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ATLETICA : La marcia

Possiamo definire la marcia come una forma estrema del camminare. Il movimento
consiste infatti nel camminare il pi velocemente possibile senza mai correre.
Come il camminare, anche la marcia si esegue in modo tale che, pur alternando gli
appoggi degli arti inferiori, sia sempre mantenuto il contatto di un piede con il
terreno.
A differenza del camminare, per, la marcia non un movimento naturale e istintivo,
ma un gesto sportivo, infatti la marcia una disciplina dellatletica leggera, che
richiede una tecnica particolare.
Le prove di marcia si svolgono generalmente su percorsi stradali. La lunghezza della
prova varia da 3 a 50 km per gli uomini e da 3 a 20 km per le donne.
Chi marcia deve mantenere sempre il contatto con il terreno. Questo significa che
il piede avanzato deve toccare terra prima che il piede arretrato si sollevi.
Il contatto con il terreno la caratteristica fondamentale di questa disciplina: se
durante una gara si verificano momenti in cui entrambi i piedi sono staccati dal suolo,

latleta, al terzo richiamo della giuria, viene squalificato e deve uscire dal percorso di
gara.
Unaltra caratteristica fondamentale della marcia consiste nel mantenere gli
spostamenti del baricentro su un piano orizzontale. I piedi devono appoggiare
idealmente su una linea retta. Il movimento coordinato e simultaneo dei due arti
permette alla gamba di distendersi. importante che larto avanzato sia disteso al
momento del contatto col terreno e si pieghi solo dopo la spinta dellarto arretrato: in
conseguenza a questo tipo di appoggio le anche si muovono con unevidente azione
oscillatoria avanti-fuori-dietro. Questo movimento consente una pi rapida e
coordinata frequenza dei passi e quindi una maggior efficacia rispetto al camminare.
Lazione circolare , serve per eliminare linnalzamento e labbassamento eccessivo
del baricentro ad ogni passo e permette al movimento di essere fluido ed economico.
Durante la fase di spinta il tronco leggermente inclinato in avanti, mentre
mantenuto verticale durante il singolo appoggio; lateralmente il tronco deve
assecondare il movimento delle anche con leggere oscillazioni. Per unefficace
esecuzione inoltre importante che il capo sia alto, le spalle siano rilassate e sciolte.
Particolare importanza, sia per lequilibrio che per la coordinazione della spinta, ha
la posizione delle braccia. Lazione delle braccia deve essere coordinata con
unoscillazione contraria allarto inferiore, gamba sinistra e braccio destro, gamba
destra e braccio sinistro. A differenza del camminare, le braccia durante la marcia non
devono essere distese ma flesse ai gomiti a circa 90.
Prima di iniziare la marcia vera e propria consigliato eseguire i seguenti esercizi di
riscaldamento ognuno per 30 secondi, da ripetere anche quando si finisce la marcia:

cenni storici
Testimonianze di gare di marcia nel senso attuale del termine si trovano solo all'inizio
dell'atletica moderna nelle sfide fra due individui o di un individuo contro il tempo
nell'ambito di quel fenomeno popolare che fu il pedestrianism inglese. Esistevano
vere e proprie scuderie e vi erano ingaggi e premi, in denaro e non solo.
In tempi pi antichi, tuttavia, si trovano tracce di imprese sportive collegate a epiche
marce di resistenza.
I primi marciatori sportivi devono essere considerati i leggendari footmen inglesi, i
quali diedero il via alla fine del 18 secolo a una serie di competizioni sportive .
Le imprese podistiche britanniche trovarono presto emuli al di l dell'oceano. Nel
marzo del 1861 Edward Payson Weston, per scommessa, percorse 650 km, da Boston
a Washington, per assistere alla proclamazione di Abramo Lincoln a presidente degli
Stati Uniti .
La prima gara ufficiale di marcia veloce ebbe luogo nel 1866 a Londra, alla fine
dell'Ottocento gare di fondo erano nate un po' in tutta Europa .
La marcia fece la sua apparizione olimpica nei Giochi intermedi di Atene del 1906. A
Londra, nel 1908, la marcia assegn le sue prime vere medaglie olimpiche tra i
quattro giunti al traguardo c'era anche un diciannovenne tipografo milanese,
Fernando Altimani, che si allenava la sera dopo aver lasciato il lavoro, fu autore di
diverse migliori prestazioni mondiali.
La guerra ferm le Olimpiadi ma non la marcia sportiva. Nel dopoguerra, accanto
alla scuola svedese, si rinnovarono quelle gi ricche di tradizione come l'italiana e la
britannica e inizi a emergere quella sovietica.

La marcia si aperta ufficialmente alle donne solo in tempi recenti. Il primo record
mondiale risale al 24 luglio 1981
Attualit

Alex Schwazer :

Nato a Vipiteno (Bolzano) 26 dicembre 1984 . Il Padre addetto alla pulizia delle
strade, madre bidella, ha iniziato con lhockey poi passato al ciclismo, in mountain
bike e su strada. Ragazzo dalla doppia anima: determinato e timido, perfezionista e
semplice, ieri campione olimpico oggi cameriere in un bar di Innsbruck, sempre e
comunque grande faticatore.
Medaglia di bronzo nella 50 km ai mondiali 2005 (Helsinki) e 2007 (Osaka), oro
alle Olimpiadi di Pechino (2008) e agli Europei di Barcellona (2010)

Carriera interrotta (se non finita) il 6 agosto 2012 alle Olimpiadi di Londra, quando,
cinque giorni prima della marcia dei 50 km, lAgenzia Mondiale Antidoping
annunci la positiv
FEDERICO II www.SG27470.scuolanext.info

it .

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