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ARCOM

Ass. Reg. Cori Marchi gi ani


Sono trascorsi tre mesi
dalluscita del primo
numero della rivista
online Il Cantar Bene.
A tal proposito abbia-
mo ricevuto apprezza-
menti anche da perso-
naggi qualificati della
coralit nazionale come
Sante Fornasier, Alvaro
Vatri, Francesco Bar-
buto e Gianni Vecchia-
ti. Sinceramente aveva-
mo qualche timore su
cosa scrivere nel secon-
do numero, ma ci sia-
mo immediatamente
tranquillizzati quando
abbiamo intravisto un
autunno ricco di rubri-
che ed eventi come
lIncontro Polifonico di
Fano, il Corimarche a
Porto S. Giorgio, il
Concorso di Fermo ed
il Corso di Donati con
tanto di coro laborato-
rio. Quindi una grande
stagione per lascolto e
per la formazione, oc-
casione unica, per la
coralit marchigiana, di
confronto, di riflessio-
ne sui propri punti de-
boli, di studio e di lavo-
ro. Questo deve essere
lo spirito per crescere.
In questo numero tro-
viamo, oltre alle tante
notizie, il doveroso ri-
cordo di un grande per-
sonaggio scomparso
nel 1988 come Don
Fernando Morresi che
tanto ha dato alla cora-
lit, soprattutto quella
giovanile, creando un
indotto che tuttora pro-
duce giovani cantori e
tanto Cantar Bene.
LAngolo della Partitu-
ra affidato ad Emilia-
no Finucci, abile a recu-
perare, trascrivere dalle
chiavi antiche ed analiz-
zare un antico madriga-
le marchigiano, mentre
un saggio sulleducazio-
ne alla bellezza, attra-
verso lo studio della
musica, ci offerto da
Mario Giorgi. Simone
Spinaci riprende il di-
scorso sul Canto Armo
nico, iniziato nel primo
numero della rivista,
mentre Marco Ancone-
tani propone la seconda
lezione di scrittura mu-
sicale con Finale, inol-
tre la Redazione da spa-
zio a qualche eccellenza
marchigiana come la
Corale Cantando, for-
mazione maschile di
Macerata e Giulio Fra-
tini che si diverte nella
costruzione di organi e
clavicembali. Links utili
sono a disposizione per
facilitare lattivit dei
cori, mentre nella parte
finale troviamo notizie
provenienti dalle regio-
ni vicine e dal resto
dItalia, con lelenco dei
concorsi pi importan-
ti. Questa rivista vuole
essere un contenitore a
disposizione di tutti,
quindi chiediamo mag-
giore collaborazione da
parte dei maestri e pre-
sidenti dei cori iscritti,
sia nel fornirci notizie
sulla propria attivit e
perch no anche idee
su possibili nuove ru-
briche. A tal proposito
c il progetto di inseri-
re nel periodico una
pagina dedicata al cori-
sta, dove poter espri-
mere le proprie opinio-
ni e proposte. Servireb-
be a questo scopo una
persona che faccia da
tramite e raccogliesse il
materiale per poi trasfe-
rirlo alla Redazione,
mettendo a disposizio-
ne un indirizzo mail per
essere contattato diret-
tamente dai cantori
marchigiani. Infine ren-
diamo omaggio ad un
grande musicista che
recentemente ci ha la-
sciato come Orlando
Dipiazza, amico della
coralit marchigiana.
La Redazione
Numer o 2
UN AUTUNNO RI CCO DI EVENTI CORALI
Agost o 2013
Notiziario:
Requiem di G. Verdi
Rassegna Ripatransone
Il concorso di Fermo
Corso con Donati
Corimarche Porto S. Giorgio
Poliphonica Don Fernando
S O MMA R I O :
Il canto armonico
2^ Parte
di Simone Spinaci
16
Corale Cantando
a cura della Redazione
11
Il ricordo di Don
Fernando Morresi
a cura della Redazione
10
Scrittura musicale
Finale - 2^ Lezione
di Marco Anconetani
12
LAngolo della
Partitura
Madrigale marchigiano
di Emiliano Finucci
4
Leducazione alla
bellezza attraverso
la musica
di Mario Giorgi
18
IL CANTAR BENE
Periodico trimestrale a cura della Commissione Artistica
7 - 14 settembre - Fano
40 Incontro Internazionale Polifonico Citt di Fano
Organizzato dal Comune di Fano in collaborazione con il coro Malatestiano
8 - 15 settembre - Fano
7^ Accademia Europea per Direttori
Organizzata da Feniarco in collaborazione con Europa
Cantat e Arcom
7 - 14 settembre - ore 17.00 - 20.00 - Fano - Chiesa di San Pietro in Valle
CUM CANTU POPULORUM UNIO Le voci dellIncontro
Un percorso fotografico e sonoro per raccontare la storia di quarantanni di
Festival
Venerd 13 settembre - ore 18.00 Fano - Chiesa di San Pietro in Valle
VOCI IN VETRINA Un Incontro durato quarantanni Riflessioni, ricordi,
testimonianze sullIncontro Internazionale Polifonico Citt di Fano
Sabato 14 settembre - ore 11.00 Fano - Centro storico
FANO S'IN....CANTA Voci per la citt
Cori per le vie e tra la gente: uno spumeggiante matine musicale per la gioia
della citt
Sabato 5 ottobre - ore 21.00 - Macerata
Chiesa Sacro Cuore
"Poliphonica" Don Fernando Morresi
Organizzata dalla Corale Cantando
5 - 6 ottobre - Porto San Giorgio
XXII edizione di Corimarche.
Sabato 12 ottobre 2013 - ore 21.15 - Ascoli Piceno
Teatro Ventidio Basso - Messa di Requiem G Verdi
Domenica 13 ottobre - ore 16.30 - Ripatransone
Chiesa Monumentale San Filippo
Rassegna Corale Nazionale Belvedere del Piceno
Organizzata dalla Corale Madonna di San Giovanni
Sabato 19 ottobre - ore 21.30 - San Ginesio
Auditorium S. Agostino Rassegna Giulio Tall
Organizzata dalla Corale Bonagiunta
Sabato 19 ottobre - Fermo
il M Lorenzo Donati condurr un corso di perfezionamento per direttori e coristi che si
concluder con un concerto dei partecipanti uniti al coro laboratorio.
Pagi na 2
CALENDARI O REGI ONALE
Scriveteci per inserire i
vostri eventi corali nel
Calendario Regionale:
segreteria@corimarche.it
Numer o 2
Federico Vita
Domenica 20 ottobre - Fermo
3 Concorso Corale Nazionale "Citt di Fermo"
Giuria: Marco Berrini, Aldo Cicconofri, Lorenzo Donati, Roberta Paraninfo,
Dario Tabbia
Organizzato del Coro Vox Poetica Ensemble con il patrocinio della Feniarco.
Domenica 17 novembre - Loreto
"Festa del corista" : sar la data ufficiale dei festeggiamenti del 25: tutti i coristi
sono invitati alle ore 11.00 nella Basilica della S. Casa ad eseguire, alla presenza
del Vescovo Delegato Pontificio, una nuova Messa che Padre Giuliano Viabile
ha composto per loccasione.
7 - 8 dicembre 2013 - Ascoli Piceno
Concorso e Festival Nazionale Voci Bianche
IN...CANTO PICENO
Giuria: Nicola Conci, Mauro Zuccante, Aldo Cicconofri, Roberta Paraninfo,
Mario Giorgi - Scadenza domande 15 ottobre 2013.
Organizzato dal coro La Corolla
Lunedi 23 dicembre - ore 21.00 - Altidona - Chiesa S. Ciriaco
Natale Insieme - Organizzato dalla Corale Serafini
Domenica 29 dicembre - ore 21.30 - San Ginesio Auditorium S. Agostino
Concerto di fine danno - Organizzato dalla Corale Bonagiunta
Pagi na 3
Se volete essere aggiornati
su eventi corali nazionali
scrivete ad Ettore Sisino
e chiedete di essere inseriti
in mailing list:
ettore.sisino@gmail.com
INTER CHOROS
online:
http://interchoros
.wordpress.com/
Numer o 2
www.corriereproposte.it - redazone@corriereproposte.it
Gli eventi corali del calendario regionale sono pubblicati nella rivista:
UN MONDO PERFETTO D I L U I G I GN O C C HI N I
Democrazia, uguaglianza, pari opportunit, altruismo, rispetto per gli altri: un mondo perfetto, ideale,
irrealizzabile forse, ma che assomiglia molto alluniverso di chi fa musica e lorchestra sembra essere il
mondo perfetto dove tutti si rispettano, si sostengono, si aiutano, si integrano condividendo un unico
grande progetto. Un mondo ideale dove ogni destra e ogni sinistra si uniscono, sfiorando, accarezzando,
abbracciando il proprio strumento e collaborano per dar vita alla grande magia dei suoni. Non ci sono
sopraffazioni, privilegi, diritti di pochi e il piccolo flauto non succube dellaustero controfagotto cos
come il contrabbasso non si fa forte della sua mole per sovrastare il violino. Tutti uguali, tutti unici, tutti
indispensabili. E mentre, seduto in mezzo a tanti, stai suonando il pi bel tema della tua vita, lo lasci al
caldo abbraccio di un altro strumento che lo riprende, lo sviluppa, lo modella e, se possibile, lo rende
ancor pi bello per restituirlo cos, senza rimpianti, a chi sapr portarlo verso altre intense sonorit. E tu
l, di nuovo solo, che ti limiti a seguirlo da lontano, felice perch sai di essere parte indispensabile del
tutto. Il direttore il garante dellequilibrio perfetto, ricorda agli uni di non eccedere e invita gli altri a non
tirarsi indietro, a mettersi in gioco, a collaborare alla creazione, a colorare laria che li circonda. Ma la
musica che crea una sensibilit ideale in chi la suona e la ascolta o sono le donne e gli uomini che la accol-
gono, ad esserne dotati naturalmente? Nel dubbio avviciniamoci, entriamo nei teatri, nelle chiese, nelle
piazze e in ogni luogo dove si fa musica e lasciamoci trasportare in questo mondo perfetto.
Pagi na 4
L ANGOLO DELLA PARTI TURA
D I EMI L I AN O F I NU C C I
Numer o 2
La trascrizione del madrigale Tu dormi et Amor veglia per mio danno si basa sulledizione a stampa di Antonio
Gardano, il quale nel 1552 ristamp IL PRIMO LIBRO DE MADRIGALI a Tre voci a Note negre di Eliseo
Ghibellini, gi pubblicato nel 1551 da Girolamo Scotto. Ledizione del 1551 fa riferimento ad una precedente,
oggi perduta, che, purtroppo, conteneva, come si evince dallintestazione del 1551 (Di Heliseo Ghibel il Primo
Libro di Madrigali a tre voci a note negre novamente ristampati et redutti alla sua integrit...), numerosi errori e imperfe-
zioni di stampa tali da stravolgere le composizioni stesse. Lespressione Madrigali a note negre era intercambiale
con i termini madrigali chromatici e madrigali di misura di breve, in quanto in essi vi era una prevalenza di note
nere (semiminime) e colorate (crome) piuttosto che di note bianche (brevi, semibrevi, minime). Giova ribadire
che lespressione madrigale cromatico non si riferisce assolutamente allimpiego di alterazioni ma al semplice
fatto che le note impiegate fossero di piccolo valore.
La locuzione Madrigali di misura di breve infine, fa riferimento allindicazione di tempo utilizzata: il semicircolo
(C)1 anzich il semicircolo traversato ().
Il sistema notazionale impiegato nel Rinascimento era mensurale (c.d. notazione mensurale bianca) e la mensura
il rapporto metrico tra una nota e quella di grado immediatamente inferiore; infatti la stessa figura musicale, ad
esempio una breve, poteva contenere due (breve imperfetta) o tre semibrevi (breve perfetta) senza che vi fosse
un segno (come il punto di valore nel nostro sistema notazionale) che modificasse il valore della nota. Il
tempus (tempo) pertanto il rapporto tra breve e semibreve, la cosiddetta mensura alla breve cui fanno riferi-
mento i madrigali a note nere. Ma occorre fare un ulteriore distinguo: nel tempo imperfetto alla breve (C), la
breve rappresenta lunit di tactus (pulsazione), ossia si batte una semibreve in battere (depositio) ed una in leva-
re (elevatio), ma, nei madrigali a note nere, lunit di pulsazione diventa la semibreve (una minima in battere ed
una in levare).
1. Tale indicazione di tempo non va assolutamente confusa con il nostro 4/4 neanche nei secoli successivi a quello preso in esame nel contesto in
oggetto.
TU DORMI ET AMOR VEGLI A PER MI O DANNO
EL I S EO GHI B EL L I NI 1 5 2 0 C A P O S T 1 5 8 1
Il Cant ar Bene Pagi na 5
Tu dormi, et Amor veglia per mio danno,
n cessa dabrusarme un sol momento;
tu dormi reposata, et senza affanno,
et io, cantando, piango et mi lamento;
tu dormi lieta et io, lasso!, maffanno
in dimostrarti il mal che sempre sento;
tu dormi un cheto, ameno et dolce sonno
et gli occhi mei serrare non si ponno.
[Benedetto Gareth, detto il Chariteo - E. Ghibellini]


Tu dormi, io veglio ala tempesta e vento
su la marmorea petra di tua porta.
Tu dormi, io veglio e con amaro accento
ognor chiamo piet che per me morta.
Tu dormi, io veglio con grave tormento,
n trovo al mio penar chi me conforta.
Tu dormi riposata senza affanno
e gli occhi miei ser[r]ati mai non stanno.
[Anonimo - B. Tromboncino]
DA I L PRI MO LI BRO DE MADRI GALI A TRE VOCI
( S T AMP A T O D A AN T O N I O GAR D A N O , VE N E Z I A 1 5 5 2 )


I tre strambotti, strutturalmente e lessicalmente simili, riprendono ed evidenziano immagini poetiche del Pe-
trarca che sono formulate attraverso lantitesi tu dormi e io veglio. Inoltre, sotto il profilo melodico, si posso-
no segnalare identiche formule dintonazione. Occorre, tuttavia, precisare che, mentre lintonazione melodica
del Tromboncino rappresenta una delle formule melodiche standard con la quale si era soliti cantare lottava,
tanto vero che nellApografo Miscellaneo Marciano si trova uno strambotto in forma di dialogo (Gli pur
cocente l fier desir ch in core), simile a quello del Tromboncino, nel madrigale del Ghibellini, il compositore cita
melodicamente le linee del Tromboncino.
Tu dormi, io veglio et vo spargendo i passi
et tormentando intorno ale tuo mura.
Tu dormi e l dolor mio [re]sveglia i sassi
et fa per gran piet la luna obscura.
Tu dormi, tu, ma non questi ochi lassi,
dove el sonno a venir non se asicura.
Per che ogni cosa da mia mente fuge,
salvo la inmagin tua che me [de]struge.
[Serafino Aquilano - Anonimo]
Libri di madrigali a note nere furono pubblicati gi a partire dagli anni 40 del Cinquecento e la raccolta del
Ghibellini si inserisce in questo filone. Sono, purtroppo, scarse le notizie biografiche relative ad Eliseo Ghi-
bellini. Nacque ad Osimo (AN) attorno al 1520 e mor in Ancona probabilmente dopo il 1581, come si evin-
ce dallintestazione de IL PRIMO LIBRO DE MADRIGALI A CINQUE VOCI DI HELISEO GHIBEL-
LINI DA OSIMO Maestro di Cappella in la Chiesa della Rever. Compagnia del Santiss. Sacramento di Ancona. Nuova-
mente dato in luce. In Venetia Appresso Angelo Gardano MDLXXXI. Tale raccolta, peraltro, contiene anche il ma-
drigale a cinque voci Non si tosto sud la ria novella composto per commemorare la morte, avvenuta nel 1558,
del re di Spagna Carlo V. Ghibellini stato attivo per gran parte della sua vita nellItalia meridionale: a Napo-
li, come risulta dalle dediche di due sue pubblicazioni di musica a stampa, e, prima del 1565, a Messina in
qualit di Maestro di cappella della cattedrale messinese. Il testo poetico, musicato dal Ghibellini nel madrigale
sopra trascritto, uno strambotto in forma dottava toscana (6 versi endecasillabi a rima alternata e gli ultimi
due a rima baciata: ABABABCC) del poeta spagnolo Benedetto Gareth detto il Cariteo, ripreso e citato suc-
cessivamente sia concettualmente sia testualmente in altri strambotti composti nello stesso modo. Ad esem-
pio, nel Libro Sesto delle Frottole, pubblicate a Venezia nel 1505 da Ottaviano Petrucci da Fossombrone, si
trova un componimento di Serafino Aquilano che inizia con Tu dormi, io veglio et vo spargendo i passi; in Tenori
e contrabassi intabulati col sopran in canto figurato per cantar e sonar col lauto libro primo. Franciscus Bossinensis opus,
stampato sempre dal Petrucci nel 1509, contenuta una frottola di Bartolomeo Tromboncino intitolata Tu
dormi, io veglio ala tempesta e vento. Riportiamo i tre testi:
Il M Emiliano Finucci


Pagi na 6
Numer o 2
Gli esempi che seguono chiariscono le affinit melodiche tra la frottola di Tromboncino e il madrigale di Ghi-
bellini
Per quanto riguarda la trascrizione abbiamo preferito mantenere integri i valori e il segno del tactus originali ed
abbiamo, invece, aggiunto le moderne stanghette di battuta delle quali lesecutore non deve assolutamente te-
nere conto ai fini interpretativi ed esecutivi in quanto esse costituiscono esclusivamente uno strumento per fa-
cilitare il controllo verticale della partitura. Le alterazioni non presenti negli originali (la c.d. musica ficta) sono
state poste sopra le note; quelle racchiuse entro parentesi tonde sono dei suggerimenti. Le parole del testo indi-
cate negli originali con labbreviazione ij sono poste tra parentesi quadre. La nota conclusiva (longa ultramensu-
ram) stata trascritta con una semibreve coronata. Per ulteriori chiarimenti si rimanda ai testi citati nella biblio-
grafia.

BIBLIOGRAFIA

- WILLI APEL (1984), La notazione della musica polifonica dal X al XVII secolo, a cura di P. Neonato, Firenze, Sansoni Ed.
- MARGARET BENT (2002), Counterpoint, composition, and musica ficta, London, Routledge.
- ANNA MARIA BUSSE BERGER (2002), Mensuration and proportion signs, Oxford, Clarendon Press.
- KAROL BERGER (1987), Musica Ficta, Cambridge University Press.
- LUCIA BOSCOLO (2006), Frottole Libro Septimo, Cleup editrice.
- BENVENUTO DISERTORI (1964), Le frottole per canto e liuto intabulate da Franciscus Bossinensis, Milano, Ed. Ricordi.
- LUCIA FAVA (2010), Musica e musicisti ad Ancona nel XVI secolo, Lucca, Libreria Musicale Italiana.
- GEORGE HOULE (2000), Meter in music, 1600-1800 - Performance, Perception, and Notation, Bloomington & Indianapolis, Indiana University Press.
- FRANCESCO LUISI (1979), Apografo miscellaneo marciano, Venezia, Ed. Fondazione Levi.
- MARY S. LEWIS (2005), Antonio Gardano, Venetian Music Printer 1538-1569, Volume 2 (1550-1559), New York e Londra, Routledge.
- NICHOLAS ROUTLEY (1985), A practical guide to musica ficta, in Early Music, volume 13, Oxford University Press.
[Apografo Miscellaneo Marciano]
[Franciscus Bossinensis, intavolatura di liuto]
[Bartolomeo Tromboncino]
[Eliseo Ghibellini]
Pagi na 7
Numer o 2
Pagi na 8
Numer o 2
Pagi na 9
Numer o 2
Don Fernando Morresi
nasce a Macerata il 27
maggio 1934. Rimasto
orfano di padre in tene-
ra et, cresce nell'Istitu-
to San Giuseppe della
stessa citt, dove la
mamma Natalina trova
ospitalit e lavoro.
Compie gli studi medi,
ginnasiali e liceali pres-
so il Seminario Vesco-
vile di Macerata e viene
ordinato sacerdote il 2
aprile 1960.Si specializ-
za in Canto gregoriano
nel 1961 presso la Fon-
dazione "G. Cini" di
Venezia e si diploma in
Musica corale e Dire-
zione di coro al Con-
servatorio "F.E. Dall'A-
baco" di Verona. Con-
segue il compimento
medio di Organo e
Composizione organi-
stica al Conservatorio
"G.Rossini" di Pesaro,
ma non pu diplomarsi
per la concomitanza di
incarichi parrocchiali..
Supera l'esame di abili-
tazione all'insegnamen-
to della musica ed ottie-
ne la cattedra sia presso
gli istituti medi superio-
ri sia in quelli inferiori.
Opta per i secondi, ed
insegna in varie scuole,
pubbliche e private,
della provincia. Per
molti anni alla Media
statale "D. Alighieri" di
Macerata.Nel 1960 fon-
da il coro dei Pueri
Cantores Zamberletti.
Nel 1976 fonda il Coro
Sibilla della Sezione Cai
di Macerata. Dirige per
molti anni il Coro della
Cattedrale di Macerata.
Per vari anni respon-
sabile musicale come
membro del Direttivo
della Federazione Na-
zionale dei Pueri Can-
tores. E' incaricato per
la musica sacra nella
Diocesi e promotore ed
animatore appassionato
dell'Istituto diocesano
di musica sacra di Ma-
cerata. Muore a Mace-
rata il 22 marzo 1988.
Queste brevi ed incom-
plete note biografiche
non riescono a porre
nella giusta evidenza il
ruolo avuto da Don
Fernando nel dare im-
pulso ai gruppi corali
marchigiani. I Pueri
Cantores "D. Zamber-
letti" di Macerata han-
no costituito il germo-
glio fertile, da cui sono
nati e si sono sviluppati
numerosi cori, molti dei
quali tuttora in attivit.
Il rinnovamento della
stessa Federazione Na-
zionale dei Pueri Can-
tores si deve anche all'i-
niziativa di Don Fer-
nando che, insieme a
pochi altri maestri di
coro, ne ha voluto la
radicale riforma. Anco-
ra oggi la Federazione
rappresenta un saldo
riferimento per tutti i
cori affiliati. Le doti del
musicista si sono mo-
strate, oltre che nel ge-
sto elegante del diretto-
re di coro, nella ricerca
del patrimonio musica-
le popolare (si ricordi al
riguardo il volume
"Voci dalla Sibilla") ed
in composizioni origi-
nali, molte delle quali di
ispirazione mariana.
Scriveva don Fernando:
"Vale la pena di spen-
dere una vita per il no-
bile ideale del canto,
per educare con la voce
l'animo del fanciullo".

Pagi na 10
DON FERNANDO MORRESI
UNA VI TA NEL CANTO CORALE
Signore noi sin c
Numer o 2
Il Cant ar Bene
Nel Natale del 1991, 14
ex pueri cantores, diret-
ti da Gianluca Paolucci
decisero di tornare a
cantare nacque cos la
Corale Cantando di
Macerata. Perch Can-
tando???? Perch can-
tando si sono conosciu-
ti: Siamo ex Pueri, orgo-
gliosamente. Tutti abbiamo
cantato nel coro dei Pueri
Cantores di Macerata. Cre-
scendo, abbiamo smesso, a
causa dei sempre crescenti
impegni che porta la vita.
Ma in noi rimasto sempre
un desiderio grande, spesso
malcelato, comunque urgen-
te, di tornare a cantare. Se
ci troviamo dunque ancora
insieme, non per ricordare
i bei tempi andati, ma per
creare qualcosa di nuovo,
per avere la possibilit di
crescere insieme, d arrab-
biarci, di mandarci a quel
paese, se necessario, di
scherzare e, se c bisogno,
come, purtroppo gi suc-
cesso, di piangere insieme: e
tutto questo ci piace farlo,
appunto CANTANDO.
E questo il nostro
minimo comun denomina-
tore che ci d la gioia
di ritrovarci insieme per fare
le prove con il nostro mae-
stro Gian Luca. E per
questo dono possiamo sol-
tanto ringraziare Don Fer-
nando Morresi, che tanto
pazientemente ci ha istilla-
to, goccia dopo goccia, tutto
il suo amore per il canto. A
lui rivolgiamo il pensiero, in
questa nostra avventura: ci
accompagni il suo insegna-
mento e. perch no? Ci
assista sempre la sua
ugola nei passaggi canori
pi difficili!
Il coro si esibito in
diverse citt italiane,
con numerose presenze
a manifestazioni di rile-
vanza nazionale, pro-
ponendo con la giusta
vocalit ed espressivit
le storie di ispirazione
popolare del celebre
compositore veneto
Bepi De Marzi, amico e
grande estimatore del
coro. I cantori macera-
tesi eseguono con gusto
anche composizioni
sacre e polifoniche, ar-
monizzazioni di brani
rock, blues e pop in
genere. Diciamo che
chi investe nel suono,
impostato per il grego-
riano, pu permettersi
di cantar bene di tutto.
Pagi na 11
LA CORALE CANTANDO DI MACERATA
FEDELE TES TI MONE DEL CANTAR BENE
www.coralecantando.com
Info: 0733/202603
Il Cant ar Bene Pagi na 12
Corso basato sulla versione 2010 in inglese, con la collaborazione di Padre Giuliano Viabile
SCRI TTURA MUSI CALE
F I NA L E - 2 ^ L E Z I O NE D I MA R C O AN C O N E T A NI
Lo Speedy Entry Tool
Con un po di pratica, questo metodo di "digitare musica" pu diventare estremamente rapido e preciso.
Clicca lo Speedy Entry Tool Apparir lo Speedy menu.
Assicurati che non ci sia nessun segno di spunta su Use MIDI Device for Input nello Speedy menu.
In caso contrario clicca sul commando per togliere il segno di spunta.
Clicca sulla prima battuta in cui vuoi inserire la musica. Apparir la casella di editing.
Usa i tasti freccia s/gi per muovere il pitch crossbar, e i tasti freccia sinistra/destra per muovere linsertion
bar.
Usa I tasti freccia per posizionare il cursore allaltezza desiderata. Premi un tasto numerico
(corrispondente al valore ritmico) per creare una nota. (Ricorda che il tasto Bloc Num deve essere
attivato). Tieni premuti Ctrl e Shift e un tasto numerico per creare una pausa.
I comandi della tastiera per lo Speedy Entry
Pagi na 13
UN O T T I MO S U S S I D I O P E R C H I I N I Z I A A S C R I VE R E MU S I C A S U C O MP U T E R
Numer o 2
1) Per aggiungere una nota ad un accordo, posizionare la crossbar allaltezza desiderata e premere
invio. possibile anche fare doppio clic dove si desidera che appaia la nuova nota.
2) Per rimuovere una nota, un accordo o una pausa, posizionare la insertion bar su di essa e premere
CANC. Per rimuovere una singola nota di un accordo, posizionare sia linsertion bar che la pitch crossbar) sul-
la testa della nota e premere il tasto backspace o shift-delete.
3) Per trasformare una pausa in una nota, posizionare la insertion bar su di essa, posizionare la cros-
sbar allaltezza desiderata e premere invio. Questo metodo pu anche essere usato per aggiungere una nota
a un accordo esistente. possibile trasformare una singola nota (non un accordo) in una pausa premendo ba-
ckspace.
4) Per spostare una nota o una pausa in orizzontale, trascinare verso sinistra o verso destra. Premere il
tasto Maiusc durante il trascinamento per evitare di trascinare accidentalmente la nota o su o gi.
5) Per spostare una pausa in verticale, trascinarla verso l'alto o verso il basso.
6) Per spostare una nota verticalmente, trascinare verso l'alto o verso il basso. Premere il tasto Maiusc
durante il trascinamento per evitare di trascinare accidentalmente la nota o la pausa orizzontalmente. Se si desi-
dera spostare un intero accordo verso l'alto o verso il basso, fare doppio clic su di esso, al secondo clic, tenere
premuto il pulsante del mouse e trascinare verso l'alto o verso il basso.
7) Per nascondere una nota o una pausa, posizionare la insertion bar su di essa e premere la lettera O
o il tasto H. Premere di nuovo il tasto O per visualizzare la nota o la pausa di nuovo.
8) Per flippare una stanghetta, premere il tasto L. Questo processo blocca la stanghetta verso l'alto o
verso il basso, in modo che non sia pi libera di capovolgersi se, per esempio, la nota viene trasportata. Per ri-
pristinare la nota al suo status originale di "flippabile", premere Ctrl-L.
9) Per alzare una nota di semitoni, posizionare sia la insertion bar e la crossbar su di essa e premere il
tasto pi (+). Il tasto meno (-) abbassa la nota di un semitono; entrambi i tasti si applicano solo alterazioni di
una nota esistente, e non spostano la nota pi in alto o pi in bassa sul pentagramma. possibile aggiungere
fino a sette diesis o bemolle ad una nota.
10) Per nascondere unalterazione , posizionare sia la insertion bar che la crossbar su di essa e preme-
re il tasto asterisco (*). Se non viene visualizzata alcun alterazione, il tasto asterisco forza il programma a vi-
sualizzare unalterazione di cortesia, per aggiungere le parentesi, premere il tasto P. Se hai nascosto
unalterazione, premere di nuovo il tasto asterisco per visualizzarla di nuovo.
Il Cant ar Bene Pagi na 14
F I NA L E - 2 ^ L E Z I O N E
11) Per unire o separare un gruppetto di crome o semicrome ecc , posizionare la insertion bar sulla
seconda nota del gruppetto e premere il tasto B o slash (/).
12) Per legare le note, posizionare la insertion bar sulla prima nota e premere T. Per legare le note prece-
denti, premere "Ctrl-T".
13) Per aggiungere un punto a una nota, posizionare la barra di inserimento sulla nota e premere (.)
(punto del tastierino numerico).
14) Per passare alla battuta successiva, premere il tasto parentesi quadra chiusa (]). Premendo la staffa
sinistra ([) tasto sposta il telaio di modifica alla misura precedente. Premere la freccia verso il basso passaggio
per scendere di un personale, o shift-freccia per spostarsi di una riga.
15) Utilizzare Ctrl-numero per immettere una serie di gruppi irregolari (ctrl+3 inserisce una tripletta
ecc.).
16) Il numero premuto verr visualizzato nell'angolo in basso a sinistra della cornice di modifica. Il
numero del gruppo irregolare, se presente, verr visualizzato nell'angolo superiore destro del riquadro di modi-
fica.
17) Inserisci le note del gruppetto come le altre.
Nella prossima lezione vedremo come aggiungere alla partitura i segni di espressione.
Si pu scaricare gratuitamente il font da istallare
sul PC, per usarlo con Sibelius o con Finale:
http://antigua.giacomaster.com/
Pagi na 15
MI SCELLANEA
Numer o 2
www.anonimafrottolisti.it
Giulio Fratini
Musicista abile costruttore
di organi e clavicembali
Sin da piccolo scopre la sua passione per lOrgano e per la musica antica in genere. Frequenta il Conservatorio
G. B. Pergolesi di Fermo, nelle classi di Oboe con il M Renato Paparelli, Composizione con il M Italo Vesco-
vo, Clavicembalo e Basso Continuo con il M Adriano Dallap ed Organo con il maestro Simonetta Fraboni
nella cui classe ha terminato il proprio corso di studi conseguendo la laurea triennale di I livello in Organo. No-
nostante la sua formazione sia da organista trova presto la sua perfetta dimensione musicale come clavicembali-
sta e continuista ed proprio in questa duplice veste che ha ottenuto le sue maggiori soddisfazioni artistiche.
Attivo anche nellambito della musica vocale, canta come controtenore nel Vox Poetica ensemble di Fermo e diri-
ge dal 2006 il coro Santa Maria e san Pietro di Pedaso Parallelamente allo studio della musica ha da sempre colti-
vato un profondissimo interesse per lorganologia a tutto campo che lo ha spinto sia ad essere attivo come stu-
dioso di fatti ed oggetti organologici, sia ad intraprendere unattivit pratica di costruttore di strumenti; dal suo
laboratorio di Porto San Giorgio, dove lavora insieme a Pierpaolo Pallotti, sono gi usciti numerosi strumenti
ad arco e a tastiera; in questo periodo sta' lavorando ad un organo regale e ad una copia del cembalo C. Grimal-
di del 1703 conservato al Museo della musica di Parigi: questultimo strumento stato utilizzato nel 2009,
dallAccademia di musica Antica di Rovereto per il Premio Bomporti presieduto dal M Enrico Gatti. Tra i progetti
c la costruzione di un organo con canne aperte in legno di cipresso per lesecuzione del basso continuo nel
repertorio rinascimentale e barocco italiano, un organo a cassapanca a tre registri e un cembalo copia da Mietke
a due tastiere.
Cosa significa educare?
Letimologia del termi-
ne latino rimanda ad un
processo che guidi
lindividuo sempre pi
fuori dal s, vale a
dire un percorso di a-
pertura che permetta alla
personalit di sviluppa-
re ed esternare le sue
potenzialit. In riferi-
mento a questa apertu-
ra evidente che essa si
pu riferire ai due sen-
si:\ del lasciar entrare e
del lasciare uscire. Se
penso ad un fiore che
sboccia posso immagi-
nare che lasci uscire il
suo profumo e lasci
vedere la bellezza dei
suoi petali, ma anche
che accolga gli insetti
che diffonderanno il
suo polline fecondo.
Educare quindi guidare
al riconoscimento dellaltro
dal s ma anche riconosci-
mento del s e sua proiezio-
ne verso laltro. Quale
funzione svolge la mu-
sica allinterno di que-
sto processo? Fin
dallantichit, la musica
stata ritenuta capace
di smuovere le forze
pi intime e nascoste
delluomo, al punto
che, nel mito di Orfeo,
il protagonista con il
flauto riusciva a trasci-
nare gli alberi e gli ani-
mali al suo passaggio.
Sempre gli antichi
(Platone, Il Simposio, la
bellezza come espres-
sione di armonia e di
eternit, laddove la bel-
lezza delle anime pi
preziosa di quella del
corpo) sostenevano che
alcuni modi musicali
fossero etici ed altri
meno attribuendo alla
musica la capacit di
influire profondamente
sullanimo umano vol-
gendolo al bene o al
male; Aristotele (Etica
Nicomachea) differen-
ziandosi da Platone af-
fermava pragmatica-
mente che la bont non
era da ricercarsi
nelleticit dei modi
quanto nella loro effica-
cia (laffetto). Nellet
barocca la teoria degli
affetti giunse a deter-
minare un vero voca-
bolario musicale che
corrispondesse ad al-
trettanti stati danimo
suscitabili nellascolta-
tore. La musica costi-
tuisce la voce
dellenergia vitale che
permea luniverso, larte
che ne interpreta il re-
spiro, il ritmo, il suo
divenire: la musica
unarte del Quadrivium,
una scienza matemati-
ca come lastronomia,
laritmetica e la geome-
tria. La fruizione indivi-
duale solo una parte
dellesperienza musica-
le. La pratica musicale,
soprattutto quella
dinsieme, rappresenta
unesperienza unica ed
irripetibile di condivi-
sione con laltro, una
specie di viaggio col-
lettivo verso unaltra
dimensione, nella quale
quasi magicamente le
forze dei singoli si uni-
scono sinergicamente
per realizzare, unarmo-
nia appunto, non solo
musicale ma pi pro-
fondamente umana.
Come poter rinunciare a
qualcosa di simile? Come
rimanere insensibili di fron-
te ad essa? Shakespeare
affermava nel Mercante
di Venezia: [] Guarda-
ti dalluomo insensibile
alla musica i suoi senti-
menti sono oscuri co-
me lErebo []. Ma
detto questo, a quale musica
volgersi? I modelli televi-
sivi e mediatici parlano
ai giovani e offrono
proposte. La loro carat-
teristica di porsi in
una logica di mercato:
se il prodotto piace,
funziona, questo si fa
vendere ed bello e buo-
no. Questa logica e-
stremamente pericolosa
perch priva le nuove
generazioni di tutte le
opportunit di cui a-
vrebbero bisogno di
fruire, dirottandole su
quelle pi convenienti.
la legge di mercato non
risponde alla regola e-
ducativa; la convenien-
za in questo caso non
solo economica, nel
senso finanziario del
termine, ma in questa
distorta visione si abdi-
ca risparmiando sul
Pagi na 16
L EDUCAZI ONE ALLA BELLEZZA
ATTRAVERSO LA MUSI CA D I MA R I O GI O R G I
Numer o 2
dovere fondamentale da
parte dei formatori e di
coloro che hanno potere
decisionale sulle propo-
ste culturali (scuola,
mezzi di comunicazione
di massa, case discografi-
che, organizzatori di e-
venti culturali, concerti,
spettacoli teatrali, cultu-
rali): la sana reinterpreta-
zione del patrimonio
culturale, ereditato del
passato, costituisce la
radice fondamentale per
qualsiasi progresso futu-
ro in cui la societ attua-
le chiamata ad investi-
re. Privando le nuove
generazioni della possibi-
lit di fruire della bellezza
del loro passato si costi-
tuiscono le basi per il
futuro nulla. Far cono-
scere le radici della no-
stra cultura ai giovani
dignitosamente impegna-
tivo dato che gli educatori
devono essere profonda-
mente immersi nella cul-
tura di appartenenza,
padroneggiarla in modo
tale da attualizzarla attra-
verso metodi pedagogici
non meccanici ma vitali
che sappiano rendere
leternit del passato al
cospetto del presente.
Far questo difficile
perch presuppone un
formazione costante dei
formatori e autentica
fede nel proprio compito.
Lunica economia possi-
bile nel campo della
cultura e delleducazio-
ne quella in vista della
Il Cant ar Bene
formazione armonica
della personalit uma-
na, e qui torniamo ad
un concetto proprio
della scienza musicale.
Lutilit economica e
culturale non coincide
con quella finanziaria e
di mercato, anzi spesso
opposta: ci che
economico, dal punto
di vista educativo e cul-
turale, dannoso sotto
quello finanziario e di
mercato. In assenza di
questo fondamentale
processo di formazio-
ne, per la pigrizia cultura-
le di chi ne ha responsa-
bilit, si elevato a cul-
tura il sottoprodotto
culturale; il risultato di
questo fenomeno insa-
no, invece di elevare i
fruitori, ha portato
ad abbassare lofferta. La
formazione del gusto
non qualcosa di epi-
sodico o spontaneisti-
co. Secondo Platone
luomo naturalmente
tendente alla ricerca
della bellezza e con essa
egli seleziona il suo gu-
sto. Si pensi alla paideia,
cio alla concezione
delleducazione come
formazione alla virt.
Parimenti il bambino
istintivamente proteso
verso il bello: questo
pero solo linizio. Egli
va costantemente indi-
rizzato a comprendere
le motivazioni di una
scelta discriminata a
dispetto di unaltra; se
questo non avviene di-
venter un adolescente
in balia della logica del
branco gestito dai per-
suasori del marketing e si
adeguer a ci che fan-
no gli altri, uniforman-
dosi alla moltitudine e
necessariamente deter-
minando una propria
effettiva spersonalizza-
zione: si abituer a
comprare ci che non
conosce senza riflettere
sulle proprie scelte, sar
soddisfatto perch ha
fatto degli acquisti ma
non ne sapr il motivo,
non eserciter la prero-
gativa del suo essere un
uomo, quella di posse-
dere la capacit di sce-
gliere consapevolmen-
te. Le giovani genera-
zioni sono estrema-
mente interessate a co-
noscere il bello e la sua
eternit; non corrispon-
de al vero quando si
afferma che il giovane
refrattario alla cultura e
alle opere del passato;
fondamentale per
cominciare per tempo
la sua educazione affin-
ch si orienti corretta-
mente nella propria
crescita e sappia rico-
noscere i segni della
bellezza fin dalla tenera
et. Il bambino vuole
conoscere solo ci che
ama. Conoscere larte e
la musica equivale per il
bambino ad amarla.
Egli pu amare qualco-
sa solo attraverso la
more verso un altro
essere umano trasferen-
do il suo amore per il
proprio maestro a ci
verso cui il maestro
stesso lo indirizza per-
ch crede nel suo esem-
pio. Da qui lesigenza
imprescindibile di avere
dei maestri che sappia-
no ci che insegnano e
che lo facciano amando
loggetto del loro inse-
gnamento. Diversa-
mente avremo le distor-
sione educative che ge-
nerano involuzione e
declino della societ. Se
un maestro non sa ci
che insegna pu inse-
gnare ci che brutto o
cattivo. Se insegna sen-
za amare ci che inse-
gna non sar capace di
interessare i suoi allievi
generando indifferenza
anche se loggetto del
suo insegnamento fosse
buono e bello. Chiu-
dendo il cerchio del
discorso possiamo af-
fermare che leducazio-
ne al bello come pro-
cesso di apertura del s
avviene in gran parte
come risveglio alla voce
del Maestro. Una voce
che chiama, incoraggia,
corregge e comprende
con dolcezza o con se-
verit ma sempre con
amore ed indirizzata
alla valorizzazione. Il
compito da svolgere
di enorme portata psi-
cologica e sociale ed
equivale ad una nuo-
Pagi na 17
L A B E L L E Z Z A S AL VE R I L MO N D O
alfabetizzazione cultura-
le, stavolta, per, impo-
stata su un piano pi
qualitativo ed educativo.
Una sfida in cui, come in
tutte le avventure, c
bisogno di pionieri e te-
stimoni che guidino e
che sappiano indicare la
strada da percorrere. Il
cammino gi comincia-
to.
Il M Mario Giorgi
Nella prima parte di
questo breve saggio
abbiamo esaminato le
caratteristiche e le pe-
culiarit del Canto Ar-
monico, tracciando una
panoramica sintetica
circa le possibilit che
questa interessante tec-
nica vocale pu offrire
al singolo cantore. A
questo punto, si impo-
ne di analizzare come il
Canto Armonico possa
essere calato concreta-
mente nella quotidiani-
t della pratica corale
quale ulteriore stru-
mento per conseguire
risultati artistici sempre
migliori e nuovi. Partia-
mo innanzitutto da un
dato di fatto: lutilizzo
del Canto Armonico,
ormai da diversi anni, si
sta sempre pi diffon-
dendo nel mondo cora-
le e non certamente
infrequente imbattersi
in formazioni corali o
gruppi vocali da camera
che si producono in
performance armonicali
di grande fascino sono-
ro e dagli impasti densi
e cangianti che neppure
le pi sofisticate proce-
dure di trattamento e-
lettroacustico del suono
sono in grado di ripro-
durre, almeno con lo
stesso grado di verit e
credibilit. Il Canto
Armonico, pertanto,
pur restando ancor oggi
una dimensione di
frontiera della vocalit,
entrato a pieno titolo
a far parte del mondo
corale e sarebbe, a mio
avviso, un grave errore
considerarlo come una
sorta di approccio vo-
cale esoterico confinato
ad una visione di tipo
extra-colto della musica
e comunque lontano
dalla realt che ciascu-
no di noi vive nel fare
musica. Fatte queste
doverose premesse,
vediamo concretamente
come un direttore di
coro, anche non esper-
to di Canto Armonico,
potrebbe avvalersi di
questa tecnica in modo
semplice ed intuitivo.
Una prima interessante
possibilit rappresen-
tata dallutilizzo degli
armonici nella fase di
riscaldamento del coro,
prima della prova o del
concerto. Si dispongo-
no in cerchio i cantori,
alternando per quanto
possibile voci maschili
e voci femminili e cer-
cando di coprire il peri-
metro della sala in cui si
svolger la prova o si
terr il concerto, quasi a
voler interiorizzare ide-
almente e collettiva-
mente tutto lo spazio
acustico a disposizione.
Il direttore si dispone al
centro di questa circon-
ferenza cantante per
pilotare e controllare gli
esercizi vocali proposti.
Iniziando da un suono
medio-basso della tessi-
tura vocale, si parte da
un emissione a bocca
chiusa sulla m - pre-
feribilmente partendo
da sezioni a voci pari
(solo voci femminili o
solo voci maschili) - e
si chiede ai coristi di
sostenere quel suono
per qualche minuto con
una vocalit non impo-
stata e il pi naturale
possibile. I cantori tem-
poraneamente silenti,
non dovranno distrarsi
ma, al contrario, parte-
cipare attivamente ascol-
tando con attenzione
cosa succede. Dalla
m tenuta, il direttore
chiamer via via le cin-
que vocali, ciascuna
delle quali sar sostenu-
ta dai cantori per alcuni
minuti. Tutto il proce-
dimento durer almeno
15/20 minuti e si so-
stanzier in una sorta di
rito collettivo in cui
verr condivisa una ve-
ra e propria metamorfosi
sonora e percettiva:
come in un mantra, quel
suono lungo, apparen-
temente fisso e immo-
bile, dischiuder la po-
tenza e la meraviglia
delle proprie compo-
nenti parziali che ren-
deranno quello stesso
suono pi ricco e mul-
tiforme. Va da s che i
tempi per arrivare a
questo tipo di percezio-
ne sono assolutamente
soggettivi e pertanto si
potrebbe suggerire ai
Pagi na 18
IL CANTO ARMONI CO
2 ^ P A R T E D I S I MO N E S P I N A C I
Numer o 2
cantori di segnalare vi-
sivamente il momento
in cui il proprio orec-
chio riesce ad individu-
are alcuni armonici (ad
esempio portando il
palmo di una mano sul
torace) in modo tale da
giungere a un punto in
cui si sar certi che tutti
abbiano raggiunto la
stessa meta sensoriale.
Ci si pu sbizzarrire, in
seguito, utilizzando il
medesimo procedimen-
to su due suoni a diver-
si intervalli (ad esempio
una quinta giusta, una
seconda maggiore, ecc.)
oppure semplici clusters
diatonici a quattro o
pi suoni, mescolando
le vocali, per risultati
sempre nuovi e sor-
prendenti. Si pu con-
dividere o meno questo
tipo di approccio al ri-
scaldamento del coro
ma vorrei richiamare
lattenzione dei pi
scettici sui seguenti a-
spetti rilevanti:
- un riscaldamento cos
concepito favorisce
lattenzione e la concentra-
zione dei cantori essen-
do focalizzato sul suo-
no e su un concetto
dinamico di percezione;
a pensarci bene, capita
spesso di constatare
come i vocalizzi tradi-
zionali di impronta bel-
cantistica (basati su
frammenti di scala o su
arpeggi e solitamente
trasportati per semitoni
Il Cant ar Bene
lungo tutta la estensio-
ne vocale dei diversi
registri), siano eseguiti
in modo meccanico -
quasi fossero una routine
priva di una finalit
precisa - e portino, nel
migliore dei casi, a un
affaticamento vocale
del coro ancor prima di
iniziare la performance;
- il tenere un semplice
suono, evitando voca-
lizzi articolati e tecnica-
mente troppo comples-
si, diminuisce il rischio
insidioso di inutili e a
volte dannose tensioni
muscolari che possono
interferire sull equilib-
rio dei meccanismi fo-
natori, e pone il singolo
cantore in una situazio-
ne di estrema rilassatez-
za che gli facilita anche
un utilissimo check-up
delle proprie condizioni
fisiche e posturali
(allineamento testa-
collo-schiena, spalle
abbassate e rilassate,
posizione della laringe,
appoggio del suono,
ecc., ecc.) a cui spesso
non si presta alcun tipo
di attenzione;
- labituarsi ad individu-
are gli intervalli creati
dai suoni armonici ri-
spetto al suono fonda-
mentale crea, con
landare del tempo, una
familiarit con le into-
nazioni naturali aprendo
cos, almeno su un pia-
no meramente poten-
ziale, scenari molto sti
molanti: immaginiamo
che a una sezione del
coro sia affidata la terza
di una triade maggiore
che conclude una caden-
za intermedia o conclu-
siva di un mottetto ri-
nascimentale; ebbene,
proprio lorecchio di
quei cantori che per
lungo tempo si allena-
to a percepire il quinto
armonico della serie (ad
esempio un mi se il suo-
no fondamentale un
do) porter gli stessi ad
intonare un mi pi
corto rispetto a quel-
lo del pianoforte (cio
una terza maggiore na-
turale e non temperata).
In merito a questo
punto, sono da ritenersi
pi che legittime tutte
le perplessit del caso.
A prescindere dal fatto
che molti direttori pre-
feriscono comunque
intonazioni temperate
anche nella esecuzione
del repertorio antico,
risulta difficile da cre-
dere che il cantore
medio possa arrivare
a una cos sofisticata e
f i n e s e n s i b i l i t
intonativa attraverso
un procedimento tutto
sommato indiretto e
inconsapevole. Dicia-
moci la verit: quanto
spesso i direttori di co-
ro si son dovuti accon-
tentare di una intona-
zione mediamente
dignitosa dopo infinite
ed estenuanti ripetizioni
dello stesso passaggio
musicale? Ragion per
cui non sembra credibi-
le che il proprio coro
possa addirittura acqui-
sire la capacit di di-
scernere tra intervalli
naturali e intervalli tem-
perati. Tuttavia, la sola
idea che con landar del
tempo ci possa succe-
dere, ha di per s un
grande fascino e co-
munque ci induce a
riflettere su un argo-
mento di grande com-
plessit per il quale, nel
corso dei secoli, si sono
utilizzati fiumi di in-
chiostro e si sono ali-
mentati infuocati dibat-
titi che in questa sede
non possibile appro-
fondire. Un altro im-
portante aspetto da
prendere in considera-
zione riguarda lutilizzo
del Canto Armonico
nellambito del reperto-
rio corale. Si possono
individuare due approc-
ci ben distinti:
- brani nei quali lo
stesso compositore a
richiedere al coro la
emissione di armonici
con modalit pi o me-
no definite, allinterno
della struttura della
composizione (e ci
riguarda essenzialmente
il repertorio contempo-
raneo);
- ricorso al Canto Ar-
monico per la esecuzio-
ne di brani in cui, pur
non essendo previsto
Pagi na 19
I S E G R E T I D I U NA P AR T I C O L A R E T E C N I C A VO C AL E
previsto n dal compo-
sitore n da prassi ese-
cutive consolidate l uso
degli armonici, questo
rappresenta comunque
una possibilit interpre-
tativa per il direttore,
che pu tentare cos di
far brillare di una luce
rinnovata il pezzo su
cui sta lavorando, trava-
licando consapevol-
mente i confini imposti
dal rigore della filologia
o dalla prassi corrente.
Esistono ormai nume-
rosi esempi di letteratu-
ra corale in cui lutilizzo
del Canto Armonico
entra in gioco; sarebbe
tuttavia impossibile,
oltre che inutile, tentare
di tracciare un elenco
completo delle opere
scritte dai compositori,
noti e meno noti, sparsi
in ogni parte del mon-
do. Mi limiterei a citare
due esempi che, pur
ponendosi al di fuori
delle possibilit tecnico
-esecutive di un coro
amatoriale, dovrebbero
rappresentare un riferi-
mento imprescindibile
per chiunque voglia
avvicinarsi al mondo
del canto armonico ed
in particolare a quello
che ha in qualche modo
contaminato la cultu-
ra musicale occidenta-
le.. Il primo esempio
riveste unimportanza
storica perch costitui-
sce in assoluto il primo
caso in cui un composi-
Il Cant ar Bene
re abbia concepito
unopera vocale a cap-
pella interamente strut-
turata sulle armoniche
vocali che i cantanti-
esecutori sono chiamati
a produrre. Stiamo par-
lando di Stimmung
(1968), per sei voci, del
compositore tedesco
Karlheinze Stockhau-
sen (1928-2007), opera
suddivisa in cinquantu-
no sezioni distinte, il
cui testo costituito dai
nomi di alcune divinit
appartenenti alle pi
svariate civilt e culture
(atzechi, Grecia antica,
aborigeni, ecc.) e al cui
interno i singoli cantori
devono rendere gra-
dualmente audibili gli
armonici del suono
fondamentale cantato,
manipolando continua-
mente la posizione del-
le labbra e della lingua.
Una volta raggiunta la
piena identit del
modello melodico ar-
monicale eseguito, un
cantore leader, ricor-
rendo ad un complesso
sistema di segnali, con-
durr tutti gli altri can-
tori verso la sezione
successiva, in cui un
armonico del preceden-
te modello melodico
diverr a sua volta suo-
no fondamentale con
cui viene introdotta una
nuova serie armonicale,
e cos via fino alla se-
zione conclusiva. Que-
sto innovativo procedi-
mento di scrittura mu-
sicale di tipo circolare,
conferisce al pezzo una
notevole forza evocati-
va che cattura immedia-
tamente lattenzione
dellascoltatore portan-
dolo con un procedi-
mento quasi ipnotico
verso nuovi orizzonti
sensoriali e percettivi.
Per usare le parole dello
stesso compositore:
[] niente di orientale,
niente di filosofico: solo due
bimbi, una piccola casa,
silenzio, solitudine, notte,
neve, ghiaccio: puro miraco-
lo! []. Laltro impor-
tante esempio che mi
sembra doveroso citare
la messa pro defunctis
denominata Chrisalid
Requiem Requiem for a
Millennium (1999) del
compositore-performer
statunitense Toby Twi-
ning (1958), commis-
sionata da un festival
olandese per le celebra-
zioni legate alla fine del
millennio. E un pezzo
che richiede capacit
vocali straordinarie e
un controllo assoluto
degli armonici, che de-
vono essere prodotti in
punti precisi del tessuto
armonico e allinterno
di intricate combinazio-
ni di ritmi dispari. Non
solo: le linee melodiche
e i rapporti intervallari
tra i suoni reali devono
puntualmente rispettare
le proporzioni della
serie degli armonici (e
qui la capacit dei can-
tori di districarsi tra i
diversi sistemi intonati-
vi deve essere effettiva
e non solo potenzia-
le). Il compositore
non disdegna espliciti e
ricorrenti richiami dello
stile di suoi illustri pre-
decessori quali Guillau-
me de Machaut ed altri
compositori del quat-
tordicesimo secolo che,
come lui, attribuiscono
alla simbologia numeri-
ca un ruolo essenziale
nel condi zi ona r e
lorganizzazione ritmi-
ca, melodica e armoni-
ca delle composizioni.
La messa di Twining
rappresenta probabil-
mente lesempio di
maggior complessit
nellutilizzo del Canto
Armonico e la sua im-
portanza va ricercata,
pi che nelle qualit
estetiche intrinseche
della composizione, nel
fatto che in essa sono
tracciati innovativi per-
corsi di scrittura a cui
possono ispirarsi i
compositori al fine di
ampliare le proprie pos-
sibilit espressive. Co-
me ho gi evidenziato,
entrambe le sopra citate
composizioni sono al di
fuori delle concrete
possibilit esecutive di
un coro amatoriale, a
meno che non si abbia
a che fare con una
compagine estrema-
mente selezionata e di
grande esperienza. Si
impone allora di dare
qualche ulteriore utile
Pagi na 20
S E G U E - I S E G R E T I D E L CA NT O AR MO NI C O
suggerimento affinch
questo breve saggio
non rimanga lettera
morta ma possa costi-
tuire un piccolo spunto
di riflessione per ampli-
are il repertorio verso
nuove direzioni. Gli
esempi di brani accessi-
bili possono essere nu-
merosi e la scelta
delluno o dellaltro pu
dipendere da fattori
legati alle specifiche
esigenze tecniche del
coro o semplicemente
dal gusto personale del
suo direttore. Tra tutte
le possibili opzioni, per
esperienza personale
diretta, mi sentirei di
consigliare lo studio del
brano An Alleluja Super-
Round di William Al-
bright (1944-1998),
composizione basata su
una successione di do-
dici frammenti melodici
costruiti sul modo miso-
lidio di re. E un brano
che presenta numerosi
aspetti positivi:
- non previsto un or-
ganico definito ma solo
una richiesta numerica
di cantori che va da un
minimo di otto fino a
un numero n infinito
(ho solo un basso e due
contralti contro otto
soprani e sei tenori:
nessun problema, il
brano eseguibile);
- ha una notevole liber-
t ritmico-esecutiva che
ogni cantore pu gesti-
re in completa autono-
mia e senza timore di
Il Cant ar Bene
di sbagliare qualche
attacco (la durata delle
note che formano i sin-
goli frammenti pura-
mente indicativa e le
singole linee melodiche
possono essere ripetute
a discrezione del singo-
lo cantore);
- utilizza una disposi-
zione circolare spazia-
lizzata dei cantori che,
come abbiamo visto in
precedenza, favorisce la
emersione degli armo-
nici, saturando di suo-
no lo spazio acustico
disponibile;
- lunica parola del testo
(Alleluja) contiene so-
stanzialmente tutte le
vocali (manca solo la
o che si pu comun-
que ottenere scurendo
qualche a) e pertanto
costituisce terreno ferti-
lissimo per la produzio-
ne di armonici;
- stimola la creativit e
la capacit di ascolto
dei coristi che si sento-
no artefici di una scul-
tura sonora plasmata
allinterno del magma
dei frammenti melodici
gradualmente sovrap-
posti. Per tutte le sud-
dette ragioni, il brano di
Albright mi sembra un
ottimo pezzo dove po-
ter tentare un approc-
cio armonicale con re-
lativa semplicit, magari
indirizzando in tal sen-
so tre o quattro cantori
che si ritengono vocal-
mente pi maturi e si-
curi. La emissione de-
gli armonici non e-
spressamente prevista
dal compositore; tutta-
via, come dicevo
pocanzi, questo pu
costituire uno di quei
validi esempi di come il
Canto Armonico possa
essere introdotto senza
che ci considerate le
peculiarit di scrittura
del brano stesso - ap-
paia come una forzatu-
ra rispetto alle indica-
zioni del compositore.
Il risultato garantito:
provare per credere!
Vorrei infine segnalare
le infinite possibilit
offerte dal repertorio
antico. Mi riferisco in
particolare alle forme
musicali del periodo
medievale come il Can-
tus planus (incluso il gre-
goriano) o le prime for-
me di proto-polifonia
della scuola di Notre-
Dame (Organum, Con-
ductus, ecc.) in cui spes-
so il ricorso al Canto
Armonico pu risultare
una soluzione esecutiva
di grande fascino e
concettualmente affatto
impropria. Non dimen-
tichiamoci infatti e
questo forse un aspet-
to che non ho suffi-
cientemente rimarcato
che la pratica del
Canto Armonico, al di
l delle sue origini scia-
maniche e ritualistiche,
anche nella cultura oc-
cidentale presenta forti
connotazioni metafisiche:
la serie degli armonici e
le rigorose leggi mate-
matiche che ne regola-
no il funzionamento,
rappresentano ideal-
mente la perfezione e
limmutabilit di un
ordine universale assoluto
che ci avvicina al tra-
scendente. Il connubio
tra Canto Armonico e
queste musiche nate da
forti inquietudini e pro-
fonde tensioni spiritua-
li, proprie di unepoca
di transizione come
quella medievale, appa-
re, pertanto, essere per-
fetto. Anche in questo
caso vorrei per sugge-
rire indicazioni concre-
te. Provate, per esem-
pio, a sovrapporre un
bordone eseguito sulla
finalis del modo e cantato
a bocca chiusa (su m)
a una lauda medievale o
a una melodia di Hilde-
gard von Bingen, chie-
dendo ad alcuni coristi
di vocalizzare veloce-
mente sulle cinque vo-
cali a piacere, modifi-
cando di continuo la
posizione delle labbra e
della lingua. La stratifi-
cazione di armonici che
si creer sopra la linea
melodica aggiunger al
pezzo una sorta di affa-
scinante tridimensiona-
lit sonora, amplifican-
do cos il profondo
senso di misticismo
proprio di queste musi-
che. Agli sceriffi della
filologia chiederei un
po di tolleranza e com-
prensione. E comun-
Pagi na 21
I S E G R E T I D I U NA P AR T I C O L A R E T E C N I C A VO C AL E
que, chi pu escludere
in assoluto che in qual-
che sperduto monaste-
ro dEuropa alcuni mo-
naci non si siano diver-
titi nei secoli passati a
sperimentare con le
proprie armoniche vo-
cali? Alcuni autorevoli
studi hanno dimostrato
come molte abbazie
cistercensi siano state
costruite sulle base di
criteri architettonici che
si rifanno esattamente
ad alcune proporzioni
della serie degli armoni-
ci. La semplicit delle
linee e la mancanza di
ornamenti interni fanno
s che in questi luoghi la
riverberazione del suo-
no avvenga in modo
armonico e lineare, cos
da esaltare la multifor-
me essenza del suono
stesso: la parola sembra
trasformarsi subito in
canto, ed il canto in Can-
to Armonico. Qui mi fer-
mo, con la consapevole
frustrazione di aver tra-
lasciato un oceano di
informazioni e riflessio-
ni e la certezza di aver
solo appena scalfito la
superficie di un argo-
ment o compl esso
quanto avvincente.
Spero di aver suscitato
almeno un minimo in-
teresse verso il mondo
del Canto Armonico e
che si possa tornare ad
approfondire ulterior-
mente largomento nel-
le pagine di questa rivi-
sta. Nel frattempo, ri-
Il Cant ar Bene
mando i pi curiosi alla
bibliografia e alla disco-
grafia essenziali indicati
di seguito.
Pagi na 22
S E G U E - I S E G R E T I D E L CA NT O AR MO NI C O
Bibliografia essenziale:
Tongeren, Mark van: Overtone Singing Physics and Metaphysics of Harmonics in East and West, Fusica, Am-
sterdam, 2002 (Probabilmente il pi completo trattato sul Canto Armonico oggi in circolazione. In lingua inglese)
Rachele, Rollin: Overtone Singing Study Guide, Cryptic Voices Productions, Amsterdam, 1996 (Ottimo manuale dal
taglio pratico e ricco di suggerimenti ed esercizi per lapprendimento della tecnica con audio CD; in lingua inglese e
purtroppo da tempo fuori catalogo ma reperibile sul mercato dellusato)
Cope, Jonathan: How to khoomei and other overtone singing styles, Wild Wind & Sound For Health, Oxford, 2004
(Guida sintetica al Canto Armonico con audio CD; parte teorica stringata ma molti esercizi su come praticare; in
lingua inglese)
Laneri, Roberto: La Voce dellArcobaleno Origini, tecniche e applicazioni del Canto Armonico, Edizioni Il Punto
dIncontro, Vicenza, 2002 (Che io sappia, lunico trattato di un autore italiano sul Canto Armonico; ha un forte taglio
filosofico e metafisico)
Discografia essenziale:
AA.VV, Tuvinian Singers & Musicians, World Network n.21, Network Medien GmbH (Interessante campionario del-
le diverse tecniche di Throat-Singing ancoroggi praticate nelle regioni centro asiatiche)
David Hykes and the Harmonic Choir, Hearing Solar Wind, Ocora C558607 (E in assoluto il disco-manifesto del
Canto Armonico in occidente; incisione culto che ha venduto pi di 150.000 copie, numero incredibile per un gene-
re vocale inclassificabile; disco di rara bellezza, musica assoluta. Fortemente consigliato)
Michael Vetter & the Overtone Choir, Ancient Voices, Amiata Records ARNR 0192 (Altra bella incisione discografi-
ca in cui prevale la dimensione corale e collettiva del Canto Armonico)
Vox Clamantis, dir. Jaan-Eik Tulve, Filia Sion, ECM New Series 2244 (Recente lavoro discografico del giovane en-
semble vocale estone specializzato nel canto gregoriano e nella musica medioevale; ottimo esempio di connubio e
sperimentazione tra repertorio antico e Canto Armonico)
Il M Simone Spinaci
Il coro Durantino di Urbania
Il Cant ar Bene Pagi na 23
LI NKS
www.errabundimusici.com
www.filarmonicamarchigiana.com
Domenica 13 ottobre
2013, si svolger a Ri-
patransone (AP) la
XXXI Rassegna Corale
Nazionale Belvedere
del Piceno, organizza-
ta dalla locale Associa-
zione Corale Madonna
di San Giovanni, con
il patrocinio della Re-
gione Marche, della
Provincia di Ascoli Pi-
ceno, del Comune di
Ripatransone; prezioso
il sostegno della Ban-
ca di Ripatransone di
Credito Cooperativo.
Vi partecipano Corali
provenienti da tre re-
gioni, e precisamente:
Citt di Termoli
(Campobasso), diretta
da Carmine Mascitelli;
Polifonica Cingolana di
Cingoli (Macerata), di-
retta da Ilde Maggiore;
San Benedetto di Nor-
cia (Perugia), diretta da
Luca Garbini, Madon-
na di San Giovanni di
Ripatransone (Ascoli
Piceno), diretta da Naz-
zareno Fanesi. Alle ore
11,00 nella Cattedrale -
Basilica, i quattro grup-
pi corali animeranno la
santa messa eseguendo
collettivamente canti
liturgici polifonici. Alle
ore 16,00 nella chiesa
monumentale di San
Filippo, si esibiranno
individualmente pre-
sentando il meglio
del proprio repertorio.
Alle ore 18,00 ci sar la
conclusione della Ras-
segna con lintervento
ed il saluto delle autori-
t, lo scambio dei doni
e lesecuzione collettiva
dell Ave Verum Cor-
pus di Mozart. Come
per gli anni passati, c
grande attesa per la
Rassegna Corale Nazio-
nale di Ripatransone,
uno dei pi longevi e
prestigiosi eventi musi-
cali delle Marche e
dellItalia centrale.
Pagi na 24
XXXI ^ RAS S EGNA CORAL E POLI FONI CA
NAZI ONAL E BELVEDERE DEL PI CENO
RI PATRANS ONE
D I AN T O N I O GI A N N E T T I
Numer o 2
La corale Madonna San Giovanni di Ripatransone diretta dal M Nazzareno Fanesi
NOTI ZI ARI O
Il Cant ar Bene
Alla ripresa dell attivit
corale, dopo la pausa
estiva, il coro La Cor-
data di Montalto Mar-
che realizzer a met
settembre una registra-
zione del canto Vajont,
scritto da Patrizio Paci
in memoria delle vitti-
me del disastro del
1963, di cui ricorre
questanno il 50 Anni-
versario. Il canto, ese-
guito e donato due anni
fa alla citt di Longaro-
ne, sar inserito nel CD
ufficiale delle comme-
morazioni del 9 otto-
bre.
Il canto Vajont non un
brano pensato, ragionato,
nasce da uno stato danimo:
la profonda commozione di
chi colpito emotivamente
dal disastro. Dopo il mono-
logo di Paolini sono rimasto
almeno mezzora immobile
in atterrito silenzio, scorre-
vano nella mente le immagi-
ni e le fasi della disgrazia,
contemporaneamente sgorga-
vano in maniera spontanea
i suoni che le immagini
evocavano. Il canto non ha
un testo vero e proprio, non
ci sono parole di fronte a
tale sciagura, non c nulla
da dire, se non invocare
lAltissimo: Signore fa che
non accada pi !!!
Pagi na 25
UN C A N T O DE D I C A T O A L L A T R A GE D I A DE L VA J O N T
5 0 A NN I V E R S A R I O
LO S PA R T I T O S C A R I C A B I L E DAL L I NK:
http://patriziopaci.altervista.org/Armonizzazioni/Vajont_paci_TTBB.pdf
Giuseppe Verdi
Messa di Requiem
Soli Coro ed Orchestra
Direttore M Pasquale Veleno
Coro Ventidio Basso
Ascoli Piceno
Coro dellAccademia
Pescara
Coro Conservatorio DAnnunzio
Pescara
Orchestra Conservatorio
DAnnunzio Pescara
Sabato 12 ottobre 2013
ore 21.15
Teatro Ventidio Basso
Ascoli Piceno
Corimarche, la prima e
pi longeva manifesta-
zione pensata dallAr-
com , non una tradi-
zionale rassegna corale,
ma un luogo di incon-
tro, un momento di
festa per la coralit
marchigiana e chi vi
partecipa non lo fa sol-
tanto per cantare, ma
per manifestare un sen-
so di appartenenza. In
ventidue anni di storia
ha percorso lintero
territorio marchigiano e
la quasi totalit dei cori
associati vi ha parteci-
pato almeno una volta.
Questanno, in occasio-
ne del 25 anniversario
dellArcom, sono stati
ben quindici i cori che
hanno scelto di portare
il loro contributo musi-
cale sabato 5 e domeni-
ca 6 ottobre a Porto
San Giorgio e sar un
fine settimana denso di
musica che vedr oltre
400 coristi impegnati in
teatro, nelle chiese e
nelle piazze della citt.
Il consiglio direttivo e
la commissione artistica
dellArcom ringraziano
il Coro Citt di Porto
San Giorgio e il Coro
Shalom per il supporto
logistico, Il Sindaco,
lAmministrazione co-
munale di Porto San
Giorgio, in particolare
lassessore Bisonni, e
invitano tutti i cantori e
i maestri ad unirsi al
pubblico per vivere in-
sieme due giorni intensi
di musica, per confon-
tarsi, conoscere, condi-
videre e crescere ancor
di pi grazie anche a
Corimarche 2013.
Pagi na 26
Numer o 2
CORI MARCHE 2013
D I LU I G I GN O C C H I N I
CORS O DI PERFEZI ONAMENTO
CON LORENZO DONATI
Uno dei principali com-
piti della nostra associa-
zione regionale, che
conta al suo interno
oltre 2500 iscritti,
senza dubbio quello di
creare occasioni per
favorire la crescita dei
coristi e dei maestri, per
migliorare sempre pi
la qualit dei nostri cori
per il piacere e la soddi-
sfazione di chi canta e
di chi ascolta. Fin dalla
fondazione, lArcom ha
fatto del momento del-
la formazione uno dei
suoi punti di forza e, in
questi anni, docenti di
grande esperienza han-
no trattato i pi svariati
temi legati al mondo
della musica corale. Sa-
bato 19 ottobre 2013
sar il M Lorenzo Do-
nati con il coro labora-
torio a guidarci con
sapiente semplicit
nellapprofondimento
di temi legati alla voca-
lit e al suono del coro.
Lobiettivo che tutti noi
ci poniamo ogni volta
che ci incontriamo alle
prove quello di
Cantar Bene, allarga-
re le nostre conoscen-
ze, spingerci un po ol-
treIl corso di forma-
zione non uno spazio
riservato ai direttori,
ma un momento per
condividere insieme le
esperienze di chi da
chi da anni segue per-
corsi di grande qualit e
riesce a trasmetterle a
tutti noi. Ci apprestia-
mo a vivere un mese di
ottobre veramente ric-
co di importanti appun-
tamenti musicali: dopo
il XXII Corimarche a
Porto San Giorgio sa-
bato 5 e domenica 6, ci
spostiamo a Fermo sa-
bato 19 per il Corso di
perfezionamento e do-
menica 20 per la terza
edizione del Concorso
Corale Nazionale Citt
di Fermo.
Il M Lorenzo Donati
Pagi na 27
Numer o 2
CORIMARCHE
PORTO SAN GIORGIO (FM)
5 - 6 ottobre 2013
La manifestazione corale regionale, a carattere itinerante, giunta alla XXII edizione,
quest'anno approda a Porto San Giorgio. I cori ammessi all'evento saranno quindici + i
due cori ospiti ("Shalom" e "Citt di P.S.Giorgio" e si esibiranno (5) il sabato 5/10 alle ore
21,00 e 10 la domenica 6/10 con al mattino in servizi liturgici presso le Chiese della citta-
dina rivierasca e al pomeriggio (5) alle ore 16,30 nel Teatro Comunale e (5) alle ore
18,00 - nella Chiesa Parrocchiale di S.Giorgio Martire
Cori ammessi in ordine di presentazione delle domande di partecipazione:
Corale "G. Bonagiunta" di San Ginesio (MC)
Gruppo Corale "S. Cecilia" di Fabriano (AN)
Coro Polifonico "NovArmonia" di Porto S.Giorgio (FM)
Corale Polifonica "Cingolana" di Cingoli (MC)
Coro Polifonico "D. Alaleona" di Montegiorgio (FM)
Coro Polifonico "Icense" di Mercatello sul Metauro (PU)
Corale "S. Francesco" di Montelupone (MC)
Gruppo Corale "Montefiore" di Montefiore dell'Aso (AP)
Coro "Sancta Maria in Viminatu" di Patrignone di Montalto Marche (AP)
Coro "Vox Poetica Ensemble" di Fermo
Ass. Corale "Giovan Ferretti" di Ancona
Corale "Riviera delle Palme" di San Benedetto del Tronto (AP)
Corale Polifonica "Citt di Porto Sant'Elpidio" di Porto S. Elpidio (FM)
Corale Polifonica "Beata Assunta" di Force (AP)
Partecipano in qualit di ospiti e coordinatori:
Gruppo Corale "Shalom"
Coro Pol. "Citt di Porto S. Giorgio"
Il Cant ar Bene
Quando arriva un
compleanno importan-
te, soprattutto dopo gli
anta, si comincia a fare
il bilancio di un percor-
so cos lungo e impor-
tante. Si ripensa alle
persone che abbiamo
conosciuto, a quelle che
ci hanno lasciato, si
sorride al pensiero di
quell'anno cos bello e
ci si rattrista nel ricor-
dare un anno meno
felice. Questo accade
anche per le manifesta-
zioni e i quarant'anni
dell'Incontro Internaziona-
le Polifonico Citt di
Fano sono un'occasio-
ne da non perdere per
riflettere su come
cambiata la cultura e la
storia a Fano, in Italia e
nel mondo. Chi ha ini-
ziato l'Incontro lavorava
probabilmente solo per
lettera, qualche rara
telefonata, gli aiuti mi-
nisteriali (che allora c'e-
rano), tanto volontaria-
to e passione. La pas-
sione e il volontariato
sono rimasti intatti, ma
i mezzi di comunicazio-
ne, il tipo di musica,
forse anche il tipo di
voce, sono cambiati
moltissimo in questi
anni. Da Fano sono
passati tutti i pi grandi
direttori di coro d'Eu-
ropa e del mondo, gra-
zie ad un lavoro orga-
nizzativo efficace e cor-
retto, grazie all'aiuto
costante del Comune e
delle realt cittadine,
grazie alla buona volon-
t di coristi del Malate-
stiano. Si festeggia
quindi, si festeggia con
e attraverso la musica, e
si prosegue guardando
il futuro, ringraziando
tutti coloro che hanno
speso tempo e dedicato
lavoro per portare a-
vanti questa grande ma-
nifestazione per il bene
di Fano, della coralit e
dell'arte. con queste
parole che il Direttore
artistico della manife-
stazione, il M Lorenzo
Donati, vuole ricordare
e celebrare limportante
compleanno che il Fe-
stival fanese festeggia
questanno. Certamente
un traguardo importan-
te per una manifesta-
zione di questo tipo
visto il genere musicale
che da cos tanti anni
propone, genere che, in
questi ultimi decenni,
ha conosciuto una viva-
ce ripresa dinteresse
anche da parte di un
pubblico non necessa-
riamente troppo intro-
dotto. Quarantanni di
Incontro Internazionale
Polifonico hanno lasciato
indubbiamente un se-
gno importante nella
storia e nella cultura
della citt: di alto livello
artistico e qualitativo,
questo ininterrotto ap-
puntamento ha contri-
buito ad elevare Fano,
nel panorama delle Ras-
segne polifoniche di
rinomata fama, come
una delle realt pi rap-
presentative in Italia e
allestero. Uno sguardo
agli annali dellIncontro
non soltanto un pia-
cere per gli amanti delle
statistiche, perch vede-
re annoverati pi di 200
cori (alcuni dei quali
presenti anche in pi
edizioni) provenienti da
35 nazioni diverse gi
di per s un traguardo,
ma leggere poi tra i
protagonisti i nomi di
importanti corali e di
prestigiosi direttori
qualcosa di ancor pi
grande. Il quarantenna-
le appuntamento poli-
fonico la storia di
molteplici incontri, in-
contri di voci, culture,
tradizioni, scuole inter-
pretative, gusti, mode,
in una sola parola la
storia di quasi mezzo
secolo di cultura musi-
cale. Nel 1994 lallora
Direttore artistico, M
Giovanni Acciai, scri-
veva: Se vero co-
me vero che il pro-
blema della sopravvi-
venza di una societ
consiste nellassicurare
la trasmissione delle
conoscenze, dei valori,
dei simboli che essa
ritiene essenziali, non
v dubbio che in questi
anni lIncontro abbia sa-
puto dimostrare come
il canto corale non sol-
tanto sia unarte, ma sia
soprattutto strumento
importantissimo nel
processo formativo
Pagi na 28
I NCONTRO I NTERNAZI ONALE POLI FONI CO
CI TT DI FANO
40 ANNI E NON S ENTI RLI D I VA L E NT I N A T O MA S S O N I
della personalit uma-
na. A Fano le voci di
migliaia di coristi hanno
interpretato la polifonia
tutta, dal periodo classi-
co a quello contempo-
raneo, hanno fatto co-
noscere i loro folklori, i
loro costumi, hanno
proposto prime assolu-
te, innovative spazializ-
zazioni canore sempre
al passo con
levoluzione che anche
questo settore musicale
ha conosciuto e conti-
nua a sperimentare:
tutto questo ha concor-
so a disegnare Fano
quale spaccato di un
mondo musicale tanto
qualificato e qualifican-
te che ci si augura abbia
lasciato qualche prolifi-
co seme. E cos non si
poteva non festeggiare
questo longevo traguar-
do: a tal proposito il
Festival di questanno si
arricchisce di ulteriori
appuntamenti concerti-
stici rispetto alla classi-
ca quattro giorni. Per
unintera settimana, da
sabato 7 a domenica 15
settembre, le note della
polifonia riecheggeran-
no in suggestivi e stori-
ci luoghi cittadini. La
sede emblema della ma-
nifestazione resta la
Basilica di San Paternia-
no, ma sono previsti
concerti anche nelle
chiese di San Pietro in
Valle (sabato 7 e luned
9), del Suffragio
(domenica 8 e sabato
Il Cant ar Bene
Nuova (domenica 15).
Tra ensemble vocali e
gruppi corali prove-
nienti da Italia, Francia,
Croazia, Germania e
Colombia, saranno tan-
te le voci che risuone-
ranno in questa setti-
mana polifonica. A ca-
ratterizzare ancor pi
levento la concomitan-
za con la 7 Accademia
Europea per direttori di
coro e cantori, qualificato
corso di direzione cora-
le che Feniarco, in col-
laborazione con Euro-
pa Cantat, Arcom ed
altri partner locali, con-
tinua ad organizzare dal
2002, anno della sua
ideazione, nella nostra
citt e in forte simbiosi
con lIncontro Internazio-
nale Polifonico. Il corso,
tenuto anche per que-
sta edizione dalla do-
cente francese Nicole
Corti, si terr dall8 al
15 settembre presso la
Chiesa del Suffragio e
svilupper diverse te-
matiche quali lanalisi e
lo studio di composi-
zioni a cappella preva-
lentemente di epoca
moderna, con particola-
re attenzione al reper-
torio francese, inglese
ed italiano del 900, cos
come le tecniche vocali,
di prova e concertazio-
ne, nonch, ovviamen-
te, di direzione. Selezio-
nati cantori andranno a
formare il coro labora-
torio su cui i giovani
corsisti, provenienti da
tutta Europa, testeran-
no le proprie abilit e
qualit di direzione co-
rale. Al termine
dellattivit didattica,
sabato 14 settembre,
previsto un concerto,
diretto dai migliori allie-
vi, che concluder an-
che la rassegna canora
fanese. Sono previsti
inoltre ulteriori appun-
tamenti che faranno da
corollario ai diversi
concerti: nella chiesa di
San Pietro in Valle una
mostra fotografica
(Cum cantu populo-
rum unio), per lintera
durata del Festival;
sempre a San Pietro in
Valle, venerd 13 pome-
riggio, un momento di
riflessione e ricordo
(Voci in vetrina) per
ripercorrere gli otto
lustri di attivit. Da ulti-
mo un vivace mattino
musicale tra le vie del
centro storico, in com-
pagnia di alcuni cori
ospiti, colorer la gior-
nata di sabato 14
(Fano sin.canta).
Un Incontro, dunque,
che da quarantanni
matura in esperienze e
ringiovanisce in entu-
siasmi.
Pagi na 29
I L MEGLI O DELLA CORALI T I NTERNAZI ONALE
info.incontropolifonico@gmail.com
www.polifoniafano.altervista.org
Il Cant ar Bene
Sabato e domenica
scorsi, 18 e 19 maggio,
la sezione Voci Bianche
del Coro La Corolla
diretto da Mario Giorgi
ha partecipato a Quar-
tiano (Lodi) alla XXXI
edizione del prestigioso
concorso nazionale co-
rale Franchino Gaffu-
rio. Alla competizione
hanno partecipato 26
gruppi provenienti da
tutta Italia. La giuria,
presieduta da Giovanni
Acciai e formata da altri
prestigiosi esponenti
del mondo corale e mu-
sicale italiano (Enrico
Miaroma, Gianmartino
Durighello, Pierluigi
Comparin, Santa Tom-
masello) ha assegnato al
Coro ascolano il pun-
teggio di 83,52/100,00
con diploma fascia ar-
gento e medaglia d'ar-
gento che rappresenta
un lusinghiero risultato
per il gruppo vista an-
che la sua bassa et me-
dia (bambini prevalen-
temente dai 6 ai 10 an-
ni) e considerando che
il Coro (rinnovatosi lo
scorso anno nella sezio-
ne Voci Bianche) parte-
cipava per la prima vol-
ta ad un concorso cora-
le. Questo traguardo
rappresenta una tappa
importante per il coro
che lo scorso 25 aprile
si era gi esibito a Fa-
briano, invitato dal co-
ro di voci bianche di
quella citt ("Verdi no-
te"), alla rassegna
"Come d'in... canto" e
alla quale ha partecipa-
to con altri due cori
dalla Regione Marche.
Il risultato di Lodi, la-
scia ben sperare per il
futuro del prestigioso
coro ascolano. Ecco i
nominativi dei cantori
che hanno partecipato
alla competizione: Ca-
nala Gemma, Corradet-
ti Tommaso, Cucciolet-
ta Chiara, DAngelo
Ilaria, De Angelis Fran-
cesca, De Luca Nicole,
Felicetti Alessia, Ferri
Lorena, Fini Jennifer,
Gaspari Francesca, Lu-
cidi Daniele, Lucidi Fa-
bio, Marcozzi Anna,
Morresi Matilde, Mor-
resi Martina, Morresi
Sofia, Novelli Filippo,
Parissi Elisa, Pescatore
Aurora. Dallo scorso
anno si formato il
gruppo vocale giovani-
le, evoluzione del coro
voci bianche, che can-
ter in ottobre ad Aqui-
leia in gemellaggio con
il coro giovanile
"Poliphonia" e parteci-
per l'8-9-10 novembre
alla rassegna corale na-
zionale Feniarco di Sa-
lerno. Quest'ultima
compagine formata
da 7 elementi tutti
compresi fra i 16 e i 27
anni (Federica Ciotti,
Irene Coccia, Chiara
Fini, Caterina Monardi,
Jessica Bonvetti, Laura
Paolini, Giorgia Catali-
ni).
Pagi na 30
I L CORO LA COROL L A FAS CI A E MEDAGLI A
D ARGENTO AL CONCORS O NAZI ONAL E DI
QUARTI ANO ( LODI )
Il coro La Corolla di Ascoli Piceno diretto dal M Mario Giorgi
Il Cant ar Bene
Sabato 31 agosto alle
ore 21.00, presso la
Chiesa Parrocchiale di
Recoaro Terme, il coro
La Cordata di Montalto
Marche parteciper alla
Rassegna di Cori Popo-
lari e della Montagna,
organizzata dal coro
Aqua Ciara, una fra le
migliori formazioni co-
rali del Veneto, fedele
interprete del reperto-
rio dei canti di ispira-
zione popolare del noto
compositore Bepi De
Marzi. Ospite anche il
coro Brianza di Missa-
glia (LC), altra forma-
zione di livello che fe-
steggia questanno i
suoi 45 anni di attivit.
Il coro montaltese
presenter un program-
ma vario di canti tradi-
zionali del repertorio
della SAT, due canti di
ispirazione popolare del
compositore Camillo
Moser e personali ar-
monizzazioni del pro-
prio maestro Patrizio
Paci di canti marchigia-
ni ed abruzzesi. Inizia
cos nel migliore dei
modi lattivit 2013-14,
dopo lintenso lavoro
della scorsa stagione
che ha visto il coro
protagonista in ben 5
trasferte, distinguendosi
in termini di qualit
esecutiva al cospetto
del meglio della coralit
popolare.
Pagi na 31
I L CORO LA CORDATA ALLA RAS S EGNA
CORI POPOLARI E DELLA MONTAGNA
DI RECOARO TERME ( VI CENZA)
POLIPHONICA
DON FERNANDO MORRESI
Corale Cantando
Macerata
Coro Voci Libere
Morrovalle (MC)
Coro Voci della Riviera
Fiesso d'Artico (PD)
Sabato 5 ottobre 2013 - ore 21.00
Chiesa S. Cuore - Macerata
Il M Patrizio Paci
Il coro La Cordata di Montalto M.
Il Cant ar Bene
La 3 edizione del Con-
corso Corale Nazionale
"Citt di Fermo", orga-
nizzato dall'Ass. Musica
Poetica di Fermo, con
il patrocinio/premio
della Feniarco e dell'Ar-
com, si arricchisce per
questa edizione dei cori
a voci pari. Dalle do-
mande pervenute si
nota, inoltre, una quali-
t alta rispetto alle edi-
zioni precedenti, con
formazioni corali che
gi hanno ottenuto ri-
sultati lusinghieri in
analoghe competizioni
nazionali ed internazio-
nali. Figurano nella giu-
ria personaggi co-
me Marco Berrini, Aldo
Cicconofri, Lorenzo Dona-
ti, Roberta Paraninfo
e Dario Tabbia. La com-
petizione si svolger c/
o l'Auditorium S. Martino
di Fermo con inizio alle
ore 14,00 del 20 otto-
bre 2013.
Pagi na 32
I I I CONCORS O CORALE NAZI ONALE
CI TT DI FERMO
Cori Partecipanti:
Coro Polifonico S. Antonio Abate - Cordenons (PN) Dir. Monica Malachin
Ass. Corale La Fenice-Avezzano - Dir. Tiziana Buttari
Padova Vocal Ensemble - Padova - Dir. Alessandro Kirschner
Coro La Fonte di Cognento - Modena - Dir. Cecilia Fontana
Coro A. De Vecchi - Cinto Caomaggiore (VE) - Dir. Luciano Bertuzzo
Ins. Vocale Orophonia- Badia Prataglia - Poppi (AR) - Dir. Patrizio Paoli
Coro Giovanile Juvenes Cantores - Corato (BA) - Dir. Luigi Leo
Coro della Virgola - Pescara - Dir. Pasquale Veleno
Coro Sine Nomine - Teramo - Dir. Ettore Sisino
Coro Estro Armonico - Salerno - Dir. Silvana Noschese
Il M Marco Berrini
Il Cant ar Bene
Si sono svolti lo scorso
30 luglio, Fermo Chiesa
di San Zenone, e 31
luglio, Porto San Gior-
gio Chiesa di San Gior-
gio, i concerti della V^
e d i z i o n e d e l
"BAROCCO NEO
FERMANO" che han-
no visto circa mille pre-
senze nel totale delle 2
serate nonostante la
vicinanza delle date e
dei luoghi dei concerti.
Di rilievo il repertorio
eseguito dal Complesso
con una nota particola-
re per i soli diretti dal
Maestro Mario Ciferri:
Soprano Maria Candela
Scalabrini, Alto Andrei-
na Zatti, Tenore Massi-
mo Altieri, Tenore Si-
mone Polacchi. La ma-
nifestazione, dopo l'im-
portante successo delle
scorse edizioni, ha ri-
pr opos t o l a bbi -
namento di concerti
dedicati alla grande mu-
sica europea del 600 e
700 a interventi intro-
duttivi, di carattere
storico/artistico sui
luoghi di rilievo artisti-
co che ospitano i con-
certi. Lobiettivo quel-
lo di far conoscere un
repertorio di assoluta
bellezza sebbene poco
eseguito nellambito
della nostra Regione,
valorizzando allo stesso
tempo la storia e larte
del territorio fermano
ANTONIO VIVALDI
MAGNIFICAT RV 611
IN FURORE IUSTISSIMAE
IRAE RV 626
DIXIT DOMINUS RV 807
Pagi na 33
I L BAROCCO NEL FERMANO 2013
MUS I CA ED ARTE
NELLA PROVI NCI A DI FERMO
Il M Mario Ciferri
Il Cant ar Bene
Orlando Dipiazza ci ha
lasciato sul tardo pome-
riggio di luned 26 ago-
sto. E' una grave perdi-
ta per la coralit italiana
perch il maestro ha
dato molto in tanti anni
di grande impegno e
passione. Lo ricordia-
mo per la sua opera di
musicista, di direttore e
di compositore fecon-
do che fino all'ultimo ci
ha voluto offrire
con qualit e semplicit.
A Lui rivolgiamo il no-
stro saluto e il
pi sentito ringrazia-
mento per un lascito
cos prezioso; alla mo-
glie e alla famiglia espri-
miamo la nostra vici-
nanza e sentita parteci-
pazione. Vogliamo ren-
dergli omaggio ricor-
dando la sua prestigiosa
attivit musicale. Si
diplomato con Bruno
Cervenca al Conserva-
torio di Trieste. Insie-
me all'attivit di com-
positore ha praticato
per molti anni la dire-
zione corale dirigendo
il Coro Polifonico di
Ruda, i Madrigalisti di
Gorizia, il coro del Li-
ceo Musicale "J. Toma-
dini" di Udine, il coro
di voci femminili
G.Faur" di Romans
d'Isonzo (realt non pi
attiva), il coro G. Ver-
di" di Ronchi dei Le-
gionari; nel 1976 stato
fondatore del Gruppo
Polifonico C. Monte-
verdi di Ruda, gruppo
che ha diretto fino
al 1996. Ha compo-
sto opere teatrali, ope-
re vocali, strumentali
e orchestrali, ma la pro-
duzione pi consistente
rivolta alla musica
corale. Le sue partiture
hanno ricevuto vari
premi nazionali ed in-
ternazionali. Alla dire-
zione di diverse forma-
zioni corali ha vinto
primi premi ai vari con-
corsi nazionali e inter-
nazionali. Inoltre si
dedicato con particola-
re attenzione alla ricer-
ca etnomusicologica,
producendo molte ela-
borazioni di canti po-
polari di tradizione ar-
caica soprattutto prove-
nienti dall'area veneta e
friulana. Ha pubblicato
con numerose case edi-
trici italiane e straniere
ed ha collaborato con
riviste specializzate co-
me la Cartellina, Pro
musica, L Offerta Mu-
sicale, Studium, e nu-
merose opere sono rac-
colte nei fascicoli di
"Polyphonia". In occa-
sione del suo ottantesi-
mo compleanno (17
ottobre 2009) la FE-
NIARCO, l'USCI re-
gionale e la Casa Editri-
ce Pizzicato gli hanno
dedicato lantologia
musicale Florilegium
Sacrum, nella quale so-
no raccolti una ventina
di pezzi sacri, tra i quali
la "Messe di San Dur"
per coro misto e orga-
no e una versione per
solo coro virile, scritta
proprio nell'anno 2009
e dedicata a Sant'Ulde-
rico Patrono di Aiello
del Friuli. stato mem-
bro della commissione
artistica del Concorso
Internazionale Seghizzi
di Gorizia, del Concor-
so Internazionale di
cori voci bianche "Il
Garda in Coro" di Mal-
cesine e della commis-
sione artistica nazionale
della Feniarco. Nel set-
tembre del 1996 a To-
lentino, lARCOM rea-
lizz un masterclass
con il maestro friulano,
unitamente ad altri per-
sonaggi della coralit
come Hollerung e Za-
nolini. Fu loccasione
per apprezzare la sua
grande seriet e prepa-
razione musicale, ma
anche la sua semplice e
schietta umanit.
La Redazione
Pagi na 34
ORLANDO DI PI AZZA CI HA LAS CI ATO
Il M Orlando Dipiazza
Il Cant ar Bene
Il 6 luglio 2013, La Co-
rale Polifonica Cento
Torri di Ascoli Piceno
ha partecipato alla ma-
nifestazione Singing at
the Basilica che si
svolta nella splendida
Sagrada Familia di Bar-
cellona. E stato emo-
zionante entrare in que-
sta stupenda Chiesa e
poter cantare di fronte
ad un pubblico interna-
zionale che ininterrotta-
mente entrava per visi-
tare questa meraviglia.
Gli applausi dei presen-
ti hanno sottolineato il
concerto di brani a cap-
pella eseguiti con una
concentrazione ed at-
tenzione unica tanto
stato latteggiamento
dei coristi e del Maestro
Maria Regina Azzara
meravigliati della spet-
tacolare acustica della
Sagrada Familia. I com-
plimenti degli organiz-
zatori sono stati il pi
bel ricordo che la Cora-
le ha riportato in Italia.
La tourne proseguita
poi a Saragozza con
lanimazione della Mes-
sa solenne delle ore 12
nella Basilica del Pilar.
Anche qui il coro ha
ricevuto attestati di sti-
ma da parte del parro-
co, dellorganista uffi-
ciale della Basilica e del
segretario dellArcives-
covo della bella citt
spagnola. Anche nel
2013 la Corale Polifoni-
ca Cento Torri si fatta
onore fuori dallItalia,
aumentando il gi gran-
dissimo curriculum dei
suoi 41 anni di attivit
che lha vista protago-
nista in giro per il mon-
do dove, oltre alla mu-
sica, ha portato opu-
scoli, immagini e pro-
dotti dellarte, della cul-
tura e della tradizione
picena e marchigiana in
unazione di promozio-
ne del nostro territorio,
una fra le caratteri-
stiche pi significative
della Corale. Infatti il
curriculum del coro
ascolano termina sem-
pre con questa frase:
Ovunque ha tratto
arricchimento di espe-
rienza artistica e sociale
e dappertutto ha lascia-
to il seme del suo mes-
saggio culturale carico
di umanit. Ora aspet-
tano altre nuove e sti-
molanti attivit, prima
fra tutte la realizzazione
della seconda edizione
del Cento Torri Cho-
ral Festival che si svol-
ger ad Ascoli Piceno
nel giugno del 2014.
Pagi na 35
LA CORALE CENTO TORRI I N TOURNEE
SUCCES S O I N TERRA DI SPAGNA
D I R O B E R T O B U O N D I
La Corale Cento Torri
sulla scalinata della
Sagrada Familia
Pagi na 36
CONCORSI
Vol ume 1, Numer o 1
MARCHE
Fermo, 20 ottobre 2013
3 Concorso corale nazionale Citt di Fermo
Iscrizioni entro: 15 giugno 2013
www.musicapoetica.it info@musicapoetica.it
Ascoli Piceno 7- 8 dicembre 2013
Concorso e Festival Corale Nazionale Voci Bianche
In...canto Piceno
Iscrizioni entro 15 ottobre 2013
www.corimarche.it - incantopiceno@gmail.com
PIEMONTE
Stresa, 26 ottobre 2013
5 Concorso polifonico nazionale del Lago Maggiore
Iscrizioni entro: 15 settembre 2013
info@associazionecoripiemontesi.com
BASILICATA
Matera, 16-17 novembre 2013
3 Concorso corale internazionale Antonio Guanti
Iscrizioni entro: 30 giugno 2013
www.antonioguanti.org mail@polifonicamaterana.it
VALLE DAOSTA
1 Concorso internazionale di composizione Parisi Pettena
Iscrizioni entro: 31 agosto 2013
www.arcova.org - info@arcova.org
Il Cant ar Bene Pagi na 37
CONCORSO E FESTI VAL CORALE
NAZI ONALE VOCI BI ANCHE
IN. . . CANTO PI CENO
ASCOLI PI CENO
D I MA R I O GI O R G I
"Attraverso la realizzazione ad Ascoli Piceno di un Concorso e Festival Naziona-
le di cori di voci bianche nel periodo 7-8 dicembre 2013 si vuole promuovere la
formazione e lo sviluppo della personalit delle nuove generazioni in maniera ar-
monica ed equilibrata privilegiando il mezzo di comunicazione musicale che si
rivela immediato ed efficace per il loro diretto coinvolgimento. La platea poten-
ziale a cui si rivolge l'iniziativa costituita da alcune centinaia di cori di voci bian-
che che operano sul territorio nazionale, espressione di realt scolastiche o di as-
sociazioni culturali e musicali. Laspetto innovativo ed originale anche in ambito
nazionale quello di coinvolgere le realt locali (cori e bande) per la realizzazione,
contemporaneamente al Concorso, di un festival di concerti nei centri della Valla-
ta del Tronto in concorso con le Amministrazioni comunali con il duplice scopo
di diffondere la musica (in particolare quella corale di voci bianche) e di far cono-
scere ad una platea nazionale le ricchezze del nostro territorio. Altro momento
saliente della manifestazione sar quello delle premiazioni nel Teatro Ventidio
Basso con la presenza di tutti i cori partecipanti che eseguiranno alcuni canti co-
muni di Natale in un suggestivo grande coro."
Iscrizioni entro 15 ottobre 2013
Bando di Concorso scaricabile dal sito: www.corimarche.it
Info: incantopiceno@gmail.com
Membri di giuria: Nicola Conci, Mauro Zuccante, Mario Giorgi, Aldo Cicconofri,
Roberta Paraninfo.
Ai cori premiati saranno assegnati i seguenti premi:
- 1.500,00 al Coro primo classificato + diploma di classifica + Coppa
- 900,00 al Coro secondo classificato + diploma di classifica + Coppa
- 600,00 al Coro terzo classificato + diploma di classifica + Targa
La Giuria assegner inoltre premi speciali, tra cui quello offerto dallAssociazione
Regionale dei Cori Marchigiani, con varie motivazioni.
Il Cant ar Bene Pagi na 38
DALLE REGI ONI VI CI NE
Quando un popolo canta,
c' da sperare ancora
e sar perfino inutile
disperare quando
non si udranno pi canti.
Padre Maria Turoldo
The King Singers
Domenica 22 dicembre 2013
Duomo - Atri (Teramo)
Info: 329 5351926
Coro Accademia Feniarco
in Concerto
27 settembre 2013, ore 21,00
Auditorium del Conservatorio
L. DAnnunzio - Pescara
28 settembre 2013, ore 21,00
Sala Polifunzionale - Teramo
Maurice Durufl
Requiem op.9
Soli Coro ed
Orchestra
Coro Ars Vocalis
Roseto degli Abruzzi
Coro Histonium
Vasto
Giovane Orchestra
dAbruzzo
domenica 24 novembre
2013
ore 21.00
Chiesa S. Maria Maggiore
Vasto
Il Cant ar Bene Pagi na 39
Sempre dolce ascoltare
come un suono si arrotonda
in canto.
J.V. Goethe
MUSICANDO IL NATALE
San Leo (RN) 25 - 27 ottobre 2013
Laboratorio Corale sui Canti Natalizi
a cura di Fabrizio Barchi
LARS VOCALIS di ROSETO degli ABRUZZI organizza
PRIMO FESTIVAL POLIFONICO
INTERNAZIONALE
Lido delle Rose
31 agosto 2013 Ore 21.00
Chiesa Beata Teresa di Calcutta
Voltarrosto di Roseto
Coro Ars Vocalis di Roseto degli Abruzzi
Coro Polifonico Histonium di Vasto
Coro Musica Quantica di Buenos Aires
Info: carmineleonzi@gmail.com
Pagi na 40
DALLE ALTRE REGI ONI
Vol ume 1, Numer o 1
Concerto
Coro della SAT Trento Teatro Carlo Felice Genova
Direttore M Mauro Pedrotti Lunedi 14 ottobre 2013 ore 21.00
61 CONCORSO POLIFONICO
INTERNAZIONALE GUIDO DAREZZO
Arezzo 29-31 agosto 2013
Il Cant ar Bene Pagi na 41
A PI VOCI
LA RI VI S TA DEI CORI
DELLA LOMBARDI A
http://www.apiuvoci.com/A_piu_Voci/Homepage.html
Prove di concertazione ed esecuzione
M Giovanni Acciai
Sabato 19 e Domenica 20 Ottobre 2013
Viterbo Universit della Tuscia
MR Studio lieto di annunciare la seguente tariffa speciale
con sconto del 33% riservata ai soli soci ARCOM per la
registrazione in studio di corali:
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alla tariffa speciale di 40,00 allora invece che di 60,00
Info:
e-mail: mrstudio@mrstudio.it
segreteria telefonica / fax : 0734 933039
Pagi na 42
CONVENZI ONE CORI ASSOCI ATI
MR STUDI O PEDASO
Numer o 2
Ogni coro potr pubblicare la propria attivit sul sito dell'A.R.Co.M., dopo che
avr realizzato il censimento proposto dalla Fe.n.i.a.r.co.(vedi sotto progetto
"Solo coralit"). Da ottobre 2011 il sito web dellA.R.CO.M. costruito nella
hosting della Fe.n.i.a.r.co., favorendo un collegamento di informazioni e un'uni-
formit procedurale alle quali ogni singola societ corale pu contribuire diret-
tamente. Come? Con le proprie credenziali di accesso a questo sito o al collega-
to www.feniarco.it, credenziali rilasciate dalla stessa federazione a tutti i cori
"censiti" che hanno compilato la modulistica relativa al progetto Feniar-
co "Non solo coralit". Per saperne di pi su tale progetto, si consulti l'appo-
sita sezione nel sito www.feniarco.it alla voce Progetti e si richieda alla Federazio-
ne la documentazione relativa. Affrettatevi dunque ad ottenere le credenziali
per poter rendere visibili tramite questo canale privilegiato le vostre iniziative .
P U B B L I C I Z Z A R E I L P R OP R I O E V E NT O C OR A L E
Presidente: Luigi Gnocchini
tel. 328 - 9286408
presidenza@corimarche.it
Segretario: Federico Vita
tel. 328 - 7466547
segreteria@corimarche.it
Vice Presidente: Roberto Renili
r.renili@tin.it
Consiglieri:
Fabiano Pippa
Roberto Buondi
Michele Bocchini
Michela Barocci
Enzo Cicchiello
Claudio Laconi
Alessandro Buffone
Giuseppe Tomassini
Fabio Rafanelli
Sindaci Revisori:
Aldo Coccetti
Nicoletta Sabatini
Vittoriano Gabrielli
A. R. Co. M.
Ass. Reg. Cor i
Mar chi gi ani
Pr esi denza:
vi a Vasco de Gama 134
62012 Ci vi t anova Mar che
Segr et er i a:
Vi a Gal i l eo Gal i l ei 5
63025 Mont egi or gi o
LA BACHECA DELLE PARTI TURE
I L P OR TA L E DE L C A NT O P OP OL AR E
Il Cantar Bene
Direttore Responsabile
Patrizio Paci
tel. 349 - 8346640
pianof@libero.it
Commissione Artistica
Comitato di Redazione
Mario Giorgi
Mario Ciferri
Barbara Bucci
Cinzia Pennesi
Fabrizio Urbanelli
Francesco Santini
Simone Spinaci
Patrizio Paci
L A.R.Co.M. nasce con lo scopo di far crescere vocalmente e musicalmente i cori marchigia-
ni, fornendo loro anche utili informazioni sullorganizzazione e sulla corretta amministrazione
della vita corale, attraverso corsi di formazione, convegni, concerti e laboratori corali.
Il Cantar Bene nasce per coadiuvare il lavoro dellAssociazione, come strumento di crescita
e di informazione a cadenza trimestrale.
L Associazione conta ben 92 cori iscritti, provenienti dalle 5 provincie marchigiane
WWW.CORIMARCHE.IT
H T T P : / / L A B A C HE C A DE L L E P A R T I T U R E . B L O G S P O T . I T /
S E A R C H / L A B E L / CA N T I %2 0 P OP OL A R I %2 0 MA R C H I G I A NI
Il M Luigi Gnocchini
Regione Marche
Sfogliando questo secondo numero de Il cantar bene, ci si rende immediata-
mente conto di quanta energia, forza, vitalit ruotano intorno al mondo della
musica corale. Concerti con orchestra, rassegne internazionali, concorsi nazio-
nali per cori di adulti e di bambini sono ormai diventati un punto fermo e un
fiore allocchiello delle iniziative culturali dellintera regione. Ma ancor di pi ci
si rende conto di quanto le Marche siano ricche di professionisti che hanno
scelto di mettere a disposizione della coralit le loro sensibilit e competenze.
La musica corale spesso sinonimo di musica amatoriale, nel senso che viene
eseguita da chi ama la musica e sono i nostri maestri che, oltre alle conoscenze,
sanno trasmettere ai cantori quellamore indispensabile per trasformare semplici
segni in bianco e nero in vibrazioni ed emozioni. Sono grato alla commissione
artistica dellArcom che ha fortemente voluto dar vita a questo giornale e a tutti
coloro che stanno contribuendo per la sua crescita.
Il Presidente dellArcom
Luigi Gnocchini
I membri del Consiglio Direttivo e della Commissione Arti-
stica dellARCOM, partecipano al dolore che ha colpito il
consigliere Alessandro Buffone ed i suoi familiari per la
scomparsa del babbo Claudio.

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