Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Esercizio
13.1
13.2.
20Q, con Q=
i=1
te di passare da una funzione dei costi totaH TC(Q) 50Q a TC(Q) =28Q,
gazione.
Esercizio 13.3
Considerate un mercato in cui la funzione di domanda per il bene Q e data
da P(Q) 100 - Q. II costo margin ale e medio per Ie imprese presenti nel
mercato e costante e pari a 70. Assumete che si renda disponibile un'inno
vazione di processo in grado di ridurre il costa marginale da 70 a 60.
a) Cosa un brevetto?
e drastica
non
drastica.
ne?
Esercizio 13.5
1.
13.
primi mesi del 1987, un centro di rice rca realizzi e brevetti un'importante
scoperta per il mercato dei videogiochi, che porterebbe il costa margin ale
di produzione ad assumere valore pari a: k40, dove k e un parametro, con
< k < 1.
centro di rice rca intende vendere il brevetto a qualche pro
duttore.
Nel mercato esiste, oltre all'impresa N, anche un potenziale entrante
(E), che solo nel caso in cui riusdsse ad acquistare il brevetto dal centro di
ricerca sarebbe in grado di entrare nel mercato e competere con N (in caso
contrario E non sarebbe in grado di entrare nel mercato). In tal caso Ie due
imprese produrrebbero entrambe competendo a la Coumot e producendo
qN e qE rispettivamente.
siderata
e non
drastica.
Esercizio 13.6*
se hanno una funzione dei costi totali pari a TCj(qj) =70qj, dove qi indica
Gli accordi di joint venture in R&S sono frequenti tra Ie imprese. Secondo
tali accordi Ie imprese organizzano un'attivita di ricerca e sviluppo con
giunta, condividendo informazioni, costi e risultati, e benefidando COS! di
spillover e sinergie. Spesso si sostiene che gli accordi di joint venture incen
tivino Ie imprese ad investire maggiormente in ricerca e sviluppo. Ma tale
risultato e valido sotto alcune condizioni.
a) Spiegate cosa si intende per esternalita positive da un'impresa verso
un'altra impresa.
b) Spiegate come gli spillovers nell' attivita di R&S tra imprese possano es
sere interpretati come estemalita positive. Discutete, quindi, come in situa
zioni in cui esistono spillovers tra imprese nell' attivita di ricerca e sviluppo,
gli accordi di joint venture possano attenuare il problema del fallimento del
mercato dovuto alIa presenza di estemalita.
Supponete che due imprese (indicate con impresa 1 e impresa 2) che com
petono a la Cournot nel settore dei prodotti chimid industriali si accordino
per portare avanti un progetto comune di ricerca e sviluppo.
Considerate Ia seguente domanda di mercato: P( Q) = 120 - Q, dove
Q:=: ql + q2' La funzione di costo totale delle due imprese e uguale a TCiq,)
=20q,. Supponete che Ie imprese possano condurre attivita di ricerca e svi
Iuppo in modo da poter diminuire i propri costi ill produzione.
costa
dell'investimento in R&S per Ie due imprese, indicato con Xi' con i = 1; 2, e
,c.
pari a - '. risultato di tale attivita sarebbe per l'impresa 1 una riduzione
2
del costa margin ale da 20 a C1> con cl =20 - Xl - {3Xb e per l'impresa 2 una
riduzione del costa marginale da 20 a C2' con c2 =20 - X2 - {3xI' dove il pa
rametro {3, 0 S; {3 S; 1, rappresenta 10 spillover dell'attivita di ricerca di
un'impresa sull'altra impresa.
206
207
a) Calcolate l'output ed
Innovazione drastica
p
c P~(d I \: " ,
c
P~(f)
brio Ii la Coumot, con imprese asirnrnetriche aventi costi marginali Cl e C2,
},
"",
~
e poi sostituite i valori assegnati di Cl e C2)'
"\1
:;....
c
t
<
_
d) Scrivete l'espressione dei profitti delle due irnprese in funzione dei rela
D
tivi livelli di irivestimento in R&S.
Q
Q
j) Supponete ora che Ie due irnprese decidano di attivare una joint ventu
MR
MR
re in R&S. Trovate qual e l'investimento ottirnale delle due imprese in
R&S.
Soluzioni
Soluzione
I3.I
c= 60.
Dopo l'innovazione:
se l'innovazione e non drastic a (caso c) alIora affinche l'impresa innovatrice pos
sa impedire che Ie altre imprese producano, accaparrandosi COS! tutta la domanda
di mercato, dovra fissare un prezzo appena inferiore (diciamo di un e> 0, piccolo a
piacere) al costa marginale delle altre imprese che non hanno innovato (il cui costo
marginale resta quindi pari a 60), ossia: P=60 e;
se l'innovazione e drastica (caso d), anche se l'impresa innovatrice praticasse il
prezzo di monopolio (che e Ia situazione che assicurerebbe il maggior profitto pos
sibile all'impresa) Ie altre imprese non sarebbero in grado di restare nel mercato e
produrre dato che il loro costo marginale uguale a 60 e maggiore del prezzo di
monopolio. Quindi, il prezzo di equilibrio praticato dall'impresa innovatrice sareb
be proprio 111(~) =58.
e) Prima dell'innovazione, essendo in concorrenza perfetta, 5i ha che: P'=
SoIuzione
I3.2
0) Affinche un'innovazione sia drastica deve valere che PM(~) < c. Calcoliamo quin
di PM(!:') impostando la semplice regola di massimizzazione del profitto MR =MC,
ottenendo: 80-4Q=28, da cui si ottiene: {!= 13 e 111()=54 che maggiore di~,
208
e non drastica.
20 9
Q"
(80 - c)
=
4 -
e PMf) == 80 - 2 - -
< C, sl ha:
= 13, P'MPOST
QMPOST
f}
c)
40 - - P" =
2
I suoi profitti sarebbero ora pari a:
II1
POST
30+e
30+ e
== (50 - e) - - - 28
II:sPOST -
7.5,
P*MPRE
65
II"fRE == 330.
Soluzione 13.3
a) Un brevetto
b) Dato che
= 338.
Soluzione 13.4
== 330.
vcp
(54 - 28) . 13
La risoluzione
== 15.
225.5.
II1:POST -
30 +
II1: POST
== 54
112.5.
qE= 14 - -qM'
2
IItt(~)
P(Q)qM - C~M
- 2(qM + qE)] qM
20qM
2
Risolvendo per sostituzione il sistema tra Ie due funzioni di reazione, abbiamo:
1
qE = 14 -
2" qM
= 14 -
1
2 qE),
2" (10
;:: IIttCournot(c) +
II~{.ournot
{f)
da cui:
k > 004.
qf:..Cournot
12
qttCaurnat
10 -
1
2
. 12
b) La risoluzione
=4
+ 12 = 16
pCaurnot = 60
2(16)
4.
28.
J) La risoIuzione
II-r,Coumot
(28 - 4) . 12
288
IIttCoumot
(28
.4
32.
meno del
concorrente potenziale entrante, d attendiamo che N mostri un comportamento
piii inerziale essendo menu soggetto alIa pressione competitiva di altre imprese.
Calcoliamo quanta ora il monopolista sarebbe disposto ad offrire.
IIN() sono i profitti nel casu in cui acquistasse l'innovazione.
Nel caso in cui invece N non acquistasse l'innovazione, essendo Ia probabilita
che l' acquisti il potenziale entrante pari a (1 g) =0.7, allora i profitti attesi del
monopolista sarebbero uguali a:
e)
{(1
g)II~Cournot
gII~i~)}
ossia:
con probabilita (1 - g) il potenziale entrante acquista il brevetto, entra e corn
8
pete con N Ii la Cournot, e COS! N ottiene i profitti
=9;
2I2
21)
Abbiamo tutti i dati che ci servono per risolvere l'esercizio. Ci manca solo
IIN(e), che calcoliamo impostando la condizione di ottimo: 60 - 4Q = 40, da cui:
Q"=5, e quindi II*N(e) = (50-40) '5=50.
Quindi possiamo ora determinare quanto il monopolista sarebbe disposto ad
offrire:
IIM (c) - {(I - (})II-;.Fournot + ()IIN(c)}
-
8
162 - 0.7 . - - 0.3 . 50
9
Dobbiamo trovare illivello di intensita ottimale con cui l'impresa svolge l'attivi
ta di R&S. A tal fine massimizziamo rispetto alla variabile di scdta x il valore attua
Ie dei profitti 2:
146.37
VA(II) = I
IIi,Cournot - 0
:~
1_
1_
{)T
1 _ {)T
- - {[MC - (MC - x)] . Q"} - l(x)
1 - ()
1 _ {)T
~ {xQ"} - 15'?
150.2
1_
(1 - ()) 9
{(I - ()) :
+ (}50}
e dato dalla
condizione P=MC, ossia: P*=70. Dalla funzione di domanda si ricava la quantita
totale di equilibrio: Q"= 100 - 70 = 30.
()T
1 - 0.0920655
0.9079345
1 - 0.09090
0.091
1-{)
= 9.977.
214
{)T
~30x-15'?
+ (}50.
{)T
~IIt
sia maggiore di
IIM (!,:) - {(I - (})n~Fournot + ()IIN(c)}
lIt
ossia:
{f-1
t=l
2.
= MC -
x*
70 - 10
60.
Si veda l'Appendice del capitolo per un breve ripasso sul calcolo del valore attuale.
21 5
c)
Soluzione 13.7
a) Per esternalita si intende una situazione in cui il comportamento di un'impresa
e direttamente
influenza to dalle scelte dall' altra impresa, senza che tale influenza
passi per i meccanismi di mercato. Se l'influenza e positiva {ad esempio Ie sceite di
un'impresa diminuiscono i costi di un'altra impresa} allora si parla appunto di
esternalita positive.
b) L'esistenza di spillover nell'attivita di R&S implica che alcuni risultati derivanti
dalla ricerca e dalle innovazioni di alcune imprese diventano disponibili e di pub
blico dominio anche per Ie altre imprese. Quindi l'impresa innovatrice, che investe
in R&S, non riesce ad appropriarsi interamente dei benefici derivanti dalla propria
attivita di ricerca. L'esistenza di spillover, quindi, e equiparabile ad un'esternalita
positiva che l'attivita di ricerca e sviluppo di un'impresa ha su un'altra impresa: dei
in termini di ricerca e conoscenza raggiunti da un'impresa se ne possono
appropriare anche altre imprese. Tipicamente in presenza di esternalita positive, Ie
imprese tendono a produrre di meno del bene (in tal caso di ricerca e sviluppo)
che genera l'esternalita, ossia si ha un sottoinvestimento 0 sottoproduzione di tale
bene rispetto a quanta desiderato a livello sociale, a causa del fatto appunto che
l'impresa che genera esternalita positive non e in grado di godere totalmente dei
benefici derivanti dalla propria attivita.
Le joint ventures in R&S possono risolvere tale problema internalizzando l'e
sternalita. Infatti, costituendo un'unica unita di ricerca e considerando la massimiz
zazione dei profitti congiunti delle imprese coinvolte, si terrebbe conto delle rela
zioni che intercorrono tra Ie diverse entita, e quindi delle Ioro attivita, che compon
gono Ia joint venture..
(120 -
xJ..
c)
nl
qI -
q2) -
x12
Clql
an
ql
1
- 2 q2'
120 - C2
q2 =
=
q*2 -
-2 ql '
120 - 2Cl + C2
3
120 - 2C2 + Cl
Sostituendo ora i valori del costa margin ale per Ie due imprese, dati dal testa del
I'esercizio, si ottiene per l'impresa 1:
ql*
120 - 2C1 + C2
3
1)x2
3
e per l'impresa 2: q~ _ 100 + (2 - fJ)X2 + (2(J - 1)x1
3
d) Calcoliamo dapprima il prezzo di
160 - (1 + (J)Xl
3
217
(1
fJ)x2