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MORTE

ANNI 30’
OPERE
ROMANZI RACCONTI
LIBRI DI MEMORIE

LIALA
(Amalia Liana Negretti Odescalchi)

ULTERIORI INFORMAZIONI
ANNI 40’

ANNI 50’ BIOGRAFIA

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BIOGRAFIA
Amalia Liana Negretti Odescalchi nasce nel 1897 a Carate Lario, sul lago di Como,
scenario fisso dei suoi romanzi. La passione coniugale finisce presto, e Cambiasi
riprende la sua vita dispendiosa di gaudente disincantato e blasé, lasciando per
lunghi periodi la giovane moglie sola con la figlia Primavera.
Di nobile madre e di famiglia altolocata Liala si sposò molto giovane. Suo marito,
il marchese Pompeo Cambiasi, ufficiale di marina, aveva 17 anni più di lei e da que-
sto matrimonio nacquero le due figlie della scrittrice: Primavera e Serenella.
L’intesa matrimoniale con il marchese Cambiasi però non durò a lungo e i due si
separarono.

Liala incontrò il marchese Vittorio Centurione Scotto, un ufficiale della Regia


Aeronautica, che fu il grande amore della sua vita. La loro storia d’amore finì
tragicamente nel 1926, quando Scotto, al comando del suo idrovolante duran-
te un allenamento per la coppa Schneider, morì precipitando nel lago di Varese.
È di origine aristocratica da parte di madre, ma non è ricca; forse anche per que-
sto sposa, giovanissima, il marchese Cambiasi, affascinante ma molto più anziano
di lei. pazio troppo femminile per essere neutrale, il romanzo rosa è stato spesso
piegato a fini pedagogici; ma non da Liala. Ed è per questo che lei sola, fra le mi-
gliaia di scrittrici rosa che si sono susseguite fino agli anni Sessanta, continua
ad essere pubblicata e letta.

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Invece di nascondere la sua relazione, l’ha sbandierata, invece di porre al centro della
scena il matrimonio, ha rivendicato orgogliosamente la legittimità del suo adulterio.
Eppure non ha vissuto una vita disgraziata, non è stata punita, anzi è tornata tra le brac-
cia consolatorie del marito, ha avuto una seconda figlia, ha conosciuto il successo e
l’universale comprensione per le sue pene d’amore.
Tra Ombre di fiori sul mio cammino e Farandola di cuori, tra Melodia del l’antico amore
e Frantumi di arcobaleno, Liala ha aperto, per le sue lettrici, un piccolo spiraglio su az-
zardate speranze di libertà.
«Il mio miglior romanzo è la mia vita», ripeteva nelle interviste.
E si è barricata con ostinazione dentro il geniale gioco di finzioni biografiche e lettera-
rie che ha messo in piedi, fragile castello di carte che ha resistito per tutta un’esistenza,
stravolgendo le severe regole del rosa.

Invece di nascondere la sua relazione, l’ha sbandierata, invece di porre al centro della
scena il matrimonio, ha rivendicato orgogliosamente la legittimità del suo adulterio.

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MORTE
Liala morì nella sua residenza di Varese, Villa La Cucciola, il 15 aprile del 1995,
all’età di 98 anni, dove viveva assistita dalla figlia Primavera e dalla gover-
nante Tilla. I funerali furono celebrati due giorni dopo nella chiesa di San-
ta Maria della Gioia al Montello di Varese; secondo le sue ultime volontà, la
salma venne rivestita con un abito di Valentino.
La scrittrice riposa in una cappella nel cimitero di Velate (Varese).

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ANNI 30’- 40’

Per superare il dolore della morte del marchese Centurione Scotto, Liala cominciò a scrivere e nel 1931 pubblicò il
suo primo romanzo Signorsì. La prima edizione, pubblicata da Mondadori, andò esaurita in soli 20 giorni.

Quasi tutti i primi libri di Liala si svolgono nell’ambiente militare, che lei conosceva ed amava. I protagonisti ma-
schili sono spesso audaci e valorosi, come Vittorio Centurione Scotto o Pietro Sordi. Quest’ultimo era un tenente
colonnello al quale Liala fu legata sentimentalmente dal 1930 al 1948. La conoscenza di questi risvolti biografici,
sebbene ignoti al grande pubblico, può spiegare molti aspetti della sua prima produzione artistica.

Nel primo periodo (1931-1948), l’ambiente dell’Aeronautica Militare costituisce spesso lo sfondo dei suoi romanzi e
delle sue novelle, che non di rado contengono spunti autobiografici ed elementi tratti dalla vita di Pietro Sordi.
In questa fase, nella quale l’io narrante a volte si riferisce a Liana (ossia alla stessa scrittrice), si trovano di tanto
in tanto precisi riferimenti a personaggi ed eventi storici: per esempio, nel romanzo Buona fortuna!, l’autrice for-
nisce una minuta descrizione del record del mondo di velocità per idrovolanti ottenuto dal maresciallo France-
sco Agello il 23 ottobre 1934.

Nel 1946 Arnoldo Mondadori Editore crea per il pubblico della scrittrice il settimanale Confidenze di Liala (poi
solo Confidenze).[1]

Dopo la separazione da Pietro Sordi (avvenuta nel 1948) subentra una fase che si può definire di lutto letterario
(1949-1950), con la quale la scrittrice supera i problemi affettivi contingenti e inizia a scrivere il romanzo della
sua vita, scolpendo a tutto tondo il ritratto del personaggio Liala, per il quale realtà e fantasia sfumano insensi-
bilmente l’una nell’altra.

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Scompaiono in questo periodo dalle sue opere i riferimenti all’ascesa sociale compiuta dal giovane pilota figlio del
popolo e ufficiale dell’Arma azzurra grazie ai corsi integrativi dell’Accademia Aeronautica. In Ombre di fiori sul
mio cammino, opera pubblicata nel 1950, per la prima volta si accredita l’opinione che l’ispiratore di Liala sia stato il
marchese Vittorio Centurione Scotto. Questa versione dei fatti era stata anticipata in forma meno compiuta nella
raccolta di conversazioni e ricordi intitolata Voci dal mio passato, che aveva fatto la sua comparsa nel luglio del
1949.

Nel primo e secondo periodo gli scritti di Liala muovono da elementi di realtà per costruire trame narrative che
configurano tante possibili versioni della sua identità personale: all’interno di queste diverse versioni la costante
maggiore è quella del rapporto con l’aviatore.

Sono stati pubblicati libri storici fotografici su Vittorio Centurione Scotto e famiglia nobiliare Centurione Scot-
to e Cattaneo Di Belforte, con carriere e genealogia, in cui viene smentita Liala con prove, perché risulta che ab-
bia usato la figura dell’eroico e nobile aviatore per scoop letterario, recandosi solo nel secondo dopoguerra a
Millesimo per attingere notizie, e solo dopo la fine della sua storia ventennale con l’aviatore Pietro Sordi, vero
ispiratore dei suoi romanzi rosa.

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ANNI 50’IN POI
Successivamente, a partire dagli anni cinquanta, l’opera della scrittrice si rivolge al mondo della pura fantasia
narrativa e non fa più riferimento a luoghi, fatti o personaggi di realtà, salvo qualche ritorno alle pagine auto-
biografiche proprie del personaggio Liala, come in Diario vagabondo (1977).

Analizzando la produzione artistica di Liala, la critica letteraria ha spesso sottolineato le minuziose descrizioni
estetizzanti di ambienti altoborghesi e aristocratici, ignorando i riferimenti alle classi sociali inferiori (Dizio-
nario Bompiani, 1987), riferimenti che nel periodo più precoce della sua attività letteraria appaiono in maggiore
evidenza, mentre nei primi due romanzi (e più tardi nel Pianoro delle ginestre) compare il tema della promozione
sociale di cui si rende protagonista un pilota di umili origini, notevole prestanza fisica, grande dirittura morale
ed eccezionali capacità aviatorie.

Nel Pianoro delle ginestre, Liala tratteggia inoltre per la prima volta il semplice ambiente provinciale in cui si
svolge il romanzo con le stesse minuziose descrizioni e lo stesso compiacimento che in altre occasioni aveva riser-
vato agli altolocati ambienti aristocratici: messa a confronto con il bel mondo, questa umile realtà provinciale e
contadina non sembra affatto demeritare, piuttosto l’opera di Liala suggerisce che “ accanto (e prima) della nobiltà
derivante dalla stirpe e dal censo, esiste la nobiltà d’animo “ (Cappuccio, 1998).

Liala morì nella sua residenza di Varese, Villa La Cucciola, il 15 aprile del 1995, all’età di 98 anni, dove viveva assistita
dalla figlia Primavera e dalla governante Tilla. I funerali furono celebrati due giorni dopo nella chiesa di Santa
Maria della Gioia al Montello di Varese; secondo le sue ultime volontà, la salma venne rivestita con un abito di
Valentino.

La scrittrice riposa in una cappella nel cimitero di Velate (Varese).

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OPERE ( ROMANZI )
- Signorsì, Milano-Verona, A. Mondadori, 1931.
- Sette corna, Milano-Verona, A. Mondadori, 1934 (seguito di Signorsì, dal 1944 noto anche come Settecorna).
- Peregrino del ciel, Milano, Sonzogno, 1934; 1945.
- L’ora placida, Milano-Verona, A. Mondadori, 1936.
- Fiaccanuvola, Milano-Verona, A. Mondadori, 1937.
- Buona fortuna. Storia di un cavallo, di un cane e d’un amore, Milano, A. Mondadori, 1938.
- L’arco nel cielo, Milano, Sonzogno, 1941.
- Brigata di ali, Milano, Gloriosa, 1941.
- La casa delle lodole, Milano, Sonzogno, 1941.
- Farandola di cuori, Milano, Sonzogno, 1941.
- Sotto le stelle, Milano, Sonzogno, 1941.
- Dormire e non sognare, Milano-Roma, Rizzoli, 1943 (trilogia di Lalla Acquaviva).
- Donna delizia, Milano, Sonzogno, 1944.
- I gelsomini del plenilunio, Bologna, Cappelli, 1944.
- Il pianoro delle ginestre, Milano, A. Mondadori, 1944.
- Il tempo dell’aurora, Milano, Sonzogno, 1944 (seguito di Sotto le stelle).
- Una rosa lungo il fiume, Milano, Sonzogno, 1944.
- Lalla che torna, Milano-Roma, Rizzoli, 1945 (trilogia di Lalla Acquaviva).
- Melodia dell’antico amore, Bologna, Cappelli, 1945.
- Tempesta sul lago, Milano, Sonzogno, 1945.
- Il velo sulla fronte, Milano-Roma, Rizzoli, 1946 (trilogia di Lalla Acquaviva).
- Mavì mia vita, Milano-Roma, Rizzoli, 1947.
- Bisbigli nel piccolo mondo, Bologna, Cappelli, 1948.
- L’ingannevole sogno, Milano, Rizzoli, 1948.
- Trasparenze di pizzi antichi, Milano, Valsecchi, 1948.
- Come i baci su l’acqua, Milano, Rizzoli, 1949.
- Riverberi lontani, Milano, Sonzogno, 1949.
- Un cuore sulla vela, Milano, Rizzoli, 1949.
- La passeggera nel vento, Milano, Rizzoli, 1950.
- Ombre di fiori sul mio cammino, Milano, Valsecchi, 1950.

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- Amata, Milano, Valsecchi, 1951.
- Soliloquio a mezza voce, Milano, Sonzogno, 1951.
- Una carezza e le strade del mondo, Milano, Rizzoli, 1951.
- Il peccato di Guenda, Milano, Valsecchi, 1952.
- La più cara sei tu, Milano-Roma, Rizzoli, 1952.
- Quel divino autunno, Milano, Rizzoli, 1952.
- Una notte a Castelguelfo, Bologna, Cappelli, 1952.
- Vecchio smoking, Milano, Sonzogno, 1952.
- La meravigliosa infedele, Milano, Del Duca, 1953.
- ...Le parole d’amor che non ti dissi, Bologna, Cappelli, 1953.
- Per quale via, Glori?, Milano, Rizzoli, 1953.
- Il profumo dell’assente, Milano, Rizzoli, 1954.
- Il vento inclina le fiammelle, Milano, Valsecchi, 1954.
- Per ritrovare quel bacio, Milano, Del Duca, 1954.
- Le briglie d’oro, Bologna, Cappelli, 1955.
- Le creature dell’alba, Milano, Del Duca, 1955.
- Passione lontana, Milano, Del Duca, 1955.
- Un altare per il mio sogno, Milano, Del Duca, 1956.
- Sottovoce o mia Niny, Milano, Del Duca, 1957.
- Una lacrima nel pugno, Milano, Del Duca, 1957.
- L’azzurro nella vetrata, Milano, Del Duca, 1958.
- Chiamami con un altro nome, Milano, Del Duca, 1958.
- Fra le tue braccia e sul mio cuore, Milano, Del Duca, 1959.
- Il sole se tramonta può tornare, Milano, Del Duca, 1959.
- Belle nubi solitarie, Milano, Del Duca, 1961.
- La finestra aperta sulla notte, Milano, Del Duca, 1961.

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- Trilogia di Lalla Acquaviva
I, Dormire e non sognare, Milano, Del Duca, 1961.
II, Lalla che torna, Milano, Del Duca, 1961.
III, Il velo sulla fronte, Milano, Del Duca, 1961.
- Lascia che io ti ami, Milano, Del Duca, 1962.
- L’ addormentato cuore, Milano, Del Duca, 1962.
- Non crescon fiori per Abigaille, Milano, Del Duca, 1963.
- Un abisso chiamato amore, Milano, Del Duca, 1963.
- La sublime arte di amare, Milano, Del Duca-La Edizioni Mondiali, 1964.
- Riaccendi la tua lampada, Gipsy, Milano, Del Duca, 1964.
- Un gesto, una parola, un silenzio, Milano, Del Duca, 1966.
- Il palazzo innamorato, Bologna, Cappelli, 1967.
- Non dimenticare Lietocolle, Bologna, Cappelli, 1967.
- Sognai di essere tuo..., Milano, Sonzogno, 1967.
- Di ricordi si muore, Bologna, Cappelli, 1970.
- Una pagina d’amore, Milano, Sonzogno, 1970.
- Ritorna, malinconia, Bologna, Cappelli, 1971.
- Good-bye sirena, Milano, Sonzogno, 1975.
- Frantumi di arcobaleno, Milano, Sonzogno, 1985.
- Con Beryl, perdutamente, Milano, Sonzogno, 2007. ISBN 978-88-454-1437-4 (iniziato nel 1976 e completato da Mariù
Safier).
- Un ballerino in paradiso, Milano, Sonzogno, 2010. ISBN 978-88-454-2352-9 (completato da Mariù Safier).

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RACCONTI E LIBRI DI MEMORIE

RACCONTI:
- L’ora placida. Romanzo; Dormi, Claudio!; A cavallo di Ugorò; Pace al tramonto. Novelle, Milano, Sonzogno, 1941.
- Con l’anima a volo. Novelle, Milano, Sonzogno, 1942.
- La compagna velata, Milano, Sonzogno, 1945.
- Fiaba d’amore tra ieri e domani, Milano, Sonzogno, 1950.
- Preludi nostalgici, Milano, Sonzogno, 1951.
- Foglie al vento, Milano, Cino Del Duca, 1959.

LIBRI DI MEMORIE:

- Voci dal mio passato, Milano, Valsecchi, 1949.


- Diario vagabondo, Milano, Sonzogno, 1977.

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ULTERIORI INFORMAZIONI

YOUTUBE:
- https://youtu.be/yB89lQAy9Lw

- https://youtu.be/RHBNnzdDFmc

WEB:
- https://libri.robadadonne.it/liala-la-straordinaria-donna-che-non-scriveva-romanzi-rosa/

- http://www.francescasantucci.it/liala.htm

- https://www.culturalfemminile.com/2018/04/23/liala-la-regina-del-romanzo-rosa/

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