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Fabio Banchio
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Guido Deiro
Pietro Deiro
Michele Corino
Mario Piovano
Dino Negro
Carlo Artero
Paolo Tric
Giovanni Vallero
Zanetti Records Editore
Fabio Banchio
ASSOCIAZIONE
PIEMONTESI NEL MONDO
Sommario / Summary
Prefazione / Foreword
Dott.ssa Simona Rodano / Prof. Riccardo Piacentini...............................................................6
Introduzione / Preface
Prof. Fabio Banchio.................................................................................................................8
Antefatto e prologo / Prelude and prologue................................................................................10
Guido Deiro............................................................................................................................12
Pietro Deiro.............................................................................................................................22
Michele Corino.......................................................................................................................36
Mario Piovano.........................................................................................................................44
Dino Negro.............................................................................................................................54
Carlo Artero............................................................................................................................62
Paolo Tric...............................................................................................................................72
Giovanni Vallero......................................................................................................................82
Ditta G. Verde / G. Verde Accordion Company..........................................................................90
Viaggio senza ritorno con baule e fisarmonica Gr. Uff. Michele Colombino
A trip with no return with trunk and accordion...................................................................102
Progetto:
www.sgsm.it, Str.le Torre Pellice, 65 - Loc. La Cascinetta - 10060 Bricherasio (To)
Impaginazione:
Duilio Beltramone per Sgsm.it
Traduzione:
Sabrina Daly
Stampa:
Gruppo Alzani - Pinerolo
2013 Zanetti Records Editore
Strada Vecchia Orbassano, 70 - 10040 Volvera (To)
e-mail: info@lucazanetti.it
www.zanettirecords.com
Prefazione
LArte attraversa i tempi, segnando con instancabile vigore le
tradizioni e la vita delle genti: cos la storia di uno strumento musicale
diventa memoria di un passato capace di percorrere le nostre radici, fonte di
emozioni trasferite con genuina e artigianale maestria. Il volume del prof.
Fabio Banchio I Grandi Maestri Piemontesi della Fisarmonica nasce dalla
consapevolezza, pi volte sottolineata dal Presidente dellAssociazione
Piemontesi nel Mondo Gr. Uff. Michele Colombino, che le distanze
non annullano il senso di appartenenza, piuttosto rafforzano la nostra
piemontesit. La risultante un connubio di arte e talento che ci porta
a scoprire, me per prima, musicisti di altissimo livello che hanno scelto
di dedicare la loro vita ad uno strumento eletto: la fisarmonica. Una
superba testimonianza di cultura musicale alla quale lautore affianca lo
studio del fenomeno emigratorio, rafforzando cos la necessit di non
dimenticare le nostre origini, di rinvigorire costantemente il legame con
la propria terra: perch solo cos che la bellezza trionfa diventando
stimolo per le generazioni future, che la Musica manifesta, ancora una
volta, il suo forte potere aggregante tra i popoli e la fisarmonica diviene,
anchessa, musa della pace, veicolo imprescindibile di scambio tra
diverse culture.
Foreword
Art traverses the centuries, marking the traditions and lives of
people with increasing strength. Through this musical instrument
and its craftsmanship a story is told of the great source of emotions
and the memory of our roots. The basis of prof. Fabio Banchios book
The Foremost Piedmontese Accordionists, makes us aware that distances
strengthen our piemontesit instead of breaking that sense of
belonging and becomes a bond between art and talent. This sentiment
is often underlined by Gr. Uff. Michele Colombino, the Chairman of
the Associazione Piemontesi nel Mondo. Thanks to this book, you and I
discover musicians of the highest level who have chosen to dedicate their
lives to the accordion, a superior instrument. It illustrates a magnificent
example of musical culture and study of emigration, thus reinforcing
the need never to forget our origins and to strengthen unceasingly the
relationship with our land. This is the only way that beauty triumphs,
becoming an incitement for future generations. This is the only way for
Music to express, once again, its strong power to bind people together
and the accordion becomes, it too..., the muse of peace, essential for the
exchange of different cultures.
1.a
Fabio Banchio sin dai tempi del suo diploma in Composizione ha
dimostrato, e tuttora dimostra, una cura e unattenzione speciali per la
disciplina intesa in senso creativo, e perci imprevedibile, non senza
una sottile e persistente ironia che fa di lui un personaggio musicale
pieno di sorprese. Cos questo libro, che coniuga sapere colto e sapere
popolare intorno a uno strumento straordinariamente fascinoso e
multisignificante qual la fisarmonica, conferma da un lato il rigore
della ricerca e dallaltro la piacevole e sorprendente imprevedibilit con
cui Fabio sa bene comunicare.
1.b
Since the time of his diploma in Composition, Fabio Banchio
has shown, and still shows, special care and attention to that discipline
which is understood in a creative, unpredictable manner that is not
without subtle and persistent irony. This makes him a musical character
full of surprises. So this book combines acquired knowledge and folk
wisdom around the accordion a tool both extraordinarily fascinating
and multi-faceted. On the one hand this book confirms the rigor of his
research and on the other the pleasant and surprising unpredictability
which Fabio is able to communicate.
1.c
Preface
The accordion, considered as a fellow traveler for some, or potential
means of status symbol for others, is one of the few instruments which
can be fully claimed to be really popular. It is the favorite instrument
of emigrants for its ability to play different styles and kind of music
(including the ones linked to folklore); emigrants were fond of it for its
ability to play easily and simultaneously the melody and accompaniment
and for its ease of transportation and its affordable price. However, these
reasons cannot fully explain its importance: the true reason is probably
to be found in its ability to evoke, through the peculiarity of the tonecolor and the breath of its bellows, the distinctive longing and human
resignation of the emigration flows in the early twentieth century:
Introduzione
Insostituibile compagna di viaggio per alcuni, potenziale mezzo di
affermazione sociale per altri, la fisarmonica uno dei pochi strumenti
che, a pieno titolo, pu vantare di essere popolare. La sua capacit di
adattarsi a stili e generi musicali diversi (inclusi quelli pi strettamente
legati al folclore), la possibilit di eseguire simultaneamente con una
relativa semplicit melodia e accompagnamento, la facilit di trasporto
e lavere un costo accessibile, non sono peraltro motivazioni sufficienti
a spiegare perch abbia rappresentato lo strumento prediletto dallemigrante. Le ragioni vanno pi probabilmente ricercate nella sua capacit
di evocare, attraverso la peculiarit del timbro e il respiro del mantice,
la nostalgia e il senso di umana rassegnazione che hanno contraddistinto
i flussi emigratori del primo Novecento:
The large Italian populations who had emigrated to the Americas
eased their homesickness with the sound of accordion music. For those
forced to leave their place of birth
to earn a living in a foreign land, the
accordion became a standard part of
their luggage, a piece of home that they
brought with them.1
La maggior parte della popolazione italiana emigrata in America
alleviava la nostalgia di casa con il
suono della fisarmonica. Per chi era
stato costretto a lasciar il luogo natio per
guadagnarsi da vivere in terra straniera,
la fisarmonica divent parte integrante
del proprio bagaglio, un pezzo di casa
da portare con s.1
Importante e significativamente
precorritrice dunque, la presenza,
allinterno del Museo Regionale dellEmigrazione di Frossasco, di una
sezione dedicata al maestro Michele
Corino, fisarmonicista torinese emigrato in America nel 1947. Questo libro,
frutto di un triennale lavoro di ricerca,
nel porsi in una linea dideale continuit con le finalit di un museo nato
per essere tempio della piemontesit
e memoria storica dellemigrazione,
vuole essere un affresco di unepoca,
una riflessione sul contributo (sinora
ingiustamente trascurato dagli storici)
dato dagli emigranti piemontesi alla
divulgazione di questo strumento e
alla creazione di un suo repertorio
originale. Partendo dalla straordinaria
figura di Guido Deiro, la pi grande star del Vaudeville americano del
primo Novecento, e del fratello Pietro, ho delineato la parabola umana
e professionale dei fisarmonicisti piemontesi che, come compositori
e/o interpreti, nel corso del Novecento hanno raggiunto le pi alte
vette artistiche a livello internazionale: Michele Corino, fisarmonicista
dellOrchestra EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) del
maestro Cinico Angelini e autore del successo mondiale Fisarmonica
impazzita; Mario Piovano, che ha avuto lonore di accompagnare la
star francese dellOlympia Mirelle Mathieu; Dino Negro, fondatore
dellAcadmie dAccordon des Alpes de Haute-Provence e padre di
Ccilia, docente di Fisarmonica presso lcole Nationale de Musique,
de Danse et dArt Dramatique des Alpes de Haute-Provence; Carlo
Artero, Stella al Merito della Comunit Europea Accordeonisti;
1.e
Lantefatto
San Francisco, 15 giugno 1910, American Theatre
Prelude
Un giovane emigrante piemontese si avvia con passo sicuro verso
il centro del palcoscenico mentre, alla sua destra, le luci del teatro
gradualmente tratteggiano il profilo di uno strumento sconosciuto
al pubblico americano: la fisarmonica sistema-pianoforte. Veste elegantemente: abito di flanella bianco e farfallina nera... Esordisce con
louverture del Poeta e contadino; poi prosegue con Dill Pickles Rag,
Tesoro Mio e termina con I got a Ring on My Finger. Nel pensare Ora o
mai pi1, Guido Deiro non sapeva che quella sera stava per scrivere,
per sempre, il suo nome nella storia della fisarmonica. Da quel giorno
sarebbe diventato Deiro, The Worlds Foremost Piano-Accordionist, la pi
grande star del Vaudeville americano del primo Novecento.
Prologo
Durante la prima met del Novecento, la fisarmonica raggiunse
negli Stati Uniti livelli di popolarit oggi difficilmente immaginabili.
Era, prendendo a prestito il titolo della monumentale pubblicazione
di Flynn, Davison e Chavez, The Golden Age of the Accordion, un
periodo storico che eccettuata la breve interruzione della produttivit
generata dalla seconda guerra mondiale sarebbe durato sino agli
anni Sessanta. I miglioramenti tecnici apportati dalle ditte costruttrici
italiane, grazie anche alla collaborazione di grandi artisti come i fratelli
Deiro e Pietro Frosini, consentirono la produzione di fisarmoniche in
grado di soddisfare le pi eterogenee fasce di utenza: il catalogo del
1931 della ditta Guerrini offriva la possibilit di scegliere tra ventotto
modelli, i cui costi variavano da $110 a $650, garantiti per cinque anni e
provvisti di numero di riconoscimento che ne certificava la provenienza,
impedendone al contempo la contraffazione.
Prologue
In the early twentieth century, the accordion achieved a level of
popularity in the States that nowadays would be quite inconceivable.
Borrowing the title from Flynn, Davison e Chavezs monumental
publication, this was The Golden Age of the Accordion, a historical period
that lasted until the 60s (with the exception of production interruption
due to the Second World War). The production of accordions was wide
and able to satisfy all kind of customers, mostly due to the technical
improvements made by Italian manufacturers and the co-operation with
the foremost artists like the Deiro brothers and Pietro Frosini. The 1931
catalog of the Guerrini Company was offering twenty-eight different
models, whose cost ranged from $110 to $650, guaranteed for five
years and with an identification number attesting the origin, preventing
forgery.
[] Those were the days of the true pioneers of the accordion,
the professional artists who explored the musical possibilities of a new
intrument and who set the early standards and traditions of performance.
Very few of these artists became superstar whose names were household
words, but to the accordion students, teachers, and professional performer
of that era, they were musical idols whose compositions, transcriptions
and other publications, radio appearances and public performances were
eagerly awaited. In those days were studios throughout the country that
boasted from 500 to 1,000 students, with each styudio employing several
dozen accordion instructor. Any student who showed exceptional talent
was assured a job as an addiction to the teaching staff. It was difficult to
find enough teachers to fill the demand.2
1.f
A young emigrant from Salto Canavese is one of the leaders of the
American concert stage of the early twentieth century: his name was
Guido Deiro.
Tra i protagonisti assoluti della scena concertistica americana della
prima met del Novecento troviamo un giovane emigrante di Salto
Canavese: Guido Deiro.
1.g
1 Guido Deiro, Biografia, Guido Deiros Royal Method for Piano Accordion,
Nicomede Music of Altoona, II, Pennsylvania 1933
2 Willard A. (Bill) Palmer, Prefazione, cit. in Ronald Flynn, Edwin Davison,
Edward Chavez, The Golden Age of the Accordion, Flynn Associates Publishing
Company 1990, p. 18
1 Guido Deiro, Biography, Guido Deiros Royal Method for Piano Accordion,
Nicomede Music of Altoona, II, Pennsylvania 1933
2 Willard A. (Bill) Palmer, Foreword, quoted in Ronald Flynn, Edwin
Davison, Edward Chavez, The Golden Age of the Accordion, Flynn Associates
Publishing Company 1990, p. 18
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