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CAPITOLO 1

Nel primo capitolo si delineeranno gli elementi microeconomici e giuridici


preparatorii alla comprensione dei futuri capitoli, mantenendo particolare
attenzione sui tratti che risultano rilevanti per il diritto antitrust ed i prezzi
predatori.

1.1 IMPRESA
Secondo l’articolo 2082 del Codice Civile ( R.D. 16 marzo 1942, n. 262)
L’impresa è l’attività in quanto serie coordinata di atti unificati da una
funzione unitaria, caratterizzata da uno specifico scopo . ossia produzione o
scambio di beni e servizi , sia da specifiche modalità di svolgimento che si
concretizzano in organizzazione , economicità . professionalità.
Secondo un’ aspetto economico per impresa si intende l’utilità produttiva
fondamentale in un’economia di mercato o mista.
Per utilità produttiva ci si riferisce al complesso di manodopera , conoscenza
e capitali che possiede particolari ineludibili quali l’efficienza e la
sistematicità , ovvero, l’organizzazione produttiva. Ciò nonostante, il concetto
e la definizione di impresa muta a seconda della disciplina che prendiamo in
considerazione.
Sempre da un punto di vista economico, l’impresa raffigura l’ente che acquista
determinati input , ossia capitale e lavoro, col fine ultimo di generare e
vendere beni e servizi , cioè output. Il fine ultimo delle imprese è quello di
conseguire profitti , ossia la differenza tra ricavi totali e costi totali, che
possano remunerare l’impegno del soggetto economico : l’imprenditore
Secondo il Codice Civile “È imprenditore chi esercita professionalmente
un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di
beni o di servizi.”
Gli fondamenti che rappresentano l’impresa sono : l’imprenditore , inteso
come manager o proprietario , e la tecnologia ossia , i differenti modi di
combinare i fattori produttivi per ottenere un prodotto/ servizio finale.
Tale definizione , venne elaborata alla fine del XIX secolo, e quindi ,studia
l’impresa come il luogo della produzione e della trasformazione di input in
output.
Secondo la teoria neoclassica dell’impresa, essa deve essere gestita da un
imprenditore che abbia un comportamento razionale; ed inoltre, che abbia una
conoscenza perfetta del mercato e che gli oneri ed i benefici della suddetta
siano espressi dai ricavi e dai costi; ulteriormente per raggiungere l’obbiettivo
quale, massimizzazione dei profitti , l’imprenditore o manager deve chiarire
due problemi:
1) In primis , analizzare la tecnologia a disposizione e riuscire a combinare
gli input per ottenere gli output in modo efficiente , quindi terrà in
considerazione le tecniche Pareto Efficienti.
Cosi facendo, l’imprenditore potrà operare a sua scelta e giungere alla
funzione di produzione .

Secondo il testo , I PRINCIPI DI ECONOMIA , 5 Ed., Zanichelli 2012 :


Quest’ultima è “ la relazione tra le quantità di produzione di un bene
economico e le quantità dei singoli fattori di produzione . Essa è una funzione
matematica che mette in relazione il flusso di un bene prodotto Y e il flusso
degli n fattori produttivi X utilizzati nel processo produttivo in un determinato
periodo di tempo. Dato un insieme di produzione Z , la funzione di produzione
associa la quantità massima di produzione ottenibile con una determinata
combinazione di quantità dei fattori produttivi, in un determinato periodo di
tempo , a parità di capitale . Nel caso più semplice di un prodotto Y e di un
fattore X la funzione di produzione è formulata nel seguente modo : Yq=f(xq).

Oltre a ciò , l’imprenditore dovrà definire la scala di produzione in modo da


conseguire l’obiettivo di massimo profitto. Per la regola marginalista di
massimizzazione del profitto , l’impresa produrrà le quantità di output tale che
il ricavo marginale eguagli il costo marginale
Quindi il manager o imprenditore si limiterà ad analizzare il procedimento di
trasformazione e di combinazione dei fattori , successivamente alla scelta della
funzione di produzione.

Per quanto riguarda sempre tale concetto di impresa , il diritto comunitario ,


quindi , la giurisprudenza ha cercato di elaborare tale nozione. Secondo la
Corte di giustizia della comunità Europea “ nel contesto del diritto della
concorrenza, la nozione di impresa abbraccia qualsiasi entità che svolge
un’attività economica indipendente dal suo status giuridico e dal suo modo di
finanziamento , e che l’attività di collocamento è un’attività economica” (corte
di giustizia , 23 aprile 1991). Questa nozione, secondo la Corte di Giustizia è
indipendente da uno scopo di lucro e di una personalità giuridica, ciò che
realmente deve essere fondamentale è quindi lo svolgimento dell’attività
economica , necessariamente dietro il corrispettivo di un prezzo , ossia la
remunerazione. Per concludere , tale dottrina denota l’adozione di un regime
estensivo e trascura un regime comunitario , ponendo un’analisi sul criterio
comunitario. Mentre , l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(A.G.C.M) italiana , elabora una nozione di impresa in linea con quella
comunitaria. Nella normativa degli Stati Uniti viene meno una esplicita e
chiara enunciazione del concetto di company. Ciò nonostante , consideriamo
sovrapponibile la nozione di impresa fornita dall’analisi economica con quella
delle scienze giuridiche in materia di antitrust , essendo fondato su concetti
molto estesi, tesi a far rientrare in tale categoria una proficua numerazione di
fattispecie.

1.2 IL MERCATO
L’impresa , considerata unità primaria del sistema economico , opera in stratta
simbiosi con un contesto esterno con il quale si confronta continuamente, con
cui crea relazioni e verso cui indirizza i risultati della propria attività e da cui
riceve stimoli e condizionamenti. L’ambiente in cui l’impresa agisce può
essere visto da due diverse angolazioni : come il microambiente e il macro
ambiente. Il micro ambiente è l’insieme dei soggetti con cui l’impresa
interagisce , mentre il macro ambiente è una combinazione di elementi di varia
natura che non possono essere ignorati dall’imprenditore nel momento in cui
stabilisce le proprie strategie. Il contesto generale ove l’impresa svolge le
inerenti funzioni può essere indicato con il termine di mercato.
In economia , con il termine di mercato, indichiamo un luogo (anche in
senso figurato) e al contempo anche il momento in cui vengono realizzati
gli scambi economico-commerciali, quindi dove vengono acquistati e ceduti
materie prime , beni, servizi, denaro , strumenti finanziari del particolare
sotto sistema economico di riferimento;

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