Questo meccanismo prosegue nello stesso modo finché viene raggiunto un equilibrio
generale, come mostrato nel punto di intersezione di D*C e O*C in (a), con un prezzo del biglietto
del cinema di €6,82, e l’intersezione di D*V e OV in (b), con un prezzo dei DVD di
€3,58.

Efficienza nello scambio


# Economia di scambio Mercato in cui due o più consumatori scambiano due beni tra loro.
# Allocazione Pareto-efficiente Allocazione di beni in cui nessuno può migliorare il proprio
benessere senza che qualcun altro peggiori il proprio.

Nota che in una situazione di efficienza paretiana non è possibile migliorare il benessere di
entrambi gli individui (se si migliora quello di uno dei due, ciò avviene a spese dell’altro), ma non
esiste garanzia che l’allocazione data massimizzi il benessere complessivo dei due individui.

Inoltre l’efficienza paretiana ha un’implicazione riguardante l’equità. Può darsi che esista un modo
di redistribuire i beni che incrementi il benessere complessivo dei due individui, peggiorando però
la condizione di uno dei due.
Se fosse possibile redistribuire i beni in modo tale che uno dei due individui stia leggermente
peggio e che l’altro stia molto, molto meglio, non sarebbe bene farlo, nonostante ciò non sia
Pareto-efficiente?

Cristina ha molti vestiti e poco cibo, il suo saggio marginale di sostituzione (SMS) di cibo per
vestiario è pari a 3: per ottenere 1 unità di cibo sarebbe disponibile a dare 3 unità di vestiario.

C’è quindi spazio per uno scambio vantaggioso per entrambi. Per ottenere un’altra unità di cibo,
Cristina sarebbe disponibile a scambiare fino a 3 unità di vestiario.
Gianni invece darebbe 1 unità di cibo per ½ unità di vestiario.
I termini effettivi dello scambio dipendono dal processo di trattativa. Tra gli esiti possibili abbiamo la
fornitura di 1 unità di cibo da parte di Gianni in cambio di un numero di unità di vestiario fornite da
Cristina variabile da ½ a 3.

Quando i saggi marginali di sostituzione dei due consumatori sono diversi, può avvenire uno
scambio vantaggioso per entrambi.
Invece, un’allocazione di beni è efficiente soltanto se i prodotti sono distribuiti in modo che il saggio
marginale di sostituzione relativo a ogni coppia di beni sia lo stesso per tutti i consumatori.
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La scatola di Edgeworth

Diagramma che illustra tutte le allocazioni possibili rispetto allo scambio di due beni tra due
persone o di due fattori tra due processi produttivi.

La scatola di Edgeworth–Quali scambi si realizzeranno e quale allocazione è efficiente può essere


illustrato usando un grafico noto come Edgeworth Box
Ciascun punto nella scatola di Edgeworth rappresenta simultaneamente i panieri di mercato di
Gianni e Cristina per cibo e vestiario.

In A, per esempio, Gianni ha 7 unità di cibo e 1 unità di vestiario, Cristina 3 unità di cibo e 5 unità di
vestiario. Gianni consegna 1 C in cambio di 1V, spostandosi da A a B. Cristina consegna 1V e
ottiene 1C, spostandosi anche lei da A a B. Il punto B rappresenta quindi i panieri di mercato di
entrambi dopo lo scambio reciprocamente vantaggioso.

L’allocazione iniziale prima dello scambio è A: G ha 7C and 1V & F ha 3C and 5V


L’allocazione dopo lo scambio è B: G ha 6C and 2V & F ha 4C and 4V

Allocazioni efficienti

La scatola di Edgeworth illustra le possibilità per entrambi i consumatori di incrementare la propria


soddisfazione effettuando degli scambi.
Se A rappresenta l’allocazione iniziale delle risorse, l’area colorata descrive tutti gli scambi
reciprocamente vantaggiosi.

Anche se uno scambio effettuato a partire da un’allocazione inefficiente è vantaggioso per


entrambe le parti, la nuova allocazione non è necessariamente efficiente.

Quando le curve di indifferenza sono tangenti, una persona non può migliorare il proprio
benessere senza che l’altra lo peggiori. C e D sono entrambe allocazioni efficienti, anche se Gianni
preferisce D a C e Cristina C a D. In generale, è difficile prevedere l’allocazione che verrà
raggiunta in una contrattazione, perché il risultato finale dipende dalle capacità di negoziazione
delle persone coinvolte.

Allocazione efficiente–Se il SMS di Guido e Francesca sono uguali in B l’allocazione è


efficiente•Questo dipende dalla forma delle rispettive curve di indifferenza

A: UG1 = UF1,ma i SMS Sono diversi Tutte le combinazioni nell’area grigia sono preferite ad A

La curva dei contratti

La curva dei contratti–Per individuare tutte le possibili allocazioni efficienti di cibo e vestiario tra
Francesca e Guido, cerchiamo i punti di tangenza di tutte le loro curve di indifferenza

Questo significa che la curva dei contratti contiene tutte le allocazioni per cui le curve di
indifferenza dei consumatori sono tangenti.
Ciascun punto sulla curva è efficiente perché un individuo non può migliorare il proprio benessere
senza che il benessere dell’altro si riduca

Commenti 1)Tutti i punti di tangenza tra le curve di indifferenza sono efficienti 2)La curva dei
contratti mostra tutte le allocazioni Pareto efficienti•Abbiamo allocazioni Pareto efficienti quando lo
scambio diminuirebbe il benessere di qualcuno
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Equilibrio del consumatore in un mercato concorrenziale

In un mercato concorrenziale i prezzi dei due beni determinano i termini dello


scambio tra i consumatori.

Se A rappresenta l’allocazione iniziale dei beni e la linea del


prezzo PP′ rappresenta il rapporto tra i prezzi, il mercato concorrenziale porterà a una situazione
di equilibrio in C, il punto di tangenza di entrambe le curve di indifferenza.
Di conseguenza, l’equilibrio concorrenziale è efficiente.

L’equilibrio è un insieme di prezzi per i quali la quantità domandata è uguale alla quantità offerta, in
ciascun mercato. In questo caso si tratta anche di un equilibrio concorrenziale poiché tutti i fornitori
e tutti i clienti sono price-taker.

Il mercato è in disequilibrio quando le quantità di cibo e vestiario domandate non sono equivalenti
alle quantità offerte. Questo disequilibrio dovrebbe essere soltanto temporaneo.

# Eccesso di domanda (scarsità) Si verifica quando la quantità domandata di un bene eccede la


quantità offerta.
# Eccessi di offerta (eccedenza) Si verifica quando la quantità offerta di un bene eccede la
quantità domandata.

Nel nostro esempio la quantità di cibo richiesta da (ogni ipotetica) Cristina è superiore alla
disponibilità a vendere di (ogni ipotetico) Gianni, mentre la disponibilità di Cristina a scambiare
vestiario è superiore alla quantità richiesta da Gianni.

Come conseguenza di questa situazione in cui c’è un eccesso di domanda di cibo e un eccesso di
offerta di vestiario, possiamo aspettarci un aumento del prezzo del cibo rispetto al prezzo del
vestiario.
Con il cambiamento dei prezzi, cambiano anche le quantità richieste da tutti gli operatori.
Alla fine i prezzi si regoleranno fino a raggiungere un equilibrio.

Riepiloghiamo ciò che conosciamo sull’equilibrio concorrenziale dal punto di vista del
consumatore:
1. Poiché le curve di indifferenza sono tangenti, tutti i saggi marginali di sostituzione dei
consumatori sono uguali.
2. Poiché ogni curva di indifferenza è tangente alla retta del prezzo, l’SMS tra vestiario e cibo di
ogni individuo è uguale al rapporto dei prezzi dei due beni.

Equità ed efficienza

# Frontiera delle possibilità di utilità Curva che mostra tutte le allocazioni di risorse efficienti
misurate in termini di livelli di utilità per due individui.

La frontiera delle possibilità di utilità mostra i livelli di soddisfazione che ogni persona ottiene dopo
aver effettuato uno scambio con un risultato efficiente sulla curva dei
contratti.

I punti E, F e G corrispondono a punti sulla curva dei contratti e sono efficienti.


Il punto H è inefficiente perché qualsiasi scambio all’interno dell’area colorata sarà vantaggiosa per
uno a entrambe le persone.
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Funzioni di benessere sociale

Descrive il benessere di una società nel suo insieme in termini di utilità per i singoli individui.
Una funzione di benessere sociale è utile quando si desidera valutare scelte politiche che
influiscono solo su alcuni componenti della società.

Una di queste funzioni, denominata utilitarista, valuta l’utilità di tutti allo stesso modo e
conseguentemente massimizza l’utilità totale di tutti i membri della società.

Ogni funzione di benessere sociale può essere associata a una determinata visione di equità, ma
alcune visioni di questo concetto non valutano esplicitamente le utilità individuali e quindi non
possono essere rappresentate con una funzione di benessere sociale.

Per esempio, una visione orientata al mercato sostiene che l’esito di un processo di mercato
concorrenziale è equo perché ricompensa i più capaci e attivi nel lavoro. Per esempio, se E è
l’allocazione di equilibrio concorrenziale, sarebbe considerata più equa di F anche se i beni sono
allocati in modo più diseguale in E.

Le quattro visioni dell’equità illustrate sopra sono disposte a grandi linee dalla più egualitaria a
quella meno egualitaria. Mentre la visione egualitaria richiede esplicitamente allocazioni eque,
quella rawlsiana pone maggiormente l’accento sul massimizzazione l’interesse dei più deboli. La
visione utilitarista implica invece alcune differenze tra i componenti della società più benestanti e
quelli meno benestanti. Infine, la visione orientata al mercato può condurre a una sostanziale
iniquità nell’allocazione di beni e servizi.

Equità e concorrenza perfetta

Il fatto che un equilibrio concorrenziale è sostenibile in qualunque punto della curva dei contratti è
un risultato fondamentale nella microeconomia.

È importante perché suggerisce una risposta a una domanda fondamentale: equità ed efficienza
sono concetti opposti? Per ottenere un’allocazione delle risorse più equa, occorre
necessariamente operare con una modalità Pareto-inefficiente?

La risposta data dal secondo teorema dell’economia del benessere indica che la ridistribuzione
non deve essere necessariamente in conflitto con l’efficienza economica.

Se le preferenze individuali sono convesse, ogni allocazione Pareto-efficiente (ogni punto


sulla curva dei contratti) è un equilibrio concorrenziale per una data allocazione dei beni.

Questo teorema dice, letteralmente, che ogni equilibrio considerato equo può essere ottenuto con
un’adeguata distribuzione delle risorse tra gli individui, senza che tale distribuzione debba
necessariamente generare inefficienze. Purtroppo, tutti programmi tesi alla redistribuzione dei
redditi nella nostra società sono economicamente costosi. Le tasse possono incoraggiare gli
individui a lavorare di meno o indurre le imprese a dedicare risorse allo scopo di evitare la
tassazione, piuttosto che a una produzione maggiore. Quindi, in effetti, c’è trade-off tra gli obiettivi
di equità ed efficienza, e occorre operare scelte difficili.

Efficienza nella produzione


Assumiamo
–Due inputs; lavoro e capitale
– E due prodotti; cibo e vestiti
–Molte persone posseggono e vendono inputs in cambio di reddito
–Il reddito è distribuito tra cibo e vestiti
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–La scatola di Edgeworth può essere usata per misurare gli inputs del processo produttivo

Un’allocazione dei fattori è tecnicamente efficiente se la produzione di un bene non può essere
aumentata senza diminuire la produzione dell’altro
Queste combinazioni danno la curva dei contratti della produzione

•salario (w), tasso di locazione del capitale (r)


•per minimizzare il costo di produzione si utilizzano combinazioni di capitale e lavoro tali che P’L/
P’K = w/r•ma P’L/P’K = SMSTLK. In conseguenza w/r = SMSTL
•Siccome SMST è la pendenza dell’isoquanto un equilibrio si verifica se le pendenze degli
isoquanti sono uguali tra di loro ed al rapporto tra i prezzi dei fattori
•In conseguenza, l’equilibrio concorrenziale giace lungo la curva del contratti della produzione ed
è, quindi, efficiente.

•Mostra le varie combinazioni di cibo e vestiario che possono essere prodotti con inputs
fissi di lavoro e capitale–Derivati dalla curva dei contratti

Perchè la frontiera è decrescente? Perchè è concava?


saggio marginale di Trasformazione SMT è la pendenza della frontiera In ciascun punto

I beni devono essere prodotti a costo minimo, ma anche nelle combinazioni corrispondenti alle
disponibilità a pagare dei consumatori•Vero quando SMS = SMT

Assumi
–SMT = 1 and SMS = 2
–Consumatori disposti a rinunciare a 2 vestiti per 1 cibo
–Ma il costo di produzione di 1 cibo è 1 vestito
–viene prodotto troppo poco cibo
–Per raggiungere l’efficienza occorre aumentare la produzione di cibo (SMS diminuisce e SMT
cresce

I benefici del libero scambio

Il vantaggio comparato: situazione in cui il paese 1 ha un vantaggio rispetto al paese 2 nella


produzione di un dato bene, perché il costo di produzione di un bene nel primo, relativamente al
costo di produzione di altri beni nello stesso paese, è inferiore al costo di produzione nel secondo,
relativamente al costo di produzione di altri beni in quel paese
–Il vantaggio comparato è una misura relativa, non assoluta

Il vantaggio assoluto: situazione in cui il paese 1 ha un vantaggio sul paese 2 nella produzione di
un bene perché il costo di produzione del pene nel primo paese è inferiore a quello nel secondo
paese.
-Un paese che ha un vantaggio assoluto nella produzione di tutti i beni non avrà un vantaggio
comparato nella produzione di tutti i beni

FRONTIERA DELLE POSSIBILITÀ PRODUTTIVE AMPLIATA p.584

Panoramica sull’efficienza dei mercati concorrenziali


L’analisi di equilibrio generale ha evidenziato due punti cruciali.
1) Per ciascuna allocazione iniziale di risorse, un processo di scambio concorrenziale tra individui,
attraverso lo scambio conduce a un risultato Pareto-efficiente.
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2) Il secondo teorema dell’economia del benessere stabilisce che in determinate condizioni (anche
se ideali), i problemi di equità e di efficienza possono essere trattati in maniera autonoma l’uno
dall’altro. Se siamo disposti a tralasciare gli aspetti di equità, sappiamo che esiste un equilibrio
concorrenziale che massimizza il surplus del consumatore e del produttore ed è quindi
economicamente efficiente.

Purtroppo, nessuno di questi risultati si ottiene necessariamente quando, per


qualche motivo, i mercati non sono più concorrenziali.

Elenchiamo le condizioni necessarie per l’efficienza economica negli scambi, nei mercati dei fattori
produttivi e nei mercati dei prodotti finali.

1. Efficienza nello scambio: tutte le allocazioni devono giacere sulla curva dei contratti di scambio:

Per i consumatori, la tangenza della retta di bilancio e della curva di indifferenza più elevata
assicura che:

2. Efficienza nell’utilizzo dei fattori di produzione:

Ogni produttore massimizza il profitto selezionando i fattori lavoro e capitale:


3. Efficienza nel mercato del prodotto finale: il mix di prodotti finali deve essere selezionato in
modo che:

I produttori che vogliono massimizzare il loro profitto aumentano la produzione fino al punto in cui:

Ma i consumatori massimizzano la loro soddisfazione nei mercati concorrenziali soltanto se:

da cui segue:

quindi:

Perché i mercati falliscono


I mercati concorrenziali falliscono per quattro motivazioni principali: potere di mercato,
incompletezza delle informazioni, esternalità e beni pubblici. Esaminiamole una per una.

Potere di mercato

Supponiamo, per esempio, che il produttore di cibo della nostra scatola di Edgeworth detenga una
posizione di monopolio. Sceglie quindi vendere una quantità minore rispetto alla concorrenza e ad
un prezzo più elevato.
Produzione inferiore significa costo marginale di produzione del cibo inferiore, e quindi un aumento
del costo marginale per produrre vestiario. Di conseguenza, il saggio marginale di trasformazione
diminuirà, poiché SMTCV = C’C/C’V

Potrebbe accadere, per esempio, di finire sul punto A della frontiera delle possibilità di produzione.
Produrre troppo poco cibo e troppo vestiario rappresenta un’inefficienza di produzione, perché le
imprese con potere di mercato applicano, nelle loro politiche di produzione, prezzi diversi rispetto a
quelli che i consumatori considerano nelle loro decisioni di acquisto.

Una spiegazione simile è applicabile al concetto di potere di mercato in un mercato dei fattori
produttivi.
Supponiamo che, grazie all’azione del sindacato, i lavoratori abbiano potere di mercato sulla
fornitura del loro lavoro nella produzione di cibo. Verrebbe fornito troppo poco lavoro nell’industria
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alimentare, a un tasso salariale troppo elevato (wC), e troppo lavoro nell’industria del vestiario a un
salario troppo basso (wV).

Nell’industria del vestiario le condizioni di efficienza di produzione sarebbero soddisfatte perché


SMSTLK V = wV/r.
Nell’industria del cibo, invece, il salario pagato sarebbe più elevato rispetto a quello dell’industria
del vestiario. Quindi, SMSTLKC = wC/r > wV/r = SMSTLKV

Il risultato è un’inefficienza dei fattori produttivi, poiché per ottenere efficienza occorre che il saggio
marginale di sostituzione tecnica sia sempre identico nella produzione di tutti i beni.

Incompletezza dell’informazione

La carenza di informazioni può costituire per i produttori un incentivo a offrire una quantità
eccessiva di alcuni prodotti e una quantità scarsa di altri.
In altri casi, mentre alcuni consumatori potrebbero rinunciare all’acquisto di un prodotto anche se
ne trarrebbero beneficio, altri comprerebbero prodotti che peggiorerebbero il loro benessere.
Una carenza di informazione può anche impedire lo sviluppo di alcuni mercati. Questi problemi
legati all’informazione possono condurre a inefficienze del mercato concorrenziale.

Esternalità

A volte, i prezzi di mercato non riflettono le attività di produttori o consumatori.


Si verifica un’esternalità quando un’attività di consumo o di produzione ha un
effetto indiretto su altre attività di consumo o produzione che non è riflesso
direttamente nei prezzi di mercato.
Come abbiamo spiegato, il termine esternalità è utilizzato perché gli effetti
(positivi o negativi) che si ripercuotono su altri elementi sono esterni al mercato.
Questa esternalità è la causa di un’inefficienza dei fattori di produzione.

Beni pubblici

A volte, i prezzi di mercato non riflettono le attività di produttori o consumatori.


Si verifica un’esternalità quando un’attività di consumo o di produzione ha un effetto indiretto su
altre attività di consumo o produzione che non è riflesso direttamente nei prezzi di mercato.

Come abbiamo spiegato, il termine esternalità è utilizzato perché gli effetti (positivi o negativi) che
si ripercuotono su altri elementi sono esterni al mercato. Questa esternalità è la causa di
un’inefficienza dei fattori di produzione.

7Bene non esclusivo, non rivale, che può essere reso disponibile in maniera poco
costosa, ma di cui non è facile impedire il consumo da parte di altri, una volta immesso sul
mercato.

Il fallimento di un mercato si può verificare quando il mercato stesso non riesce a


fornire beni a cui molti consumatori attribuiscono valore. Per esempio,
supponiamo che un’impresa stia considerando l’idea di intraprendere delle
ricerche su una nuova tecnologia per la quale non può ottenere un brevetto. Una
volta che l’invenzione diviene di dominio pubblico, altri soggetti possono
copiarla. Poiché è difficile escludere altre imprese dalla vendita del prodotto, la
ricerca non sarà redditizia.

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