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ALTRE FORME DI MERCATO

Monopolio

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Giurisprudenza
MONOPOLIO
Il Monopolio è una forma di mercato caratterizzata dalla presenza di una
sola impresa che produce un bene per il quale non esistono sostituti
stretti

Passaggio dell’impresa da “PRICE TAKER” a “PRICE MAKER”

Tipologie:
MONOPOLIO DELLE RISORSE (una sola impresa detiene una risorsa
chiave);
MONOPOLIO LEGALE (una sola impresa detiene il diritto esclusivo di
produzione di un bene);
MONOPOLIO NATURALE (una sola impresa è in grado di fornire all’intero
mercato un bene o un servizio a costi più bassi di quelli che
affronterebbero due o più imprese).

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Giurisprudenza
MONOPOLIO

Il MONOPOLIO esiste perché la presenza di BARRIERE


impedisce l’entrata di nuove imprese.

Le BARRIERE hanno origine in:

Conoscenza esclusiva della tecnologia


Brevetti
Marchi
Licenze e concessioni governative
Economie di scala
Controllo esclusivo su un input fondamentale
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Giurisprudenza
MONOPOLIO

L’impresa monopolistica ha l’obiettivo di massimizzare il profitto, ma


ovviamente non è price-taker.

Max (Q) = Ricavo Totale (Q) – Costo Totale (Q) rispetto a Q

La curva di domanda fronteggiata dall’impresa monopolistiche è l’intera


domanda di mercato.

Il monopolista non è in grado di fissare congiuntamente il prezzo e la


quantità d’equilibrio:
Se fissa il prezzo saranno i consumatori a scegliere la quantità,
Se fissa la quantità saranno i consumatori a scegliere il prezzo.

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Giurisprudenza
MONOPOLIO

RICAVO TOTALE (RT):


risulta dal prodotto tra prezzo (P) e quantità venduta (Q).

RICAVO MEDIO (RMe):


indica quanto ricava l’impresa per unità di venduto;
è calcolato dividendo il RICAVO TOTALE ( RT ) per la quantità
venduta (Q)
RMe = P

RICAVO MARGINALE (RMa):


volume di ricavo aggiuntivo (RT ) generato dalla vendita di
un’ulteriore unità di prodotto (Q ).

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Giurisprudenza
MONOPOLIO

Quantità Prezzo Ricavo Ricavo


(ricavo totale marginale
medio)
0 - € 0
1 € 14.000 14.000 14.000
2 13.000 26.000 12.000
3 12.000 36.000 10.000
4 11.000 44.000 8.000
5 10.000 50.000 6.000
6 9.000 54.000 4.000
7 8.000 56.000 2.000
8 7.000 56.000 0
9 6.000 54.000 -2.000
10 5.000 50.000 -4.000
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Giurisprudenza
MONOPOLIO

Stante l’inclinazione NEGATIVA della curva di domanda , il RICAVO


MARGINALE di un’impresa monopolista è SEMPRE INFERIORE al prezzo del
bene che produce.

E’ questa una differenza fondamentale rispetto all’impresa in concorrenza


per la quale RMa = P

L’aumento della quantità venduta determina per il monopolista due effetti


destinati a comporsi sul RICAVO TOTALE ( P x Q) :

EFFETTO PRODUZIONE: aumenta la quantità venduta, quindi Q è


maggiore
EFFETTO PREZZO: diminuisce il prezzo, quindi P è minore.

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Giurisprudenza
MASSIMIZZAZONE DEL PROFITTO DEL MONOPOLISTA

Un monopolista massimizza il profitto scegliendo la quantità in


corrispondenza della quale il costo marginale e il ricavo
marginale sono uguali (punto A).
Ciò fatto, utilizza la curva di domanda per determinare il prezzo
che riesce a indurre i consumatori ad acquistare tutta la
quantità prodotta (punto B).

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Giurisprudenza
MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO NEL
MONOPOLIO
Il monopolista ha convenienza ad aumentare la produzione
vendibile fino a quando:

RMa > Cma

Si conclude che la quantità per la quale il monopolista


massimizza il profitto è identificata in base a

P > RMa = CMa

mentre per il concorrente è identificata da


P = RMa = CMa
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Giurisprudenza
RICAVO MARGINALE
P Di quanto varia la quantità se aumenta il
prezzo?
Di quanto varia il ricavo totale se
diminuisce il prezzo?
Come rappresento il ricavo MARGINALE?
a
PA

PB b

XA XA+1 Q
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Giurisprudenza
RICAVO MARGINALE
P Come viene rappresentato il Ricavo
Marginale?

D
A

XA XA+1 Q
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Giurisprudenza
RELAZIONE FRA RICAVO MARGINALE ED ELASTICITA’

Prezzo Curva di domanda lineare

a
Regione elastica (p > 1), RM > 0

Elasticità unitaria (p = 1), RM=0

Regione inelastica
(p < 1), RM < 0

Quantità
a/2b a/b
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Giurisprudenza
RICAVO MARGINALE ED ELASTICITA’

Il ricavo marginale è direttamente correlato al valore dell’elasticità

Il ricavo marginale è positivo quando l’elasticità è superiore ad 1

Il ricavo marginale è pari a zero quando l’elasticità è pari ad 1

Il ricavo marginale è negativo quando l’elasticità è sempre


inferiore al prezzo a meno che l’elasticità sia infinata.

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Giurisprudenza
RELAZIONE FRA RICAVO MARGINALE ED ELASTICITA’

In concorrenza perfetta, il prezzo e la quantità sono determinati


dall’offerta e dalla domanda: l’equilibrio è in C, dove il prezzo è
PC e la quantità è QC. Un monopolista riduce la quantità offerta
a QM, e si muove lungo la curva di domanda da C a M,
aumentando il prezzo a PM.

PM
M S

PC C

QM QC
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Giurisprudenza
La scelta del monopolista

Per determinare la quantità ottimale che determina il massimo


profitto, anche per il monopolio si adotta la regola marginale
dell’uguaglianza fra il costo marginale e il ricavo marginale.
Ma nel monopolio il prezzo va identificato sulla curva di domanda,
data la quantità offerta dal monopolista.

Cma

PM Cme

D
Rm
0
qM

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Giurisprudenza
IL MONOPOLIO E’ INEFFICIENTE

Poiché il monopolista applica un prezzo superiore al costo marginale,


non tutti i consumatori che attribuiscono al bene un valore superiore
al relativo costo lo acquistano.
Ciò significa che in monopolio i prezzi sono più alti e le quantità
prodotte inferiori rispetto alla concorrenza perfetta.
Dal punto di vista sociale è preferibile il monopolio o la concorrenza
perfetta?
Per rispondere a questa domanda è necessario un giudizio morale?
No, è sufficiente dimostrare che il monopolio è inefficiente.

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Giurisprudenza
MONOPOLIO: costo in termini di benessere

La quantità efficiente è data dall’uguaglianza fra il prezzo e il costo marginale


(P=CMa) e si ottiene solo in concorrenza perfetta.
Nel monopolio invece il prezzo è sempre superiore al costo marginale
(P>CMa)
Per questa ragione la quantità prodotta e venduta in regime di monopolio è
al di sotto del livello socialmente efficiente.
La perdita secca viene graficamente individuata dall’area del triangolo
compreso tra la curva di domanda (che descrive il valore per il
consumatore), quella del costo marginale (che riflette il costo di
produzione) e il livello della produzione.

Per tutti i livelli di prezzo compresi tra il massimo del monopolio (PM) e in
minimo della concorrenza perfetta (PC) è possibile aumentare il benessere
del consumatore e del produttore (dell’impresa).
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Giurisprudenza
MONOPOLIO: costo in termini di benessere

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Giurisprudenza
MONOPOLIO: costo in termini di benessere

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Giurisprudenza
MONOPOLIO: costo in termini di benessere

Il costo sociale del MONOPOLIO non sta tanto nel profitto del monopolista
quanto nel fatto che il monopolista sceglie di collocarsi a un livello di
produzione INFERIORE a quello che massimizza la RENDITA TOTALE dato che
pratica un prezzo superiore al COSTO MARGINALE.

Scelte di tipo POLITICO per rimediare al COSTO SOCIALE del MONOPOLIO :

* Stimolare la CONCORRENZA mediante


NORMATIVA ANTITRUST;
* REGOLAMENTAZIONE del comportamento
delle IMPRESE MONOPOLISTICHE;
* ISTITUIRE IMPRESE PUBBLICHE;
* RIMANERE INATTIVI .

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Giurisprudenza
MONOPOLIO NATURALE
CMeT decrescente all’origine del MONOPOLIO NATURALE

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Giurisprudenza
REGOLAMENTAZIONE DEL MONOPOLIO NATURALE

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Giurisprudenza
REGOLAMENTAZIONE DEL MONOPOLIO NATURALE

Il monopolio naturale presenta una curva del costo medio


totale sempre decrescente e, quindi, il costo marginale è
sempre inferiore al costo medio totale.

Di conseguenza, se l’autorità impone al monopolista


l’uguaglianza tra prezzo e costo marginale, al fine di
massimizzare il benessere economico, il prezzo è inferiore al
costo medio totale e l’impresa incorre in una perdita.

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Giurisprudenza
DISCRIMINAZIONE DEI PREZZI

Situazione nella quale il MONOPOLISTA pratica prezzi differenti a


gruppi diversi di acquirenti con l’obiettivo di incrementare i profitti
(es. biglietti cinema, treni, aerei, buoni sconto, etc.).
Scelta possibile ove i diversi gruppi di consumatori
siano nettamente distinti, non comunicanti e quindi non vi sia
possibilità di ARBITRAGGIO.
La perfetta discriminazione permette di raggiungere la stessa
posizione della concorrenza perfetta.
Quindi si ha la possibilità di MIGLIORARE il BENESSERE
COMPLESSIVO, perché il monopolio perfettamente discriminante è
efficiente.
E’ anche equo?
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Giurisprudenza
DISCRIMINAZIONE DEI PREZZI

Il monopolista applica il medesimo prezzo a tutti i Il monopolista è in grado di discriminare


compratori: il surplus totale equivale alla somma perfettamente il prezzo: il surplus del
del surplus del consumatore e di quella del consumatore è uguale a zero e il surplus totale
produttore. corrisponde al profitto del monopolista.
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Giurisprudenza

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