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Parametri Vitali

Generalità: Fra tutte le emergenze le più importanti e nelle quali il riconoscimento della
gravità ed il soccorso devono essere immediati, sono quelle riguardanti i tre parametri
vitali: la coscienza, la respirazione e la circolazione del sangue. Questo perché lo stato di
coscienza, il respiro e il battito cardiaco sono "le spie" del buon funzionamento dei tre
apparati fondamentali per la vita: il nervoso, il respiratorio ed il cardiocircolatorio. Una
volta rilevata la presenza di tali parametri è indispensabile conoscere anche i valori della
Pressione Arteriosa e della Saturazione di O2.

Coscienza: Quando tutto il sistema nervoso funziona in modo ottimale, la persona è


cosciente e vive la sua vita in modo completo. Quando invece la coscienza è
compromessa, anche se funziona il sistema neurovegetativo, non si ha una vita normale.
Una perdita di coscienza di breve durata, legata in genere ad un transitorio deficit di
irrorazione sanguigna del cervello, per un'emozione, per uno sforzo eccessivo, etc., non
rappresenta una condizione di pericolo . Al contrario, una perdita della coscienza che si
instauri stabilmente, correlata ad una grave alterazione funzionale o ad un danno
anatomico della corteccia cerebrale, è sempre espressione di un serio pericolo per la vita
della persona, anche se il respiro e la circolazione del sangue vengono mantenuti.

Battito cardiaco: Il battito cardiaco è dato dall'automatica e regolare contrazione del


cuore che, pulsando dalle 60 alle 80 volte al minuto, spinge il sangue nelle arterie,
assicurandone la circolazione fino alle estreme propaggini del sistema arterioso. Il
sangue refluisce quindi verso il centro attraverso il sistema venoso. Cuore, arterie e vene
costituiscono una unità funzionale denominata apparato cardiocircolatorio.
Indipendentemente da altre, la prima e fondamentale funzione di questo apparato è
quella di assicurare a tutte le cellule dell'organismo l’arrivo della quantità di ossigeno
necessaria alla loro vita. In assenza di ossigeno, le cellule muoiono in un tempo
estremamente breve dell’ordine di minuti.La rilevazione di questo parametro si esegue
appoggiando i polpastrelli delle dita su un’arteria superficiale ed esercitando
contemporaneamente una lieve pressione, può essere rilevato l’arrivo dell’onda
sanguigna che dilata il vaso. Questa rilevazione della pulsazione cardiaca viene
effettuata abitualmente al polso (polso radiale), ma può essere effettuata anche al collo
(polso carotideo): ultimo polso che scompare.Attraverso il "polso" è possibile
controllare non solo la frequenza cardiaca, ma rilevare anche dati indicativi sulla qualità
del polso (es. Polso debole, Polso filiforme).

Respiro. Questa caratteristica è legata al funzionamento dell’apparato respiratorio,


costituito da un sistema di tubi (trachea e bronchi) che portano l’aria e quindi l’ossigeno
nei polmoni asportandone l’anidride carbonica. I polmoni sono costituiti da un immenso
numero di piccole bolle (alveoli polmonari) rivestite da un sottilissimo strato di cellule
sotto le quali corrono i capillari polmonari in modo tale che, fra il sangue che passa nei
capillari e l’aria presente negli alveoli, sia interposta una barriera costituita solo da una
cellula della parete alveolare e da una della parete capillare, per uno spessore inferiore a
mezzo millesimo di millimetro. Attraverso questo sottilissimo diaframma, l’ossigeno
passa dall’aria alveolare nel sangue capillare dove si fissa all’emoglobina che lo porterà
a tutte le cellule dell’organismo attraverso il sistema circolatorio. L’afflusso e
l’espulsione dell’aria dagli alveoli polmonari (inspirazione ed espirazione) avviene per
la continua dilatazione e contrazione della gabbia toracica, alla quale provvede
essenzialmente un muscolo, il "diaframma", fissato alla base della gabbia toracica,
mentre i muscoli intercostali del torace hanno solo una funzione secondaria.

Pressione Arteriosa: Tale parametro viene misurato attraverso lo Sfigmomanometro e


il Fonendoscopio. La metodologia corretta per rilevarlo è quella di posizionare il
bracciale al di sopra del gomito, inserire all’interno del bracciale in posizione mediale il
fonendoscopio. A questo punto gonfiare il bracciale fino a quando scompare il Polso
Radiale, successivamente si sgonfia e il primo battito che si avverte rappresenta la
Pressione Sistolica (Pressione Max) mentre l’ultimo battito udito rappresenta la
Pressione Diastolica (Pressione Min). attenzione perché errori falsati possono dipendere
dalla errata dimensione e posizione del bracciale.

Saturazione di O2: La saturazione viene rilevata con uno strumento chiamato


Pulsiossimetro, attraverso un sensore che si posiziona su un dito di una mano o sul lobo
dell’orecchio. Tale strumento ci permette di rilevare la concentrazione di O 2 nel sangue
periferico e la frequenza cardiaca della vittima. È importante che la superficie dove
viene posizionato il sensore non sia imbrattata di sangue poiché il valore sarebbe
sovrastimato.

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