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In questo saggio, pubblicato nel 1961, Bruner compie una rilettura critica dei princpi contenuti
concezione educativa che, come lattivismo, privilegia gli interessi immediati e lesperienza di
La scuola oggi non deve limitarsi ad assicurare una continuit con la vita, ma deve introdurre
nuovi orizzonti di esperienza e nuovi traguardi, per favorire lo sviluppo delle potenzialit
intellettuali di ogni individuo. A questo scopo Bruner propone nella scuola lapprendimento
B. prende le distanze da Dewey e dal suo concetto di adattamento: lideale educativo come
B. giunto negli ultimi tempi alla psicologia culturale anche per la sua grande sensibilit per i
temi del multiculturalismo, dellintegrazione e delle eguali opportunit per i soggetti delle
classi svantaggiate: e si comprende la sua insistenza sulla scuola come strumento e organo
PENSIERO DI DEWEY
Nel 1897, allet di 38 anni, il filosofo ed educatore americano John Dewey (1859-1952)
pubblic uno scritto sensazionale e profetico dal titolo: Il mio credo pedagogico che
Siamo di fronte a cinque atti di fede. Il primo riguarda il processo educativo e afferma:
dellindividuo alla coscienza sociale della sua gente. Questo processo ha inizio,
offre contenuti alla sua coscienza, forma le sue abitudini, esercita la sua capacit ideativa e ne
desta i sentimenti.
Un secondo articolo di fede precisa il concetto che il Dewey aveva della scuola:
fanciullo partecipe delle risorse ereditate dalla sua gente e a metterlo in grado di servirsi delle
sue capacit per fini sociali. Pertanto leducazione essa stessa vita, e non gi
del suo sviluppo. La vita sociale conferisce uninconsapevole unit ed uno sfondo ad ogni suo
sforzo e ad ogni sua iniziativa... Il vero centro [dellapprendimento]... non nella scienza
o nella letteratura, o nella storia, o nella geografia, ma nelle attivit sociali, della
In un quarto articolo trova espressione la concezione del Dewey sul metodo educativo:
4. La legge che indica come debbano essere presentati e svolti i contenuti dellinsegnamento
quella implicita nella natura stessa del fanciullo. Per il Dewey, la legge educativa era
nellazione: Lattivit precede la passivit nello sviluppo della natura del fanciullo.
Io credo che la consapevolezza sia essenzialmente motricit e impulso, che la vita cosciente
sociale.
CRITICITA DI DEWEY
Oggi leggiamo questo documento con contrastanti sentimenti. Lottimismo che linforma,
nella sua negazione dellaspetto tragico della vita, tipicamente americano e vi si esprime
una ferma fiducia non solo nella capacit dellindividuo di svilupparsi, ma, altres, in
una societ capace di formare luomo nel migliore dei modi. Tuttavia, queste stesse
armonico rapporto tra luomo e la societ, ci lasciano assai perplessi. In questi ultimi due
terzi di secolo, dal 1897 ad oggi, vi sono stati profondi cambiamenti non solo nella
nostra concezione della natura, ma anche in quella della societ e del complesso
delle istituzioni sociali; e, fatto forse pi importante, noi abbiamo sperimentato una
rivoluzione nei nostri convincimenti sulla natura delluomo, sulla sua intelligenza, sulle sue
possibilit, passioni e forme di sviluppo. Il pensiero del Dewey non era certo insensibile ai
mutamenti, nonostante le limitazioni poste dalle sue premesse filosofiche. Ma, dallepoca della
prima formulazione dei princpi del Dewey ai giorni nostri, una serie di dottrine rivoluzionarie e
di avvenimenti catastrofici venuta a trasformare lo spirito stesso della ricerca. Le due guerre
mondiali, il nefasto avvento di Hitler e del genocidio, la rivoluzione russa, le nuove concezioni
rivoluzionarie relativistiche, in fisica e in psicologia, lera dellenergia atomica con la sua nuova
tecnologia, lamaro predominio delle filosofie scettiche: sono tutti avvenimenti che costringono
Dewey aveva dinanzi a s, nel 1890, lo spettacolo di un metodo educativo sterile e rigido,
incapace di tenere adeguatamente conto della natura del fanciullo. Lentusiasmo con il quale il
Dewey consider limportanza dellesperienza diretta e della azione sociale, fu una critica
Dewey ha fatto molto per promuovere una riforma; ma ogni eccesso pu mutarsi in difetto e
noi, oggi, dobbiamo appunto riconsiderare leducazione tenendo presente che un tale eccesso
c stato nellapplicazione dei princpi del Dewey, che furono spesso mal interpretati o seguiti
con una aderenza pratica dordine sentimentale, che egli stesso deplorava. Il culto
sentimentale dei progetti di classe, dei corsi di adattamento alla vita, il timore di esporre il
fanciullo a pericolosi sbalzi dovuti al diretto intervento delluomo e della natura turbando cos il
piacevole regno della sua esperienza, sono tutte idee sulla fanciullezza, che spesso non hanno
ATTUALIZZIAMO
Egli fu certo di grande aiuto per la vita del suo tempo. Ma, che cosa valido per il nostro
tempo, in che termini dobbiamo esprimere il nostro credo? Leducazione tende a sviluppare
la sensibilit e la forza della mente. Il suo compito duplice: da un lato essa trasmette
allindividuo una parte del sapere, dei costumi e dei valori, accumulati nel tempo,
che costituiscono la cultura di un popolo; ed in tal modo forma gli impulsi la
coscienza, ed uno stile di vita negli individui. Daltro lato, leducazione deve contribuire
allo sviluppo dei processi intellettivi e far s che lindividuo sia capace di procedere al
di l delle forme culturali del mondo a cui appartiene, di essere in grado, cio, di
innovazioni, sia pure modeste, e di crearsi uninteriore cultura personale; e poich non
geografia, ogni uomo deve mirare a divenire un artista, uno scienziato un letterato, uno
uomo rivive solo un frammento di questa cultura; la sua interezza consiste piuttosto nel
crearsi una visione propria del mondo, movendosi da quella parte della sua eredit culturale
Insistendo sul carattere di continuit che la scuola ha da un lato con la societ e dallaltro con
introduttrice a nuove prospettive. Infatti, se la scuola fosse soltanto una zona di passaggio
dalla intimit della famiglia alla vita sociale, il suo compito sarebbe assai semplice, simile
La scuola lingresso nella vita della ragione. , certamente, vita essa stessa, e non
mera preparazione alla vita; tuttavia uno speciale tipo di vita, accuratamente
programmato al fine di sfruttare al massimo quegli anni ricchi di possibilit formative che
caratterizzano lo sviluppo dellhomo sapiens e che distinguono la specie umana dalle altre. La
scuola non dovrebbe, quindi, limitarsi ad assicurare una semplice continuit con la
ha rapporto di continuit con quella precedente, come accade allorch, per la prima
teoremi sulla conservazione dellenergia; nellidea, cio, che nulla si distrugge ma tutto si
trasforma, e che si tratta di una legge universalmente applicabile. Se v poi una esigenza di
continuit con lesperienza quotidiana nel processo educativo, questa consiste soprattutto nel
convertire la fiducia del fanciullo nellonnipotenza del pensiero, nella fiducia realistica di potersi
Ora, la cultura una costruzione esemplare che ha il fine di dare un significato a motivi
Da tutto ci possono derivare due convinzioni. La prima che la, struttura della
dalle grandi scoperte concettuali che portano ordine nelle osservazioni sconnesse, a
Cercare la giustificazione di un argomento di studio, cos come ha fatto il Dewey, sulla base
del suo rapporto con lattivit sociale del fanciullo, significa fraintendere che cosa sia il
del concetto di commutativit non deriva certo dalla intuizione sociale per cui due case
abitate da 14 persone ciascuna non corrispondono a 14 case con due persone ciascuna; esso
, invece, implicito nel potere di unidea di generare una maniera di pensare i numeri con uno
stile, una bellezza, una ricchezza pratica. La matematica, al pari di qualsiasi altra disciplina,
dapprendimento e stabilire intanto che non sarebbe possibile dominare interamente una
materia neanche con una vita intera, se dominare significa prendere in considerazione tutti i
fatti, tutti gli eventi, insomma ogni particolare. Al contrario, una materia presentata in
modo da porre in luce la sua struttura logica avr una forza generativa che
preparare uno schema funzionale dove i particolari potranno essere sistemati via via
che si incontreranno.
I CONTENUTI DELLAPPRENDIMENTO
La risposta alla domanda che cosa dobbiamo insegnare? non sar diversa da quella che
potr essere data alla domanda Che cosa non senza valore?. Se si potr rispondere alla
domanda Che cosa degno di conoscenza?, non sar difficile distinguere tra ci che vale e
ci che non vale la pena di insegnare e di imparare. La conoscenza del mondo naturale, della
condizione umana, della natura e del dinamismo, della societ, la conoscenza del passato
come fonte di esperienza per il presente e per il futuro, sono conoscenze, per certo, che
sembrano essenziali per un uomo istruito. A queste conoscenze essenziali, si dovr aggiungere
la conoscenza delle opere darte pi significative per la storia dellestetica, motivi di meraviglia
Tuttavia, siccome impossibile prefigurarci il mondo in cui vivranno i fanciulli che noi
educhiamo, solo una mente ben formata ed il senso di poter dominare il sapere, sono
i veri strumenti che noi possiamo dare loro e che resteranno validi qualsiasi
ideale occorre perci sia determinato ad un solo fine: a qualsiasi cosa lo studente sia
indirizzato, si deve far in modo che egli la approfondisca abbastanza per ricavarne il
educativo ed il fine a cui mira sono la stessa cosa: il fine dellistruzione il sapere
perch ha a che fare con la prassi, infatti ritiene che pensiero e azione
attivit che coinvolgono gli interessi degli alunni e sollecitano l'attivit del
materie di studio sono sostituiti da attivit che nascono dagli interessi degli
sull'esperienza.
pensiero che procede per attraverso indagini su i materiali (scienze) sulla loro
nel passato (storia). Le materie di studio sono I luoghi per verificare le idee-
Fino ad ora abbiamo inteso e descritto la scuola nel suo aspetto materiale;
egli altri per dare un motivo e una direzione alla sua. Dewey propone questo
modello educativo con l' auspicio di mantenere i vecchi costumi, valori, forme
perenne stato di crisi ci la lotta delle idee, la pluralit delle opinioni e dei
deve rappresentare per il bambino un luogo di vita: quella vita sociale che
Tuttavia intesa in questo modo, ovvero, come una comunit sociale che porta
BRUNER. Brunel infatti afferma che se si deve portare avanti gli interessi del
luogo specifico delle esperienze (che ovviamente non posso fare a casa) ma
nuove conoscenze.
quadri teorici ben definiti, le idee organizzatrici (le idee che hanno
modificato la concezione del mondo, che hanno prodotto l'uomo nei secoli e
non vanno imparati come un spere enciclopedico). Queste sono dei paradigmi