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PATTINAGGIO DI

FIGURA
Pattinaggio di figura
pattinaggio artistico su ghiaccio (a coppie, Individuale
femminile, Individuale maschile

• Comprende due specialità:


Danza sul ghiaccio (a coppie)

• Confronto indiretto
• Criterio valutazione
• Impianto sportivo
(abbigliamento + attrezzatura)
STORIA
Le prime “piste di pattinaggio” furono ovviamente le superfici ghiacciate dei laghi e Nel 1892 a schevening, in
dei fiumi delle regioni del nord, e la sua pratica nacque essenzialmente come attività Olanda, nasche la
popolare, inizialmente come efficace mezzo di trasporto sul ghiaccio ma ben presto, e International Skating
già diversi secoli fa, come passatempo e divertimento. Proprio in questa forma si Union (ISU)
diffuse rapidamente in diversi paesi. La culla del pattinaggio è la Svezia: furono infatti
i Vichinghi all’incirca mille e duecento anni fa ad utilizzare per primi rudimentali
“lame” applicate sotto le scarpe e fatte di osso di bue o di renna. Si trattava,
ovviamente, di mezzi assai poco efficaci se si paragonano ai moderni pattini a lama
metallica, tanto che il “proto-pattinatore” aveva la necessità di spingersi con un
bastone per vincere la resistenza dell’attrito, sebbene questo sia sulla superficie del
ghiaccio assai ridotto rispetto alle altre superfici. Ma tanto bastò: dai paesi
scandinavi, quella pratica sbarcò anche nell’Europa Centrale passando soprattutto
dall’Olanda che ne fece un vero e proprio sport nazionale, cosa che peraltro spiega la
grandissima tradizione di quel paese nelle discipline sul ghiaccio culminata nella vera
e propria messe di medaglie nella velocità alle recenti Olimpiadi di Sochi. Nel XVII
secolo, fu il principe James, figlio del re inglese Carlo I che era in esilio proprio nei
Paesi Bassi in seguito alla “caduta” del Padre, ad appassionarsi al pattinaggio e,
quando suo fratello Carlo II riuscì a restaurare la monarchia rientrando in patria,
importò i pattini anche nel Regno Unito. E da lì, ovviamente, in tutto il mondo,
compresi la Russia, il Giappone, la Cina e la Corea
Differenze pattinaggio artistico e danza
• Nella danza sul ghiaccio le gare si dividono in
programma obbligatorio, originale e libero.
Nell'obbligatorio tutte le coppie eseguono con passi
specifici la stessa danza; tra le danze obbligatorie più
eseguite vi sono tango, valzer, foxtrot, rumba e
samba. La loro valutazione equivale al 20% del
punteggio totale. Nel programma originale le coppie
devono eseguire un esercizio su un ritmo prestabilito
dalla commissione tecnica della ISU, con una
coreografia personale e in un tempo massimo di
2'30"; la valutazione è pari al 30% del punteggio
finale. Nel programma libero, che influisce per il 50%
sull'esito finale, le coppie eseguono una coreografia
personale della durata di 4', in cui vi è libertà
assoluta nella scelta del tema musicale, delle
coreografie e dell'interpretazione.
Nel pattinaggio artistico le gare individuali e quelle di coppia si dividono
in programma corto e libero. Nel primo il pattinatore deve eseguire 8
elementi obbligatori: 3 salti, 3 piroette e 2 sequenze di passi veloci,
nell'ordine che preferisce; il tempo massimo è di 2'40" e la valutazione
da parte dei giudici corrisponde a un terzo del punteggio finale. I 24
pattinatori meglio classificati nel programma corto accedono al
programma libero, che - fatta salva la durata massima di 4'30" per gli
uomini e 4' per le donne - non prevede elementi obbligatori, lasciando
all'atleta piena autonomia nella scelta coreografica e nel brano musicale
di accompagnamento (che, come nel caso dello short program deve
però essere esclusivamente strumentale). Il voto assegnato al
programma libero, valido per i due terzi del punteggio finale, viene
aggiunto a quello conseguito nel programma corto. Nella gara a coppie, i
pattinatori eseguono coreografie in sincronia compiendo, oltre ai salti e
alle piroette, sollevamenti che non devono superare l'altezza delle
spalle. Nel programma corto si devono eseguire 8 elementi obbligatori:
spirale, salto lanciato (doppio e triplo), salto individuale, sollevamento
mano nella mano, twist (doppio e triplo), piroette di coppia, piroette
individuali e una sequenza di spirali, in qualsiasi ordine. Anche in questo
caso l'esercizio non può durare più di 2'40"; il programma libero ha
invece un tempo limite di 4'30".
La differenza più evidente
La differenza più evidente è una: i danzatori non eseguono salti. Axel, toe-loop e
via dicendo sono prerogativa delle coppie di artistico, mentre i salti che a volte
vengono eseguiti dai danzatori sono elementi coreografici e non tecnici. Ciò che
caratterizza entrambe le discipline sono i sollevamenti, ma con regole precise:
quelli dell’artistico sono forse più acrobatici, ma nella danza aumenta l’elemento
coreografico con i “rotational lift” e i “curve lift”. Le coppie di artistico eseguono poi
le trottole e sono spesso combinate, mentre le rotazioni che eseguono i danzatori
si chiamano Twizzle, non sono effettuati sul posto ma in movimento (avanti o
indietro) e vengono eseguiti in parallelo; è molto importante l’unisono della coppia.
Anche le sequenze di passi si basano su elementi diversi e come sempre nella
danza si privilegiano la morbidezza dei movimenti e la musicalità
Salti ed elementi

SALTI PUNTATI SANTI NON PUNTATI


• toe-loop, salto puntato (la parte anteriore della salchow, salto non puntato in cui si eseguono uno o più giri in
lama è 'puntata' sul ghiaccio) da un unico giro aria fino ad un numero massimo di quattro (TAKE OFF / \
con una rotazione in aria con l'atterramento sul shape);
piede destro e l'apertura delle braccia;
rittberger, detto anche loop, è un salto non puntato che parte
• flip, viene puntato con il piede destro ( si dal filo destro esterno indietro, con il piede sinistro appoggiato
utilizza il filo interno-TAKE OFF left back inside sul filo esterno davanti al piede (X shape) destro;
edge) sinistro con il quale poi si atterra una
volta portato a compimento l'esercizio axel, salto non puntato e in velocità che può creare difficoltà al
• lutz, salto puntato all'apparenza simile al flip, pattinatore soprattutto perché va eseguito con un salto in
ma eseguito sul filo esterno destro (TAKE OFF avanti (take off FORWARD)e non indietro.
left back outside) Perché parte frontalmente ed atterra di spalle/schiena
(Backward) l’axel ha una mezza rotazione in più ( triple axel has
3.5 revolutions).
Salti ed elementi
In precedenza le piroette o trottole non erano tra gli elementi
più fortemente valutati. Per quel che riguarda le piroette, ci
sono 3 posizioni di base, anche se per ognuna di queste
posizioni ci sono molte variazioni, che nel gergo sportivo si
definiscono “difficili” o “features”, che assicurano un livello
superiore e quindi garantiscono anche più punti. Fanno parte
delle posizioni di base:
la piroetta alta: dalla posizione dritta in cui ci si trova, si ruota
sul proprio asse;
la piroetta bassa: viene eseguita da una posizione “seduta”,
dove la gamba di appoggio deve avere un angolo di almeno 90°
dal ghiaccio;
la piroetta angelo: in questo caso il corpo è in orizzontale
rispetto al ghiaccio, le gambe sono entrambe tese e
compongono un angolo di 90°.
Si parla di piroetta combinata quando le diverse posizioni
vengono eseguite in combinazione in una sola piroetta.
Impianto sportivo
• Le competizioni si svolgono su una pista coperta con angoli
arrotondati a raggio variabile; la lunghezza è compresa tra i 56 e i 61
m, la larghezza è tra i 26 e i 30 m.
Novità synthetic ice
Pattini ed abbigliamento
La lama del pattino ha una scanalatura sul fondo, la quale crea
due bordi distinti - interno ed esterno, detti fili. Nel pattinaggio
di figura, il pattinatore dovrebbe scivolare su un filo della lama
e non su entrambi contemporaneamente, il quale è
denominato come filo piatto. Durante una trottola, il
pattinatore usa la parte più rotonda della lama, appena dietro
la punta e vicino al centro della lama. I pattini utilizzati nel
pattinaggio individuale e di coppia hanno una serie di larghi
denti seghettati chiamati dentini (toe picks in inglese) sulla
parte anteriore della lama. I dentini sono principalmente
utilizzati nel decollo (take off) dei salti. Le lame da danza sono di
un pollice (equivalente a 2,54 centimetri) più corte nella coda e
hanno dentini più piccoli.
ANCHE I PATTINI SI ADEGUANO diff. Artistico-danza
la scarpa dell’artistico è più sostenuta, più alta alla caviglia; le
lame della danza sono più corte, meno curve e con una
dentatura frontale meno pronunciata, visto che non serve da
perno per i salti puntati che invece si eseguono nell’artistico. I
pattini da danza hanno anche un filo più pronunciato per
consentire movimenti più flessuosi e angoli sul ghiaccio più
marcati.
Pattini ed abbigliamento
VARIANO ANCHE I COSTUMI
Anche i costumi sono leggermente differenti: spesso capita,
infatti, che essendo la short dance della danza incanalata verso
ritmi codificati, i costumi assomigliano più a quelli che si vedono
nelle sale da ballo che a quelle dei colleghi dell’artistico: le gonne
sono più ampie e lunghe, gli uomini a volte indossano boleri o
giacche, proprio perché i movimenti sono diversi e troppo tessuto
nell’artistico potrebbe creare delle difficoltà, mentre nella danza è
parte integrante dello spettacolo.
VECCHIO CRITERIO DI VALUTAZIONE
Fino a qualche anno fa le valutazioni per i
pattinatori erano relativamente semplici e
comprensibili: dai giudici si ottenevano punteggi che
andavano da 0 fino a 6.0 (punteggio massimo
ottenibile). C’erano inoltre un punteggio A per
gli elementi tecnici e un punteggio B per
l’interpretazione. Ci fu però una vicenda che, come
si suol dire, rappresentò la goccia che fece
traboccare il vaso e che portò ad una vera e propria
rivoluzione nel mondo del pattinaggio artistico:
da allora ogni anno ci sono dei piccoli cambiamenti
nel sistema di valutazione. Il punto cruciale furono i
Giochi Olimpici Invernali del 2002 a Salt Lake City,
dove alcune nazioni si sostenevano a vicenda in
maniera talmente evidente che alla fine non vinceva
il migliore ma quello che aveva la lobby più grande
ed influente.
NUOVO CRITERIO VALUTAZIONE
Da allora le care vecchie tabelle sono cadute in disuso e la tecnica informatica ha fatto il suo ingresso anche nel mondo del pattinaggio
artistico. Ciò tuttavia quasi non esiste un’altra disciplina sportiva dove i componenti della giuria sono così numerosi. I protagonisti principali di
questo comitato giudicante formano il “technical panel” (pannello dei tecnici) e i “judges” (giudici). Il pannello dei tecnici è composto dalle
seguenti figure:

lo specialista tecnico;
l’assistente dello specialista tecnico;
il controllore tecnico.
Questi 3 professionisti hanno l’incarico di identificare gli elementi tecnici eseguiti dagli atleti, come per esempio i salti, le piroette o i passi, e di
valutarli secondo il loro grado di difficoltà, dal livello 1 al livello 4.

Ricevono un notevole supporto dall’operatore video, dall’operatore dati e dall’operatore video replay, che aiutano il pannello dei tecnici ad
inserire i dati nel computer e a fornire ai giudici replay e moviole di alta qualità. In questo modo, subito dopo che l’atleta ha terminato il suo
programma, si possono rivedere, con zoom e moviole dove necessario, determinati elementi tecnici, per valutare al meglio se le rotazioni di
una piroetta erano complete o se un salto è stato eseguito correttamente. Non sfugge praticamente nessun dettaglio e col tempo agli atleti
viene richiesta una preparazione sempre più dettagliata. Dopo che il pannello dei tecnici ha controllato minuziosamente gli elementi,

i giudici possono dare la loro valutazione. C’è una scaletta di punteggi che vanno da +3 per gli elementi eseguiti particolarmente bene, fino a -
3 per le esecuzioni molto scarse.

Accanto agli elementi tecnici ci sono anche i componenti del programma, dove si valutano la capacità vera e propria di pattinare, gli elementi
di transizione, la presentazione, la coreografia e l’interpretazione. La scala di valutazione parte dal più basso 0,25 fino al più alto punteggio di
10. Il risultato finale è la somma dei punti ottenuti con gli elementi tecnici e con i componenti del programma.

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