SCHEMA OSSERVAZIONI PRELIMINARI Prima premessa L'educazione introduzione alla realt totale. la realt che determina integralmente il movimento educativo passo passo e ne il compimento. Totale: educazione significher lo sviluppo di tutte le strutture di un individuo fino alla loro realizzazione integrale e nello stesso tempo affermazione di tutte le possibilit di connessione attiva di quelle strutture con tutta la realt. Seconda premessa La realt non mai veramente affermata se non affermata l'esistenza del suo significato. Un significato della realt sottende allora il processo dell'educazione. LEALTA' CON LA TRADIZIONE Valore di questo principio La prima direttiva per un'educazione dell'adolescenza la leale adesione alla tradizione, che funziona per il giovane come una ipotesi esplicativa della realt. L'ipotesi di lavoro rappresenta quella certezza nella positivit della propria intrapresa, senza cui nulla si muove, nulla si conquista. Conseguenze della sua negazione Il laicismo moderno sostiene che la personalit sarebbe il termine di una spontaneit evolutiva, senza che occorra alcuna regola o guida oltre se stessi. a) Una personalit aumenta nella misura in cui si approfondisce una vera libert di giudizio e di scelta. Per giudicare e scegliere occorre un metro, e se esso non l'affermazione di quella realt originaria in cui la natura ci forma, allora l'individuo si illude di crearselo da s e il pi delle volte sar abbandonato a una reazione, o a una forza esterna (potere). L'esito un'alienazione di s; camminare senza indirizzo preciso porta inevitabilmente allo scetticismo. b) Nella scuola. L'insegnamento non si cura di offrire aiuto per l'effettiva presa di coscienza di un'ipotesi esplicativa unitaria. La predominante analiticit dei programmi abbandona lo studente di fronte ad una eterogeneit di cose e a una contraddittoriet di soluzioni che lo lasciano, nella misura della sua sensibilit, sconcertato e avvilito d'incertezza. c) Famiglia. A nulla varrebbe aver dato la vita senza aiutare instancabilmente i figli a riconoscere il senso totale di essa. AUTORIT, ESISTENZIALIT DI UNA PROPOSTA I punti in cui la tradizione pi cosciente sono i responsabili ultimi dell'educazione
dell'adolescente, il luogo dell'ipotesi per lui. Autorictas, ci che fa crescere, in un certo modo, il mio io pi vero. Spesso invece oggi l'autorit sentita come qualcosa di estraneo, che si aggiunge all'individuo. La funzione educatrice di una vera autorit si configura come funzione di coerenza: una continuit di richiamo ai valori ultimi e all'impegno della coscienza con essi; un permanente criterio di giudizio su tutta la realt; una salvaguardia stabile del nesso sempre nuovo tra i mutevoli atteggiamenti del giovane e il senso ultimo totale della realt. Autorit sono innanzitutto i genitori (coscienti o no). Autorit anche la scuola. VERIFICA PERSONALE DELL'IPOTESI EDUCATIVA 1) Sua necessit Occorre suscitar nell'adolescente personale impegno con la propria origine, occorre che l'offerta tradizionale sia verificata, da ragazzo e da nessun altro per lui. L'educazione vera ha supremo interesse che il giovane si educhi a un paragone continuo non solo con le posizioni altrui, ma anche e soprattutto fra tutto ci che gli capita e quell'idea offertagli. Educare non chiarire delle idee. Occorre un intervento delle energie, della libert. La paura nei giovani, ad affermare l'essere sorge proprio da un mancato impegno con l'essere. 2) Sue condizioni a) La prima che egli sia aiutato a impegnarsi secondo un ideale nel suo ambiente, perch nell'ambiente che attinge spunti, sollecitazioni e alimentazione la trama di esperienze intime ed esteriori del ragazzo stesso, e quindi nell'impegno con l'ambiente che diverr chiara la validit dell'educazione data. b)La seconda che la verifica nell'ambiente non sia compiuta in modo solitario dal giovane. Occorre che il suo modo di affrontare tutte le realt sia vissuto comunitariamente. La comunit non va confusa con l'associazione, ma una dimensione interiore, all'origine dei nostri pensieri e delle nostre azioni. Altrimenti non comunit, ma calcolo. Una ipotesi di senso totale veramente vissuta non pu che presentarsi come comunit. Tanta impostazione invece individualistica, intimistica o aridamente razionalistica. L'autorit stessa ha come funzione tipica la genesi della comunit. c) la terza condizione l'uso del tempo libero, che il luogo della pi trasparente scelta dell'adolescente. Il tempo libero il punto in cui l'ideale pi facilmente da dovere diventa fascino, iniziativa del giovane, responsabilit coscientemente assunta. Attraverso l'impegno con l'ideale nel tempo libero, l'adolescente imparer a perseguire la sua ipotesi anche nel restante tempo. 3) Sue dimensioni Come suscitare l'energia, come provocare quell'impegno di verifica dal quale solo nasce la convinzione? C' un facile equivoco possibile in una insistenza prevalente sulla forza di volont. Occorre lanciare l'adolescente fuori di s, verso orizzonti sintetici e definitivi, che chiameremo dimensioni. Tali dimensioni dell'animo dell'adolescente, per le quali giusto rivolgere un adeguato richiamo di impegno, sono cosi definibili: a) Esigenza di una spiegazione totale della realt (dimensione culturale nel senso pi completo). b) Esigenza di una radicalit assoluta nell'amore (dimensione della carit nel suo senso pi genuino). Amare innanzitutto un modo di concepire s, non un sentimento, non un dare. L'adolescente va richiamato ad una purezza totale di motivi.
c) Esigenza di una totalit di orizzonti cui la propria umanit sia richiamata ad aderire (dimensione missionaria). La carit una legge sena confini, universale. Limitare l'ambito del condividere, cos come l'esistenza ce ne d la possibilit, rinnegare se stessi. L'illimitatezza la sola risposta possibile per la sete di cui l'uomo adulto suo malgrado, l'adolescente per esigenza urgente e vissuta, sono preda. IL RISCHIO, NECESSARIO ALLA LIBERT Scopo dell'educazione quello di formare un uomo nuovo; perci i fattori attivi della educazione debbono tendere a far s che l'educando agisca sempre pi da s, e sempre pi da s affronti l'ambiente. L'evolversi dell'autonomia del ragazzo rappresenta per l'intelligenza e il cuore e anche per l'amor proprio dell'educatore un rischio. D'altra parte proprio dal rischio del confronto che si genera nel giovane una sua personalit nel rapporto con tutte le cose. La sua liber diviene. Questo amore alla libert sin nel rischio sopratutto una direttiva che l'educazione deve aver presente. Una educazione che accetti con vigilanza il rischio della libert dell'adolescente reale sorgente di fedelt e di devozione cosciente all'ipotesi proposta e a chi la propone. CONCLUSIONE Di potrebbe dire che nel momento educativo dell'adolescenza et di verifica, le grandi linee metodologiche da tenere siano: la posizione precisa di una ipotesi di senso totale della realt (tradizione), unica condizione di certezza per l'adolescente; la presenza di una ben precisa e reale autorit, luogo di tale ipotesi, unica condizione di coerenza nel fenomeno educativo, la sollecitazione del giovane ad un impegno personale di verifica, unica condizione di una reale convinzione, equilibrato rischio del confronto autonomo tra l'ipotesi e la realt nella coscienza dell'adolescente, unica condizione per la maturit della sua libert. Al termine di questo processo ha forse l'educatore finito il suo compito? E' l'inizio di un nuovo cammino, e proprio nella sua novit sta la ragione di un maggior nesso. Ora educato ed educatore sono due uomini, sono due fra gli uomini: il tempo di quella compagnia matura e forte che lega coloro che vivono una stessa esperienza del mondo, che incontrano il richiamo all'essere in ogni istante del loro cammino, il tempo in cui si lavora insieme, fianco a fianco, per un destino che tutti riunisce.