Sei sulla pagina 1di 2

Cultura musicale

La nuova stagione… e il suon di lei


Benchè la daga ostile o un’altra lama, il tempo, li abbia spenti nel fango, oggi, di là
del tempo e dell’infausta Morte, quei morti vivono nel Tango ( Jorge Luis Borges )
caso il suo sigillo musicale è il bandoneon, strumento dal

L’
ispirazione per questo articolo mi giunge dal ricordo
ancor vivo della emozionante serata inaugurale della suono denso e dal fraseggio frammentario, dal pianto lanci-
neonata stagione concertistica frusinate, una scelta nante. Con affabilità Louis Bacalov ha fatto seguire a simili
raffinata e popolare ad un tempo, affidare l’apertura al grande introduzioni evocazioni delicatissime, come il Tango di Isaac
musicista italo-argentino, premio Oscar, Luis Enriquez Baca- Albeniz, celebrato dal meraviglioso suono del pianoforte
lov. Uno spettacolo denso ed emozionante che ci ha trasportati Steinway e sons, preparato nelle sue mille sfumature timbriche
con una rapsodica antologia nella storia del tango, dalle sue dal grande maestro accordatore Mauro Buccitti. Nei dorati
origini nella danza afro-cubana chiamata Habanera, che affa- anni ’20, il Tango vive un momento magico soprattutto in Ar-
scinò artisti colti come Debussy, Ravel e Albeniz, passando gentina, più difficile il suo percorso negli anni ‘30-‘40, in
per le vorticose evoluzioni della fase arcaica che vide nascere quanto considerato prerogativa della massa e per questo di-
quasi dal nulla questa alchimia di danza musica e poesia, tra i sprezzato dalla borghesia; la rivoluzione del nuovo tango ar-
sobborghi di Buenos Aires e Montevideo; come scrive Ernesto riva infine con Astor Piazzolla il quale similmente a quanto
Sabato nella prefazione al volume Il Tango di Horacio Salas: operò a suo tempo Chopin con il Valzer, ha innalzato e stiliz-
La crescita violenta e tumultuosa di Buenos Aires, l’arrivo di zato una danza in origine popolaresca ed anche scandalosa fino
milioni di esseri umani pieni di speranze e la loro quasi inva- a fonderla con altri linguaggi in una struttura innovativa, ebbra
riabile frustrazione, la nostalgia della patria lontana, il risen- di dissonanze, improvvisazioni, struggenti e raffinate melodie,
timento dei nativi contro l’invasione degli immigrati, la rocamboleschi fraseggi bruscamente troncati da dolcissime so-
sensazione di insicurezza e di fragilità in un mondo che si tra- spensioni, fino a distillarla per condurla di diritto nelle sale da
sforma vertiginosamente, l’impossibilità di dare un senso si- concerto. Per cui oggi il Tango, come sottolineato ancora dal
curo all’esistenza, la mancanza di gerarchie assolute, tutto ciò maestro Bacalov, è musica che può definirsi davvero ‘clas-
si manifesta nella metafisica tanghistica. Ballo ibrido di gente sica’. E il grande compositore ci ha offerto altri saggi dell’evo-
ibrida, il Tango si nutre di attriti e vittimismi. Le sue canzoni luzione di questo repertorio: dagli adattamenti cinematografici
celebrano l’ombra del non detto, la malinconia di cose perse alle composizioni dal linguaggio più contemporaneo, dalle me-
e lontane, le sfumature dell’indecisione come scelta. Non a lodie più antiche e nascoste al celeberrimo libertango; il tutto

46
condito da simpatici aneddoti come le discussioni interminabili da professionisti, come il suo direttore
sullo stile con Ennio Morricone ed esaurienti quanto leggere Giorgio Proietti, che alternano l’atti-
didascalie, sulle opere scelte, intrattenendo con l’umiltà dei vità di docenza nel nostro conservatorio
grandi per quasi due ore il pubblico fino all’ultimo bis, quel al concertismo, sia in orchestre italiane
tema de ‘Il postino’ – ‘ve lo suono perché è abbastanza cono- che in gruppi internazionali i quali sa-
sciuto’ - che gli è valso l’Oscar. Dunque una serata intensa, ranno, occasionalmente, affiancati da
raffinatissima, colta ma anche estremamente fruibile, elegante studenti iscritti agli ultimi anni del Cesare Marinacci
e coinvolgente che a modesto avviso dello scrivente, forse dal biennio specialistico.
punto di vista formale e comunicativo, proprio vista l’impor-
tanza contingente e a un tempo simbolica dell’evento, avrebbe Gli auguri dunque non solo per il successo dell’iniziativa
meritato una maggiore cura dei particolari ma che senz’altro, attuale ma anche perché abbia la massima attenzione da
dal punto di vista contenutistico, ha aperto nel migliore dei parte di attori, pubblico media e istituzioni per rinnovare
modi la stagione concertistica, fortemente voluta dopo tren- quella tradizione culturale che Frosinone merita e che è
t’anni di assenza, dal Sindaco Nicola Ottaviani, in collabora- sempre un indispensabile veicolo di crescita umana e civile.
zione con l’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio e dal Grazie … a noi tutti l’onere e l’onore di permeare sempre di più
direttore del Conservatorio Raffaele Ramunto, ai quali comun- il territorio, facendo tesoro della nostra storia, della nostra
que giungano i migliori complimenti. Una stagione dunque con Musica, del nostro entusiasmo, con il prezioso ed irrinunciabile
la quale speriamo tutti si possa dare inizio a quella rinascita supporto delle Istituzioni e dei loro rappresentanti che qui
anche sotto questo punto di vista che la città merita, viste le in- colgo l’occasione per ringraziare.
dubbie risorse di cui dispone che devono solo essere giusta-
mente considerate e valorizzate, come afferma il Direttore
Raffaele Ramunto al quale abbiamo chiesto un commento a
margine dell’evento d’apertura: Direttore ecco cosa mancava La nota del Direttore
da troppo tempo nella nostra terra di musica e musicisti… Luis Bacalov, rimane
Il pubblico di Frosinone ha memoria lunga e ricorda quando sempre un grande e vi dico
Daniele Paris realizzò negli anni con l’orchestra Sinfonica ese- perché.
cuzioni memorabili che coinvolsero le forze artistiche del con- Anche se non c’era un pub-
servatorio, docenti provenienti dalle grandi orchestre italiane blico numeroso, come
ed allievi uniti nella missione di offrire alla città il grande re- l’evento avrebbe meritato,
pertorio. Per questo, seguendo quell’indelebile insegnamento alla prima della Stagione di
lasciatoci dal M° Paris, valore che colsi in pieno da studente musica classica al Nestor
dell’epoca, oggi – da Direttore e con tutte le forze del Conser- di Frosinone, c’era un pub-
vatorio ‘Licinio Refice’ – propongo di tornare sulla scena cit- blico “Grande”. Luis Baca-
tadina con l’orchestra Sinfonica per ricreare quel tessuto lov ha esordito in Tango &
connettivo tra Musica e Cittadinanza che per anni era mancato Dintorni dei brani come
di cui, da più parti e da tempo veniva caldeggiato il ritorno. “El dia que me quieta” “El
Choco”, tanto per citarne
Un progetto dunque importante ed ambizioso che forse ha qualcuno del suo grande
finalmente trovato nell’ attuale amministrazione comunale repertorio, le cui note mu-
un interlocutore attento… E’ per questo che, auspice il sin- sicali si elevavano dalla tastiera del pianoforte arrivando
daco Nicola Ottaviani, coadiuvato dalla Giunta Comunale, a noi in un modo sublime e celestiale, incantando i pre-
sono felice di presentare questa stagione 2015 con un cartel- senti e prendendosi i giusti applausi. Vorrei spendere
lone denso di artisti di primo livello. anche una parola sulla paternità del motivo che Bacalov
utilizzò come tema del film “Il postino”, per i quale ot-
Direttore ci presenta qualche appuntamento oltre a quello tenne l’Oscar nel 1996, del tutto, sembrerebbe, alle note
prestigioso di inaugurazione? di “Nelle mie notti” di Sergio Endrigo nel 1974. Le ho
Dopo il premio Oscar, Luis Enriquez Bacalov, la rassegna sentite più volte quelle note e potrei dire che c’è una co-
vedrà sul palco il virtuoso di Viola Simonide Braconi, attivo paternità della colonna sonora del film ma non c’è, a mio
sia alla Scala di Milano sia a livello internazionale, un com- avviso, la totalità melodica-armonica del brano inciso da
plesso storico come I Solisti Aquilani, il poliedrico attore Sergio Endrigo. La causa per plagio aveva accumulato due sen-
Bustric che – sotto la direzione di Marcello Bufalini – presen- tenze: la prima nel 2001 parzialmente favorevole a Ba-
terà una novità su musiche di Miklos Rozsa, altro storico com- calov, la seconda del 2003 che dava ragione a Endrigo.
positore di opere per la cinematografia… Di qui il ricorso in Cassazione, interrotto dalla transa-
zione accettata dal compositore argentino. Il grande arti-
Ovviamente poi ci sarà l’orchestra del Conservatorio sta-compositore, vedendolo, non appare il copiatore o
‘Licinio Refice’… l’assatanato al dio denaro. Io l’ho guardato attentamente
Mi sia concesso di formulare un augurio particolare proprio e ho trovato nello sguardo del grande Maestro l’orgoglio
alla nostra Orchestra Sinfonica, realtà interamente composta e il grande musicista.

47

Potrebbero piacerti anche