I.R. IPOSSIEMICA Si
I.R. IPERCAPNICA
I.R.
OSSIGENOTERAPIA VENTILOTERAPIA
INDICAZIONE ALLA VENTILAZIONE
muscoli respiratori
polmone
Segni di inefficienza contrattile
❖ tachipnea (F.R. > 25-30 atti/minuto)
❖ paradosso addominale
❖ impegno dei muscoli accessori
❖ respiro alternante
❖ dispnea
Scopo della ventilazione meccanica è quello
di vicariare una funzione respiratoria
insufficiente e quindi:
• garantire l’allontanamento della CO2 SOS…
• assicurare l’apporto di O2
Condizione necessaria
per far fluire i gas nelle
vie aeree è l’esistenza di
un gradiente pressorio
tra alte vie aeree e gli
alveoli.
OBIETTIVI della VENTILAZIONE MECCANICA:
- ELIMINARE LA CO2
- migliorare gli scambi gassosi
- migliorare la qualità del sonno
- migliorare la qualità di vita
- alleviare la sintomatologia
- ridurre le ospedalizzazioni
- aumentare la sopravvivenza
- evitare/posticipare la tracheotomia
DEFICIT DI POMPA
Squilibrio tra lavoro respiratorio e capacità
dei muscoli respiratori di compiere tale lavoro
Risultato è l’ ipoventilazione alveolare con
conseguente ipercapnia e successiva ipossiemia
La ventilazione ha lo scopo di mettere a riposo
i muscoli respiratori deboli e migliorare i gas
alveolari (es. SLA, miopatie, alterazioni gabbia
toracica))
DEFICIT DI SCAMBIO
Quadri prevalentemente caratterizzati da ipossiemia
Es: patologie del parenchima polmonare (BPCO)
La presenza di zone non ventilate ma perfuse (SHUNT)
è la causa dell’ipossiemia non correggibile solo con
l’ossigenoterapia
Il supporto ventilatorio, sfruttando una pressione
positiva espiratoria PEEP, ha lo scopo di “riaprire” le
zone mal ventilate aumentando così l’ossigenazione e
riducendo l’ effetto shunt
PATOLOGIE TRATTABILI CON
VENTILAZIONE MECCANICA
PaO2 80 - 100 mmHg varia a sec età formula: (109 - (0,43 * età)
*dispnea
* cefalea mattutina (CO2)
* astenia/difficile concentrazione (CO2)
* sonno poco ristoratore/disturbato
* > numero chiamate notturne
* inappetenza/dimagramento
* ricorrenti infezioni respiratorie
(atelectasie, polmoniti, ingombro vie aeree …)
… e occorre mettere in atto
VALUTAZIONI FUNZIONALI:
POLMONE
D’ACCIAIO
- generatore di forza
- sistema di comando/controllo
- batteria
- circuito
- interfaccia paziente/macchina
GENERATORE DI FORZA
(gas compresso, pistone, turbina )
* VENTILAZIONE ASSISTITA
il Paziente determina la frequenza respiratoria: è il
suo sforzo inspiratorio ad innescare l’attività del
ventilatore
• NASALI
• ORO-NASALI O FACIALI
• A OLIVE NASALI
• BOCCAGLI
(MOUTHPIECE)
• TRANSTRACHEALE
maschere NASALI
Vantaggi
Possibilità di parlare
Possibilità di mangiare
Espettorazione possibile
Limitato pericolo di vomito
Minimo rischio di asfissia
Svantaggi
Perdite se bocca aperta
Escoriazioni nasali
Necessità pervietà naso
Olive NASALI
Vantaggi
Utile strategia di rotazione
Possibilità di parlare
Possibilità di mangiare
Espettorazione possibile
Assenza di escoriazioni
Svantaggi
Perdite
Irritazioni nasali
maschere ORO-NASALI
o FACCIALI
Vantaggi
Perdite ridotte
Necessità poca collaborazione
Confortevoli
Svantaggi
Vomito
Claustrofobia
Escoriazioni nasali (NO facciali)
Difficoltà a parlare/tossire
maschere TOTAL FACE
Vantaggi
Perdite ridotte
Necessità poca collaborazione
Svantaggi
Vomito
Claustrofobia
Difficoltà a parlare/tossire
BOCCAGLI o MOUTHPIECE
… se necessaria NIMV anche in ore diurne può
essere utile l’applicazione della ventilazione buccale
: possibilità di utilizzo al bisogno (“pipate”),
comunicazione e impatto sociale facilitati, riposo
della cute nasale, maggior possibilità di mantenere la
NIMV in continuo
Utilizzo la modalità volumetrica
Ventilazione meccanica INVASIVA
= VMI
TRACHEO
Vantaggi
Ventilazione meccanica invasiva
- Accesso diretto vie aeree
- No perdite
Svantaggi
Aumento rischio infezioni
Tracheomalacia
No fonazione
VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA NIMV
rispetto alla ventilazione invasiva
VANTAGGI SVANTAGGI
Migliora l’ insufficienza Richiede la collaborazione del
respiratoria cronica paziente
- perdite di aria
- claustrofobia
- discomfort da maschera
- congestione nasale
- secchezza delle fauci
- irritazione congiuntivale per perdite di aria
- ulcerazione cutanea dorso nasale
- aerofagia per distensione dello stomaco
- aspirazione / pneumotorace (meno comuni)
I VENTILATORI SONO
CLASSIFICABILI IN DUE
TIPOLOGIE:
apparecchi VOLUMETRICI
apparecchi PRESSOMETRICI
- TRIGGER INSPIRATORIO:
a pressione (attorno a –1 cmH2O)
a flusso (delta → 2-3 l/min)
VANTAGGI
- erogazione alti volumi in pz con scarsa compliance
- possibilità di effettuare l’ “air stacking”
- maggior facilità con ventilazione buccale
SVANTAGGI
- non compensazione di eventuali fughe
- minor comfort per il Paziente /
possibile scarsa sincronizzazione
Ventilazione a pressione positiva
Modalità Volumetrica
AIR-STACKING
VENTILAZIONE “BUCCALE”
MODALITA’ PRESSOMETRICA
VANTAGGI
- maggior comfort/ migliore sincronizzazione
- compensazione delle fughe dall’interfaccia
SVANTAGGI
- inadeguatezza del VT in alcuni Pz
- più difficoltosa applicazione di
air-stacking e boccaglio
Ventilazione a pressione positiva
Modalità Pressometrica
❑ la pressione delle vie aeree è la variabile indipendente ed
è impostata dall’operatore
❑ Vt è la variabile dipendente dalle caratteristiche
meccaniche del sistema respiratorio del paziente
❑ il ventilatore mantiene una pressione costante per un
tempo inspiratorio: il flusso e i volumi erogati varieranno in
funzione di eventuali sforzi del paziente ( )o della
presenza di secrezioni e tosse ( )
❑ minor rischio di barotrauma
❑ migliore interazione pz-ventilatore
❑ non permette di prefissare un determinato livello di
Ventilazione Minuto
… attualmente non ci sono studi
che dimostrino differenze
significative nei risultati clinici
ottenuti con modalità
pressometrica e volumetrica
Parametri
della ventilazione meccanica
Dopo avere scelto la modalità imposto i parametri:
❖ PS (pressione di supporto)
❖ PEEP (positive end expiratory pressure)
❖ FR (frequenza respiratoria minima di back up)
❖ VT (volume corrente minimo)
❖ T. insp. (tempo inspiratorio)
❖ rapporto Ti/Ttot o I/E
❖ trigger inspiratorio
❖ trigger espiratorio (spesso si inserisce come “auto”)
❖ rampa
Parametri della ventilazione meccanica
PEEP: mantenimento di una pressione positiva nelle vie
aeree durante la fase espiratoria con riapertura di zone
polmonari malventilate, ma perfuse adeguatamente.
Indicazioni:
EPA cardiogeno, ARDS, focolai bronco-pneumonici, zone
disventilative atelettasiche,
BPCO con PEEPi e/o molte secrezioni che vengono
eliminate meglio,
Malattie neuromuscolari con OSAS associata.
• APCV
• PSV
• CPAP
• BiLevel
APCV
migliorare le aspettative di
“… persone che soffrono a causa di una
condizione di salute che, in un ambiente
sfavorevole, diventa disabilità” … (*)