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Concorrenza
imperfetta
AC LAC2
LAC3
LAC1
D
Q
La concorrenza monopolistica
(Ipotesi)
• Caratteristiche:
– molte imprese
– modeste barriere all’entrata
– differenziazione del prodotto
• e dunque l’impresa fronteggia un curva di domanda inclinata
negativamente
– Libertà di entrata. Il n. di imprese si aggiusta fino a
fare tendere a zero il profitto
d1
30
250 Quantità
Nel breve periodo l’extraprofitto è tanto più elevato
quanto più rigida la domanda. Un’impresa con un
prodotto molto differenziato può conseguire elevati
extraprofitti nel breve periodo.
PCM
ACCM
E
D
MR
YCM Y
P MC
AC
P=AC
D
MR
YL Y
Concorrenza non di prezzo
In pratica le imprese che operano in
concorrenza monopolistica non si limitano a
fissare il prezzo e l’output, ma prendono
decisioni anche su altre variabili
Numero di imprese
Molte imprese
Una impresa
Poche
imprese
Brevetti
Detersivi Grano
Concorrenza Concorrenza
Monopolistica Perfetta
Collusione e cartelli
• COLLUSIONE
– accordo implicito o esplicito tra le imprese per
evitare o limitare la concorrenza reciproca
• CARTELLO
– accordo formale tra le imprese finalizzato a
evitare o limitare la concorrenza
• esempio: OPEC
La collusione è più difficile se:
• Esistono molte imprese nel settore
• Il prodotto non è omogeneo
• La domanda e le condizioni di costo
cambiano rapidamente
• Non vi sono barriere all’entrata
• Le imprese hanno capacità in eccesso
Ancora sulla collusione
• L’incentivo a violare l’accordo può essere
“controllato” attraverso un
• Impegno irrevocabile
– azione volontaria, attuata da un agente, che ne
restringe le scelte future
• Minaccia credibile
– minaccia che, dopo la realizzazione di un certo
evento, risulta essere la scelta ottima o obbligata
I mercati contendibili
• Un mercato contendibile è caratterizzato da una
libera entrata e una libera uscita
– non esistono costi irrecuperabili (sunk costs)
– è possibile una veloce entrata e uscita anche per
poco tempo (hit-and-run)
• Un mercato contendibile può impedire alle
imprese esistenti lo sfruttamento del proprio
potere di mercato
Barriere strategiche all’entrata
• Alcune barriere all’entrata sono strategicamente
create dalle imprese esistenti:
– minaccia di prezzi predatori
– capacità in eccesso
– pubblicità, ricerca e sviluppo
– proliferazione di prodotti
• Azioni che obbligano i potenziali entranti a costi
irrecuperabili.
L’utilizzo strategico della capacità in eccesso
la quantità prodotta dalla singola impresa è inferiore alla
quantità efficiente, quindi l’impresa potrebbe incrementare
la quantità di equilibrio e contemporaneamente ridurre il
costo medio.
La curva di domanda ad angolo (1)
Esaminiamo come
un’impresa percepisce la
P
propria curva di domanda
in un oligopolio
P0
Essa osserva il proprio
prezzo e il proprio livello
di output,
ma deve prevedere quale
sarà la reazione dei
concorrenti a qualsiasi
Q0 Q variazione del prezzo
La curva di domanda ad angolo (2)
L’impresa si aspetta che una propria
riduzione del prezzo sarà imitata anche
P dai concorrenti, che interpretano questa
azione come un’azione aggressiva
P0
… allora la domanda, a seguito di
una riduzione del prezzo, sarà
inelastica.
La curva di domanda sarà
D ripida per prezzi inferiori a P0.
Q0 Q
La curva di domanda ad angolo (3)
L’impresa ipotizza di
avere una curva di
D domanda ad angolo
Q0 Q
La curva di domanda ad angolo (4)
Date queste ipotesi l’impresa prevede che i
propri ricavi si ridurranno sia nel caso di una
P riduzione sia nel caso di un aumento del prezzo
Y* Y
Domanda ad angolo e ricavo marginale
La teoria dei giochi:
alcune parole chiave
• Gioco
– situazione nella quale agenti interdipendenti devono
compiere scelte intelligenti
• Strategia
– linea di comportamento che l’agente seguirà, in ogni
situazione prevedibile
• Strategia dominante
– la migliore strategia possibile, indipendentemente
dalle scelte degli altri agenti
… razionalità di … Snoopy
Clint Lee “Il mondo si divide in due categorie: chi ha
la pistola carica e chi scava. Tu scavi"
1
Eli
Clint Eli
Lee
3 Clint is dead?
Molto spesso le imprese oligopolistiche adottano un comportamento
strategico: agiscono in base alle mosse compiute dagli avversari per
“rubare” quote di mercato.
Per questo, spesso, in mancanza di accordi per cooperare, producono
esiti negativi per tutte (riduzione dei margini di profitto).
La “teoria dei giochi” ha studiato il comportamento strategico tipico di
queste imprese.
Esempio di “gioco non cooperativo” è il dilemma del prigioniero.
Supponiamo che Bonnie e Clyde (criminali incalliti) siano arrestati.
Al momento dell’arresto vengono trovati con armi illegali per il cui
possesso la condanna è 1 anno.
Vengono interrogati in stanze diverse contemporaneamente.
Il magistrato propone a ciascuno un patto: se confessa e denuncia il
complice, gli verrà condonata l’assenza di porto d’armi e verrà
liberato. Al complice verranno dati 20 anni. Se entrambi confessano, la
condanna è 8 anni (parziale condono per avere confessato).
Questa è la “matrice delle vincite (payoffs):
Impresa B