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GENOA
ANNO SCOLASTICO: 2009/2010
IL NUOTO
Il nuoto e’ conosciuto fin dai tempi preistorici. Disegni risalenti all’Eta della Pietra sono stati
Europa iniziò attorno al 1800, principalmente con il dorso. Il Crawl venne introdotto nel 1873.
Il nuoto era già nel programma delle prime Olimpiadi moderne quelle di Atene 1896. Nel
Il primo Italiano a scendere sotto la barriera di primo nei 100 m stile libero fu Carlo Pedersoli,
sovrappongono e un nuotatore amatoriale, ad esempio può nuotare anche per motivi di salute
e benessere fisico.
La piscina e’ un luogo popolare per il nuoto a livello ricreativo cosi come il mare, il lago, il
Il nuoto viene praticato anche per soccorso e per evitare affogamenti. Tali tecniche sono
studiate ad esempio dagli ‘Assistenti Bagnanti’ o dai membri della Guardia Costiera.
Il nuoto e’ una buona forma di esercizio poiché la densità del corpo umano e’ all’incirca simile
a quella dell’acqua, il corpo viene sostenuto da questa e quindi meno stress viene posto su
giunture e ossa. Inoltre, la resistenza al movimento dipende pesantemente dalla velocità del
movimento permettendo una calibrazione degli esercizi in base alla capacita di ciascuno. Per
questo esso viene frequentemente usato come esercizio nella riabilitazione a seguito di
Questo sport esercita tutti i muscoli del corpo. Soprattutto le braccia e il tronco sono
sollecitati più delle gambe poiché la maggior parte del movimento in avanti viene generata
dalle braccia. Nel nuoto agonistico, un’eccessiva muscolatura delle gambe può essere vista
come uno svantaggio, in quanto esse consumano più ossigeno, che potrebbe essere necessario
L’abbigliamento usato per questo sport e’ il costume da bagno. Esistono speciali costumi da
bagno per il nuoto agonistico, progettati per ridurre l’attrito alla pelle. L’utilizzo di questi
l’utilizzo solo nelle categorie agonistiche più grandi secondo il nuovo decreto della
TECNICHE: Tutti gli stili si compongono per la bracciata di due fasi alterne: la fase attiva e la
fase passiva. La fase attiva da propulsione, solitamente usando le mani come fossero pale, e
sbattendo le gambe in modo da spingere l’acqua lontano dal corpo; la fase passiva serve a
recuperare gli arti. LA fase attiva si divide a sua volta in tre fasi:
- l’Appoggio o presa dal momento in cui la mano entra in acqua, fino a quando entra
- La spinta, ossia la fase in cui si lascia indietro la massa d’acqua. La rana fa eccezione a
questa suddivisione in quanto e’ l’unico stile che non presenta la fase di spinta,
Al giorno d’oggi esistono quattro stili ufficiali con cui si disputano le gare regolate dalla
- STILE LIBERO
La maggior parte delle gare viene disputata usando il cosi detto CRAWL che e’ lo stile
più veloce
effettuato
spingendo le
volta
all’indietro e
battendo le
gambe dall’alto
In queste gare al
nuotatore e’ richiesto
di mantenere un
movimento
simultaneo con
simmetria bilaterale.
- RANA
la linea dei fianchi, apparte nella prima bracciata subacquea dopo la partenza e virate e che i
- DORSO
Non pone
restrizioni di
simmetria ma i nuotatori devono stare girati sul dorso per tutto il tempo ad eccezione delle
virate.
Non essendo il nuoto una disciplina in cui viene premiata la tecnica di esecuzione, ma la
velocità con cui vengono coperte le distanze, il perfetto metodo di esecuzione dei quattro stili
e’ spesso oggetto di controversie. Il modello tecnico viene individuato quindi dalla nuotata di
Esistono due tipi di gare agonistiche: LE gare disputate in piscina più corte ( massimo 1500m)
Le gare in piscina (25m “vasca corta”, 50m “vasca lunga”) sono le più conosciute e si
disputano in uno dei quattro stili a seconda della gara. Più le gare miste in cui ogni quattro
Oltre alle gare singole esistono anche delle staffette in cui una squadra di quattro nuotatori
gareggia con atleti uno dopo l’altro: quando uno dei nuotatori tocca il bordo l’altro si puo’