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Giornale di Sicilia (ITA)


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GIORNALE
DISICILIA
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L'ICONA SACRA DI MONREALE


RESTAURATALA TAVOLA NEL1100
LA MADONNA BRUNA
PALADINADIPACE
E LRESTYUNG NESVELA
ISIMBOLIMISTERIOS
di Si mo netta Trovato
investe anche tutta una serie di esami condotti da pro -
sm0m, eh possano dtre]a fvoln e cercare di rin-
a inadonnina bruna con il bambino in braccio tracciarne la mano.
riuscita dove secoli cli diplomazia hanno talli-
Le indagini diagnostiche effettuate fino a questo
to: sciogliere il nodo della vecchia a diatriba tra

L momento, sono di tipo non invasivo e microdistruttivo


la cattedrale di Palermo e il Duomo Monreale.
- spiega Sebastianelli -; nascono con lo scopo di arric-
Lo scontro tra le due diocesi, partiva cia lonta- chire le informazioni gi acquisite e ricavare nuovi dati
no, dalla voglia di supremazia tra re Guglielmo 11e l'ar- utili per valutazioni tecnico esecutive c conservative
civescovo cattolico Gualtiero Offamiio. Cattedrale e del dipinto. Cos Maria Letizia Amadori della [)ISPEA,
Duomo sorsero a pochissima distanza l'uno dall'altra e Universit di Uibinio, ha COIRJOLLD LIII esainestilla caraL-
si guardarono sempre in cagnesco. A distanza di secoli, terizzazione dei pigmenti impiegati dall'allora artista
non era mai capitato che un tesoro dell'uno andasse a
che sono risultati infatti coerenti con il periodo di rife-
finire in un laboratorio dell'altra. P.capitato ora: la tavo-
rimento -tra la fine del 1100 e linizio del 1200- mentre
la medievale della Madonna Odigitria, splendido esem- tramite la radiografia di Giuseppe Salerno, stato valu-
pio di arte bizantina, unica per grandezza e tra le pi tato lo stato effettivo del dipinto conservativo etecnico-
antiche della Sicilia, nata per il Duomo di Monreale e
esecutivo.
voluta dallo stesso Guglielmo IL in questi giorni affi- Rachele Lucido, del Centro di restauro, si occupata
data ai restauratori del laboratorio di Palazzo Arcive- delle indagini multispettrali, mentre le analisi microdi-
scovile, a Palermo. struttive e non invasive di tipo chimico al microscopio
Uniavoro straordinario e minuzioso che il restaura- ollico sono sLate cojidol[e ciaClaticliaPelleriLo Ie1DIFC
tore Mauro Sebastianelli sta conducendo con i suoi al- dellUniversit di Palermo.
lievi: riportare laVergine, la cosiddetta Madonna bruna SE3UEA PAGINA21
cos la chiama la gente alla sua veste originaria, scro- CONTINUA DA PAcINA 2C
stando tutti le ridipinture, i tentativi di restauro, i pa- Infine, l'indagine Micro Raman per la caratterizzazio-
sLicci, persillo lo slucco, cile mani inesperte hanno so- ne di alcune componenti pittoriche stata definita cIa
vrapposto nei secoli. Simone Agnello dei Laboratori CHAB di Biotecnologie,
Su questa tavola sono intervenuti pi volte i restau- dellUniversit.
ratori, cercando di colmare lacune provocate dai secoli Il tentativo quello di ompren1ere se I tavola fu
- spiega Sebastianelli - ma non sempre hanno fatto un commissionata ad artisti cretesi o del Monte Athos e
buon lavoro. Per esempio, la tavola fu sottoposta a do- solo succcssivamcntc spedita a Palermo, o se sia stata
ratura, mentre i nostri studi hanno approfondito il fatto realizzata iii Sicilia da maestranze che si ispiravano, o
che fosse invece argentata. copiavano gli artisti bizantini.
L'ICONA
La tavola bellissima, elegante, ieratica: la Madonna I restauratori sono pi orientati verso questa secon-
SACRA

ha il viso bruno, e cos il bambino che tiene in collo. da ipotesi, complice tma pennellata larga, quasi spon-
DI
MONREALE
RESTAURATA
LA
TAVOLA
NEL
1100

Sono evidenti i simboli iconografici legati al culto della tanea, leggera e aerea, che rifugge un poco i canoni le-
di
Simonetta
Trovato
La
madonnina
bruna
con
il
bambino
in
braccio
Madonna OdigiLria - spiega dun Nicola Gaglio, arcipre- ratici di altre icone del periodo. Le due aureole sono

riuscita

te del Duomo di Monreale che ringrazia monsignor


dove
secoli
di
diplomazia
hanno
fallito:
realizzate in stucco ricoperto da foglia metallica, che
sciogliere
il
nodo
della
vecchia
a
Giuseppe Randazzo, direttore del Museo Diocesano di venne poi ridorata (sbagliando) nel 700: un lavoro mi-
diatriba
tra
la
cattedrale
di
Palermo
Palermo per la disponibilit al restauro -; il bambino ha nuzioso, che fa uscire> dalla tavnla i simholi divini.
e

un viso da persona adulta, nonostante il corpo sia di un


il

La Madonna nata per l'abside del Duomo, in quel


Duomo
Monreale.
Lo
scontro
tra
le
due
diocesi,
partiva
da
lontano,
ragazzino. Il simbolo della perpetua verginit di Maria, punto la volle re Guglielmo lI: nel XV secolo fu traspor-
dalla
voglia
di
supremazia
tra
re
la stella ad otto punte, si ritrova sulla fronte della Ma- tata su uno degli altari delle navi minori e l rimase fino
Guglielmo

donna e sulle spalle, sul mantello. La sua mano indica il all'incendio del 1811, dopo il quale fu sistemata a Palaz-
II
e
l'arcivescovo
cattolico
Gualtiero
Offamilio.
Cattedrale
e
Duomo
sorsero
a
pochissima
bambino, lo presenta, ma se ne distacca, dallo stesso zo Arcivescovile e poi al Museo Diocesano. In occasio-
distanza
l'uno
dall'altra
e
si
guardarono
sempre
tempo, per offrirlo alla comunit. Questa icona va letta ne dell'arrivo di un gruppo di russi, tre anni fa, ritorn
in

come uil esenipio ineraviliuso dill'arLe e dell'integra-


cagnesco.

nel duomo e la gente la accolse con gioia e una grande


A
distanza
di
secoli,
non
era
mai
capitato
che
un
tesoro
zione di mani diverse di Paesi lontani. devozione.
dell'uno
andasse
a
finire
in
un
Il lavoro condotto dal restauratore non soltanto La riportammo di notte, eravamo in pochissimi, io,
laboratorio

sulla tavola - sar completato tra qualche mese - ma l'arcivescovo, pochi operai: ci conimovemmo,
dell'altra.

la

capitato
ora:
la
tavola
medievale
della
Madonna
Odigitria,
splendido
esempio
di
arte
bizantina,
unica
per
grandezza
e
tra
le
pi
antiche
della
Sicilia,
nata
per
il
Duomo
di
Monreale
e
voluta
dallo
stesso
Guglielmo
II,

in
questi
giorni
affidata
ai
restauratori
del
laboratorio
di
Palazzo
Arcivescovile,
a
Palermo.
Un
lavoro
straordinario
e
minuzioso
che
il
restauratore
Mauro
Sebastianelli
sta
conducendo
con
i
suoi
allievi:
riportare
la
Vergine,
la
cosiddetta
Madonna
bruna
-
cos
la
chiama
la
gente
-
alla
sua
veste
originaria,
scrostando
tutti
le
ridipinture,
i
tentativi
di
restauro,
i
pasticci,
persino
lo
stucco,
che
mani
inesperte
hanno
sovrapposto
nei
secoli.Su
questa
tavola
sono
intervenuti
pi
volte
i
restauratori,
cercando
di
colmare
lacune
provocate
dai
secoli
-
spiega
Sebastianelli
-
ma
non
sempre
hanno
fatto
un

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buon
lavoro.
Per
esempio,
la
tavola
fu
sottoposta
a
doratura,
mentre
i
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4 aprile 2017

donna sembrava dirci di voler restare l, racconta don


Nicola Gaglio. (SIT')

LAPRIMAVOLTACHEUNTESORO
DELCENTRO NORMANNOVIENE
RESTAURATO INCITT:VECCHIA
DIATRIBACHERISALEALMEDIOEVO
SOTTOPOSTA A DECINEDIESAMI
ALL'AVANGUARDIA.SPLENDIDO
ESEMPIODIINTEGRAZIONE
DIMANIDIVERSE DIPAESILONTANI

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i. Il restauratore Mauro SeLastianelli con Lallievo Gianca Io Zaflora. 2. Latavola deI000 pronta per il restauro

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i. La radiografia effettuata sulla preziosa tavola de]a Madonna Odigitria prima de] restauro. z. Un particolare dell'opera

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