Sistemi
Teoria
dell’Allenamento
Matteo Romanazzi, PhD
La Forza
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La Forza (Force)
Misura dell’interazione tra corpi che causa
una variazione di moto o deformazione.
F=m*a (lineare)
m = massa
a = accelerazione
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La Forza muscolare
(Strength)
“Si può definire la forza dell’uomo come la
sua capacità di vincere una resistenza esterna
o di opporvisi con un impegno muscolare”.
(ZATSIORSKY V.M., 2008)
Matteo Romanazzi
CONTRAZIONI MUSCOLARI
Tipi di contrazione con cui viene espressa la forza muscolare
ISOMETRICA o STATICA: contrazione con aumento della tensione del muscolo, ma senza
accorciamento e spostamento apparente delle fibre. Durante la contrazione muscolare la distanza tra
i due capi articolari rimane invariata (il carico non viene né vinto, né si cede ad esso); la velocità
angolare è nulla.
ISOTONICA o DINAMICA: Il muscolo si accorcia sviluppando una tensione variabile, nel vincere
un carico costante. I due capi articolari si avvicinano durante la contrazione. Le contrazioni
isotoniche, si differenziano in:
a. Concentriche: fase durante la quale il muscolo si accorcia le inserzioni tendinee estreme del
muscolo si avvicinano ed il carico viene spostato o sollevato. La velocità angolare è positiva.
b. Eccentriche: fase durante la quale il muscolo si allunga le inserzioni tendinee estreme del
muscolo si allontanano durante la contrazione, il muscolo cerca di opporsi al carico e gli cede
lentamente. La velocità angolare è negativa.
CONTRAZIONE PLIOMETRICA: si ottiene con una rapida inversione da una contrazione
eccentrica (prestiramento) ad una concentrica (es. salto da un gradone, calcio ad un pallone, etc.)
sfruttando l'energia elastica del muscolo accumulata nel primo tipo di contrazione (salto in basso e
rimbalzo).
CONTRAZIONE AUXOTONICA: contrazione in cui la resistenza da vincere aumenta
progressivamente (es.: partenza dai blocchi dei 100 metri, trazione contro una resistenza elastica).
CONTRAZIONE ISOCINETICA: si verifica quando la velocita di contrazione (sia positiva che
negativa) rimane costante durante tutto l’arco di movimento (in alcune fasi del nuoto, dinamometri
isocinetici)
Matteo Romanazzi
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Classificazione della forza
Forza massima = massima tensione muscolare prodotta in
una contrazione volontaria
statica
dinamica
Forza veloce (rapida, esplosiva o potenza) = capacità di
mobilitare rapidamente la forza raggiungendo il picco
max nel minor tempo possibile
Resistenza alla forza = capacità di mantenere o reiterare
una contrazione muscolare nel tempo.
(Harre D., 1972),
Matteo Romanazzi
Matteo Romanazzi
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Quali sono le caratteristiche
del corpo umano che
influenzano la produzione di
forza?
Caratteristiche Caratterisiche
immutabili: migliorabili:
1. Tipo di fibre muscolari 1. Reclutamento delle fibre
2. Angolo di pennazione 2. Sezione trasversa del
3. Punto di inserzione dei muscolo (ipertrofia)
tendini 3. Coordinazione intra ed
4. Caratteristiche cinematiche intermuscolari
delle articolazioni 4. Fattori legati allo stiramento
(artrocinematica)
Matteo Romanazzi
Matteo Romanazzi
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Caratteristiche immutabili
1. Tipo di fibre muscolari
Matteo Romanazzi
Ordine reclutamento UM
LA LEGGE DI HENNEMANN
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Ordine reclutamento UM
Caratteristiche immutabili
2. Angolo di pennazione
Fibre parallele Muscolo pennato
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Caratteristiche immutabili
3. Punto di inserzione dei tendini
br
P R
bp
Matteo Romanazzi
Caratteristiche immutabili
4. Caratteristiche cinematiche delle articolazioni
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Caratteristiche immutabili
4. Caratteristiche cinematiche delle articolazioni
L’angolo articolare influenza la lunghezza del sarcomero e quindi il
numero di ponti actomiosinici in presa
Matteo Romanazzi
Caratteristiche migliorabili
(attraverso l’allenamento)
1. Reclutamento spaziale delle fibre muscolari
Un soggetto sedentario
normalmente recluta solo il 30-
50% delle unità a disposizione,
dopo alcune settimane di lavoro il
soggetto è in grado di esprimere
più forza grazie ad un maggior
reclutamento di unità motorie,
mentre con il proseguire del
tempo la causa del miglioramento
di forza diventa l'ipertrofia.
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Caratteristiche migliorabili
(attraverso l’allenamento)
2. Sezione trasversa del muscolo (ipertrofia)
Matteo Romanazzi
Cause strutturali
dell’ipertrofia
Aumento delle miofibrille in
serie e in parallelo
Sviluppo del sarcoplasma
cellulare
Idratazione cellulare
Aumento del numero di fibre
(iperplasia)
Matteo Romanazzi
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Caratteristiche migliorabili
(attraverso l’allenamento)
3. Coordinazione intra ed intermuscolare
Matteo Romanazzi
Caratteristiche migliorabili
(attraverso l’allenamento)
4. Fattori legati allo stiramento
(stretch shortening cycle SSC)
Un muscolo preventivamente allungato
esprime nel successivo accorciamento una
forza maggiore rispetto ad una semplice
contrazione concentrica.
Le cause di questo fenomeno sono:
a. Sollecitazione del sistema nervoso
b. Recupero di energia elastica da parte di
tendini e muscoli
Matteo Romanazzi
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Metodi di misura della
Forza
Matteo Romanazzi
Stima Misura
Riscaldamento ? 15 rip
Carico leggero
Recupero 1’
10 RM 10 rip
Incremento
5-10% parte superiore
10-20% parte inferiore
Recupero 2-4’
6 RM 6 rip
Incremento 3 rip
Incremento 1 rip
Incremento 1 RMMatteo Romanazzi
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1 RM calcolo indiretto
n. di
ripetizioni a
Formule stima di 1 RM
% di 1RM sfinimento
1) Bryzki (1993) 100 1
Peso
1,0278 – (0,0278 × n. rip) 95 2
90 3
2) Baechle et al. (2000)
85 5
Peso × (1 + ( 0.033 × n. rip) ) 80 8
3) Peso 75 10
% tabella 70 12
65 ~15
Matteo Romanazzi
Metodologia
dell’allenamento della forza
Matteo Romanazzi
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Intensità
Carico usato in un determinato esercizio
(indicatore carico esterno)
Espressa come % di 1RM o come Ripetizioni
Massime (RM) cioè massimo peso possibile per
un determinato numero di ripetizioni in un
determinato esercizio
Livello Sforzo Percepito (RPE) indicatore del
carico interno
Matteo Romanazzi
Intensità e obiettivi di
allenamento (soggetti allenati)
% 1 RM n. rip Qualità
100 – 85 1-6
F max
Ritmo Ritmo
lento veloce
85 – 60 7 - 15 F
Ipertrofia resistente
Potenza
F resist
breve
F resit
media
60 – 30 oltre 15 Pliometria
F resist
lunga
Matteo Romanazzi
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Intensità e livello di esperienza
Nei soggetti non
allenati un’intensità
pari al 60% di 1RM
è in grado di
stimolare il massimo
adattamento di forza
Negli atleti solo
stimoli vicini al
carico max sono in
grado di creare
ancora adattamenti
Peterson et al. Journal of Strength and
Conditioning Research, 2005, 19(4), 950–958
Matteo Romanazzi
Numero di serie
Fleck, 2006
Matteo Romanazzi
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N. di serie e livello di
esperienza
Il numero di serie
efficace per
massimizzare
l’incremento di forza
varia in base
all’esperienza. Per
soggetti esperti serve
un maggior numero
di serie rispetto ai
meno esperti
Peterson et al. Journal of Strength and
Conditioning Research, 2005, 19(4), 950–958
Fleck, 2006
Matteo Romanazzi
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Frequenza
• Principianti: 3 g/sett; se intensità bassa (<60% 1
RM), passare a 4-5 g/sett (solo dopo DOMS)
• Intermedi: 3 g/sett
• Avanzati: 4-6 g/sett con split routine
Fleck, 2006
Matteo Romanazzi
Matteo Romanazzi
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Metodi concentrici
TRONCO
AFFATICAMENTO
POST
PRE
Matteo Romanazzi
Piramidale
MISTO
DECRESCENTE
TRONCO
CRESCENTE
Matteo Romanazzi
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Metodi con variazioni
intensità
CARICO/RIPETIZIONI
LEGGERO -PESANTE PESANTE - LEGGERO
COSTANTI
Matteo Romanazzi
Matteo Romanazzi
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Relazione Forza -Velocità
P =FV
Curva della potenza Pmax
Pmax a 30% Vmax
P0 a F0 o V0
Matteo Romanazzi
Velocità
Matteo Romanazzi
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MODALITA’ LAVORATIVE (Bosco C., 1997)
Intensità ottimale
• Il carico a cui corrisponde la Pmax (~50%
Fmax, ~30% Vmax) negli esercizi
monoarticolari.
• Negli esercizi multiarticolari dipende dal
tipo di esercizio e dalle caratteristiche
dell’atleta.
• E’ utilizzato come carico di riferimento
per gli allenamenti di forza veloe a breve
termine
• L’adattamento all’allenamento ad un
determinato carico è sempre specifico al
carico utilizzato
• Non sempre il modello di prestazione
prevede l’espressione di potenza a questa
intensità di forza
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Intensità per lo sviluppo
della potenza
1. <50 % di 1 RM
(bassa intensità)
2. 50 % - 70% di 1 RM
(alta intensità)
3. Metodo mix (alta e
bassa intensità di
carico)
Matteo Romanazzi
Matteo Romanazzi
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Movimenti balistici
Dal greco ballein = lanciare
Esecuzione di un movimento con la
massima velocità possibile per tutto
l’arco di movimento con eventuale
lancio del carico.
Gli stessi esercizi con sovraccarichi
possono essere eseguiti in forma
balistica
Intensità da 0% a 80% di 1RM
Velocità, forza e EMG
incrementano con esecuzioni
balistiche. Maggior transfer a
movimenti sportivi
Matteo Romanazzi
Pliometria
Matteo Romanazzi
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Esercizi pliometrici
Matteo Romanazzi
Il carico
Matteo Romanazzi
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Caratteristiche dei metodi di
sviluppo della resistenza alla
forza
Resistenza dal 40% al 70% di 1 RM
Alta velocità (resistenza alla velocità); bassa
velocità (resistenza alla forza, resistenza locale)
Brevi pause di recupero tra le serie
Specificità del gesto allenato
Matteo Romanazzi
Mix
Intermittente
Isometrico
Matteo Romanazzi
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Metodo delle ripetizioni
PARAMETRI DI LAVORO
Matteo Romanazzi
Matteo Romanazzi
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Interval Circuit Training
30-50% di 1 RM (>30 rip)
1-4 min rec. tra le stazioni
3-4 passate
no cardio
Matteo Romanazzi
Variazioni di circuito
Convenzionale o
superset
Retrofase
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Il metodo intermittente-forza
(Cometti)
Alternanza tra fasi intense e recuperi brevi
Rapporto 1:2, 1:1 tra sforzo e recupero
Utilizzo di recuperi attivi tramite gesto specifico
6-10 alternanze x serie
Matteo Romanazzi
Il metodo isometrico
Sviluppare gradualmente la forza da applicare
Pausa tra le rip. da 15” a 30”
Non oltre 10 minuti di lavoro tot.
Solo poche settimane di lavoro
Abbinare esercizi di allungamento
PARAMETRI DI LAVORO
% FMV Numero di serie per ogni Numero di Tempo di recupero
gruppo muscolare ripetizioni in tra le serie
ogni serie
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