Sei sulla pagina 1di 25

Domande di economia

1_Domanda e offerta

1) La curva di domanda illustra:


a) la relazione tra il prezzo di un bene e la sua quantità domandata
b) la relazione tra le quantità domandate di due beni
c) la relazione tra i prezzi di due beni domandati
d) la relazione tra il prezzo di un bene x e la quantità domandata del bene y

2) La legge della domanda:


a) stabilisce che c’è una relazione inversa tra prezzo e quantità domandata di un bene
b) stabilisce che c’è una relazione positiva tra prezzo e quantità domandata di un
bene
c) stabilisce che c’è una relazione inversa tra le quantità domandate di due beni
d) stabilisce che c’è una relazione inversa tra i prezzi di due beni domandati

3) La domanda di mercato:
a) si ottiene come somma verticale delle domande individuali
b) si ottiene come somma orizzontale delle domande individuali
c) si ottiene come somma orizzontale dei prezzi dei beni domandati
d) si ottiene come somma verticale delle quantità domandate dei beni

4) La legge della domanda stabilisce che un aumento del prezzo di un bene:


a) aumenta l’offerta di quel bene
b) riduce la quantità domandata di quel bene
c) riduce la domanda di quel bene
d) aumenta la quantità offerta di quel bene

5) Un aumento del prezzo delle automobili:


a) provoca uno spostamento lungo la curva di domanda delle automobili verso l’alto
b) provoca uno spostamento della curva di domanda delle automobili verso destra
c) provoca uno spostamento lungo la curva di domanda delle automobili verso il
basso
d) provoca uno spostamento della curva di domanda delle automobili verso sinistra

6) Una riduzione del reddito di un consumatore:


a) provoca uno spostamento lungo la curva di domanda di gelato verso l’alto (se il
gelato è un bene normale)
b) provoca uno spostamento della curva di domanda di gelato verso sinistra (se il
gelato è un bene normale)
c) provoca uno spostamento della curva di domanda di gelato verso sinistra (se il
gelato è un bene inferiore)
d) provoca uno spostamento lungo la curva di domanda di gelato verso l’alto (se il
gelato bene è un bene inferiore

1
7) Uno spostamento della curva di domanda di gelati verso destra può essere dato da:
a) un aumento del prezzo dei gelati
b) nessuna di queste risposte
c) una riduzione del prezzo dello zucchero se il gelato e lo zucchero sono
beni complementari
d) una riduzione del reddito del consumatore se il gelato è un bene normale

8) Se l’aumento del reddito di un consumatore porta ad una riduzione della domanda di


scarpe, allora le scarpe sono:
a) un bene normale
b) un bene complementare
c) un bene inferiore
d) un bene sostituto

9) Se l’aumento del prezzo di blue jeans porta ad un aumento della domanda di scarpe da
tennis, allora i blue jeans e le scarpe da tennis sono:
a) beni complementari
b) beni sostituti
c) beni inferiori
d) nessuna di queste risposte

10) La curva di offerta illustra:


a) la relazione tra il prezzo di un bene e la sua quantità offerta
b) la relazione tra le quantità offerte di due beni
c) la relazione tra i prezzi di offerta di due beni
d) la relazione tra il prezzo di un bene x e la quantità offerta del bene y

11) La legge dell’offerta stabilisce che una riduzione del prezzo di un bene:
a) aumenta l’offerta di quel bene
b) riduce la quantità offerta di quel bene
c) riduce la domanda di quel bene
d) aumenta la quantità offerta di quel bene

12) La legge dell’offerta stabilisce che:


a) c’è una relazione inversa tra prezzo e quantità offerta di un bene
b) c’è una relazione positiva tra prezzo e quantità offerta di un bene
c) la quantità offerta di un bene si riduce all’aumentare del prezzo di quel bene
d) stabilisce che c’è una relazione inversa tra la quantità offerta e domandata di un
bene

13) Un cambiamento del prezzo delle automobili provoca:


a) uno spostamento lungo la curva di offerta delle automobili
b) uno spostamento della curva di domanda delle automobili
c) uno spostamento della curva di offerta delle automobili
d) nessuna di queste risposte

14) Se il prezzo di un bene è al di sotto del prezzo di equilibrio:


a) c’è un eccesso di domanda e il prezzo dovrà aumentare per tornare all’equilibrio

2
b) c’è un eccesso di offerta e il prezzo dovrà ridursi per tornare all’equilibrio
c) la quantità domandata è minore della quantità offerta e il prezzo dovrà aumentare
per tornare all’equilibrio
d) nessuna di queste risposte

15) Una riduzione della domanda di un bene tende a:


a) ridurre il prezzo e la quantità di equilibrio
b) nessuna delle risposte
c) aumentare il prezzo di equilibrio e ridurre la quantità di equilibrio
d) ridurre il prezzo di equilibrio e aumentare la quantità di equilibrio

16) Un bene inferiore è un bene tale per cui un aumento del reddito causa:
a) una riduzione dell’offerta del bene
b) un aumento della domanda del bene
c) un aumento dell’offerta del bene
d) una riduzione della domanda del bene

3
2_Scelte del consumatore

Vincolo di bilancio

1) Il vincolo di bilancio di un consumatore rappresenta:


a. le possibili combinazioni di beni che il consumatore può permettersi di
consumare dati i prezzi e il reddito disponibile
b. le possibili combinazioni di beni che il consumatore vuole consumare dati i
prezzi e il reddito disponibile
c. la quantità consumata di due beni
d. nessuna di queste risposte

2) Il rapporto tra i prezzi tra un bene x e un bene y rappresenta:


a. la pendenza del vincolo di bilancio
b. la pendenza della curva di indifferenza
c. il saggio marginale di sostituzione
d. nessuna di queste risposte

3) Greta consuma solo libri (bene X sull’asse orizzontale) e schede telefoniche


telefoniche (bene Y sull’asse verticale). Il prezzo unitario dei libri è pari a 8 mentre
quello delle schede è pari a 10. Greta dispone di un reddito pari a 800. L’intercetta
verticale del vincolo di bilancio corrisponde a:
a. 100
b. 80
c. 4/5
d. 5/4

4) Greta consuma solo libri (bene X) e schede telefoniche (bene Y). L’inflazione fa
aumentare il prezzo unitario dei libri da 8 a 12 ed il prezzo delle schede telefoniche da
10 a 15. Dopo l’aumento dei prezzi il vincolo di bilancio:
a. si sposta parallelamente verso l’interno
b. ruota verso l’interno intorno all’intercetta orizzontale
c. ruota verso l’esterno intorno all’intercetta verticale
d. si sposta parallelamente verso l’esterno

5) Nadia spende tutto il suo reddito in caramelle (bene X) e quaderni (bene Y). Se il suo
reddito diminuisce:
a. Il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso l’interno
b. Il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso l’esterno
c. Il vincolo di bilancio ruota verso l’interno intorno all’intercetta orizzontale
d. Il vincolo di bilancio ruota verso l’esterno intorno all’intercetta verticale

4
6) Nadia spende tutto il suo reddito in caramelle (bene X) e quaderni (bene Y). Se il suo
reddito aumenta:
a. Il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso l’interno
b. Il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso l’esterno
c. Il vincolo di bilancio ruota verso l’interno intorno all’intercetta orizzontale
d. Il vincolo di bilancio ruota verso l’esterno intorno all’intercetta verticale

7) Ilaria consuma hamburger (bene x) e patatine (bene y). Se il prezzo della patatine si
riduce:
a. Il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso l’interno
b. Il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso l’esterno
c. Il vincolo di bilancio ruota verso l’interno intorno all’intercetta orizzontale
d. Il vincolo di bilancio ruota verso l’esterno intorno all’intercetta orizzontale

8) Siano dati i seguenti panieri contenenti penne e arance: x (3, 5), y (4, 8), z (6, 3).
a. x e y non possono trovarsi sulla stessa curva di indifferenza
b. x, y e z possono trovarsi sulla stessa curva di indifferenza
c. x e z non possono trovarsi sulla stessa curva di indifferenza
d. y e z non possono trovarsi sulla stessa curva di indifferenza

5
Scelta consumatore

1) Lucia consuma arance (bene x) e mele (bene y). Le arance sono un bene inferiore. Se
il prezzo delle arance aumenta:
a. per effetto di sostituzione la quantità domandata di arance si riduce e per
effetto di reddito la quantità domandata di arance aumenta
b. per effetto di sostituzione la quantità domandata di arance aumenta e per
effetto di reddito la quantità domandata di arance aumenta
c. per effetto di sostituzione la quantità domandata di arance si riduce e per
effetto di reddito la quantità domandata di arance si riduce
d. per effetto di sostituzione la quantità domandata di arance aumenta e per
effetto di reddito la quantità domandata di arance si riduce

2) Lucia consuma arance (bene x) e mele (bene y). Le arance sono un bene normale. Se
il prezzo delle arance si riduce:
a. per effetto di sostituzione la quantità domandata di arance si riduce e per
effetto di reddito la quantità domandata di arance aumenta
b. per effetto di sostituzione la quantità domandata di arance aumenta e per
effetto di reddito la quantità domandata di arance aumenta
c. per effetto di sostituzione la quantità domandata di arance si riduce e per
effetto di reddito la quantità domandata di arance si riduce
d. per effetto di sostituzione la quantità domandata di arance aumenta e per
effetto di reddito la quantità domandata di arance si riduce

3) Nel caso di beni perfetti sostituti, il saggio marginale di sostituzione è:


a. costante
b. infinito
c. pari a 0
d. non è definito

4) Nel caso di beni perfetti complementi, il saggio marginale di sostituzione è:


a. pari a 0 lungo il tratto orizzontale
b. pari a infinito lungo il tratto orizzontale
c. pari a zero lungo il tratto verticale
d. non definito lungo il tratto verticale e orizzontale

5) nel caso di beni perfetti complementi, il consumatore è:


a. sazio rispetto al bene Y lungo il tratto verticale della curva di indifferenza
b. sazio rispetto al bene X lungo il tratto verticale della curva di indifferenza
c. sazio rispetto al bene Y lungo il tratto orizzontale della curva di indifferenza
d. nessuna di queste risposte

6) Mara è disposta a sostituire 2 nocciole (N) con 5 mandorle (M). La sua funzione di
utilità può essere scritta come:
a) U=5N+2M
b) U=2N+5M
c) U=min(5N, 2M)

6
d) U=min(2N, 5M)

7) I beni x e y sono beni perfetti sostituti. Se il rapporto tra l’utilità marginale del bene x
e del bene y è maggiore del rapporto tra il prezzo del bene x e il prezzo del bene y,
allora:
a. verrà consumato solo il bene y.
b. verrà consumato solo il bene x
c. verrano consumati entrambi i bene
d. nessuna delle precedenti

8) Se un consumatore ha preferenze regolari e il rapporto tra l’utilità marginale del bene


x e del bene y è maggiore del rapporto tra il prezzo del bene x e il prezzo del bene y,
allora per raggiungere l’equilibrio dovrebbe:
a. aumentare il consumo del bene x e diminuire il consumo del bene y
b. aumentare il consumo del bene y e diminuire il consumo del bene x
c. aumentare il consumo del bene x e aumentare il consumo del bene y
d. nessuna delle precedenti

9) In corrispondenza di un paniere in cui spende tutto il suo reddito, il consumatore è


disposto a rinunciare a 4 unità di bene X per avere 2 unità aggiuntive di bene Y. I
prezzi di X e Y sono rispettivamente 15 e 5. Allora:
a. Il consumatore dovrà diminuire la quantità consumata di X e aumentare quella
di Y.
b. Il consumatore dovrà diminuire la quantità consumata di Y e aumentare quella
di X.
c. Il consumatore dovrà consumare solo Y.
d. Il consumatore dovrà consumare solo X.

10) Si consideri un consumatore le cui preferenze sono rappresentate dala funzione di


utilità U(X,Y)=min{3X,Y}. Quali che siano i prezzi dei due beni, questo consumatore
domanderà sempre:

a. tre unità del bene X per ogni unità domandata del bene Y.
b. tre unità del bene Y per ogni unità domandata del bene X
c. una unità del bene X per ogni unità domandata del bene Y
d. nessuna delle precedenti

11) Se la pizza e i panzerotti sono sostituti, una riduzione del prezzo dei panzerotti porta :
a. ad uno spostamento verso sinistra della curva di domanda di pizza.
b. ad uno spostamento verso destra della curva di domanda di pizza
c. la curva di domanda di pizza non si sposta
d. nessuna delle precedenti

12) Siano le scarpe e i lacci due bene perfetti complementi. Se il prezzo dei lacci si
riduce:

7
a. La quantità domandata di scarpe aumenta
b. La quantità domandata di scarpe si riduce
c. la quantità domandata di lacci si riduce
d. la quantità domandata di scarpe rimane invariata

13) Maria consuma solo panini (bene X) e hamburger (bene Y). In equilibrio l’utilità
marginale dei panini è pari a 40 mentre l’utilità marginale degli hamburger è uguale a
20. Se il prezzo dei panini è 8, allora il prezzo degli hamburger:
a. dovrà essere uguale a 4
b. dovrà essere uguale a 5
c. dovrà essere uguale a 10
d. dovrà essere uguale a 6

14) Loredana spende parte del suo reddito nell’acquisto di scatolette di cibo per gatti,
destinate alla sua gattina Susy. La sua funzione di utilità è: U(x,y)=xy4 , dove x indica
la quantità di scatolette di cibo per gatti e y rappresenta il consumo in tutti gli altri
beni. Il reddito mensile di Loredana è pari a 300 Euro e px = 0.4 Euro e py = 1 Euro.
Il vincolo di bilancio è dato da: 0.4x + y=300
Sapendo che il saggio marginale di sostituzione è MRS=(1/4)(y/x), Loredana
acquisterà:
i. 150 scatolette di cibo per gatti
ii. 180 scatolette di cibo per gatti
iii. 120 scatolette di cibo per gatti
iv. 200 scatolette di cibo per gatti

15) Valentina è un’appassionata d’arte e consuma tutto il suo reddito in cinema (C) e
teatro (T). Valentina è sempre disposta a sostituire una serata a teatro con tre serate al
cinema. La funzione di utilità di Valentina è :
a. U(T,C)=3T+C
b. U(T,C)=T+3C
c. U(T,C)=min(3T,C)
d. U(T,C)=min(C,3T)

16) Valentina è un’appassionata d’arte e consuma tutto il suo reddito in teatro (T) e cinema
(C). Il bene T è rappresentato sull’asse orizzontale e il bene C è rappresentato sull’asse
verticale. Valentina è sempre disposta a sostituire una serata a teatro con tre serate al
cinema. La sua funzione di utilità è U(T,C)=3T+C. Il biglietto del teatro costa 30 euro,
mentre quello del cinema 8 euro. Sapendo che il saggio marginale di sostituzione è
MRS=3, che il valore dell’intercetta verticale è 60 e il valore dell’intercetta orizzontale
è 16, la quantità ottima consumata dei due beni è:
a. T=0 e C=60
b. T=60 e C=0
c. T=0 e C=16
d. T=60 e C=16

8
3_Elasticità

1) L’elasticità incrociata del bene X al prezzo del bene Y è -3. Allora:


a. La quantità di X diminuisce all’aumentare del prezzo di Y, quindi X e Y sono
beni complementari
b. La quantità di X diminuisce all’aumentare del prezzo di X, quindi X e Y sono
beni complementari
c. La quantità di X aumenta all’aumentare del prezzo di Y, quindi X e Y sono
beni sostituti
d. La quantità di X aumenta all’aumentare del prezzo di X, quindi X e Y sono
beni sostituti

2) L’elasticità incrociata del bene X al prezzo del bene Y è uguale a 0. Allora:


a. La quantità di X diminuisce all’aumentare del prezzo di Y, quindi X e Y sono
beni complementari
b. La quantità di X diminuisce all’aumentare del prezzo di X, quindi X e Y sono
beni complementari
c. La quantità di X non varia all’aumentare del prezzo di Y, quindi X e Y sono
beni non correlati
d. La quantità di X aumenta all’aumentare del prezzo di X, quindi X e Y sono
beni sostituti

3) L’elasticità incrociata della domanda di Coca Cola rispetto al prezzo della Pepsi è 3. Se
la Pepsi aumenta il suo prezzo del 3%:
a. la quantità domandata di Coca Cola aumenta del 9%.
b. la quantità domandata di Coca cola si riduce del 9%
c. la quantità domandata di Coca cola non cambia
d. nessuna di queste risposte

4) Giovanni consuma fragole (bene X) e pesche (bene Y). L’elasticità della domanda di
fragole rispetto al reddito del consumatore è negativa:

A. le fragole sono un bene normale


B. le fragole sono un bene inferiore
C. le fragole e le pesche sono beni perfetti sostituti
D. le fragole e le pesche sono bene perfetti complementi

5) Se l’elasticità della domanda di un bene al suo prezzo è pari a –0.5, un aumento nel
prezzo del bene provocherà:
a. un aumento della spesa totale nel bene.
b. una riduzione della spesa totale nel bene
c. la spesa totale nel bene rimane invariata
d. nessuna delle precedenti

6) La funzione di domanda di mele di Marta ha elasticità unitaria. Se il prezzo delle mele


aumenta del 3% allora la spesa totale di Marta per le mele:

9
a. diminuisce del 3%.
b. aumenta del 3%
c. rimane invariata
d. nessuna delle precedenti

7) Se X e Y sono beni sostituti, l’elasticità della domanda del bene X al prezzo del bene
Y è:
a. negativa
b. positiva
c. è uguale a 0
d. nessuna di queste risposte

8) Se l’elasticità dei cioccolatini rispetto al reddito è pari a 3 e il reddito aumenta


passando da 1000 a 1100 euro allora:
a. la quantità domandata di cioccolatini deve crescere del 20%.
b. la quantità domandata di cioccolatini deve crescere del 30%
c. la quantità domandata di cioccolatini deve ridursi del 30%
d. la quantità domandata di cioccolatini non varia

9) Considerate una funzione di domanda anelastica:


a. la spesa totale nel bene in questione ed il suo prezzo variano sempre in
direzione opposta.
b. la spesa totale varia nella stessa direzione del prezzo.
c. la spesa totale non varia
d. nessuna di queste risposte

10
Offerta lavoro

1) La curva di offerta di lavoro è inclinata negativamente se:


a. L'effetto di reddito prevale sull'effetto di sostituzione e il tempo libero è un
bene normale.
b. L'effetto di sostituzione prevale sull'effetto di reddito e il tempo libero è un
bene normale.
c. L'effetto di reddito prevale sull'effetto di sostituzione e il tempo libero è un
bene inferiore.
d. L'effetto di sostituzione prevale sull'effetto di reddito e il tempo libero è un
bene inferiore.

2) In seguito ad una riduzione del salario orario, Mario decide di lavorare di più. Ciò
implica che per Mario il tempo libero è:
a. un bene normale
b. un bene inferiore
c. un bene perfetto sostituto
d. nessuna di queste risposte

3) Giovanni reagisce ad una riduzione dei salari con una riduzione dell'offerta di lavoro.
Questo significa che per lui il tempo libero è:
i. necessariamente un bene inferiore
ii. può essere sia un bene inferiore sia un bene normale.
iii. necessariamente un bene normale
iv. non può essere né un bene normale né un bene inferiore

4) Daniele ama consumare carne (C) e tempo libero (N). La sua dotazione di tempo (T)
ammonta a 16 ore al giorno, che possono essere destinate al lavoro (L) o al tempo libero.
Il salario di mercato (w) è pari a 10 per ora lavorata. Il prezzo della carne è pari a 1.
L’espressione del vincolo di bilancio è pari a:
a. C= 160-10N
b. C=180-10N
c. C+160=10N
d. C-10N=160

Costi, ricavi, valore aggiunto

1) I costi delle materie prime:


a. Sono costi variabili
b. Sono costi fissi
c. Sono costi marginali
d. Sono costi medi

11
2) I costi totali di produzione includono:
a. Costi marginali e costi medi
b. Solo i costi marginali
c. Costi variabili e costi fissi
d. Solo i costi variabili

3) I costi variabili hanno questo nome perché:


a. Cambiano al variare della domanda di mercato
b. Cambiano al variare dell’output prodotto
c. Cambiano al variare del livello di occupazione
d. Nessuna delle precedenti

4) L’andamento dei costi marginali:


a. Varia a seconda della quantità di output prodotto dall’impresa
b. E’ sempre decrescente
c. E’ sempre crescente
d. Varia a seconda della quantità di lavoro domandata dall’impresa

5) Se i costi marginali sono crescenti al crescere dell’output vuol dire che:


a. Ci sono rendimenti marginali crescenti
b. Ci sono rendimenti marginali costanti
c. Ci sono rendimenti marginali decrescenti
d. Nessuna delle precedenti

6) Per un determinato livello di output sapete che i costi medi variabili sono decrescenti
allora:
a. I corrispondenti costi marginali saranno minori dei costi medi variabili
b. I corrispondenti costi marginali saranno maggiori dei costi medi variabili
c. L’impresa non fa profitto
d. Nessuna delle precedenti

7) Il costo marginale del fattore lavoro indica:


a. Quanto costa all’impresa produrre
b. Quanto costa all’impresa assumere un lavoratore in più
c. Quanto costa all’impresa produrre un’unità in più di output
d. Quanto costa all’impresa produrre un’unita in più di output

8) I costi fissi:
a) Sono sempre decrescenti al crescere dell’output
b) Non cambiano all’aumentare dell’output
c) Sono sempre costanti
d) Nessuna delle precedenti

9) I ricavi totali sono:


a. Il profitto che l’impresa fa dalla vendita del suo output
b. Il guadagno che l’impresa fa dalla vendita del suo output
c. Il valore aggiunto che l’impresa crea
d. Nessuna delle precedenti

10) Se i ricavi totali sono maggiori dei costi variabili totali:

12
a. L’impresa fa sicuramente profitto
b. L’impresa fa una perdita
c. L’impresa non fa un profitto ma nemmeno una perdita
d. Nessuna delle precedenti

11) Il ricavo marginale:


a. Coincide sempre con il prezzo di vendita del bene
b. Deve essere uguale al costo marginale affinchè l’impresa massimizzi il suo profitto
c. E’ sempre positivo
d. Nessuna delle precedenti

12) Il valore aggiunto:


a. E’ uguale alla somma dei profitti, dei salari e delle rendite
b. E’ uguale ai ricavi totali
c. Coincide con il fatturato
d. E’ uguale al profitto

13
Funzione di produzione e produttività

1) La funzione di produzione:
a. Esprime una relazione tra l’andamento dei costi di produzione e la quantità di output
prodotto
b. Esprime una relazione tra la quantità dei fattori di produzione impiegati dall’impresa e
l’output prodotto
c. E’ sempre concava rispetto agli assi cartesiani
d. E’ sempre convessa rispetto agli assi cartesiani

2) Una funzione di produzione presenta rendimenti marginali decrescenti allora:


a. L’output aumenta all’aumentare del numero di lavoratori impiegati
b. L’output diminuisce più che proporzionalmente all’aumentare del numero dei lavoratori
impiegati
c. L’output aumenta meno che proporzionalmente all’aumentare del numero dei lavoratori
impiegati
d. L’output diminuisce all’aumentare del numero di lavoratori impiegati

3) Una funzione di produzione presenta rendimenti marginali crescenti allora:


a. L’output aumenta all’aumentare del numero di lavoratori impiegati
b. L’output aumenta più che proporzionalmente all’aumentare del numero dei lavoratori
impiegati
c. L’output aumenta meno che proporzionalmente all’aumentare del numero dei lavoratori
impiegati
d. L’output diminuisce all’aumentare del numero di lavoratori impiegati

4) Sapete che, tenendo costante la quantità di capitale investito, la produzione di un’impresa


aumenta meno che proporzionalmente rispetto al numero di lavoratori impiegati allora:
a. Ci sono rendimenti marginali costanti
b. Ci sono rendimenti di scala crescenti
c. Ci sono rendimenti di scala crescenti
d. Ci sono rendimenti marginali decrescenti

5) Un’impresa Italiana impiega 5 lavoratori per produrre 10 tonnellate di acciaio. Una


impresa Cinese impiega 20 lavoratori per produrre 100 tonnellate di acciaio:
a. La produttività marginale dell’impresa Italiana è più bassa di quella Cinese
b. La produttività media dell’impresa Italiana è più bassa di quella Cinese
c. La produttività media delle due imprese è uguale
d. Nessuna delle precedenti

6) Per un data quantità di capitale investito, La produttività marginale del lavoro:


a. Ci dice quanto varia l’output di un‘impresa al variare dei salari pagati ai lavoratori
b. Ci dice quanto varia l’input di un’impresa al variare della domanda di mercato
c. Ci dice quanto varia l’output di un’impresa al variare di una unità di fattore lavoro
d. Tutte le precedenti

7) La funzione di produzione:
a. E’ sempre crescente al crescere della quantità di input (capitale e lavoro)
b. E’ sempre costante al crescere della quantità di input (capitale e lavoro)
c. E’ sempre decrescente al crescere della quantità di input (capitale e lavoro)

14
d. Nessuna delle precedenti

8) Sapete che ci sono rendimenti marginali decrescenti allora:


a. I costi marginali sono crescenti
b. L’output aumenta meno che proporzionalmente all’aumento del numero di lavoratori
impiegati
c. L’output aumenta
d. Tutte le precedenti

15
Concorrenza perfetta

1) In un equilibrio di concorrenza perfetta:


a. Il prezzo è sempre uguale al costo marginale
b. Il prezzo è sempre uguale alla quantità prodotta
c. Il prezzo di equilibrio è sempre uguale al minimo del costo medio di produzione
d. Nessuna delle precedenti

2) In un mercato di concorrenza perfetta:


a. Ci sono tantissime imprese
b. Le imprese non fanno il prezzo di mercato
c. I consumatori non fanno il prezzo di mercato
d. Tutte le precedenti

3) Un equilibrio di lungo periodo di concorrenza perfetta:


a. Garantisce il più alto surplus del consumatore
b. Garantisce il più alto surplus del produttore
c. Garantisce il più alto surplus del produttore ma non del consumatore
d. Garantisce il più alto surplus totale

4) Un equilibrio di lungo periodo di concorrenza perfetta:


a. E’ il più efficiente dal punto di vista economico
b. E’ il più equo
c. E’ il più efficiente ed equo
d. Nessuna delle precedenti

5) In un equilibrio di lungo periodo in concorrenza perfetta:


a. Le imprese fanno profitti positivi
b. Le imprese fanno profitti negativi
c. Le imprese non fanno profitti
d. Le imprese sono in perdita

6) In un equilibrio di breve periodo in concorrenza perfetta:


a. Le imprese possono fare profitti positivi
b. Le imprese possono profitti negativi
c. Le imprese possono non fare profitti
d. Tutte le precedenti

7) A parità di costi, in un equilibrio di lungo periodo in concorrenza perfetta:


a. Si produce di meno rispetto ad un equilibrio di monopolio
b. Si produce di più rispetto ad un equilibrio di monopolio
c. Si produce la stessa quantità rispetto ad un equilibrio di monopolio
d. Il prezzo di equilibrio è più basso di quello che si avrebbe in monopolio

8) Un’impresa opera in un mercato di concorrenza perfetta. Allora il suo ricavo marginale:


a. E’ sempre uguale a zero
b. E’ sempre uguale al prezzo del bene che vende
c. E’ minore del prezzo del bene che vende
d. E’ superiore al prezzo del bene che vende

16
9) Un’impresa opera in un mercato di concorrenza perfetta. Allora la sua curva di domanda:
a. E’ sempre uguale al ricavo marginale
b. E’ sempre elastica
c. E’ sempre anelastica
d. E’ sempre maggiore del ricavo marginale

10) In un equilibrio di concorrenza perfetta:


a. Il prezzo del bene venduto è fissato dalle imprese
b. Il prezzo del bene venduto è fissato dal mercato
c. Il prezzo del bene venduto è sempre fissato in base al costo medio di produzione
d. Nessuna delle precedenti

17
Monopolio e monopolio naturale

1) In un mercato di monopolio:
a. Esistono molte imprese che non fanno il prezzo del bene che è venduto
b. Esistono poche imprese che non fanno il prezzo del bene che è venduto
c. Esiste una sola impresa che fa il prezzo del bene che è venduto
d. Esiste una sola impresa che non fa il prezzo del bene che è venduto

2) In un mercato di monopolio:
a. Il ricavo marginale coincide sempre con la curva di domanda di mercato
b. Il ricavo marginale è sempre più alto della domanda di mercato
c: Il ricavo marginale può essere negativo
d. Il ricavo marginale è sempre inferiore alla domanda di mercato

3) In un mercato di monopolio:
a. Non ci sono barriere all’entrata di nuove imprese
b. I consumatori fanno il prezzo del bene
c. Ci sono molte imprese
d. Una sola impresa fa il prezzo del bene

4) In monopolio il prezzo di equilibrio è maggiore del costo marginale:


a. Solo nel lungo periodo
b. Solo nel breve periodo
c. Solo se l’impresa fa il prezzo
d. Sempre

5) In un equilibrio di monopolio:
a. Il monopolista fa sempre un profitto positivo
b. Il monopolista fa un profitto positivo solo se il prezzo di equilibrio è maggiore al minimo
del costo medio di produzione
c. Il monopolista fa un profitto positivo solo se il prezzo di equilibrio è uguale al costo
marginale
d. Nessuna delle precedenti

6) A parità di costi, un equilibrio di monopolio:


a. E’ meno efficiente di un equilibrio di concorrenza perfetta
b. Garantisce lo stesso livello di efficienza di un equilibrio di concorrenza perfetta
c. E’ più efficiente di un equilibrio di concorrenza perfetta
d. Nessuna delle precedenti

7) In un monopolio naturale la curva dei costi medi di produzione:


a. E’ decrescente per ogni livello di produzione
b. E’ decrescente per livelli di produzione bassi ma poi cresce
c. E’ costante per ogni livello di produzione
d. E’ crescente per livelli di produzione bassi ma poi decresce

8) Se non vi è intervento da parte dello stato, in un monopolio naturale:


a. Il monopolista produce una quantità tale da uguagliare il suo ricavo marginale al costo
marginale
b. Il monopolista fissa un prezzo uguale al costo marginale

18
c. Il monopolista fissa un prezzo uguale al costo medio
d. Nessuna delle precedenti

9) In un equilibrio di monopolio:
a. Il monopolista produce una quantità tale da uguagliare il suo ricavo marginale al costo
marginale
b. Il monopolista fissa un prezzo uguale al costo marginale
c. Il monopolista produce una quantità tale da uguagliare il suo ricavo marginale al costo
medio
d. Tutte le precedenti

10) In monopolio:
a. Il ricavo marginale è sempre positivo per ogni livello di produzione indipendentemente dal
valore dell’elasticità della domanda
b. Il ricavo marginale è positivo solo se la curva di domanda è elastica
c. Il ricavo marginale è positivo solo se la curva di domanda è perfettamente elastica
d. Il ricavo marginale è positivo solo se la curva di domanda è perfettamente rigida

11) Un monopolio naturale è una forma di mercato in cui:


a. Una sola impresa ha la proprietà delle risorse produttive
b. E’ naturale che sia una sola impresa a produrre un determinato bene
c. L’andamento dei costi medi di produzione è sempre decrescente al crescere della quantità
prodotta
d. I costi marginali di produzione sono sempre maggiori dei costi medi al crescere della
quantità prodotta

12) In un monopolio naturale il price-cap serve per:


a. Impedire al monopolista naturale di fare un profitto positivo
b. Impedire al monopolista naturale di fare un profitto eccessivo
c. Impedire al monopolista naturale di uscire dal mercato
d. Tutte le precedenti

19
Concorrenza monopolistica
1) In un mercato di concorrenza monopolistica:
a. Le imprese producono tutte lo stesso bene
b. Le imprese producono varianti dello stesso bene
c. Le imprese producono beni complementari
d. Nessuna delle precedenti

2) In un mercato di concorrenza monopolistica:


a. Il numero delle imprese è fisso
b. Ci sono barriere all’entrata
c. Non ci sono barriere all’entrata
d. Ci sono solo due imprese

3) In un mercato di concorrenza monopolistica:


a. Le imprese fanno il prezzo del bene come in monopolio
b. Le imprese non fanno il prezzo del bene come in concorrenza perfetta
c. Ci sono barriere all’entrata come in monopolio
d. Ci sono solo due imprese

4) In un equilibrio di concorrenza monopolistica:


a. Le imprese possono fare un profitto positivo solo nel breve periodo
b. Le imprese possono fare un profitto positivo sia nel breve sia nel lungo periodo
c. E’ impossibile per le imprese fare un profitto positivo
d. Nessuna delle precedenti

5) A parità di costi, in un equilibrio di concorrenza monopolistica di lungo periodo:


a. Le imprese producono di più rispetto ad un equilibrio di concorrenza perfetta ma meno
rispetto ad un equilibrio di monopolio
b. Le imprese producono di meno sia rispetto ad un equilibrio di concorrenza perfetta sia
rispetto ad un equilibrio di monopolio
c. Le imprese producono di più sia rispetto ad un equilibrio di concorrenza perfetta sia
rispetto ad un equilibrio di monopolio
d. Le imprese producono di meno rispetto ad un equilibrio di concorrenza perfetta ma di più
rispetto ad un equilibrio di monopolio

6) A parità di costi, in un equilibrio di concorrenza monopolistica di lungo periodo:


a. Il prezzo è maggiore rispetto ad un equilibrio di concorrenza perfetta ma minore rispetto ad
un equilibrio di monopolio
b. Il prezzo è minore sia rispetto ad un equilibrio di concorrenza perfetta sia rispetto ad un
equilibrio di monopolio
c. Il prezzo è maggiore sia rispetto ad un equilibrio di concorrenza perfetta sia rispetto ad un
equilibrio di monopolio
d. Il prezzo è minore rispetto ad un equilibrio di concorrenza perfetta ma maggiore rispetto ad
un equilibrio di monopolio

7) In un mercato di concorrenza monopolistica il mark-up corrisponde:


a. Al profitto dell’impresa
b. Alla differenza tra il prezzo che l’impresa fa e quello che, a parità di costi, farebbe in
concorrenza perfetta

20
c. Alla differenza tra il prezzo che l’impresa fa e quello che, a parità di costi, farebbe in
monopolio
d. Nessuna delle precedenti

8) In un equilibrio di lungo periodo di concorrenza monopolistica:


a. Il prezzo uguaglia sempre il costo medio di produzione
b. Il prezzo è sempre maggiore del costo medio di produzione
c. Il prezzo uguaglia sempre il minimo del costo medio di produzione
d. Il prezzo è sempre uguale al costo marginale

9) In un equilibrio di concorrenza monopolistica:


a. Le imprese producono una quantità di output tale da uguagliare il costo marginale e il
ricavo marginale
b. Le imprese producono una quantità di output tale da uguagliare il costo marginale e il
prezzo
c. Le imprese producono una quantità di output tale da uguagliare il ricavo marginale e il
prezzo
d. Le imprese producono una quantità di output tale da uguagliare il ricavo marginale e il
costo marginale al prezzo

10) Un equilibrio di concorrenza monopolistica di breve periodo:


a. Non esiste
b. Esiste ma può non essere stabile
c. Esiste ed è stabile
d. Nessuna delle precedenti

21
Teoria dei giochi

1) Gli elementi che definiscono un gioco sono:


a. I giocatori
b. Le azioni o strategie
c. I pay-off
d. Tutte le precedenti

2) Un gioco in cui entrambi i giocatori decidono senza osservare la decisione del rivale si
definisce:
a. In forma estesa
b. In forma normale
c. Simultaneo
d. Sequenziale

3) Un gioco simultaneo:
a. Si rappresenta preferibilmente in forma estesa
b. Non si può rappresentare
c. Si rappresenta preferibilmente in forma normale
d. Nessuna delle precedenti

4) Un gioco sequenziale:
a. Si rappresenta preferibilmente in forma estesa
b. Si rappresenta disegnando l’albero del gioco
c. Prevede che uno dei due giocatori decida dopo aver osservato la scelta dell’altro
d. Tutte le precedenti

5) La soluzione di un gioco:
a. E’ un equilibrio di Nash
b. E’ una strategia dominante
c. E’ una coppia di azioni tale da garantire ad almeno un giocatore il pay-off più alto
possibile
d. E’ una coppia di azioni tale da garantire ad entrambi i giocatori il pay-off più alto possibile

6) In un gioco, un equilibrio di Nash:


a. Esiste sempre
b. E’ sempre unico
c. Può non essere economicamente efficiente
d. Tutte le precedenti

7) Nel gioco chiamato ‘dilemma del prigioniero’:


a. Entrambi i prigionieri ‘confessano’
b. Non esiste un equilibrio di Nash
c. Esistono due equilibri di Nash
d. Entrambi i prigionieri ‘tacciono’

8) Nel gioco chiamato ‘dilemma del prigioniero’:


a. Non esiste una strategia dominante
b. Esiste una strategia dominante per solo un giocatore
c. Esiste una strategia dominante per entrambi i giocatori

22
d. Nessuna delle precedenti

9) In un gioco, una strategia viene detta ‘dominante’ quando:


a. Permette di sempre ottenere i pay-off più alti
b. Viene scelta da entrambi i giocatori sempre indipendentemente dalle scelte fatte dal rivale
c. Viene scelta da un giocatore sempre indipendentemente dalle scelte fatte dal rivale
d. E’ la migliore possibile

10) Nel gioco chiamato ‘battaglia dei sessi’:


a. Non esiste un equilibrio di Nash
b. Esiste una strategia dominante
c. I giocatori possono comunicare tra di loro prima di prender le loro decisioni
d. Esistono molteplici equilibri di Nash

23
Duopolio

1) In un mercato oligopolistico:
a. Ci sono tante moltissime imprese che competono decidendo il prezzo del bene da
vendere
b. Ci sono poche imprese che competono decidendo la quantità da produrre di un
determinato bene
c. C’è solo un’impresa che fa il prezzo
d. Ci sono tante imprese che competono ma il prezzo del bene è deciso dalle autorità

2) In un duopolio di Cournot:
a. Le imprese massimizzano il loro profitto uguagliando il ricavo marginale al
prezzo del bene
b. Le imprese massimizzano il loro profitto uguagliando il ricavo marginale al costo
marginale
c. Le imprese massimizzano il loro profitto vendendo ad un prezzo maggiore del
costo medio di produzione
d. Le imprese non possono massimizzare il loro profitto perché esiste interazione
strategica

3) In un duopolio, la funzione di risposta ottima di un’impresa:


a. E’ il luogo dei punti che identificano i livelli di output che massimizzano il profitto
dell’impresa per ogni possibile livello di output dell’impresa rivale
a. E’ il luogo dei punti che identificano il profitto dell’impresa per ogni possibile
livello di output dell’impresa rivale
c. E’ il luogo dei punti che identificano il profitto dell’impresa per ogni possibile
livello di profitto dell’impresa rivale
d. Nessuna delle precedenti

4) In un duopolio, la domanda residuale:


a. Individua la porzione di domanda che un’impresa deve soddisfare per un
determinato livello di output prodotto dall’impresa rivale
b. Individua la domanda di mercato
c. E’ la curva di domanda di ciascuna delle due imprese
d. Individua la porzione di domanda che resta insoddisfatta dopo che le due
imprese hanno venduto il loro bene

5) Nel duopolio di Cournot in equilibrio:


a. Le due imprese producono sempre la stessa quantità di output e ottengono gli
stessi profitti
b. Le due imprese producono la stessa quantità di output ma ottengono profitti
diversi
c. Le imprese producono la stessa quantità di output e ottengono gli stessi profitti
solo se hanno costi marginali uguali
d. Le imprese producono la stessa quantità di output ma l’impresa Leader ottiene un
profitto più alto

6) A parità di costi, nel duopolio di Cournot in equilibrio:

24
a. Si produce un livello complessivo di output più alto che in monopolio anche se
ciascuna impresa produce meno del monopolista
b. Si produce un livello complessivo di output più alto che in concorrenza perfetta
c. Si produce un livello complessivo di output più basso che in monopolio
d. Nessuna delle precedenti

7) Un equilibrio di collusione:
a. E’ sempre stabile
b. E’ instabile
c. Non esiste
d. E’ stabile soltanto se le imprese che colludono hanno costi marginali uguali

8) In un duopolio di Stackelberg:
a. Le imprese decidono quanto produrre in modo simultaneo
b. Le imprese decidono a quale prezzo vendere il loro bene in modo simultaneo
c. Le imprese decidono a quale prezzo vendere il loro bene in modo sequenziale
d. Le imprese decidono quanto produrre in modo sequenziale

9) In un duopolio di Stackelberg in equilibrio:


a. Le imprese producono la stessa quantità
b. Le imprese producono la stessa quantità solo se hanno costi marginali uguali
c. Le imprese producono la stessa quantità ma fanno profitti diversi
d. Le imprese non producono mai la stessa quantità

10) In un duopolio di Stackelberg in equilibrio l’impresa Leader produce di più del


Follower:
a. Perché ha costi marginali più bassi
b. Perché ha il ‘vantaggio’ della prima mossa
c. Perché è più grande
d. Tutte le precedenti

25

Potrebbero piacerti anche