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AUTORI VARI

SCHNITTKE

a cura di
Enzo Restagno
con un saggio su
URSS/Russia: 40 anni di musica dalla morte di Stalin a oggi"
Biblioteca di cultura musicale

Autori e opere
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AUTORI VARI
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SCHNITTKE
a cura di
Enzo Restagno

con un saggio introduttivo su


URSS/Russia: 40 anni di musica dalla morte di Stalin a oggi

La pubblicazione di questo volume stata promossa


dall'Assessorato per le Risorse C.ulturali e la Comunicazione della citt di Torino
in occasione dell'edizione 1993 di Settembre Musica

Traduzioni di Luigi Cincone (Alfred Schnittke: la musica e larmonia del mondo,)


e di Maria Clara Rasetti (Conversazione tra Elizabeth Wilson e Alfred SchnittkeJ

Redazione di Sergio Bonino

Tutti i diritti riservati.


La riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, non consentita
senza la preventiva autorizzazione scritta delleditore.

1993 E.D.T. Edizioni di Torino


Via Alfieri 19 - 10121 Torino
ISBN 88-7063-177-X
Indice

VII Presentazione

IX Prefazione

1 URSS/Russia: 40 anni di musica dalla morte di Stalin a oggi


(Enzo Restagno)
1 Veglie funebri
5 II disgelo
13 Let post-utopica e lavecchia Russia
18 La normalizzazione
30 Gaiina Ustvolskaja: una carriera appartata
32 Schnittke e i mondi musicali perduti
40 Gli sviluppi pi recenti

Parte prima - La vita

51 Conversazione tra Elizabeth Wilson e Alfred Schnittke


61 Conversazione tra Enzo Restagno e Alfred Schnittke

Parte seconda - Le opere

81 Alfred Schnittke: la musica e larmonia del mondo (Aleksandr Ivaskin)


La ricerca di un linguaggio universale
~;^87 Gli esordi
92 II laboratorio strumentale - Verso leclettismo
106 Leclettismo
118 La profondit del velluto (dai contrasti stilistici alla densit del segno)
125 Le Sinfonie
146 Concerti grossi e concerti
166 Le opere cameristiche e per pianoforte dagli anni Settanta agli anni Novanta
173 Musica corale
178 Lavori per il teatro
Alfred Schnittke (foto Ynevild Sorbve) 191 Tn lnnon di nr^tfasinne
Schnittke

Appendice

195 Catalogo delle opere


233 Nota bibliografica Presentazione
239 Nota discografica

245 Indice dei nomi

I ritratti dautore contemporaneo che ormai da alcuni anni il festival


di Settembre Musica allestisce, pur non essendo una novit assoluta, rap
presentano per una tendenza consolidata e diffusa. Anche i festival pi
tenacemente attaccati alla tradizione, come Salisburgo o Lucerna, hanno
nelle ultime stagioni aperto vistosamente al contemporaneo e i maggio
ri compositori di oggi sempre pi frequentemente vengono invitati a svol
gere ii ruolo del compositore in residenza.
La ragion dessere di un festival daltronde quella di svelare e magari
precorrere quelle linee di tendenza che le istituzioni stabili inevitabilmen
te recepiscono con maggiore lentezza. Questanno Settembre Musica ha
rivolto la sua attenzione ad Alfred Schnittke, un musicista russo nato a
Engels sul Volga nel 1934 e diventato una delle voci pi diffuse e ascolta
te nel difficile concerto contemporaneo. Nel contesto della musica con
temporanea lattribuzione dellaggettivo popolare ha naturalmente valore
relativo; posta questa precisazione Schnittke pu essere certamente consi
derato uno dei compositori doggi pi popolari.
Per andare alla ricerca delle ragioni profonde di questa popolarit Set
tembre Musica allestisce alcuni concerti monografici, la rappresentazio
ne, prima in Italia, dellopera La vita con un idiota e pubblica questo libro,
nono di una serie alla quale non sono mancati i consensi nazionali e inter
nazionali, nonch le traduzioni in lingue straniere.
La vicenda umana e artistica di Schnittke si colloca in un arco di tem
po che ha visto succedersi nel suo Paese grandi rivolgimenti: gli anni di
Stalin, il disgelo sotto Chruscv, la normalizzazione di Breznev, lav
vio della perestrojka e la scomparsa dellURSS.
Una delle necessit pi urgenti che scaturiscono dalle travagliate vicen
de di questo grande Paese quella di riscoprirne la storia in tutta la sua
complessit andando alla ricerca di verit a lungo rimosse. Parlando un
linguaggio privo di parole, la musica possiede il dono ambiguo, magari,
ma grandissimo, di una speciale eloquenza, nonch una rara capacit di
Schnittke

penetrare nei recessi pi intimi della realt auscultandone e amplificando


ne il battito. Ecco perch la testimonianza del musicista Schnittke, raccol
ta da Enzo Restagno e dagli altri studiosi che hanno contribuito alla
realizzazione di questo libro, acquista unimportanza particolare. Dalla let Prefazione
tura di queste pagine affiorano dettagli infiniti, corrispondenze inedite
tra gli episodi della storia recente e una vita culturale divaricata in due
opposte categorie, ufficiale luna e clandestina laltra. Attraverso questa
difficile dialettica di imposizioni e dinieghi, arroganza e timore, retorica
e silenzio coatto, si assiste alla propagazione di un pensiero e di unopero
sit tenacissimi che in nessun caso intendono rinunciare alla vocazione
di essere portatori di valori. Per queste ragioni il festival di Settembre Musica
e la Municipalit di Torino che lo promuove e lo sostiene, ritengono di
offrire con questo libro un contributo non insignificante alla diffusione
e allapprofondimento di un dibattito di grande importanza nella vita con
temporanea.

Torino, luglio 1993 L'Assessore per le Risorse Culturali Realizzare un libro su Alfred Schnittke, come prolungamento e appro
e la Comunicazione fondimento del ciclo di concerti a lui dedicato dalla sedicesima edizione
Ugo Paone del festival Settembre Musica, era un impegno scontato, cos come era gi
accaduto per gli altri compositori che fanno ormai parte di una galleria
di ritratti contemporanei allestita dal grande festival torinese. Ma questa
occasione imponeva qualcosa di pi. Nel 1991, il felicissimo incontro con
Sofija Gubajdulina era riuscito ad accendere lattenzione del pubblico e
degli esperti sulla grande vitalit musicale del Paese che a quellepoca si
chiamava ancora Unione Sovietica. Sofija Gubajdulina, Alfred Schnittke,
Edison Denisov e, in una certa particolare misura, Arvo Prt sembravano
e continuano a sembrare apparizioni straordinarie e non troppo relate pro
venienti da una civilt della quale abbiamo una conoscenza alquanto som
maria. Un libro su Schnittke poteva essere dunque loccasione per gettare
uno sguardo pi ampio sul mondo del quale questo musicista, giunto ai
vertici di una popolarit difficilmente immaginabile in ambito contempo
raneo, una delle espressioni pi attraenti e complesse. Le conversazioni
con Sofija Gubajdulina del 1991 costituirono il primo sguardo su quel mon
do, e nello scoprirlo attraverso una testimonianza diretta nacque una cu
riosit nei confronti della quale questo volume vuole dare ora una risposta
non certo definitiva.
Le conversazioni che nel mese di gennaio ho avuto con Schnittke nella
sua casa di Amburgo svoltesi in russo, con Elizabeth Wilson come in
terprete costituiscono solo una parte di questo volume e non sono nep
pure molto estese. A questa gentile e colta signora inglese devo qualcosa
di pi di un semplice ringraziamento, poich il suo intervento non si
limitato al lavoro di interprete. Elizabeth Wilson, violoncellista formatasi
a Mosca nella classe di Rostropovic, anche musicologa di grande compe
tenza. In questultima veste aveva realizzato nel 1989, a Mosca, un docu
mentario per la BBC su Schnittke parte del cui testo stata utilizzata in
questo libro per gentile concessione della BBC Television, in particolare per
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Perfino la pittura del realismo socialista ha conosciuto in questi anni,
gli aspetti concernenti la biografia del maestro russo. Oltre a questo testo,
grazie ad alcune belle mostre, una certa problematica notoriet. Una volta
la signora Wilson ha messo a mia disposizione una grande quantit di ap
quella pittura e quellarchitettura erano pretesto per facili sarcasmi, ora
punti e documenti nonch le sue vaste conoscenze personali nel mondo
intrigano il cervello, e sotto una vernice di convenzionalit cominciano
della musica russa.
a rivelare strategie di insospettata complessit.
Con la musica successa la stessa cosa, ma in una misura decisamente
Andare alla ricerca dello scenario in cui si sviluppata la carriera musi
pi ridotta. Prokofev e Sostakovic erano considerati da noi musicisti at
cale di Schnittke voleva dire risalire agli anni di Stalin e alla dottrina este
tardati, costretti ad onta del loro talento a uno stile definito senza tanti
tica del realismo socialista. Pensavo di affrontare questi problemi molto
complimenti retorico. Le cose sono cambiate non poco negli ultimi ventan-
concisamente, in poche pagine di introduzione, ma mi resi conto in breve
ni e a Sostakovic stata universalmente restituita la reputazione di un grande
che trattare Pargomento era come penetrare in un baratro dall estensione
del nostro secolo, mentre per Prokofev i pregiudizi sembrano un po pi
imprevista. Sarebbe stato pi saggio rinunciare a un progetto del genere,
difficili da estirpare. Sulla vita e sullopera di questi maestri la critica si
ma non riuscivo a farlo: dagli anni di Stalin emana non solo un fascino
applicata non poco, ma su molti altri compositori continua a pesare un
demoniaco, ma il desiderio, particolarmente acuto in chi li ha vissuti, di
oblio che coincide spesso con lignoranza. La storia della musica nellU
assistere allo spettacolo del progressivo riaffiorare della verit. Il caso ha
nione Sovietica resta in gran parte da riscrivere e questo pu avvenire par
voluto che proprio mentre scrivevo le pagine dedicate alla vita musicale
tendo dagli anni della formazione di compositori approdati oggi alla
sotto Stalin cadesse il quarantesimo anniversario della morte del dittatore
celebrit, come Schnittke, Gubajdulina, Denisov, Prt, o di quelli che an
e che per unaltra coincidenza incontrassi un vecchio amico, il violista e
cora attendono di essere rivelati, come Gaiina Ustvolskaja e Karamanov,
direttore dorchestra russo Rudolf Barsaj, con il quale ho avuto, in un
oppure rivolgendo la nostra attenzione ai pi giovani, Silvestrov, Knaifel,
ristorante di Parma, una lunghissima conversazione. Un vortice di ricor
Korndorf, Firsova, TarnopoPskij, Artmov. Tutti i compositori che ho men
di: la veglia funebre di Stalin nella Sala delle Colonne, alla quale Barsaj
zionato e molti altri ancora si trovano in una singolare condizione cultu
partecip suonando la viola nel suo quartetto; i primi incerti passi del di
rale ed esistenziale: come se la loro vita e la loro opera si trovassero a
sgelo; le spregiudicate uscite del principe Volkonskij, che sembrava tor
cavallo di due distinte epoche storiche. In molti casi la loro opera si svi
nato in Russia da Parigi per seminare lo scompiglio nel Conservatorio
luppata in una sorta di semiclandestinit, nella quale filtravano a poco a
moscovita; la fondazione dellOrchestra da camera di Mosca; storie infi
poco le informazioni provenienti dallOccidente. Per un certo tempo, in
nite di oppressioni, avvilimenti, servit e opportunismi e il timido accen
quel clima culturalmente plumbeo e oppressivo, le procedure forgiate dal
dersi, in quello scenario da anime morte, di qualche barlume di speranza.
le avanguardie occidentali ebbero il sapore di un frutto proibito diventan
Mi interessava quasi morbosamente la storia di quella tristezza segreta
do quindi un vero e proprio oggetto di culto. I compositori russi di quella
schiacciata sotto il peso delle menzogne ufficiali e provavo anchio quel
stagione clandestina non perseverarono per a lungo in quella condizione
lassillo che da anni non d requie a Solzenicyn: il disvelamento delle
e seppero in breve tempo conquistare unindipendenza che assunse spesso
storie segrete, sentito come una necessit salvifica della storia.
i caratteri di unoriginalissima sintesi. Proprio in questa sintesi sta per noi
Il sentimento duplice di orrore e fascinazione che emana dal perso
il nodo da sciogliere; la nostra musica davanguardia proclamava, fino a
naggio Stalin si ripercuote su ogni vicenda del suo tempo, su ogni te
pochi anni fa, la necessit di uno sviluppo irreversibile, ma, esauritesi le
stimonianza, su ogni monumento. Provate a osservare di notte stagliarsi
avanguardie, si ovunque avvertita lurgenza di un collegamento con la
contro il cielo gli assurdi pinnacoli di pietra che sovrastano lhotel Ucrai
tradizione. Che riannodare questi fili sia unoperazione quanto mai pro
na a Mosca; avrete limpressione di trovarvi di fronte a relitti gotici che
blematica testimoniato dal travaglio delle ultime generazioni di musici
qualche inesplicabile metamorfosi surrealista ha fatto rivivere in miste
sti. NellUnione Sovietica questa operazione avvenuta alcuni anni fa e
riose simbiosi. C qualcosa di infero nella cuspidata monumentalit di
ha saputo dare vita a soluzioni di indiscutibile pregio; ecco perch una
quegli edifici, unassurdit crudele nei poemi e nei dipinti ufficiali, nelle
conoscenza il pi possibile dettagliata dei problemi vissuti dai composito
musiche accademiche e trionfali che occhieggiano alle canzoni sentimen
ri dellex-Unione Sovietica ha oggi per noi la massima importanza. ac
tali e patriottiche. Seguendo da un lato il fascino perverso di quelle te
caduto cos che questa introduzione si sia estesa in maniera imprevista nel
stimonianze e dallaltro la ricerca del ristabilimento della verit, venivo
tentativo di rintracciare qualcuna delle linee fondamentali di sviluppo della
raccogliendo da anni ricordi di musicisti russi su quellepoca dalla quale
vita musicale nellUnione Sovietica di ieri e nella Russia di oggi.
pare oggi separarci uneternit. Le testimonianze rese a viva voce si som
Lelenco dei documenti usati per questa ricognizione sugli ultimi qua
mavano e si intrecciavano ai libri di memorie, da quelli di Erenburg a
rantanni della musica russa e sovietica cominciano con un prezioso volu
quelli della Mandelstam, di Solzenicyn, della Achmatova, di Brodskij e
metto di Rubens Tedeschi uscito nel 1980 con il titolo Zdanov /immortale
di tanti altri.
Schnittke

e proseguono con Thmes avec variations di Karetnikov, uscito a Parigi nel


1990; ancora tra le edizioni francesi da menzionare per la ricchezza del
le informazioni Entretiens avec Denisov di Jean-Pierre Armengaud, uscito
nel 1993; fondamentale per la ricchezza delle informazioni Sowjetische Enzo Restagno
Musik im Licht der Perestroika, pubblicato dalleditore Laaber nel 1990
a cura di Hermann Danuser, Hannelore Gerlach e Jiirgen Koechel. Lulti URSS/Russa: 40 anni di musica dalla morte di Stalin a oggi
mo di questi tre studiosi tedeschi anche consulente artistico della casa
editrice Sikorski di Amburgo, la quale pubblica da alcuni anni la maggior
parte dei lavori dei compositori ex-sovietici. Presso questa casa editrice,
grazie allassistenza di Koechel e del dottor Duffek, ai quali va il mio sen
tito ringraziamento, ho potuto studiare la maggior parte delle partiture,
e non sono poche, e ascoltare le composizioni di cui si parla nella parte
introduttiva di questo libro.
La seconda e pi ampia parte del volume contiene uno studio analitico
dellintera produzione musicale di Alfred Schnittke. Ne autore Alek-
sandr Ivaskin, musicologo e violoncellista russo che oggi lo studioso pi
Veglie funebri
attento e informato della musica di Schnittke. Ha fatto un eccellente e
documentatissimo lavoro destinato, credo, a diventare il punto di partenza
di tutte le ricerche future su questo tema. Unampiezza insolita occupa Nei primi giorni del marzo 1953, a Mosca la radio trasmetteva in con
in questo volume il catalogo delle opere con relativa discografia e biblio tinuazione bollettini con le condizioni di salute del compagno Stalin. Dun
grafia, alla cui redazione ha fornito la sua supervisione lo stesso Schnitt tratto nella casa di Rudolf Barsaj squill il telefono e gli fu detto di recar
ke, desideroso di conferirgli la massima completezza. Il testo di Ivaskin si con gli altri membri del suo quartetto alla Casa dei Sindacati. L, nella
e il catalogo sono stati tradotti in italiano con grande competenza e meti sontuosa Sala delle Colonne, il popolo sovietico aveva, nel 1924, reso le
colosit dal professor Luigi Giacone al quale va il sincero ringraziamento stremo saluto al compagno Lenin. La Sala delle Colonne giustamente
mio e delleditore. considerata per leleganza della sua architettura il capolavoro del neoclas
La materia della quale fatto questo libro , come ciascuno pu imma sicismo russo e per la nobilt delle sue tradizioni musicali vi hanno
ginare, molto fluida, poich la musica russa segue nella sua forte espan suonato Cajkovskij e Rachmaninov, Clara Schumann e Liszt la pi im
sione tendenze disparate, capaci di collegarsi al passato e al presente secondo portante sala da concerto di Mosca.
prospettive molto diverse. Le antiche liturgie, i dati del folclore, leredit Ancora una volta la splendida sala era stata trasformata in camera ar
mistica di Skrjabin, un impulso neoromantico particolarmente fragrante, dente e sul palco per tre giorni e tre notti suonarono le cinque orchestre
un astrattismo quasi ascetico e perfino una piacevolezza talvolta al limite sinfoniche di Mosca alternandosi, col quartetto di Barsaj, il trio di David
del consumismo sono solo alcuni degli elementi che ribollono nel grande Ojstrach e il pianoforte di Emil Gilels.
crogiuolo, e di questa instabilit mercuriale, che richiede continuamente Le veglie funebri con musica non sono una rarit nella storia russa e
nuove strategie interpretative, Schnittke con la sua operosit inesausta naturalmente il trio di Ojstrach non manc di suonare quel fluviale e tri
il simbolo pi efficace. stissimo Trio in la minore che Cajkovskij aveva scritto per la morte di Ni-
kolaj Rubinstejn dedicandolo A la mmoire dun grande artiste. La
Torino, luglio 1993 Enzo Restagno disperata tristezza di tante pagine di Cajkovskij, con quei sussulti delle
frasi che sembrano sciogliersi in singhiozzi, particolarmente adatta a una
veglia funebre, e a quarantanni di distanza Rudolf Barsaj ricorda benis
simo leffetto di incredibile oppressione prodotto dallAdagio in mi be
molle minore del Terzo Quartetto di Cajkovskij. Il corteo interminabile della
folla ruotava lentamente intorno al feretro di Stalin; esclamazioni di di
sperazione e singhiozzi risuonavano nellaria. Inimmaginabile in quel cli
ma la reazione riferita da Nadezda Mandelstam nelle sue memorie: Mi
url dalla soglia: morto Stalin! [...] Accesi la radio e provai una gioia
incredibile; era vero, lImmortale era morto! Per la prima volta dopo tanti
(J/iiinin/tiinti ili musica

anni vedevo il mondo sotto una luce nuova. solo una delle infinite con poetica provvista di qualche audacia |>oteva incorrere in ogni momento
traddizioni di unepoca fra le pi surrealmente tragiche della storia recente. nellaccusa di formalismo, mentre una poetica onestamente descrittiva
Rarsaj e i suoi amici continuarono a suonare e durante le lunghe alter poteva essere tacciata di naturalismo, ovvero essere colpevole di rappre
nanze i musicisti potevano riposare un po nelle stanze attigue. Passai delle sentare la realt com, seguendo i dettami di unignobile obiettivit bor
ore giocando a scacchi con Ojstrach, che bisbigliava qualcosa di incom ghese. Bisognava saper inoculare nellopera quellimpalpabile colore di
prensibile, ma mi sembrava di intuire che non fosse per nulla addolorato trasfigurazione, quel senso di ottimismo e di cordialit in cui si compen
per la morte di Stalin. Ad un certo momento lonnipresente funzionario diava la nuova visione del mondo propria del realismo socialista. Davvero
di partito venne presso di me e ordin al mio quartetto di seguirlo con non era facile e i capolavori di quel genere non dovrebbero essere liquida
strumenti, partiture e soprabiti. Attraverso un dedalo di corridoi e di sca ti con unalzata di spalle a causa del loro apparente accademismo; si do
le arrivammo in un cortile interno dove ci attendeva unautoambulanza. vrebbe cercare piuttosto di cogliere la loro mefistofelica perfezione e la
Fummo fatti salire e attraverso una citt impazzita giungemmo alla sede geniale e corruttrice ambiguit che li ispira.
dellUnione dei Compositori che si trovava a quellepoca vicino alla sta Preso tra la minaccia del formalismo e quella del naturalismo lar-
zione della Bielorussia. Scendemmo dallambulanza e davanti allingresso tista dellepoca di Stalin vive la sua esperienza quotidiana con terrore, poich
dellUnione vedemmo un grande ritratto di Prokofev listato a lutto. Ci Terrore estetico'pu" essere esiziale.
avevano portati da una veglia funebre allaltra e davanti al feretro di Pro Nadezda Mandelstam, che possiamo definire senzaltro la redattice delle
kofev' suonammo per unora, quindi ci riportarono alla Sala delle Colonne. memorie pi lucide e appassionate di quegli anni, ci invita perentoriamente
Povero Prokofev! Lombra di Stalin lo perseguit perfino oltre la mor ad ascoltare la sua testimonianza: Chiedo che tutti assistano al mio incu
te. Era a letto ammalato e chiedeva continuamente alla moglie Mira Men- bo di mezzo secolo, compresi trentanni e pi di completa solitudine e
delssohn notizie sulla salute di Stalin. Il destino volle che morissero entrambi a proposito dellartista e di tutti coloro che cercavano di non smarrire del
nello stesso giorno e i giornali non trovassero neppure lo spazio per an tutto la propria identit, ci svela la funzione di antidoto svolta dal terro
nunciare la scomparsa dellautore de L'amore delle tre melarance. La folla re: Solo riconoscendo la propria inermit e la comune infamia riusciamo
che gremiva le strade e limponente servizio dordine resero difficili e quanto a conservare intatta la paura, principio organizzatore della nostra vita e
mai povere le esequie del grande musicista che a causa delle censure ottu testimonianza viva della comprensione della realt.
se e crudeli ispirate da Stalin aveva subito tante umiliazioni. Ma le censu La disperata solitudine di Nadezda Mandelstam e il terrore dei perse
re di Stalin e Zdanov erano veramente ottuse? Se si riflette un poco sul guitati, lurlo quasi disumano di gioia allannuncio della radio, i lugubri
concetto di tipico*, come ha fatto di recente con grande acume Boris singhiozzi dellAdagio in mi bemolle minore di Cajkovskij e la folla ge
Groys in Lo Stalinismo ovvero l'opera d'arte totale, quelle censure risultano mente che sfila nella Sala delle Colonne, lo smarrimento degli animi, la
invece ispirate da unintelligenza demoniaca. citt impazzita, rappresentano due versanti opposti ma complementari di
Durante il XIX Congresso del Partito Comunista, Malenkov aveva di quellimmensa liturgia che Stalin* seppe suscitare con il culto della sua per
chiarato: Dal punto di vista del marxismo-leninismo,tipico non significa sonalit; ha perfettamente ragione Boris Groys quando osserva che sin
statisticamente medio [...] Il tipico lambiente in cui si manifesta pre tomatico che lo stesso Stalin abbia mantenuto, nonostante la sua indubbia
valentemente la partiticit dellarte realistica, e in maniera ancora pi positivit, una massiccia dose di attributi demoniaci (per esempio lavora
subdola lo stesso Stalin spiegava: Per il metodo dialettico importante soprattutto di notte, quando la gente normale dorme; il suo prolungato
soprattutto non ci che nel momento dato appare consolidato ma comin silenzio spaventa e i suoi inattesi interventi in una discussione o nella vita
cia gi ad essere superato, bens ci che sta nascendo e si sta sviluppando, quotidiana hanno spesso il carattere di una provocazione ambigua), assi
anche se nel momento dato non sembra ancora consolidato, in quanto per curandosi in tal modo la pienezza sia della venerazione sincera sia del ter
il metodo dialettico invincibile solo ci che sta nascendo e si sta svilup rore sacrale. La scomparsa del demiurgo dialettico assomiglia dunque
pando. Naturalmente ci che si sta sviluppando sono le ultime diretti a una liturgia sospesa ma non revocata e occorrer del tempo perch quel
ve del partito ed in ultima analisi la volont di Stalin, sicch lartista culto cominci a sfaldarsi. I primi tentativi consistono nellesorcizzare il
impegnato nella ricerca del tipico deve cercare di intuire in anticipo terrore sacrale; per il versante dellamore e della venerazione sarebbe
la volont di Stalin. occorso pi tempo ed possibile, stante la dichiarazione dello storico Dmitrij
Non era facile per, perch Stalin era piuttosto volubile, quanto mai Volkogonov, che il 5 marzo Stalin sia morto solo fisicamente per conti
diffidente e ostile verso qualsiasi manifestazione di originalit. Lunico scam nuare a sopravvivere politicamente.
po pareva essere la pi docile e scialba mediocrit, ma anche per praticare Analizziamo il primo tentativo di esorcizzare il male compiuto proprio
questa triste virt occorreva grande acume perch linsidia del naturali da un musicista. Nellestate del 195*3j>ostakovicJfcvora assiduamente aliai
smo poteva spalancarsi ad ogni passo come una trappola mortale. Una sua Decima Sinfonia e il 25 ottobre la grande* parti tura in quattro movi- \
S c h n it/k c (J fu m iti/ \im ii d i ///ris ii li

menti, per una durata di quasi unora, pronta. Il 27 dicembre la Filar- pianoforte e dei timpani. In quella contrapposizione cos elementare e nuda
monica di Leningrado diretta da Mravinskij ne dar la prima esecuzione, di colpi di maglio e di sospiri soffocati c una tragica grandezza, che po
suscitando enorme successo e un nugolo di pettegolezzi. Nelle Memorie trebbe essere assunta a testimonianza sonora della vita sovietica di quegli
raccolte da Salomon Volkov, Sostakovic dichiara: Ho celebrato Stalin nella anni. La grandezza dello stile della Ustvolskaja consiste proprio in questa
mia successiva sinfonia, la Decima, che ho scritto subito dopo la sua mor sorta di olocausto della sintassi e nella capacit assolutamente rara di co
te, e nessuno si ancora accorto che imperniata su Stalin e sul periodo stringere i materiali sonori pi semplici e pi ruvidi a sprigionare una straor
staliniano. La seconda parte, lo Scherzo, un ritratto musicale del dittato dinaria eloquenza. L'Ottetto della Ustvolskaja dovette aspettare ventanni
re, per dirla senza peli sulla lingua. Certo vi sono anche molte altre cose, per uscire dal suo cassetto, ma altre opere non ignote delle quali si sapeva
ma questo il tema di fondo. Lo Scherzo Stalin, cos si suole ormai che erano incappate nei rigori della censura poterono vedere la luce dopo
chiamare il secondo movimento della Decima Sinfonia, con il suo ritmo la morte di Stdin. Non ci fu nulla di precipitoso in quei recuperi, la cosa
concitato e meccanico, con le violente strappate degli archi, i pigoli stri avvenne anzi con molte cautele, ma qualcosa si mise timidamente in mo
duli degli strumentini nei registri acuti, il brutale cadenzare degli ottoni vimento.
e i rulli di tamburo, rivela chiaramente la sua origine: esso unaggiorna
tissima replica della classica demonologia musicale di Berlioz. Per quanto
contrastato e umiliato Sostakovic era un musicista di reputazione mondia Il disgelo
le; questo non lo dispensava per da quellambiguit della doppia cultura
che ancora per molti anni avrebbe gravato sullUnione Sovietica. Da un Nel fortunato romanzo di IIja Erenburg al quale capit di dare il nome
lato i componimenti ufficiali come loratorio II canto della foresta (1949) a unepoca recente della storia sovietica, c una scena in cui viene de
o la cantata II sole brilla sulla nostra patria (1952), dallaltro le opere pri scritto il dibattito che fa seguito a una mostra di pittura. Sono esposte
vate, destinate al cassetto come il Quarto Quartetto o i Canti ebraici. Il le tele di due pittori che vivono nella stessa cittadina e che a suo tempo
numero di opere finite nei cassetti in quegli anni, gli ultimi della vita di furono anche compagni di studi. Luno, Puchov, diventato un pittore
Stalin, e purtroppo per molti altri ancora, impressionante e solo ora ci ufficiale le cui opere seguono abilmente i dettami del realismo socialista,
rendiamo conto che riemergendo a poco a poco, quella realt quasi scon laltro, Saburov, una creatura angelica sprofondata interamente nella sua
finata richiede agli storici un lavoro immane. Scegliamo un esempio fino arte; naturalmente non ha avuto alcun successo eppure continua serafica
a oggi poco frequentato, quello di QaJDaJJ^dsk^ allieva predilet mente a ritrarre alberi e fiori e il volto della moglie. Puchov sa che Sabu
ta di Sostakovic nata a Pietrogrado nel Andandola cercare nei suoi rov possiede un vero talento ed consapevole di avere sprecato il proprio
cassetti delle testimonianze musicali di quegli anni, troviamo una Sonata sacrificando lautenticit alla maniera. La vicenda de II disgelo si svolge
per violino e pianoforte scritta nel 1952. La Ustvolskaja un personaggio subito dopo la morte di Stalin e vorrebbe illustrare quei fermenti ancora
appartato che vive in una solitudine quasi mistica. Il suo stile scarno incerti che si percepiscono nellatmosfera. Cos al dibattito dove si discu
e anche questa Sonata rivela una durezza petrosa: ritmi pesanti, note ripe te delle tele di Puchov e di Saburov, capita di ascoltare una voce, non ca
tute e staccati ossessivi disegnano profili scuri e drammatici in cui domi sualmente ^quella di un operaio, che commentando i quadri di Puchov
na un sentimento di ossessione. Nel finale il pianoforte esegue i suoi staccato esclama: falso, noi non siamo cos, anche lespressione travisata. Co
sempre pi piano mentre i battiti col legno del violino danno unidea scon me dal fotografo: Ravviatevi i capelli per favore, alzate un p la testa,
volgente dellammutolire della musica. Negli stessi anni (1950) la Ustvol un momentino, sorridete. Inviperito laccusato replicher: Saburov rap
skaja compone un Ottetto per due oboi, quattro violini, timpani e pianoforte presenta il formalismo, la tendenza a gingillarsi con la macchia di colo
che avr la sua prima esecuzione solo nel 1970 a Leningrado. Ascoltata re, il ripudio del carattere ideologico dellarte. La pittura di Saburov un
ventanni dopo, questa testimonianza postuma produce unenorme impres fenomeno estraneo, e io devo mettere in guardia la nostra opinione pub
sione. Lesperienza musicale ha coniato nel frattempo, pi o meno pacifi blica... Una simile pittura non altro che un attentato!. La novit de
camente, vocaboli e stili diventati duso corrente. In questo Ottetto la Il disgelo sta nel fatto che Puchov il perdente, e infatti in una lunga let
scrittura ripetitiva della Ustvolskaja possiamo tranquillamente chia tera con la quale esce di scena si pu leggere: mi misi a contraffare larte
marla cos esplode in tutta la sua durezza e drammaticit. Gli stru perch mi accorsi che era questo che si richiedeva. Tutto ci potr sem
menti, in disdegno di qualsiasi ars combinatoria, sono usati in tre blocchi brare poco o tanto, ma resta il fatto che attraverso la vicenda di Puchov,
ruvidamente squadrati dai quali emana una musica dalle linee semplici artista-simbolo del realismo socialista, viene in primo piano quella perdi
e severe che raggiunge il suo apice nel quinto movimento. Qui, in un am ta dellio che Nadezda Mandelstam definisce nelle sue memorie la ma
pio metro di 7/4, assistiamo alla contrapposizione tra un motivo lamento lattia del nostro secolo.
so agli archi e agli oboi e una figurazione ritmica data dal battito del Perfino la Pravda prende atto di questi fermenti e in un articolo del
Schnilthc (Jrninwl anni di musica

25 novembre 1953 si pu leggere: opportuno incoraggiare laudacia di ogni discussione. Che questa contraddizione non sia risolta neppure oggi,
dellartista, prendere coscienza della sua individualit creatrice e pur di a trentasette anni di distanza, cosa ben nota. Si tratt comunque, oggi
stinguendo pregi e difetti di questa o quella soluzione artistica rispettare lo si vede benissimo, di una breccia aperta nel sistema, e le ripercussioni,
il diritto dellartista alloriginalit, allaudacia e alla ricerca del nuovo. anche in campo musicale, furono notevoli. Il gioco delle coincidenze vuo
Il tono della vita musicale si eleva gradualmente attraverso rivelazioni le infatti che nello stesso anno Volkonskij proponga con la sua Musica strida
e curiosit. Ancora nel 1953 va in scena lopera I decabristi di Jurij Saporin per pianoforte la prima partitura seriale e che in Polonia venga fondato
e tra gli avvenimenti dellanno successivo da segnalare lapparizione di quel festival dellAutunno di Varsavia destinato a diventare nei paesi so
due giovani compositori formatisi entrambi al Conservatorio di Mosca pro cialisti una specie di zona franca, in cui circolano liberamente i prodotti
prio alla scuola di Saporin, Rodion Scedrin e Andrej Volkonskij. Di Scedrin, dellavanguardia occidentale che in Unione Sovietica restano vietatissimi.
che mostra di possedere un solido legame con la tradizione russa, si ese Che nella strategia del rinnovamento promossa da Chruscv si potesse usare
gue il Primo Concerto per pianoforte e orchestra. Non c nulla di traumati una relativa indulgenza nei confronti della cultura e il pugno di ferro nella
co in questa musica, ma un piglio brillante e unefficacia che lasciano sostanza politica dimostrato dai fatti: si poteva tollerare la nascita del
indovingre.una.carriera sicura. lAutunno di Varsavia ma si dovevano reprimere con lesercito i moti di
An3rej Volkonskij , un personaggio completamente diverso: discende Budapest. La cosa pu sembrare perfino ovvia ma non lo ; stando alla
da uno dei rami pi illustri dellaristocrazia russa ed nato a Ginevra nel testimonianza contenuta nell 'Undicesima Sinfonia di Sostakovic che per
1933. Buon musicista che ha seguito studi brillanti di pianoforte con Di- celebrare i quarantanni della rivoluzione rievoca la tragica repressione zarista
nu Lipatti e di composizione con Nadia Boulanger, questo aristocratico del 1905, sorge ancora una volta il dubbio sul vero significato da attribui
emigrato decide di tornare in Unione Sovietica nel 1948 per proseguire re alle sue celebrazioni musicali.
i suoi studi al Conservatorio di Mosca. I modelli di Ptokofev e di Sostakovic Le contraddizioni del 1957 sono tali da conferire a questo anno della
hanno per lui scarso interesse e le sue predilezioni vanno a Stravinsky e musica sovietica un volto enigmatico. Da un lato Y Undicesima Sinfonia di
al gruppo dei Sei. In quel Conservatorio efficiente ma conformista Vol Sostakovic che reagisce ai nuovi fermenti di libert con una scrittura la
konskij fa un p leffetto di un enfant terrible dal quale ci si pu aspettare cui convenzionalit risulta vertiginosamente regressiva, dallaltro larrivo
in ogni momento qualche provocazione. La cantata Poemi d'amore e di guerra a Mosca del pianista Glenn Gould che tiene al Conservatorio unapplau-
su testi di Paul Eluard nel 1953 e il Concerto per orchestra nel 1954 non ditissima conferenza-'concrto in ali esegue e analizza pagine di Schn-
sono ancora da considerare provocazioni, ma Volkonskij ha in serbo alcu berg, Berg, Webern e Krenek. Al Conservatorio di Mosca sono legati anche
ne sorprese destinate a lasciare di stucco lapparato ufficiale della musica due,altri avvedimenti occorsi entrambi nel 1957: uno studente di nome
moscovita. Nel 1955 tornano alla ribalta i vecchi maestri: finalmente giunge ^Alfred Schnittkfe>CQmpone.il. suo primo concerto per violino e orchestra
alla scena TTunepace di Prokofev e Sostakovic presenta il suo ciclo de e73lJ5fo^ Sebalrfc viene rappresentata al Bolsoj unopera
gli Undici canti popolari ebraici, che suonano come il preludio allimpegno intitolata La bisbetica d&mzrta-;'ttriavoro squisito che vedr brillare nel ruolo
ulteriore della Tredicesima Sinfonia / Babij Jar e quindi come preannuncio della protagonista una giovane interprete di nome Gaiina Visnevskaja.
di uno dei temi pi scottanti vissuti dalla societ sovietica, quello dellan Nel Conservatorio di Mosca, oltre ai gi menzionati Volkonskij e Schnitt-
tisemitismo. Due altri componimenti che videro la luce in quegli anni hanno ke si stanno formando altri musicisti che rispondono ai nomi di Edison
da essere intesi come sintomi di cambiamento ad onta della loro scrittura Denisov,<^ofija GuBaJdulna^Nikolaj Karetnikov. La prima testimonianza
niente affatto traumatica: il Poema in memoria di Esenin (1956) di Sviri- ci viene offerta daTTrisv nei suoi Entretiens con Jean-Pierre Armen-
dov e loratorio per coro misto e orchestra I dodici (1957) che Vadim Sal- gaud: Quando arrivai al Conservatorio nel 1951, volevo conoscere tutta
manov scrisse sullomonimo poema di Aleksandr Blok. Con Esenin e Blok la musica nuova, ma era impossibile, poich quella di Debussy e Ravel
tornano in scena due grandi poeti che gli anni precedenti avevano con era proibita. Che la musica di Debussy potesse essere considerata sospet
dannato alloblio. ta e suscitare inquisizioni di tipo poliziesco risulta anche dalla testimo
Con questi ultimi avvenimenti si per gi raggiunta una linea di de nianza di Nikolaj Karetnikov, studente di composizione in quegli anni nella
marcazione capitale nella storia recente dellUnione Sovietica. Essa da classe di Sebalin. Nel 1952 una commissione inviata dallUnione dei Com
ta nel gennaio 1956 dal XX Congresso del Partito Comunista nel corso positori sottopone gli studenti a un interrogatorio poliziesco. Si vuole ap
del quale Chruscv formul la clamorosa condanna dei crimini di Stalin purare quali autori Sebalin prenda a modello durante i suoi corsi.
e denunci il cft della personalit instaurato dal dittatore. La tragica con Questo nobile e colto musicista era stato direttore del Conservatorio,
traddizione, implicita in quel gesto, consisteva nel fare quella denuncia nel ma dun tratto insieme a Mjaskovskij ne era stato cacciato con laccusa
limpossibilit per di rimuovere lapparato, nella necessit anzi di mettere di avere avviato tanti giovani su di una cattiva strada. Era stato riassunto
i crimini sul conto di una svisatura del sistema, che restava al di sopra nel 1951 come professore di composizione e, stando alla testimonianza di
Schnitth.c (Jiuiiiinl iuiiii (li musica

Karetnikov, il suo insegnamento spaziava da Debussy a Mahler e a Stra- La revoca avveniva con tale cautela da dare limpressione di un atto di in
vinsky. In quel clima di miseria spirituale, di terrore poliziesco e soprat dulgenza generosamente accordato: Compositori dotati come Prokofev,
tutto di delazione (Karetnikov racconta col piglio elegante e ironico proprio Khacaturjan, Sebalin, Popov, Mjaskovskij e altri, i cui lavori rivelano tal
dei suoi Themes avec varatiom quanto il possesso di una partitura di Stra- volta tendenze erronee, vennero semplicemente denunciati come pro
vinsky fosse pericoloso), gli studenti che cercano una cultura di maggiore dotti di una tendenza formalista e antipopolare e poich occorreva trovare
respiro scelgono vie private e clandestine. Ci sono cenacoli, personaggi un capro espiatorio si parl della influenza molto negativa esercitata su
aristocratici, figure misteriose che vivono un po ai margini, ma che si tro Stalin da Molotov, Malenkov e Berja. Le opere vietate fra il 1948 e il
vano, per ragioni diverse, in possesso di una cultura estesa e raffinata. La 1953 si vedono togliere linterdetto, poi tocca a quelle vietate dal 1930.
storia di quella cultura privata e clandestina ancora in gran parte da scri Si viene cos poco alla volta ricostruendo il repertorio della musica russa
vere e per farlo occorrer unindagine immane della quale si sente per e in qualche caso saranno grandiose rivelazioni; ma il concetto di reper
acutamente la necessit. Il primo ad avere coscienza di questa necessit torio che si amplia e si specializza. Nel 1958 Andrej Volkonskij e Rudolf
di recuperare la storia dagli anni della rivoluzione in poi stato Solzenicyn Barsaj fondano lOrchestra da Camera di Mosca, uno strumento destina
col suo monumentale e ancora incompiuto ciclo La ruota rossa. La storia to a conquistare rinomanza internazionale, al servizio del repertorio ba
sospesa, anche quella musicale, assomiglia a un mistero del quale il pre rocco e di quello contemporaneo. Il raccolto non piccolo dellanno 1958
sente attende la rivelazione, non solo per pacificare la propria coscienza comprende, con la creazione del balletto II cavallino gobbo, una ulteriore
ma soprattutto per riprendere il proprio cammino. conferma del talento disinvolto e piacevole di Scedrin.
ria dellavanguardia musicale sovietica, quella dei Roslavec, dei La breccia attraverso la quale irrompe unaria nuova sembra destinata
( Louri, degli Obukov, Wyschnegradsky, Josif Schillinger, Aleksandr Mos- ad allargarsi allorch Lonard Bernstein e la New York Philarmonic Or
soW, Leonid Polovinkin e altri, ancorch scrupolosamente studiata una chestra compiono una tourne in Unione Sovietica, facendo ascoltare al
decina di anni fa da Detlev Gojowy nel suo Neue Sovietische Musile der pubblico quel Sacre du Printemps che solo pochi anni prima poteva costare
zwanziger Jahre,b un classico esempio di oblio e di dispersione. Da un lato a uno studente lespulsione dal Conservatorio. La musica sembra godere,
il geniale Nikolaj Andreevic Roslavec che avrebbe potuto essere un singo rispetto alle altre arti, di maggiore libert o quanto meno di maggiore in
lare anello di congiunzione con il pensiero compositivo della Wiener Schule dulgenza; alle prime partiture seriali di Volkonskij si contrappone la rap
ma che di fatto sprofonda nel nulla, dallaltro i musicisti che scelgono re presentazione dellopera La madre di Khrennikov e Sostakovic compone
migrazione come Louri, Obukov o Josif Schillinger diventando dei per i suoi sfingei commentari sonori alle rivoluzioni, per cui ci si chiede se
sonaggi leggermente stravaganti che disperdono fra Parigi e gli Stati Uniti alla fine la pensa come un Premio Stalin o come Solzenicyn ne La ruo
quella singolare miscela di utopia, misticismo e scientismo che ne fa degli ta rossa. Ma Gould che analizza le Variazioni op. 27 di Webern e Bern
inquietanti eredi di $]qjabinv Questa avanguardia non pot lasciare eredi stein che fa ascoltare Le sacre du p^^wpT costiflscono "un insieme di
t alcuna poich la cultura ufficiale laveva semplicemente rimossa dopo eventi che si fa fatica ad ammettere parallelo alla scomunica che colpisce
averla giustiziata con laccusa di formalismo. Pasternak per aver pubblicato in Italia il suo Dottor Zivago. Per il fatto di
Bisogner ricostruire la storia delle avanguardie degli anni Venti, dei essere meno immediatamente compromettente, il linguaggio musicale ha go
cenacoli e degli intellettuali emarginati; avere unidea dellinfluenza che duto nelle epoche censorie di questo discutibile privilegio, e cos stato
pu avere esercitato con le sue lezioni e conversazioni lo storico dellarte negli anni del disgelo chruscviano. La musica, specialmente quella stru
Gabricevskij o laristocratico cenacolo di artisti che si radunava a Peredel- mentale, decisamente meno compromettente, si pu quindi essere un poco
kino nella dacia di Pasternak. Bisogner rievocare la figura di Philipp di manica larga. Chruscv doveva pensarla cos, ma allindulgenza sareb
Hercovici, il compositore e teorico rumeno che da Vienna, dopo VAn- be subentrato il massimo allerta allorch ai suoni dellorchestra si sareb
schluss, era emigrato prima in Romania e poi a Mosca. Aveva conosciuto bero aggiunte le parole; come si vedr, quelle di Evtusenko, utilizzate da
direttamente i maestri della Wiener Schule ed era anche stato allievo di Sostakovic.nella Tredicesima Sinfonia, faranno saltare la calcolata indulgenza
Webern. A Mosca non gli fu possibile entrare a far parte dellUnione dei del segretario del PCUS. Lingresso nel nuovo decennio avviene dunque
Compositori e tuttavia in una sorta di semiclandestinit divent una figu per la musica sotto i migliori auspici: cadono gli interdetti e si ricostruisce
ra chiave per la formazione dei giovani musicisti: Volkonskij, Denisov, il repertorio, giungono dallOccidente messaggi decisivi, una nuova gene
Schnittke e il pi giovane Suslin furono tutti allievi privati di questo vec razione di compositori di elevate aspirazioni spirituali e culturali si prepa
chio discepolo di Webern. ra ad entrare in scena. Se si rievocano alcuni avvenimenti del 1962 si ha
Ne095o)si tenne a Mosca il II Congresso dellUnione dei Composito limpressione che con Chruscv la vita nellUnione Sovietica stia cambiando
ri il cuftt pi vistoso fu quello di revocare leTondanne The nel 19-48, e non nella musica soltanto. Aleksandr Tvardovskij ottiene lautorizzazio
con laffare Muradeli, avevano colpito fra gli altri Prokofev e Sostakovic. ne per pubblicare, sulla rivista Novij Mir, Dna giornata di Ivan Denisovic
Schnittkc (Ju nuli anni ili musica

di Solzenicyn. Lidea del gulag come cancro nascosto sotto la liturgia della lezza nei confronti di Evtusenko, un po fuorviarne, poich il ruolo della
rivoluzione, alla cui illustrazione Solzenicyn dedicher anni e anni della musica decisamente sottovalutato, come risulta palesemente da un altro
sua vita, esplode con violenza inaudita. Da tutte le parti dellUnione So passo della Testimonianza: Nel caso specifico, Chruscv non ce laveva
vietica giungono allo scrittore ormai celebre lettere di consenso, di implo con la musica: a farlo imbestialire era la poesia di Evtusenko sulla quale
razione a proseguire nella denuncia, di ringraziamento postumo. Di quella la sinfonia scritta. Ma certi combattenti del fronte musicale tornarono
partecipazione corale Solzenicyn dar un saggio pi tardi pubblicando, ormai alla carica: ecco, proclamarono, ecco che Sostakovic una volta ancora si
esule, una Antologia dei lettori di Ivan Denisovic. dimostrato infido. Bisogna fargliela vedere! Ed ebbe il via una disgusto
Dopo quarantotto anni di assenza Igor Stravinsky torna in Russia per sa campagna di calunnie.
compiervi una trionfale tourne: uno^di mggioti capolavori diploma E comprensibile che per modestia Sostakovic minimizzi il potere di pcr-
tici di Chruscv che riceve lillustre ospite al Cremlino. Il vecchio mae suasione della musica, ma quella della Tredicesima Sinfonia nasce da una
stro dirige concerti che sollevano ondate di intensa commozione, rivede poetica della sincerit e dellimmediatezza capace di raggiungere risultati co
lontane conoscenze, amici del tempo che fu, pronuncia frasi commoventi, s sconvolgenti da non poter sfuggire a orecchi sospettosi.
incontra un intimidito Sostakovic, la vedova di Prokofev, tiene un conte Nel 1958 Sostakovic aveva dichiarato: Noi sosteniamo quellideale di
gno duro e strafottente coi burocrati ai quali invece della mano porge il semplicit che ha caratterizzato gli artisti di vero talento e questo ideale
bastone e soprattutto incontra i giovani compositori che ora hanno davan dimostra non la mancanza di raffinatezza ma la ricchezza del loro mondi)
ti, idolatratissimo, lo spauracchio di qualche anno prima. spirituale. Con questa dichiarazione dallaria cos innocua, ma anche non
Nellincredibile 1962 torna sulle scene lopera di Spfitakpyi Katerina poco ambigua, Sostakovic si mette dalla parte del prediletto Musorgskij
Izmailova, e il successo deve essere suonato all animo esulcerato del com e, come se non bastasse, immediatamente prima di comporre la Tredicesi
positore come un risarcimento per una delle beffe pi atroci che gli aveva ma Sinfonia lo troviamo intento a orchestrare, di Musorgskij, I Canti e le
no giocato Stalin e Zdanov. Lopera era stata rappresentata nel 1934 a danze della morte. La contiguit trala Tredicesima Sinfona ed il mondo
Leningrado e nel giro di un anno si era trasformata in un successo mon spirituale di Tvlsorgskij particolarmente accentuata sul piano teatrale;
diale con riprese a Cleveland, New York, Filadelfia, Buenos Aires, Praga, alla dimensione del teatro tendono infatti con angolature diverse i cinque
Zurigo, Stoccolma. Il 26 dicembre 1935 la vide anche Stalin, che per episodi che compongono la sinfonia.
abbandon il teatro dopo il primo intervallo. Zdanov, da poco investito Babij Jar iljuogo vicino Kiev nel quale fu perpetrato nel 1941 il mas
del potere di supremo censore, colse al volo il malumore del capo e nei sacro dicmomila umini, donn^ebOTibim.'NorTci sh rhnutttHfTc
primi giorni del gennaio 1936 fece uscire sulla Pravda un articolo, dive pietre trribali a ricordare l strage ch accantona una maggioranza di ebrei
nuto in seguito tristemente famoso, intitolato Caos invece di musica. Il ca annovera tra le vittime persone appartenenti a religioni diverse. Non im
polavoro applaudito in tutto il mondo veniva coperto di infamia e porta; Evtusenko e Sostakovic nel rievocare la strage desiderano sentirsi
inesorabilmente ritirato dalle scene. antichi come il popolo ebreo per iniziare un disperato viaggio tra le
Lamletico e tormentato Sostakovic poteva dunque sciogliere le sue ri persecuzioni antiche e moderne di quel popolo. Il tono della poesia di
serve per accedere a una forma di comunicazione pi diretta e lo fece con Evtusenko semplice e commovente, ma la musica a rivestire di colori
la sua Tredicesima Sinfonia universalmente conosciuta col titolo Babij Jar, scuri e tragici quella disperata ballata trasformandola in un immenso af
che anche il titolo della poesia di Evtusenko dalla quale sono tratti i fresco. Il coro di voci maschili intona allunisono i versi in maniera sillabi
versi cantati nella prima della cinque parti della sinfonia. ca secondo una consuetudine propria del canto popolare, e infatti lascol
Nella Testimonianza raccolta da Volkov, Sostakovic dichiara: Fu per me tatore ha limpressione di vedere un intero popolo alzarsi in piedi e de
fonte di vera felicit la lettura di Babij Jar di Evtusenko, un poema che nunciare con un ritmo grave, oscillante tra ballata e preghiera, le infamie
mi ha estasiato come ha estasiato migliaia di altre persone. Molti avevano e le sofferenze atroci.
udito parlare di Babij Jar, ma c voluto il poema di Evtusenko perch Dopo questo prologo tragico e grandioso viene in scena lo humour: in
si rendessero conto davvero di che cosera accaduto in quella localit. Un questa estrema e indomabile risorsa Sostakovic individua lunica possibi
ricordo che dapprima i tedeschi, poi il governo ucraino hanno tentato di le difesa contro la tirannide. Lo humour che gli profondamente conge
cancellare; ma dopo la pubblicazione dellopera di Evtusenko apparso niale e che sar sempre presente nel percorso artistico di questo grande
chiaro che quellepisodio non sarebbe stato mai pi dimenticato. Ecco la musicista indossa i panni grotteschi del sarcasmo ed singolare che
forza dellarte. La gente sapeva di Babij Jar anche prima che il poeta ne in questa prospettiva si assista a una specie dTZOntrappasso. Nella societ
scrivesse, ma stava zitta. E quando ha letto il poema, il silenzio stato in cui tocc a Sostakovic di vivere, la tirannide aveva laspetto di una li
infranto. Larte dissolve il silenzio. turgia e in quel clima di generale mistificazione il principio positivo dello
La nobile testimonianza del musicista risulta qui, a causa della genti humor dunque costretto ad assumere le apparenze del demoniaco. Que-
Sclwittkc
(Jminwl'iiuiii di ///risiiti
di Solzenicyn. Lidea del gulag come cancro nascosto sotto la liturgia della lezza nei confronti di Evtusenko, un po fuorviarne, poich il ruolo della
rivoluzione, alla cui illustrazione Solzenicyn dedicher anni e anni della musica decisamente sottovalutato, come risulta palesemente da un altro
sua vita, esplode con violenza inaudita. Da tutte le parti dellUnione So passo della Testimonianza: Nel caso specifico, Chruscv non ce laveva
vietica giungono allo scrittore ormai celebre lettere di consenso, di implo con la musica: a farlo imbestialire era la poesia di Evtusenko sulla quale
razione a proseguire nella denuncia, di ringraziamento postumo. Di quella la sinfonia scritta. Ma certi combattenti del fronte musicale tornarono
partecipazione corale Solzenicyn dar un saggio pi tardi pubblicando, ormai alla carica: ecco, proclamarono, ecco che Sostakovic una volta ancora si
esule, una Antologia dei lettori di Ivan Denisovic. dimostrato infido. Bisogna fargliela vedere ! Ed ebbe il via una disgusto
Dopo quarantotto anni di assenza Igor Stravinsky torna in Russia per sa campagna di calunnie.
compiervi una trionfale tourne: unS'tf?fSggffi capolavori diploma comprensibile che per modestia Sostakovic minimizzi il potere di per
tici di Chruscv che riceve lillustre ospite al Cremlino. Il vecchio mae suasione della musica, ma quella della Tredicesima Sinfonia nasce da una
stro dirige concerti che sollevano ondate di intensa commozione, rivede poetica della sincerit e dellimmediatezza capace di raggiungere risultati co
lontane conoscenze, amici del tempo che fu, pronuncia frasi commoventi, s sconvolgenti da non poter sfuggire a orecchi sospettosi.
incontra un intimidito Sostakovic, la vedova di Prokofev, tiene un conte Nel 1958 Sostakovic aveva dichiarato: Noi sosteniamo quellideale di
gno duro e strafottente coi burocrati ai quali invece della mano porge il semplicit che ha caratterizzato gli artisti di vero talento e questo ideale
bastone e soprattutto incontra i giovani compositori che ora hanno davan dimostra non la mancanza di raffinatezza ma la ricchezza del loro mondo
ti, idolatratissimo, lo spauracchio di qualche anno prima. spirituale. Con questa dichiarazione dallaria cos innocua, ma anche non
Nellincredibile 1962 torna sulle scene lopera di So^t^oyna poco ambigua, Sostakovic si mette dalla parte del prediletto Musorgskij
Izmailova, e il successo deve essere suonato allanimo esulcerato del com e, come se non bastasse, immediatamente prima di comporre la Tredicesi
positore come un risarcimento per una delle beffe pi atroci che gli aveva ma Sinfonia lo troviamo intento a orchestrare, di Musorgskij, I Canti e le
no giocato Stalin e Zdanov. Lopera era stata rappresentata nel 1934 a danze della morte. La contiguit tra la Tredicesima Sinfonia ed il mondo
Leningrado e nel giro di un anno si era trasformata in un successo mon spirituale 3f Musorgskij particolarmente accentuata sul piano teatrale;
diale con riprese a Cleveland, New York, Filadelfia, Buenos Aires, Praga, alla dimensione del teatro tendono infatti con angolature diverse i cinque
Zurigo, Stoccolma. Il 26 dicembre 1935 la vide anche Stalin, che per episodi che compongono la sinfonia.
abbandon il teatro dopo il primo intervallo. Zdanov, da poco investito Babij Jar il luogo vicino Kiev nel quale fu perpetrato nel 1941 il mas
del potere di supremo censore, colse al volo il malumore del capo e nei sacro ^cntomila uomini,donnne b^fnbinirNli cison'morffiffre
primi giorni del gennaio 1936 fece uscire sulla Pravda un articolo, dive pitre tomBE ricordare l strage' cH'accantona una maggioranza di ebrei
nuto in seguito tristemente famoso, intitolato Caos invece di musica. Il ca annovera tra le vittime persone appartenenti a religioni diverse. Non im
polavoro applaudito in tutto il mondo veniva coperto di infamia e porta; Evtusenko e Sostakovic nel rievocare la strage desiderano sentirsi
inesorabilmente ritirato dalle scene. antichi come il popolo ebreo per iniziare un disperato viaggio tra le
Lamletico e tormentato Sostakovic poteva dunque sciogliere le sue ri persecuzioni antiche e moderne di quel popolo. Il tono della poesia di
serve per accedere a una forma di comunicazione pi diretta e lo fece con Evtusenko semplice e commovente, ma la musica a rivestire di colori
la sua Tredicesima Sinfonia universalmente conosciuta col titolo Babij Jar, scuri e tragici quella disperata ballata trasformandola in un immenso af
che anche il titolo della poesia di Evtusenko dalla quale sono tratti i fresco. Il coro di voci maschili intona allunisono i versi in maniera sillabi
versi cantati nella prima della cinque parti della sinfonia. ca secondo una consuetudine propria del canto popolare, e infatti lascol
Nella Testimonianza raccolta da Volkov, Sostakovic dichiara: Fu per me tatore ha limpressione di vedere un intero popolo alzarsi in piedi e de
fonte di vera felicit la lettura di Babij Jar di Evtusenko, un poema che nunciare con un ritmo grave, oscillante tra ballata e preghiera, le infamie
mi ha estasiato come ha estasiato migliaia di altre persone. Molti avevano e le sofferenze atroci.
udito parlare di Babij Jar, ma c voluto il poema di Evtusenko perch Dopo questo prologo tragico e grandioso viene in scena lo humour; in
si rendessero conto davvero di che cosera accaduto in quella localit. Un questa estrema e indomabile risorsa Sostakovic individua lunica possibi
ricordo che dapprima i tedeschi, poi il governo ucraino hanno tentato di le difesa contro la tirannide. Lo humour che gli profondamente conge
cancellare; ma dopo la pubblicazione dellopera di Evtusenko apparso niale e che sar sempre presente nel percorso artistico di questo grande
chiaro che quellepisodio non sarebbe stato mai pi dimenticato. Ecco la musicista indossa i panni grotteschi del sarcasmo ed singolare che
forza dellarte. La gente sapeva di Babij Jar anche prima che il poeta ne in questa prospettiva si assista a una specie dTcSTTtrappasso. Nella societ
scrivesse, ma stava zitta. E quando ha letto il poema, il silenzio stato in cui tocc a Sostakovic di vivere, la tirannide aveva laspetto di una li
infranto. Larte dissolve il silenzio. turgia e in quel clima di generale mistificazione il principio positivo dello
La nobile testimonianza del musicista risulta qui, a causa della genti humor dunque costretto ad assumere le apparenze del demoniaco. Que-
ScbuiUkc Qmuu/i/ unni ili Musica

sto travestimento musicale si manifesta non soltanto nei ritmi concitati Stalin e ad asserire la dogmatica infallibilit dellideologia. la fine del
e nei timbri grotteschi, ma con un dinamismo teatrale che, grazie anche disgelo. Nella sua brillante sintesi storica (2danov Immortale) Rubens
alle immagini surreali di Evtusenko, ritrova la vena antica de II naso. Tedeschi ricorda: Sei mesi dopo, il 13 ottobre 1963, lincerto ideologo
Il terzo quadro, in tempo Adagio, descrive le donne russe in pazienti licenziato. A quel punto, per, compositori come Edison Denisov, Al
e interminabili attese davanti ai negozi dove sperano di fare la loro magra fred Schnittke , Nikolaj Karetnikov, Sergej Slonimskij, Arvo Prt, Sofija
spesa. La musica grave e solenne si affida a un ostinato nel registro grave Gubajdulina, Valentin Silvestrov, Leonid Grabovskij, Vjaceslav Artmov,
degli archi il cui disegno circolare sottolinea il carattere di tragica ballata. Boris Tiscenko, sono gi entrati in scena. Potranno sviluppare le loro car
La magistrale scena di folla raffigura la miseria quotidiana con tocchi di riere secondo linee divergenti, ma lesperienza degli anni del disgelo
superbo realismo ed il potere di trasfigurazione lirica conferisce allimma in cui hanno mosso i primi passi del loro apprendistato creativo, non po
gine un tocco di indimenticabile, sofferta evidenza. tranno essere dimenticati.
Allimmagine del popolo schiacciato dalla miseria subentra nel quarto
quadro quella dello stesso popolo preso nella morsa del terrore. Paure ha
un inizio lento e oscuro con un solo della tuba che proietta la vicenda in Let post-utopica e la vecchia Russia
una zona metafisica. Sembra di assistere a una meditazione musical-filosofica
sul tema della paura, un teatro di moralit sospeso tra loratorio barocco Nella Giornata di Ivan Denisovic e nella Tredicesima Sinfonia, che consi
e la metafisica wagneriana, ma vi in pi un tono allucinato che discende deriamo i maggiori documenti degli anni del disgelo, non c soltanto
direttamente dalle pagine pi drammaticamente visionarie del Boiis Go- la denuncia. I due autori, nellatto di portare alla ribalta linfamia, affon
dunov. Il tema della paura mette le ali allispirazione di Sostakovic; la paura dano lo sguardo in un passato che nel caso di Sostakovic diviene addiritu-
delle denunce di ogni interlocutore dietro al quale potrebbe celarsi un de ra remoto. Cos facendo si spezza lutopia e, sia pure nella prospettiva della
latore, le paure di ieri e quelle di domani, lincubo quotidiano di cui parla sofferenza, il paese viene restituito al flusso della storia.
Nadezda Mandelstam, diventano in questepisodio una requisitoria uni Lideologia ufficiale aveva per decenni sostenuto che lo stato socialista
versale. Anche in questo caso, dietro la voce del basso che modula attra rappresentava la prima incarnazione di una nuova societ intesa come ap
verso tutti i brividi del terrore, pare di vedere un popolo intero che si alza prodo dellevoluzione dialettica, nella quale luomo sovietico era il prota
per denunciare la condizione disumana alla quale costretto. \1 Allegretto, gonista consapevole di una fase che si collocava oltre la storia. Il XX
che descrive nella quinta parte il carrierista, appartiene anche lui, con i Congresso del Partito Comunista, con la denuncia degli errori dello stali
suoi feroci sarcasmi, allantica pianta teatrale dalla quale era germogliato nismo, aveva incrinato lutopia, e i documenti degli anni del disgelo
tanti anni prima II naso. (massimamente i due che abbiamo indicato) lutopia lavevano mandata
Davanti a uneloquenza cos grande e profonda, capace di sfociare in in frantumi con lo svelarne gli atroci retroscena. Chruscv poteva recitare
una sorta di rappresentazione, come potevano le autorit restare indiffe tutte le autocritiche che gli venivano imposte, lapparato poteva riaffer
renti? U sospetto era nellaria gi la sera della prima esecuzione; cera un mare la sua autorit e avviare la fase plumbea della normalizzazione,
imponente servizio di polizia davanti al Conservatorio di Mosca e i testi ma restava chiaro per tutti che si era entrati in una fase diversa, caratte
di Evtusenko non furono, contrariamente allabitudine, stampati sul pro rizzata dal tramonto dellutopia che aveva distinto gli anni di Stalin. Que
gramma di sala. Fu un successo strepitoso e bisognava essere ciechi e sor sta et difficile e quanto mai contraddittoria stata giustamente definita
di per non capire che con la Tredicesima Sinfonia il sistema politico e la post-utopica.
storia recente venivano messi sotto accusa. I detentori del potere non era E incredibilmente difficile descrivere il senso di smarrimento causato
no n ciechi n sordi, erano anzi quanto mai perspicaci e cos Babij Jar dal tramonto di quellutopia che, sia pure con mezzi spietati, aveva per
fu drasticamente ritirata dalla circolazione. Leffetto dirompente della pub anni e anni cercato di forgiare le coscienze, e anche in questo caso si as
blicazione di Ivan Denisovic sommandosi a quello di Babij Jar crea una siste al ritorno ciclico di taluni sentimenti e convinzioni che da secoli
condizione insostenibile; Chruscv responsabile di tutto ci e deve scon investono la coscienza del popolo russo nei momenti dei cambiamenti trau
tare per giunta lo smacco subito sul piano della politica internazionale col matici. C in questo popolo una pazienza infinita e unabitudine antica
ritiro dei missili da Cuba. La sua posizione allinterno dellapparato si fa a coabitare con la sofferenza; tutto ci spesso viene percepito come desti
improvvisamente critica e i custodi dellortodossia contrattacano, costrin no, e si ha al tempo stesso coscienza di una certa differenza rispetto al
gendolo a precipitose ritirate. Gli artisti incoraggiati fino a qualche gior lOccidente. Il progresso che viene dallOccidente talvolta viene visto
no prima vengono improvvisamente strapazzati e insultati e il famoso come unimposizione che fende a stravolgere la vera natura russa. Mu-
incidente del Maneggio segna la prima vistosa sconfitta. Seguiranno sorgskij quando scrive la Chovanscina ne perfettamente consapevole e
umilianti autocritiche e violente tirate reazionarie, in cui si torna a lodare con il rogo degli Antichi credenti si assiste, alla fine dellopera, allinabis-
S c h n ittk e
( J tiin u n t'iu in i (li m u s ic a

sarsi dellimmagine della vecchia Russia. Musorgskij era persuaso che il torte ripresa di interesse per la pittura delle icone. Il pi grande documen
suo uomo integralmente russo fosse il custode di qualit umane desti to di questi sentimenti nati dalla volont di sprofondare nella storia la
nate a essere spazzate via dal progresso. Lo zar Pietro per mettere la Rus grande epopea tixmc\Andrcj Rublev di Tarkovskij ./Il lungo viaggio del
sia al passo con lOccidente aveva soppresso le virt pi profonde. Il progetto grande pittore attraverso le lande malinconiche del medioevo russo una
di Stalin era alquanto pi ambizioso: lURSS non doveva soltanto supera straordinaria rappresentazione visiva della storia di un popolo intesa co
re lOccidente, doveva superare la storia borghese dellOccidente. La rea me destino, ma quel destino si conclude con la glorificazione mistica rap
lizzazione di quellutopia era costata sofferenze inaudite e alla fine si era presentata dai grandi affreschi e dalle icone. La tendenza tipicamente russa
risolta in un fallimento. Il destino dellumanit russa dolente e paziente a umanizzare il sacro nella pittura di icone trova in Rublev limpulso deci
trovava quindi unennesima conferma, si trattava soltanto di orientarlo nel sivo dopo un lunghissimo silenzio che il pittore si imposto come regola.
presente. Lutopia delluomo nuovo verr sostituita da un ritorno ai valori Ogni atto della sterminata rapsodia vissuta un giorno dopo laltro verr
eterni del popolo russo, che ha dovuto soffrire la rivoluzione e lo stalini custodito in quel silenzio fino a trovare la via della sublimazione. Larte
smo. Anche lantico complesso dinferiorit della Russia nei confronti del di Rublev non smarrisce il senso della trascendenza, ma in essa lumano
lOccidente pi progredito trovava una singolare riformulazione: gli e il divino si fanno pi vicini e tutte le vicende dellumano, composte in
intramontabili valori morali distrutti in Occidente dal progresso, dallo spirito geroglifici invisibili ai pi, verranno trascritte e custodite nelle immagini.
del pluralismo e dalla cinica tolleranza verso il male morale, sopravvivono Ancora una volta bisogna osservare che i censori non erano degli sprov
nellUnione Sovietica. una singolare mescolanza di vecchi motivi di pro veduti e quella triste epopea del medioevo russo composta da Tarkovskij
paganda politica e di rinnovati impulsi mistici che ricorda la contrapposi non incant nessuno. Il film venne vietato e il geniale regista allontanato
zione manichea tra Occidente e URSS dellepoca di Stalin, solo che ora dagli studi cinematografici per sei anni. Se vero che una musica per film
la propria salvezza il popolo russo va a cercarla non in un avvenire radioso veramente efficace deve essere piuttosto convenzionale, nel fare confezio
ma nel proprio passato, nelle sue antiche virt e tradizioni. Limpulso ver nare quella per il suo Rublev Tarkovskij deve essersi attenuto strettamente
so il nazionalismo e la tradizione forte e fatalmente comporta anche la a questo principio. Dimenticando per un momento quella scialba colonna
ricerca dei responsabili delle sciagure della storia recente. Si diffida degli sonora proviamo a immaginare la musica ideale per Rublev. Non saprei
internazionalisti, dei cosmopoliti, dei russi emigrati e poi tornati in Rus concepirne una migliore di quella dei quattro Inni che Schnittke ha com
sia, e naturalmente degli ebrei. Ecco perch il nuovo nazionalismo si tin posto fra il 1974 e il 1979 per un organico esiguo e insolito che cmpren-
ge spesso, in maniera anche vistosa, come nel caso dellUnione patriottica de un violoncello, un contrabbasso, un fagotto, unarpa, un cembalo, timpani
Pamjat (Memoria), di antisemitismo. La polemica contro lOccidente in e campane. La tendenza a umanizzare il sacro che sta scritta nei dettagli
nome delle virt umane del popolo russo , come si accennava, un motivo delle icone, come la fronte di un vecchio saggio nel bambino tenuto in
ciclico che distingue ogni fase traumatica della storia di quel paese, e le braccio dalla vergine o gli occhi dolenti di questultima, come se ancora
accuse che dalla presidenza del Soviet Kazbulatov lancia oggi a Boris Elt- vi aleggiasse il riflesso di innumerevoli immagini di tristezza, viene narra
sin colpevole di svendere la santa Russia alle leggi brutali delleconomia ta nel film di Tarkovskij come unanamnesi. Lopera darte svela lespe
capitalista, ricalcano quellantico copione. rienza umana in essa sublimatasi e trascesa. Qualcosa di analogo si ritrova
LURSS dellet post-utopica diventa quindi tradizionalista, sentimen negli Inni di Schnittke, anchessi interpretabili come un viaggio verso la
tale, religiosa, mistica, antisemita, avversa al progresso, attenta agli echi trascendenza. Le immagini della storia sono rispecchiate qui nelle remini
provenienti dallantico cristianesimo ortodosso, alle tradizioni rurali in via scenze pi o meno vaghe delle antiche liturgie, e per conferire questo po
di estinzione, allecologia. un miscuglio un po caotico che si spiega col tere evocativo ai suoni Schnittke compie un lavoro straordinario sulla scelta
difficile reinserimento nellorizzonte della storia, una specie di improvvi e sulla trasformazione dei timbri. Larpa e il cembalo con le loro corde
so horror vacui ben descritto da uno degli interlocutori di Karetnikov: In pizzicate riportano spesso limmagine di antichi salteri, i timpani e le cam
seguito a diverse collisioni storiche il nostro paese stato privato della sua pane hanno il potere di evocare spazi e tempi dilatati e lontani, e il fagot
cultura e per questo stato proiettato fuori dalla storia. Continuando ad to con lambiguit del suo timbro risulta pi idoneo che mai a evocare
esistere pur stando fuori dalla storia, diventato unassurdit storica. E voci dai profili un po misteriosi e confusi a causa della lontananza. pe
nella misura in cui questo paese unassurdit storica, pu succedervi di r dai due strumenti ad arco, violoncello e contrabbasso, che scaturiscono
tutto. le visioni pi prodigiose. A loro due soli dedicato il secondo Inno che
La letteratura contadina con i racconti di Boris Mozaev, Vasilij Be- inizia con un movimento lento e grave quasi senza tempo, dai colori quan
lov e poi anche del siberiano Valentin Rasputin, esalta la simbiosi tra na to mai cupi. La pienezza del suono inaudita e ci si avvede di ci allorch
tura e buoni sentimenti, e il sentimento religioso, a lungo oppresso sotto i due strumenti iniziano una sequenza di pizzicati pesantemente cadenza
Stalin, riprende vigore con il restauro delle chiese e dei monasteri e una ti che mimesi perfetta di una marcia affannosa. La pienezza del suono
Schnitlkc Q //arati/ 'anni ,h m usica

cos idonea a disegnare lorizzonte plumbeo e i passi della marcia (c da le parti strumentali, collocate sul fronte di una decisa modernit, produ
chiedersi se esista nella musica russa metafora pi congeniale di quella rap cono un ben calcolato effetto di estraniazione. Alle origini della storia russa
presentata dalla marcia o dallavanzare cigolante di un carro!) svapora com risale Tiscenko con il balletto Jaroslavna il cui soggetto tratto da quel
pletamente nellepisodio successivo ove gli strumenti ascendono verso i poema epico medioevale, il Canto della schiera di Igor\ gi immortalato dal
registri acuti per scorporarsi nei suoni armonici. La scrittura quanto mai Principe Igor di Borodin.
statica, ma il sortilegio dei suoni armonici crea metamorfosi di timbri tali Una vocazione spiccata per i temi della vecchia Russia la si trova nellu
che pare di udire echi di strumenti a fiato, di voci umane e di organi, e craino Jurij Butcko che oltre alla formazione musicale acquisita al Con
allorch i suoni si immobilizzano nella zona pi acuta una grande stri servatorio di Mosca, possedeva una solida base di studi storici.
scia di luce che si inarca sullorizzonte come gi era accaduto allinizio Luso della modalit, le antiche liturgie, gli elementi folclorici dellU
della Prima Sinfonia di Mahler, proprio con i contrabbassi! Il suono del craina e della Russia stanno al centro degli interessi di questo colto e raffi
salterio, delle campane e dellorgano (in realt si tratta di cembalo, cam nato musicista. Eccolo dunque impegnarsi nella rievocazione di personaggi
pane tubolari e fagotto) ci fa ascoltare con il terzo Inno una melodia anti leggendari della storia del suo paese come ne La leggenda della rivolta di
ca che volteggia da uno strumento allaltro come fra la terra il cielo, fra Pugacv un oratorio per soli, coro maschile e orchestra su testi di Puskin
Finterno del tempio e la linea dellorizzonte, fino a formare una vera e oppure volgere lo sguardo nella medesima direzione di Stravinsky con
propria icona sonora. I canti di nozze per soli, coro maschile e orchestra, oppure ancora compor
Quel suono di campane, quella rimembranza di antiche liturgie, di pit re una sinfonia da camera intitolata Canto solenne di chiesa o una sorta
ture sacre e di monasteri della Santa Russia aveva cominciato a risuonare di poema sinfonico al quale dar il nome di Antiche pitture russe. La di
in numorosi componimenti nati proprio negli anni seguenti la morte di mensione russa cos congeniale a Butcko tra le sue cose migliori figura
Stalin, intrecciandosi con le rimembranze di una civilt rurale ormai qua lopera idfiri^JLu tratta da Gogol la si ritrova anche nelle-
si estinta. clettico Rodion Scedrin^Anche lui scrive con Le anime morte unopera
Una singolare coincidenza fece s che Stravinsky si rivolgesse con cre su soggetto di Gogql e anche lui ci dar la sua versione musicale della
scente attenzione alla sorgente del folclore russo, dalle Noces in poi, pro Storia di Pugacev. Gli antichi canti liturgici sono allorigine del suo secon
prio nel momento in cui si faceva chiara in lui la separazione definitiva do concerto per orchestra che porta significativamente il titolo Rintoccare
dal paese dorigine. Lintenso colore russo di certe sue partiture deriva di campaney unopera in stile vecchia Russia che nasce da una commis
in parte anche dal timore di smarrire la propria identit, da una sorta di sione di Lonard Bernstein, con tanto di prima assoluta a New York. Il
desiderio inconscio di preservarla proprio attraverso quelle opere. La coin versatile Scedrin pu passare disinvoltamente dallo stile vecchia Russia
cidenza sta nel fatto che i musicisti sovietici si rivolgono anchessi alle stesse agli influsssi jazzistici del suo Secondo Concerto per pianoforte e orchestra,
tradizioni nel momento in cui cercano di recuperare la propria identit ma la mano che compone queste partiture sempre abilissima nel confe
sospesa. Il primo a muoversi in questa direzione fu Sviridov componendo zionare componimenti di sicura riuscita. Tra i risultati pi felici delleclet
nel 1956 il suo Poema in memoria di Esenin, in cui vengono giustapposte tica produzione di Scedrin c un componimento che pu essere, per le
le immagini rurali della Russia prima e dopo la rivoluzione. I titoli delle sue parti arcaicizzanti, assimilato al genere vecchia Russia. Il titolo Poctoria
singole parti sono eloquenti: Il villaggio abbandonato, L'inverno canta, La sta a significare Concerto per poeta con accompagnamento di voce fem
notte di San Giovanni, 1919, / ragazzi del villaggio... minile, coro e orchestra, e il poeta portato in scena una delle voci pi
Ha mietuto premi e onorificenze a non finire questo Artista del po note apparse nellUnione Sovietica del dopo-Stalin: Andrej Voznesenskij
polo, Eroe del lavoro socialista, Premio Lenin ecc., e tutto questo (anche lui, come Evtusenko, abilissimo nel recitare in pubblico le sue poe
potrebbe ingenerare limpressione di un compositore di regime gonfio di sie). Dallintreccio tra la voce recitante di Voznesenskij e quella del con
retorica e di magniloquenza. Nulla di pi errato: quello di Sviridov un tralto nasce unefficace contappunto di immagini moderne e antichi riti
talento lirico e intimista di gran pregio, capace di raggiungere, nelle liriche legati al folclore, in cui Scedrin pu dar prova della sua abilissima ars com
per voce e pianoforte su versi di Blok, le altezze del capolavoro. binatoria.
Le immagini della vecchia Russia con i suoi monasteri, le sue icone e PleurSy di Edison Denosov, per soprano, pianoforte e percussioni ba
le sue antiche leggende divengono un filone fertilissimo: Volkov arriver sato su canti popolari russi e il grande affresco della vita rurale prima
a scrivere un Concerto Andrei] Rublev e un Trittico di Vladimir dedicato della rivoluzione contenuto nellopera Virineia di Sergej Slonimskij dimo
a uno dei pi celebri monumenti della Santa Russia. A unaltra delle citt strano come compositori forniti di interessi diversi diano il loro contribu
dellAnello doro dedicato il ciclo di liriche per soprano, tenore e set to a questa tendenza che non va interpretata come un fatto stilistico (dal
te strumenti Suzdal, composto da Boris Tiscenko nel 1964. Le linee melo punto di vista dello stile le opere che abbiamo citato sono spesso tra di
diche appartengono con i loro profili modali allorizzonte arcaico, mentre loro molto lontane), ma come unaspirazione a riappropriarsi della storia
(Jllilhllll'lllllli ili ll/IIS/l'll
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dopo gli anni dellutopia imposta da Stalin. La tendenza verso la vecchia gabile il commento di Anna Achmatova: Viviamo in unepoca pre-gutem-
Russia nasceva in parte da un sentimento di diffidenza nei confronti del berghiana.
lOccidente, ma la conoscenza delle esperienze culturali maturate nellal Lo scenario della doppia cultura allinterno della vita musicale ci viene
tra parte del mondo esercitava comunque un fascino non lieve. I musicisti rivelato con ritmo quasi teatrale da una pagina dei Thmes avec variations
della generazione pi giovane si troveranno presi tra fascinazione e diffi in cui Karetnikov rievoca una visita compiuta da Luigi Nono allUnione
denza, e vivranno questa contraddizione con intensit pi o meno grande dei Compositori: *"**
anche perch una reale conoscenza della musica dellOccidente continue
r a essere ufficialmente contrastata. Maria Judina mi chiam al telefono: Kolia, Luigi Nono a Mosca! Si tro
va in questo momento allUnione dei Compositori. Ci vada immediatamente.
La storia della generazione di musicisti entrata in scena negli anni del
Ha sentito parlare di lei e di Denisov e desidera incontravi. Si metta daccodo
disgelo destinata a svilupparsi in unepoca successiva, che riconoscia con lui per un incontro qui da me. Venni a sapere in seguito che allUnione
mo oggi tra le pi inquiete e contradditorie ad onta di tutte le apparenze. dei Compositori si erano preparati con grande cura per questa visita e che Kren-
nikrov dopo aver riunito le sue truppe avrebbe tenuto un discorso del genere :
Tremate! Non si tratta di uno di quegli stranieri di servizio che tante volte
La normalizzazione abbiamo visto sfilare tra i nostri muri. Quello che sta per arrivare un vero
nemico: membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano,
Allesposizione di arte contemporanea svoltasi nel 1962 nella sala del il genero di Schnberg e un vero avanguardista. Allerta quindi! Quando en
Maneggio, Nikita Chruscv aveva dato in escandescenze: lo scultore Er trai nella sala da ricevimento delle commissioni straniere dove Luigi stava ascol
nest Neizvestnij e i pittori Ilja Kabakov, Vladimir Jankilevskij e Beljutin tando delle registrazioni dei nostri corifei, gi erano stati espulsi dalla sala
Denisov e Schnittke.
si erano visti coprire dinsulti ed erano stati trattati come dei mascalzoni.
Si stava ascoltando una registrazione. Verso la met del primo movimen
Che le cose non andassero bene e il processo di liberalizzazione della cul to Luigi fece interrompere e rifiut categoricamente di proseguire nellascol
tura stesse subendo una brusca frenata lo si comprese ancor meglio con to malgrado le assicurazioni di Scedrin che lessenziale doveva ancora ve
le reazioni suscitate dallesecuzione della Tredicesima Sinfonia di Sostakovic, nire. Si pass a Sviridov e la reazione di Nono fu esattamente la stessa.
ma il peggio doveva ancora venire. Nel 1963 il poeta Josif Brodskij venne In quel momento il responsabile della commissione straniera mi sussur
arrestato con laccusa di parassitismo e internato in un ospedale psichia r allorecchio che il segretario dellorganizzazione mi pregava di andare
trico. Sottoposto a perizia medica e giudicato sano di mente venne messo immediatamente da lui. Mi scusai e uscii per raggiungere lufficio che mi era
sotto processo e condannato a cinque anni di confino e di lavori forzati. stato indicato.
Il processo fece epoca non solo perch ad appellarsi contro le sentenze Il segretario era pallido come uno spettro... davanti a lui tre telefoni squilla
furono Anna Achmatova, Tvardovskij e Sostakovic, ma soprattutto per vano in continuazione .... S... S... E nella sala... Sta ascoltando... S...
Oh, un yero incubo! Non sappiamo pi cosa fare! S... S... Certamente.
ch la scrittrice Frida Vigdorova riusc a far pervenire ai giornali stranieri S... S... E nella sala che ascolta... S, certamente... Oh! Ma cosa faccia
la relazione completa del processo. In tutto il mondo si poterono leggere mo? Ha detto che Sviridov era della... Ila detto che Kabalevskij era della...
quelle grottesche requisitorie che, raccolte da Efim Etkind, diventeranno Ha detto che Aram Ilic... S, che anche Khacaturjan era della... S... Sar
un documento famoso con il titolo Josif Brodskij - Procs dun pote. fatto. S... S... nella sala che ascolta... Che possiamo fare? Oh! S, S...
Nellottobre 1963 Chruscv costretto alle dimissioni e gli subentra C Scedrin... qui davanti a me... Glielo dir, senzaltro, glielo dir...
Breznev con limpegno di gestire la normalizzazione. La strategia gi Allindomani, a casa di Maria Judina, il responsabile del dramma in mani
tutta in quella parola: si deve senza traumi tornare alla normalit poich che di camicia andava su e gi per la stanza tenendosi la testa fra le mani
lorganismo sostanzialmente sano, ha solo attraversato un periodo di tur e gridando in francese: Ma perch sono venuto in questo paese? Che cosa
bolenza. La restaurazione che indossa i panni farisaici e paternalisti del faccio qui? un incubo, una casa di matti! Non ci capisco pi niente! Avrei
buon senso la pi odiosa, perch incoraggia incondizionamente la me fatto meglio a restarmene tranquillamente a Venezia! Che perdita di tempo!
A che pr tutto questo! Non riesco a capire! Ho chiesto a Khrennikov di
diocrit e il conformismo. Queste saranno infatti le qualit ufficiali del
organizzarmi un incontro con Sostakovic e lui mi ha detto che Sostakovic
let di Breznev, ed quindi perfettamente comprensibile che subisca un si trova in questo momento a Leningrado. AllUnione apro per caso la por
notevole incremento la cosidetta doppia cultura: da un lato quella uf ta di un ufficio e ci trovo Sostakovic! Chiedo di vedere Rozdestvenskij e
ficiale con il suo triste corteo di mediocrit e conformismo, dallaltro Khrennikov mi dice che si trova allospedale perch si rotto una gamba.
quella del dissenso, che perfino nelluso dei suoi strumenti rivela il Telefono a casa sua e mi risponde proprio lui! Cosa vuol dire tutto ci?.
suo carattere alternativo. Lo strumento pi tipico dellaltra cultura
infatti il samizdat che letteralmente significa edizione in proprio ter
mina rhe d nnnonf imniramentp n CnQizrlfll- lprlizinnp di Tmna-
Schnittke Chiantnt'nnni di musica

Khacaturjan, Sviridov, Kabalevskij e laccorto Scedrin vengono presentati che innamorato della letteratura di quel paese che tracce cos profonde
in questa rievocazione come lassise dei compositori ufficiali; non sono ha lasciato nel suo. Scriver unopera su l'Ecume des jours di Boris Vian,
i soli ovviamente, ma hanno delle buone ragioni, e non solo ideologiche, diverr conoscitore cos esperto delle sonorit di Debussy che a lui verr
per tenere i giovani pi audaci ai margini. Si anche visto che durante affidato lincarico di orchestrare il giovanile e dimenticato Rodrigue et Chi-
la visita di Nono, Denisov e Schnittke erano stati allontanati dalla sala. mene, del quale per tanti anni hanno favoleggiato gli studiosi dellautore
Sono loro i nuovi e avversati protagonisti della musica sovietica, e a quel del Pellas. f>
lepoca siamo agli inizi della normalizzazione brezneviana il cre Debussy e Boulez, le tecniche seriali come mezzo per raggiungere il mas
do dodecafonico condiviso da tutti i giovani ribelli con un fervore simo nitore della struttura, limpulso drammatico e la delicatezza della ta
dichiarato apertamente da Schnittke: Per un certo periodo il serialismo volozza impressionista, le accensioni liriche di un melos tipicamente russo,
fu per me un principio molto dogmatico [...] Fu una specie di atteggia aperture culturali cosmopolite e patriottismo. E comprensibile che con que
mento stoico da parte mia. sti connotati un musicista come Denisov non avesse negli anni di Breznev
Si suole indicare ne soleil des Incas, composto da Denisov nel 1964, la vita facile, e come se non bastasse non voleva saperne di iscriversi al
la prima importante partitura seriale scritta nellUnione Sovietica, ma la partito. I segni di quellinflessibilit sono ben evidenti in una descrizione
cosa vera solo in parte. Tra le prime partiture seriali di Volkonskij e que della vita musicale di quegli anni che assomiglia a una requisitoria:
sta bella cantata di Denisov, che si ispira con molta originalit allammira-
tissimo modello del Marteaujans maitre di Boulez, si inseriscono le opere Ai personaggi ufficiali i conformisti non davano ombra, erano infatti musi
di esordio dellestone-Arvo Prj^ che gi nel 1960, in un brano sinfonico cisti del loro stesso livello, la cui musica viene immediatamente dimenticata
intitolato Necrologio (per le vittime dellultima guerra), aveva adottato la dal pubblico. Quando per si aveva a che fare con qualcuno dotato di una cer
tecnica seriale, ripresa lanno successivo nelloratorio II corso del mondo. ta personalit, allora nasceva un problema di rivalit. Si sentivano molto offesi
Nella produzione di questo alacre compositore baltico le opere si succedono perch la maggior parte dei musicisti insigniti del titolo di Artista del popo
per alcuni anni seguendo la linea seriale; poi, allimprovviso, il silenzio. Una lo, del Premio Stalin e Lenin, quasi mai venivano invitati allestero per qual
crisi profonda travaglia il musicista, che si riconosce fondamentalmente che concerto. A quellepoca noi ricevevamo quasi ogni mese degli inviti per
assistere alle nostre prime esecuzioni. I compositori ufficiali ne erano esacer
estraneo ai propri mezzi stilistici. Una solida fedeReligiosa e lo studio dei
bati, poich si ritenevano grandi artisti destinati a rappresentare ovunque la
grandi polifonisti franco-fiamminghi sono glfeTementi attraverso i quali musica sovietica. Avevano il potere nelle loro mani e quasi mai venivano invi
si attuer fa rinascita. Lrvo Prt conosciuto in tutto il mondo come au tati allestero. La loro musica veniva eseguita ogni anno nella sala grande del
tore della Passione Secondo San Giovanni o del Miserere nasce proprio dal Conservatorio di Mosca, in un concerto molto elegante con i migliori interpre
rifiuto di un linguaggio estraneo e dalla singolare invenzione di un mini ti e le migliori orchestre, ai quali quelle esecuzioni venivano imposte. Ma
malismo intriso di sentimenti religiosi, in cui il medioevo cristiano'^Tso- Vladimir Zacharov, il direttore della sala del Conservatorio, mi ha raccontato
stituisce allOriente, cui si ispira Tminimalismo americano. con quali difficolt riusciva a riempirla: erano quasi tutti soldati, ai quali la
Il primato diJDemsov quindi una priorit nel segno della congeniali partecipazione al concerto veniva imposta. Ci sono andato qualche volta per
t. Le soleil des Incas rivela immediatamente le doti peculiari del composi curiosit ed era vero: la sala era piena di soldati.
tore: un uso magistrale e intensamente lirico della voce e la capacit di
creare tessiture strumentali agili, eleganti ed essenziali ove la preziosit Il 5 marzo 1966 moriva Anna Achmatova. Gli ultimi anni della grande
dei timbri si sposa a un rigore della concezione achitettonica che pi mit poetessa erano stati accettabili; dopo tante vessazioni le autorit le aveva
teleuropeo non si potrebbe immaginare. Questi due versanti sono ricono no concesso addirittura di compiere un paio di viaggi allestero, in Italia
scibili nella maggior parte delle composizioni di Denisov, che rivela fra e in Inghilterra, dove era stata festeggiatissima. Le sue poesie continuava
laltro una spiccata propensione per gli organici cameristici. La Musica ro no per a circolare poco ed era ben vivo il ricordo di quando essere trova
mantica per oboe, arpa e trio darchi (1968), il Trio per archi (1969), il Quin ti in possesso di un volume dei suoi versi poteva voler dire esser tratti
tetto per clannetto e archi (1987) e la Sinfonia da camera (1982) figurano in arresto.
tra le pi belle realizzazioni della musica da camera russa degli ultimi de Il Requiem, la commovente raccolta di poesie in cui si evocava lo stra
cenni. Viene dalla Siberia, Denisov, e dai genitori, fisico il padre, medico zio delle madri russe in attesa davanti alle carceri in cui venivano detenuti
la madre, ha ereditato una propensione spiccata per il rigore scientifico. e non di rado giustiziati i loro figli, naturalmente non era stato pubblicato
Gli anni di apprendistato li divide tra la matematica e la musica con una nellUnione Sovietica. Era uscito su una rivista a Monaco di Baviera nel
tenacia che rammenta la durezza della terra dorigine; ma il siberiano De 1963, ma per leggerlo ufficialmente i russi avrebbero dovuto aspettare fino
nisov anche un classico esemplare di quella cultura russa che considera al 1987 quando usc contemporaneamente sulle riviste Oktjabr e Ne-
indispensabile il rapporto con lEuropa. Da solo impara il francese, per- va. Per anni dunque Requiem circol attraverso i canali privati del samizdat,
Schniuke
Quarantanni ili musica

e in questa forma lo lesse Boris Tiscenko, il quale parecchi anni dopo cos Lintento del compositore non solo quello di essere allaltezza della
avrebbe rievocato sulla Pravda il suo incontro con la poesia della Ach- parola poetica dellAchmatova, ma soprattutto di comporre quella trage
matova: Allinizio degli anni Sessanta conobbi Cirel Spincson, un geolo dia collocandola nellaura della storia. Prima ancora dellintonazione dei
go molto colto che in seguito ad accuse assurde aveva trascorso 18 anni I rammenti-motto il Requiem si apre con un preambolo in prosa recitato
in campo di concentramento. Fin dal 1926 era stato in buoni rapporti con da una voce su nastro magnetico: Nei terribili anni della ezovscina ho
Anna Achmatova. Fu lui a pretendere che musicassi il Requiem ed io co trascorso diciassette mesi a fare la coda presso le carceri di Leningrado....
minciai a scrivere la musica. Josif Brodskij mi fece conoscere la Achmato Gli archi tengono immobili e pianissimo i loro suoni e leffetto sar quel
va e quando le domandai il permesso di musicare il suo Requiem rispose: lo di proiettare la vicenda in un tempo diverso, pi lontano e pi interio-
Scriva quello che vuole. Attentamente esamin il testo che avevo con rc, dove la storia si sacralizza, diviene liturgia. Dopo quelle battute immobili
me e vi fece qualche annotazione. Tiscenko non fece in tempo a mostra che si ergono come un arco funebre, pu iniziare la rapsodia delle rievoca
re alla Achmatova il suo lavoro poich la partitura del Requiem fu ultima zioni e delle riflessioni. Sono orizzonti aspri e desolati quelli in cui la mu
ta sei mesi dopo la morte della gran dama della poesia russa, ma sica di Tiscenko immerge i versi dellAchmatova, e bisogna convenire che
quandanche fosse riuscito avrebbe potuto al massimo offrirgliene una let la parola poetica trova in questa partitura un mirabile prolungamento del
tura al pianoforte. Quei versi e quella musica avrebbero dovuto attendere le emozioni che ha saputo far nascere. Valga fra i molti lesempio offerto
per una ventina danni la loro rivelazione. Nel 1989, ormai in pienapere- dal numero tre, dove i versi rievocano la scena dellarresto:
strojka, a Leningrado furono indetti grandi festeggiamenti per celebrare
il centenario della nascita della Achmatova. I versi del Requiem, come si Ti hanno portato via allalba,
visto, non erano pi clandestini e in quelle celebrazioni la partitura di 10 ti venivo dietro, come a un funerale,
Tiscenko pot finalmente venire eseguita suscitando emozioni e ammira Nella stanza buia i bambini piangevano,
zione. Lopera monumentale, quindici numeri che ricalcano fedelmente il Sullaltarino il cero sgocciolava.
tracciato dei versi, veniva a configurarsi come la sfida postuma che negli Sulle tue labbra il freddo dellicona.
anni di Breznev un giovane compositore aveva lanciato nel portare alla lu 11 sudore mortale sulla fronte... Non si scorda!
ce, con tutta la forza della trasfigurazione lirica, la tragedia che aveva col Come le mogli degli strelizzi, ululer
Sotto le torri del Cremlino.
pito un intero popolo. La partitura di Tiscenko anche un documento
quanto mai interessante della condizione in cui si trovava il linguaggio mu Desolazione e angoscia sono narrate da un lungo solo dello strumento
sicale nellUnione Sovietica degli anni Sessanta. Non c alcuna speciale al quale ajkovskijTStrvinsk'y e Sostakovic avevano insgnato gli accenti
audacia in questa bella partitura, ma un notevole sentimento di indipen della malinconia e del mistero: il fagotto.^ E in sguito TaVocecTl soprano
denza che consente all autore di coniugare tra di loro istanze diverse, anti intona il suo* desolatoracconto accompagnata soltanto dal controcanto del
che e moderne. Punto di partenza dellintera costruzione un uso della se fagotto. I ritmi di questo Adagio producono pulsazioni angosciose co
rie dodecafonica che rammenta le procedure di Webern. Le due voci soli me se allinterno del fraseggio del Lamento si insinuassero visioni di
ste, tenore e soprano, intonano tre frammenti melodici, Requiem, Stabat una crudelt lancinante, contrappunti improvvisi e subito svaniti.
Mater, In memoriam, che corrispondomo alle tre parti dellopera. Ciascuno Il Requiem di Tiscenko rivela molto bene la condizione del musicista
dei tre frammenti si basa su un motivo di tre suoni che forma una costella sovietico progressista negli anni Sessanta. Ancorch vietata e osteggiata
zione di intervalli di seconda e terza maggiore. La costellazione si ritrova la cultura dellOccidente ormai sufficientemente nota; potr essere og
identica in ciascuno dei tre frammenti, ma il gioco delle trasposizioni e getto di infatuazioni passeggere, ma praticamente impossibile che si ri
delle imitazioni fa s che con i tre frammenti si abbia lenunciazione del to solva in un feticismo della tecnica. Ci sono motivi esistenziali e civili troppo
tale cromatico, ovvero una serie dodecafonica ricca di simmetrie interne. urgenti e minacciosi perch ci possa accadere, e i versi dellAchmatova
Quasi tutta la partitura si riconduce alla struttura enunciata allinizio dai testimoniano lesigenza di volgere il pensiero compositivo verso un impe
frammenti-motto, ma entro questo impianto strutturale rigoroso Tiscenko gno per il momento solo interiore. Spesso si scrive per il cassetto, ma ci
introduce una grande variet stilistica, che con molta flessibilit fa comparire non impedisce che quelle musiche sigillate posseggano una forte e tragica
sequenze di cluster, microintervalli, passaggi con altezze indeterminate, tria eloquenza.
di, passi liberamente atonali, tratti in stile folclorico, citazioni liturgiche e an La normalizzazione cerca di invitare:-aHa-distensione ma la risposta
tiche tecniche contrappuntistiche. Ecco che la lezione seriale non pi un dei musicisti si fa tragica e pi cupav Sostakovic^bmpone nel 1968 con
presupposto dogmatico a cui assoggettarsi ma soltanto un principio unificato la sua Quattordicesima Sinfonia unopera dominata da cima a fondo dal
re, capace di accogliere, rendendoli stringati ed efficaci, gli spunti di unin pensiero della moltlFTe opere che scriver negli ultimi anni mostrano
venzione personale e di una tradizione stilisticamente varia e composita. nfl ctrckY\r(f* nn xrrxltr imniotnVA in trarvir*!-*** /AnfAmnlo^iAnl TXit*o
Schniuk v (J th m n il'iin n t d i m u s ic a

dossalmente proprio quando vive questo desolato epilogo Sostakovic irra le energie centrifughe che Io distruggeranno: trilli, oscillazioni microto
dia un influsso pi che mai intenso sui giovani musicisti. Quelle onde tra nali, improvvise e violente alterazioni dinamiche. Il cammino verso la di
giche si propagano al Requiem di Tiscenko, che fu tra gli allievi prediletti sintegrazione si configura quindi come un passaggio graduale dalla
del maestro, e in maniera ancor pi penetrante alle creazioni solitarie di concentrazione alla dispersione, in cui i procedimenti distruttivi sono rap
Gaiina Ustvolskaja, altra allieva sommamente ammirata dal maestro. C presentati dallo sfaldamento polifonico e ritmico, dal collasso del tempo
per unaltra compositrice che pur senza appartenere alla sua scuola fu e dal dilagare delle pause, dalla dispersione stereofonica delle quattro fon
fortemente incoraggiata da Sostakovic: Sofija Gubajdulina. Anche questa ti sonore e dalla dilatazione estrema dei registri. Lanalogia tra questo quar
musicista, divenuta col tempo una delle voci pi ammirate della musica tetto della Gubajdulina e tante opere analoghe che si possono trovare in
del suo Paese, conquist indipendenza e originalit verso la fine degli an Occidente in quegli anni non deve per trarre in inganno. Il negativo di
ni Sessanta, dopo aver svolto fino in fondo lapprendistato seriale. cui questo quartetto lo specchio non tanto un concetto filosofico o
GU esordi di Sofija Gubajdulina sono spiritualmente molto prossimi al una dimensione genericamente esistenziale quanto piuttosto il diario fe
la funerea desolazione delle ultime opere di' Sstkvi^I2^ dele di una condizione vissuta giorno per giorno, di quella condizione che
a Menfi per mezzosoprano, coro maschile e orchestra utilizza liriche del- ci stata rivelata dalle Memorie di Nadezda Mandelstam, che riteniamo
lantico Egitto, tradotte in russo da Anna Achmatova e Vera Potapova, i veri Annali della storia recente di quel paese.
che derivano in gran parte da iscrizioni funerarie. Scritta nel 1968 ed ese Al sentimento tragico della vita del Quartetto n. 1 fa per da contrap
guita nel 1970 alla radio di Praga, Notte a Menfi avrebbe dovuto attendere peso unaltra composizione nata anchessa nel 1971, dove con maggiore
anchessa gli anni della petestrojka per essere ascoltata nellUnione Sovie chiarezza si afferma quel principio dellopposizione binaria che gi tralu-
tica. Oggi noi la consideriamo la prima importante testimonianza dellar ceva nella cantata Notte a Menfi. Il titolo, emblematico, Concordanza e
te di Sofija Gubajdulina, poich vi emergono i primi accenni di un pensiero lorganico cameristico, un quintetto di fiati e un quartetto darchi con le
che tende alla identificazione tra strutture musicali e categorie etico percussioni che fanno da cerniera, consente alla Gubajdulina di condurre
filosofiche. La contrapposizione tra la voce del mezzosoprano e il coro ma agilmente il suo primo esperimento di drammatizzazione della scrittura
schile nettissima: il cammino della voce solista lirico, disteso, prossimo strumentale secondo schemi di ben calcolate antinomie. Il concetto di con
talvolta alle cadenze liturgiche; quello del coro, registrato su nastro ma cordanza presuppone il suo opposto, ovvero quello di discordanza, e
gnetico e proveniente dal lato della sala opposto al palcoscenico, aspro, queste due fondamentali opposizioni generano due categorie. Da un lato
quasi sempre parlato e stagliantesi sullo sfondo ruvido delle percussioni. si ha la serie concordanza-azione-melodia con legato- intervalli stretti-
Le ragioni della vita e della morte si fronteggiano dunque in una opposi monoritmia-tessitura continua-testo determinato, dallaltro discordanza-
zione radicale che oppone anche le categorie del soggetto e delloggetto, controazione - staccato-intervalli ampi- poliritmia-tessitura frammentata-
dellinterno e dellesterno. Si tratta per ora di un abbozzo soltanto, ma testo aleatorio. Dallopposizione e dallintreccio di queste due serie na
gi si vede bene come ciascuno dei due mondi si articoli secondo ben dif sce un disegno di vera e propria drammaturgia strumentale, in cui si pu
ferenziate caratterizzazioni musicali. Nellondata di nero pessimismo che riconoscere la mimesi di due opposte e complementari categorie spiritua
in quegli anni sommergeva la musica sovietica, quella della Gubajdulina li: il controllo razionale della struttura e limpulso verso lazione tipico
rischia di inabissarsi, e a testimonianza di questo precipitare verso il nega dellOccidente, e la contemplazione statica e lintuizionismo sopra-razionale
tivo bisogna menzionare il Quartetto n. 1 per archi composto nel 1971 ma dellOriente. Essendo nata e cresciuta in Tataria da madre russa e padre
eseguito per la prima volta soltanto nel 1979 a Colonia. Obiettivo di que di origine islamica, Soja Gubajdlma. si sempre sentita alla confluenza
sta partitura quello di essere una metafora della distruzione e dell asso di due civilt, e questa consapevolezza ha saputo conservare ed esprimere
luta impossibilit di qualsiasi comunicazione. nella sua musica. Lopera in cui questa sintesi viene espressa pi ampia
Tutto ci realizzato con procedure in cui con molta discrezione si fa mente Lora dell'anima, una complessa e monumentale partitura le cui
appello alle risorse del teatro musicale. Il Quartetto in un unico movi numerose versioni occupano un arco di tempo che va dal 1974 al 1980.
mento, vi si riconosce per una struttura tripartita che consente di artico La massa orchestrale formata da alcuni strati che si sovrappongono e
lare in tre fasi successive il mimo-dramma dellincomunicabilit dei quattro si personalizzano come attori di un dramma. Il gruppo degli ottoni, quan
musicisti, i quali devono, seguendo le indicazioni della partitura, allonta to mai esteso, risulta violento e aggressivo, spesso corifeo di musiche di
narsi progressivamente fino a trovarsi lontanissimi, confinati nei quattro consumo che si pongono come emblemi della violenza e della volgarit.
angoli del palcoscenico, di dove non possono pi n udirsi n compren Questa identificazione del banale musicale con le energie del male e della
dersi. La mimesi della perdita della comunicazione realizzata come un ditruzione rivela il forte influsso che ebbe su Sofija Gubajdulina, proprio
percorso il cui punto di partenza un unisono dei quattro strumenti. Si nel 1974, la rivelazione della Prima Sinfonia di Schnittke, ma anche la te
tratta per di un unisono che contiene ed evidenzia come sintomi febbrili nace sopravvivenza in Russia di quella tendenza a mettere in scena musi-
Schnittkc (Juarant'anni di musica

calmente il male, che da Gustav Mahler si riversa nellopera di Sostakovic. sione ed significativo che la fine degli anni Sessanta sia caratterizzata
Il teatro strumentale della Gubajdulina per eticamente alquanto pi chi una serie di nuove apparizioni. A queste ultime appartiene-quella di
complesso; le percussioni acquistano quelle valenze magiche e rituali che un compositore giovanissimo dal talento esplosivo:vAkksandr KnaifelvEs-
le trasformano nelle voci mistiche studiate con tanto acume da Marius scndo nato nel 1943, allinizio degli anni Sessanta Knaifel si trova a svol
Schneider, ed su questo orizzonte timbrico che lautrice fa risuonare al gere il ruolo un po scomodo dellenfant prodige. Ha compiuto studi ec
cuni dei suoi accenti pi sensibili, arrivando ad attribuire ai timpani la cellenti a Leningrado e a Mosca dove ha studiato anche il violoncello nel
funzione di un oracolo. La schiera degli strumenti positivi si completa con la classe di Rostropovic. Allammirazione profonda per Sostakovic affian
gli archi, lasiatico chang e la voce femminile. Azione e controazione, ag ca una fertile amicizia coi musicisti moscoviti pi progressisti (Volkonskij,
gressione e meditazione, Oriente e Occidente si contrappongono in un Denisov, Gubajdulina, Schnittke) e nel 1966, a soli ventitr anni, in
gioco minaccioso di sopraffazioni e resurrezioni e nel sublime finale lirico grado di proporre con II fantasma di Canterville unopera da camera dal
la voce del mezzosoprano accompagnata dal chang intona i versi di Mari lomonimo racconto di Oscar Wilde, che pur rivelando un consistente de
na Cvetaeva, dando vita a uno degli episodi pi ispirati della musica di bito nei confronti di Sostakovic mostra in ogni episodio un raro senso del
Sofija Gubajdulina. teatro. Unimmaginazione timbricamente incontenibile e una ritmica fles
Questo principio di un dualismo etico capace di tradursi in un teatro sibile e scalpitante risultano capaci di estrarre, da unorchestra da camera
strumentale continuer a influire nelle opere successive, e ne sono chiara quanto mai esigua, effetti grandiosi e suggestivi. Colpisce in questopera
testimonianza titoli come Vivente-non vivente., Rumore-silenzio, Chiaroscuro, prima di un compositore ventitreenne il senso spiccato dellironia, che
Giardino della gioia e della tristezza, Pari e dispari, Pro et contra, Stimmen- nellatto di calcare la mano sugli effetti sonori sa anche collocarli oppor
Verstummen. Ma nel teatro strumentale implicato un altro valore che non tunamente in cornice creando unabile sequenza di tableaux, uno dei
sfuggir a Sofija Gubajdulina. Il gesto del suonare uno strumento non quali, la notevole Passacaglia per organo che vorrebbe indicare il doubl
solo un elemento spettacolare, come gi avevano rilevato Stravinsky e Pro- sonoro del fantasma, si giustamente conquistato una posizione autono
kofev; esso si compone in una liturgia dai forti valori simbolici. Ancora ma nel repertorio concertistico. Ascoltando quelle sonorit brillanti e de
una volta regredendo agli orizzonti di Marius Schneider, Sofija Gubajdu bordanti, quei ritmi cos ben squadrati ed efficaci, nonch la fluente
lina in grado di investire il fenomeno musicale nella sua globalit con invenzione melodica, si ha limpressione di trovarsi di fronte a un compo
una luce nuova. sitore animato da una rara facilit di mano, un talento istintivo e sensuale
Nascono cos le Liturgie strumentali, ove non solo gli organici del per il quale la musica rappresenta il pi spontaneo dei giochi. E probabile
lorchestra e i gesti degli esecutori si inscrivono in un orizzonte simbolico che Knaifel possegga queste qualit, e la musica per il balletto Medea,
in cui domina il disegno della croce, ma i componimenti stessi tendono scritta nel 1968, sembra a un primo ascolto confermare tale impressione.
a raggrupparsi in capitoli di una fantastica liturgia. Nellopera della Gu Lorganico piuttosto inusuale comprende 4 controfagotti, 8 corni, 4 trombe,
bajdulina si pu ravvisare un Proprium missae formato da tre concerti 4 tromboni, tuba, 4 timpani, grancassa, tam tam, 2 arpe, 24 violini (divisi
intitolati Introitus (per pianoforte e orchestra), Offertorium (per violino e in 3 gruppi) e 9 contrabbassi. Con questa massa di fiati e una tavolozza
orchestra), Detto 11 (per violoncello e orchestra che sta in luogo del Com timbrica dai colori cos violentemente contrapposti, Knaifel crea una scrit
munio) e un Ordinarium missae formato dai cinque movimenti della tura a blocchi dura e aggressiva, spesso aspra e lancinante. I blocchi sono
sonata per violino e violoncello Radujsia (Gioisci). ri sono formati da grandi scansioni sincroniche dei vari strumenti, ma
Alcuni di questi lavori hanno incontrato un successo mondiale, ma al allinterno di ogni blocco pulsano metri di sofisticata complessit, che por
di l della loro sincera e commovente bellezza non dovrebbe essere trascu tano allestremo una tendenza che ha i suoi precedenti pi significativi
rato lordine saldissimo e il sistema di valori in cui quelle partiture si in in Stravinsky, in Bartk e nella Ustvolskaja. Limmaginazione sonora di
scrivono, poich si tratta probabilmente del tentativo per ora pi riuscito Knaifel a contatto con lantico tema teatrale di Medea diviene addirittu
di ritrovare una fondazione etica alloperare musicale. ra incandescente, ma in tutta quella violenza fonica e ritmica si avverte
La normalizzazione di Breznev prosegue nel suo corso e anche que il rovello di una intellettualissima tendenza stilizzatrice che avrebbe pro
sta volta la musica sembra beneficiare di una speciale disattenzione; pu curato nel volgere di qualche anno svolte inaudite.
accadere cos che nel 1966 ci sia lo scalpore dei processi a Sinjavskij e Da Una riflessione alquanto pi dialettica sul rapporto tra la tradizione cul
niel e che nel 1967 Pierre Boulez approdi a Mosca con lorchestra della turale dellOccidente e altri dat^.4)|pnali, pi interiori, si verifica
BBC dirigendo in un concerto trionfale Schonberg, Berg, Webern e il pro in quegli anni nellopera di'(Valentin Silvestro^). Nato nel 1937 a Kiev
prio Eclat. Linfiltrazione di elementi propri del linguaggio delle avanguardie non decise subito di dedicarsimten^^ comp regolari studi
occidentali ormai un fatto compiuto e la fase del fervore neofita si avvia di architettura e cominci a lavorare allistituto dei lavori pubblici di Kiev,
nei mmnositnri soviet ini fll derlinn- si va in rerra rii lina nmnria A\rrn*r\. studiando contemporaneamente la composizione. Ad ascoltare oggi la pri-
Schniltkc Quartini anni di musica

ma delle sue tre sonate per pianoforte si resta attoniti. Una musica in pia pix>ducono gesti incantatori. In Eschatophonia questa opposizione si precisa
nissimo giunge da chiss quali lontananze: note isolate piene di echi, dol lino allidentificazione: le strutture concettualizzate, ovvero il post-weber-
cissime e insinuanti, ghirlande lievi e alate scaturite da qualche misteriosa nismo, si contappongono alle sonorit primordiali del mistero. Ecco co
reminiscenza skrjabiniana. Siamo nel 1960 e un modo siffatto di sfiorare me, facendo appello a una classica opposizione Oriente-Occidente gi tante
il pianoforte da parte di un compositore di ventitr anni ha dellinaudito: volte incarnatasi nella musica russa, Silvestrov in grado di dare una sua
un contemplativo attardato che ignora completamente la storia? Le dichia personalissima risposta al problema serialismo integrale/aleatorismo che
razioni poetiche di musicisti del genere hanno un tono patetico o arrogan proprio in quegli anni travagliava le avanguardie occidentali. Ad appro
te, sostanzialmente sprovveduto, ma non il caso di Silvestrov, che a pro fondire il rapporto tra culturale e misterioso Silvestrov si sarebbe
posito della sua Sonata dichiara: Voglio che si esegua questo brano con dedicato con grande impegno nel 1971 scrivendo, con Drama, unopera
la sordina dallinizio alla fine. Voglio che lintero brano produca limpres in cui lorizzonte del compositore ucraino viene definito con nuova pro
sione di un suono armonico. Lho composto molto tempo fa, come reazio fondit. Drama, con i suoi 40 minuti, deriva dalla somma di due sonate
ne controlla musica martellata. Volevo comporre un brano che non si e un trio; il primo movimento di questopera tripartita coincide con una
imponesse perentoriamente lTscoltatore, che non pretendesse di confic sonata per violino e pianoforte, il secondo con una sonata per violoncello
cargli nel cervello. A quellepoca avevo bisogno di scrivere una musica e pianoforte e il terzo con un trio che impegna finalmente tutti e tre gli
del genere; poco dopo lho rifiutata. Adesso per lho riscoperta, sempli strumenti. Quella che inizia con Drama una singolarissima evocazione
ficata e tagliata. Da una dichiarazione del genere emergono tratti che del passato, uno studio quasi proustiano della memoria musicale. Lopera
si riveleranno via via distintivi della personalit di Silvestrov; lidea un in un certo senso piuttosto teatrale, piena di consapevoli arcaismi e ten
po mistica della musica come destino, nel crearla, ignorarla e riscoprirla, ta di comporre varie fasi dello sviluppo storico in un singolo testo. A do
la concezione piuttosto mistica anchessa dellintero brano come un minare sono le parti dallapparenza aleatoria, quelle appartenenti al versante
suono armonico, ovvero come un grembo misterioso in cui si agita lintera del mistero, ma il termine aleatorio non rende sufficientemente giustizia
vicenda, e lintenzione polemica contro la cultura dellOccidente, respon a questa scrittura delicata e inafferrabile, dalla quale tralucono visioni che
sabile in questo caso di aver prodotto una musica martellata. Su questa giungono sul filo di inaspettate armonie. Le armonie sono daltronde il
polemica, vissuta per come una sofisticata dialettica, si svilupper lori tratto distintivo dellaltro versante, specialmente nella parte del pianofor
ginalissima parabola creativa di Silvestrov. Affinch la polemica sia fertile te, ove abbondano le triadi e le ottave, i disegni scalari a gli arpeggi. E
bisogna impossessarsi degli strumenti della parte avversa, e infatti i com evidente che nella tessitura sottile di Drama lopposizione comincia a ce
ponimenti di esordio di Silvestrov sono caratterizzati dalla giustapposi dere alla contiguit, ed proprio da questa integrazione quasi alchemica
zione e dallincrocio di tecniche diverse, rappresentanti differenti scuole delle due dimensioni che prende lavvio il progetto di Silvestrov. Dai gio
di pensiero. La vicenda comincia nel 1961 con un quintetto per archi e chi della memoria sortiscono creature alle quali conviene il nome di alle
pianoforte in cui lintreccio di piani diatonici e cromatici sortisce una se gorie. La rimenbranza dunque larte di connettere allegoricamente le
rie di effetti abilmente dissonanti. Il gioco delle opposizioni si fa pi sfu immagini del passato, ma in questo gioco sottile, fatto di contesti che mu
mato e misterioso nei successivi Triada per pianoforte (1961)^ e nel trio per tano ogni volta, quasi non possibile distinguere ci che proviene dal passato
flauto, tromba e celesta (1962). C quaIcsa*HTihaf?errabile e allusivo in e ci che invece si inoltra nel futuro. E attraverso limmaginazione allego
questa musica che fin dalle prime apparizioni attrasse lattenzione degli rica che il passato si connette al futuro, la reminiscenza allinvenzione, e
ascoltatori. Silvestrov divent per lOccidente una delle voci pi interes i contesti riformulano ogni volta il significato del testo. Di qui quel carat
santi dellUnione Sovietica e i grandi interpreti occidentali guardarono al tere quasi sempre lieve e impalpabile che caratterizza la musica di Silve
la sua musica con unattenzione di cui sono prova i lavori successivi. Nel strov; di qui anche quella sensazione di smarrimento temporale che nasce
1964 nasce Misterium per flauto e 6 gruppi di percussioni destinato a Se da un ascolto in cui figure antiche si riaffacciano trasmutate nella loro so
verino Gazzelloni e nel 1966, su commissione della Fondazione Kousse- stanza timbrica e armonica.
vitzky, la terza sinfonia, Eschatophonia, che verr tenuta a battesimo da Come primo sostanzioso approdo di questa sintesi alla quale tende lo
Bruno Maderna a Darmstadt nel 1968. perare di Silvestrov vorremmo indicare il quartetto per archi composto nel
Skrjabiniano fin nel titolo, Misterium inaugura esplicitamente il princi 1974, poich si tratta di unopera non bella soltanto ma caratterizzata dal
pio poetico dellopposizione delle culture: da un lato c il pensiero for possesso di ben consolidate certezze. In primo luogo si nota la scomparsa
malizzante, ovvero lo strutturalismo/dall altro le ragioni del mistero intese di qualsiasi elemento aleatorio a beneficio di una scrittura totalmente no
come libera gestualit, che espressione delle forze incantatone. Allarte tata, salvo talune parti non in battuta dove per gli strumenti eseguono
dell Occidente intesa come mimesi e concettualizzazione, Silvestrov con liberamente dei passi scalari. Lespediente mira semplicemente a far inte
trappone un mondo interiore popolato da energie misteriose e libere che ragire zone di maggiore fluidit entro una dimensione pi precisa, ma ci
Schniuke (Jniinint \inni di musica

in cui consiste lattrazione maggiore del quartetto il percepire la scrittu di compositori. A causa della spoglia semplicit dei suoi ritmi sarebbe in
ra tonale articolata secondo una nuova sintassi. teressante contrapporre, come polo opposto, il pianoforte della Ustvolska
Da questo momento la scrittura di Silvestrov non ha pi bisogno di ri ja a quello meccanico di un altro asceta come Conlon Nancarrow.
correre a contraposizioni perch la dialettica di cultura e mistero si Lopera della Ustvolskaja possiede"percTnch uno specifico religioso
trasferita interamente nellorizzonte della memoria e nellarte di una rie sul quale lei stessa a richiamare lattenzione: Per quanto non religiose
vocazione sempre nuova e mutevole. Potr sembrare lievemente prossima in senso liturgico, le mie opere sono piene di spirito religioso, e secondo
ai sofismi una tale poetica, ma le opere che Silvestrov ha saputo creare me possono produrre il loro effetto migliore in una chiesa, senza intro
seguendo tali itinerari di pensiero posseggono una forza di persuasione duzioni e senza analisi scientifiche. In una sala da concerto, ovvero in
e un fascino tra i pi rari. Componimenti come la Seconda e la Terza Sona un ambiente profano, esse producono unimpressione completamente
ta per pianoforte, la Sonata per violoncello e pianoforte, le monumentali Quinta diversa.
e Sesta Sinfonia sono i soli per i quali lappellativo neoromantico non Questo intendimento religioso ma non liturgico particolarmente evi
sia una sciocchezza o unetichetta di comodo, perch limmersione in quel dente in un trittico, Compositio n. 1-2-3, scritto fra il 1970 e il 1975. I
particolare orizzonte hanno saputo conquistarla con un travaglio sfibrante titoli delle tre composizioni suonano rispettivamente Dona nobis pacem,
e appassionato, capace di fondere e ricreare i piani della storia e dellim Dies irne, Benedictus qui venit e ci mettono di fronte a organici strumentali
maginazione. veramente singolari. Ottavino, tuba e pianoforte per Dona nobis pacem;
8 contrabbassi, pianoforte e percussioni per Dies irne; 4 flauti, 4 fagotti
e pianoforte per Benedictus qui venit. Le durate, rispettivamente di 22,
^ Gaiina Ustvolskajaf una carriera appartata 21 e 12 minuti, suggeriscono unesecuzione globale capace di dare uni
dea sufficientemente profonda dellorizzonte musicale della Ustvolskaja.
A sfogliare il volume che contiene le sei sonate per pianoforte di Gaii Il proposito di raggiungere il massimo della comunicazione con il minimo
na Ustvolskaja si resta un poco sconcertati. Labitudine a situare, a trova dei mezzi sottintende naturalmente un principio ascetico che la nega
re ascendenze e modelli viene immediatamente sconfitta da quei zione di qualunque retorica, ma affinch il miracolo della massima comu
pentagrammi sui quali senza divisioni di battuta si susseguono le note con nicazione si compia occorre che i mezzi minimi posseggano qualcosa come
una frugalit che ignora deliberatamente qualsiasi articolazione ritmica di una sublime frugalit. E proprio nella ricerca di questa frugalit, che
una certa complessit. Si pensa allantica musica non mensurata nella quale poi la capacit di illuminare interiormente la materia sonora, che la Ustvol
linterprete era chiamato a una partecipazione capace di raggiungere il si skaja ha la mano particolarmente felice. Esemplare risulta in tal senso il
gnificato attraverso unesplosione-intuizione delle inflessioni pi segrete. Dies irae, ove la sonorit degli otto contrabbassi e del pianoforte raggiun
La dimensione storica e romantica del pianoforte completamente trasce ge una rara concentrazione di staticit e di violenza percussiva. Lorizzon
sa e lo strumento diviene qualcosa come una tastiera sulla quale eseguire te oscuro disegnato dai contabbassi fatto essenzialmente di note tenute,
mentalmente i propri pensieri che si dipanano in un gioco di polifonie ma in quella massa compatta gli accenti, le variazioni della dinamica, i
virtuali. Pure, ad ascoltarlo, il pianoforte della Ustvolskaja risulta quanto tremoli e i pizzicati sono in grado di produrre angosciose perturbazioni.
mai concreto, a mezza via tra la pi ascetica scrittura di Bach e uno strumen Il pianoforte con accordi-cluster di varia estensione, pizzicati sulla cordie
to a percussione ligneo. Il mondo sonoro descritto da questo strano strumen ra e con lausilio delle percussioni, introduce nel plumbeo scorrimento di
to in continua espansione: dalla Prima Sonata scritta nel 1946 alla Sesta quella materia sonora pulsazioni violente destinate a suscitare nella coscienza
che nasce nel 1988, si passa da unaustera monodia percussiva a una scrit dellascoltatore visioni apocalittiche.
tura dalle molte dimensioni. Lo stile percussivo acquista una superiore den Altrettanto singolari nella forma e nellorganico strumentale risultano
sit grazie alla tecnica dei cluster mobili e il vecchio contrappunto nota le cinque sinfonie finora scritte dalla Ustvolskaja. La Prima Sinfoniay com
contro nota diviene un contrappunto di grappoli di suoni. posta neri955> si articola in tre movimenti dei quali il primo e il terzo
Per sottolineare lestraneit della Ustvolskaja alle principali correnti mu sono soltanto strumentali; nel secondo intervengono due voci infantili che
sicali del nostro secolo Viktor Suslin ricorre a una metafora particolar intonano un testo di Gianni Rodari tradotto in russo. I temi che compaio
mente appropriata secondo la quale la musica di questa signora, nata a no in ciascuno dei tre movimenti hanno un carattere cantilenante che at
Pietrogrado nel 1919 e cresciuta alla scuola di Sostakovic, sarebbe uni traverso le iterazioni sfiora spesso lo stile ripetitivo, ma nel loro susseguirsi
sola rocciosa e solitaria nelloceano delle correnti compositive del XX se le ripetizioni acquistano via via accenti diversi che disegnano un arco teso
colo. Questo pensare e vivere la musica fuori del tempo, in una solitudine fra il candore dellinnocenza e la cupezza della tragedia. Con la Seconda
rocciosa e austera, una sfida gi risuonata nel nostro secolo, e in tal sen Sinfonia, scritta nel 1979, che porta il sottotitolo Vera ed eterna benedi
so la Ustvolskaja entra a far parte di una schiera piccola ma inquietante zione, inizia una trilogia su testi di Ermanno il Contratto. Lorganico
Schnittke (Jihihi/il il un di musica

piuttosto insolito comprende 6 flauti, 6 oboi, 6 trombe, trombone, 2 gran- di tecnica dodecafonica e si deve riconoscere che loperazione condot
casse, voce di tenore e pianoforte. Il trattamento musicale giocato inte ta con grande correttezza, avendo cura di conferire alla serie esposta dal
ramente sui sincroni di tutti o parte degli strumenti, eppure il risultato violino la massima intensit melodica. Il temperamento lirico del compo
, dal punto di vista drammatico, notevolissimo. La voce impiegata po sitore riesce cos a manifestarsi in tutta la sua pienezza. Questo equilibrio
co, quasi in un ruolo di recitante che ripete una figura simile a un grido tra disciplina formale e impulsi lirici viene per incrinandosi nelle opere
strozzato che verr ripresa ampiamente dalla tromba. Le altre due parti successive. Nel 1966, il Secondo Concerto per violino e orchestra, pur con
del trittico di Ermanno il Contratto, Ges Messia, salvaci! per la Terza servando la sua struttura seriale, rivela lesistenza di un centro di gravit
Sinfonid' e Preghiera per la Quarta, vanno verso una progressiva riduzio dato dalla ripetizione di una sola nota. Si tratta di una tendenza che le
ne degli organici e delle durate: 5 oboi, 5 trombe, trombone, 3 tube, per opere future, ormai lontanissime dallorizzonte dodecafonico, sapranno esal
cussioni, voce, pianoforte (per 16 minuti) la Terza; tromba, tam-tam, tare con enorme forza di immaginazione. Dello stesso anno anche il Pri
pianoforte, contralto (per 13 minuti) la Quarta. La Quinta Sinfonia, e per mo Quartetto per archi che la tendenza unificatrice implicita nel sistema
ora ultima, acquista pi che mai lapparenza di una liturgia. Scritta nel dodecafonico sembra superare sarcasticamente. In questa partitura di gran
1989 reca il sottotitolo Amen, dura una decina di minuti e presenta un pregio il concetto stesso di forma a subire da pi parti una pericolosa
organico composto da oboe, tromba, tuba, violino, percussioni e una voce aggressione. Abbondano i glissando e dopo i quartetti di Bartk non si
recitante maschile che recita il Padre nostro; la Ustvolskaja prescrive che possono pi avere dubbi sul potere lesivo di questo procedimento; abbon
questo interprete sia vestito completamente in nero. Probabilmente que dano anche le catene di trilli e di pizzicato che tendono a trasformare i
sta sinfonia raggiunge il massimo di frugalit e impegno drammatico con quattro in un solo grande strumento, negando quellidea di conversazione
segnandoci limmagine di una musica in cui le aspirazioni ideali hanno dalla quale si sviluppata lesperienza del quartetto classico. Naturalmen
trasceso e sublimato il rapporto con la storia. Proprio lessere stati dram te i procedimenti polifonici entrano in crisi e sopravvivono soltanto lembi
maticamente sospinti fuori della storia negli anni di Stalin ha contribuito di libere eterofonie. Malgrado il colpo mortale assestato allidea di forma
a far nascere questi mondi silenziosi e privati, le isole rocciose e solitarie il Primo Quartetto mostra una straordinaria vitalit, un dinamismo del suono
di cui parlava Suslin cercando di descrivere la carriera della Ustvolskaja. e una forza nelle pi minuscole inflessioni che ne fanno un capolavoro
Trascendere il rapporto con la storia non vuole dire per reciderlo; capita giovanile, capace di entusiasmare fin dal primo ascolto.Le energie che ag
anzi che il battito della storia si faccia pi lontano e pi lieve, ma non grediscono la forma trilli, glissando, pizzicato appartengono al nove
per questo meno penetrante. ro di quei gesti sonori che si inscrivono in un orizzonte acustico dominato
E la sensazione che si ricava dallascolto dei lavori cameristici della dallidea di un suono non formalizzato, qualcosa come unenergia sonora
Ustvolskaja: il finale della Sonata per violino e pianoforte, con i battiti del allo stato nascente. Siamo sul versante della pura intuizione, del miste
legno e gli staccati del pianoforte che pulsano sempre pi lievi, o lintero rioso di cui parlava Silvestrov e ancora una volta si ripropone quel con
terzo movimento del Duo per violoncello e pianoforte in cui la sofferta me flitto tra cultura e intuizione che abbiamo imparato a riconoscere come
lodia del cello nasce dagli oscuri bisbigli di tremoli del pianoforte. La scrit uno dei principi attivi dellesperienza di Schnittke, Silvestrov, Sofija Gu-
tura di solito rude, frammentata e ripetitiva della Ustvolskaja conosce qui bajdulina, Arvo Prt, Artmov e altri ancora. Naturalmente ciascun com
un formidabile riscatto dando prova di una possente invenzione melodi positore sapr indirizzare questo fertile conflitto verso obiettivi diversi ma
ca. Si tratta di uneccezione, vero, che conferma per lesistenza del do oltre a rilevare la radice comune dellesperienza ci interessa notare come
no del canto. Quel canto che non pu svilupparsi e vibrare in un mondo questa classica contrapposizione solo apparentemente abbia dei punti di
popolato di terrori, che pu soltanto ammutolire, e i finali dei componi contatto con lopposizione cultura-natura studiata da Levy-Strauss e ri
menti cameristici di quellammutolire offrono limmagine pi sincera e verberata significativamente nellopera di Luciano Berio. Per i musicisti
toccante che sia dato immaginare. russilopposizione tra cultura e mistero , come ha mostrato efficacemen
te Sofija Gubajdulina, opposizione tra Oriente e Ora
cima analisi alleredit spirituale di Skrjabin, che con tutte le sue utopie
Schnittke e i mondi musicali perduti e i suoi atteggiamenti ritualistici resta lispiratore neppure troppo occulto
di gran parte del pensiero musicale nellUnione Sovietica. Basterebbero
Parlando della disciplina dodecafonica alla quale si sottomise nei suoi le tinte religiose che non di rado assumono i componimenti di Schnittke,
anni di apprendistati ScRnxttlce commenta: Fu una specie di atteggia Arvo Prt e Sofija Gubajdulina a svelare la radice mistica di quel pensie
mento stoico da parte mia. I segnali di insofferenza che caratterizzarono ro, ma in fondo non necessario spiegare ogni cosa; pi utile e pi inte
quellesperienza non sono difficili da individuare. La Prima Sonata per vio ressante seguire il formarsi e il dipanarsi di quel pensiero attraverso le
lino e pianoforte scritta nel 1963 , a detta dellautore, uno dei primi saggi opere. Cos nel 1968, scrivendo la sua Seconda Sonata per violino e pianoforte;
Schnittke (Jmmin/'anni ili musica

Schnittke ebbe unimprovvisa rivelazione. Aveva giustapposto un accordo come tasti di ununica grande liisiiem. La Prima Sinfonia^di_Schnittke
di sol minore e un accordo dissonante ponendo in mezzo una lunga pau ha per un singolare preambolo che getta una luce piuttosto ambigua su
sa; furono quei sei secondi di silenzio a fargli prendere atto di quanto po tutta loperazione polistilistica. Latto preliminare dato dallesecuzione
teva nascere dalla collisione della sfera tonale con quella atonale. Di accordi della Sinfonia degli addii di Haydn, scritta duecento anni prima, nel 1772.
del genere Schnittke ne aveva scritti migliaia nella sua vita, ma solo in Durante lintervallo che segue la sinfonia di Haydn un musicista sale sul
quel momento, attraverso la tensione silenziosa della pausa, era in grado palco deserto e suona le campane; dopo trenta secondi compare un trom
di realizzare come quei due accordi potevano essere anche intesi come se bettista che inizia una libera improvvisazione jazzistica, quindi la volta
gnali provenienti da due mondi diversLDa un lato il mondo tonale ritmi di un violinista che suona camminando su e gi per la scena, poi da ambo
camente ordinato, con le sue citazioni provenienti da Beethoven, TJraKms, i lati del palco entra tutta lorchestra Spegnandosi in una Improvvisa
Bach; dallaltro quello atonale, cromatico, ritmicamente libero e senza tempo, zione libera. Dopo le varie peripezie contenute nei quattro movimenti
con le cadenze aleatorie del pianoforte che dilagano sulla paginaTme ca i musicisti lasciano la scena uno dopo laltro e sul palco ormai deserto
pricciosi geroglifici. Forte di queste nuove certezze la Sonata contrappone risuonano, incise su nastro, le ultime 14 battute della Sinfonia di Haydn.
le due tipologie, sfrutta leffetto di stupore delle lunghe pause e si inoltra La vicenda assume dunque una configurazione circolare che si apre e si
in questa nuova dimensione che sar anche spettacolare, poich la musica chiude nel nome di Haydn. Lidea di un ciclo che si apre, si chiude e tor
passando da un mondo allaltro indosser gli stili e le procedure composi na a riaprirsi trascende di molto qualsiasi teoria del linguaggio per chia
tive come maschere. Perfettamente consapevole di questa dimensione spet mare in causa i concetti del destino e della storia. Lindagine sulle operazioni
tacolare del componimento che mette in scena se stesso, Schnittke spiegher polistilistiche di Schnittke pu essere interessante quanto si vuole, ma ri
in questo modo il sottotitolo Quasi una sonata: Il pezzo al limite della sulta inconcludente se la si separa da questo sfondo filosofico, e le opere
forma-sonata. La forma messa in dubbio, non sembra compiuta, ma la che seguiranno la Prima Sinfonia sono proprio dedicate allesplorazione
Sonata gi finita. Essa mi ricorda il film Otto e mezzo di Fellini, che di questo sfondo.
non fa altro che mostrare quanto il film sia difficile e impossibile da rea Leffetto liberatorio prodotto dalla Prima Sinfonia deve essere stato enor
lizzare. Non viene realizzato, in effetti, ma al tempo stesso il film si trova me; Schnittke deve essersi reso conto che poteva allimprovviso spostarsi
ad essere gi girato. Con questa Sonata per me le cose sono andate nello con la massima disinvoltura tra gli stili e i piani della storia e le invenzioni
stesso modo. Questo mettere in scena le peripezie della musica il pre che scaturivano da questo vagare non avevano bisogno di cornici e di vir
supposto da cui nasce unopera decisiva come la Prima Sinfonia. Le pre golette, di aloni ironici e nostalgici. Da quel sentimento di liberazione nac
messe della Sonata si estendono e il compositore si impegna in un singolare quero alcune opere di toccante sincerit: gli Inni tra il 1974 e il 1979, quel
censimento di tutti i tipi di musica esistente: jazz, musiche per film, clas Quintetto con pianoforte (1972-76) che resta a tuttoggi lopera universal
sici decaduti a clich, musiche per banda, canzonette, citazioni, magmi mente pi eseguita e amata, e il Requiem, nel 1975, come prolungamento
sonori inediti. Lelenco degli stili , dei comportamenti e tipi di fruizione del Quintetto: Volevo scrivere nel Quintetto un movimento che riassu
musicale fornito da Schnittke nella Prima Sinfonia impressionante e i messe, in forma strumentale, tutte le parti di un Requiem e a questo sco
termini pi ricorrenti nella difinizione di questopera sono caos e apoca po composi tutti i temi. Pi tardi mi sono accorto per che i temi
lisse: Nel mio lavoro mi sono ispirato alla rappresentazione dellApoca possedevano un carattere esclusivamente vocale e cos decisi di conservar
lisse. Ci sono molte rappresentazioni dellApocalisse di molti compositori li per unopera futura. Mi commissionarono a quellepoca le musiche di
e artisti, ma credo che nessuna rappresentazione possa pretendere di esse scena per il Don Carlos di Schiller. Le ho composte nella forma di un Re
re completa o definitiva, poich lApocalisse uno degli splendidi vertici quiem celebrato in maniera non visibile, dietro la scena, pensando natu
del pensiero e dello spirito umano, la cui interpretazione non si esaurisce ralmente alla possibilit di unesecuzione in concerto.
mai, e mi riferisco allinterpretazione musicale. Tutti possono trovare la I presupposti metafisici del polistilismo di Schnittke, balenati nella Pri
loro interpretazione e aggiungere il loro mattone a questo edificio eterno. ma Sinfonia attraverso levocazione di Haydn, si precisano meglio in un
Davanti alla quantit e qualit delle citazioni Chopin, Strauss, paio di componimenti nati entrambi tra il 1976 e il 1977, Moz-Art la
Cajkovskij, ma anche intermezzi jazzistici e canzoni patriottiche ci si Haydn e il Primo Concerto grosso. Il caos scatenato con tanta violenza nel
chiede se Schnittke intenda compiere unennesima operazione linguisti la prima sinfonia risulta in queste pagine un poco pi addomesticato e
ca, collocandosi nella scia di quegli studi sulla decontestualizzazione che la collisione degli stili viene indirizzata secondo ben calcolate strategie. Tre
avevano preso lavvio tanti anni prima proprio con i linguisti del suo pae diverse sfere sonore interagiscono nel Concerto grosso : quella della musica ba
se; certe dichiarazioni di poetica sembrano andare in questa direzione: Me rocca con reminiscenze di Vivaldi e Corelli, quella pi moderna con una
scolo gli stili e li trasformo, non per trarne una sintesi, ma per creare una scrittura liberamente atonale che non disdegna luso dei micro-intervalli, e
scrittura polistilistica, nella quale tutte le diversit degli stili sono usate infine quella della musica funzionale di tipo banale che non esita a mescolare
Schnittke < Jinmmt'tinn di musica

un tango c una citazione del Concerto per violino di Cajkovskij. Ci che Da considerazioni del genere le idee stesse di opera, stile, autore e sto
viene precisandosi in questo Concerto grosso la dimensione etica, poich ria escono profondamente modificate e lattivit del compositore sempre
il banale viene fatto coincidere con il male secondo una prospettiva esi di pi si configura come un tendere lorecchio verso lauscultazione di questo
stenzialista di sapore sartriano: il banale ha una funzione fatale in que smisurato e illusorio mondo musicale. Il mondo della storia, con i suoi
sto componimento: esso interrompe tutti gli sviluppi e trionfa anche alla stili che si susseguono, si sviluppano e si connettono in catene ove domina
fine. Nel nostro tempo, in cui anche i mezzi pi audaci e innovativi suo il principio causale, coincide con quella precisa struttura cristallina nella
nano smussati, il banale acquista in questo genere di confronti una poten quale il compositore ha creduto per un certo tempo; dopo affiorano le forme
za espressiva quasi demoniaca. Il banale appartiene alla vita e io non trovo instabili che mutano continuamente, per le quali il prima e il poi, il reale
giusto che la musica triviale sia stata per molti anni estromessa e ignorata e il virtuale non possono pi essere categoricamente diversi. Lidea di im
dallo sviluppo dellavanguardia. Moz-Art la Haydn un breve compo manenza sembra prendere il sopravvento su quella di sviluppo.
nimento di 12 minuti sottotitolato Pantomima per due violini, due pic
cole orchestre darchi, contrabbasso e direttore. Il punto di partenza Ogni volta che ascoltiamo qualcosa di vero non veniamo colpiti dalla novit
dato da un frammento di Mozart consistente in una parte di violino di inaudita, che pu benissimo esserci, ma dal fatto che da esso si sprigiona quel
una pantomima perduta che si sa composta per il Carnevale 1783. Parten lo che gi conosciamo. Molte volte avvenimenti di questo genere mi hanno
do da quel foglio superstite Schnittke d vita a una tessitura in cui intera causato forti impressioni musicali... Penderecki, Messiaen, Schubert, Gesual
giscono i materiali pi eterogenei. Loperazione polistilistica abile e do da Venosa, Guillaume de Machault, ad ascoltarli mi davano limpressione
di conoscerli gi. Avvenimenti del genere hanno rinforzato la mia convinzione
disinvolta, ma lindizio veramente interessante dato dalla dichiarazione che tutto il nostro mondo musicale esiste fin dallinizio in tutte le sue manife
di Schnittke di avere udito quel frammento di Mozart in sogno nella not stazioni. Silvestrov, Prt e altri non stilizzano lantico. Si tratta semplicemente
te fra il 23 e il 24 febbraio 1976. Sembra una notizia senza importanza di un ritorno. A venire alla luce non sono le strutture che non furono realizza
(anche Stravinsky ha dichiarato qualche volta di aver udito in sogno la te fino in fondo ma quelle che non procedono in una precisa direzione.
musica che poi ha composto), ma da questa puntualizzazione emerge la
tendenza a rapportarsi non solo al frammento ma al fantasma della musi Lidea di sviluppo consequenziale del linguaggio musicale viene decisa
ca perduta. Anche questultimo atteggiamento non sembra originale di mente smentita: i compositori non si connettono luno allaltro sviluppando
certo; basta pensare ai ricorrenti tentativi di completare le pi celebri opere ciascuno un segmento di una struttura. A dipanarsi lungo il corso della
incompiute della storia della musica. C tuttavia nellorientamento di storia sono le linee che non procedono in una precisa direzione e la con
Schnittke qualcosa di insolito, che ha il carattere di unesperienza inizia sapevolezza, oggi acquisita, di un tale procedere genera nel nostro tempo
tica. In unintervista uscita nellottobre 1988 su Sovetskaja Muzyca uno sviluppo a forma di spirale. Ecco perch la musica degli Inni sfiora
Schnittke rivolge lo sguardo al passato come se compisse unanamnesi col come in sogno le antiche liturgie della chiesa russa, passa accanto alle ico
locandosi in un punto oltre la vita: ne per captarne il mistero e poi subito allontanarsi; ecco perch con la
cantata Seid nuchtem und wachet..., volendo accostarsi al personaggio di
Tre anni fa ho avuto un infarto, e quello che ho scritto dopo diverso da Faust non sceglie n la versione di Goethe n quella di Christopher Mar-
quello che ho composto prima. Prima avevo la sensazione che quello che esi lowe, ma decide di rivolgersi alla primitiva e ruvida versione stampata nel
steva fuori di me avesse una struttura, una precisa struttura cristallina, una 1587 a Francoforte da Johann Spiess, dove le ombre gotiche sono cos dense
forma completa e per cos dire ideale. Adesso le cose stanno diversamente: non che i profili della vicenda sembrano fluttuare in una dimensione senza
percepisco pi quella struttura cristallina, ma una forma instabile che muta tempo, pronti in ogni istante ad assumere qualsiasi sembianza, magari an
continuamente... Ho limpressione che questo sia un mondo di immagini fal
laci, illimitato e sconfinato. In esso c una sfera dombra costituita da ci che che quella ferocemente espressionista del tango in cui si narra lorribile
non stato scritto con le note e che non ha lasciato traccia alcuna. C poi fine del dottor Faust.
una regione non pi di ombre ma di essere reale costituita da ci che rima Lintervista a Sovetskaja Muzyca dalla quale abbiamo tratto le cita
sto. In questo senso vive nella sfera reale quello che Mozart riuscito a scrive zioni precedenti usc nellottobre 1988. Un mese dopo, il 10 novembre,
re. Nella sfera irreale delle ombre sta rinchiuso un portentoso mondo sonoro aveva luogo al Concertgebouw di Amsterdam, con la direzione di Riccar
che a lui non riuscito di far vivere. Si pu anche supporre che questo Mozart do Chailly, la prima esecuzione del Quarto Concerto grosso, denominato
non realizzato sia sconfinato, cos come Bach e tutti gli altri grandi. Perci anche Quinta Sinfonia. C dunque una stretta contiguit cronologica tra
la musica realmente esistente solo una piccola parte di uno smisurato mondo questopera e i pensieri espressi nellintervista e realmente si ha limpres
sonoro con cui luomo ha a che fare, e quando vi prestiamo attenzione possia sione che Schnittke nello scrivere la sua Quinta Sinfonia abbia voluto ad
mo avvertirlo, questo smisurato e illusorio mondo musicale. dentrarsi in quella sfera dombra costituita da ci che non stato scritto
con le note. Il secondo movimento, Allegretto, termina con lesecuzione
Schnittke Q uintini 'anni ih m usica

delle 27 battute dellinizio del secondo movimento del giovanile quartet dellarpa. Ma a cosa servirebbe una reminiscenza cos commossa e fede
to con pianoforte di Gustav Mahler. Non c seguito; il breve componi le? Il proposito di Schnittke non soltanto evocare dalla mitica sfera dom
mento del sedicenne Mahler si arresta dopo quelle poche battute. Nella bra le musiche che mai furono scritte; lintendimento pi profondo
Quinta Sinfonia di Schnittke il frammento non per usato come citazio mostrare la possibile prosecuzione di quelle musiche nelle vicende del mon
ne, poich lintero secondo movimento costituito da una serie di varia do, richiamare in vita quei fantasmi per indirizzarli verso nuovi percorsi,
zioni che si allontanano vistosamente dal tema che le ha generate. La e a questo scopo nulla agisce meglio dei campi magnetici creati dai tim
rievocazione del mondo di Mahler resta attraverso quelle variazioni qual bri. Cos dopo quindici battute di pura evocazione mahleriana compare
cosa di incerto, veramente perduto in una zona dombra e occorreranno ai corni un greve motivo di marcia funebre che si dipana su un substrato
gli altri movimenti perch la meditazione su Mahler possa propagarsi alla timbrico che non ha nulla di mahleriano. I timpani, i piatti, il tam-tam,
musica del presente. Il terzo movimento si divide in una prima parte in il pianoforte, le campane, i campanelli, il clavicembalo, producono uno
tempo Lento e una seconda in tempo Allegro. Nellorchestra pulsano len strascicare metallico ricco di striature esotiche, pulsante e inquieto, in cui
tissime le note di un corale ma il registro cos grave (a suonarle sono sadunano le sofisticate esperienze coloristiche della musica contempora
contrafagotti, tuba, e timpani) che quasi non si riesce a distinguere il pro nca. Anche il desolato canto della tuba che prosegue il disegno di marcia
filo della melodia. Grazie agli aloni diffusi dai tam-tam, dai contrabbassi funebre risulta alquanto estraniato rispetto al mondo di Mahler, che per
e dallarpa si percepiscono per i tonfi profondi di quei suoni. Nelle sue ritorna pi autentico che mai nellepisodio successivo attraverso il canto
ultime partiture, Das Lied von der Erde e nella Nona Sinfonia, Mahler ave delle viole. Lo spirito di Mahler va e viene in questo finale della Sinfonia
va introdotto suoni gravi e lenti che sembravano promanare dal profondo di Schnittke, si trasforma, si evolve, ma le metamorfosi e gli spostamanti
della terra per propagarsi fino al nostro orecchio. Le onde dei suoni gravi danno ogni volta vita ad una musica autentica, lontanissima da qualsiasi
vanno notoriamente pi lontano, posseggono una maest e una forza che strategia di manipolazione degli stili. Non per niente il rapporto pi com
le fa penetrare nelle fibre dell ascoltatore introducendovi un turbamento plesso con un musicista del passato Schnittke lha cercato con Mahler. E
misterioso. Questo corale oscuro e profondo con cui si apre il terzo movi |x)ssibile che non ci abbia neppure pensato, ma con questa scelta il com-
mento della nostra Sinfonia potrebbe essere la metafora sonora di quella |x)sitore russo si trova a contestare e rettificare il ruolo profetico che la
sfera dombra. Il fantasma di Mahler non si ancora precisato quando musica del nostro secolo ha assegnato a Gustav Mahler.
scatta ai crotali e allo xilofono un disegno lineare il cui stridore si inarca Profeta della condizione moderna, padre spirituale della moderna Scuola
su quei suoni-abisso con inaudita ferocia. Segue un tema lucido e scattan di Vienna, idolatrato da Berg e Webern, Mahler si ritroverebbe a indicare
te alle trombe; le belle trombe di Mahler che risuonavano in lontananza spiritualmente il cammino ai compositori che costruiranno la musica mo
hanno qui una voce dura e crudele. Sono momenti fugaci in cui il libro derna, ove per moderno si intende una condizione incalzata dal demone
della storia sembra sfogliare vertiginosamente le sue pagine spostandoci del progresso. Limmenso mondo spirituale creato da Mahler poteva in realt
nel tempo e nello spazio. Risuona nuovamente il corale agli archi ma an irradiare la sua influenza anche molto pi lontano, perch un conto la
che allarpa e alle campane, che effondono un alone timbrico da antica capacit di fecondazione che una certa musica possiede e un altro la vo
chiesa russa. Le frequenti mutazioni timbriche mostrano di essere la tra lont di questo e quel compositore di autoproclamarsi erede di un deter
ma segreta della vicenda; i timbri agiscono infatti come definitori di cam minato maestro. Per svariate ragioni linflusso esercitato da Mahler su
pi magnetici che orientano, ora in un senso ora nellaltro, i percorsi della Sostakovic stato riconosciuto ma non studiato in profondit; si tratta
memoria storica. I fantasmi di Mahler, Sostakovic, Musorgskij, Berg e del to di un influsso forte che assomiglia al destino di una pianta che, portata
lantica chiesa russa stanno sullo sfondo; i timbri, gli echi, talvolta una in un altro territorio, si acclimata benissimo e produce una fioritura rigo
figura melodica o un procedimento contappuntistico li evocano, non gi gliosa ancorch differente da quella originaria. La musica di Mahler, che
direttamente ma attraverso un complesso gioco di affinit e di simboli, ha una capacit di acclimatazione straordinaria, ha trovato in Russia, ma
che fanno appello nellascoltatore, e reminiscenze non di vocaboli ma di anche negli Stati Uniti dAmerica, un terreno fertilissimo ma, ben al di
emozioni. E tuttavia nel movimento conclusivo il fantasma di Mahler si l del problema degli stili, occorreva che qualcuno richiamasse lattenzio
avvicina fino a incombere quasi su ogni battuta. La grande melodia lenta ne sullaspetto pi intimo del fenomeno dellinflusso: Schnittke lo ha fat
che compare ai violini primi quanto di pi mahleriano si possa immagi to esemplarmente con la sua Quinta Sinfonia riportando il problema specifico
nare. forgiata secondo quel disegno che non conduce in nessun luogo nellalveo di quello pi vasto della creativit musicale.
e che potrebbe ripetersi allinfinito, ricca di accenti e di portamenti, ab
bondano i grandi salti di nona e di settima, contappuntata dagli altri Ho sempre considerato la creazione musicale come un influsso reciproco tra
archi in modo da creare una tessitura che come un gran fascio vibrante attivit consapevole e processi intuitivi. Da un lato la riflessione rigorosa su
di suoni, trasfigurata e resa celestiale dagli aloni sprigionati dalle note quello che si fa, dallaltro la percezione inconsapevole, la ricerca secondo lin-
Schuitihc (WniN/i/'/f/f ili iMtsicii

tuizione L...] Vorrei anche dire che ho di solito la sensazione che per poter scri gliati, direttori artistici spesso |xk*o competenti e retrivi... La lista delle
vere unopera devo accoglierla in me e questo non accade n facilmente n miserie della musica contemporanea lunghissima e dovrebbe trasformarsi
in fretta [...] Si deve ascoltare lopera futura come se gi esistesse nel proprio in una requisitoria che riserveremo ad altra occasione. In Unione Sovieti
mondo interiore. Il compito del compositore non quello di costruire lopera ca non era cos: magari Gennadij Rozdestvenskij doveva litigare come un
seguendo il proprio intendimento e neppure quello di trovare o calcolare qual forsennato con un vice-ministro della cultura rozzo e arrogante per strap
cosa di gi conosciuto. No, necessario ascoltare letteralmente lopera che vi pare il consenso allesecuzione del bellissimo Offertorium per violino e or
ve dentro di noi. Secondo me necessario che un compositore si renda conto
che non fa quello che vuole, ma quello che necessariamente deve fare. E mal chestra di Sofija Gubajdulina, ma una volta ottenuto quel consenso poteva
grado la mia opera sia quello che esiste nel mio mondo interiore, pure io mi dedicare allopera nuova tutto il tempo che riteneva opportuno. Affidate
sottometto a lei come a qualcosa che esiste oggettivamente, indipendentemen iti migliori interpreti, alle migliori orchestre e ai migliori direttori le opere
te e fuori di me. Non so se si tratta di unillusione o no, ma sempre mi sembra contemporanee potevano esprimere adeguatamente i valori di cui erano
che sia la musica a costringermi a questa o quella decisione. Io non la creo, portatrici. Naturalmente non tutto cos semplice; la prassi musicale nellex-
non la invento, ma scopro e porto alla luce quello che gi in me [...] Con Unione Sovietica presentava tante altre sfumature e contraddizioni, ma
il mio lavoro avverto il rischio di addentrarmi in una regione nella quale non nella sostanza le cose stavano cos.
sono ancora stato e contemporaneamente avverto la certezza di procedere nella Resta il fatto che altre personalit di grande rilievo come ad esem
giusta direzione. Per questo ogni mio passo risulta controllato e non il risulta pio quelle di Gaiina Ustvolskaja, Valentin Silvestrov, Aleksandr Knaifel,
to dellanarchia o dellarbitrio. Ogni opera che si trova in me ha la sue regole Vjaceslav Artmov, Vladimir Tarnopolskij, Gya Kanceli, Tigran Mansu-
oggettivamente esistenti, che io devo intuitivamente afferrare e realizzare. Per
rian, Avet Terterian, Nikolaj Korndorf, quelle dei pi giovani Elena Fir-
me scrivere musica significa proprio questo.
sova, Viktor Ekimovskij, Frangis Ali-Sade, Aleksandr Raskatov e quelle
provenienti dalle attivissime regioni baltiche come Bronius Kutavicius,
Gli sviluppi pi recenti Osvaldas Balakauskas, Algirdas Martinaitis, sono in Occidente, special-
mente in Italia, scarsamente conosciute.
Per molti anni lincontro con la musica sovietica avvenuto in maniera Nella speranza che la conoscenza della musica russa e delle altre regio
un po fortuita: le organizzazioni ufficiali privilegiavano alcuni composi ni ex-sovietiche possa rapidamente aumentare vorremmo richiamare bre
tori a scapito di altri e la scelta dipendeva, lo si visto, da ragioni non vemente lattenzione su alcune di quelle personalit che sono portatrici
propriamente oggettive. Gli editori che rappresentavano in Occidente i di una storia complessa e affascinante.
compositori sovietici hanno compiuto sforzi notevoli per promuoverne la Gi si sono visti gli esordi di Aleksandr Knaifel. caratterizzati da una
conoscenza, ma dovevano anche loro fare i conti con un apparato che agi violenza fonica che pareva provenire da una concezione libera e sensuale
va come un filtro. A queste difficolt organiche altre se ne devono ag del suono. Quellistintivit cos felice e indomita mostrava per nella sot
giungere di carattere pratico: il numero dei compositori di un Paese cos tigliezza delle scansioni ritmiche uninclinazione ancora latente alla spe
sterminato impressionante e le comunicazioni con i territori delle ex re culazione teorica che col tempo avrebbe preso il sopravvento. Desideroso
pubbliche sovietiche restano ancor oggi non facili. Tutto questo non ha di trascendere i limiti di quelle prime esperienze pur cos felici, Knaifel
impedito fortunatamente la conoscenza di grandi personalit come quelle sarebbe giunto alla fine degli anni Settanta allolocausto di quei doni cos
di Schnittke, Gubajdulina, Denisov, Prt i quali, sia detto per inciso, spontanei per addentrarsi in un territorio astratto, non scevro da specula
da qualche anno vivono quasi tutti allestero e pubblicano le loro opere zioni mistiche. Nasce cos la ricerca dellinflessione pi minuta, lestrema
presso editori stranieri. Sarebbe ingiusto tacere il contributo formidabile valorizzazione delle pause e del silenzio e una nozione del tempo musica
che alla conoscenza di queste opere hanno dato alcuni grandi interpreti le prossima ad una stasi nella quale si adunano fortissime tensioni. La svolta
russi di fama mondiale. Il direttore Gennadij Rozdestvenskij, Mstislav si manifesta alla fine degli anni Settanta, dopo un travaglio durato ben
Rostropovic nel duplice ruolo di direttore e violoncellista, i violinisti Gi- otto anni, e il risultato sar affidato a due lavori terminati entrambi nel
don Kremer, Tatiana Grindenko, Oleg Kagan, i violoncellisti Ivan Moni- 1978: Ainana, sottotitolato Diciassette variazioni su un nome, per coro
ghetti, Vladimir Toncha, Natalja Gutman, il pianista Alekseij Ljubimov, da camera, percussioni e nastro magnetico e Jeanne, Passione per 13 gruppi
il percussionista Mark Pekarskij e molti altri ne tralascio di meriti non di strumenti di 56 solisti. Da notare che, in seguito alla nuova con
inferiori si sono battuti per questa musica con coraggio e determina cezione del tempo, la durata di questi due componimenti sale rispettiva
zione grandissimi, ma lelogio alla loro generosit e intelligenza sarebbe mente a 42 e a 80 minuti! Ainana un originalissimo capolavoro che pare
un po astratto se non tenesse conto delle condizioni di lavoro. In Occi abolire i confini tra il vocale e lo strumentale; la variet delle emissioni
dente, salvo rare e nobili eccezioni, la musica contemporanea ha sempre vocali sembra inscriversi talvolta in un orizzonte percussivo, talaltra dar
dovuto accontentarsi delle briciole: poco tempo per le prove, interpreti svo vita a stupefacenti metamorfosi come nella tredicesima variazione dove
Scbniuke Q uartini 'anni ili m usica

sei voci di basso sono usate come un gruppo di tromboni. Gli accordi fer slesso l'immenso serbatoio di ricchezze folcloriche ed etniche comincia
mi, a quattro parti molto dilatate, producono un effetto sensazionale di u essere sistematicamente esplorato. Il jazz e il rock, il misticismo e leso-
dilatazione dello spazio sonoro. Lelemento ritmico che contrassegnava in i ismo, le antiche tradizioni contadine e le avanguardie danno vita in certi
senso drammatico le opere degli anni Sessanta sopravvive ancora, ma si casi strane miscele, a esplorazioni musicali imprevedibili. Lesempio pi
incredibilmente evoluto spostandosi verso un registro mistico, come se inieressante di questo procedere pieno di svolte inattese dato da un com
nel suo evolversi la musica di KnaifeF perdesse via via la sua corporalit positore come Vjaceslav Artmov. Nato a Mosca nel 1940, ha seguito re
per accedere a una dimensione metafisica. Lapprodo per ora pi signifi golari studi al Conservatorio della sua citt sotto la guida di SidePnikov
cativo di questa tendenza dato daR* Agnus Dei per quattro strumenti ma anche studi di fisica, trovando in Varse e Skrjabin gli autori capaci
a cappella (1985). I quattro esecutori-officianti suonano una quantit di di suggerirgli una concezione creaturale e mistica del suono. Sospinto da
strumenti fra cui: quattro sassofoni, un pianoforte scordato, contrabbas queste curiosit Artmov ha seguito alcune missioni folcloriche nel nord
so, cembalo, organo elettrico, celesta, vibrafono, campane tubolari, ma (Iella Russia e poi sempre pi lontano, esplorando musicalmente territori
rimba, timpani, sintetizzatore, sonagli aerei, crotali, triangoli, tam-tam, come la Georgia, lAzerbajdzan, lIran, il Tibet. Nel 1975 con Sofija Gu-
con una dinamica sempre sul piano, talvolta alle soglie delludibile. Il me bajdulina e Viktor Suslin ha fondato il gruppo Astreja, che si proponeva
tronomo di 16 per la semicroma moltiplicato per le 830 battute della par di ricavare nuove suggestioni compositive dallo studio degli strumenti eso
titura d una durata di 120 minuti! Questo tempo mistico, quasi immobile, tici. Al tempo stesso si sentiva attratto dalle esperienze minimaliste svi
chiede allascoltatore una specie di esercizio spirituale, ed in questa di luppate dai compositori baltici e da quelle neoromantiche. Un suo Capriccio
mensione che Knaifel distingue la sua esperienza temporale da quella dei romantico per corno, pianoforte e quartetto darchi sembra nel 1976 im
compositori americani. Come gi il minimalismo di Arvo Prt si distin boccare risolutamente la via del Neoromanticismo, recuperando attraver
gueva da quello di un Reich per un diverso fondamento spirituale, cos so le citazioni del Concerto per violino di Sibelius un sincero pathos della
limmobilismo e il silenzio di Knaifel si distinguono da quelli di un Feld- natura del tipo di quello che vibra nella Musica del bosco per soprano, cor
man grazie alla radice mistica. Il tentativo di bloccare il tempo per acce no e pianoforte di Silvestrov, ma in quellorizzonte cos estroverso ed eco
dere a una dimensione mistica non raro nella musica sovietica contem logico si insinueranno ben presto altre suggestioni. Gli Inni degli effluvi
poranea, come dimostrano le opere del georgiano Gya Kanceli, fondate improvvisi (1982) sono un componimento decisamente originale per sasso
sulla poetica della stasi dinamica, e la diffusione delle tecniche mini fono, clavicordo e pianoforte. Tratti jazzistici, effluvi romantici e oasi me
maliste nei compositori delle regioni baltiche. Pur essendo condotta con tafisiche definite da tempi lenti e magie di timbri formano un contesto
tanto rigore, lesperienza ascetica di Knaifel non irreversibile: lo dimo infinitamente vario e seducente. La vera rivelazione del talento di Artmov
strano di tanto in tanto partiture che irrompono inaspettate in quel conte si avr per nel 1981 con le quattro Invocazioni per soprano e quattro ese
sto. Fra queste vorremmo segnalare un recente lavoro della durata di 70 cutori di percussioni (limmancabile e geniale Pekarskij). Rifacendosi a
minuti; si tratta del ciclo per voce femminile e pianoforte intitolato II ca unantica idea ritualistica Artmov chiamer i quattro episodi Invocazio
vallo sciocco. Il pianista e la cantante sono impegnati, talvolta perfino con ne del fato, delle stelle, delle anime,; dei suoni facendo corrispondere a cia
scambio di ruoli, nel dare vita a questo delizioso microcosmo infantile in scuna invocazione le figure dei serpenti, degli uccelli, del vento e del
cui la sperimentazione e la poesia producono un autentico capolavoro. fuoco. La simbiosi fra voce e strumenti a percussione suggerisce lab
Lestetica del postmoderno risulta propensa a compiere disinvolti spo bandono di qualsiasi testo semantico per giungere ad un linguaggio mi
stamenti da un versante allaltro della cultura e dellinformazione pi di tico in cui la comunicazione garantita da una specie di porosit tra il
qualsiasi tendenza polistilistica. Per una sorta di intima vocazione il po suono e tutto il resto del creato. I fonemi danzano dunque con i rintocchi,
stmoderno onnivoro, volutamente incapace di distinguere tra alto e bas i tonfi, i fruscii e i crepiti degli strumenti, ed una danza sacra alla
so, vicino e lontano. Lidea stessa di sistema estetico viene rifiutata come quale il senso ritualistico conferisce una profonda unit della forma. Com
tutte quelle operazioni che si fopdtffro -&y di un sistema o su residui di mentando questa stupefacente partitura Schnittke osserva: Ci sentiamo
ideologie. La Prima Sinfonia d^Schnittke con il suo dilagante polistilismo trasportati in un ambito di memorie genetiche che vanno oltre lindi
non era affatto unopera postmoderraFlmpegnata comera a rintracciare vidualit. Questo componimento di Artmov sviluppa il lavoro speri
nellidea di caos la fondazione metafisica dellunita della realt sonora. mentale di Chlebnikov in quei poemi quasi-fonetici redatti in un lin
La realt culturale e lorizzonte dellinformazione nellUnione Sovietica guaggio primitivo. Questo linguaggio sorgivo come una specie di lava
degli anni Ottanta risultano profondamente mutati, contrassegnati da una fonetica non ancora congelata in parole definite e immutabili. Lunit
variet ed eterogeneit che non hanno probabilmente confronto in nes assicurata dalluso di connessioni timbriche tra i bisbigli della cantante
sun altro paese del mondo. Le frontiere sono sempre pi aperte, i viaggi e il fruscio delle maracas allinizio, e dallimitazione che la voce fa dei
allestero pi frequenti, le ideologie cedono progressivamente e al tempo cimbali verso la fine. Schnittke ha perfettamente ragione nel richia-
Schmttkc (Jinm in/'tiiini di ///asini

mare il modello russo del linguaggio trans-mentale di Klebnikov, ma sfrutta abilmente le virtualit del materiale e dunque in una prospettiva
nella ricerca delle connessioni timbriche tra la voce e gli strumenti, che prossima al pi classico strutturalismo. Esaminando pi da vicino il curri
sono poi lossatura segreta del componimento, bisognerebbe richiamare culum di questo sapiente compositore ci si imbatte nelle Variazioni da ca
i modelli dei Folk songs, di Circles e della Sequenza III di Berio, modelli mera (1974) per tredici esecutori dedicate alla memoria di Anton Webern
studiatissimi, come si sa, e capaci di irradiare uninfluenza vastissima, an e Anton Cechov. Davanti a quella densa polifonia fatta di gesti brevi e
cora tutta da documentare, anche nelPUnione Sovietica. Linfluenza di mobilissimi, e timbricamente quanto mai mutevoli, viene il sospetto di
Berio sulle affinit chimico-timbriche e sulle metamorfosi strutturali del trovarsi di fronte a un giovane accademico, ma lascolto alcuni anni dopo
linguaggio innegabile nelle Invocazioni di Artmov, ma il compositore ( 1989) delle Doppie variazioni da camera per dodici esecutori, rivela un
russo segue impulsi mistici destinati a portarlo in altre direzioni, come compositore che, proprio partendo dal rigore strutturale, ha trovato ma
accadr nel 1986 con gli Inni Guriani per tre violini, archi e percussioni. gnificamente la sua strada. Anche questa volta abbiamo a che fare con
E questa probabilmente lopera di Artmov in cui maggiormente le sug un contrappunto puntillistico, ma lesito ora superbo. Il progetto relati
gestioni di Varse si coniugano con le aspirazioni cosmiche di Skrjabin. vamente semplice divide, secondo lindicazione del titolo, lopera in due
Tutta la partitura degli Inni uno scintillio ininterrotto dei tre violini pioiet- parti. Nella prima le note-punto sono semicrome, costituiscono quindi una
tati nei registri acuti e degli aloni irradiati dai metallofoni sulla tela di fondo pioggia di atomi timbrici fitta e leggera, e inoltre la dinamica sempre
stesa dagli archi. La sostanza cosmica del suono degli Inni chiarita cos sul piano. Via via comincia per lallungamento delle note, che da punti
dallo stesso Artmov: Io scrivo diversi tipi di musica, ma tutte le mie si trasformano in linee. Con il contrappunto delle linee si giunge a una
opere sono facce di un unico componimento, di unimmagine nascosta. occupazione totale dello spazio. La seconda parte torna a proporre lo stes
Per me la musica manifestazione dellanima del compositore inteso co so procedimento per con dinamica sul forte\ ci troviamo cos di fronte alla
me manifestazione dellanima del mondo. Il suono qualcosa con cui non stessa vicenda presentata con intensit e peso specifico diversi. E per con
ci si pu ingannare; lintera personalit del compositore vi si rispecchia. Composizione 43 (1986) per due pianoforti che Ekimovskij offre piena
Un artista un nervo esposto, una luce, una coscienza. Egli non deve oscu mente la misura del suo talento. La sontuosit della scrittura pianistica
rare s stesso; deve piuttosto cercare di cambiare il mondo attraverso s non pu fare a meno di richiamare i modelli di Skrjabin e di Messiaen,
stesso. Io credo nella trasfigurazione del mondo attraverso la musica.... ma la variet e la forza dellorganizzazione ritmica riescono a comporre
Con presupposti del genere la musica pu tentare di dare la scalata allO la materia in maniera mirabile consegnandoci con questa Composizione
limpo. Cammino verso l9 Olimpo si chiama infatti lopera pi ambiziosa 43 unopera che arricchisce notevolmente la letteratura per due pianoforti.
di Artmov. Il demone delleclettismo viene per a turbare questa misti Denisov ha dichiarato recentemente che la poesia di Mandelstam
ca ascesa: passi jazzistici, ritmi ballabili e spunti di musica di consumo talmente densa da non lasciare spazio alla musica; un destino un po iro
ibridano questa Sinfonia per grande orchestra con violino e organo soli nico ha voluto che questa affermazione fosse smentita con i fatti, ovvero
sti con mano disinvolta e spregiudicata. Se il cammino verso lOlimpo con la musica, da una eiovan'g cmppsitrice che stata anche sua allieva.
passa attraverso il night club, il teatro di variet, lAmerica di Varse e Indendiamo parlare m^Elena Firsova ^Leningrado 1950) che consideria
il misticismo di Skrjabin, non meno inconsueto il cammino lungo il quale mo una delle personalIt'TW'sqm^it fra i compositori russi dellultima
procede il Requiem che Artmov ha recentemente dedicato Ai martiri generazione. Osip Mandelstam, il poeta esiliato e perseguitato fino alla
della sofferta storia russa. Alla base di questa imponente partitura per morte nellet di Stalin, le cui opere proibilte furono per anni custodite sol
soli, doppio coro, organo e orchestra sta un impiego costante, ancorch tanto nella memoria della moglie Nadezda, ha conosciuto con gli anni una
variatissimo, dei processi ripetitivi con le voci impegnate in sillabazioni resurrezione irresistibile che lo ha portato a essere considerato uno dei pi
di fonemi cantati, bisbigliati e gridati. Prevalgono i passi schiettamente grandi poeti di tutto il secolo. Per Elena Firsova la poesia di Mandelstam
tonali nelle parti dei soli e del coro ma, per raggiungere un effetto di estra una fonte di ispirazione dalla quale gi sono sgorgati alcuni capolavori.
niazione, su quei canti planano, a volte anche con violenza, linee stru Con la resurrezione di Mandelstam attraverso la musica di Elena Firsova
mentali totalmente indipendenti, che sortiscono leffetto di una inquietante assistiamo a uno dei pi fecondi recuperi dellintellighenzia da parte delle
eterofonia e a volte di uneco deformante. nuove generazioni, e forse non casualmente le scelte della compositrice
. Allanarchia postmoderna e al disinibito conformismo del Requiem di cadono sui versi pi antichi di Mandelstam, quelli in cui si celebrano i
\ Artmov sj^pu contrapporre come esempio di rigore lopera di Viktor temi pi universalmente idealistici: La mia musica strettamente legata
EkimaVSldj, nato a Mosca nel 1947. Ad ascoltare il suo Mandala (1983) alla poesia di Osip Mandelstam, specialmente ai suoi componimenti gio
per nove strumenti si giurerebbe che abbia studiato con Donatoni: gli stru vanili. Le mie opere migliori fanno ricorso ai suoi versi. Anche i miei la
menti divisi in quattro gruppi propongono disegni di poche note che si vori strumentali sono quasi sempre legati alla poesia di Mandelstam,
modificano attraverso alcune ripetizioni. Siamo al meccanismo rotante che ai suoi sentimenti pi intimi, alle sue riflessioni sullarte e sulla morte.
Schnittkc (Juiinw/'iinni ili musica

Il Elegia per pianoforte e le Tre liriche di Mandelstam per soprano e pia parato, alquanto simile a quello di un cymbalom, e loriginalit della scrit
noforte le sento particolarmente vicine poich hanno un carattere spicca tura violoncellistica sortiscono un risultato mirabile non solo sul piano tim
tamente intimo e personale al quale vanno musicalmente le mie predi- brico; fantasia, forza di invenzione melodica, impeto ritmico e senso del
lezioni. La cantata Tristia (1979) per soprano e orchestra da camera, con colore si coniugano con spontaneit incantevole. Se, conquistati da questa
i suoi accenti intensamente drammatici e la cantata La vita terrena (1984) sonata, si va a curiosare un po nella produzione della sua autrice, si sco
per soprano e orchestra da camera figurano tra le migliori riuscite dellul pre che Frangis Ali-Sade anche autrice di una bella sonata per pianofor
tima stagione della musica russa. La voce e gli strumenti (flauto, percus te in memoria di Alban Berg (1970) e di un eccellente e originale quartetto
sioni, arpa, 3 violini, 2 viole, violoncello e contrabasso) seguono percorsi per archi (1988).
perfettamente complementari che si integrano e si modificano a vicenda. Unimpressione altrettanto seducente la si prova ascoltando il Circolo
Indimenticabile lorizzonte desolato descritto dalla voce sola allinizio e di canto (1984) chg Raskatov ha scritto su versi di Vasilij Jukovskij. La vo
la replica saltellante e nervosa offerta dagli strumenti. Linquiedudine ne ce del mezzosoprano, un violoncello, un pianoforte, una celesta e un clavi
vrotica, la disperata solitudine e i furori di Mandelstam sono veramente cembalo sviluppano un roteante alone di timbri in cui il canto inserisce
diventati musica. Ascoltando i fruscii leggeri delle percussioni e le melo le sue struggenti interiezioni. Si tratta di un minuscolo capolavoro che ri
die del flauto o il lento rintoccare dellarpa sul quale si inarca il lamento suona come un breve incantesimo neoromantico, e lattesa suscitata trova
della voce nellepisodio finale, vengono in mente le considerazioni di preziose conferme nelle Sequenze sentimentali (1986) per tredici strumen
Mandelstam sulla musica: Il silenzio come un baratro su cui sospesa ti, nellaustero TxetrU (Urtext) (1992) per soprano, clarinetto basso, viola,
lanima delluomo e la musica riuscir forse a superare lorrore del silen violoncello e contrabbasso.
zio e ad ammaliare il caos. Elena Firsova deve essersene ricordata nel Il caso di Raskatov ci consente di risalire alla condizione attuale della
musicare II canto dello Stige (1989) per soprano, oboe, pianoforte e percus vita musicale nella ex-Unione Sovietica. Lavvento della perestrojka, con
sione e L'abisso (1991) per mezzosoprano, flauto e percussione. Malgrado Gorbacv nel 1985 e poi con Eltsin, non stato senza conseguenze per la
lautrice abbia dichiarato che i suoi lavori migliori sono scaturiti dalla poesia vita musicale: le istituzioni del passato regime, in particolare lonnipoten
di Mandelstam, c unopera strumentale in cui riconosciamo uno dei suoi te Unione dei Compositori, hanno perso potere e mezzi finanziari. In un
traguardi pi alti: il terzo quartetto per archi intitolato Misterioso (1980) regime non pi di monopolio la vita musicale andava completamente rior
e dedicato alla memoria di Stravinsky. C qualcosa di ossessivo e dram ganizzata. Fu cos che in quel fervore di iniziative il pianista Alekseij Lju-
matico in questa bellissima partitura dove i quattro strumenti sembrano bimov decise di fondare nel dicembre 1988 il festival Alternativa - ?
roteare nello spazio e creare formidabili tensioni. Condotta con la massi Fra una manifestazione non ufficiale alla quale diedero la loro adesione
ma libert, la scrittura sembra obbedire talvolta a impulsi di improvvisa Tatiana Grindenko, Ivan Monighetti, Mark Pekarskij e Ivan Sokolov. Si
zione e nel corso della composizione si accentua il carattere allucinato che allestirono programmi intelligenti e provocatori che sotto il titolo Musi
spinge gli strumenti verso accumuli frenetici e caotici. Il Finale per ca viva e morta facevano ascoltare opere di Boulez e Kabalevskij, di Ca-
lento e mesto, un vero canto in memoram che dalle regioni gravi si sposta ge e di Khrennikov; si invit Stockhausen a eseguire Aus den sieben Tagen
verso i registri acuti, dove unimprovviso diradarsi della trama polifonica si diede la prima esecuzione dell 'Agnus Dei di Knaifel, si dedicarono al
lascia svettare un unico suono acuto e immobile. cuni concerti ai musicisti degli anni Venti e ai compositori della diaspora
Il quartetto Misterioso una di quelle opere capaci da sole di attrarre per dimostrare in tutti i modi la volont di riappropriarsi della propria
lattenzione verso il loro autore; nel caso di Elena Firsova si tratta per storia. Il segnale pi esplicito di questo desiderio di riaprire i processi del
di una compositrice con un vasto catalogo e una carriera ormai consolida la storia interrotta e di ritrovarne lo spirito, lo si ha nel gennaio 1990 con
ta. Ci sono tanti altri compositori in quellimmenso Paese dei quali capita la fondazione a Mosca della AMC-2, ove la sigla sta per Associazione di
di ascoltare unopera che suona come una promessa. Occorrerebbe molto Musica Contemporanea. Si tratta della resurrezione della famosa associa
tempo per andare in cerca di queste promesse e non di rado, conoscendo zione fondata a Mosca nel 1924 da Roslavec, Mossolov, Popov, Mjaskov-
un po pi a fondo i loro autori, si vedrebbe che le promesse sono gi state skij, Sostakovic, della quale a suo tempo Alban Berg e Alfredo Casella
mantenute. Basteranno due casi a mo di esempio, quello dellazerbajdzana avevano detto meraviglie e che nel 1932 fu cancellata insieme a tutte le
Frangis Ali-Sade (Baku 1947) e quello del moscovita Aleksandr Raskatov altre associazioni da un decreto del Comitato Centrale. Nel rinascere oggi
(1953). La Ali-Sade uneccellente pianista che ha studiato la composi la AMC-2 riprende intendimenti del vecchio statuto del tipo Far cono
zione a Baku con Kara Karajev, dal quale ha accolto il suggerimento di scere il pi diffusamente possibile le opere nuove degli autori di qualsiasi
innestare le tecniche della composizione contemporanea sugli elementi della tendenza in URSS e allestero. Ne presidente Edison Denisov e tra
tradizione azerbajdzana. E quello che accade nella sua sonata per violon i soci figurano Schnittke, Gubajdulina, Silvestrov, Vustin, Karajev, Sut,
cello e pianoforte intitolata Habil-Sajahy (1979). Il suono del pianoforte pre Korndorf, Smirnov, Firsova, Raskatov, Tarnopolskij, Kasparov, Pavlenko
S chuiukv

e altri, che costituiscono una specie di ala sinistra, alternativa quindi alla
vecchia Unione dei Compositori. Le difficolt, materiali soprattutto, in
cui la AMC-2 si dibatte sono grandi, ma questo non ha impedito la for
mazione di un ensemble eccellente che sotto la direzione di Alekseij Vi-
Parte prima
nogradov si impegna per far conoscere al mondo le opere nuove degli
autori di qualsiasi tendenza. Naturalmente la musica russa e anche quel La vita
la delle altre repubbliche non passa tutta attraverso questa e altre associa
zioni. Alcuni dei maggiori compositori sono anzi attivi allestero, ma il
dato nuovo e fondamentale che la musica russa appartiene oggi al mon
do intero e sempre pi si prende coscienza ovunque del fatto che quel
limmenso patrimonio deve essere ancora in gran parte scoperto e
valorizzato.
Conversazione tra Elizabeth Wilson e Alfred Schnittke

W. Potrebbe parlarci della Sua infanzia?


S. A quellepoca niente faceva pensare che sarei diventato un musici
sta, poich solo a dodici anni cominciai a studiare musica, e tuttavia ri
cordo che fin da bambino cerano momenti in cui avevo la sensazione di
udire della musica nella mia immaginazione. A Vienna nel 1946 comin
ciai a prendere lezioni di pianoforte e ad ascoltare qualche concerto. Ascoltai
la Settima di Bruckner e il Concerto per arpa di Hndel, con la direzione
di Otto Klemperer. Furono impressioni indimenticabili; a queste si aggiunse
lincontro con La Walkiria> che vidi in un edificio diverso da quello che
ospita attualmente il Teatro dellOpera. Ascoltando lorchestra, provavo
unautentica beatitudine, ma quando i cantanti cominciavano a cantare la
cosa diveniva meno interessante.
W. Dove nato e dove ha trascorso i Suoi primi anni?
S. Sono nato nella citt di Engels che vicino a Saratov. Fino al 1941
era il centro della Repubblica tedesca del Volga, poi la Repubblica si sciol
se e la maggior parte dei miei parenti del ramo materno fu esiliata in Si
beria e nel Kazachstan.
W. Che lingua parlavate in casa?
S. Tedesco, allinizio, ma era il tedesco dei tedeschi del Volga, una lin
gua ormai un po desueta; i tedeschi del Volga si stabilirono in Russia due
cento anni fa e si trovano oggi ad usare delle espressioni ormai dimenticate
Queste conversazioni con Schnittke sono state realizzate in due distinte occasioni. La in Germania. In un secondo tempo la nostra lingua divent il russo e da
prima un estratto di quanto stato registrato da Elizabeth Wilson a Mosca nel set allora ho sempre parlato e pensato in russo piuttosto che in tedesco.
tembre 1989 in occasione delle riprese del documentario televisivo della BBC sulla vita
di Alfred Schnittke. Alla BBC va il nostro ringraziamento per la gentile concessione ad W. Come avete vissuto durante la guerra?
utilizzare quel materiale. La seconda conversazione frutto di un incontro tra Enzo Re
stagno e il compositore ad Amburgo, nel gennaio 1993; in questa circostanza Elizabeth S. Subimmo delle privazioni, esattamente come tutti gli altri, non pe
Wilson ha avuto la funzione di interprete. Il lettore riconoscer le due conversazioni, r quelle dure privazioni che dovettero sopportare i miei parenti esiliati
distinte in due capitoli, dalle sigle degli interlocutori. in Siberia e nel Kazachstan. In qualche raro caso arrivai a rendermi conto,
Scbuittkc la rito
cosa molto sgradevole per la psicologia di un bambino, che ero contempo Inori citt, ed eravamo in cinque in famiglia! 1 miei genitori non riusciva
raneamente ebreo e tedesco. A volte durante la mia infanzia fui schernito no a trovare lavoro: mia madre dopo aver avuto per breve tempo un im
per la strada, ma accadde molto raramente. piego, lo perse; mio padre lavorava come traduttore per la rivista Novoje
W. Ha frequentato una scuola normale? Vremja. Io frequentavo la settima classe in una scuola fuori citt, poi,
dal 1949, cominciai a studiare allIstituto Superiore di musica di Mosca.
S. S, e nel complesso i miei ricordi della scuola sono piacevoli. Studiare musica era il mio pi vivo desiderio ma forse ero gi troppo avanti
W. Ebbe la possibilit di ascoltare musica in quegli anni? con let. Mio padre per aveva incontrato qualcuno che lavorava alla scuola
di musica che gli consigli di chiedere la mia ammissione. Mi presentai
S. - Raramente. Durante gli anni della guerra tutte le radio erano state allIstituto praticamente senza nessuna speranza di venire accolto, ma gli
confiscate, cos non potevo sentire nulla. Uno dei miei ricordi pi felici insegnanti mostrarono per me un certo interesse e decisero di ammetter
quello del ritorno delle nostre radio, nel 1946; ascoltare era come una festa. mi a frequentare il corso per direzione di coro.
W. Perch furono confiscate le radio? W. Il 1948fu un anno particolare per la vostra storia musicale; vuole par
S. Non so se sia successo in tutto il Paese, ma eravamo in guerra e larcene un poco?
noi eravamo piuttosto vicino a Stalingrado; forse dipese proprio da quel S. Sapevo qualcosa della Risoluzione del 1948 diretta contro Sostakovic,
lo. Cera ununica stazione radio, controllata. Prokofev, Khacaturjan e altri celebri compositori, ma francamente ero
W. Quali sono i Suoi primi ricordi musicali? male informato e non conoscevo bene la musica in questione. Quando
entrai nella scuola di musica era il 1949; da quel momento cominciai
S. Le mie prime vere impressioni musicali sono collegate al mio arrivo a a capire sempre di pi e il terribile errore di quella Risoluzione mi fu
Vienna [dove il padre lavorava nella redazione di un giornale] poich l presto evidente insieme alle fantastiche e incredibili circostanze in cui
cominciai a prendere lezioni di pianoforte. Non avevamo un pianoforte in musicisti illustri come Sostakovic e Prokofev avevano subito quella criti
casa, ma andavo a prendere lezione e a studiare dalla mia insegnante, Frau ca umiliante.
Rube^ che abitava la stessa nostra casa al piano di sopra. I risultati furono
piuttosto incoraggianti; imparai a leggere la musica molto in fretta e anche W. Potrebbe parlarci del clima musicale di quegli anni che noi in Occi
se incontravo difficolt nell eseguire i passi veloci, con gli spartiti mi distri dente conosciamo forse in maniera ancora un po' generica?
cavo benissimo, al punto da provare a scrivere le mie prime composizioni. S. Posso provare. Ricordo che tutte le opere di Prokofev e Sostakovic,
Prima del pianoforte di Frau Ruber cera stato lincontro con una fisarmo salvo rarissime eccezioni, sparirono dalle trasmissioni radiofoniche e dai
nica. Credo che fosse una specie di riconoscimento ottenuto da mio padre programmi dei concerti. Non dimenticher mai limpressione negativa che
sul lavoro. Non era una buona fisarmonica e aveva unestensione molto li mi procur lascolto del Canto delle foreste di Sostakovic. Mi resi conto
mitata, ma tutto cominciato di l. Tientanni dopo tomai a Vienna e scoprii che era un lavoro molto scadente e per molto tempo non riuscii a capire
che Frau Ruber viveva sempre nello stesso posto, cos andai a farle visita. come un compositore di quella levatura avesse potuto scrivere della musi
W. Lei ha detto che appena inizi a suonare il pianoforte inizi anche ca simile. Al tempo stesso ero fortemente attratto da quel poco di Sostakovic
a scrivere musica. Significa che gi allora desiderava diventare compositore? che mi riusciva di conoscere. Prima di iscrivermi al Conservatorio ero in
cantato dalla sua Quinta Sinfonia e poi sognavo di ascoltare tutte le musi
S. Cera dentro di me un desiderio del genere, sebbene un po confuso. che che non venivano eseguite. Fra queste cerano le sinfonie di Mahler,
Volevo suonare, ma volevo comporre prima di essere capace di suonare. che io cominciai ad ascoltare solo verso il 1955. Era musica inaccessibile
Credo di aver avuto una predisposizione al comporre prima di cominciare e introvabile e ricordo benissimo come quanto di pi moderno e radi
a suonare il pianoforte. Ricordo di aver scritto un frammento e di averlo cale ci fosse concesso di ascoltare fosse il Pome de lextase di Skrjabin;
mostrato a Frau Ruber che molto sorpresa mi disse che cera un tema prin il Prometeo era gi considerato un po equivoco. Skrjabin esercit co
cipale e un secondo tema come in una sonata, tutte cose delle quali non munque su di me una profonda influenza: le sue ultime sonate per piano
avevo la pi pallida idea. forte, il Pome de l'extase e il Prometeo avevano un grande fascino cui ven
W. In che anno tornato in Unione Sovietica e quali furono le difficolt ne ad aggiungersi quello irradiato dalla musica di sostakovic. Nel 1953,
di adattamento? quando ormai ero entrato al Conservatorio, inizi il periodo del disgelo
e frequentando i cosiddetti studi politici notai uno studente del ter
S. Tornammo nel 1947 e incontrammo parecchie difficolt; prima fra zo anno che si chiamava Edison Denisov. Sosteneva che la Risoluzio
tutte quella dellabitazione. Per otto o nove anni affittammo due stanze ne del 1948 era stata un errore, ma dopo un do lui and a Leningrado
S tim i Itk .c
I di rifu

e arriv un insegnante che si premur di restaurare il punto di vista uffi li evo. Ci fu poi una forte influenza di Sostakovic e successivamente di tutto
ciale. Non poteva durare a lungo tuttavia, e in breve tempo gli errori della quello che arrivava dallOccidente, soprattutto del linguaggio dodeca
Risoluzione del 1948 furono ammessi ufficialmente, con la precisazione fonico, senza trascurare gli influssi esercitati da Bartk e da Cari Orff,
per che lerrore si limitava allinterpretazione che della Risoluzione era sotto i quali mi trovavo quando scrissi con loratorio Nagasaki il mio
stata data. Avevamo formato un gruppo di studio di diplomando capita saggio di diploma. Mi sento ancora legato sentimentalmente a questope
nato da Denisov che proprio allora esegu in riduzioni per pianoforte a ra perch con essa, per la prima volta, riuscii a trovare una posizione indi-
quattro mani X Ottava e la Nona Sinfonia di Sostakovic. La conseguenza |x* udente.
fu una telefonata seccatissima di un certo professor Jarustovskij che occu
pava una posizione ufficiale, ma dopo cinque o sei mesi quelle stesse ope W. Quali composizioni present quando tent di entrare nell'Unione dei
re vennero eseguite pubblicamente. Compositori?
Il disgelo proseguiva gradualmente e in quel clima pi favorevole si po S. Loratorio Nagasaki e il mio primo concerto per violino, unopera
terono ascoltare alcune registrazioni tra cui il Pierrot lunaire di Schnberg questultima che inserirei, pur con tutte le sue ingenuit, nel mio catalo
e la sinfonia Mathis der Maler di Ilindemith. Fu proprio in quegli anni go ufficiale.
al Conservatorio che avvenne la mia formazione attraverso gli studi con
W. Come considera l'opera di Sostakovic?
il professor Golubev, con cui ho avuto un ottimo rapporto, e con la fre
quentazione di alcuni giovani musicisti dalla personalit molto interessan S. Sono convinto che la mia formazione di compositore deve moltissi
te, i quali creavano nellinsieme un micro-clima quanto mai fervido. Ho mo a Sostakovic; linfluenza che esercitava era enorme, perch in lui ve
in mente i nomi di Denisov, di Karetnikov, del rumeno Anatol Vieni, devamo una figura viva che non si adeguava a norme e modelli. Poteva
di Roman Ledenjov e Nikolaj Sidelnikov. Una grandissima influenza la essere molto attraente o anche molto sgradevole, ma in ogni caso restava,
esercitava il mio compagno di classe Aleksandr Karamanov. Io lo con come la sua musica, totalmente imprevedibile. In fondo lui continuava a
sidero un genio assoluto il cui sviluppo stato un po misconosciuto. vivere fra di noi come compositore, faceva parte dellUnione dei Compo
Ricordo che quando Luigi Nono venne a Mosca qualche anno dopo, sitori ma non si adeguava agli standard formali. Proprio per questa sua
Karamanov lo interess pi di chiunque altro; la sua musica non veniva capacit interiore di essere libero e imprevedibile pur vivendo allinterno
praticamente eseguita e io credo che la sua opera sia ancora interamente del sistema, lo consideravamo un modello.
da scoprire. W. Sostakovic spesso ricavava dei guadagni scrivendo musica per il ci
Nonostante i disagi, ricordo gli anni del Conservatorio con una certa nema; anche Lei ha seguito questa strada. Vuole parlarci di questa Sua espe
nostalgia. La realt che ci circondava era molto negativa, caratterizzata dalla rienza?
quasi completa mancanza di esecuzioni di un numero enorme di autori;
le opere di Bartk erano eseguite molto di rado, quelle di Schnberg S. Ne ho avute anche troppe esperienze di questo genere! Mi piace
ad eccezione di Verklaerte Nacht mai, per non parlare degli autori con rebbe sapere quanti dei miei colleghi hanno scritto, come ho fatto io, la
temporanei. Ma questo non significava nulla, poich avevamo la possibili musica per sessanta film e quanti di loro sono vissuti quindici anni aven
t di ascoltare le registrazioni, ne discutevamo tra di noi e ci riflettevamo do come unica fonte di reddito la musica per film. Una condizione del
su. La situazione cambi quando ci diplomammo e uscimmo dal Conser genere pu rivelarsi disastrosa; ho visto non pochi tra i miei colleghi pi
vatorio; allora ci trovammo di fronte alle difficolt della vita: diventare dotati rinunciare a poco a poco a qualsiasi progetto di creazione autono
membri dellUnione dei Compositori e quindi partecipare o no alla vita ma per dedicarsi completamente a quellunico genere di composizione, che
musicale ufficiale. Per qualche compositore, come Ledenjov e Volkonskij, era per il solo a garantire loro la sopravvivenza. A parte tutti gli aspetti
le difficolt potevano essere notevoli. Volkonskij fu espulso dal Conserva- negativi, lavorare per il cinema pu anche essere utile; ti permette, per
torio nel 1954 perch si era presentato in ritardo allinizio del trimestre esempio, un contatto continuo con lorchestra, che realizza subito quel
accademico. Le autorit pensavano che si sarebbe dato da fare per essere lo che hai scritto, senza contare le collaborazioni con registi interessanti.
riammesso, ma lui lasci cadere la cosa. Klimov, Igor Talankin, Larissa Sepitko, Michael Schweitzer, Andrej
Chrzanovskij, Aleksandr Mitta e Aleksandr Askoldov sono alcuni dei re
W. Che tipo di musica scriveva da studente e quando poi divent membro gisti con cui sono venuto a contatto. Non si trattava soltanto di un lavoro
dell'Unione dei Compositori? di routine; potevo sperimentare soluzioni ed effetti che non avrei potuto
S. Il mio sviluppo sub linfluenza non tanto del romanticismo quanto usare nella musica pura: comporre per il cinema divenne per me una sorta
di quella che potremmo chiamare la sua reincarnazione, ovvero linfluen di stravagante laboratorio.
za di Mjaskovskij, del quale il mio insegnante, Evgenij Golubev, era stato al- W Ha usate in altre Sue onere la musica composta Ver i film?
Schniukc Im vita

S. S, e in pi di una occasione. I temi del mio Primo Concerto grosso in particolare, con i volti di due amici che erano venuti a trovarmi, ma
derivano dal film Agonija di Eljem Klimov, da La farfalla di Andrej mito il resto era come un sogno; vedevo me stesso e avevo la sensazione
Chrzanovskij e da Racconto di come lo zar Pietro diede moglie al moro di di avere unaltra et, di essere bambino, e avevo molto freddo. Mi pareva
Mitta. Dal film di Romm II mondo oggi derivano alcuni frammenti entrati di essere da qualche parte nellestremo nord. Avevo anche la strana sensa
poi a far parte della mia Prima Sinfonia. Aggiungerei come esperienza molto zione di essere stato da poco in contatto con qualcuno morto tanto tempo
importante quella di trasformare elementi della musica classica in clich la, con mia madre. Poi le cose cominciarono lentamente a migliorare. Non
e quella della confezione di finti classici. Mi capitava cos di essere in si sapeva se avrei potuto recuperare i movimenti e se avrei potuto parlare
contatto con il mondo musicale in tutta la sua estensione, con tutti i suoi normalmente; stato piuttosto difficile recuperare la parola e la memoria,
problemi e le sue complessit, ivi compresa la dimensione non seria, e ci sono voluti tre mesi.
quello che ne usciva era un mondo musicale aperto su tutti i lati. [...]
W. Come cambiato il Suo atteggiamento verso la vita?
W. Vorrei chiederLe se i Suoi genitori erano religiosi.
S. Prima di tutto avevo una sensazione del tempo completamente di-
S. Direi che sebbene fosse una cattolica battezzata, mia madre non vcrsa, come se avessi iniziato un nuovo ciclo vitale. Il ciclo precedente aveva
era credente. Non era credente, ma inconsciamente continuava a credere: continuamente accumulato velocit raggiungendo una grande accelera
era evidente dal suo comportamento. Mio padre era ebreo ed era stato edu zione. Gli anni volavano allora, ma dopo il 1985, lanno dellictus, comin
cato da ebreo, ricevendo il Bar-Mitzvah (la maggiore et religiosa) in si ci un ciclo molto lento, come ai tempi dellinfanzia. Gli anni che sono
nagoga, ma non era credente e cos fu fino alla fine. irascorsi da quel momento mi sembrano un periodo di tempo enorme
W. Che importanza hanno avuto per Lei la religione e la religione dei di cui ricordo ogni dettaglio, e ogni giorno mi resta nella memoria come
Suoi genitori? qualcosa di significativo. Da molto tempo avevo dimenticato questa sen
sazione del tempo non livellato che ora ritornata. Anche il mio modo
S. Molta; ricordo i miei primi discorsi sulla religione a Engels con mia di lavorare, di percepire la vita e gli eventi, e di concepire delle aspirazioni
nonna, una cattolica tedesca, che durante la guerra leggeva la Bibbia lute cambiato. Una volta partivo dallipotesi che il mio lavoro di compositore
rana. Quelle conversazioni con lei non furono tanto importanti per il loro Tosse qualcosa che esisteva indipendentemente da me e che il mio compi
significato quanto per il fatto che le avrei ricordate per tanti anni; quando lo fosse soltanto quello di sistemare il tutto, come se fossi un interprete.
si trattava di credere o non credere, di come considerare la chiesa, durante Anche adesso conservo questa convinzione, ma limmagine del mondo
quei pensieri lei era sempre di fronte a me. del mio lavoro che mutata; prima era come entrare in un mondo di
Un momento decisivo venne nel 1965, con la lettura de II dottor Zivago, norme prefabbricate, un mondo di immagini rigide, gi cristallizzate, do
dalla quale appresi che il credere dipende dalla persona e non dalla nazio ve i cristalli hanno una forma invariabile: io aspiravo a impossessarmi
nalit. Decisi cos di farmi battezzare cattolico per seguire la religione di proprio di quei cristalli. Ora tutto diverso; da cristallizzato il mondo
mia madre, anche se per me tra i tre principali rami del Cristianesimo c si fatto fluido e subisce continue modifiche, sicch io devo mettermi
poca differenza. Mi piace anzi pensare che esista un qualche rapporto ir in ascolto lungamente per riuscire ad afferrare un momento che vivo
razionale non solo tra i tre rami del Cristianesimo, ma tra le diverse religioni. e palpitante. [...]
W. Esprime questo spirito religioso nella Sua musica? W. Quando ha cominciato a conoscere la musica contemporanea dell'Oc
S. In molte mie opere c un collegamento diretto o indiretto con que cidente?
sti pensieri. Ho scritto un Requiem sul testo latino e la mia Seconda Sinfo S. I contatti con quella musica cominciarono con le registrazioni e i
nia una messa che usa il canto gregoriano. Ho composto un Concerto dischi che riuscivano ad arrivare fino a noi negli anni del Conservatorio.
per coro e su versi di Grigor Narekaci, un monaco armeno vissuto mille
Questi ascolti aumentarono a poco a poco e negli anni Sessanta Denisov,
anni fa, e, ancora per coro, le Cantiche di penitenza, scritte per le celebra che si recava spesso al festival Autunno di Varsavia, riusciva a tornare
zioni del millennio del cristianesimo in Russia. [...]
ogni volta con molte registrazioni. Nel 1964 ci fu lavvenimento pi im
W. Qualche anno fa Lei ha avuto qualche serio problema di salute. portante con la venuta di Luigi Nono. Potei vedere finalmente un famoso
esponente dellavanguardia e ne fui profondamente impressionato: era un
S. S, ho avuto un colpo apoplettico molto grave. Sebbene fossi quasi uomo di grande fascino, pieno di vitalit, impulsivo e assolutamente im
sempre cosciente, lo ero per solo in superficie. Ci sono venti o ventun gior
prevedibile.
ni dei quali non riesco a ricordare nulla. Era come se mi trovassi in una zona
completamente buia con solo qualche raggio di luce. Ricordo un momen- W. Potrebbe rievocare auel famoso incontro all'Unione dei Compositori?
Scbaiti kv I 4l filli

S. Ricordo benissimo quei giorni tanto importanti per me e per tanti ili unificare tutto il lavoro. Lo trovai nellapparizione del coro, che si
altri colleghi. Nono fu molto colpito dalle opere di Karamanov, ma esa m i ile apjKMia alla fine. La funzione del coro potrei definirla nuvolosa;
min tante altre partiture che gli venivano mostrate. Con me fu molto essa non tangibile, per da questa nuova posizione vediamo la vita
critico, e anche in seguito mantenne questo atteggiamento. Nonostante all laverso le nuvole, il che naturalmente un punto di vista alquanto
ci considero ancora oggi molto fruttuoso il mio incontro con lui. Ci particolare.
fece ascoltare i suoi Canti di vita e d'amore, che produssero un grandissi
mo effetto. W. Perch i personaggi di Peer Gynt e Faust sono cos importanti per Lei?

W. E vero che Lei fu mandato fuori dalla sala? S. Nonostante vivano in luoghi e tempi diversi e le loro vite seguano
penorsi molto differenti, queste due figure risultano collegate in un mo
S. S e con me furono mandati fuori anche Denisov e Karamanov. [...] do che difficile spiegare. La soluzione geniale e grandiosa proposta da
W. Vuole parlarci del Suo Quintetto con il pianoforte? ( nel he nellinterpretazione di Faust non esaurisce le potenzialit del per
sonaggio che restano praticamente infinite. In Peer Gynt c qualcosa di
S. Lho terminato nel 1976 e ci volle molto tempo per scriverlo. de simile, poich un personaggio suscettibile anche lui di molteplici inter-
dicato alla memoria di mia madre, Maria Vogel. Lo iniziai nel 1972 e ri pivtazioni. E questa inesauribilit delle interpretazioni che accomuna i due
cordo di aver scritto il primo movimento molto rapidamente, poi per per
personaggi.
tre anni non riuscii a proseguire. Feci tanti tentativi che non mi soddisfa
cevano e tutti quei materiali accumulati andavano a finire in altre opere W. Come arrivato all'idea di scrivere un oratorio dedicato a Faust?
pensi che il mio Requiem costruito con materiali tematici provenienti S. Probabilmente ho cominciato a pensare a un progetto legato al per
dal Quintetto. Soltanto alla fine del 1976 trovai quello che cercavo, ovvero si maggio Faust quando Jurij Petrovic Ljubimov me ne parl. Aveva in mente
la continuazione del secondo movimento in forma di valzer. Non il solito di utilizzare la seconda parte del Faust di Goethe, non in unopera ma
valzer, magari poetico o tragico, ma un valzer tetro e stanco, capace di in un nuovo tipo di forma musicale, per la quale intendeva impiegare an
esprimere il rapporto con quellevento dal quale era partita lidea dellin che PAmleto di Pasternak. Ljubimov aveva delle idee molto interessanti,
tera composizione. A questo punto continuare fu pi facile. Il movimento sulle quali avemmo lunghe conversazioni, ma alla fine giunsi alla conclu
pi importante doveva essere per me quello finale, a cui diedi la forma sione che quel testo smisurato non poteva rientrare in unopera sola, dove
di una Passacaglia. Il tema della Passacaglia viene suonato nel registro acuto la musica inevitabilmente avrebbe finito con lilluminare una parte sol
del pianoforte mentre tutti gli altri temi inferiori sono come unombra. iamo del testo. Avevo ormai rinunciato a quel progetto quando ricevetti,
Nel 1978 me ne stata commissionata una versione per orchestra dal di nel 1982 dal festival di Vienna, linvito a scrivere un lavoro per coro, or
rettore Gennadij Rozdestvenskij, intitolata poi In memoriam. [...] chestra e organo. Proprio a quellepoca mi ero imbattuto nel primo testo
W. Possiamo parlare ora di Peer Gynt. Perch sent la necessit di scrivere scritto su Faust pi di quattrocento anni fa, quello di Johann Spiess. Mi
l'epilogo in questo lavoro? fu subito chiaro che lultimo capitolo di questo libro su Faust costituiva
un formidabile punto di partenza per quella musica che mi era stata com
S. Quando scrivevo Peer Gynt si present una situazione analoga a quella missionata, cos scrissi con grande rapidit loratorio che fu eseguito poco
del Quintetto. Largomento caratterizzato dallessere strutturato in tre dopo a Vienna. Fui molto sorpreso quando venni a sapere poco dopo dal
cerchi di sviluppo. Il primo si svolge in Norvegia prima della partenza di direttore del festival che il tema che la rassegna intendeva sviluppare quel
Peer Gynt per il mondo esterno. Poi viene il secondo cerchio, linganne lanno era proprio Faust. Solo pi tardi mi venuta lidea di scrivere unin
vole mondo esterno. U terzo dato dal ritorno a una stanca realt, che tera opera su Faust.
molto mutata a causa dellet e del logorio delle sensazioni delleroe.
Nel suo libretto Neumayer scrisse solo due parole a proposito del quarto W. Lei ritiene che il personaggio di Faust conservi una certa attualit agli
cerchio: Adagio eterno. A questo punto io scrissi un epilogo che riassu occhi di un artista contemporaneo?
me tutta la musica del balletto e in cui si sente il passaggio attraverso i S. Mi riesce difficile parlare dellimportanza che il tema di Faust pu
vari cerchi come un passaggio dalla sfera della realt a quella della rifles avere per un artista oggi; per farlo dovrei compiere unautoanalisi del mio
sione. A questo scopo dovevo trovare un punto di vista unificatore dal processo di lavoro e si tratta di una cosa difficilissima, che addirittura mi
quale poter percepire ogni cosa. Per trovare questo punto di vista ho do spaventa. Sento tuttavia che quella di Faust una figura inesauribile, e
vuto creare un nuovo tipo di interazione tra tutti i temi, come se si trat per quanto valida possa esserne la mia comprensione questo non sbarrer
tasse di nuvole fluttuanti che si fondono luna nellaltra. Altrettanto la via a un altro Faust. Prevedo anzi lapparizione di molte altre interpre
importante era per me trovare qualcosa di appena percepibile, in grado per tazioni e di molte altre opere su questo tema. [...]
Scimi tt he

W. Lei ha detto che nella surre alta quello che si sente pi reale di quello
che si vede.
S. Il fatto che luomo percepisce il mondo in modi diversi; quando Conversazione tra Enzo Restagno e Alfred Schnittke
se ne parla sembra una cosa, unaltra quando lo si pensa, e poi c il giudi
zio istantaneo che pi precisamente esprime lessenza del pensiero senza
addentrarsi in tentativi di definizioni. E come se avessimo a che fare con
una caverna platonica a molti strati, che riflette con gradi variabili di esat
tezza la verit e le realt. In questo caso chiamo verit e realt non il mondo
tangibile ma qualcosa di diverso, e questa che io ritengo una realt pi
vera si pu esprimerla meglio attraverso la musica. La vera funzione della
musica mi sembra che sia qualcosa di molto speciale e indipendente. La
musica non pu quindi essere raccontata con le parole, poich parla una
verit diversa, una verit che non soggetta al potere delle parole, ma
forse non saggio da parte mia parlare della superiorit della musica sulle
parole, forse la parola ha altri vantaggi.
IL Vorrei cominciare questa conversazione da un tempo molto vicino a
Mosca, settembre 1989 noi, da unopera che Lei ha scritto nel 1990, cio dal Secondo Concerto
|x.*r violoncello e orchestra. Nel quinto movimento, che Lei ha definito il pi
importante, c' una Passacaglia il cui tema deriva dalla musica che tanto tempo
prima Lei aveva scritto per il film Agonya di Eljem Klimov. Si tratta di un
tema molto lineare fatto di intervalli di semitono e di tono che viene esposto con
tragica solennit dai tromboni, dopodich il violoncello inizia con molta in
tensit le sue variazioni, mentre il tema entra in contrappunto con s stesso
nelle parti dell'orchestra. Nelle ultime battute si produce un effetto sensazionale
con il violoncello che tiene fermo un do grave eseguendo al tempo stesso un'ul
tima ripetizione del tema nel registro pi acuto. Tra il do tenuto al grave e
la ripetizione del tema all'acuto si viene a spalancare un enorme spazio di quat
tro ottave e su, in alto, quel tema risuona con voce esilissima come sospeso
su un abisso profondo e oscuro. Come vede Maestro il campo delle interpreta
zioni pu essere molto esteso, ma vorrei limitarmi ora a quel concetto di ago
nia che deriva dal film e che la musica esprime a mio avviso benissimo. Nel
film l'agonia era quella della Russia che entrava nella fase storica del comu
niSmo: un'agonia di pi di settantanni. Nel 1990 l'agonia, almeno ufficial
mente, doveva essere finita, ma il concetto di agonia e tutte le sofferenze della
storia che ci stanno dietro le spalle sono pi presenti che mai in questo concerto.
S. Il concetto un po pi complicato. Parlerei non solo della storia
e del destino, ma anche di problemi strettamente musicali. Il fatto di aver
dovuto combinare due lavori, quello di compositore di musica seria e
di musica per film, ha avuto lati positivi e negativi, e nella vita sia le cose
positive che quelle negative hanno importanza. Una parte di quel film era
gi pronta nel 1972, ma poi il film ha dovuto aspettare a lungo, arrivando a
vedere la luce solo nel 1980, in una forma gi un po diversa da quella ori
ginale poich alcune cose erano state cambiate nel montaggio. Ho preso dun
que un tema da una musica scritta per un film tanti anni fa e lho inserito
nel concerto per violoncello, ma si tratta di una musica che aveva acquistato
h i p itti
Scimi ilkc

ormai un importanza diversa. Questa non la prima volta che lorigine K. Im scena in cui Io va al manicomio a scegliere il matto con il
di una musica seria sta in una musica che ho scritto per un film. E quale dovr convivere, musicalmente e teatralmente potrebbe sembrare Vin
gi successo con il mio Primo Concerto grosso, i cui temi derivano da mu icolo.
siche che avevo scritto per il cinema. I temi sono gli stessi ma non si tratta S. S, proprio quello che volevo.
della stessa musica.
K. -li il personaggio di Vova, che assomiglia a Lenin, che cosa rappresenta
R. Naturalmente non la stessa musica, ma trovo particolarmente interes nella drammaturgia dell'opera?
sante quel concetto di agonia che c'era allora e che in qualche modo sembra S. - Vova unimmagine molto pi completa di quella di Lenin. La se
gettare un'ombra sulla musica che Lei ha scritto ora.
conda regia che sta preparando Prokovskij dovr puntare su un personag
S. S, vero che esiste questombra. Riguardo al tema di cui Lei parla gio pi completo di quello di Lenin.
va un aspetto molto importante quello di essere costruito su intervalli K. Questo significa che si tratta di una specie di tipo eterno?
di seconda: un tema diatonico dunque. Deve sapere che quando compon
go molto raramente metto gli accidenti in chiave, perch mi pare che la S. S, sfortunatamente s.
musica contenga ogni cosa, sia le scale diatoniche che quelle cromatiche. R. Quindi Vova non solo l'immagine del tiranno e della violenza, ma
Quando parliamo quindi di sviluppo diatonico o cromatico parliamo di l'immagine del male.
qualcosa di temporaneo, non costante.
S. S, senzaltro. Questo un fenomeno eterno. Si potrebbe parlare
R. S, ma ci sono anche inflessioni micro-cromatiche nella Sua musica. di due altri dittatori del nostro secolo: Mao Tse Tung e Hitler. unim
S. S, i quarti di tono. Uso qualche volta questi intervalli, ma sempre magine che c stata nella storia e che ci sar sempre.
una cosa problematica. Ligeti mi ha raccontato di aver avuto in una sua R. Perch Vova, che tutte queste cose il dittatore, la violenza, l'op
composizione problemi tali con i microtoni da essere costretto a riscriverla. pressione, il male non parla, ma si limita a emettere un unico suono inar
R. A me sembra per che nella Sua musica l'uso dei microtoni nasca da ticolato?
un'esigenza diversa e sia quindi meno problematico. Noto infatti talvolta delle S. Non lo so neanchio.
oscillazioni microtonali nell'intonazione degli strumenti, che mi fanno pensare
R. C' un uso molto frequente del grottesco ne La vita con unidiota;
a quelle tipiche oscillazioni della voce quando attacca il suono nella musica
un impiego dei falsetti nelle parti dei cantanti e una quantit di effetti grotte
popolare. Questo non un uso strutturale dei microtoni ma un uso espressivo.
schi nella strumentazione, bellissimi e molto teatrali. Tutto ci si colloca in
S. Per me la musica popolare una stimma di tutto quello che c nella una tradizione dell'opera russa moderna, che ha i suoi massimi esempi in
musica. La musica colta non derivata da quella popolare: si tratta di due Sostakovic.
realt diverse.
S. Non so se esista questa tradizione nellopera russa, ma sono sicuro
R. Il riferimento alla musica popolare, vorrei dire addirittura alla musica che se non ci fosse stato II naso di Sostakovic questopera non sarebbe
di strada, con i suoi strumenti poveri, capaci di produrre sonorit logore e mai stata scritta.
stanche, mi sembra molto importante per Lei; pochi compositori sono attenti R. Infatti. Quando ascoltavo e leggevo La vita con unidiota per la prima
come Lei a quel tipo di musicalit.
volta, il mio entusiasmo aumentava ad ogni pagina, e mi dicevo: Ma que
S. Senzaltro. La musica popolare strettamente legata con la vita, non st'opera figlia de II naso di Sostakovic!.
solo per me ma anche per altri compositori che negano di attingere a quella S. Ne sono felice. Quando la scrivevo, avevo interiormente questa per
fonte.
cezione; guardavo al modello de II Naso e pensavo di sviluppare qualcosa
R. Mi piacerebbe che parlassimo di un lavoro ancora pi recente, intendo di diverso seguendo linee pi semplici. Ho la sensazione di non sapere
dire l'opera La vita con un idiota, che Lei ha scritto nel 1991. ancora che piega prenderanno le cose, ma in ogni caso essenziale per
me che si tratti di uno sviluppo e non di una ripetizione.
S. La prima parte dellopera lho scritta prima dellictus, la seconda dopo.
Qualcuno dice che ci siano delle differenze tra la prima e la seconda parte, R. La vita con unidiota come rappresentazione dell'Inferno. Lei mostra
ma se questo vero dipende secondo me dal soggetto, che richiede per le di avere musicalmente e drammaturgicamente un'idea molto precisa dell'In
due parti due stili diversi, e non da quali fossero le mie condizioni di salute. ferno, come GogoV, Kafka o Sartre, che in una pice oggi un po' dimenticata
La seconda parte, a differenza della prima, molto cameristica. diceva: LEnfer c'est nous.
Svhuillkc I*i vita

S. Ho Pimpressione che esistano molti inferni; ogni persona ha una K. Certo; e pi in generale, nei secoli passati gli artisti compivano grandi
propria idea di inferno. Ho quindi descritto quella che la mia idea di opere senza firmarle. Eppure erano ugualmente grandi.
inferno sulla terra.
S. Certamente! Potremmo fare riferimento a Omero, oppure alla Bib
R. Lei sa, Maestro, che in Russia circola un detto secondo cui tutti gli bia: nessuno sa chi labbia scritta e in quanti anni.
scrittori sarebbero usciti da II cappotto di GogoV? K. Mi pare che la Sua simpatia vada spesso verso quelle epoche della sto
S. Sono daccordo s e no con questa affermazione. Conoscendo quel ria in cui gli uomini creavano grandi opere senza la presunzione un po' ro
lopera letteraria si sarebbe tentati di credere che sia vero, ma la Russia mantica dell'io".
in fondo molto pi ricca.
S. La ringrazio per quanto ha detto. Ho per il passato un sentimento
R. La vita con unidiota il Suo primo esperimento teatrale e si risolto di particolare riguardo. In particolare mi capita spesso di avere quasi la
in un successo di cui sono prova le numerose riprese in vari teatri. So per sensazione di aver vissuto in unaltra epoca, in quella medioevale ad
che Lei sta coltivando altri due progetti per il palcoscenico, dedicati l'uno esempio.
alla vita avventurosa del compositore Gesualdo da Venosa, l'altro a Faust. R. L'epoca gotica, della quale stavamo parlando, riguarda molto di pi
Come arrivato a Gesualdo da Venosa come soggetto di un'opera? la Germania; Lei ha invece rievocato in modo mirabile il clima del medioe
S. Per un verso si trattato di una decisione inattesa: quando mi sono vo e dell'antica musica russa negli Inni, che definirei senz'altro una delle Sue
imbattuto nel soggetto di Gesualdo mi sono accorto che era come se lo opere pi ispirate.
avessi aspettato tutta la vita. Ci sono molti modi di realizzare teatralmen S. Gli Inni nascono in parte da un processo di stilizzazione e in qual
te un progetto del genere, ma particolarmente interessante per me la com che caso da autentiche citazioni di quellantica musica. Il primo degli In
binazione di elementi seri e faceti. Penso a Re Lear, dove la seriet delle ni ad essere stato scritto il terzo; era nato come una pagina di musica
situazioni convive con la capacit di prendersi in giro, oppure alla scena
del becchino in Amleto. destinata al cinema.
R. La capacit di rievocare un'atmosfera liturgica e una fede antica sono,
R. Le opere scritte su Faust, da Ber/ioz a Gounod, costituiscono mo
in questo lavoro, fuori del comune.
delli lontani che rivelano ogni volta un rapporto alquanto diverso col testo
dal quale derivano. Nel Suo caso come si configura il rapporto con il testo S. Sfortunatamente sono molte le cose che non so riguardo allanti
letterario? ca musica religiosa russa. Ho cercato di creare qualcosa di simile, che
non per la stessa cosa. Si tratta in fondo di una stilizzazione attraver
S. Allorigine del mio lavoro non c, come Lei sa, il Faust di Goethe, so la quale cercavo di dare lidea di una musica arcaica che forse non
ma lantico libro di Johann Spiess.
mai esistita. Nel primo Inno, quello che contiene la citazione di un
R. Come mai si sente pi attratto da questa versione arcaica di Faust che corale a tre voci, la difficolt consisteva nel distribuire le tre voci fra tre
da quella pi moderna e letterariamente raffinata di Goethe? strumenti forniti di caratteri quanto mai diversi: i timpani, il violoncello
e larpa.
S. Ci sono tante ragioni, una delle quali che confido maggiormente
nei testi originali. In passato avevo ricevuto molte proposte di scrivere qual R. Tutti i compositori fanno i conti con la storia; nel Suo caso la musica
cosa sul testo di Goethe, ma non mi pento di non averlo fatto. sembra per nutrirsi di una meditazione profonda sulla storia.
R. Personalmente trovo molto interessante il fatto che Lei si senta attratto S. Ho dovuto scrivere tanta musica nella mia vita, anche per il ci
da quella prima e antica redazione della leggenda di Faust, perch c' in essa nema, e per farlo ho dovuto spesso dimenticare me stesso. Tutto ci po
un orizzonte drammatico molto diverso, pi primitivo e pi originale; in una trebbe apparire negativo, ma ha finito invece col rivelare un carattere po
parola c' pi natura che cultura. sitivo.
S. Sono felice di sentire considerazioni del genere, poich di solito si R. Abbiamo parlato prima del Secondo Concerto per violoncello; un
parte da unidea progressista della storia, ma non affatto detto che anno dopo Lei ha scritto il Quinto Concerto grosso per violino, pianoforte
lo scorrere della storia sia sempre un progresso. Pensiamo allepoca di Jo invisibile e orchestra. Le due opere sono fra di loro diversissime. Il Concerto
hann Spiess e a qual era allora il ruolo dello scrittore; forse il fatto di scri per violoncello ha una scrittura chiara, diatonica, con dinamiche marcate e
vere non era fonte di prestigio, per cui spesso era addirittura meglio celarsi precise: la musica l e la si afferra bene. Nel Concerto grosso sembra piut
dietro un falso nome. tosto di aver a che fare con una musica di fantasmi.
S chniukv di ritti

S. Anche in questa composizione c un programma nascosto: le quat S. S, c la cosa ha creato non pochi contrasti con esecutori e ascoltatori
tro stagioni dellanno, a cominciare dallinverno. Le interrelazioni tra que he invece desideravano che fosse visibile, ma in questo caso la sua fun
ste diverse condizioni musicali sono realizzate con lintervento del solista. zione sarebbe cambiata.
Di questa musica ho limpressione che non sia stata scritta da me, ma at K. Vorrei parlare un momento dellorizzonte che circondava musicalmen
traverso di me, divenendo qualcosa che non era previsto.
te gli anni della Sua formazione. So che tra i compositori che maggiormente
R. Spesso in questo Concerto la musica sembra inafferrabile,; leggerissima, tt!tiravano la Sua attenzione c'erano Mahler, Bartk, Stravinsky, Honegger e
con dinamiche estremamente delicate. tinelli della Scuola di Vienna.
S. Sulla percezione di questa musica ha avuto sicuramente una grande S. S, ma a questi musicisti dovrei aggiungere Cari Orff, che conobbi
influenza linterpretazione del solista Gidon Kremer. Sono ansioso di ascol nel 1958 al Festival della Giovent a Mosca, dove furono eseguiti i Car
tare altre interpretazioni altrettanto riuscite e diverse. mina Buratta. Insieme a molti altri musicisti sovietici, fui colpito dalla ten
denza al primitivo che animava quella musica. A quellepoca i giovani
R. Mi sembra di vedere nelle Sue opere pi recenti una evoluzione del
Suo stile. compositori si rivolgevano a molte tendenze: qualcuno suggestionato dal
la Scuola di Vienna puntava sullavanguardia, altri sviluppavano prevalen
S. Sarebbe importante per me che ogni passo fatto rappresentasse temente il filone della musica nazionale. Questultima unattivit che
una evoluzione, ma non ne ho piena coscienza. difficile pianificare il ancora oggi mi trova daccordo, ma che pu degenerare in nazionalismo;
futuro. penso ad esempio a un compositore come Vladimir Martinov. Allinizio
R. La mia impressione di evoluzione legata a uno stile sempre pi essen lo trovavo molto interessante, adesso mi interessa molto meno.
ziale e preciso, capace di dire di pi con meno. Per esempio nel Secondo Con R. Potrebbe appartenere a questa categoria un compositore come Sviridov?
certo per violoncello le imitazioni dei contrappunti sono molto sintetiche;
a una frase del violoncello pu seguire una risposta appena accennata, di una S. S. Pur essendo una persona di grande talento ha sbagliato a voler
o due note soltanto, nel clavicembalo o nello xilofono. lare anche il musicista ufficiale e il funzionario, perch questo avve
nuto a scapito della sua riuscita come compositore.
S. Posso essere daccordo se parliamo della Passacaglia, non dellintero
Concerto. R. A me sembra di potergli attribuire un grande talento melodico.

R. So che sta lavorando a una sesta sinfonia. S. Non solo un grande talento melodico, ma anche la capacit di con
cepire progetti intellettualmente molto elevati. Tra tutti i musicisti che hanno
S. Lho appena terminata e sar eseguita a Washington con Rostropovic. scritto liriche su versi di Pasternak, Sviridov lunico che sia riuscito a
Per parlarne vorrei prima averla ascoltata. una composizione per gran individuare il senso della sua poesia. Tra quanti hanno commesso degli
de orchestra sinfonica che prevede una interazione fra gli strumenti senza errori nel musicare Pasternak includo me stesso. Limmagine sbagliata
spazi solistici autonomi. Se vi si legger un programma, sar una interpre quella di un Pasternak elegante, in giacca e cravatta, mentre le immagini
tazione a posteriori, del tutto imprevista. degli ultimi anni, quelli in cui scriveva 11 dottor Zivago, lo ritraggono di
R. La Sua Quinta Sinfonia si chiama anche Quarto Concerto grosso. versamente. Penso a una fotografia in cui compare vestito da contadino,
Possiamo considerarla una sintesi fra i due generi? nella quale si nota una profonda identificazione con quella condizione.
Coloro che, seguendo limmagine pi sofisticata, avevano con lui un ap
S. S ma con la Sesta che sono riuscito per la prima volta a trattare proccio tutto intellettuale non sono riusciti a coglierne la natura pi inti
autonomamente il genere sinfonico: concerto grosso e sinfonia sono ora ma e pi vera che traspare da quella fotografia.
per me due generi nettamente separati. Come le ho gi detto, negli anni Sessanta cera anche un gruppo che
R. Nel Quinto Concerto grosso il pianoforte definito invisibile ", vie sinteressava attivamente alla Scuola di Vienna e che un po alla volta
ne infatti collocato dietro le quinte e i suoi interventi sono limitati. veniva a conoscere le musiche di Boulez, Nono, Pousseur, Stockhausen,
Ligeti, Berio. Era un gruppo abbastanza isolato del quale anchio facevo
S. In effetti suona solo alla fine di ogni movimento, ma il suo ruolo
parte.
cresce in importanza da un movimento allaltro, fino a imporsi con la mas
sima evidenza nel dialogo finale con il violino. R. Chi altri ne faceva parte?
R. Questo pianoforte diventa quindi una sorta di personaggio che non si S. Il primo in assoluto era Denisov, ma cerano anche Karetnikov, Ni-
vede? kolaj Sidelnikov e Slonimskij. Potrei aggiungere Gaiina Ustvolskaja, sul-
S chnukc Idi ritti

la quale ho sentito giudizi molto lusinghieri anche se non conosco mol K. Parlando di Karetnikov, Neuhaus e Gabricevskij Lei ha detto che quei
to bene la sua musica, e naturalmente, Sofija Gubajdulina. A questo pri rapporti erano molto utili per stabilire un contatto con la vecchia intellighen
mo nucleo si aggiunsero poi musicisti pi giovani come Martinov, Smir- zia che negli anni precedenti era stata cancellata per decisioni politiche. Tro
nov, Elena Firsova, Aleksandr Knaifel', Grabovskij, Kanceli, Karajev, vare quel legame significava forse anche riscoprile le vecchie avanguardie degli
Avet Terterian e Tigran Mansurian, ma Yelenco dovrebbe essere molto anni Venti, riscoprire compositori come Roslavec, Popov, Obukov, Louri,
pi lungo. Mossolov, Visnegradskij.
R- Ha conosciuto bene Karetnikov? Ha pubblicato a Parigi un bel libro S. I compositori che Lei ha nominato lavoravano in direzioni molto
di ricordi e mi sembrato una figura un po' aristocratica. diverse. Personalmente ho conosciuto la loro musica molto pi tardi, attra
verso il libro di Detlev Goyovy. Fra di loro il pi importante era Roslavec,
S. Si lho conosciuto e ho anche letto qualche parte di quel libro. Non
o forse sarebbe giusto dire che oggi possiamo considerarlo importante. I lo
so nulla delle sue origini aristocratiche, che probabilmente non esistono, avuto modo di ascoltare qualcuna delle composizioni per due pianoforti
ma aveva certamente molti contatti con esponenti della vecchia intel
accordati per quarti di tono di Visnegradskij scritte a Parigi; di Obukov
lighenzia russa come Heinrich Neuhaus e Gabricevskij, persone vera non ho mai ascoltato una nota e le mie conoscenze della musica di Louri
mente stupende. Si cercava di costruire un legame con questi esponenti passano attraverso quello che ho potuto ascoltare nelle interpretazioni di
della vecchia intellighenzia e i contatti con loro erano ancora pi impor
Gidon Kremer. Mossolov lho visto una volta sola negli anni Sessanta,
tanti di quelli che potevamo avere con Philipp Hercovici la cui impor
poco prima della sua morte. Su di lui e sulle sue battute circolava una di
tanza viene oggi un poco esagerata. A tutti quelli che Io frequentava
vertente aneddotica. Ricordo di aver ascoltato La fabbrica e il Concerto
no, me compreso, sembrava di conoscerlo bene mentre sempre rimasto
per pianoforte e orchestra che mi paiono opere di grande talento, un altro
un mistero.
brano molto interesssante sono per me Gli annunci di giornale: un lavoro
R- Essendo stato allievo di Webem ha potuto svolgere una funzione for che pu ricordare quello di Sostakovic, col pregio di essere stato fatto prima.
mativa sui compositori della sua generazione. R. _ Infatti ne II naso di Sostakovic c la famosa scena delle inserzioni
S: Non c' dubbio, ma una grande influenza si ebbe anche con la pub sul giornale.
blicazione del libro Verso la nuova musica di Anton Webern, che fu tra S. S, e di Sostakovic possiamo ricordare anche le romanze sui testi
dotto in russo da mio fratello.
del Krokodil.
R- Questo libro non tratta per di tecniche della composizione, offre una R. Lei ha detto prima che proprio in questo periodo si svilupparono i con
prospettiva sul nuovo. tatti con Boulez, Nono, Berio, Ligeti, Pousseur e Stockbausen. Potrebbe rie
S. Un libro del genere pu essere oggetto di discussioni e di liti, ma vocare qualcuno di quegli incontri?
impossibile non conoscerlo. Contemporaneamente si voleva pubblicare S. Fra i personaggi che Lei ha nominato i contatti pi stretti li ho avuti
anche il volume con le lettere di Schnberg, ma in Russia lo si aspetta con Luigi Nono, malgrado le contraddizioni non piccole del personaggio.
inutilmente da trentanni. Naturalmente quando parliamo di contatti dellinizio degli anni Sessanta
R- Quando Le capitato di ascoltare per la prima volta la musica di An intendiamo essenzialmente contatti epistolari, ai quali ciascuno di noi si
ton 'Webem? dedicava secondo lo sviluppo dei propri interessi. Per Denisov era Boulez
ad avere unimportanza particolare; io mi sentivo invece molto attratto
S. La prima volta fu con un disco, nellinterpretazione di Kraft. Nono dalle idee di Pousseur. Stockhausen lho incontrato una volta sola, tre o
stante tutti i difetti della registrazione, limpressione che provai fu di grande quattro volte ho incontrato Ligeti e con Berio ci siamo visti tre o quattro
effetto, ma a quella prima impressione dovrei aggiungere quella che pro volte, ma non posso parlare eli veri e propri contatti.
vai nel 1962 per la visita a Mosca di Stravinsky e Kraft e, pi tardi, nel
R. Se non sbaglio Lei ha dichiarato che la Sinfonia di Berio ha eseivitato
1967, per la visita di Boulez. Linteresse per quella musica sembrava de
qualche suggestione sulla Sua Prima Sinfonia.
stinato a diffondersi rapidamente da noi e ricordo un concerto diretto da
Svetlanov in cui era possibile ascoltare il Concerto per violino di Berg, lA S. S, vero. Fui molto interessato dalla Sinfonia di Berio. A quellepo
dagio della Decima Sinfonia di Mahler e II sopravvissuto di Varsavia di Schn ca il mio interesse per le citazioni era grandissimo e rivolgevo quindi la
berg. Linteresse di Svetlanov per quella musica stato fugace ma allora mia attenzione anche alle opere di Pousseur, Bernd Alois Zimmermann
era cosi, e in qualche momento si poteva credere che quella musica stesse e Charles Ives. Mi affascinava la possibilit di combinare tra loro in una
per acquistare grande importanza. stessa opera citazioni provenienti da fonti diverse e nella Sinfonia di Berio
Sihnitlkc Iti vita

ero attratto dal fatto che le citazioni conservassero la tonalit degli orgi- K. Sono stati anni molto difficili per la Sua carriera di compositore?
nali da cui derivavano.
S. Pur considerando che non devo pi scrivere musica per il cinema,
R. Tutto questo mi pare che abbia notevole importanza non solo riguardo la mia vita attuale non poi cos diversa da quella degli anni Sessanta:
alla Sua Prima Sinfonia, ma in genere per la definizione di quel llpolistili- scrivevo allora come oggi.
smo" del quale tanto si parla a proposito della Sua musica. R. Infatti Lei ha sempre lavorato tantissimo e continua a produrre molto,
S. Sono generalmente un po scettico sulluso delle parole-categorie e ma mi dica, per Lei il lavoro una benedizione o una condanna?
quindi anche sul termine polistilismo, che pu essere usato per me ma S. Luna e laltra cosa, poich a volte attraverso il lavoro mi sono rea
anche per altri compositori.
lizzato, altre no.
R. Questa purtroppo la disgrazia delle definizioni, ma ora vorrei provare R. Questo duplice significato del lavoro, pesante ma benefico, alla fine;
ad approfondire questo tema superando lo schematismo implicito nella defi ricorrente nella civilt russa. Nelle battute conclusive della pice teatrale,
nizione. Parlando della sua Telemusik, Stockhausen ha detto, a proposito della Zio Vanja dice a Sonja: Lavoriamo, lavoriamo; Brodskij scrive che lavare
citazione, che nell'estetica moderna essa non deve limitarsi a essere un colla i piatti fa bene e distende lo spirito.
ge, ma deve diventare una vera e propria fusione di elementi diversi. Ora
possibile arrivare a una concezione pi profonda del termine polistilismo ? S. S, e certamente possiamo trovare molti esempi del genere prima
di Zio Vanja e dopo Brodskij.
S. Dare una definizione di questo termine mi pare impossibile, poich
tutti quelli che ne fanno uso possono avere un diverso punto di vista; an R. Lei ha ragione, Maestro; credo anzi che massime del genere si possano
che lintegrazione del materiale di cui parlava Stockhausen una cosa che ascoltare ovunque nel mondo, ma io le ho riferite perch nel modo di pro
ognuno vede a modo suo. Per quanto mi riguarda posso dire che la soluzio nunciarle dei personaggi russi di ieri e di oggi, mi pare di cogliere un accento
ne del problema arrivata per caso. Le necessit della vita facevano s rivelatore di una pazienza antichissima, qualcosa che potremmo definire uno
che dovessi scrivere al tempo stesso musiche per film e musica seria, quindi speciale sentimento della rassegnazione. E vero, secondo Lei, che il popolo
il problema dellintegrazione io dovevo affrontarlo ogni giorno. Dopo die russo ha dovuto pi di tutti gli altri imparare la sopportazione a causa della
ci anni di lavoro per il cinema ho capito che bisogna avere nei confronti propria storia?
della citazione un certo atteggiamento; bisognava trovare una certa distanza S. Forse la pazienza dei Russi non sufficiente, ma ho sempre qualche
dal modello ed evitare di essere proprio letterali, limitarsi magari ad ac riserva nel dare consigli a un popolo. Oggi pi che in passato possiamo
cennare, e tutto questo per riuscire a essere lontani e vicini al tempo stesso. ascoltare i desideri del popolo e bisogna valutare se meglio che taccia
R. Come viveva materialmente negli anni Sessanta? oppure che pensi e agisca.
S. Non posso dire che il mio modo di vivere sia cambiato sensibilmente R. Negli ultimi anni Lei ha avuto un grande successo intemazionale,
tra il 1962 e il 1982. Avevo una doppia vita: una legata al cinema, per soprav la Sua musica viene eseguita dovunque e una gran parte stata incisa. Quali
vivere, e unaltra dedicata alla musica di avanguardia. Sembra strano che sono state per Lei le conseguenze?
in un arco di ventanni i cambiamenti siano stati cos pochi! Non andavo S. Non bisogna mai vivere nella sicurezza: tutto pu cambiare doma
quasi mai allestero, allora, e lunica evoluzione sta probabilmente nel fat ni. Anche se sono grato per quello che mi si offre oggi, non posso mai
to che nel 1982 cera qualcuno in pi che si interessava alla mia musica. dimenticare la lettera di un certo Franz Schubert non il grande com
R. Con la deposizione di Chruscv nel 1964 e l1 avvento di Breznev ha positore ma un suo omonimo, musicista anche lui che scriveva al suo
avuto inizio la cosiddetta 11normalizzazione Gli anni vissuti sotto Chruscv editore pregandolo di non confonderlo con quel disgraziato che portava
come sono stati rispetto al periodo successivo? il suo nome. E poi mi dica: secondo lei Spontini, che in vita ebbe molto
successo e ora quasi dimenticato, scriveva della buona musica o no?
S. Non ho notato alcuna differenza.
R. Ho ammirazione per il professionista che era, ma la sua musica non
R. Non c' stato qualche elemento che possiamo considerare un'anticipa mi piace molto.
zione degli anni della perestrojka? La vita era uguale in quei due periodi?
S. Potremmo allora continuare il discorso parlando di J.S. Bach, che
S. Vorrei aver visto questi elementi, ma non stato cos. Ci fu, vero, era piuttosto sconosciuto in vita e viene ora considerato il pi grande, op
qualche cambiamento superficiale, qualche scandalo, ma nulla che toccas pure potremmo parlare di Gesualdo. Non possiamo pronunciarci n per
se in profondit la sostanza della vita. il passato n per il futuro.
Scbniltkc L i l'/A /

R. Ma la parte pi importante del successo che riscuote la Sua musica K. /: vero che ha scritto la musica per ottanta film?
consiste in una notevole capacit di coinvolgere il pubblico, attraverso un lin S. Non sono stati cos tanti, ma sessantadue. Per i registi cinema-
guaggio che pu arrivare a molte persone.
lografici i compositori sono tutti uguali: possono chiamarsi Khrennikov,
S. Ne sono felice, ma nonostante tutto non vedo in questo una garan Kliacaturian, Sviridov, oppure essere lultimo degli sconosciuti o un
zia. Nel mondo ci sono state e continueranno ad accadere molte cose inat qualche Schnittke ma per loro la cosa non ha nessuna importanza. Non
tese. Anche se una cosa continua, non per questo essa diviene eterna. Lo |H > s s o neppure ricordare il lavoro che io e altri compositori abbiamo fatto,
stesso successo di Bach non detto che debba continuare, e se un giorno il numero enorme di marce militari, di fanfare, di scene di fuga che ho
verr meno saranno in molti a dire: Infatti a me non piaceva. dovuto scrivere!
R. Vedo emergere dalla nostra conversazione una filosofia della vita intri K. Lei ha anche scritto musiche di scena per il teatro di prosa, per il Don
sa di pessimismo, equilibrata per dalla fiducia nel lavoro. ( larlos di Schiller, dalle quali ha derivato il suo Requiem.
S. Le cose possono andare bene per chiunque, ma alla fine del giorno S. S, ma quella stata unesperienza limitata in rapporto ai trentanni
tutti muoiono, e queste non sono tanto definizioni di ottimismo o di pes che ho passato scrivendo musica per il cinema, trentanni che pure mi
simismo. Entrambe le cose esistono: la gente cerca oggi di dire qualcosa sembrano occupare lo spazio di un solo giorno.
di buono ma domani tutti cadranno nel silenzio.
K. Sono molti i limiti per chi lavora scrivendo musica per film?
R. Vorrei parlare ora del Suo Terzo Quartetto per archi.
S. Le difficolt non sono poche, e paradossalmente quando si trova
S. Il Terzo lo amo di meno rispetto al Primo, al Secondo e al Quarto un regista che ha una buona conoscenza della musica non un vantaggio
poich risultato essere, alla fine, unopera inconsciamente pi tradizio ma un impiccio.
nale. vero che ci sono le citazioni da Orlando di Lasso, Beethoven e R. Il compositore ideale di musica per film dovrebbe probabilmente essere
Sostakovic, ma questo non cambia lessenziale. Il mio Primo Quartetto, un abile e mediocre professionista, ma nell Unione Sovietica esisteva una grande
pur con qualche difetto, scritto utilizzando il sistema seriale, il Secondo tradizione^ di musicisti celebri che si sono dedicati a questo genere di compo
utilizza il materiale arcaico della liturgia russa, il Quarto invece tutto sizioni. appena il caso di ricordare gli esempi celebri di Prokof ev e di
diverso, unopera inattesa anche per me. Quello che sento pi vicino
Sostakovic, magari proprio per far risaltare la differenza con l'Occidente, do
il Secondo, che mi caro anche per il fatto di essere dedicato alla memoria
ve questo fatto molto raro.
della regista cinematografica Larissa Sepitko, morta in un incidente stra
dale allinizio degli anni Settanta. In quel periodo stava lavorando alla re S. Sono daccordo; cos anche se non ne conosco le ragioni. Una
gia del film Addio a Matiora, che fu poi terminato da suo marito, il regista ragione fondamentale di quel disagio io la vedo nella differenza che pas
Eljem Klimov. sa tra lo scrivere e i risultati che scaturiscono dalla registrazione. Io ho
scritto la musica per pi di sessanta film eppure le assicuro che non so
R. Qual stato il Suo rapporto con Eljem Klimov, con il quale ha spesso no mai riuscito a prevedere lesito di quello che veniva registrato. C
lavorato?
anche unaltra cosa alla quale non mi sono mai abituato; accadeva che
S. Il nostro legame non era di vera e propria amicizia, rappresentava lavorando con un regista ti accorgessi a un certo momento che lui aveva
qualcosa di molto complesso, spesso era pi stimolante dei rapporti che preso accordi anche con un altro musicista che non aveva niente a che
avevo con persone che conoscevo meglio. Le discussioni con lui erano intel vedere con te, semplicemente per avere unalternativa al termine della la
lettualmente stimolanti, ma con la Sepitko ho finito col fare discorsi pi vorazione.
profondi e interessanti. Una volta mentre suonavo al pianoforte la mu
R. La musica per il cinema era ben pagata?
sica per un suo film lei si mise a seguirmi cantando. Non ci siamo scam
biati neppure una parola, ma ho subito capito che cosa nella mia parti S. Era un modo per sopravvivere e si guadagnava relativamente bene.
tura non andava e addirittura quali colori dellorchestra non erano ne Io non ci badavo molto, altrimenti avrei potuto guadagnare anche di pi,
cessari. come altri.
R. Ha scritto Lei la musica per il film Addio a Matiora.^ R. Niente di paragonabile ai guadagni dellindustria cinematografica occi
S. No, la mia funzione in quelloccasione fu quella di coordinare il la dentale, comunque.
voro di alcuni colleghi e si us la musica prodotta dallEnsemble Astreja, S. Ho sentito parlare di quei guadagni, ma sfortunatamente per noi
quello formato da Gubajdulina, Artmov e Suslin. non era cos.
Scbnittkc Iti ritti

R. Questa infatti la ragione per cui in Occidente se un compositore dota K. Sono campane a volte tristi, altre solenni, sacre o profane, che toccano
to comincia a scrivere musica per film viene assorbito da quel meccanismo vari aspetti della vita. Sono uno strumento speciale, di grande comunicazione,
di grande guadagno e finisce per non scrivere altro. la loro voce va lontano, serve come segnale per sentimenti primordiali che
S. Questo, a dire il vero, succedeva anche da noi: pochi sono riu riguardano la vita e la morte, la fede. Sono uno strumento rivolto alla collettivit.
sciti a uscire da quel meccanismo. Per quanto mi riguarda, era il mio S. S, senzaltro. Ci sono per altri strumenti che usavo ricorrentemente
sogno. in altri periodi e che in seguito ho abbandonato; per esempio Io xilofono
R. Adesso vorrei parlare delle Sue opere cosiddette seriali, scritte negli an v il vibrafono.
ni Sessanta, e vorrei citare una Sua affermazione al riguardo: Per un certo K. Vorrei citare una Sua affermazione: Il compositore arriva inevitabilmente
periodo il serialismo fu per me un principio molto dogmatico, una specie di a pensare che assolutameli impossibile realizzare pienamente l'idea. Davanti
atteggiamento stoico da parte mia. al suo occhio spirituale l'opera se ne sta con utia forma completamente diver
sa. Egli crede di ascoltarla, per quanto non concretamente, come se fosse fini
S. Potrei sottoscrivere questa frase anche oggi, anche se per me la scuola ta e quello che viene raggiunto, in confronto all'idea che l'ha preceduta, ha
dodecafonica non era una scuola dogmatica, ma pur sempre una scuola. lo stesso rapporto di una traduzione nei confronti del suo modello originale.
R. Come vede oggi le opere che ha scritto in quegli anni? Verosimilmente ogni musica come un errore, in rapporto al suono originale.
S. In vari modi; qualcosa mi piace ancora molto, qualcosaltro per niente. S. vero, ma daltra parte correggendo questo errore la musica non
pi la stessa.
R. Come vede oggi il Secondo Concerto per violino e orchestra?
R. Quando Lei parla di suono originario" il concetto assomiglia all'idea
S. Ho ancora un grande interesse per questo lavoro. una delle poche di Platone. Quindi tutte le musiche che vengono realizzate sono come copie
mie composizioni ad avere un programma nascosto, insieme a Pianissimo di questa idea del suono originano!
per orchestra, allultima parte della Prima Sinfonia e alla Quarta Sinfonia.
Tutte le altre mie opere ne sono prive. S. Ogni musica non altro che un avvicinamento all'ideale, ed un avvi
cinamento che non sar mai completo.
R. Lei parla di programmi segreti che naturalmente non vuole raccontare...
R. Ogni pezzo che Lei scrive come un passo di questo infinito avvicina
S. Non che voglia tenerli nascosti ad ogni costo, ma daltra parte mento all'ideale?
se lascoltatore ne fosse a conoscenza finirebbe con il concentrare la sua
S. Forse, ma quando scrivo qualcosa di nuovo come se con gli occhi
attenzione sul programma invece che sulla musica; perci preferisco rive
larli solo in un secondo tempo. chiusi guardassi allinfinito, verso un obiettivo irraggiungibile.
R. Questo un punto di vista che coinvolge tutta la musica...
R. Sono d'accordo con Lei e non insisto, anche perch la Sua musica
talmente eloquente da permettere, ascoltandola, di immaginare non uno ma S. Quando parliamo della grande musica non ci dobbiamo porre dei
mille programmi. Paul Valry ha detto una volta: I miei versi hanno il signi limiti. Tutta la musica necessaria, quella che ha preceduto Bach come
ficato che gli viene dato dai lettori. quella che verr dopo di noi o quella di Guillaume de Machault.
S. Alzo la mano per questo. R. A proposito di Machault, Lei sa che la sua Messa di Notre Dame
ha influenzato moltissimo Stravinsky nello scrivere la sua?
R. Quando l'opera scritta si stacca dal compositore e diventa del pubbli
co, di coloro che la interpretano e la pensano. S. Non lo sapevo ma ho molta fiducia nel gusto di Stravinsky, sia per
quanto riguarda la sua predilezione per Bach, sia per quanto riguarda il
S. Con questo Lei va oltre laffermazione di Valry ma mi trova dac suo rapporto con i musicisti venuti prima di lui.
cordo lo stesso. Posso aggiungere comunque che sono pi interessato alle
opere che sto scrivendo, a quelle incompiute, che a quelle gi concluse. R. Penso che si possa pensare a Stravinsky come a un compositore il cui
orecchio sapeva andare verso la storia.
R. Maestro, adesso far una considerazione che potr forse sembrarle stra
S. Questo discorso mi fa venire in mente la questione dellorecchio
na: nella Sua musica le campane sono quasi sempre presenti.
assoluto. Alcuni compositori lo posseggono, altri hanno un orecchio me
S. Forse c una ragione, ma non me lo sono mai chiesto, come non diocre: entrambe le condizioni presentano vantaggi e svantaggi. Stravin
sarei in grado del resto di spiegare la ricorrente citazione del nome Bach sky aveva un orecchio mediocre, come Wagner e Prokofev; Sostakovic aveva
in quasi tutte le mie composizioni. invece lorecchio assoluto.
S c lm itlk e IjI Pilli

R. Ma come Lei parlava precedentemente di un occhio dello spirito S. Con il secondo dei Trv pezzi per violoncello di Webern, anche se
io mi riferivo a un orecchio dello spirito e ili breve durata, abbiamo la sensazione di essere stati in quello spazio
S. C un orecchio che percepisce con precisione le note e un altro per migliaia di anni.
che riesce a cogliere qualcosa di indefinibile, forse pi importante ancora. K. Quindi la musica pu dare l'illusione dell'eternit. un'idea molto
antica, gi presente nei miti classici. Ne un esempio il viaggio di Orfeo, che
R. Nelle Sue composizioni si ritrovano alcuni suoni continuamente ripe amva a superare i limiti stessi della vita vincendo la morte.
tuti: il sol nel Secondo Concerto per violino, il la nel terzo movimento del
Concerto per viola. Questa continua ripetizione di un suono finisce con 1 au S. Sono stati molti i tentativi di fermare il tempo e di uscirne e ogni
mentarne il significato? volta abbiamo avuto dei risultati illustri ma non definitivi, come una fer
mata lungo la strada. Non bisogna smettere di cercare, ma con la consape
S. vero, ma io lo sento in qualche modo come un difetto, che cerco volezza che questa illusione ci d la possibilit di capire che quel concetto
di superare cercando altri mezzi.
esiste.
R. Per rimuovere il difetto implicito in questo nascono tante ansiose ripe
R. Lei religioso?
tizioni. Allora posso interpretare questa ricerca di rimozione come la causa
delle precipitazioni ritmiche che si abbattono sulla stessa nota? S. Spero di esserlo, ma non sono certo di niente fino in fondo. Vorrei
S. Potrebbe essere cos. avere pi fede.
R. Ha fede nell'aldil?
R. Un altro procedimento che Lei usa spesso quello dei contrappunti
costruiti sull unisono, per esempio nel Canone in memoria di Stravinsky S. Spero che sia cos, ma non posso saperlo con sicurezza.
o nel Primo Quartetto. E come se quel suono diventasse Vunico; un labirin R. Le chiedo questo perch Lei ha scritto dei Requiem a volte dichiarati
to dal quale cercare di uscire come da una ossessione. e a volte nascosti, il pi commovente dei quali il Quintetto con il piano
S. molto che mi interesso allidea della variazioni sullunisono, poi forte scritto alla memoria di Sua madre. Anche Brahms scrisse alla memoria
ch questo pu avere molte facce e molte possibilit direzionali. Ancor di sua madre il Deutsche Requiem sperando nella sopravvivenza.
pi che nei brani che ha citato Lei ho fatto ricorso alle variazioni sulluni S. Anchio ho la stessa speranza, ma nessuno pu esserne certo.
sono nel mio Pianissimo.
R. Questa ossessione dell'unisono non rara nella musica del nostro seco Amburgo, gennaio 1993
lo: Edgar Varese e Giacinto Scelsi ci avevano costruito sopra dei veri e propri
progetti compositivi.
S. E altri ancora, incluso Stockhausen, specialmente nei lavori giova
nili come Kreuzspiel.
R. Secondo me i compositori che sono ossessionati dall'unisono hanno
del suono una concezione alquanto diversa. Cosa pensa delle esperienze con
dotte da compositori americani come Steve Reich sulla dimensione del tempo
attraverso una ripetizione quasi ipnotica?
S. Si potrebbero citare altri nomi, quelli di Terry Riley e di Philip Glass,
ad esempio; per me si tratta di una ricerca poco riuscita di un nuovo siste
ma, quello minimalista. Penso che si cercheranno altre strade.
R. Cosa pensa dell'eternit?
S. Non posso dirlo. Come tutti ne ho la sensazione ma non so definir
la. Cercare di misurarla ci porta gi fuori strada: leternit insieme stati
ca e dinamica.
R. La musica ci pu dare la sensazione di sfiorarla, di uscire dai limiti
dell'umano?
Aleksandr Ivaskin

Alfred Schnittke: la musica e 11Varmonia del mondo

La ricerca di un linguaggio universale

Ricordando la terminologia introdotta da Ferdinand de Saussure, pos


siamo evidenziare nelle opere di Alfred Schnittke un carattere linguisti
co nitidamente espresso. La sua musica raggiunge la piena realizzazione
nellavverarsi del suono, spesso subisce cambiamenti legati alle differenti
esecuzioni e, in generale, non viene mai percepita come un testo cristalliz
zato, dato una volta per tutte. Talora il compositore stesso che, dopo le
prime prove, apporta notevoli correzioni. Per Schnittke la musica so
stanza elastica e scorrevole, dotata di vita propria nel mondo della natura
o nellUniverso, nelle cui viscere nata per poi essere semplicemente af
ferrata, con maggior o minor successo, dal compositore. Per Schnittke la
musica j>arte_di quella armonia del mondo che il compositore chia
mato ad ascoltare e a trasmettere. In tal modo, tutte le leggi della musica,
gli elementi della composizione, le forme del suo sviluppo e i tipi di lin
guaggio costituiscono regole oggettivamente esistenti nel mondo e soggette
ai suoi mutamenti, legate alle nuove forme spazio-temporali e ai nuovi
tipi di conoscenza umana. In nessun caso, per, esse costituiscono il sem
plice frutto di una florida quanto stravagante fantasia creativa.
forse per questo che la musica di Schnittke, divenendo parte inte
grante dei nostri vicendevoli rapporti con il mondo circostante, sa render
si cos necessaria a molti ascoltatori. In Russia essa oggetto di particolare
attenzione e da tempo divenuta parte della cultura nazionale, soprattutto
per le generazioni dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Allo stesso tempo,
Schnittke, come nessun altro compositore russo dopo Sostakovic e Proko-
fev, conosciuto e amato in molti paesi del mondo. La sua musica riem
pie incessantemente le sale da concerto, risuona nei festival, nei teatri,
N.d.A. - Lautore ha utilizzato il materiale delle conversazioni avute con Alfred Schnitt- cantata e danzata, e nelle sale cinematografiche. Nel corso di quarantanni
ke tra il 1985 c il 1993. AI catalogo delle opere del compositore e alla discografia ha
collaborato direttamente lo stesso Schnittke. (ricordiamo che Schnittke apparso come compositore verso la met degli
anni Cinauanta) auesta musica si trasformata da avanguardia sperimentale
Schnittke le n/H 'ir

in autentico patrimonio classico del XX secolo; ai generi cameristici (tipi diversi c di diversa portata: il suo impavido atteggiamento nei confronti
ci delle ricerche sperimentali degli anni Sessanta) si sono sostituiti i con delle banalit e delluso del clich, inteso come simbolo polimetrico, unico
certi, poi le sinfonie, i monumentali cicli per coro e, infine, le opere e i nella musica del XX secolo. Allorch Schnittke introduce nella sua musi
balletti. La musica di Schnittke, similmente a una creatura viva, legata ca una citazione, sia essa esplicita o nascosta, un perfetto inserto oppure
indissolubilmente allambiente che la circonda, alla storia e alla cultura. una vaga allusione, egli non si rivolge a un materiale estraneo ma a un
Essa trova le sue origini proprio nellirrequieto fluire della vita e pertanto, materiale preesistito, al pari di quanto fecero Joyce, Eliot o, ancor prima,
risuonando da un palcoscenico, non si esaurisce nella propria durata fisi il filosofo e scrittore americano Ralph Waldo Emerson, secondo il quale
ca, ma genera una serie infinita di associazioni che conducono allespe la citazione portatrice di verit. Luso della citazione eclettica, cos
rienza reale della vita stessa. Le immagini delle opere di Schnittke oltre i ipica di Schnittke, uno sguardo rivolto allesperienza culturale delle ge
passano i confini puramente musicali: per molti ascoltatori la sua musica, nerazioni passate, un contatto istantaneo e illuminante con il passato,
cos come quella di Sostakovic, diviene cronaca annalistica degli avveni l'assimilazione di una memoria culturale. Nella sua musica, pertanto, ri
menti del 5QC secolo, confessione delluomo che appartiene allEra Mo ceviamo subito e direttamente ci a cui potremmo giungere soltanto dopo
derna e che racchiude in s alcuni secoli di pensiero, dal razionalismo aver percorso un lungo cammino e dopo aver compiuto innumerevoli pas
cartesiano, dalla filosofia tedesca fino al simbolismo irrazionale del nostro si logici. Schnittke uno dei rarissimi compositori a cui riuscito di uti
secolo. La musica di Schnittke, nei suoi diversi indirizzi stilistici, incarna lizzare come materiale per la propria arte il condensato dellesperienza umana
un unico flusso temporale, non pi diviso in ieri e oggi; essa diviene il estrapolata. Proprio tale esperienza nasconde il significato profondo della
processo di ascolto della vita in tutta la sua complessa unit, agisce se sua musica.
condo il funzionamento di un organismo vivo, ugualmente sensibile agli La musica di Schnittke incarna in s non soltanto quegli elementi del
umori contemporanei e ai segni del passato. nostro tempo che definiremmo unici ma anche i tratti tipici di unepoca.
Non possibile immaginare la musica di Schnittke chiusa nel cassetto In fondo, la cultura del XX secolo, al passo con la teoria della relativit
del compositore, essa trae vita dallenergia stessa che le viene infusa nel di Einstein, si rivolge alle correlazioni, agli scontri tra tradizioni ed ele
limpegno di eseguirla e ascoltarla, dallenergia della sofferenza e della prova. menti differenti, al loro contesto, anzich rivolgersi a singoli fenomeni in
Non vi lavoro di Schnittke che non venga eseguito, anzi, oggi egli sen quanto tali. Nasce cos una metacultura in cui si articolano non le par
za dubbio uno dei compositori del XX secolo pi ascoltati. La discografia ticolarit morfologiche interne bens i legami sintattici di tradizioni e sti
delle sue opere conta alcune decine di dischi ed in continuo aumento. li. Differisce cio il tipo di pensiero musicale, come differisce il tipo e
Il fatto pi importante, tuttavia, che i lavori di Schnittke hanno occupa il senso della creativit stessa. Intrecciando tradizioni sia musicali sia non
to solidamente un posto nella vita musicale, divenendo cos parte della strettamente musicali, abbinando fatti appartenenti allarte ad altri ap
vera storia della musica. Le sue opere vengono eseguite, alla pari con quelle partenenti al reale, unendo tra loro segni di diverse culture, Schnittke in
classiche, in programmi di ogni genere nelle grandi sale da concerto e ri troduce organicamente questo materiale nellunico contesto della sua musica
suonano nellinterpretazione delle maggiori orchestre del mondo. Anche o, pi esattamente, della metamusica.
sotto tale aspetto, se pensiamo che la musica di molti altri autori viene Nuova, e nel contempo tipica della coscienza contemporanea, la com
eseguita soltanto a piccole dosi e in particolari serate dedicate alla musica prensione della musica e dellopera musicale come di un processo in pe
contemporanea, le opere di Schnittke occupano una posizione unica e straor renne evoluzione, aperto come la vita stessa; si ha cio un allontanamento
dinaria. dalTrd che un tempo vedeva lentit artstica come oggetto a s bastan
La musica di Schnittke non un semplice dato puramente sonoro, essa te, con un inizio, un centro e una fine. Baster ricordare il finale di molte
piuttosto un linguaggio universale sui generis, comprensibile su un piano opere di Schnittke che, dopo la Prima Sinfonia, di regola si chiudono con
sia squisitameht~muscte^ che riflette molte peculiarit della puntini di sospensione oppure si allontanano nellinfinito con volute spi-
vita spirituale contemporanea1. Nelle opere di Schnittke avvertiamo molti raliformi. Non potremo mai trovare un punto formale, un completamento
degli elementi costitutivi dellatmosfera spirituale della nostra epoca, in nettamente definito. Ascoltando le sinfonie o i concerti di Schnittke, noi
esse vengono a fondersi e a riflettersi problemi di diversa natura percepiti entriamo in essi, ci muoviamo, cambiamo angolazione. La nostra posi
dal compositore in ogni dove. Per Schnittke non esistono il proprio e lal zione viene a rivelarsi instabile e insicura, mentre la forma risulta costan
trui, il vecchio e il nuovo, lalto e il basso, cos come tali semplificazioni temente aperta. Lelemento fondamentale, inoltre, diventa non laspetto
concettuali non esistevano per Joyce, Einstein, Eliot, Stravinsky, che am esteriore dei momenti musicali bens il carattere delle loro interrelazioni.
pliarono la nostra concezione sullunit del mondo e sul carattere univer Unaltra particolarit della musica di Schnittke la libera combinazio
sale della cultura umana. Schnittke attinge ovunque al materiale per la ne di passato e presente in un unico contesto sincronico, il libero movi
propria musica, egli unisce non soltanto elementi culturali stilisticamente mento avanti e indietro lungo gli assi temporali, senza un andamento lineare
S e hn in he Ir n/H 'rr

degli eventi. Ogni istante unisce lungo la verticale molti punti della scala ili Schnittke e Boll (Il bullone) di Sostakovic, come pure sono straordina
temporale, portandoli repentinamente a vivere in pi di una dimensione. rie le somiglianze tra il ridicolo mondo dellopera lirica Zizr s idiotom
Il carattere paradossale di tale processo creativo ravvisabile nelle sinfo , ili Schnittke (La vita con un idiota) e Nos (Il naso) di Sostakovic. Di mag-
nie, nei concerti, nelle opere da camera, nelle sonate per violino, piano aloi entit, tuttavia, il legame di Schnittke con la simbologia del tar
forte, violoncello e, in diversa misura, in ogni lavoro di Schnittke, nelle do Sostakovic, con lintonazione cupa ed elegiaca delle sue opere della
sue stesse modalit espressive, nel dipanarsi progressivo del materiale mu line anni Sessanta e dellinizio degli anni Settanta. Non si tratta soltanto
sicale. dell*uso della citazione, come accade nella Quindicesima Sinfonia o nella
Infine, la peculiarit pi evidente della creazione di Schnittke senzaltro Solititu per viola, ma soprattutto del ferreo desiderio di condurre la musica
larte di unire materiali eterogenei e di diverso respiro in un unico or ni di l delle sue cornici convenzionali, di comunicarle cio una particola-
ganismo. Nelle opere del compositore (con IT chiaro in flusso 'dcH^su a ii* a|>ertura e un ampliamento semantico. Tutti i finali e le code degli ulti
enorme esperienza nel campo cinematografico) vengono a unirsi la crona mi lavori di Sostakovic sono collocati, nella sostanza, al di l di tali comici,
ca, i fatti della cultura e della vita di ogni giorno il caos della quotidia al ili l della parentesi che racchiude lopera, trasportando cos la perce
nit, elementi reali, fotografici ed elementi irreali, di pura astrazione. zione su di un piano diverso, dalla simbologia assai pi complessa. Ricor
Pi di una volta il compositore stato accusato dai critici di utilizzare un diamo la folgorante coda della Tredicesima Sinfonia, lultimo quartetto per
materiale non sufficientemente sterile, di raccogliere e rielaborare nella pro invili o il ciclo per basso e pianoforte sui Sonetti di Michelangelo. Ovun
pria musica scarti da immondezzaio2. Ricordiamo che Claude Lvi- que il finale sinvola al di sopra dellopera e apre un inaspettato varco
Strauss trova unanalogia al processo mitopoietico nel bricolage, nella rac ve ino lesterno. In Schnittke la presenza di un piano simbolico diviene
colta di quanto ci capita a portata di mano, sia esso un prodotto semilavo costante. In ogni sua opera ci che manifesto possiede altres una parte
rato o uno scarto: nel processo mitopoietico tutti questi elementi casuali sommersa. E non si tratta semplicemente di musica ma di unassorta ri-
vengono passati al setaccio, interagiscono tra di loro arricchendosi via via llessione su di essa, mediante lattento montaggio di musiche diverse. Una
e finalmente, da semplice materia offerta dalla quotidianit, si trasforma sinfonia, un concerto o una sonata si dipanano non tanto come costruzio
no in archetipi mitologici universali3. Intrecciando talora particelle della ni quanto come catene di eventi correlati e conflittuali.
storia musicale quasi rudimentali e infinitesimali, Schnittke non le abban Oggi, dopo la caduta della dittatura comunista, si vorrebbe sempre pi
dona a tale livello elementare, ma condiscende allestrema semplicit del spesso che nella nuova Russia larte e in particolare la musica fossero di
linguaggio, giunge al suo atomo indivisibile dopodich, infondendogli forza ii|x> nuovo, puro, senza legami di sorta con alcunch di simbolico o con
e spessore, lo trasforma in un segno, in un simbolo che racchiude in s un sotto-testo extramusicale. Laccusa rivolta a Schnittke quasi di voler
la luce della storia. per questo che le opere di Schnittke non possono s|K*culare sulle idee extramusicali. Sulle pagine del New York Times Ri
esaurirsi nel mero ascolto reale; esse lasciano a lungo una traccia nella me chard Truskin definisce profondamente sovietica lessenza stessa della mu
moria, inducono alla riflessione, generando una lunga serie di associazioni. sica di Schnittke, descrivendola come una sorta di realismo socialista senza
Le fonti della creativit di Schnittke non sono ravvisabili in una tradi il socialismo4, mentre J. McDonald, studioso dellarte di Sostakovic, scri
zione a s stante. Lambivalenza delle sue immagini musicali e il nerbo ve in tono apertamente denigratorio: Alfred Schnittke oggi il composi
della sua nuda espressivit ci riportano a Mahler; losservanza libera e vir tore maggiormente sopravvalutato. Se fosse nato sulle rive del Reno e non
tuosistica dei pi disparati indirizzi stilistici fa pensare a Stravinsky; lin sul Volga, dubito che qualcuno oggi ascolterebbe la sua musica5.
tensit dintonazione della vita interiore e lestrema concentrazione nella La musica russa e larte russa nel suo complesso non sono mai state
disciplina dello spirito risalgono a Berg; le forme aperte, le angolazioni sterili eventi estetici. Larte, la letteratura, la musica hanno sempre rac
alla deriva, la naturale unione di elementi di stridente eterogeneit, gli chiuso in s una potente carica di filosofia nascosta o di energia sociale.
effetti spaziali e i momenti di dichiarata teatralit richiamano Ives. Ma Cos sempre stato e credo che cos rester in futuro, indipendentemente
la simbolica profondit dellenunciato, paragonata dallillustre filosofo geor dai mutamenti avvenuti in ambito sociale. Ovviamente, nessuno pu con
giano Merab Mamardasvili alla superficie del velluto, la tempra parti siderare un fatto normale che negli anni del regime totalitario comunista
colare e il pathos di una tensione nascosta sono senza dubbio eredit larte abbia subito una trasformazione, assumendosi di fatto la funzione
dellarte e della cultura russa, cui lo stesso Schnittke dichiara di riferirsi. vicaria di una vita qualitativamente degna. Proprio nellarte i russi hanno
Si tratta innanzitutto delleredit di Sostakovic, di cui frequentemente trovato talvolta un significato nascosto, cifrato, o un simbolo che riman
Schnittke viene oggi considerato un discepolo. dava a importanti concetti metafisici. Ancor pi rilevante, tuttavia, fu che
Molti sono i parallelismi che si possono tracciare tra Schnittke e la musica e la pittura degli anni della stagnazione riuscivano a incarna
Sostakovic. Uno dei pi evidenti poggia sul mondo del grottesco, delliro re una sorta di modello ideale di sviluppo, di vita colta nel suo fluire den
nia e della parodia.s palese in questo senso laffinit tra gliEsklzy {Schizzi) so di conflitti, di gioco dello spirito umano, un modello la cui realizzazione
Schnittke
Ir operv

nella vita reale era impossibile. Il simbolismo non fu mai letteralmente Non sono io a scrivere la musica, io colgo soltanto ci che giunge al mio
o volgarmente sociologico, come molti oggi intendono far credere per propri orecchio [...] la scrittura si realizza grazie a me ha ammesso pi di una
scopi precisi. La musica di Schnittke, al pari della musica di Sostakovic volta il compositore7. Fino a quando la musica e larte in generale ver
o di quella, ad esempio, di Olivier Messiaen, contiene un profondo strato ranno percepite come pura sostanza, in grado di riflettere le leggi e i para
simbolico non perch segua ciecamente questa o quella situazione della dossi del mondo, le opere di Schnittke saranno suonate e risveglieranno
vita reale, ma perch in qualsivoglia delle situazioni essa sapr generare il |K*nsiero e la coscienza, riproducendo quel legame originario tra suono
riflessione e associazioni in grado di condurre lascoltatore ben oltre i confini v senso, legame naturale ma misterioso e difficilmente afferrabile.
del testo in s. La musica di questi compositori legata al simbolismo ori
ginario del linguaggio musicale stesso e non a qualche sotto-testo cifrato
di epoca comunista. Gli esordi
E ovvio che muter la percezione di questa musica. Basti ricordare
quanto poco interessante fosse Sostakovic negli ultimi anni della sua vita, Lelenco ufficiale delle opere di Schnittke inizia dalla met degli an
allorch pareva ripetersi in un ingenuo simbolismo. Oggi, dopo quasi due ni Cinquanta. Tutto quanto scritto in precedenza viene considerato dal
decenni, la situazione mutata radicalmente; sia in Russia sia in Occi compositore unesercitazione scolastica che non merita attenzioni. In realt,
dente la sua musica viene ascoltata proprio come pura musica, il contesto gi tra i lavori scritti durante gli studi al conservatorio troviamo composi
politico non ha pi alcuna parte e, in compenso, diventano assai pi com zioni estremamente curiose (v. Appendice in questo stesso volume). Oltre
prensibili tutti gli idiomi di Sostakovic, dotati di un carattere nettamente alle miniature per voce e per pianoforte, a esempio, comuni ad ogni com
simbolico ed espressivo comune anche a molte intonazioni della musica positore esordiente, troviamo anche una Sinfonia in quattro movimenti
barocca o romantica. La sintassi della sua musica, il tipo di sviluppo e la (1955-56). In una recente conversazione avvenuta nel 1992, Schnittke ri
spetto paradossale di molti suoi temi sono una chiara metafora delle cate cordava benevolmente questa sua Sinfonia che, di fatto, rappresent la sua
gorie universali del pensiero contemporaneo e non certo una traccia lasciata prima esperienza nel campo della politonalit (in chiave vi erano diesis
sullarte del compositore dallinfluenza di un regime totalitario. e bemolli!)
Diverso il fatto che mutino la posizione dellascoltatore e la composi Riconoscendo tutti i meriti al suo insegnante di conservatorio, Evgenij
zione delluditorio stesso. Nella Russia del post-comunismo possibile che Kirillovic Golubev, Schnittke ritiene che la sua individualit creativa non
le nuove generazioni non intendano pi rivolgersi alla musica o alla lette ebbe a subire alcun condizionamento da parte di questo docente, e che
ratura come a un tormentato e doloroso documento umano. Eccessiva e la musica di Schnittke avesse un carattere spiccatamente individuale fin
troppo recente stata la sofferenza subita nella vita reale. Tuttavia, si trat dagli inizi lo testimoniano i tre cori scritti nel 1957. Uno di questi, Kuda
ta di una situazione storica puramente soggettiva dettata dal momento. b ni si, ni echal ty (Ovunque tu vada), su versi di M. Isakovskij, si con
La musica di Schnittke non ha bisogno di riprodurre un preciso contesto servato a tuttoggi su di un vecchio disco relativo a una registrazione dar
sociale illiberale (quello in cui essa fu creata) al fine di essere comprensi chivio. Bench nelle intonazioni e nelle armonie del coro non vi sia nulla
bile e di manifestare pienamente le proprie qualit intrinseche6. Questo di particolarmente estraneo alla tradizione (ricordiamo che lincisione fu
innanzitutto perch il linguaggio di Schnittke, a mio giudizio, anzich es eseguita da uno dei gruppi pi ortodossi e conservatori, il coro diretto
sere semplicemente russo piuttosto (in senso geografico e cronologico) da Aleksandr Svesnikov, personalit ben nota tra i rettori del Conservato-
universale. Lenorme significato storico della musica di Schnittke rac rio di Mosca pi a destra), vi si ravvisa gi tuttavia un carattere medi
chiuso nella capacit del compositore (per ragioni sia oggettive legate tativo e contemplativo pi insistito del solito, insieme a certi passaggi
al periodo storico sia soggettive legate allidentit nazionale e alle melodici non standardizzati, tipici dello Schnittke successivo.
ducazione) di aprire alla musica russa un nuovo spazio organico, connesso La composizione di maggior respiro realizzata da Schnittke negli anni
sia alle tradizioni musicali puramente russe, espressive e percettive, sia a studenteschi fu loratorio Nagasaki (1957-58), presentato come tesi di lau
qualsivoglia tradizione occidentale. Ne nata, come risultato, una lega ol rea al Conservatorio di Mosca. Nagasaki fu di fatto il primo esperimento
tremodo resistente, fatta di razionalit e irrazionalit, simbologia e logica, di Schnittke nel genere della cantata-oratorio, destinato pi tardi a ritor
che da un lato costituisce una solida base percettiva per luditorio pi di nare nella sua arte con il tema di Faust agli inizi del 1980. Oggi, con lo
sparato e dallaltro risulta sufficientemente flessibile per sostenere i cari sguardo al passato, appare chiaro che Nagasaki e lassai pi tarda Istorila
chi pi diversi, legati ai mutamenti di una concreta situazione sociale o doktora loganna Fausta (.Storia del dottor Johann Faust) furono per Schnittke
mentale. Le opere di Schnittke, pertanto, non sono il documento locale prototipi di un genere scenico, e non certo statiche composizioni da con
di una data epoca, bens la testimonianza tangibile di quelle che sono le certo. Una certa teatralit di pensiero comparve nella musica di Schnittke
leggi dellarmonia universale nella coscienza delluomo contemporaneo. assai nrestn N/io/is/ibi infatti e rnstituitn da una serie di srene dedirate
Schnittke Ir n /tn r

al tragico giorno del 1945 allorch sulla citt giapponese venne sganciata Schnittke rientrava un lavoro ispirato al Doktor Faustus di Thomas Mann,
la bomba atomica. Nella successione di tali scene ritroviamo sia lazione il mmanzo pi amato dal compositore e una delle incarnazioni del tema
vera e propria, come nella seconda e terza parte, Utro (Il mattino) e V di Faust che tanta importanza ha nellarte di Schnittke. Lidea del Doktor
etot tjagostnyj der (In questo penoso giorno), che non hanno soluzione Faustus ci d modo di pensare che gi a quel tempo, verso la fine degli
di continuit, sia il momento riflessivo dellepilogo Na pepelisce (Sulle anni Cinquanta, il male satanico e la sua furia rappresentassero per Schnittke
ceneri rimaste), con il solo del mezzosoprano, sia il paesaggio estraniato un problema di dimensioni assai pi globali rispetto al concreto esempio
e malvagio. La catastrofe, quindi, viene vista dal compositore come da storico di Nagasaki.
pi punti di osservazione e da diverse posizioni temporali. Sotto questo Negli anni successivi il compositore scrisse soltanto due opere legate
aspetto, interessante anche la scelta dei testi che sono alla base del tlirettamente ad avvenimenti della storia contemporanea: il pezzo orche
loratorio: testi russi e giapponesi (uno degli autori fu E. Ejsaku, un abi strale Ritual (Rituale) del 1985, dedicato alla memoria dei caduti nella
tante di Hiroshima). Lo spazio sonoro delloratorio pare diventare po seconda guerra mondiale, e la breve composizione per orchestra da came
limetrico, pluralistico, il che caratterizzer le opere pi tarde di Schnittke. ra Sutartines (1991), una risposta ai tragici scontri avvenuti in Lituania alla
Tale effetto viene rafforzato dallimpiego di materiale musicale assai va vigilia dellindipendenza. Nagasaki, quindi, rappresenta linizio preciso nella
rio: la scala pentatonica orientale, le stratificazioni sonore e il boato del trattazione di un tema importantissimo nellarte di Schnittke, quello del
momento culminante di In questo penoso giorno (dove il compositore ha male, considerato nel suo aspetto eterno, e dellopposizione ad esso, un
cercato di riprodurre nei suoni lesplosione atomica). La forza elementare, tema che riecheggcr nelle idee e nelle opere successive degli anni Ottan
e quasi esclusivamente orchestrale, scatenata nel momento culminante ce ta e Novanta, libere oramai da diretti legami con i fatti concreti della sto
de alla melodia funebre del mezzosoprano Ja ticho idu po zcmle opalen- ria contemporanea.
noj (Avanzo silente sulla terra bruciata), la cui funzione ricorda Non meraviglia che loratorio Nagasaki, dagli evidenti tratti scenici, abbia
espressamente il famoso solo del mezzosoprano ncW Aleksandr Nevskij di avuto come diretta continuazione la prima opera lirica di Schnittke Odi-
Sergej Prokofev. nadcataja zapoved (Undicesimo comandamento), imperniata sulla vita e sulle
I quaranta minuti delloratorio di Schnittke, eseguito nel 1959 a Mosca sofferenze del pilota che aveva sganciato la bomba atomica sulla citt giap
con unaudizione preliminare presso lUnione dei Compositori, vennero ponese (un anno prima Schnittke aveva iniziato Vopera Afrikanskaja bai-
brutalmente tacciati di modernismo e di essere una scimmiottatura di lada [Una ballata africana], su libretto di S. Cenin, rimasta tuttavia in
mentica dei dettami del realismo. Schnittke si vide costretto, anche su con compiuta). Lopera parve quindi voler pienamente concretizzare le poten
siglio del suo insegnante Golubev, a riscrivere il finale, la cui prima versione zialit sceniche espresse dalloratorio. E interessante notare che il libretto
era apparsa eccessivamente lugubre, tanto da spaventare i rappresentanti fu proposto a Schnittke su suggerimento di Sostakovic, che a quel tempo
ufficiali dellUnione dei Compositori. Apparve cos una nuova coda, che gi conosceva Nagasaki. Schnittke, come egli stesso ebbe pi volte ad am
doveva concludere loratorio con una nota ottimistica. Mostrai Nagasaki mettere, utilizz per la prima volta nellopera quei procedimenti che si
a Sostakovic ricorda Schnittke e fu uno dei rari incontri avuti con sarebbero via via sviluppati nei suoi lavori successivi: laccostamento di
lui. La reazione di Sostakovic fu breve e chiara, come tutto ci che egli stili diversi e il collage di stratificazioni sonore multiple. In Undicesimo
faceva. Il lavoro in s gli era piaciuto, ma aveva compreso che la versione comandamento, inoltre, venne per la prima volta adottata coerentemente
originaria terminava in modo diverso e la nuova chiusa non lo soddisface la tecnica dodecafonica. Il maggior difetto di questo lavoro ricorda
va affatto: disse che bisognava lasciarlo cos comera prima. Schnittke fu limpiego della tecnica dodecafonica per creare la musica
Del resto era ormai tardi per cambiare lepilogo. Nagasaki, dopo unu negativa, un tentativo cio di distinguere il negativo e il positivo in ba
nica esecuzione, ricevette le aspre reprimende della critica, che inve con se a un elemento formale nel materiale utilizzato.
tro loratorio di Schnittke e contro diversi altri lavori di giovani compositori, Nel complesso, comunque, Undicesimo comandamento rappresent per
tra cui loratorio Postup' mira (Lincedere della pace) di Arvo Prt. Schnittke un passo in avanti, sia per la qualit del materiale musicale stesso,
Di per s, lattenzione alle tematiche del mondo contemporaneo o del sia per gli arditi accostamenti tra molteplici stili contrastanti. Lopera fu
la storia recente era piuttosto diffusa in quegli anni, poich i giovani com il primo tentativo di utilizzare la tecnica seriale e di razionalizzare la scrit
positori consideravano con assoluta sincerit limportanza dei problemi tura; il compositore avvert in quel caso il bisogno pressante di discipli
sociali e,politici (in seguito, negli anni Settanta e Ottanta, si tratt per nare il proprio lavoro, il che trov una continuazione in numerosi espe
molti eli una scelta costretta). Si trattava di unopera immatura ricor rimenti degli anni Sessanta, intrapresi per allinterno di generi came
da Schnittke a proposito di Nagasaki ma allo stesso tempo la sua one ristici. Ancor pi feconde per la futura creativit di Schnittke, tuttavia,
st era assoluta ed per questo che essa resta un momento importante furono lardita stratificazione di materiali diversi e lintemerata infra
per me. interessante notare che, subito dopo Nagasaki% nei piani di zione della consueta e tradizionale sterilit stilistica (destinate en-
Ij4 OlH'IV
Schnittke

ben lontani dagli stereotipi delle canzoni popolari russe di ampio smercio
trambe a germinare nelle o|xtc eclettiche degli anni Settanta e Ottanta).
in quel |x*riodo. Le melodie dei Canti di guerra e di pace sono ricolme di
Si trattava certamente di un aperto eclettismo afferma Schnittke ri
Irisle/za, per lo pi di intonazione cupa e dal disegno alquanto insolito.
cordando la sua prima opera di un mescolamento di stili. Eppure, pro
Mi piaceva particolarmente ricorda Schnittke il lungo tema cro
prio per tali caratteristiche Undicesimo comandamento resta per me un lavoro
mai ico del pianto nella terza parte. Se vero che i canti riflettono in qual-
interessante, come un esperimento sfortunato ma in ogni caso di grande
i Ir - modo il paesaggio circostante, doveva trattarsi di un luogo estremamente
utilit. La musica dellopera (circa due ore di esecuzione) rimase sullo
C II|M >.
spartito, in quanto Schnittke non intraprese mai la redazione definitiva
Lidea di Schnittke era oltremodo interessante e usciva dai canoni fis
della partitura. A tale proposito nel corso di unintervista egli disse: Nel
sali non soltanto per la scelta delle canzoni: inizialmente, infatti, il com-
lidea originaria doveva trattarsi di uno spettacolo di sintesi, che avrebbe
|Hsitore scrisse una suite per orchestra basata sul materiale dei canti
riunito i tratti dellopera lirica, del balletto e della pantomima, uno spet
|M>|H)lari, cercando cos di concretizzare la loro linea melodica e le imma
tacolo con i diversi elementi della tecnica scenica, compresi il cinema, la
gini da loro suggerite con mezzi puramente strumentali. In tal modo,
radio e la stereofonia. In unopera del genere la musica non poteva esiste
Schnittke intendeva infondere vita alle melodie insolite di questi canti in
re al di fuori di un preciso legame con la soluzione scenica, il carattere
modo adeguato e lontano dai comuni stereotipi. Schnittke dovette tutta
sperimentale di quanto ideato richiedeva una verifica sulla scena, lo spet
via giungere a un compromesso, in quanto lUnione dei Compositori pro
tacolo doveva nascere quasi passo a passo in una comune ricerca con gli
luse di aggiungere una parte corale alla partitura orchestrale, al fine di
attori e lo scenografo. Purtroppo tutto ci non si realizzato ed per que
rendere lopera maggiormente adatta al carattere delle canzoni popola
sto che il lavoro rimasto limitato allo spartito e alla prima versione del
libretto8. ri. Schnittke trov una soluzione paradossale e a mio giudizio legger
mente grottesca: senza nulla mutare della partitura orchestrale egli alleg
Tra i lavori composti da Schnittke nei suoi primi anni di attivit vi
a questa una parte corale appositamente scritta su testi nuovi, che non
ancora unopera di ampio respiro che vale la pena menzionare: Pesni voj-
avevano alcun rapporto con il testo originale delle canzoni e apparteneva
ny i mira (Canti di guerra e di pace). Si tratt della prima creazione uffi
no ad A. Leontev e A. Pokrovskij. I Canti di guerra e di pace vennero
cialmente commissionata a Schnittke e del primo lavoro pubblicato (in realt
eseguiti nella Sala grande del Conservatorio e recarono allautore il primo
fu pubblicato lo spartito ma non la partitura completa). Il compositore
si rivolse per la prima volta a un materiale estraneo, procedimento ca successo ufficiale.
ratteristico dei lavori a venire. Gi i primi grandi lavori di Schnittke (scritti tra gli anni Cinquanta
e Sessanta) attirarono lattenzione per lassoluta individualit dellintento
La partitura infatti riporta: Alla base della cantata vi sono moderni
creativo e per la tendenza a soluzioni insolite, non standardizzate, deri
canti popolari russi. Il ministero della cultura, commissionando lopera,
vanti s almeno in parte da tradizioni diverse ma mai racchiuse in
aveva posto come condizione limpiego di materiale tratto dal patrimonio
una sola di esse. In quegli anni, tuttavia, limpegno del compositore era
folcloristico, pensando forse in tal modo di dirottare un compositore di
sinistra nel tradizionale alveo delle rielaborazioni di tipo peseudo-popolare rivolto a elaborare un linguaggio musicale nitido, razionale e preciso, e a
studiare i capolavori dei compositori occidentali contemporanei. Domi
(negli anni Sessanta e Settanta composizioni del genere venivano create
nare la tecnica ed elaborare un linguaggio musicale individu^e; in ci
ed eseguite a centinaia e, trasmesse quotidianamente alla radio, costitui
disse Schnittke nel 1966 racchiuso quasi interamente 3 compito del
vano una parte del lavoro ideologico del partito comunista).
compositore, il frutto dei suoi sforzi coscienti. Non un segreto che so
La cantata in quattro parti di Alfred Schnittke rappresenta un lavoro
vente la pretesa di una certa importanza di contenuto cela una grande de
di tuttaltro genere. Da un punto di vista strutturale essa formata da
bolezza della forma musicale, un vero e proprio inestetismo della musica
due met (la prima e la seconda parte, come pure la terza e la quarta, si
e una diretta dipendenza da clich puramente tecnici9.
susseguono senza interruzione). Le parti dispari, pi lente e meditative,
In quegli anni, il desiderio di imporre la massima disciplina allo svilup
rappresentano, per cos dire, un prologo alle parti pari, pi vivaci e di mag
gior azione. Il testo delle parti pari narra della recente guerra, mentre il po della composizione e di elaborare un nuovo linguaggio di portata uni
versale, basato sulla razionalit della tecnica seriale^era per Schnittke una
carattere della musica e le parole della prima e terza parte, Zolotjatsja
travami drevnie kurgany (S'indorano di erba gli antichi kurgan) e 0/ da sentita esigenza etica e non soltanto professionale. Per il compositore pare
iniziare una seconda fase, quella di uno studio ormai pienamente autono
serdce gorko serdce stonet (Ahim il cuore; il cuore amaramente geme),
hanno accenti pi astratti e universali. I temi melodici delle canzoni, mo. Si tratt di un periodo relativamente breve ma oltremodo intenso, tra
linizio e la met degli anni Sessanta. In tale momento creativo Schnittke
scelti dal compositore nella collezione del Laboratorio di arte popolare
si allontana dalle grandi forme e si concentra sulla musica da camera, ana
presso il Conservatorio di Mosca (la maggior parte dei canti era stata
raccolta e trascritta da S. Puskina verso la fine deeli anni Cinmianta lizzando scrupolosamente, e poi realizzando, il microcosmo e fTmicrolivel-
Schniukc a' oliere

lo della propria musica; le leggi che regolano lintonazione, il ritmo e la inizi degli anni Settanta e affine al gruppo di opere razionali, calcolate,
fattura stessa dellopera emergono dunque in primo piano. Ho compreso come le definisce lo stesso compositore. In quasi tutti questi lavori si nota
che non mi occupo a sufficienza di concretizzare esattamente il mio pen il particolare coinvolgimento nei nuovi procedimenti tecnici: Schnittke entra
siero e mi ritengo talvolta soddisfatto di una soluzione in generale che la in confidenza con le partiture di Schnberg, Webern, Berg e con i lavori
tecnica mi suggerisce. E poich la limitatezza dei mezzi costringe allin ilei compositori polacchi, studia a fondo le opere di Stockhausen, Boulez,
ventiva, io mi sono rivolto alla musica da camera10. Pousseur e Nono, la cui visita a Mosca negli anni Sessanta rappresent
per Schnittke un avvenimento di eccezionale importanza: Nono ha di
mostrato che la musica contemporanea non pu essere soltanto e pura
Il laboratorio strumentale - Verso Veclettismo mente razionale12.
E ovvio che le opere di Schnittke degli anni Sessanta non sono sempli
Come abbiamo visto, gli anni Sessanta furono per Schnittke, come per cemente inserite a viva forza nellasettico ambiente estetico del seriali
altri compositori di questa generazione, un periodo dedicato alla ricerca smo. E bench lo stesso compositore ritenga di aver cercato di capire e
di un proprio linguaggio e di un proprio stile, un periodo cio di speri ili afferrare la tecnica di Boulez, Stockhausen, Pousseur, di pensare
mentazione. Le principali composizioni di quegli anni sono esclusivamen nel loro stesso modo; ci non gli imped tuttavia di allontanarsi sempre
te strumentali e di preferenza cameristiche. Anche quando Schnittke si pi dal puro razionalismo della serialit e di introdurre in misura sempre
rivolge a unorchestra, si tratta comunque di un complesso strumentale maggiore elementi individuali propri nellimpiego di tale tecnica. Questo,
di piccole dimensioni (come per il Secondo Concerto per violino) o di un in ultima analisi, port al brusco conflitto e alla successiva rottura con
insieme piuttosto ampio ma trattato dal compositore come fosse un singo la serialit agU inizi degli anni Settanta.
lare insieme di solisti (come in 'Pianissimo). Sotto tale aspetto egli segue 11-pesa.maggiore nelle opere dTScKmttke degli anni Sessanta ricade sul
lesempio di Stravinsky, il cui laboratorio di ricerca di un nuovo stile stru violino: concerti, sonate e, pi tardi, la Suite in stile antico. Lo stretto rap
mentale, negli anni Venti, fu proprio rappresentato dai generi cameristici; port artstico con violinisti di eccezionale levatura, come Mark Lubockij
cos fu anche per Ives con le canzoni o per Hauer e Skrjabin con la musi e successivamente Gidon Kremer, divenne un autentico catalizzatore nel
ca per pianoforte. Lunica eccezione vocale allinterno di questi lavori di lattivit del compositore. Da questo momento in poi, fino alla met degli
Schnittke furono Tri stichotvorenija Maritry Cvetaevoj (Tre poesie di Marina anni Ottanta, le maggiori idee maturarono proprio nellalveo delle opere
Cvetaeva) del 1965. Allinterno di questo ciclo vocale, tuttavia, la parte per violino, o di lavori legati alla presenza di uno o pi violini. Le scoper
del mezzosoprano presenta un caratteristico quanto evidente tratteggio stru te del compositore inoltre fatto di importanza non irrilevante veni
mentale (le ampie intonazioni spezzate, il grido, i glissando, parlando e cos vano test verificate al vivo suono dello strumento e spesso lidea o la
via). Schnittke reperisce cos felicemente nella stessa parte vocale proce scrittura nascevano gi con lesatta conoscenza del risultato finale. Nelle
dimenti strumentali di origine nuova, mentre la parte del pianoforte si sperienza di Schnittke la ricerca di fondamenti razionali nel linguaggio
configura in pratica come il testo di uno strumento a percussione o ad musicale si un felicemente alla possibilit di un contatto concreto e co
arco. Lautografo di questo ciclo riporta due pagine intere di annotazioni stante con elementi totalmente diversi e talora assolutamente irrazionali,
sullinsolito modo di suonare il pianoforte (sui tasti, sulle corde, o con ef quali le particolarit presenti nello sviluppo della viva esecuzione. Tale for
fetti di percussione tipo la chiusura del pianoforte con un colpo secco tunata combinazione determin largamente lindirizzo nelle ricerche del
oppure il suono generato dalla caduta di una matita sulle corde). Que compositore, accostandole innanzitutto alla realt dellesecuzione.
sto spartito per pianoforte pu essere letto in chiave sostanzialmente se La linea creativa degli anni Sessanta, quindi, passa dal Primo Concerto
riale,'mcntrcfl parte vocale non ha nulla di dodecafonico. A detta dello per violino e dalla Prima Sonata per violino al Secondo Concerto per violino
stesso Schnittke la dodecafonia male si adatta alla parola in quanto es e alla Seconda Sonata per violino. Il Primo Concerto fu scritto ancora negli
sa stessa (la dodecafonia) a determinare tutto il resto11. Si tratt, in sin anni del conservatorio, mentre la seconda redazione risale al 1962-63 (il
tesi, di una forma di eresia nei confronti della musica seriale e allo stesso secondo movimento, come propone lo stesso compositore, pu anche non
tempo dellunica digressione dai generi puramente strumentali nel corso essere eseguito). Ascoltando oggi questa musica scintillante, si pu avver
di un intero decennio. tire con quale fermezza Schnittke abbia cercato di aprire una breccia nel
Tra le maggiori opere degli anni Sessanta abbiamo la Musica per piano muro di consolidate tradizioni di intonazione, fattura e drammaturgia. E
forte e orchestra da camera, la seconda redazione del Primo Concerto per naturale, e ovvio, che questo concerto ricordi sia Mjaskovskij sia Prokofev
violino, la Prima Sonata per violino, la Seconda Sonata per violino, il Secon e, in misura minore, Sostakovic e Stravinsky (bench sia lo stesso Schnittke
do Concerto per violino, il Primo Quartetto per archi, il lavoro orchestrale a ricordare che durante la stesura del lavoro fu proprio il Primo Concerto
Pianissimo e infine il Corit^lajiQppiQ. _ arpa archi, scritto agli Ver violino di Sostakovic a esercitare su di lui una grande influenza). Lauto-
l/ opere
Schnittke
|-s. I. Prima Sonata per violino, schema della serie (dal volume Al'fred Snitkc, di V.
rit di Sostakovic soprattutto evidente nei principi stessi della composi
( '.holopova e E. Cigareva)
zione: il grande ciclo in quattro movimenti, il culmine che viene raggiun
to nei momenti pi importanti della ripresa e le brillanti cadenze del violino
che divengono nodi essenziali dellintero lavoro.
Nello stesso tempo, per quanto concerne lintonazione, il linguaggio
musicale e il tematismo, Schnittke pi vicino a Prokofev e a Mjaskov-
skij. Forse proprio nel Primo Concerto per violino appare originariamente
quella linea di lirica pacata, soppesata interiormente con grande scru
polosit, che di l a molti anni, dopo gli altorilievi spezzati dei la
vori scritti tra gli anni Sessanta e linizio degli anni Settanta, germoglier
nel Trio per archi del 1985, nei Tre madrigali del 1980, nel Requiem del
1975 e nel Quintetto del 1976. A rigore di termini, per quanto riguarda
il materiale musicale e la morfologia, il Primo Concerto si colloca ancora
al di fuori delle ricerche di nuovi fondamenti razionali per il lessico della
composizione. Ma da un punto di vista sintattico, Schnittke si allon
Rivolgendosi alla serie dodecafonica, quindi, Schnittke la pone alla ba
tana di molto dalle immagini tradizionali, indicando le future concezio
se di temi in rilievo e contrasto particolari. Il primo movimento si dipana
ni drammaturgiche dei propri concerti e sinfonie. Morfologia e sintassi,
inoltre, risultano, come sempre, intimamente correlate. Esaminiamo ad come un monologo del violino solo in spirito pienamente berghiano. Nel
secondo movimento, che si presenta come una sorta di scherzo, compaio
esempio la parte conclusiva del finale. Dopo il culmine, in cui risuona
no inaspettatamente motivetti vicini al valzer e persino al genere jazzisti
deformato uno dei temi del primo movimento secondo il tipico de
co, precursori del futuro eclettismo ma abbastanza insoliti nella musica
siderio di Schnittke di riunire lintero ciclo in un tuttuno tutto pare
seriale. Il terzo movimento, lento, inizia con un accordo di do maggiore
disperdersi. Mentre si odono i canonici pizzicato in preda allo smarri
(le prime tre note della serie). Qui, rifacendosi ancora al finale del Con
mento, leroe e il suo doppio (il tema) cercano invano di ritrovare il mate
certo per violino di Berg, Schnittke incontra per la prima volta lAdagio
riale perduto e di ritrovare s stessi. Pur completando in un cerchio for
male lintera costruzione ciclica del concerto, Schnittke ci offre di fatto lirico, una scelta musicale che ritroveremo spesso nelle sue opere: nei fi
nali della Sonata per violoncello, del Primo Concerto per violoncello e della
una forma aperta; dinnanzi a noi abbiamo il quadro mascherato di una
rovina, di un crollo, limpossibilit e il poco convincimento di creare una Terza Sinfonia. La combinazione di una triade smagliante, talora di un ac
cordo tonale, con gli armonici seriali che lavviluppano, dissonando mor
forma razionale e chiusa. Gi in questo caso, quindi, avvertiamo latteg
bidamente con laccordo di base, diverr per molti anni nella musica di
giamento dualistico di Schnittke verso ricette razionalistiche applicate al
Schnittke il simbolo dellinstabile carattere dualistico del mondo e del
la struttura della composizione. Pur non avendo neppur ancora iniziato
lambivalenza della psiche umana. I brillanti e potenti accordi maggiori
limpiego di procedimenti tecnici razionali, in pratica gi li ripudia inte
riormente. e minori, da cui scivolano sommesse armonie dissonanti di sottofondo,
rappresentano unennesima trasformazione della serie e dellidea schnitt-
La Prima Sonata per violino} a differenza del Primo Concerto, basata
kiana del dualismo, un mutamento che ritroviamo esattamente ripreso nel
su materiale seriale. Laspetto stesso dei temi di tutti e quattro i movi
Collage sul tema B.A.C.H., unopera degli anni Sessanta di Arvo Prt.
menti, tuttavia, e il carattere della musica nel suo complesso sono piutto
Se la Sonata per violoncello fosse stata composta alla fine degli anni Set
sto lontani dalla tipica immagine spezzata di molti lavori seriali. Ci
tanta, Schnittke non avrebbe scritto il finale e il lavoro si sarebbe conclu
dovuto sotto molti aspetti allaccurato lavoro che ha preceduto la com
so, molto probabilmente, con il terzo movimento. In quegli anni tuttavia
posizione. Schnittke costruisce la serie procedendo per terze in maniera
egli seguiva ancora lidea tradizionale della forma chiusa e concluse per
particolare rifacendosi allidea del Concerto per violino di Alban Berg
tanto la sonata con un finale in tempo veloce in cui si riassumono i temi
ammorbidendo gli angoli e rendendo possibile la modificazione delle
di tutti i movimenti, dimostrando cos ancora una volta la sua tendenza
triadi della serie (come nel movimento lento della sonata). Daltro lato
al mono-ciclo, cio a parti diverse riunite dal materiale impiegato e da
per, per ognuno dei quattro movimenti, Schnittke ha in riserva la pro
ununica logica. Sar proprio tale principio del ciclo a riproporsi come una
pria variante della serie, in cui gli intervalli si fanno sempre pi ampi via
caratteristica di numerose sinfonie, concerti e sonate. Nella Prima Sonata
via che si procede dal primo movimento verso il finale, il che offre la pos
restiamo colpiti dalla capacit del compositore di spremere tale pensie
sibilit di celare le basi razionali, seriali, e di offrire alla musica di ogni
movimento un volto diverso e ronrraQfant^ ro unitario dalla serie stessa, grazie alle sue diverse modificazioni gi me-
S c b n illk c le n/H'rv

ditate in precedenza. Nuovamente, dunque, il micro-mondo del linguag natta di sprazzi, frammenti di materia priva di vita, in cui la serie, disper
gio musicale e delle intonazioni e quello della costruzione e della forma sa in tutta la partitura, si indovina soltanto nelle brevi repliche degli stru
appaiono fortemente correlati: la sonata termina perch vengono ad esau menti (ricordiamo che lorchestra formata da un insieme di solisti, ognuno
rirsi tutte le modificazioni della serie originaria. Con tutto ci, quanto dei quali rappresenta un determinato gruppo della compagine orchestrale).
dista questa idea dalla tipica costruzione seriale, che pure legata al pro Nel secondo movimento prevale landamento solistico del pianoforte, bench
gressivo esaurimento di tutte le varianti possibili! In sostanza, nell*ascol la sostanza sonora talora trapeli anche nei timbri degli altri strumenti. La
tare la Sonata non ne notiamo 1intima struttura seriale e assume unim serie come cantus firmus vi progredisce sotto un aspetto ritmicamente amor
portanza maggiore un diverso livello: il volto stilistico dei singoli movi fo e senza una scansione nettamente definita. Talora si ha limpressione
menti in equilibrio ai margini delleclettismo. Che dire del tema del fina ili un rilievo puramente grafico, pittorico, simile a quelli che traccia Sofija
le, costruito s su una serie ma vicino melodicamente a una canzone della ma ( ubajdulina prima di dare vita alla creazione vera e propria della partitu
lavita del tipo di Kupite bubliki (Comprate le ciambelle), indimenticabile nel ra. La sfera spazio-temporale vi appare friabile, il che pu in parte essere
Secondo Concerto per violoncello di Sostakovic? Risolvendo il compito ele legato alla linea particolare del cantus firmus. Resta il fatto, tuttavia, che
vato di realizzare strutturalmente il finale, attenendosi al principio razio questo strano movimento lento riesce comunque a rafforzare nel ciclo la
nale della serialit, Schnittke introduce allo stesso tempo intonazioni bas sensazione di una massa sonora tanto possente quanto extra-personale, che
se, quasi da strada. Tra laltro, ben riconoscendo il dualismo esistente tra il pare riversarsi da un serbatoio strumentale allaltro. La Cadenza costitui
finale in s e la sua funzione nel ciclo della sonata, Schnittke praticamen ta da un intenso monologo del solista che, crescendo via via, prorompe fi
te non lo conclude. Dopo le reminiscenze dei movimenti precedenti, il nalmente nella forza scatenata e rigorosamente ritmata del finale che, in
flusso degli avvenimenti pare arrestarsi, passando da un piano reale a uno un primo momento, presenta addirittura una sfumatura lievemente jazzistica.
irreale, e finalmente, sul sorgere dellaccordo di do maggiore, risuona in Ben presto, tuttavia, questa finta energia viene meno e, in tal modo,
uno spettrale tempo lento il motivo del finale in pizzicato. La Sonata non quanto era appena riuscito ad assumere una forma ritmica e ad acquistare
finisce, essa pare quasi restare senza fiato, fermandosi come si ferma il un volto umano ritorna a stratificarsi circolarmente, mentre compaio
meccanismo di una bambola meccanica. Forse avvertendo il grande po no reminiscenze del primo movimento e successivamente del secondo. La
tenziale concertistico della Sonata, Schnittke ne elabor nel 1968 una ver corrente musicale rallenta, ci che si era animato diviene nuovamente inerte
sione orchestrale (per orchestra da camera, archi e clavicembalo) che, a e amorfo, il vivo ritorna ad essere privo di vita, il solido ridiventa friabile
mio giudizio, si avvicina per lucentezza e dinamismo ai concerti per violino. (i concetti di solidit e friabilit appartengono a Philipp Her$covici,
Tra i tentativi di impadronirsi della tecnica razionale ricordiamo la Mu- allievo di Anton Webern che visse a f^osca e influenz notevolmente le
sica per pianoforte e orchestra da camera, scritta nel 1964 d eseguita con voluzione di molti musicisti). Ancora una volta, dunque, pur utilizzando
successo al fstivl(< Autunno <31 Varsavia del 1965 (una delle prime ese la tecnica seriale, Schnittke non copia modelli altrui ma concretizza la se
cuzioni allestero della musica di Schnittke). Il contenuto musicale di questo rie in modo del tutto nuovo, cercando di raggiungere unaccettabile coesi
lavoro dei primi anni richiama in modo stupefacente le opere pi recenti stenza tra il razionale e lirrazionale, trovando un accordo tra la tecnica,
del compositore, create tra gli anni Ottanta e Novanta; vi sorge infatti la che presuppone il carattere chiuso della forma musicale, e la propria
medesima sensazione di espressivit portata agli estremi, ci si sente intro percezione aperta dello spazio e delle sue dimensioni.
dotti in strati di materia sonora primordiali e incontaminati, si hanno ar Nello stesso alveo creativo possiamo anche considerare Dialogo, per vio
dite rotture di superfici e sgomentevoli accostamenti tra mondi polarmente loncello e sette strumenti, composto nel 1965, con la differenza per che
opposti, e dovunque dominano elementi scatenati, duri e senza vita. limpiego del violoncello come strumento solista conferisce alla musica un
In alcuni punti la musica pu anche ricordare le opere di Xenakis, con carattere pi vivo ed emozionalmente pi accalorato. Dialogo inizia e fini
lunica differenza che in questultimo avvertiamo sempre la densit della sce con monologhi-cadenza dello strumento solista. La composizione ri
massa, siamo coscienti di un piano puramente fisico e assolutamente og corda complessivamente, in un ambito quasi compresso, la forma ciclica
gettivo, mentre in Schnittke lo scontro avviene con la tensione del pen del concerto, unancor pi palese realizzazione del mono-ciclo che sar
siero, con la forza dellespressione, con eventi di carattere assai pi sog in seguito tanto amato da Schnittke: una forma monopartita che racchiu
gettivo. Nella Musica per pianoforte e orchestra da camera lidea seriale da in s gli indizi delle parti principali formanti il ciclo. Per quanto ri
costretta a passare attraverso gli specchi dei diversi tipi storici delle guarda il carattere generale dellintonazione, esso appare assai meno rigido
forme variate: Variazioni nel primo movimento; Cantus firmus nel se che nella Musica per pianoforte e orchestra da camera e questo, in particola
condo; Cadenza nel terzo (di fatto, anche la cadenza una variazione re, dovuto al fatto che il principio seriale non vi mantenuto in modo
improvvisata in varia misura); e in fine Basso ostinato. In ogni movi consequenziale, in quanto tutte le note appartenenti alla serie compaiono
mento si diversifica notevolmente anche il tipo di fattura. Nel primo si s nella parte solistica ma non determinano levolversi degli intervalli.
S ibiliti kc Ir n/irrr

Il Primo Quartetto per archi del 1966 rappresenta un singolare interlu unni Sessanta Schnittke analizza in gran numero le partiture di composi
dio sul percorso che dalle forme aggressive e rigide della Musica per piano tori del XX secolo. Sotto tale aspetto, ad esempio, di estremo interesse
forte e di Dialogo conduce al Secondo Concerto per violino. Il lavoro, inoltre, la sua analisi di The Flood di Stravinsky dal punto di vista della conse
costituisce il tentativo di reperire unennesima ipostasi della serialit, questa quenzialit seriale (conservo nel mio archivio una copia della partitura con
volta in unione con la particolare fattura del tessuto musicale. In questo le annotazioni del compositore). Schnittke vi individua una moltitudine
pera i quattro strumenti paiono fondersi in uno solo, la fattura diviene di unisoni, raddoppi e duplicazioni, evidentemente introdotti inconscia
isomorfa al massimo grado e i contrasti vengono ridotti al minimo. Riesce mente da Stravinsky nella struttura seriale della cantata. Nel periodo in
talora difficile comprendere dove e quale strumento stia suonando, gli ar cui scrivevo musica seriale afferma il compositore ho sempre cerca
chi sono fusi tra loro, luno continua la linea dellaltro e linsieme viene lo tali momenti centrali, ad esempio nelle variazioni per pianoforte di
alla fin fine percepito come un violino elevato alla quarta potenza o, in Webern, dove persino il tritono che fa da perno , solitamente, fisso. La
certi tratti, come un surreale strumento ad arco. Costruito su una serie stessa idea possiamo ritrovarla nel Kreuzspiel di Stockhausen. Il mio Se
simmetrica (costituita da due esacordi), il Quartetto viene ad essere un in condo Concerto per violinoy a questo proposito, include musica sia seriale,
sieme di variazioni della serie, di fattura e di tempo, presentate ciclicamente. sia aleatoria, sia tonale; vi presente infatti una nota centrale, il sol.
Le tre parti in cui il Quartetto diviso (Sonata, Canone e Cadenza), Nel Secondo Concerto, in effetti, si ha linterazione tra diversi tipi di
non hanno soluzione di continuit e di fatto confluiscono impercettibil tecnica ed evidente inoltre la proiezione sui principi morfopoietici delle
mente l'una nellaltra, conferiscono al lavoro i contorni del ciclo, mentre leggi che governano gli intervalli. Le sezioni in cui avvengono lesposizio
dal punto di vista degli intervalli, basati sulla serie, si tratta ovviamente ne e la conclusione hanno una tonalit pi marcata e ruotano attorno a
di variazioni vere e proprie. La Sonata, in tal modo, diviene una quasi- un elemento centrale, il sol. Le sezioni di sviluppo rientrano in una libera
Sonata, che preannuncia lidea della Seconda Sonata per violino. La So sfera atonale, mentre i momenti culminanti sono aleatori (ad esempio il
nata, inoltre, viene soltanto accennata e rimane incompiuta, - proprio co n. 31 delledizione russa). Le leggi seriali compaiono invece negli episodi
me nei concerti di Schnittke del periodo successivo, - una parvenza di del concerto maggiormente lirici, quasi rappresi, statici, nei quali viene
ripresa emerge soltanto in chiusura della parte conclusiva (Cadenza), do ad unirsi, tra laltro, anche la serie ritmica estrapolata da quella degli in
po il dissolvimento generale, come un momento anamnestico ormai non tervalli. Talvolta tipi diversi di organizzazione del materiale, tipi diversi
pienamente reale n vitale. di tecnica, confluiscono in una simultanea risonanza verticale (come ad
Il Primo Quartetto per archi stato forse il lavoro seriale pi produttivo esempio nella coda, in cui si ha la parte tonale del violino e gli sprazzi
di Schnittke. Vi si possono reperire modelli diversi di intonazione inseriti degli archi orchestrali sostenuti dal pianoforte). Unendo tra loro elementi
in un contesto limpido, non drammaturgico, modelli che nel complesso tonali, seriali, atonali e aleatori, Schnittke ottiene una sorprendente lu
ampliarono il glossario, il thesaurus del compositore. Tutto ci, a sua volta, centezza e unestrema densit del volume sonoro. Talvolta, mediante pro
contribu anche alla comparsa di nuovi metri di giudizio del materiale, cedimenti di vario tipo, Schnittke introduce in una stessa sfera semantica
nuove tipologie formali che saranno i presupposti del futuro eclettismo. e di intonazione una certa ambivalenza, come nel canone del solista con
Le ricerche degli anni Sessanta raggiungono il loro apice nel Secondo i violini dellorchestra al n. 8 e successivi: alla dura consistenza della ma
Concerto per violino del 1966, lavoro in cui tali ricerche giungono a con teria solistica si contrappone la piena fragilit ritmica e metrica dellor
cretizzarsi armonicamente. Ho avuto modo di osservare gli schizzi delle chestra.
opere di quegli anni, fitti di schemi di ogni tipo, di piani di lavoro, di Lenorme importanza del Secondo Concerto per violino sta nel pieno rag
correlazioni e di calcoli. A quel tempo, come pure assai pi tardi ormai giungimento di un micro e macro-spazio musicale, nellevidenziazione di
verso la met degli anni Ottanta il momento pre-compositivo in Schnittke una diretta dipendenza della costruzione globale dalle leggi che regolano
avveniva a un altissimo livello. Egli tendeva a trovare un fondamento ra gli intervalli, nel tratteggio sintattico inteso come proseguimento delle re
zionale per ogni tipo di materiale e di correlazione tra le diverse sezioni gole morfologiche. La struttura del Concerto assai insolita, poich si tratta
dellopera, cercando di definire la sfera dinfluenza che ritmo e intervalli ancora una volta come per Dialogo e per il Primo Quartetto per archi
seriali avrebbero esercitato sui diversi momenti formali. sempre pi evi di un ciclo compresso, senza una divisione precisa in parti diverse.
dente, tuttavia, che il livello seriale acquista per il compositore unimpor Anche qui, tuttavia, come negli altri mono-cicli, possiamo trovare i ru
tanza essenzialmente psicologica, come momento di puro controllo razionale, dimenti delle tipiche parti che compongono un ciclo, in cui il divisi degli
esattamente come era avvenuto per lultimo periodo creativo di Schn- archi (episodio seriale) si fa simulacro di un movimento lento. La diversit
berg (basti ricordare il suo Trio per archi). Il senso generale e il rilievo del di tecniche assume di fatto una funzione sintattica, intesa a regolamenta
la musica hanno in sostanza ben poco in comune con la serialit, che viene re il flusso formale. E in ci stata la grande scoperta di Schnittke. Total
piuttosto utilizzata come una componente del lessico musicale. Proprio negli mente nuovo, in linea di principio, stato altres limpiego simultaneo di
Schnittke l/ opere

condizioni di stabilit e di mobilit (aleatoria) del materiale, quasi fossero pensiero una pura costruzione, una rete che ci dausilio soltanto per
tipi diversi di fonazione, di dizione. Pi in generale, nella creazione di una ni ferrare lintento artistico originario, ma essa stessa non la portatrice
integrit formale, dei fattori puramente drammaturgici hanno avuto nel ilei!intento in s. Ognuno cerca di prorompere nella diretta espressione
Secondo Concerto un ruolo ancora maggiore che nelle opere precedenti. di una qualche pre-musica da lui udita e che ancora non stata colta1'.
L integrit viene a intendersi non tanto come forma accademica, quanto I )opo i primi e multiformi lavori, la musica di Schnittke, a partire dalla
come un campo dazione e di correlazione tra diversi personaggi e carat line degli anni Sessanta, sembra sempre pi voler offrire limmagine di
teri. Ovviamente, il genere stesso del concerto ha contribuito a tale impo un'unica opera incompiuta, in divenire, in cui ogni singola partitura rap
stazione. Eppure, senza il mescolamento di diverse tecniche sonore, tale presenta la successiva voluta di una spirale tesa a raggiungere quanto a
principio drammaturgico si sarebbe potuto difficilmente realizzare. Non suo tempo stato udito. Il suono e il simbolo si fanno sempre pi in
si tratta ancora dellunione di musiche diverse, come nei lavori successivi scindibili, poich il suono non pi il mezzo attraverso cui si realizza la
di Schnittke, non ancora la sovrapposizione di stili diversi (come nelle rappresentazione ma la fonte, la radice della realt, pregna di significati
opere edeniche allinizio degli anni Settanta), ma certo qualcosa di as accumulati nel corso di secoli e secoli.
sai simile. E curioso notare che il ciclo del concerto risulta ancora una vol Prima di giungere a una tale profondit simbolica, tuttavia, Schnittke
ta non del tutto chiuso; dopo la ripresa strutturale ha inizio, e piuttosto intraprende lultimo ed estremo tentativo di comporre unopera muoven
inaspettatamente, un momento che per il suo carattere viene inteso come do dalla chiarezza, dalla razionalit, da una legge introdotta dallester
un finale (n. 48, fortissimo del violino solista) ma che in realt costituisce no, da una posizione cio di premeditazione artistica. Possiamo dire che
una grande coda trasportata al di l della cornice del ciclo compresso. due lavori, creati subito dopo la comparsa delleclettismo nella musica di
Il rafforzamento semantico, simbolico ed extrastrutturale della coda di Schnittke, rappresentino i limiti della ratio raggiunti nella sua creativit
verr una caratteristica dei cicli composti da Schnittke successivamente. e una singolare esuberanza di calcolo destinata presto a trasformarsi
Nel Secondo Concerto per violino abbiamo addirittura una coda nella co nel suo opposto nella polifonia di stili. Si tratta del pezzo orchestrale
da; infatti, come nella Prima Sonata per violino, si ha nuovamente una brusca Pianissimo, del 1968, e del Concerto per oboe; arpa e archi del 1971.
caduta di tensione, il meccanismo esaurisce la propria carica, espira, la Valutando la propria esperinza degli anni Sessanta, e'non soltanto la
musica si interrompe, si ha il dissolvimento nellinfinito, ma in nessun ca propria, Schnittke scrive tra il 1970 e il 1971 una serie di articoli teorici
so, tuttavia, si pu ravvisare nella struttura un punto conclusivo ben definito. dedicati a svariati problemi della tecnica compositiva. Questi articoli, i
Parlando delle innovazioni apparse negli anni Sessanta, Schnittke ebbe cui titoli sono riportati per il lettore in appendice a questo libro, furono
a dire un giorno che la musica aveva cessato di essere poesia ed era dive scritti per una raccolta di saggi a cui contribuirono numerosi musicisti e
nuta prosa. Questo pu ampiamente riferirsi anche allo stile personale musicologi russi: O jazyke sovremennoj musyki i kompozitorskoj technike
del compositore, in cui diminuirono le ripetizioni formali e tradizionali, XX veka (Sul linguaggio della musica contemporanea e le tecniche di com
le costruzioni in rima e le corrispondenze simmetriche. Pur restando posizione del XX secolo). La raccolta per problemi di censura non fu mai
ancora stilisticamente omogeneo, il lessico di Schnittke pare subire una pubblicata. In uno di questi articoli, Novoe v metodike socinenija
precisa evoluzione, attua una crescita interiore, analizza attentamente il statisticeskij metod (Uninnovazione nella metodologia di scrittura: il me
proprio miciomondo arricchendosi di nuovi elementi. Schnittke, come molti todo statistico), Schnittke parla di due approcci particolari alla composi
altri compositori suoi coetanei in attivit nella seconda met del XX se zione musicale: Secondo la logica tematico-tonale (o persino dodecafonica)
colo, alla ricerca di un proprio materiale, di una sostanza fisica non costi lopera inizia da unimmagine musicale di tipo individuale (motivo, tema,
tuita soltanto da puri suoni, ma da unessenza originariamente densa di armonia corrispondente) che successivamente intraprende un preciso cam
significati simbolici e in grado di rappresentare un preciso parallelismo con mino nello spazio e nel tempo del mondo musicale, pur non avendo alcun
le categorie universali di ordine, conoscenza e memoria. obbligo di misurare tutte le distanze possibili e di concretizzarsi in tutte
Eppure, allinterno del nuovo lessico scoperto, non tutto risulta soddi le possibilit esistenti. Gli eventi musicali vengono percepiti come lappa
sfacente per il compositore. Parlando di Dialogo per violoncello e insieme rizione di forze naturali, liberamente scatenate nel dinamismo dello scon
strumentale, egli noter in un secondo tempo: Quei ritmi sbrindellati mi tro tra ci che legge e ci che invece pura casualit. Nellevolversi della
sembrano ora quanto mai incoerenti con la pi profonda natura delluo creazione musicale, il compositore si identifica interiormente con le im
mo e della vita in generale, giacch alla base della vita posta la periodici magini sonore che ha generato e condotto attraverso il mondo dei suoni;
t, puranche legata a una certa asimmetria. Riflettendo sul significato egli prende determinate decisioni in casi concreti, dominando s una data
simbolico degli elementi musicali, gi agli inizi degli anni Ottanta Schnittke situazione o il piano generale ma non la totalit delle varianti statistica-
scriver nellarticolo Na put k voplosceniju novoj idei (Verso la realizza mente possibili. Nello strutturalismo il lavoro inizia con la misurazione
zione di una nuova idea): Il metodo esteriormente usato per esporre il dello spazio musicale allinterno di possibilit e di confini definiti da una
Stimiti he h ttfmv

legge strutturale (ad esempio una serie o una progressione matematica) hih) r la verit (incarnata nella struttura seriale) viene offerta sotto un
e soltanto successivamente esso si popola di immagini musicali, la cui esi m>|k*i lo schematizzato al massimo e nel contempo totalmente assurdo (v.
stenza dipende astrologicamente dalla struttura globale matematicamente ri...?, pp. 104-5).
calcolata. In tale processo creativo il compositore non si identifica inte \ ovvio che lintento del compositore era assai pi vasto della semplice
riormente con le immagini musicali; realizzandole, egli precisa e concre Illusi razione musicale del racconto di Kafka. Addentrandoci nellascolto
tizza varianti predefinite, scelte nella totalit statistica delle probabilit. tirila scorrevole sostanza sonora di Pianissimo, siamo portati a riflettere
Il punto di partenza nella realizzazione dellopera in questo caso il pa unir impossibilit di stabilire un margine qualitativo che separi lo schema
norama del materiale con cui viene costruito uno spazio musicale o, piut dallidea, il bene dal male, il senso dallinsensatezza. Ritroviamo nuova
tosto, un edificio14. mente quella sensazione onnipresente in Schnittke di dualismo e di esi-
Nellarte di Schnittke, Pianissimo lesempio pi smagliante di questo Mriiza impossibile per alcunch di puro e incontaminato. Lavorando a una
secondo approccio, che il compositore definisce statistico. Effettivamente, fimposizione statistica e a una tavolozza sonora assolutamente omoge
in un tessuto sonoro apparentemente amorfo (il ritmo scritto secondo nea, il compositore crea un profondo contesto semantico e simbolico, unendo
il cosiddetto sistema cronometrico in cui ogni battuta convenzionale organicamente quanto vi di musicale, cio puramente sonoro, con quan-
pari a quattro secondi) calcolato assolutamente tutto. Gli intervalli e lo simbolicamente filosofico.
il ritmo (tempo) sono correlati a una medesima serie e ci viene realizzato Sotto molti aspetti, il Concerto doppio per oboe; atpa e archi ripete Pia-
seguendo un metodo oltremodo ingegnoso e persino casistico. Grazie a nissimo. Anche qui vengono utilizzate scale diverse per costruire serie di
una scala cromatica supplementare vengono dedotte dalla serie fondamentale intervalli e di ritmo (pi frequentemente si tratta di una scala di numeri
due scale di numeri, una per gli intervalli e una per il ritmo. Successiva primi). Identica anche lidea generale della composizione, vale a dire
mente, entrambe le scale numeriche vengono inserite in particolari qua la consequenziale dilatazione degli intervalli, ma con una differenza: lim
drati, secondo il principio della progressione crescente e decrescente, e piego dei quarti di tono e di scale microtonali. U Concerto non appare
soltanto in un secondo tempo, con unulteriore scala ausiliaria (inverso della cos statico come Pianissimo bench in entrambi i lavori il compositore
prima scala cromatica) vengono dedotte le scale per ciascuna voce della abbia coscientemente cercato di avvicinarsi a una nuova percezione del
partitura, definendone sia gli intervalli sia la durata temporale15. tempo da lui descritta nellarticolo Staticeskaja forma (La forma statica):
A dire il vero, come sempre accade in Schnittke, il metodo statistico E come se si superasse lirreversibilit del tempo e comparisse la possibi
non viene seguito al suo stato puro e, in parte, non costituisce un procedi lit di viaggiare nel futuro e nel passato nonch di essere contemporanea
mento fine a s stesso bens un mezzo per concretizzare un intento pro mente presente in tutti i tempi. Sotto lesteriore staticit della forma aperta
grammato. Il canovaccio narrativo utilizzato da Schnittke era il racconto si celano i campi magnetici di forze opposte che si intersecano in ogni
di Franz Kafka Nella colonia penale, la descrizione di un meccanismo di punto della forma, infondendole la forza deflagrante di un dinamismo con
torture eternamente in azione che rappresenta una sorta di codice cifrato densato16.
di regole morali schematicamente esposte e, allo stesso tempo, uno stru Schnittke ha chiamato le composizioni statiche di Ligeti la musica del
mento di coercizione fisica. La decodificazione dello schema avviene nel micromondo. Per molti aspetti, anche Pianissimo e il Concerto doppio rap
momento culminante della sofferenza umana. presentano una musica di questo tipo, portando al loro apogeo le ricerche
Tale idea viene perfettamente a incarnarsi nella composizione del pez personali del compositore nel micromondo del suono, del lessico sonoro,
zo orchestrale. Il titolo Pianissimo corrisponde non tanto al carattere del della morfologia. Entrambe le opere completano un grande periodo della
latmosfera sonora, quanto al meccanismo che regola lo sviluppo globale: creativit di Schnittke, dedicato essenzialmente ai problemi morfologici.
una nuova qualit emerge lentamente e impercettibilmente nelle stratifi E bench gi nei lavori successivi (la Seconda Sonata per violino e la Suite
cazioni di timbri strumentali sommessi e imperturbabili. Anche qui, co in stile antico) egli si dedichi a problemi di ordine diverso sintattici,
me nella maggior parte delle opere di Schnittke, nonostante un organico legati al taglio del tessuto sonoro e ai conflitti stilistici in Schnittke
orchestrale piuttosto grande, lorchestra viene intesa come un insieme di si conserver sempre una scrupolosa elaborazione della fattura musicale,
solisti, dove ogni strumento ha una propria voce, una propria linea, e do che distinguer ogni suo lavoro da molte altre opere, ad esempio da quelle
ve queste voci non si sovrappongono nella massa priva di volto tipica del dei compositori polacchi. Infatti, confrontando Schnittke e Penderecki
lorchestra tradizionale. Ogni nuova sezione di Pianissimo trasporta lazione e parafrasando un critico polacco, possiamo affermare che l dove Pende
delle leggi seriali su una scala pi ampia: seconde, terze, quinte e oltre, recki batte con un martello, Schnittke lavora di scalpello, bench il livello
fino allottava. Nel momento dellilluminazione culminante, lorizzon generale di energia e di carica della sua musica sia anche superiore. A
te si apre al massimo e si rasserena; lascoltatore ode ununica nota, il do, Schnittke appartiene un unico tentativo di simile realizzazione grafica
dispersa nei vari registri orchestrali. La tortura raggiunge qui il suo risul- del micro-mondo; ci riferiamo al lavoro elettronico Potok (Flusso), com-
Es. 2. Pianissimo, culmine

CnalH

M.V.l
Schnittke
h* o/icrc

posto nel 1969. In esso, come gi in Pianissimo, protagonista la nota do /ioni. Gli elementi delleclettismo dalla Serenata, ispirata dal Votre Faust
e lintero pezzo dedicato a unattenta penetrazione delle sue profondit,
di Potisseur, alla vera e propria cantata dedicata al Faust sono condi
allindividuazione delle sue diverse sfaccettature e dei suoi armonici. La zionati innanzitutto dal desiderio di abbracciare con lo sguardo il mondo
vorando a un sintetizzatore fotoelettronico in uno studio di Mosca, il com
intero in un unico istante, senza smembramenti spazio-temporali, lintero
positore si trov a dover realizzare le proprie idee creative su particolari
mondo convenuto in un unico punto ideale, dove si raccolgono tutte le
disegni grafici. Eppure, anche in una simile situazione, in cui per la crea
r|xK'he e culture. In tal senso, leclettismo di Schnittke, percepito talora
zione di una composizione di per s statica non si richiedevano calcoli
come dirompente e distruttivo della logica consueta, racchiude in realt
seriali, Schnittke avverte la necessit di una tensione nascosta: Linter
unenorme forza coesiva che riesce a unificare ci che risulterebbe impos
vallo e non la distanza: questa la strada afferm Schnittke in uno dei sibile unire in un contesto tradizionale, innalzando nel contempo il signi
suoi interventi17. Persino in Flusso, lavoro dedicato alla natura di un uni
ficato euristico della musica a un diverso e pi elevato livello.
co suono, Schnittke trova un proprio dramma, il dramma del movimento Nella musica di Schnittke, grazie per lo pi allafflusso di stili diversi,
nel micro-mondo del suono da armonico ad armonico, da grado a grado,
alla loro sovrapposizione e ai loro contrasti, noi avvertiamo subito due par-
fino a riconoscere la realt sonora come una lunga prova che si sotto licolarit: il dualismo e lo sdoppiamento della coscienza e dellintelletto
messi ad accettare e a vivere, superando molte resistenze e compiendo molti
del singolo individuo e, allo stesso tempo, lunit e la fermezza della me
passi: egli ode il suono come un abisso.
moria collettiva delluomo. Nella citazione di questo o quello stile, o evo
candone il ricordo, Schnittke ci rende partecipi delle verit e dei simboli
elaborati dalle generazioni passate e radicati nel fondo lessicale della cul-
Leclettismo lura. Questi simboli, tuttavia, accostati luno allaltro talora per la prima
volta vengono visti e uditi in modo nuovo, si percepiscono diversamente
Si soliti considerare Alfred Schnittke un compositore che adotta una
arricchendosi di una lunga scia di associazioni specularmente riflesse (tale
molteplicit di stili. Effettivamente, le collisioni stilistiche nelle sue opere
, ad esempio, nella musica di Schnittke la percezione della triade mag
possncTuppai iie assai pi evidenti che nella musica di altri autori della
giore o minore). Il processo creativo nel suo complesso pare ingrandirsi
stessa generazione. Certamente, non spetta a Schnittke linvenzione del
ed elevarsi a un altro livello: se nelle opere seriali di Schnittke lelemento
leclettismo in musica, bench, stando alle sue stesse parole, negli anni
primario era rappresentato dalla nota e dallunit ritmica, nei lavori eclet-
Sessanta egli conoscesse ancora assai poco la musica di Ives o di Bernd
t ici assurgono a elementi costitutivi archetipi stilistici, simboli di culture
Alois Zimmermann, i padri delleclettismo del XX secolo. Conosciamo
ed epoche diverse. Sotto il profilo puramente spaziale linteresse alleclet
per lenorme influsso esercitato su Schnittke dallopera di Henri Pous-
tismo comport una crescita volumetrica delle opere di Schnittke. Dopo
seur Votre Faust, interamente assemblata con collage cfi"dlversTstrmi sti le ricerche nel regno del micro-mondo sonoro agli inizi degli anni Sessan
listici. Non fu la musica di questopera in s a suscitare il mio interesse
ta, il compositore si rivolge ora sempre pi spesso a forme e generi di grande
ricorda Schnittke ma la sua concezione, lidea del viaggio nel tem
po^ lidea degli ibridi stilistici. portata, la sua musica cio realizza una propria crescita nello spazio.
Compare quindi un tipo diverso e ampliato di morfopoiesi gi nota
E caratteristico che Schnittke abbia ricevuto limpulso verso opere eclet
to nel Secondo Concerto per violino con massicci interventi sul tessuto
tiche proprio da unopera su Faust. Lintera creazione artistica del com
musicale, simili a un montaggio cinematografico. E ci non casuale: pro
positore attraversata dal filo rosso della problematica faustiana, tutta la
prio negli anni Sessanta Schnittke inizia a lavorare attivamente per il ci
sua musica si tinge di unorganica ambivalenza, di dualismo. Lo stesso pen
nema, componendo complessivamente la musica per circa 60 film a soggetto
siero di Schnittke (la sua percezione del mondo) polifonico, stilistica-
e di animazione! Una delle prime esperienze in questo campo fu il lavoro
mente eterogeneo e incarna i dubbi delluomo moderno, luomo appar
al film di animazione Stekljannaja garmonika (Larmonica di vetro) di An
tenente appunto al tipo faustiano. La lotta tra polarit contrapposte, il polso
drej Chrzanovskij, interamente costruito con un collage di frammenti pit
irregolare, la tormentosa autoanalisi, la polivalenza faustiana: questi sono
torici tratti dai capolavori dellarte figurativa di epoche diverse. Schnittke
gli elementi costituivi del nerbo creativo di Schnittke. Lirrequieta sensa
cerc di creare un parallelismo sonoro allintento registico, unendo i fram
zione di un mondo diviso attraversa tutta la musica del compositore. Do
menti lungo un asse musicale basato sulla sigla B-A-C-II. Il risultato fu
po essere sorta, qualsiasi immagine, anche la pi semplice, sprofonda nel
stupefacente: Larmonica di vetro rimane ancora oggi una delle vette rag
complesso contesto degli eventi circostanti, oppure entra in collisione con
giunte dal compositore. La colonna sonora del film, tra laltro, divenne
il proprio opposto e rimane avvolta dallombra (Quarto Concerto per violi
la base della Seconda Sonata per violino, ideata come postfazione allopera
no, Concerto per viola, Secondo Concerto grosso). Ci che allapparenza si
cinematografica. Lassoluta densit musicale delle colonne sonore rimarr
trova in superficie viene improvvisamente presentato da diverse angola- rw*r InnohJ *nni una mutante di Schnittke, a differenza della musica sem-
S rb n il tk c Is n/mr

plificata scritta per il cinema da altri compositori, le colonne sonore di piuttosto la lotta tra tipi diversi ili materia sonora, tra mondi sonori diver
Schnittke conservano un proprio significato autonomo e spesso costitui si, tra un principio creativo e uno distruttivo espressi in brevi simboli so
scono la base delle sue opere concertistiche. nori. Eccoli: una triade minore del pianoforte, intenzionalmente lapidaria,
Il lavoro per il cinema contribu alla formazione dei tratti simbolici ti che nel culmine ritorna crudelmente martellante un numero incalcolabile
pici del linguaggio musicale di Schnittke. Ci che suonava naturale sullo di volte; lo squarcio di una pausa che si apre come un abisso (il silenzio
schermo, infatti, acquistava nellesecuzione in concerto un ulteriore senso dura infatti vari secondi); una lava tumultuosa di materia sonora (cluster)
di sofferenza, che richiedeva allascoltatore unintimit di emozioni, unat senza forma, dissonante (ma non seriale!); infine la citazione, la sigla
tiva partecipazione e attenzione al flusso delle associazioni evocate. Un B-A-C-H che, armonizzata in vario modo, acquista talora un aspetto del
risultato ancora maggiore derivato dal lavoro di Schnittke per il cinema, lutto inatteso, quasi tardo-romantico. Il conflitto che sorge tra tali indizi,
fu tuttavia la libera sovrapposizione nel materiale musicale di elementi bassi che vengono a sostituire i consueti temi e serie, guida lintero flusso musi
ed elevati, di banalit ed esoterismo, cronaca e simbologia; in breve cio cale: una composizione monopartita di venti minuti si consuma veloce
dei diversi livelli della realt e della coscienza umana. La coscienza inte mente, in un respiro.
riore di ogni compositore, non essendo egli sordo, gerarchica afferma Diversamente, invece, si presenta la Serenata, una soluzione ipersa-
Schnittke ma non per tutti i compositori questi strati di coscienza di tura di citazioni. Il Primo Concerto per pianoforte e il Concerto per violino
vengono elementi di lavoro; alcuni cacciano gli strati infimi oppure li su di Cajkovskij, motivi dal Gallo d'oro di Rimskij-Korsakov, piccole polke
blimano in qualche modo, e allora gli stessi elementi entrano nella loro spensierate, ritmi jazzistici nella sezione finale (anche la Serenata presenta
musica indirettamente, come echi risonanti. Prendiamo ad esempio We- i contorni sfumati di un ciclo in tre parti), tutto precipita sullascoltatore
bern. Noi sentiamo nella sua musica lontani riflessi della vita musicale quasi contemporaneamente, subito, come una raffica violentissima, come
viennese, ritmi di valzer; altrove si avverte che egli si trov a dover lavora il caos della strada in cui bisogna orientarsi e guardarsi attorno. Qui, co
re come direttore dorchestra e, in particolare, come direttore di operetta. me pure nella futura Prima Sinfonia, le citazioni si fondono come i colori
Tutto ci, per, esiliato dalla coscienza musicale, soltanto unombra, di una tavolozza, ma non divengono ancora gli indizi precisi di un parti
mentre in Mahler, ad esempio, tutto portato alla luce del sole: Mahler colare stile o di unepoca (come avverr nei lavori successivi). Nella Serena
porta nella propria musica lintero suo mondo musicale. E, in questo sen ta le citazioni sottolineano piuttosto un mondo frammentato anzich uni
so, il suo mondo musicale interiore gerarchico e stratificato assai pi di to, la pluralit di strati nella coscienza delluomo, la sua capacit di acco
quello di Webern o di Schnberg. Ritengo che il cammino di Webern non gliere le pi diverse sollecitazioni provenienti dallesterno (v. es. 3, p. 110).
sia accettabile per me. Dico questo non con lintento di sminuire limpor Schnittke ha lavorato alla Prima Sinfonia per ben quattro anni. Paralle
tanza di Webern, anzi, al contrario, io posso soltanto restare ammirato da lamente egli componeva in quel periodo le musiche per il documentario
una tale cristallina purezza interiore. Ma per me, per la mia individua di Michail Romm Mir segodnja (Il mondo oggi), ideato come una cronaca
lit, umana e musicale, un cammino del genere impossibile; per me annalistica degli avvenimenti del XX secolo. Durante il lavoro, insieme
assai pi adatto il percorso di Mahler o di Sostakovic, di Berg, di Zim- con la troupe cinematografica, il compositore vision migliaia di metri
mermann, di Ives, di quei compositori cio che hanno trasfuso nella pro di materiale documentaristico. La Sinfonia entr parzialmente nel film,
pria musica lintero loro mondo musicale e per i quali esiste una periferia ma il film entr assai di pi nella Sinfonia, determinandone sotto molti
stilistica legata a una subcultura musicale, a ci che chiamiamo comune aspetti il carattere polistilistico e i numerosi strati sonori. La Prima Sinfo
mente banale. nia realmente un panorama caleidoscopico del nostro secolo. Vi trovia
II periodo eclettico di Schnittke fu relativamente breve e compren mo tra laltro citazioni di musica classica e non classica (intrecciate a tal
de pochi lavori, bench idee eclettiche siano ravvisabili, in misura mag punto da essere irriconoscibili), un episodio di improvvisazione jazzistica,
giore o minore, in qualsiasi opera successiva. Il periodo eclettico si apre i momenti iniziali e conclusivi del lavoro, in cui lorchestra, senza una parte
con la Seconda Sonata per violino, composizione assolutamente inattesa dopo scritta, accorda gli strumenti. Troviamo ancora, infine, un quadro di com
i molteplici lavori seriali degli anni Sessanta che hanno alla loro base prin pleta disgregazione, allorch gli orchestrali, capeggiati da un flautista, la
cipi creativi affatto diversi. Questa composizione, del 1968, rappresenta sciano la scena per poi nuovamente ritornare, intonando una marcia funebre
ancora un ciclo compresso dove, allinterno di una composizione mo senza alcuna accordatura generale! Dove si cela il senso della Sinfonia?
nopartita, si indovinano i tratti di parti diverse, fuse per in un tuttuno, Innanzitutto nella ricerca di un perno su cui far ruotare un impensabile
in grado di emergere appena appena nel flusso generale, nella slavina di intreccio tra quanto di pi eterogeneo il XX secolo ci abbia portato. Un
suoni che riempie lo spazio musicale. La Sonata porta come sottotitolo Quasi certo ordine, apparentemente, viene raggiunto allinizio dellopera, ma la
una sonata. Perch questo? Una forma di sfiducia nella forma-sonata? Il trionfale citazione dal finale della Quinta Sinfonia di Beethoven fa ina
significato altrove; determinante qui non la logica della sonata, ma spettatamente irrancidire tutto quanto e lapoteosi crolla ingloriosamente
S cbm ttke
h r#/r'ir

Es. 3. Serenata, collage di alcune citazioni


davanti ai nostri occhi. Allo stesso modo anche limprovvisazione jazzi
stica, partita con tanta sicurezza di s, non regge la tensione creatasi. An
ello il tentativo di raggiungere unarmonia nel corale degli archi destinato
al fallimento. Come constatazione della catastrofica impossibilit di rag
giungere qualche stabilit risuona la grottesca e parodiarne marcia fune
bre, immediatamente sostituita dal valzer Storielle del bosco viennese. Con
lutto ci, lunit del mondo si ricompone, anche se, in verit, soltanto
a livello simbolico. Il do allunisono, bench intenda riportare lintera sin
fonia a un unico denominatore, si libra nell aria con una domanda irrisol
ta: E poi?.
Tuttavia, nonostante labbondanza di avvenimenti eterogenei e persino
di elementi tipici del teatro strumentale, autentica protagonista della Sin
fonia resta la musica in s, la sua vita e le sue trasformazioni nel tempo.
Tutti i suoni e le citazioni che si stratificano ed erompono nel corso della
Sinfonia, infatti, intendono di fatto mostrare aspetti diversi della nostra
percezione musicale a seconda dellambiente circostante, dellepoca e del
le convenzioni. Gli strati prorompono soltanto attraverso il rumore della
vita e della quotidianit, come capita talvolta allorch cogliamo una data
informazione ascoltando la radio. Accanto a tale musica, alterata dalla quo
tidianit, ritroviamo anche le limpide citazioni di un certo stile o di una
certa opera assai conosciuta, ma esse, ivi compresa la reminiscenza con
clusiva tratta dalla Sinfonia degli addii di Haydn, non rappresentano pi
un semplice sguardo al passato. Tutte queste citazioni diventano segni, sim
boli che recano il sigillo del tempo, il contatto con la vita. La citazione
^ Allegretto ()Senza tempo
dalla Sonata di Chopin (con la Marcia funebre) ad esempio, secondo Inna
Barsova la musica di Chopin che ha abbandonato il mondo musicale
dei professionisti per poi ritornarvi, dopo essersi addentrata nella vita di
tutti i giorni, recando con s unirripetibile e mostruosa mescolanza tra
associazioni tragiche e modi di esecuzione comico-caricaturali18. In tal
senso, quindi, la Sinfonia non si limita a porre in collisione e correlazione
reciproca diversi strati stilistici e semantici, essa entra direttamente nella
vita, si fonde con essa per poi tornare nuovamente ad essere musica, ma
recando con s nuovi tratti simbolici. Le ricerche di significato risultano
in questo caso inscindibili dalla compartecipazione di esecutore e ascolta
tore, dallattivazione delle loro associazioni e rappresentazioni mentali. Ci
pare importante notare che, proprio attraverso leclettismo, la musica di
Schnittke e il suo linguaggio acquistano una profondit simbolica.
In quegli anni Schnittke ha dedicato ai problemi delleclettismo tre la
vori teorici. Nel primo di essi, redatto in occasione del congresso interna
zionale di musica tenutosi a Mosca nellottobre 1971, Schnittke evidenzia
diversi gradi di interazione stilistica, distinguendo un principio della cita
zione e un principio dellallusione. Il compositore, nella propria attivit
creativa, muover per lappunto dal primo di essi verso il secondo, verso
il principio di sottili accenni e promesse non mantenute, muovendo sem
pre ai margini della citazione e senza mai oltrepassarli. Schnittke rileva
aWc rhe_ bench tendenze eclettiche siano sempre esistite, i presupposti
S rl m in he I e o jirrv

per una loro pi vasta intrusione nella musica nacquero con la crisi del /ioni di conversazioni telefoniche tra amici, il fragore delle dimostrazioni
neoaccademismo degli anni Cinquanta e delle tendenze puriste del seria studentesche a Parigi, i testi mitologici di Claude Lvi-Strauss, il no
lismo, dellalea e del collage sonoro19. Egli offre nel contempo una spie me di Martin Luther King e, allineate a tutto ci, citazioni musicali da
gazione di quali furono i motivi che indussero lui stesso a rivolgersi Beethoven a Berg. In Schnittke abbiamo invece la vastit e la molteplici
alleclettismo; accanto a fattori oggettivi, legati alle caratteristiche della t dei componenti della cultura stessa, della musica stessa, la collisione di
cultura del XX secolo, tesa a unificare e riassumere ogni epoca nellog stili c di punti di osservazione. Schnittke, a differenza di Berio, alla ri
gi, una parte importante da attribuirsi a una certa qual delusione per cerca di uno stile e di un linguaggio universali, in cui la multiformit stili
i principi della serialit, per le sue aporie, artificiosit e sterilit. si ica venga utilizzata come il tasto di una grande tastiera. Per questo,
Il secondo lavoro di Schnittke, Orkestr i novaia muzyka (Lorchestra e nel suo lavoro sullo Scherzo della Sinfonia di Berio, Schnittke analizza in
la nuova musica), originariamente scritto in tedesco e a tuttoggi mai pub nanzitutto il problema di maggiore importanza per la propria creativit:
blicato, dedicato alla trasformazione di un meccanismo formale ormai il mutamento del concetto di tematismo con il conseguimento di un nuo
irrigidito lorchestra in un organismo vivo, mobile e con unidenti vo e pi alto livello espressivo. I legami tra le diverse intonazioni scri
t individuale ben espressa. Citando dal manoscritto: Lorchestra non ve Schnittke divengono un fattore esterno, accanto a esse agiscono nessi
va intesa soltanto come una consociet che tutto deve appianare o come pi profondi tra elementi degni di essere analizzati come legami tematici.
unarena per gli scontri tra la massa e i singoli individui; essa deve essere per La funzione tematica, infatti, spetta non soltanto allo strato espositivo del
cepita sostanzialmente come lenorme teatro dellindividualit generale. materiale musicale, udibile e sopracqueo, ma anche alla carica non espo
Poich lorchestra rappresenta un modello della comunit umana e dellu sitiva, sottintesa e subacquea, di associazioni, analogie e corrisponden
niverso intero, le sue potenzialit allusive sono oltremodo ricche, se non ze indirette20. Proprio tale strato subacqueo e sottinteso il maggior
addirittura infinite. Essa in grado di rappresentare musicalmente tutti elemento lessicale della musica di Schnittke.
i rapporti pensabili tra il particolare e il generale. Non vi nulla che possa La Prima Sinfonia rappresenta uno dei massimi lavori del compositore,
sostituire questo possente campo di energie che fluiscono continuamente un indiscusso punto di svolta nel suo destino artistico. Tutti i fili dei pre
intrecciandosi e moltiplicandosi [...] Ci [...] esige la trasformazione del cedenti esperimenti, direttamente o indirettamente, si ricongiungono qui
lorchestra non soltanto in un teatro strumentale [...] ma anche in una chiesa c qui si concretizzano molti degli elementi appena sfiorati in precedenza.
strumentale, in un parlamento strumentale, in un mercato strumentale; in In un modo o nellaltro, tutte le opere successive sgorgheranno da unidea
poche parole essa potrebbe diventare una vita strumentale!. Schnittke concretizzata per la prima volta nella Sinfonia. Anche se i contrasti e le
stesso realizza sotto molti aspetti questa idea di una pluri-orchestra nella collisioni tra stili molteplici e diversi non saranno pi cos immediati e
sua Prima Sinfonia: durante la sua esecuzione con lOrchestra di Boston, sferzanti, da questo momento elementi originariamente appartenenti a stili
diretta nella stessa citt da Gennadij Rozdestvenskij nel 1988, gli orche differenti entreranno sempre nellorganismo vivo delle sue opere.
strali non soltanto uscirono dietro le quinte per poi ricomparire, ma simu Il periodo eclettico termina in sostanza con il Primo Concerto grosso
larono la ribellione contro il direttore, per non parlare della grande del 977, TIavoro a cui, forse, stato tributato il maggior successo. E in
teatralizzazione dei due momenti iniziale e finale del lavoro, quando lor fatti costantemente presente nei programmi concertistici ed stato inciso
chestra accorda gli strumenti, o dellimprovvisazione jazzistica, quando da diversi esecutori su CD (ricorderemo che il primato per numero di in
i jazzman vengono lentamente sopraffatti dallorchestra delusa. Individuo cisioni spetta alla Sonata per violoncello, con 10 incisioni, a cui segue la
massa... Abbiamo un altro importante principio artistico offerto dal Suite in stile antico con 8, la Prima Sonata per violino con 7, il Quintetto
leclettismo: linterazione e il concatenamento di eventi in luogo di un con 6, la Seconda Sonata per violino e il Primo Concerto grosso con 5). Sti
percorso che segua scrupolosamente la costruzione; la forza di elementi listicamente il Concerto grosso assai pi monolitico della Prima Sinfonia
liberi e individualizzati al massimo, mentre la globalit dellopera nasce (e di ci parleremo in seguito). Tra la Prima Sinfonia e il Concerto grosso,
dallo scontro di punti di vista diversi e di campi energetici differenti. tuttavia, vanno ricordate due opere che si possono considerare pure stiliz
Lavorando alla Prima Sinfonia, Schnittke analizz ovviamente la Sinfo zazioni, fantasie elaborate nellambito di uno stile unico ancorch estra
nia di Luciano Berio, divenuta nota al pubblico proprio in quegli anni. neo: la Suite in stile antico del 1972 e Moz-Art del 1976.
Il terzo lavoro teorico di Schnittke, dedicato ancora alla problematica eclet Nella Suite in stile antico Schnittke opera su singoli filoni dello stile ba-^
tica, per lappunto unanalisi del terzo movimento della Sinfonia di Be rocco, puri e incontaminati, senza alcuna commistione di violenti contra
rio e del suo contrappunto stilistico. Le sinfonie di Berio e di Schnittke, sti teatrali, come ad esempio accade nella Prima Sinfonia. Si tratta, cio,
nel loro carattere di collage, presentano notevoli affinit, pur essendo di di una sorta di livello primario di lavoro, elementare, con un materiale sti
verse sotto molti aspetti. In Berio troviamo la collisione tra tipi diversi listico che in altre opere di Schnittke suonerebbe affatto diverso. Il se
di realt sonora e laccento posto proprio sulla loro diversit: reeistra- condo movimento della Suite ad esempio (il Balletto), entra come perno
le npnv
Schnittke
dallinizio del Rond c nelle inattese trasformazioni dello stesso Rond
strutturale nello Scherzo della Prima Sinfonia (come il tema dello Scherzo
verso i toni delle canzoni della malavita). Riportiamo quanto scritto dal
mahleriano nella Sinfonia di Berio) e compare altres in una delle colonne
compositore stesso durante la com|X)sizione del Primo Concerto grosso: Fu
sonore composte da Schnittke. In questi casi, tuttavia, lo sprazzo di
una folgorazione: il compito della mia vita era il superamento del divario
stile barocco ha una luce assai diversa, come se dovesse farsi strada attra
ira E e U21, anche se avessi dovuto spezzarmi la schiena per realiz
verso il clamore del tempo e della quotidianit. Nella Suite in stile antico,
zarlo. Vagheggio lutopia di un unico stile, dove i frammenti di E e di
invece, Schnittke ci offre un disegno limpido, un profilo chiarissimo, allo
U non rappresentino screziature semiserie ma elementi di una multi
stesso modo in cui nelle opere di pittori contemporanei (quali, ad esem
forme realt musicale, elementi reali nella loro espressione bench sia an
pio, Salvador Dall) noi scopriamo pure linee armoniche nascoste nel con
che possibile manipolarli, siano essi jazz, pop, rock o la serie... A un artista
testo surrealistico di grandi tele. La Suite in stile antico riafferma quanto
si offre ununica possibilit per sfuggire alla manipolazione: innalzarsi nella
Schnittke sia vicino a Stravinsky nel trattare Fidioma del barocco e
propria ricerca individuale al di sopra di quei tab del materiale manipo
del primo classicismo. La Suite ricorda distintamente la Suite italiana di
lati dallesterno, e ricevere il diritto di riflettere una situazione musicale
Stravinsky e, bench non vi siano dirette citazioni, udiamo le medesime
in modo proprio, libero da pregiudizi settari (come, ad esempio, in Mah-
e inaspettate digressioni dallo stile dato, leggere e paradossali, ma che
Icr e Ives). Per questo allinterno di un Concerto grasso neoclassico ho
tuttavia non conducono a risultati irreversibili o allabbandono del gioco.
introdotto alcuni frammenti stilisticamente discordanti (frammenti che in
La Suite in stile antico e il Kanon pamjati Stravinskogo (Canone alla memo
precedenza erano stati utilizzati per colonne sonore): un vivace corale per
ria di Stravinsky ), che di poco la precede, rappresentano due opere singo
bambini (allinizio del primo movimento e al culmine del quinto, nonch
lari, due contrastanti lavori commemorativi dedicati al grande compositore.
come ritornello negli altri movimenti); una nostalgica serenata-trio atona
Moz-Art, a differenza della Suite, interamente basato su materiale au
le (nel secondo movimento); un Corelli garantito autentico (made in USSR);
tenticamente mozartiano. Schnittke vi ha utilizzato la parte del primo vio
il tango preferito da mia nonna, suonato per al clavicembalo dalla sua
lino della Pantomima K.416d scritta da Mozart per il carnevale del 1783.
bisnonna (nel quinto movimento). Tutti questi temi, per, sono in piena
La partitura and persa ma si conserv la parte del primo violino. Schnittke
armonia reciproca (sesta discendente, sospiri di seconde) e io li consi
mescola e unisce polifonicamente i temi dei diversi personaggi, Pierrot,
Colombina, Arlecchino... Gli elementi di teatro strumentale sono ancor dera con assoluta seriet22 (v. es. 4, p. 116).
Verso la met degli anni Settanta, Schnittke compone unaltra opera
pi rafforzati nella successiva versione Moz-Art la Haydn, in cui gli or
che pu considerarsi come il manifesto della sua visione delleclettismo.
chestrali si muovono sulla scena come nella Prima sinfonia e i solisti suo
nano in maschera. Si tratta delle Cadenze per violino solo, dieci violini e timpani per il primo
c terzo movimento del Concerto per violino di Beethoven. Lidea di un
Gli elementi di teatro strumentale tuttavia, legati inizialmente in modo
particolare sfondo strumentale, quasi un podio, una tribuna per il solista,
assai stretto alleclettismo della Prima Sinfonia, passano successivamente
un mezzo di accentuazione drammaturgica del discorso della cadenza, ap
in secondo piano e compaiono soltanto episodicamente nei lavori succes
partenne gi allo stesso Beethoven. Un anno dopo la composizione del
sivi (la cadenza visuale nel Quarto Concerto per violino e le Tre scene
Concerto per violino, Beethoven ne elabor una trascrizione per pianofor
per canto e strumentisti). La problematica delleclettismo pare perdersi
te e orchestra (1807), scrivendo successivamente due cadenze con timpani
nelle profondit della musica e i diversi elementi stilistici vengono assimi
lati in un linguaggio musicale piuttosto monolitico. che furono pubblicate nel 1864. Nella cadenza del finale, nel movimento
conclusivo, al solista si uniscono i timpani e i violini dellorchestra e, nel
Un esempio tipico di tale stile monolitico in Schnittke, pur ancora le
movimento ascendente del trillo, la tensione raggiunge il proprio culmine
gato allidea delleclettismo, rappresentato appunto dal Primo Concerto
e la voce del solista viene decisamente rinforzata e sostenuta. La partico
grosso. In esso manca ormai qualsiasi elemento di teatralit e lintero lavo
larit maggiore delle cadenze di Schnittke, tuttavia, non questa. Aspri
ro pare evolversi seguendo le regole del concerto grosso barocco. Nel flus
dibattiti sulla stampa (vedi la rivista High Fidelity, n. 12 del 1982) fu
so musicale tuttavia compaiono in modo naturale elementi in estremo
rono innescati dallintroduzione nella cadenza di materiale musicale trat
contrasto, quali il tango e delle melodie tipiche delle canzoni della malavi
to da altri concerti per violino e dal tentativo operato da Schnittke di
ta. Schnittke rimane in equilibrio ai margini del genere musicale, senza
presentare la Cadenza come un essai culturale del solista che, in cinque mi
mai distruggerlo completamente ma ampliandolo dal suo interno fino a
nuti, percorre alcuni secoli di storia musicale. Alla cadenza tradizionale,
inverosimili orizzonti temporali e stilistici. Il compito principale del com
in cui il solista presenta il proprio io e le proprie possibilit virtuosi
positore trovare una via per unire e racchiudere nella stessa orbita i pi
stiche, Schnittke contrappone una diversa concezione di tale forma
diversi elementi del linguaggio musicale e costruire lintera drammaturgia
musicale. La cadenza diviene cio il punto culminante di uno sviluppo,
dellopera sul raffinato gioco di questi contrasti (il maggiore contrasto di
stili appare nel culmine, al margine che separa la cadenza dei due colcri trasformandosi da variazione solistica da parata in una glossa di carat-
Schnittke
/ j n/H'rv
Es. 4. Primo Concerto grosso, lungo
deliziando le affinit di intonazione, Schnittke crea leffetto di uno scivo
lamento su piani temporali, quasi affermando luniversalit del principio
violinistico-strumentale quale denominatore comune di un dato sviluppo
culturale. Nella coda della cadenza, allorch entrano i timpani, la corsa
del tempo pare fermarsi per un attimo: risuonano gli accordi del Concerto
per violino di Brahms, dopodich una lunga frase tratta dal Concerto per
violino di Berg ci introduce con stupefacente naturalezza nellatmosfera
iIella musica beethoveniana.
l-a fuga in secoli e stili diversi quindi, con levidenziazione di nessi di
intonazione nascosti, unennesima variante delleclettismo musicale di
Schnittke. Questo modello di modulazioni stilistiche, per cos dire vetto
rialmente indirizzate, a differenza dei modelli della Prima Sinfonia (dove
si ha un livello assai maggiore di entropia e di caos) e del Primo Concerto
grosso (con la sua natura spiraliforme ben definita), trover espressione in
alcuni altri lavori del compositore. Ci riferiamo innanzitutto al secondo
movimento della Terza Sinfonia nonch al pezzo orchestrale Ne son v letn-
juju noe' (Non sogno di una notte di mezza estate) del 1985, che rappresen
ta una pi complessa variante del PozdraviteTnoe Rondo (Rond augurale)
per violino e pianoforte scritto nel 1973. In verit, in tutti questi lavori
mancano citazioni dirette, ma in tutti sono presenti allusioni stilistiche
pi o meno marcate. Il fattore di maggiore importanza, tuttavia, un al-
iro; nella musica di Schnittke si rende possibile il passaggio accelerato
ili un tempo storico, filogenetico, il rapido superamento di barriere stili
stiche e, allo stesso tempo, la cristallizzazione di un nuovo linguaggio ar
ricchito dalle code di tutte le epoche. In sostanza, si tratta di un me
talinguaggio, i cui componenti strutturali sono costituiti da sistemi di se
gni apparentemente inconciliabili per loro stessa natura. Schnittke, inve
ce, riesce a vedere in essi ci che solitamente ravvisabile soltanto in una
grande prospettiva storica; egli pi esattamente identifica, scorgendoli co
me da una grande altezza, i loro comuni caratteri nascosti. In questo sen
so, le eclettiche scorribande vettoriali della Terza Sinfonia o del Non
sogno di una notte di mezza estate realizzano la natura stessa dellarte di
Schnittke applicata a un materiale stilisticamente diverso. Ricorrendo alle
tere culturale. In questo modo, la cadenza del primo movimento, respin allusioni, Schnittke compie tale percorso in un attimo, trasferendo fuori
gendo il materiale offerto dal concerto di Beethoven, diventa una retro dei confini dellopera ogni casuale differenza, estrapolando ci che vi
spettiva storica del concerto per violino in s, priva quindi di una diretta di comune e carico di energia accumulata in molti secoli.
relazione con il lavoro per violino di Beethoven. Abbiamo dapprima un Il Primo Concerto grosso il punto conclusivo del periodo eclettico nel
corale dalla Settima Sinfonia di Beethoven, quindi il corale di Bach nel- larte di Schnittke e allo stesso tempo il momento iniziale di uno stile pi
T arrangiamento di Alban Beig (dal suo Concerto per violin). Da questo mo monolitico, in cui i precedenti contrasti polistilistici si condensano, tra
mento la spirale temporale procede in avanti e 1*ascoltatore testimone sformandosi in segni brevi e consistenti che, istantaneamente, rimandano
di unirruente modulazione stilistica, fino ad arrivare alle citazioni tratte lascoltatore a una determinata associazione di idee oppure a un nodo di
dai due concerti per violino di Bartk, dal Primo Concerto per violino di associazioni. Lo spazio sonoro pare concentrarsi e quelle collisioni, che
Sostakovic e dal concerto di Berg. Le affinit di intonazione che tutti questi nella Prima Sinfonia o nella Serenata richiedevano un luogo e un momento
temi estranei presentano con i temi beethoveniani sono evidenti: essi ben definito per lazione, ora vengono a collocarsi con una certa natura
infatti sono collegati o dal moto ascendente della parte secondaria o dalla lezza in una forma musicale che, almeno esteriormente, si presenta in mo
caratteristica configurazione di una triade disgregata. In questo modo, evi- do abbastanza tradizionale Nel rnmnlessn. le stesse allusioni (o le citazioni
Schnittke hf o/inv

e le sigle del tipo B-A-C-II o D-S-C-H) si fanno meno stridenti e si inseri diversi vengono a fondersi insieme e da essa si diparte quel ramo della
scono naturalmente nellintonazione generale dellopera. In questo modo, cultura mondiale in cui troviamo limpenetrabile tenebra di un piano na
pur continuando lutilizzo del contrasto di stili come mezzo morfopoieti- scosto... un secondo significato celato23. Effettivamente, se paragonia
co in grado di amalgamare lopera nella sua globalit, Schnittke cerca di mo la musica composta da Schnittke negli Settanta e Ottanta con quella
riunire i momenti contrastanti a livello di intonazione, di morfologia. Do di altri compositori della stessa generazione che pure semplificarono il pro
po aver oscillato tra il polo della rigorosa razionalit seriale (nei lavori de prio lessico negli anni Settanta, avvertiamo una differenza; persino accor
gli anni Sessanta) e quello di forze stilistiche elementari, lasciate libere di o temi identici hanno un suono diverso. In Schnittke essi chiamano
in un collage ludico, teatrale e irrazionale, Schnittke cerca ora di concilia allinterpretazione e alla compartecipazione interiore, mentre in Edison
re entrambi gli estremi nellambito di un relativo monostilismo, dopo aver Denisov, ad esempio, rimangono edifici sonori imperturbabili e sostan
separato le loro sfere di influenza sul micro e sul macro-mondo della pro zialmente autosufficienti. Nella profondit simbolica e nella densit di lin
pria musica. Egli fa dunque ritorno a quella posizione dualistica a lui tan guaggio racchiusa la peculiarit limpidamente cristiana della musica di
to cara (che rappresenta indubbiamente il nerbo della sua musica), tenendosi Schnittke: tutto pregno di semplicit ma irrazionale e non riconduci
in equilibrio tra la morfologia razionalizzata e la sintassi irrazionale delle bile a uno strato puramente superficiale, sopracqueo. ^
sue opere. Tale percezione artistica del compositore corrisponde quantal Accanto al momento interpretativo, inseribile nella tradizione paleocri
tre mai a una delle moderne concezioni dellordine universale, secondo stiana, e al legame naturale tra suono e simbolo che vi si concretizza,
la quale il mondo, legato e strutturato da regole precise a un livello ele Schnittke raggiunge nel proprio lessico una notevole densit simbolica ri
mentare, nel suo aspetto macro-dimensionale resta aperto, inconoscibile producendo artisticamente, e in maniera accelerata, il processo storico in
e, per molti aspetti, soggetto alla casualit. cui un elemento extramusicale si trasforma in un puro elemento musicale.
Nellontogenesi dellopera di Schnittke traspaiono, come obbedendo a un
codice genetico, le leggi filogenetiche della cultura. Lelemento extramu
La profondit del velluto sicale, nella storia della musica, sempre stato motore di quello musicale.
(dai contrasti stilistici alla densit del segno) In un primo tempo compare un elemento di novit che, in quanto extra
musicale, non segue le leggi della musica, apparendo quindi estraneo,
Verso la met degli anni Settanta, come abbiamo visto, lo stile di Schnitt volgare. Cos fu a suo tempo per Wagner e Sostakovic. Successivamente,
ke diventa pi monolitico e scompaiono citazioni e allusioni apertamente per i mutamenti che il contesto subisce, lelemento extramusicale espel
dichiarate. Vengono creati in questo periodo il Requiem e il Quintetto, la le le vecchie leggi musicali e ne crea impercettibilmente delle nuove. Pas
vori segnati da una semplicit e da una limpidezza di linguaggio sinora sano cento anni e ci che inzialmente era extramusicale comincia a essere
sconosciute allarte del compositore. Muta altres lapproccio stesso alla percepito in modo diverso, conferisce nuove dimensioni alla forma musi
colorazione stilistica del materiale. Allusioni diverse diventano segni di epo cale e offre nuove leggi sintattiche. Nellarte di Schnittke avviene esatta
che differenti che intrattengono un dialogo, come i tasti di quellunica mente questo processo, soprattutto nel periodo della sua formazione
tastiera formata dallo stile e dal linguaggio universali a cui Schnittke ten stilistica, vale a dire tra gli anni Sessanta e Settanta. Gli estremismi della
de. Come nella Seconda Sonata per violino, assumono una parte di mag serialit razionalistica e delleclettismo teatrale (talora extramusicale)
gior rilievo elementi sonori ampliati, bench semplici e, diremmo, naturali. trovano un equilibrio in un nuovo monostile che tuttavia racchiude in
Talvolta diviene protagonista dellopera lintervallo (come nel Secondo In s molteplici elementi simbolici. Quanto avvenuto nella musica degli
no per violoncello e contrabbasso), oppure la triade ( Tre madrigali), o il pas anni Sessanta, afferma il compositore come periodo di razionalizza
saggio in stile di fanfara del corno da caccia, comune a molte sinfonie zione della tecnica, stato un tentativo di comprendere una legge struttu
classiche (nel Terzo Concerto per violin). Questi simboli risultano stabili, rale generale esistente in natura. Ma su questa strada era impossibile
passano di opera in opera, arricchendosi di precisi significati semantici. raggiungere qualche successo, poich alla ragione non concessa lautenti
La musica di Schnittke acquista una caratteristica che potremmo avvi ca e piena comprensione. I musicisti seriali hanno utilizzato proporzioni
cinare alla superficie del velluto, d una sensazione di profondit non ma numeriche ma non hanno incantucciato nulla nella musica. Se qualco
nifesta, come una sorta di dimensione supplementare dello spazio. Se sa di reale stato veramente incantucciato quellessenza magica che
riprendiamo la suddivisione proposta da Erich Auerbach nel suo libro Mi- va al di l di numeri, parole, monogrammi, proporzioni, allusioni e cos
mesis, la musica di Schnittke risulter senzaltro pi vicina alla tradizione via allora la percezione di tale pensiero riuscir in qualche modo a so
del primo cristianesimo che non alla tradizione antica. La seconda, infat pravvivere, una sua traccia rester comprensibile, indipendentemente dal
ti, appare semplice, razionale e chiara ed impossibile trovarvi un senso fatto che questa essenza magica possa leggersi subito e con chiarezza. Uno-
allegorico o simbolico; la prima invece assai pi complessa, in essa strati nera che sia nriva di auesta narte subacquea non in grado di lasciare
Schniuke Ir altere

Es. 5. Requiem, Sanctus lv. (>. Quintetto con pianoforte, finale

Lento
Schnittke le n/irtr

temporale, con un finale pastorale le cui ultime frasi muoiono fisicamente rii ica non garantito da una grande tensione generale, bens da certo ri
nello spazio, allorch vengono ripetute dal pianoforte muto. Allinter lassamento dei partecipanti e, al fine di ottenerlo, viene fatto suonare il
no dellinsieme strumentale si indovina chiaramente la volont artistica grammofono. E la seduta ha successo allorch risuona la Preghiera di Va
di conciliare luniversale e lindividuale; il pianoforte infatti contrappo lentino dal Faust di Gounod. Soltanto a quel punto appare lo spirito, ve-
sto come solista agli strumenti ad arco, mentre il quartetto crea una sorta siito di una strana uniforme di foggia militare. U fatto che il fratello di
di coro impersonale e atemporale. I lans Castorp, una volta terminate le cure in sanatorio, intendeva arruo-
Tra le opere ^carattere commemorativo composte negli anni Settanta larsi, per questo laria di Valentino lo evoca (Valentino nellopera di Gou
possiamo ricordare Preljudija pamjati TTl5. Sostakovica (Preludio in me nod per lappunto un militare). Allo stesso modo, nella musica, tutte
moria di D. D. Sostakovic) del 1975. Lintero lavoro basato unicamente le citazioni e pseudocitazioni assolvono in sostanza la medesima funzio
sul materiale fornito dalle due sigle D-S-C-II e B-A-C-H. Inizialmente ne: attraverso un frammento evocano la sensazione di globalit.
viene sviluppata soltanto la prima sigla tratteggiata come una vera marcia Lintonazione della musica di Schnittke vive unintensa vita interiore;
funebre. Nel momento culminante interviene la sigla B-A-C-H, simbolo miti i segni e tutti i simboli maturano nelle viscere del tessuto musicale,
delleternit, preincisa su nastro o suonata da un secondo esecutore fuori vengono preparati da un intimo e intenso lavoro, inondano di luce le par-
scena. Dopo lirruzione di questa forza invisibile, il flusso musicale va via t icolarit del micro-mondo della stessa musica e non sono mai puri e sem
via acquietandosi ed entrambe le sigle, avvicinandosi sempre pi, si in plici inserti. Le idee di serialit, di scala musicale, di calcolo matematico,
trecciano in un canone infinito. paiono scomparire nel sottosuolo, nel subcosciente, continuando tuttavia
Il raggiungimento della piena densit semantica si ha con altre due opere a dirigere il lavoro intellettuale manifestandosi ogni volta in modo diver
degli anni Settanta, il Terzo Concerto per violino e orchestra da camera e so. Nelle opere di Schnittke, fino alle pi recenti, sono sempre presenti
la Sonata per violoncello. Il loro disegno presenta numerose affinit, ben gli elementi caratteristici di strutture razionalmente ponderate. Tali ele
ch la maggior analogia sia probabilmente rappresentata dalla comparsa menti non sempre e non necessariamente sono legati alla serie, ma possie
in entrambi i lavori di un importantissimo segno extra-temporale, vale a dono sempre un sistema costante di unit di partenza, siano esse una sigla,
dire il passaggio del corno da caccia, utilizzato dal compositore come un tema o una pseudo-citazione densa di associazioni di idee ben defini
simbolo che, essendo legato allimperturbabilit del paesaggio classico, per te. In tal senso, Schnittke assolutamente indifferente a quale sia lesatto
mette la salvezza da ogni tipo di collisione. Nel Terzo Concerto per violino, elemento in grado di determinare la pluridimensionalit vellutata della
e ancor pi nella Sonata per violoncello, tale segno tuttavia spogliato di sua musica; egli ritiene che qualsiasi simbolo, indipendentemente dalle sue
ogni possibile significato univoco: nel chiaroscuro dellalternanza maggiore specifiche caratteristiche, viene percepito e inteso. Tutta la tecnica esat
minore e nellinstabile equilibrio dei due modi musicali penetra lalito del ta, tutto ci che rimane nascosto nella musica sigle, simboli, pro
dubbio, cos tipico dellarte di Schnittke. Limpetuoso flusso musicale tut porzioni, cenni e allusioni viene comunque percepito. Unopera priva
tavia, nonostante i numerosi momenti culminanti, procede verso un fina di tale parte subacquea non pu lasciare alcuna impressione durevole.
le lento, verso la lenta apparizione del simbolo pi importante, in cui il Schnittke uno dei pochi compositori del XX secolo che sia riuscito a
compositore ci costringe ad immergerci sempre pi, come se si stesse evo fondere in una lega tanto organica (e condizionata dallessenza stessa del
cando un fantasma del passato. la musica) il musicale e lex tramusicale, la tecnica e la simbologia, che ab
Proprio questa particolare attenzione verso il segno musicale, pur nel bia saputo difendere la propria musica dalla tentazione del puro
lambito di un contesto stilistico ampio ma omogeneo, diviene uno dei strutturalismo, sottomettendola invece allidea della simbologia cristiana.
tratti pi caratteristici dello stile di Schnittke a partire dalla met degli
anni Settanta. Il segno musicale, inteso come possibile uscita allesterno,
infrange la logica dello sviluppo progressivo e coinvolge lintero flusso mu Le Sinfonie
sicale verso un percorso diverso e non del tutto razionale. In questo ambi
to, le citazioni, le allusioni, le sigle, pur percepite in modo diverso, ri Le prime cinque sinfonie di Schnittke (ricordiamo che il compositore
spondono a una precisa funzione, immergono cio la musica in un conte ha ultimato di recente la Sesta Sinfonia) presentano notevoli differenze.
sto simbolico e temporale. In sostanza afferma Schnittke rianima Ognuna di esse pare ricondurci al medesimo problema: come deve essere
re un intero organismo cellula dopo cellula o evocare uno spirito proce una sinfonia nel XX secolo? Effettivamente, Schnittke stato uno dei rari
dendo di sensazione in sensazione esattamente la stessa cosa. Ne La compositori che si sono rivolti costantemente al genere sinfonico e in tal
montagna incantata di Thomas Mann vi lepisodio di una seduta spi senso la sua concezione di sinfonia differisce da quella di altri autori contem
ritica. Si cerca di evocare il fratello di Hans Castorp, morto da non molto poranei per i quali la sinfonia rappresenta una summa ideale, un evento uni
tempo. La seduta, tuttavia, non d risultati. Il successo di una seduta soi- co e straordinario. Cos stato, ad esempio, nellarte di Luciano Berio o
Schnittke // a/H'ir

di Sofija Gubajdulina, di Edison Denisov o di Olivier Messiaen. Schnitt- adeguata, in grado di conservare un proprio significato nelle moderne rap
ke comunque riconosce pienamente alla sinfonia quella rilevanza attribui presentazioni concettuali del mondo? Le sinfonie di Schnittke sono la ve
tale nel corso degli ultimi due secoli; non si tratta cio di una semplice rifica di quanto solidi siano i nostri legami con il passato e la realizzazione
sin-fonia, vale a dire di unimmagine musicale densa di massimalismo sonora delle peculiarit sostanziali di tali legami.
sonoro, ma di una forma musicale che racchiude immancabilmente pre Raramente nellambito creativo di un solo autore possibile reperire
messe logiche ben definite e precisi conflitti, di cui indica e sviluppa un approcci tanto diversi nel tratteggio di una sinfonia. Essa diviene la sfera
percorso risolutivo; si tratta di una forma legata allo stesso tempo sia allo di ricerca di linee generali tra le categorie di sempre, ieri, oggi;
sviluppo di unidea principale sia alla collisione tra tesi diverse, interdi si trasforma in un microcosmo sonoro, in una ricerca culturale, in un sag
pendenti pur nei loro contrasti. Per molti contemporanei di Schnittke, la gio logico-filosofico. Il compositore propone allascoltatore di addentrarsi
sinfonia pare modulare verso le intonazioni caratteristiche del poema, una nella percezione del mondo da posizioni diverse e talvolta contrapposte.
composizione monopartita che presenta al suo interno diversi stati della Le sinfonie di Schnittke offrono diversi percorsi di sintesi tra passato
materia sonora, contrasti, azioni e riflessioni. La globalit dellopera na e presente, tra locale e universale, riflettendo le diverse sfaccettature del
sce e acquista un profilo preciso grazie alla reciproca attrazione e al diver lenorme esperienza spirituale delluomo. La Prima e la Terza Sinfonia so
so grado di interazione di sfere contrastanti, in modo non dissimile a quanto no rivolte alla storia della cultura. La Seconda e la Quarta sono invece
accade nellopera cinematografica o teatrale. Tali sono ad esempio le sin maggiormente rivolte ai simboli della fede e della religione, esaminati nel
fonie di Gija Kanceli o di Avet Terterian, ognuno dei quali ha gi compo loro pi ampio aspetto umanistico. Nella Prima Sinfonia irrompono la cro
sto ben sette sinfonie. naca della quotidianit, il clangore del mondo reale, le tipologie subcultu
Diversa, e assai particolare, lattenzione dimostrata verso la sinfonia rali e il caleidoscopio dei tempestosi e contraddittori avvenimenti del XX
da Valentin Silvestrov. Anche in questo caso vi un allontanamento dalla secolo. Ascoltando la Terza Sinfonia invece attraversiamo epoche diverse,
tradizione; il compositore rifiuta il consueto carattere ciclico ma, a diffe lalveo del tradizionale ciclo sinfonico pare diventare smisuratamente va
renza delle sinfonie di Kanceli e Terterian, non tende a utilizzare i contra sto, fino a contenere, parrebbe, lintera storia musicale. Nella Seconda e
sti, al contrario, egli procede verso le profondit del materiale, cercando Quarta Sinfonia mancano netti collage e collisioni di strati pluristilistici,
di svelarne le riserve interne ancora inutilizzate. Le sinfonie di Silvestrov mentre aumenta considerevolmente il ruolo della simbologia sonora, in grado
mancano di conflitti per una posizione di principio assunta dal composi di ampliare non tanto lorizzonte quanto la profondit del mondo dei suo
tore, che vede il significato di questo genere musicale in fattori diversi, ni. Nella Seconda Sinfonia il flusso musicale segue consequenzialmente le
primo fra tutti la ricerca delle radici e delle origini profonde di particolari diverse parti di una messa, mentre nella Quarta il canone strutturale quello
intonazioni. Il musicista cerca e trova le pi affidabili linee del disegno, delle Passioni, bench le idee pi importanti emergano come al di sopra
apre un nuovo significato in ci che sembra gi noto, elimina ogni patina di tali canoni, negli ampi e chiari commenti dellautore.
corrosiva dalla pura tavolozza sonora. Per questo Silvestrov chiama le pro lo stesso Schnittke a considerare la propria costante devozione al ge
prie sinfonie post-sinfonie (come per la Quinta) e i concerti strumenta nere della sinfonia come un tratto della cultura tedesca presente nella sua
li meta-musica {Concerto per pianoforte e orchestra). Lideale del com arte.
positore la pura introspezione, portata al di l dei semplici conflitti di
carattere astratto. Nella Prima e Terza Sinfonia, lo schema quadripartito esteriore e il suo relati
Le sinfonie di Lutosfawski e Penderecki sono separate da intervalli di vo svolgimento secondo funzioni tradizionali ci che pi coincide con il pro
totipo tedesco. Mi riferisco al primo movimento della Prima Sinfonia e al secondo
tempo relativamente lunghi e sostanzialmente rappresentano concezioni della Terza, che sono entambi un allegro di sonata. Mi riferisco inoltre ai movi
stilistiche e sonore assai diverse tra loro, in cui il genere sinfonico utiliz menti lenti della Prima e al terzo movimento della Terza, oppure ai diversi fi
zato non tanto come dato culturale, dove senso e solidit possono essere nali delle varie sinfonie, alla funzione del finale drammatico nella Prima e a
discussi nel contesto intellettuale contemporaneo, quanto come serbatoio quella funzione epilogica del finale della Terza. Pur con tutte le differenze, nel
spazio - temporale. losservanza del prototipo dei cicli tedeschi vi qualcosa di comune: la forma
Proprio questultimo problema tra quelli che maggiormente interes convenzionale. il materiale che mette in questione la forma offrendole la
sano Schnittke. A paragone di molti compositori del XX secolo coetanei, possibilit di realizzarsi attraverso la questione medesima.
Schnittke pu persino apparire antiquato data lattenzione che egli rivol
ge a quelli che sono gli attributi tradizionali del genere sinfonico. In real Vediamo dunque brevemente quali sono le peculiarit di ogni sinfonia,
t, tuttavia, le sue sinfonie evidenziano numerosi e diversi percorsi di il cui carattere, per certi versi paradossale, ha dato modo a un critico di
risoluzione del problema cui abbiamo accennato: in che modo rendere una definire Schnittke un compositore di quasi-sonate e di non-sinfo-
sinfonia, con il complesso di qualit che la contraddistingue, una forma nie24. La costruzione della sinfonia non forma, bens un modello
Schnittke opere

di vita vista da angolazioni diverse in sinfonie diverse, nelle quali ogni smo americano), nella musica di Schnittke avvertiamo la piena osservan
nuova fase illumina ci che sta accadendo. La globalit dellopera non viene za di un preciso originale, vale a dire il genio disciplinato e ispirato del
a realizzarsi secondo canoni formali ma si dispiega come una catena sim la filosofia e della cultura tedesca, di cui la musicalit fu sempre parte
bolica di eventi calata dallalto. Proprio per questo la tradizionale analisi inscindibile. Nelle proprie sinfonie Schnittke riunisce tradizioni tedesche
formale, bench sia comunque possibile fino a un certo punto, risulta ina antiche di tre secoli, che il compositore ha assimilato geneticamente, e con-
deguata alle sinfonie di Schnittke. La sostanza di tali opere come po cettualit squisitamente russe, da sempre tendenti al superamento dei li
tremmo dire anche delle sinfonie di Charles Ives o di Luciano Berio miti dellarte pura (lo stesso Schnittke ritiene che, per un vero e proprio
non sta nella funzione attribuita a un dato momento formale o a un ele codice genetico, la cultura tedesca di due o anche di tre secoli fa, allorch
mento del linguaggio, bens in ci che accade tra questi momenti ed ele i suoi avi si trasferirono in Russia, sia assai pi vicina al suo animo che
menti, nel contesto cio delle loro interrelazioni. non la cultura tedesca contemporanea). Possiamo cio affermare che Schnitt
U paragone con Holidays o con la Quarta Sinfonia di Ives, come pure ke inizia le proprie sinfonie come tedesco e le conclude come compositore
con la Sinfonia di Berio, naturale. Tuttavia, farei subito rilevare una dif russo, conducendo il loro mondo puramente musicale verso vasti orizzon
ferenza: la sinfonia di Ives (e la sua musica in generale) assai pi aperta ti extramusicali. Come ho gi avuto modo di rilevare, egli riesce in manie
al mondo e fusa con fenomeni non musicali questo vale per il composi ra stupefacente a collocare lelemento extramusicale nel materiale musicale,
tore americano come anche per il suo discepolo John Cage poich i ampliando i confini di questultimo.
rumori della grande citt o lassoluto silenzio della natura finiscono per
diventare la musica migliore [mi riferisco a una mia conversazione con Cage Nella Prima Sinfonia di Schnittke, del 1972, si concretizza musicalmen
avvenuta a New York nellestate del 1989]. Ives cerca di inserire la realt te lidea della paradossale unit di un mondo eterogeneo e intessuto di
nellorbita della cultura, di vedere quanto vi di spirituale nel fatto quo contraddizioni. Una moltitudine di citazioni e allusioni permea la sinfo
tidiano, seguendo le idee dei filosofi trascendentalisti del XIX secolo quali nia, combinandosi per con un materiale che risulta estraneo a qualsiasi
Emerson e Thoreau. citazione; famosissimi temi classici vengono a combinarsi con numerosi
Nella sua Sinfonia Berio assai pi orientato verso prototipi letterari, motivi melodici tipici dei bassifondi malavitosi e di cui talvolta risulta dif
n va dimenticato laiuto che Umberto Eco ha offerto al compositore in ficile stabilire lorigine, essendo essi divenuti il segno precipuo di una cer
qualit di consulente. Berio tende prima di tutto a conferire il massimo ta subcultura. Episodi di grande estensione, stilizzati alla maniera antica
volume alle immagini, a muovere gli orizzonti, a evidenziare le affinit (inizio del secondo movimento), vengono combinati con segni brevi come
semantiche tra materiali di diversa coloratura stilistica. La Sinfonia di Be triadi maggiori e minori, simboli compressi del passato. I due episodi
rio, in ultima analisi, grazie anche alla sua coloratura verbale (testi di improvvisazione jazzistica coesistono con le cadenze aleatorie dellor
di Lvi-Strauss, conversazioni su nastro magnetico, plurilinguismo e per chestra sinfonica. Diversi criteri di osservazione del mondo, diverse con
sino lorigine verbale del tema-fulcro derivato dalla Seconda Sinfonia cezioni della vita quotidiana e diverse rappresentazioni concettuali del tempo
di Mahler, Des Antonius von Padua Fischpredigt) legata alla realt as entrano in collisione. Ne nasce la sensazione di uno spazio privo di di
sai pi della Sinfonia di Schnittke. La Sinfonia di Berio, pi che una sinfo mensioni in cui si realizza il dialogo di epoche e di sfere di vita differenti.
nia nella sua accezione classico-musicale, una sin-fonia, un microcosmo Sul campo di eventi puramente musicali avviene non soltanto lincontro
sonoro. tra passato e presente ma anche la lotta, lo scontro di aspetti diversi della
Le sinfonie di Schnittke, indipendentemente dalla quantit di materia realt, i cui poli talora sono contrapposti a una distanza maggiore di quel
le estraneo in esse contenuto e dallimpiego delleclettismo, sono innanzi la che ci separa dalle pi lontane epoche storiche.
tutto un fenomeno musicale. Lascolto di Schnittke offre una peculiarit Il contesto delle sinfonie di Schnittke, in cui prendono corpo i contra
unica nel suo genere, poich un qualsivoglia materiale musicale, qualun sti del mondo contemporaneo, straordinariamente complesso. La sensa
que sia la sua coloratura stilistica ed estetica e la sua portata, diviene mi zione del carattere non univoco di tutti i fenomeni permea lintera sinfonia,
tologico, cio simbolico per sua natura, e si inserisce organicamente in una insieme con la coscienza di una forza coesiva che riavvicina le diverse po
struttura di pura musica, cos come elementi di situazioni mitologiche en larit. Allinizio del finale, ad esempio, il motivo di marcia funebre, che
trano organicamente e impercettibilmente nei nostri discorsi quotidiani pare eseguito da orchestre diverse ognuna per conto suo, si fonde con le
e nei modi comportamentali. Se nella musica di Ives affiorano le idee di note di un valzer di Strauss o con la musica del Primo Concerto per piano
Emerson e Thoreau (che rappresentano lo sviluppo su suolo americano forte e orchestra di tajkovskij. Questo episodio, che per la propria ricchez
delle idee fondamentali della filosofia classica tedesca), se nella musica za di strati contrastanti ricorda pagine di Charles Ives, acquista tuttavia una
di Berio ritroviamo le idee di James Joyce, Umberto Eco e, seppur in mo drammaticit estranea al compositore americano; gli strati sonori che qui
do mediato, di Ezra Pound (cio lo sviluppo europeo del trascendentali vengono a unirsi sono troppo contrastanti, incompatibili, paurosamente
Schnittke J j C opere

estranei luno allaltro, bench coesistano nel medesimo istante! Per Ives dentata (tutto ci che rimane di un momento di sonata che parrebbe esse
e Cage tale istantaneit positiva, mentre Schnittke la percepisce da po re risorto) si odono i resti del passato: frammenti dispersi dei motivi
sizioni assai pi soggettive: essa infatti inevitabile ma tragica. dello Scherzo. Ben presto, tuttavia, anche questi ultimi sono costretti gra
Tale tragicit si avverte fin dallinizio della sinfonia. La prima parte del dualmente a tacere. Nel silenzio creatosi, sulle note delle ultime battute
lavoro rappresenta un mutamento alquanto singolare del principio forma della Sinfonia degli addii di Haydn, tutti gli orchestrali abbandonano il palco
le che sta alla base dellallegro di sonata. Tutti gli orchestrali entrano in insieme con il direttore. La ripetizione del momento iniziale che chiude
scena improvvisando e accordando gli strumenti. Una qualsiasi forma, ben la sinfonia con lingresso dei musicisti, del direttore e il do suonato
ch minima, di struttura e unitariet non si ancora realizzata. Ma ecco allunisono non rappresenta il completamento dellopera bens linizio
che arriva il direttore e nellorchestra risuona un do allunisono, simula di un nuovo ciclo (questa variante fu proposta da Gennadij Rozdestvenskij
cro di inizio della parte principale. Lo sviluppo di questo allegro scorre in occasione della prima esecuzione e da allora rimasta in uso). I puntini
nella lotta tra lordine e il caos, tra lorganizzazione e lentropia. Come di sospensione di Haydn, la forma aperta, confluiscono nella prima volu
falsa ripresa risuona in do maggiore il tema del finale della Quinta Sinfo ta di una nuova spirale e, ancora una volta, una vera conclusione rimane
nia di Beethoven, ma si tratta di un fantasma che non fa a tempo a com estranea a Schnittke. Ciononostante, viene raggiunta una perfetta integri
parire che subito si decompone (insieme con lintera costruzione dellallegro t simbolica: lunisono pare voler raccogliere in s tutto ci che lo ha pre
di sonata). ceduto, tutti i tumulti della sinfonia, divenendo cos un segno altamente
Lo Scherzo diviene la parte pi fantasmagorica, pi rumorosa, pi concentrato di quanto stato vissuto.
inquieta e ricca di contrasti della Sinfonia (al pari di quanto accade tra Scrivendo la Prima Sinfonia, Schnittke aveva dapprima pensato di chia
laltro nelle sinfonie di Ives e di Berio). Lo Scherzo, con la propria energia, marla K(eine) Symphonie, successivamente consider come titolo
pare voler compensare il catastrofico fallimento strutturale della prima parte, Sinfonia-antisinfonia o Antisinfonia-sinfonia. Bench in questo la
che, solitamente, rappresenta la base stessa di un ciclo sinfonico. Lo Scher voro i contrasti pluristilistici siano portati al massimo grado, combinati
zo viene di fatto a sostituire il primo movimento di una sonata classica; con i procedimenti del teatro strumentale, la Prima Sinfonia appare oggi
qui si concentra il nucleo nervoso della sinfonia, il groviglio di tutte le unopera puramente musicale, un autentico manifesto e una tipica espres
contraddizioni, la giunzione di contrasti estremi (come, ad esempio, tra sione del contesto di tutte le successive opere di grande respiro di Schnittke,
una gavotta classica e unimprovvisazione jazzistica). Alla fine del secon sinfonie e concerti. In essi il compositore rifiuta ogni forma musicale di
do movimento, dopo innumerevoli e tumultuosi eventi, ondate sonore e tipo tradizionale, se ne allontana anzi sempre pi, creando nuovi e scono
trionfali momenti di unione nel tutti che subito avvizziscono, i fiati, alla sciuti ibridi di forma-sonata, di variazioni tematiche e stilistiche, di for
guida del flauto, abbandonano il palco. me polifoniche e di strutture mono-cicliche. In conclusione, diverr tipica
Il movimento lento viene suonato soltanto dagli archi rimasti sulla sce nellarte di Schnittke una forma particolare, che inizia come un allegro
na. Si tratta di un momento della sinfonia quasi totalmente lirico, costrui di sonata, prosegue come una catena strutturale di libere variazioni e si
to su una cantilena il cui materiale sonoro appare estremamente vario: dalla conclude come la grande e lenta coda extra-strutturale di un Adagio sin
sorgente atonale fino allo smagliante momento culminante, basato sul fonico di tipo mahleriano. A questo ibrido, talvolta, si aggiungono i tratti
passaggio di una triade da maggiore a minore (procedimento assai caro di note forme liturgiche, come avviene, ad esempio, nella Seconda Sinfonia.
a Schnittke). Alla fine del Lento si ha nuovamente una teatralizzazione Lidea della Seconda Sinfonia per coro e orchestra, terminata agli inizi
dellevento: alla sincerit degli archi in primo piano rispondono i fiati, del 1980, nacque in Schnittke nel 1977, dopo la visita al monastero di
rimasti dietro alle quinte e chiaramente non intonati alla seriet del mo Sankt Florian nei pressi di Linz in Austria, dove visse, lavor e fu sepolto
mento. Ancora una volta, come in molti altri lavori di Schnittke, avvertia Anton Bruckner. Giungemmo a Sankt Florian al crepuscolo, racconta
mo limpossibilit di affidarsi a un significato univoco, in questo caso a il compositore e il sepolcro di Bruckner era gi chiuso ai visitatori: la
un lirismo puro e incontaminato che, appena nato, si va via via trasfor fredda e tetra chiesa barocca traboccava di atmosfera mistica. Al di l di
mando in unirriconoscibile maschera grottesca. Alla fine del terzo movi una parete un coro cantava un vespro, una messa invisibile. Oltre a noi,
mento i fiati, che hanno continuato a rispondere agli archi da dietro le nella chiesa non vi era nessun altro e tutti, appena entrati nel tempio, ci
quinte, ritornano finalmente in scena suonando una marcia funebre. Ini disperdemmo tra le navate, al fine di non disturbarci a vicenda e poter
zia in questo punto il finale della sinfonia (v. es. 7, pp. 132-3). sentire il vuoto gelido e possente che ci circondava. Pass un anno e lOr
Ma il dramma non termina qui. Senza raggiungere la completa unit chestra sinfonica della BBC mi commission un lavoro per un concerto
in un radioso e, parrebbe, conclusivo corale in do maggiore (in cui si com di Gennadij Rozdestvenskij. Pensavo a un concerto per pianoforte.
binano simultaneamente ben 14 diverse melodie gregoriane del Sanctus!), Rozdestvenskij, invece, mi propose unopera dedicata ad Anton Bruck
la musica crolla ancora una volta. Nella sua atmosfera sempre pi diso- ner, ma poich a me non veniva in mente nulla, egli mi disse: Forse
s. 7. Prima Sinfonia, finale, collage di citazioni
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(Segue)
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Es. 7 {continua)
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qualcosa legato a Sankt Florian? lira ci che cercavo: capii immediata forze gravitazionali diivttc in una piwisa direzione. Risulta allo stesso tcmjio
mente che avrei scritto una messa invisibile, una sinfonia con sottofon difficile definire statica questa struttura, innanzitutto per la straordinaria
do corale. Le sei parti della sinfonia seguono la consueta divisione della energia sprigionata dallintonazione globale; la monodia gregoriana, con
messa e nella parte del coro vengono citate melodie liturgiche. sorprendente naturalezza e rapidit, si trasforma in una serie dodecafoni
Nella Seconda Sinfonia, dunque, Schnittke utilizza il tradizionale testo ca e viceversa, cosicch noi non avvertiamo alcun salto qualitativo ma sol
liturgico della messa e T intera composizione pertanto suddivisa in sei tanto un progressivo accumulo quantitativo. Tutto avviene in un brevissimo
parti: I. Kyrie, II. Gloria, III. - Credo, IV. Crucifixus V. Sanctus e Bene- intervallo di tempo. Possiamo dire che quei violenti contrasti, che nella
dictus, VI. Agnus Dei. Sotto laspetto musicale, tuttavia, quasi tutte le Prima Sinfonia scaturivano dalla visione pluristilistica, nella Seconda Sin
parti della sinfonia rappresentano un corale per voce (solista o coro) con fonia lasciano la superficie sonora per addentrarsi in profondit, confe
il seguente commento dellorchestra (il Credo presenta una struttura rendo una particolare intensit alle linee verticali e diagonali, disposte in
pi complessa). Il compositore ha desunto tutti i corali dal Graduale (la un quieto flusso temporale orizzontale denso di liturgica contemplazione.
raccolta liturgica di tutti i canti della messa), che compaiono per nella La Terza Sinfonia fu composta da Schnittke in occasione del centenario
loro versione monodica ortodossa soltanto allinizio della prima e del dellOrchestra sinfonica del Gewandhaus di Lipsia e dellinaugurazione
lultima parte; la melodia del corale ruota costantemente su se stessa, di quella sala da concerti. La prima esecuzione della sinfonia avvenne il
formando un canone (come nel Kyrie) oppure si intreccia con un diverso 5 novembre 1981 sotto la direzione di Kurt Masur. Si pu forse parlare
corale (come nel Gloria). di un calcolo preciso del compositore sulle possibilit della nuova sala del
Le sezioni strumentali della sinfonia seguono talora le intonazioni del Gewandhaus, con il suo interno ampio, simile a quello della Filarmonica di
corale (prima parte, inizio della terza e coda della quarta parte), ma pi Berlino. Una simile ampiezza dello spazio concertistico garantisce infatti
spesso costituiscono dei liberi commenti non sottoposti alle melodie la massima purezza a tutte le linee orchestrali e ricordiamo che questultime
del Graduale, come ad esempio nella quinta parte con lassolo di rara bel nella Terza Sinfonia raggiungono una straordinaria densit, tanto che in al
lezza delloboe damore. Nelle parti strumentali del Kyrie, del Gloria e cuni punti ogni strumento dellorchestra conduce una propria linea solistica.
del Credo troviamo anche leggi di tipo diverso, innanzitutto il principio La Terza Sinfonia la pi monumentale e forse la pi nota di tutte le
della simmetria (nel particolare simbolo della croce) che determina sia la sinfonie di Schnittke. In essa si fondono il montaggio pluristdistico della
verticale (simmetrica rispetto allasse orizzontale degli accordi) sia lo Prima e la particolare ricchezza di dettagli espressivi della Seconda. A dif
rizzontale (serie dodecafoniche simmetricamente disposte). Questultima ferenza della Prima, tuttavia, mancano citazioni vere e proprie: alla base
particolarit appare nella sezione orchestrale che occupa il centro della sin del tessuto dintonazione troviamo allusioni (come nello Scherzo), oppure
fonia con un grandioso commento al Crucifixus della quarta parte; do simboli sonori come le sigle, in un modo o nellaltro legati alla Germania,
dici serie simmetriche di dodici note, pronunciate ogni volta dai primi alla musica o al nome di compositori tedeschi. Manca qualsiasi elemento
violini, passano gradualmente, sullo sfondo di un moto regolare di bassi, di teatro strumentale e, nel complesso, lo stile di Schnittke vi appare assai
agli altri strumenti, diffondendosi cos allintera orchestra. Il volume so pi monolitico e omogeneo che nella Prima Sinfonia. Abbiamo piuttosto
noro aumenta nellintreccio di un numero sempre maggiore di linee musi uno stile unico, ma ricco di un micromondo interiore di dimensioni e densit
cali differenti. Questa singolare ascesa al Golgota ha inizio dopo le parole straordinarie. Scritta su commissione di unorchestra tedesca, la sinfonia
Crucifixus edam pr nobis e conduce lentamente alla sezione corale di divenuta una sorta di riflessione sulle sorti della cultura musicale tede
Et resurrexit, nodo semantico centrale della sinfonia. sca. Non stupisce quindi che nei vari movimenti risuonino le sigle di com
Nellintonazione generale dellopera vorremmo ancora ricordare un ele positori tedeschi, da Bach e Hndel fino a Berg, Stockhausen, Henze e
mento di particolare rilevanza: la serie degli armonici (fino al dodicesimo) Kagel: pi di trenta nomi che con le loro lettere hanno determinato
che alla base della sezione strumentale del Gloria. In seguito, il tema realmente lintonazione generale di questa sinfonia tedesca. Nel primo
degli armonici risorge nella conclusione del Credo e dellAgnus Dei, sia movimento ai nomi dei compositori si aggiungono anche le parole Deut-
assumendo un corpo melodico sia elevandosi in una linea verticale che schland, Thomaskirche, Leipzig...
illumina brillanti accordi in maggiore con tutte le sfumature dello spet Come nelle due prime sinfonie, Schnittke si rivolge a una grande com
tro armonico. pagine orchestrale cui si affiancano un insieme di tastiere (organo, clavi
Nella Seconda Sinfonia quindi, unendo tra loro logiche diverse (quella cembalo, pianoforte e celesta), chitarra e chitarra basso (il timbro di questi
di forme vocali e strumentali insieme con la logica e le tradizioni di com ultimi strumenti acquista lucentezza grazie a particolari procedimenti di
posizioni sinfoniche e liturgiche) Schnittke crea un organismo duttile, sfug deformazione del suono mutuati dai complessi jazzistici). Tutti gli stru
gevole e dotato di innumerevoli quanto diverse propriet. Nel suo complesso, menti, tuttavia, anche quelli tradizionali, sono intensamente utilizzati dal
tuttavia, la costruzione sinfonica appare senza peso, priva di ravvisabili compositore. La tavolozza sonora risulta estremamente particolareggiata
Schnittke le nf>crr

e lorchestra si trasforma in un insieme di diversi strati timbrici, in cui medioevalc fino al lox-Cmt del XX secolo, l se nel primo movimento la
ogni linea acquista una propria rilevanza espressiva autonoma. Non pos densit di fattura era di tipo spirituale, determinata dalla presenza di se
siamo non ricordare ancora una volta le idee espresse da Schnittke nel gni e di una loro correlazione mitologica con la scala naturale degli
suo articolo Lorchestra e la nuova musica: Lorchestra deve essere una armonici e con lintonazione generale di tipo wagneriano, nel terzo movi
vita strumentale. E nella Terza Sinfonia effettivamente cos: dedicando mento tale densit assume contorni nettamente fisici, materiali e aggressi
la ai musicisti tedeschi, Schnittke scrive il divisi per le loro molte genera vi. In questo momento dellopera un ruolo enorme spetta al timbro delle
zioni, per il loro vasto e ramificato albero genealogico! chitarre elettriche, alterato, rinforzato e inconsueto per unorchestra clas
Con il divisi degli archi, che raggiunge diramazioni senza precedenti, sica. Nel punto culminante del movimento la densit di fattura raggiunge
tanto che si possono contare ben 66 voci autonome, ha inizio il primo mo il massimo di una grandezza dalle tinte malvagie, si intrecciano cio i di
vimento delia sinfonia. Ognuno degli orchestrali porta il proprio obolo versi strati sonori che, dopo essersi avvicendati uno dopo laltro, ora ri
solistico al processo di edificazione della sinfonia e tutta la prima parte suonano simultaneamente.
permeata dellenergia di questo sforzo individuale, attivo e creativo. Anche Il momento di massima tensione si ha tra la terza e la quarta parte. Il
il materiale impiegato nella costruzione caratteristico; esso la natura flusso musicale si libra sulla nota B e prende corpo una nuova ondata
stessa, una serie di armonici appena stilizzata alla maniera di un tema wa sonora, un vasto Adagio meditativo che attinge le proprie forze dalla sigla
gneriano o di Bruckner. Effettivamente linizio della sinfonia richiama spon B-A-C-H, simbolo positivo che in questo caso diviene realmente un ru
taneamente associazioni di idee e parallelismi con le prime battute de Loro scello da cui sgorga lintero finale (ricordiamo che in tedesco la parola Bach
del Reno di Wagner, il che ha offerto ad un critico il facile spunto per significa appunto ruscello).
definire la prima parte della Terza Sinfonia un Oro del Reno elevato al LAdagio del finale della Terza Sinfonia presenta nel suo complesso tin
cubo e poi ancora e ancora25. Lidea strutturale di una scala, inoltre, o te positive, pur non essendo al cento per cento un finale tanto classico
di una qualche serie razionale di suoni posta a fondamento del tessuto da riassumere tutti gli eventi della sinfonia e disporre ogni cosa al suo
dintonazione idea particolarmente cara a Schnittke negli anni Sessan posto secondo una logica precisa. In sostanza, si tratta di uno dei primi
ta trova in questopera una nuova concretizzazione. Anzich una serie esempi di finale-coda o finale-sospensione caratteristici dellarte di Schnitt
orizzontale e razionale viene posta alla base del materiale la successione ke (lo ritroviamo infatti nei concerti, nei concerti grossi e nei cicli da ca
degli armonici, verticale e naturale e che esiste indipendentemente dalla mera). Nelle opere di Schnittke manca, n potrebbe esistervi, un autentico
coscienza umana. Ad essa vengono ad aggiungersi le sigle che prendono finale di carattere edificante. Dice Schnittke:
corpo nelle note di questa scala come simboli e segni di una cultura gi
creata, di una memoria culturale racchiusa nel serbatoio naturale degli ar Ho riflettuto a lungo sul problema del finale, e sono giunto alla conclusione
monici. Cresce incredibilmente in tal modo la sensazione di una estrema che tale problema sorto allorch si instaurato lateismo. Prima non esisteva
densit spirituale della musica, come ci trovassimo in un tempio, in cui un problema del finale in quanto tale. Vi era una sicurezza originaria nel fatto
ogni centimetro di spazio, da cui tracima lenergia spirituale di presenti che tutto sarebbe andato per il verso giusto, e fino a Beethoven compreso non
e assenti, possiede un enorme peso specifico. vi furono finali negativi. Oggigiorno, invece, non esiste pi un finale che offra
Nella seconda parte, al viaggio nelle profondit dello spettro naturale la spiegazione dell'opera nella sua globalit, mentre nella Nona sinfonia di Bee
del suono viene a sostituirsi lo sguardo in estensione, la visione panora thoven, o in ogni caso nella Quinta, il finale assolutamente autentico. Nella
mica di differenti quadri stilistico-musicali. Il compositore ci accompa Nona vi forse una certa forzatura ideologica, ma non si pu fare a meno di
gna lungo i percorsi evolutivi della musica europea e noi udiamo innu credere ciecamente nella marcia della Quinta. Dopo non si pu pi credere
a nessuno: il finale positivo cessa di esistere. In molti miei lavori spesso tutto
merevoli allusioni (poich, come si gi detto, mancano dirette citazio scompare nei puntini di sospensione o semplicemente si interrompe, terminando
ni) create ancora una volta con le sigle sonore di compositori tedeschi senza finale Di per s, questo iniziato con Cajkovskij e Mahler. Prendia
di epoche diverse. Muta di conseguenza anche la generale coloratura stili mo lAdagio conclusivo della Sesta Sinfonia di Cajkovskij. Quando mai si vi
stica, che modula dal registro classico (allinizio del movimento) fino a sto un adagio alla fine? Prima di allora, mai. Un finale concepito diversamente
toni berghiani. si avuto con Cajkovskij e poi con Mahler, con le lente code delle sue sinfonie.
Il terzo movimento dedicato a immagini negative e distruttive e lin
tonazione del materiale viene a basarsi sulla parola tedesca das Bse Il significato della Terza Sinfonia di Schnittke il destino stesso della
(il male), che isola otto note di una serie particolare (re-la-mi bemolle-si sinfonia classica, dellidea di una classica percezione razionale del mondo
bemolle-mi-mi bemolle-mi). Tale sigla viene elaborata secondo i modelli in generale, come modello di un rapporto chiaro, armonico e razionale,
del cantus firmus, alla base del quale vengono a crearsi variazioni diverse, tra luomo e la realt. Nello svolgimento dei quattro movimenti noi siamo
esposte sotto modelli di diversa configurazione storica, dal falso bordone testimoni della nascita e della fioritura di tale idea, della sua ipertrofia
Schnittke Ir o/Htv

(secondo movimento); poi cssu viene portata allassurdo, alla distruzione la resurrezione, lascensione, la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, las
stessa (terzo movimento), fino alla rinascita su un diverso piano nel conte sunzione della Beata Vergine e lincoronazione di Maria in cielo. Questa la
sto mitologico (comprensivo di tutte le epoche) della psicologia e del formula della Quarta Sinfonia: tre cicli di cinque elementi.
comportamento delluomo contemporaneo. La Terza Sinfonia pone in evi
denza il carattere paradossale di una sinfonia classica inserita nel contesto Le immagini evangeliche sono presentate nella sinfonia da tre diverse
della realt di oggi; da un lato, essa offre un aspetto di grande attrazione angolazioni, da cui derivano i temi principali e le intonazioni che allini
come strumento logico di conoscenza solido e interamente umano, dallal zio sorgono successivamente e alla fine (nel canto corale) si riuniscono lungo
tro, abbiamo limpossibilit di rendere assoluto il principio della semplice la verticale che simboleggia la concordia (v. es. 8, p. 142).
rianimazione del suo volto museale. La costruzione musicale sulla sigla Lintera sinfonia, come ciclo di variazioni su tre temi, si suddivide in
B-A-C-H, che chiude lAdagio, bench ci rimandi simbolicamente a un tre grandi sezioni, ciascuna di cinque variazioni. La prima sezione ca
passato razionale, diventa in ralt una postfazione extra-strutturale al ratterizzata da una gioiosa contemplazione, la seconda da unaccentua
lintero ciclo, lasciando in tal modo aperta la composizione. ta dinamica di intensa drammaticit, la terza da una luminosit estra
E lo stesso compositore a riconoscere che nella propria attivit creativa niata e dalla sensazione delleternit. Ognuna delle tre sezioni incor
ha sempre oscillato tra due tipi di lavori: alcune opere sembrano nascere niciata da un commento del pianoforte solista o di tutti i tre stru
spontaneamente, emergendo come un regalo inaspettato, altre vengono menti a tastiera (pianoforte, clavicembalo e celesta) che confermano visi
accuratamente calcolate e strutturate sulla base di innumerevoli abbozzi. vamente la trinit tematica della sinfonia.
La Quarta Sinfonia appartiene senza dubbio al secondo tipo. Si tratta in Nella Quarta Sinfonia non vi sono evidenti collage, n temi desunti da
fatti di un ciclo di variazioni su tre temi, uniti da una comunanza di into altre opere n collisioni di strati stilistici diversi. Aumenta invece straor
nazione ma rappresentanti diverse tradizioni spirituali: cattolica, giudaica dinariamente il ruolo della simbologia sonora che conduce non tanto
e ortodossa. La fede nella possibilit di ununione tra queste tradizioni, lungo la superificie orizzontale del mondo sonoro quanto nelle sue pro
sorte in differenti condizioni storiche, costituisce il perno drammaturgico fondit. Il linguaggio musicale della sinfonia, alquanto astratto a una pri
della Quarta Sinfonia. In questa sinfonia afferma Schnittke ho la ma impressione, ricco di una simbologia che prende corpo nei mezzi
vorato alla stilizzazione della musica liturgica di tre diverse confessioni offerti dalla differenziazione di altezza del suono. Un corale cattolico
religiose: ortodossia, cattolicesimo e protestantesimo [vi troviamo infatti quasi-gregoriano coesiste con una salmodia palestinese in cui si odono
elementi della salmodia, del corale luterano e dell 'alleluia dei corali gre chiaramente intervalli aumentati. Il terzo tema esposto secondo la scala
goriani]; ho lavorato inoltre sui canti sinagogali e ho cercato di scoprire, diatonica tipica del canto liturgico russo. Un particolare dinamismo di in
pur nelle differenze, una qualche unit originaria. tervalli d corpo allincontro di queste diverse sfere sonore; allinizio del
Nella Quarta Sinfonia Schnittke si rivolge alle forme canoniche delle la sinfonia mancano quasi del tutto intervalli puri, sostituiti da intervalli
Passioni, un ciclo a cui si dedicarono molti compositori, da Schiitz a Pen- curvati, aumentati. Verso la fine le false ottave si rettificano, linto
derecki. Parole e testo in quanto tali tuttavia mancano e le immagini sono nazione si fa estremamente limpida e tutto si riunisce (possiamo ricordare
interamente affidate al corpo strumentale. Le parti della voce solista (tenore- a questo proposito un simile dinamismo di intervalli, o pi esattamente
controtenore, uno o due interpreti) e del coro divengono il naturale prose un ampliamento della scala seriale, nella Prima Sonata per violino). Nella
guimento delle linee strumentali nei momenti culminanti della sinfonia Quarta Sinfonia Schnittke evidenzia appunto la possibilit di tale unio
(abbiamo ad esempio lassolo del tenore nella variazione legata alle soffe ne non attraverso collisioni e lotte (come avviene nella Prima Sinfonia
renze terrene di Ges). e in parte nella Terza), bens mediante lintrospezione e il reperimento
Nella Quarta Sinfonia manca un programma nel vero senso di questa delle radici comuni, vale a dire delle sorgenti di quei fenomeni, oggi as
parola, anche se il canovaccio delle Passioni assume contorni abbastanza solutamente diversificati, che appartengono al poliedrico mondo con
netti. La struttura ricorda il rosario (la rosa come simbolo della Madonna) temporaneo.
con cui il fedele si rivolge ai quindici misteri. Dice Schnittke: Nella Quinta Sinfonia, composta nel 1988 su commissione dellorche
stra Concertgebouw di Amsterdam, si riassumono le molte peculiarit delle
I quindici misteri, sono racchiusi in tre cicli di cinque: misteri gaudiosi, dolo precedenti sinfonie e concerti di Schnittke. Non casuale la doppia dici
rosi e gloriosi. I misteri gaudiosi sono lannunciazione, la visitazione di Elisa- tura dellopera: Quarto Concerto grosso/Quinta Sinfonia. Nei primi due mo
betta, la nascita di Cristo, la presentazione al tempio (circoncisione) e Ges vimenti troviamo la presenza, seppur convenzionale, di solisti e il flusso
che parla ai dottori nel tempio di Gerusalemme. I cinque misteri dolorosi sono musicale si sviluppa attorno alla contrapposizione tra individuo e massa,
la preghiera di Ges nellorto del Getsemani, la flagellazione, la corona di spi proscenio e fondale, come nei concerti grossi e nei concerti strumentali
ne, la salita al Calvario, la morte sulla croce. E infine i cinque misteri gloriosi: di Schnittke. Con il terzo movimento, lopera pare modulare verso un pu-
h' n/u-rr

m timbro sinfonico, }kt concineIcrsi con il tipico finale lento di Schnittke,


potremmo dire con una coda clic oltrepassa i confini della sinfonia.
Il primo movimento vede impegnati tre solisti (oboe, violino e clavi
cembalo) e una compagine orchestrale di dimensioni relativamente mode-
sie. Gli evidenti tratti del concerto grosso si combinano con una durezza
ipiasi esagerata, diremmo hindemithiana, e una fredda operosit esterio-
iv, leggermente accentuata: una sorta di neoclassicimo scherzoso di bra
vura Fin dalle prime battute risulta chiaro che il concerto grosso test
iniziato destinato alla catastrofe, mancando di unautentica capacit di
vivere. In maniera impercettibile e sottile Schnittke toglie ogni credibilit
allidea stessa di proscenio e il primo movimento della sinfonia diviene
un interessante esempio di disfacimento diagonale e di rifiuto della forma
tradizionale, tutto ci senza unevidente disgregazione della struttura stessa.
Del resto, nel contesto dualistico della musica di Schnittke, lapparizione
ili per s di un elemento indiscutibile e strutturalmente completo (come
appunto il primo movimento della Quinta Sinfonia, chiuso da un inconfu
tabile punto) viene immediatamente percepito come falso e negativo, bench
nella musica di un altro compositore e in un diverso contesto esso potreb
be apparire come un chiaro momento di positivit.
Linsuccesso del primo movimento, o meglio la sua falsit, legata allim
possibilit di creare una struttura indiscutibile e allinsensata posizione
egocentrica dei solisti allinterno del complessivo contesto della sinfonia,
conduce al secondo movimento che, a differenza del primo, non racchiu
de in s alcun principio virtuosistico. Alla base del secondo movimento
(Allegretto) troviamo labbozzo del secondo movimento del quartetto con
pianoforte, rimasto incompiuto, del sedicenne Gustav Mahler (1876). Lo
schizzo mahleriano risuona incontaminato nella coda dellAllegretto, ese
Tenore
guito da quattro strumentisti cos come era stato ideato da Mahler (ricreando
in tal modo il precedente del gruppo solistico e rammentando allascolta
Basso tore che si trova ancora nellambito del concerto grosso). Lintero secondo
movimento un ciclo di variazioni sul tema che compare alla fine, come
un tentativo di avvicinarsi alla musica di Mahler portata dallesterno, di
riuscire a comprenderla pur partendo da una situazione di oggi. Lo varia
zioni, pertanto, si spingono sempre oltre, irrigidendo il rilievo dellintona
V-noI
zione e mutando il volto tematico fino a renderlo tragicamente irricono
scibile. Nel flusso musicale viene inoltre introdotto un corale dai toni
V-noI quasi ortodossi, segno assai frequente nella musica di Schnittke. Nel
complesso quindi la variazione si allontana sempre di pi dallorigina
le, quasi seguisse una traiettoria a spirale nel tempo e nello spazio. Vie
ne cos a crearsi lillusione (e forse non si tratta soltanto di unillusione)
di una variazione di per s infinita, che si perde nella lontananza senza
confini del futuro, e non soltanto in rapporto a Mahler ma anche a Schnitt
ke. Ritroviamo dunque il principio della forma aperta, di un incompiu
tezza voluta come fondamento, un principio che riceve qui la sua espressione
estrema, quasi ipertrofizzata. E come se ci trovassimo faccia a faccia con
loscurit dellinfinito, ed per questo che, dopo aver presentato linfinita
S c h n iltk c !/ o/hw

apertura della forma e le forze quasi gravitazionali delloriginale mahle- ur/ione musicale siala "coinvolta nella forma- sonata. Ritengo che una
riano, Schnittke compie un inaspettato ritorno, o meglio esibisce per la precisa osservanza interiore verso la sonata, pur nelle diverse varianti pro-
prima volta con chiarezza il tema di partenza. Dopo le sonorit ipersature |H>ste, prevalga nella maggior parte dei miei lavori. Ma vi anche una quan-
dellorchestra, udiamo la musica spettrale e diafana dellabbozzo di Mah- i ii infinita di digressioni. Infatti, se esaminiamo soltanto le sinfonie,
ler, eseguito soltanto da quattro strumenti e spezzato allimprovviso (il se non troveremo affatto un allegro di sonata n nella Seconda n nella Quar
condo movimento della Quinta Sinfonia esiste anche in una versione ca ta Sinfonia, mentre nella Prima esso compare parzialmente nel primo mo
meristica come brano autonomo, Schizzo sul secondo movimento di un quar vimento, dal momento in cui il direttore inizia a dirigere lorchestra, bench
tetto con pianoforte di Gustav Niahler). la ripresa citazione dal finale della Quinta Sinfonia di Beethoven
Il terzo movimento inizia con una lunga introduzione lenta che antici risulti chiaramente finta e non abbia alcuna funzione logica e struttu
pa e predice il finale lento della sinfonia, bench il materiale in esso rale. Nel secondo movimento della Tem Sinfonia lidea della sonata messa
utilizzato sia alquanto diverso. Con il terzo movimento, nellintento del fortemente in dubbio dallinterazione di temi diversi, dal carattere illuso
lautore, ha inizio la sinfonia vera e propria. Compare infatti il profilo di rio dei temi stessi (allusioni o elementi strutturali?!), dalla loro instabilit
un allegro di sonata, dove alla sgomenta parte principale subentra a poco e dai loro confini estremamente sfumati. Le precise funzioni della parte
a poco quella secondaria, ambientata nellinstabile sfera di confronto tra principale e di quella secondaria nella forma-sonata vi vengono capovolto
un severo corale e laperta espressivit. e, da un punto di vista formale, la parte secondaria diviene un materiale
E proprio il corale (nato gi nel secondo movimento mahleriano) ad assai pi significativo. Compaiono cio altri fattori estranei alla sonata.
assumere un ruolo primario allinterno di questo allegro di sonata; esso La composizione diventa sempre pi una catena di avvenimenti in cui so
infatti compare prima nellesposizione, poi nello sviluppo e nella ripresa, no i rapporti contestuali e non le leggi strutturali a giocare un ruolo sem
irrompendo inaspettatamente e infrangendo il logico fluire degli eventi, pre maggiore. Nella Quinta Sinfonia viene fatto lennesimo tentativo di
fino a determinare, alla fine, la rottura dellallegro di sonata e lappari riaffermare lallegro di sonata come principio di ordine e di logica. Anche
zione del finale lento della sinfonia. Dal punto di vista melodico, questo questo tentativo, tuttavia, destinato a fallire, poich non regge allimpe
corale cromatico, mentre sotto laspetto armonico ricorda la musica li to del materiale simbolico (il corale e la marcia funebre) che gradatamen
turgica ortodossa. Lo sviluppo del terzo movimento limitato e un mo te, ma implacabilmente, uccide lidea strutturale che il compositore cerca
mento di grande rilevanza rappresentato da un primo culmine negativo; di seguire in piena onest. Lirrazionale e linvisibile eliminano il raziona
lintero sviluppo, in questo passaggio, svolta verso un singolarissimo punto le e il visibile, nonostante la dettagliata elaborazione di questultimo. Il
zero, verso un momento di estrema tensione espresso nel silenzio assolu relativismo vale a dire una mentalit di tipo contestuale hanno il
to di una lunga pausa generale. Successivamente lo sviluppo riprende, in sopravvento sul primato classico del testo.
globando anche la ripresa, allinterno della quale si innalza il secondo La seconda particolarit della catastrofe a cui va incontro la tradiziona
momento culminante. le concezione sinfonica racchiusa nel carattere aperto ed extra-strutturale
La marcia funebre in cui la ripresa confluisce rappresenta linizio del dei finali, con la loro evidente metafunzione di coda, di postludio. Una
finale, che interrompe il percorso, quasi completato, dellallegro di sonata qualsiasi sinfonia e un qualsiasi concerto di Schnittke si concludono l
del terzo movimento. Il materiale musicale del finale-epilogo, che racchiude dove udiamo lo schianto dello sviluppo strutturale dellimpulso origina
in se elementi di marcia e di sarabanda, non ha radici evidenti nel flusso rio. Inizia allora la parte pi importante, extra-strutturale e simbolica, che
musicale che lo ha preceduto. Il finale, come gi il corale, sorge dalle necessita purtuttavia di un qualche dato strutturale al fine di poter com
sterno e, in questo senso, non rappresenta un risultato formale dello svi parire. Resta quindi impossibile afferrare lessenza reale di un evento sen
luppo. Il tempo lento di marcia funebre viene conservato pressoch za aver prima superato tutto quanto indispensabile al processo di
costantemente e soltanto allorch questo ritmo si interrompe la marcia as conoscenza. impossibile immaginare il finale di una sinfonia o di un
sume contorni di maggiore espressivit; la musica di avvicina a una bru concerto di Schnittke senza unillusione iniziale o senza il tentativo di se
sca gesticolazione o persino a un urlo vero e proprio per poi ritornare al guire accuratamente il filo di una logica chiara e severa. Tale logica, tutta
regolare incedere della marcia. via, viene rapidamente offuscata; passano in primo piano i paradossi, le
cinque sinfonie di Schnittke, come abbiamo visto, danno corpo a rotture, le curvature e, in conclusione, emerge ci che potremmo chia
unidea generale: la forma tradizionale della sinfonia subisce una catastrofe. mare illuminazione o ci che appare come un inevitabile regalo. Per
Ci innanzitutto legato alla perdita del carattere chiuso e perfettamente raggiungere tale illuminazione (non direttamente legata alla logica della
strutturato della forma-sonata, inteso come principio di logica musicale composizione) si deve tuttavia seguire lintero percorso di sviluppo, anche
sopravvissuto per secoli. Restiamo noi stessi afferma Schnittke ac se destinato al fallimento, lintero percorso di una prova di limpido sapore
cecati dal nostro orientamento generale verso la sonata. Lintera nostra edu- cristiano, fino a recare in sacrificio ci che pareva fermo e indiscutibile.
Schnittke Ir n/mr

Nel resistere a tale prova, come unico cammino per giungere alla verit, a loro modo Pelerolohin del solista (o dei solisti) e dell*orchestra. Que
Schnittke resta un artista autenticamente russo. Il tragico pulsare della sua st'ultima, tra laltro, assume iiKli|x*ndentemente dalla sua grandezza le vesti
musica non esteriore, in quanto condizionato dalla stessa tragicit del di un gruppo di solisti che, pur intraprendendo talora rapporti di tipo con-
percorso che conduce alla verit e rafforzato soggettivamente dalla coesi I rappuntistico con i solisti veri e propri, seguono nel complesso i postu
stenza di due culture di pensiero geneticamente appartenenti a Schnittke: lati affermati da questi ultimi, sviluppandoli e portandoli in luce in modo
quella tedesca, classica e razionalistica, e quella russa, irrazionale. Nelle talora paradossale. I concerti grossi afferma Schnittke rappresen
sue sinfonie la forza di negazione infonde soltanto maggior vigore alla ri tano un modello particolare di logica, quello cio di un solista che non
cerca della verit attraverso un percorso non razionale. Le sue non si contrappone allorchestra. Nei concerti invece i rapporti di questo tipo
sinfonie e quasi-sonate divengono la realizzazione sonora di quel sa assumono spesso un carattere conflittuale.
crificio indispensabile per trovare il vero cammino. Cos io comprendo quella Se nelle sinfonie le idee principali sono racchiuse nella sfera della com
dolorosa tensione della sua musica sempre crescente di anno in anno. Di posizione generale, della forma musicale e delle sue tradizioni, nei con
Schnittke potremmo dire, con le parole evangeliche poste da Dostoevskij certi grossi la tensione sta nella correlazione tra le voci dei solisti e quelle
come epigrafe a I fratelli Karamazov, che se il chicco di grano, caduto in dellorchestra; nei concerti strumentali, invece, queste due sfere (forma
terra, non morir, rimarr solo, ma se morir dar molto frutto. e fattura) confluiscono in ununica risultante, che mette in luce lidea ba
silare della contrapposizione tra persona e massa, creativit ed entropia,
creazione e distruzione. In ogni caso, nella scrittura e nello stile orche
Concerti grossi e concerti strale di Schnittke sono rilevabili numerosi tratti di grande stabilit. In
nanzitutto, abbiamo lossatura classica dellorchestra che sopravvive di
Schnittke ha composto 5 concerti grossi e 11 concerti strumentali. Al lavoro in lavoro. Talora Schnittke utilizza una compagine orchestrale in
genere concertistico appartengono di fatto anche Dialogo, lavoro precoce completa, ma anche questo segmento della grande orchestra classica viene
per violoncello e strumenti, e Monologo per viola e archi (1989). Concerti a svolgere le medesime funzioni di un grande organico di strumentisti.
e concerti grossi costituiscono dunque il genere pi rappresentativo del Rivolgendosi soltanto ad archi e tastiere (Primo e Terzo Concerto grosso,
larte di Schnittke. Ci fu dovuto in parte allinteresse di molti esecutori Concerto per pianoforte), Schnittke impiega gli archi in maniera ramifi
per la sua musica e di fatto tutti i lavori di cui parleremo in questo ca cata, con abbondanza del divisi, come avviene nelle sinfonie (basti ricor
pitolo furono composti pensando a esecutori solisti precisi: Gidon Kremer dare la Terza), o li tratta da solisti, come nella Quarta Sinfonia. In tal
e Tatjana Grindenko per il Primo Concerto grosso; Gidon Kremer (so modo, qualunque sia lorganico dellorchestra presente in una data parti
lista) per il Quinto Concerto grosso e per il Quarto Concerto per violi tura, larte di Schnittke conserva appieno una perfetta imitazione or
no; Oleg Kagan per il Terzo Concerto per violino; Oleg Krysa e Tatjana chestrale. Allo stile orchestrale del compositore non appartengono timbri
Grindenko per il Terzo Concerto grosso; Mark Lubockij per il Secondo Con sempre rinnovati, al contrario, egli utilizza sovente combinazioni strumentali
certo per violino; Mstislav Rostropovic per il Secondo Concerto per violon a lui care, come timbri mescolati di tastiere e percussioni. Nel complesso,
cello; Natalja Gutman per il Primo Concerto per violoncello; Jurij Basmet lo stile orchestrale di Schnittke caratterizzato da una chiara differenziazio
per il Concerto per viola e cos via. Il concerto e il concerto grosso, tut ne stratificata in gruppi, da un impiego relativamente raro della massa del
tavia, non rappresentano per Schnittke esclusivamente un lavoro conce tutti, dalla personificazione di timbri e di singole linee strumentali e da un
pito per un esecutore, ma lelaborazione di una precisa posizione concet costante utilizzo di tastiere e percussioni, che presentano quella sfumatura
tuale riguardante lunione o la contrapposizione tra solista e orchestra, un di suono, tipicamente schnittkiana, di un organismo orchestrale di per s
tipo di drammaturgia ben definito quindi, e assai diverso da quello delle classico. A tastiere e percussioni vengono quasi sempre affiancate chitarra
sinfonie. e chitarra basso. Nel paesaggio orchestrale di Schnittke diviene inoltre un
Ricorderemo che la Quinta Sinfonia ha una doppia dicitura e di fatto elemento sostanziale lamplificazione elettrica (clavicembalo, pianoforte, chi
per met il Quarto Concerto grosso, con un intento artistico che ben ri tarre). Anche nel lavoro con lorchestra Schnittke raggiunge di fatto un
flette il dualismo di pensiero dello stesso Schnittke. Da un lato, cio, ven particolare dualismo paradossale, cos come accade nelle sue opere pluri-
gono affrontati i problemi connessi alla memoria culturale o relativa al stilistiche. Pur utilizzando lossatura e Timitazione dellorchestra classica
culto delluomo privi di un carattere espressamente individualistico (le sin (nellaccezione pi ampia del termine, compresa cio la grande orchestra
fonie), dallaltro si ha il conflitto, di estrema importanza per il composito del XIX secolo), il compositore la sostituisce gradualmente con qualcosa
re, tra individuum e socium, conflitto che senza dubbio diviene limpulso di nuovo, assai vicino talvolta a una banda o a unorchestra di musica leg
motore dei suoi concerti. gera. Il limite di questa novit, tuttavia, non viene mai superato e Schnittke,
I concerti grossi occupano una posizione intermedia. Essi presentano come sempre, si mantiene sapientemente in equilibrio tra i due confini.
Schnittke Ir opere

Tra i cinque concerti grossi, due il Primo e il Terzo sono composti Ks. 9. Primo Converto grosso, KriiiIu. eterofonia
per solisti e orchestra di piccole dimensioni (soltanto archi, orchestra da
camera e tastiere), altri due il Secondo e il Quinto sono stati scrit
ti invece per grande orchestra sinfonica (a tre). Anche per il Quarto
Concerto grosso., sezione della Quinta Sinfonia, richiesta una grande or
chestra, utilizzata per dal compositore in modo calligrafico e con grande
moderazione. Che cosa hanno in comune tutti questi concerti grossi, o
meglio, queste due coppie di concerti grossi tanto diversi per composizio
ne orchestrale? Innanzitutto, il particolare sistema di interrelazioni tra il
solista (o i solisti) e lorchestra. Questultima, persino quando di grandi
dimensioni, non diventa mai massa, ma ripete e varia le frasi del solista,
quasi riflettendole in specchi diversi. Schnittke disseziona inoltre uno
strato dellespressivit barocca, vale a dire la variazione di timbro e di fat
tura di unidea principale, il principio della fuga ipertrofizzato ed elevato
alla massima potenza. Tale principio, a sua volta, pare come alterato nello
specchio della psicologia individualistica contemporanea. Il modello poli
fonico, pertanto, si trasforma in una realt eterofonica (lidea delleterofo
nia come principio di scrittura orchestrale interess molto Schnittke negli
anni Sessanta e Settanta che le dedic numerosi dei lavori teorici indicati
in bibliografia).
lo stesso compositore a ritenere i propri concerti grossi pi orientati
verso il modello tedesco dei Concerti brandeburghesi di J. S. Bach che ver
so quello italiano. Stiamo parlando cio del principio che sottost al per
corso evolutivo di una determinata tesi di partenza, al suo sviluppo con
i mezzi offerti dallorchestra, e non semplicemente dellalternanza tra ti
pi diversi di tessuto orchestrale e strumentale, come avviene nei concerti
grossi di Gorelli o nei concerti di Vivaldi. Il puro gioco di fattura, brillan
temente e produttivamente esposto in numerosi concerti di Vivaldi, per
Schnittke di scarso interesse. Esso viene utilizzato come mezzo ma mai
come fine. In questo senso, vorrei precisare che le procedure italiane che
portano a varie stratificazioni sonore e a precisi mutamenti nel tessuto mu
sicale, sono comunque utilizzate da Schnittke, soprattutto nelle sezioni
che portano ai momenti culminanti o a quelli che li precedono. Rimane
in ogni caso fondamentale nel compositore la ricerca di un pensiero com
positivo che riporta ai prototipi tedeschi pi che ai pirotecnici giochi stru
mentali tipici degli smaglianti modelli italiani. La combinazione di entrambe
queste tradizioni conferisce ai concerti grossi di Schnittke quella tipica
sonorit paradossale.
Abbiamo gi parlato pocanzi del Primo Concerto grosso} in merito alle
tendenze eclettiche di Schnittke. La partitura, tuttavia, non meno inte
ressante come reale dialogo (o, pi esattamente, polilogo) tra i due violini
sti solisti e lorchestra darchi. Lidea eterofonica del genere del concerto
grosso risulta particolarmente chiara nel secondo movimento, Toccata (v.
es. 9, p. 149) e nel terzo, Recitativo. Nel divisi orchestrale estremamente
ramificato alcune singole voci si spingono assai lontano rispetto alla linea
dei solisti, pur continuandone lidea e senza contrapporvi alcuna tesi
Schniukc r tt/H'i-

conflittuale. Realizzando lidea eterofonica, Schnittke ricorre parados luppo nel terzo ricordano Vivaldi, Condii, llndel o un finto Bach. I ri
salmente alla tecnica del canone e del contrappunto complesso. Utiliz chiami di motivi inizialmente carichi di grande energia si perdono sullo
zando tale tecnica severa come mezzo ausiliario, Schnittke ottiene un sfondo di figurazioni ritmiche e lo stesso sviluppo dellAllegro segue piut
dualismo strutturale ed extra-strutturale di stupefacente espressivit. Noi tosto i principi della variazione pre-classica anzich i successivi modelli
possiamo udire le diverse correlazioni tra le voci ma, allo stesso tempo, di elaborazione. Lascia ammirati la grande ricchezza di invenzione c la
comprendiamo che esse sono un semplice mezzo per riflettere la naturale lucentezza con cui il compositore conduce questo quasi-tema, o meglio
e spontanea strutturalit della polifonia. Abbiamo cio un particolare questo simbolo di un tema tipico di un concerto grosso barocco, attra
coro strumentale di compagni di fede che entrano in rapporti reci verso lintera composizione, in diversi contesti timbrici, dinamici e strut-
proci piuttosti chiari ma senza averne coscienza. In tal modo, come nelle i urali. Nel processo generale di sviluppo un ruolo determinante, come
sovrapposizioni e negli scarti dello stile eclettico, Schnittke riesce a in qualsiasi concerto grosso, affidato allalternarsi di soli e tutti.
creare nuovamente la sensazione di una distanza temporale o spaziale Inoltre, accanto ai solisti principali, violino e violoncello, emergono dalle
da cui la musica viene udita e di cui si percepisce lestremo ordine for profondit orchestrali diversi gruppi di strumenti concertanti, che mu
male, la metaforma. Unanalisi dettagliata di questa composizione, dal tano di volta in volta la loro composizione e intraprendono un dialogo
punto di vista delle regole del canone e del contrappunto, permetterebbe con i solisti. Dapprima si tratta del tradizionale clavicembalo e dei legni;
di comprenderne il micromondo ma non offrirebbe nulla alla percezione in seguito abbiamo percussioni e tastiere, vibrafono, marimba e celesta,
globale dellopera. Nel Rond, movimento culminante del Primo Con poi i toni bassi e cattivi degli ottoni e gli archi oltremodo ramificati,
certo grosso, e soprattutto verso il suo punto di rottura e di ritorno in cui ogni orchestrale diviene un solista autonomo che conduce la pro
del materiale al preludio iniziale, Schnittke opera la posa nel tessuto or pria linea personale. Infine succede qualcosa di assolutamente insolito:
chestrale di tutti i temi precedenti e lorchestra, a questo punto, viene di tanto in tanto, nei primi tre movimenti, viene introdotta una musica
ad avere un ruolo di estrema importanza nel presentare per la seconda estranea e in questi momenti allinterno dellorchestra si isola un gruppo
volta tutto ci che accaduto, non come una suite ma come un dramma. di percussioni sorrette dalla chitarra. Ci giungono cos echi di improv
Bench il materiale divenga effettivamente polifonico, Schnittke lo distri visazioni jazzistiche, lontani ritmi di marcia, i tonfi di un valzer di
buisce sapientemente tra i solisti e lorchestra, ricreando cos quel tipico poco conto... Queste incursioni, del resto, sono di breve durata, quasi
equilibrio di autonomie che caratterizza il concerto grosso. a voler semplicemente ricordare lesistenza di un altro mondo, di unal
Il Secondo Concerto grosso unopera di genere affatto diverso, e non tra vita, mentre tutto ci che avviene hic et nunc relativo e autonomo
soltanto perch vi compaiono come strumenti solisti un violino e un vio allo stesso tempo.
loncello accompagnati non da unorchestra darchi o da camera ma da una In generale, lorchestra, come in molti altri lavori di Schnittke, non
grande orchestra sinfonica (a tre) che comprende chitarra, chitarra bas quasi mai rappresentata dalla sua massa intera. Essa viene piuttosto trat
so e molteplici percussioni. Il Secondo Concerto grosso si avvicina ideal tata come una tavolozza da cui possono generarsi combinazioni sempre
mente ai concerti strumentali di Schnittke. Cos come nel Quarto Concerto rinnovate di strumenti solisti. Forse per questo lascia stupefatti il culmine
per violino, nel Concerto per viola e nel Concerto per violoncello la sfera del Secondo Concerto grosso alla fine del terzo movimento; forse soltanto
di ampia concertazione virtuosistica diviene il campo di battaglia tra lin in questo punto, infatti, appare per la prima volta il tutti orchestrale. Ep
dividuale e Fextrapersonale, tra il transeunte e leterno. Con tutto ci, pure anche in questo momento particolare lorchestra viene a essere un
latmosfera di competizione strumentale tra solisti, orchestra e singoli gruppi grande insieme di solisti, poich ogni strumento possiede la propria voce
di questultima, tipica del concerto grosso, pare mascherare la reale dram individuale, bench quasi indistinguibile nella massa generale. La grande
maticit degli avvenimenti, rendendoli cos ancor pi gravi. Inconsueto autonomia e ramificazione delle voci e la loro lucentezza esteriore vengo
nellintento creativo, il Secondo Concerto grosso include non soltanto nu no portate quasi allassurdo, finendo per acquistare toni tra il malvagio
merosi indizi formali del concerto strumentale moderno e del concerto e lammorbato.
grosso pre-classico, ma anche tipi diversi di espressione caratteristici di Il Secondo Concerto grosso formato da quattro movimenti che si sus
questi generi musicali: uno pi soggettivo, acuto e penetrante, proprio del seguono senza soluzione di continuit; soltanto i primi due movimenti sono
concerto strumentale (con il solista come protagonista principale di quan separati da una breve pausa che vuole forse essere un istante di riflessio
to accade) e uno pi oggettivo, estraniato, indiretto e freddo, tipico delle ne. Possiamo dire che in questo lavoro Schnittke muova dal carattere di
stetica del concerto grosso. Alla confluenza tra queste due angolazioni suite monopartita del Primo Concerto grosso (composto da sei movimen
nato appunto il Secondo Concerto grosso di Schnittke. ti). Si rafforza infatti lassoluta integrit dellopera e lintera composizio
Ma perch la dicitura Concerto grosso e non Concerto per violi ne, nonostante la suddivisione formale in movimenti, scorre come un solo
no e violoncello? LAllegro del primo movimento e il suo successivo svi respiro e rappresenta un unico processo evolutivo. Tutti gli eventi di questo
Scinti llkc h nltnr

concerto grosso paiono inoltre realizzarsi in tre diverse dimensioni. Una rante il tutti del momento culminarne, con il tema pronunciato nel timbro
di queste costituita da un brillante andamento mosso, quasi febbricitan dorato delle trombe. Eppure, tutto questo, non appena raggiunto lapogeo,
te, e dallo sviluppo di una figurazione neobarocca (primo e terzo movi scompare nuovamente, in un attimo, come unillusione o un sogno. Rimane
mento). Una seconda dimensione legata al tema lirico-meditativo del una profonda pensosit lirica che ci riporta direttamente allinizio. Nei
lintroduzione (uno dei rari temi puramente lirici di Schnittke) e del fina penetranti intrecci delle voci solistiche la musica si amplia, si drammatizza,
le del quarto movimento (a detta del compositore questo tema, che segna per poi nuovamente acquietarsi nel limpido re maggiore iniziale della con
linizio e la conclusione del Secondo Concerto grosso, il motivo di mag templativa Nachtmusik e infine perdersi in uno spazio sonoro in continua
gior rilevanza allinterno dellopera e fu composto di getto allorch linte espansione, come sempre in Schnittke, in una vastit aperta, tendente al-
ro lavoro era gi stato scritto). La terza dimensione rappresentata P infinito.
dallintroduzione di musica estranea. Formalmente, il primo impulso alla composizione del Terzo Concerto grosso
La prima dimensione legata allazione, allenergia espressa dal mo del 1985 fu il centenario contemporaneo di cinque grandi compositori:
mento presente. La seconda connessa alla riflessione, al ripensamento quattrocento anni dalla nascita di Schtz, trecento da quella di Bach, Hn-
di quanto si gi vissuto. La terza dimensione, infine, generata dalla del e Domenico Scarlatti e cento anni dalla nascita di Alban Berg. Nella
percezione della variet del mondo, in cui possono avvenire contempora musica di questo concerto grosso di Schnittke trovarono un riflesso ele
neamente fatti assai diversi. Tutte le tre dimensioni non esistono isolata- menti propri al linguaggio musicale di tutti questi compositori: lelemen
mente, ma si intrecciano compenetrandosi luna nellaltra. Cos, ad esempio, to di teatralit visiva di Hndel, che conduce dal materiale alla sfera della
il tema lirico dellintroduzione lascia il passo a un concertato di bravura, concretizzazione concertistica; il carattere laconico e di grande significato
a cui tuttavia, nel momento di massima elevazione dinamica, fa seguito simbolico del tessuto musicale di Schtz; i principi della musica strumen
una variante del tema iniziale pronunciato dai solisti in fortissimo e desti tale sviluppati da Domenico Scarlatti; lo stile bachiano, che fonde in s
nato a divenire la base del secondo movimento. La forza elementare del le pi diverse e a volte contrapposte tendenze dellepoca. Infine, come
concertato e della giocosa competizione tra gli strumenti prende improv polo estremo, interviene la sfera musicale di Alban Berg, il cui organico
visamente a singhiozzare, illanguidisce come unallucinazione. Il secondo dualismo tra calcolo rigoroso e disciplina da un lato e calore e libert irra
movimento, sorto sui ritmi pietrificati dellAllegro, pu da principio ri zionale dallaltro furono sempre di grande importanza per larte di Schnitt
cordare una siciliana. Ma Schnittke non a caso precisa pesante in questo ke. Lintero quarto movimento, infatti, si libra in una sfera di intenso lirismo,
punto. Lingresso del secondo movimento appare da subito duro, inesora assai vicina al finale del Concerto per violino di Berg.
bile, greve ed qui che avvengono fatti autenticamente drammatici, men Il concerto dellOrchestra cameristica di Lituania, tenutosi a Mosca e in
tre i monologhi e i dialoghi dei solisti si arricchiscono di unelevata e cui fu per la prima volta eseguito il Terzo Concerto grosso, ospit anche opere
penetrante espressivit. E alla fine, allorch la tensione raggiunge il pro dei cinque compositori celebrati. Per il centenario di Berg fu eseguito un
prio apice, le forze dei personaggi vengono meno. a questo punto che suo canone poco conosciuto e scritto dal compositore nel 1930 per il cen
entra in azione il Male; le note tetre e basse di un ottone marchiano e tenario del Teatro dellOpera di Francoforte. Schnittke, di fatto, scrisse
soffocano con un peso insostenibile tutto ci che in vita. Eppure, al po il nuovo lavoro partendo dalla struttura essenziale di questopera berghia-
sto della catastrofe, avviene qualcosa di miracoloso, una trasfigurazione; na. Egli ampli il canone nel tempo in orizzontale, utilizzando la ripe
i solisti-eroi paiono librarsi nel registro del flautato, riuscendo a vince tizione indicata dallo stesso Berg, e lo approfond verticalmente, ren
re la gravit e il peso di quanto sta accadendo. dendone pi complesso il tessuto grazie a imitazioni supplementari sco
Linizio del terzo movimento spettrale e irreale. Come in una visione, nosciute alloriginale. Schnittke, inoltre, arricch il canone di un pedale
tre flauti riprendono il tema dellAllegro del primo movimento risorto di basso basato sulla sigla del nome Alban Berg e orchestr lopera per
dalle ceneri. Fin dalle prime battute, tuttavia, il flusso sonoro avvolto complesso darchi (Schnittke realizz in un secondo tempo una seconda
da una sorta di vapore mistico e non a caso i solisti cercano di velare il versione per violino solo e archi).
corso degli avvenimenti, avviluppando il tema in passaggi elastici e fluen La voce di basso del canone di Berg fa eco al materiale impiegato nel
ti. E incredibile quanto la musica di Schnittke ricordi in questo punto Terzo Concerto grosso e basato interamente sulle sigle tratte dai nomi dei
linizio dello Scherzo della Sinfonia di Berio che, a sua volta, ci riporta cinque compositori. Lincessante evocazione di questi nomi, la loro dislo
allo Scherzo della Seconda Sinfonia di Mahler. Tutto pare ondeggiare e fluire cazione alla pari in un contesto musicale di grande tensione spirituale
rapidamente, effimero e instabile. La sonorit, tuttavia, acquista sempre e in una molteplicit di allusioni stilistiche crea unoriginalissima immagi
maggior forza e nel crescendo degli ottoni udiamo il tema del secondo ne di eternit e di simultaneit insieme, in cui coesistono simbolicamente
movimento. I solisti sembrano ritornare a nuova vita, il colorito generale e si indovinano tratti di culture diverse condotte allunico denominatore
si fa via via pi caldo e pi denso, fino a che trionfalmente risuona sfolgo di formule letterali-sonore.
Schnittke lr n/u

Il Terzo Concerto grosso rappresenta il vivace dialogo di due concezioni, lidianit, come il tango. Neppure troveremo una netta contrapposizione
due modelli di valutazione del passato, uno di tipo realistico-illusorio, si tra i solisti e Iopprimente massa orchestrale, come nel Secondo Concer
mile a un dagherrotipo, basato sulle allusioni di stili, laltro ricco di sim to grosso. Il problema alla base del Terzo Concerto grosso non la lotta tra
bologia interiore, nascosta nelle lettere delle sigle e nelle citazioni. Il primo ci che inequivocabilmente creazione e ci che inequivocabilmente di
si annuncia fin dallinizio, con una musica pseudo-bachiana, quasi un con struzione, abbiamo piuttosto una serie di problemi pi sottili, interni alla
certo brandeburghese. Lillusione rafforzata dalle affinit con lorganico natura creativa e alla memoria culturale. Il principio generale del concerto
strumentale e con il genere del concerto grosso. Questo agile quadro mu grosso espresso nel fatto che lorchestra, come nel Primo e nel Secondo
sicale, tuttavia, si infrange inaspettatamente, annientato da un rintocco di Concerto grosso, diviene un sistema di specchi per i solisti, atto a sviluppa
campana che qui e oltre, nel terzo e quarto movimento, assurger a sim re le loro tesi in un dialogo tra interlocutori alla pari. Talora i riflessi gene
bolo del destino, portato a infrangere lo sviluppo della prima concezione rati da questi specchi appaiono perfettamente adeguati, talora risultano
in favore della seconda. Dopo il fatale rintocco di campana, il primo distorti, come nel Secondo Concerto grosso. Lidea stessa della variazione
movimento inizia gradualmente a disgregarsi, anzi, pi esattamente, co tuttavia, come simbolo di unione immediata (bench complessa) tra tutti
me se si dissolvesse, scomparendo in strascichi di semitoni e quarti di to i partecipanti, rimane immutata.
no e fornendo allascoltatore limmagine, sorprendentemente forte, della Il Quarto Concerto grosso del 1988 costituisce un movimento della Quinta
crudele decomposizione a cui sottoposta lillusione test sorta. Sinfonia, o meglio lesposizione di una concezione dualistica che fonde il
Prende inizio cos la lenta ricerca di una diversa concezione, di un di concerto grosso e la sinfonia. Nel raffronto di due diverse realt, due diversi
verso modello, pi attivo e incontestabile. A tale ricerca sono dedicati i tipi di sviluppo e di presentazione del materiale, Schnittke recupera nuove
movimenti centrali del Terzo Concerto grosso : secondo, terzo e quarto. En possibilit energetiche per la realizzazione del ciclo. La modulazione che
trambi i solisti, con sofferenza e fatica, superano la barriera del tempo, dal concerto grosso porta alla sinfonia, inoltre, evidenzia chiaramente il per
nel tentativo di ricreare la perduta armonia del quadro iniziale. I temi prin corso stesso che il compositore ha compiuto nel corso di due decenni: da
cipali formati dalle sigle, nelle parti dei due violini solisti acquistano i to una sorta di gioco con modelli stilistici diversi a una seria assimilazione di
ni di una disputa, di una tenzone tra forze contrarie che, a stento, hanno elementi stilisticamente eterogenei e inseriti nel contesto offerto dal meta-
trovato un equilibrio. La guida spirituale di questo dialogo lo strumenti linguaggio nuovo e universale delle sue ultime opere; dallintonazione
sta alle tastiere (clavicembalo, pianoforte, celesta). Allinizio del quarto mo estraniata a unesternazione pi personalizzata; dal dramma nascosto al
vimento, ad esempio, il clavicembalo suona il tema composto dalla sigla dramma dichiarato, talvolta persino denudato secondo modelli espressionisti.
B-A-C-H e da due citazioni simboleggianti una croce: il tema della fuga Il Quinto Concerto grosso del 1991, per violino e grande orchestra sinfo
in do diesis minore dal I volume del Clavicembalo ben temperato e quello nica (nonch pianoforte solista dietro le quinte), illustra appieno tale dram
della fuga in fa minore (v. es. 10, p. 156-7). ma. Esso si sviluppa come una composizione di fatto monopartita (il
Ben presto tutti i principali temi-citazioni vengono esposti dalle triadi mono-ciclo nuovamente caro a Schnittke), con unampia introduzione del
delle tastiere. Le triadi, in quanto simbolo di aprioristica risolubilit di solista, con gli elementi di un energico allegro di sonata, nonch con lun
ogni conflitto, contrastano il conflitto stesso nelle parti degli archi, crean ghe cadenze del violino solista, che spezzano uno sviluppo appena inizia
do leffetto di due mondi coesistenti, due poli anteposti che nascono per to, e una sorta di finale che dal turbinio iniziale conduce a una coda lenta
da una medesima base originaria. Emerge cos quella musica che nelle opere di carattere meditativo. Il violino suona quasi senza interruzione e nella
di Schnittke caratterizza molti momenti importanti come nel finale densit iperattiva della parte solista vi persino qualcosa di ossessivo, una
della Terza Sinfonia e che senza dubbio trova un prototipo nel dualismo tensione oltre misura, prossima al crollo nervoso (tratto tipico di numero
del finale del Concerto per violino di Berg; triadi inserite su di una base si lavori dellultimo Schnittke). Lo sviluppo delle principali sezioni del
tonale, quasi di corale, e il loro progressivo sdrucciolamento lungo una pe Quinto Concerto grosso porta ad autentici crolli fisici. Appena raggiunta
riferia dissonante, accuratamente verificato e ponderato in base alla se una posizione eretta, il flusso logico degli avvenimenti rotto da un
rie prescelta, in questo caso la serie delle sigle. Nel quinto movimento, cluster dellorchestra o da un valzerino dozzinale, oppure dalle repliche
sullo sfondo del timbro spettrale della celesta che continua a suonare le dellanti-solista, rappresentato dal pianoforte dietro le quinte. I suoni che
triadi simboliche, riemerge la visione del primo movimento (lallusione provengono da questo anti-solista sono amplificati e pertanto vengono per
bachiana). Ora, per, non si tratta pi di una pura illusione ma di un tem cepiti come unentit che esiste al di sopra del solista, come una forza im
po riacquisito, un passato riscoperto e conquistato con ricerche e tenten personificata che riesce a influire sul corso degli eventi. Si tratta senza
namenti, rinforzato in un materiale sonoro di alta concentrazione simbolica. dubbio di una continuazione della linea anti-solistica rappresentata dal con
Nel Terzo Concerto grosso mancano collisioni eclettiche di grande effet trabbasso nel Secondo Concerto per violino o dal fatale rintocco di cam
to (come nel Primo Concerto grosso) n vi sono folgoranti momenti di quo- pana nel Terzo Concerto grosso.
Schnittke Ir nitrir

Verso la fine del concerto grosso il solista e Tanti-solista paiono cam


biarsi di posto; tutta la grande coda infatti costruita come una postfa
zione del pianoforte a cui spetta lultima parola mentre il violino solista
si dissolve in tremoli al registro pi acuto, immateriali e quasi impercetti
bili. In altre parole, ci che appariva strano, extra-strutturale, invisibile
e illogico, alla fine appare come unentit dotata della massima naturalez
za e umanit. Langolazione elemento ormai tipico delle gradi compo
sizioni di Schnittke muta radicamenti La lunga coda in tremolanti do

Es. 10. Terzo Concerto grosso, inizio del quarto movimento; al clavicembalo la sigla B-A-
C-H e i temi della croce delle fughe bachiane

3Z

Violino solo

Violino solo

Csmpsne

Cembalo

Violini X

Violini E

Viole
maggiore/do minore si conclude con le note basse del pianoforte dietro
le quinte, che risuonano, ancora una volta, come rintocchi di campane.
Violoncelli Eppure, nonostante lintensit straordinaria di quanto accade e leleva
to tono emozionale, Schnittke rimane anche in questo caso fedele ai prin
cipi fondamentali del concerto grosso, inteso prima di tutto come una va
Contrabbasso
riazione strumentale in cui il solista e lorchestra (nonostante le grandi di-
Schnittke Ir n/U'IV

mensioni di questultima) appartengono a un unico schieramento di forze. per violino e nel Primo Concerto per violoncello). La musica acquista una
In altre parole, gli strumenti e i gruppi orchestrali fanno da secondi al nuova dimensione, un nuovo punto di appoggio. Il suo significato non ci
solista, ne ramificano le linee nello spazio orchestrale e ne riflettono le idee subito chiaro; al primo sguardo, esso richiede una progressiva appropria
principali. Il secondo principio a cui Schnittke si attiene relativo al tipo zione, unimmedesimazione e una partecipazione alle prove che si sus
classico del tematismo, che non necessariamente deve presentarsi come un seguono (come richiede, del resto, la realt stessa). Il senso della globalit
tema classico o barocco (ci che infatti non avviene nel Quinto Concerto dellopera si apre talvolta soltanto alla fine, come ultimo bilancio di quan
grosso ma che ritroviamo nel materiale musicale del Primo, Terzo e Quarto to avvenuto. Cos sono costruiti i cicli del Concerto per viola e del Quarto
Concerto grosso). Pi importante del tema in s, diremmo, il suo profilo Concerto per violino. Dapprima il solista viene percepito come uneroe bril
astratto: un nucleo e la sua successiva evoluzione. Un profilo tematico di lante, indubbio padrone della situazione. Gradualmente, per, tutto cam
questo genere appunto alla base del cosiddetto Allegro, il movimento del bia e lelemento creativo, di bravura, si disgrega fino a portare alla catastrofe
Quinto Concerto grosso pi ricco di energia. Il ritmo puntiforme del solista la forma stessa. Nel Primo Concerto per violoncello, dopo un brioso tradi
ripreso da numerosi strumenti dellorchestra e, proprio come avviene zionale e, parrebbe, conclusivo, emerge (senza che vi sia stata interruzio
nella struttura barocca o nello svolgimento di una fuga, riceve rapidamente ne) lautentico finale che, come una visione, giunge inaspettato ma riesce
il proprio proseguimento e sviluppo. Questo tipo classico-barocco di pensiero a dominarci completamente. Il tema, condotto come un inno o un corale
razionale raggiunge il suo apogeo proprio nel Quinto Conceno grosso, arri in forma estatica e perorante, pare elevare fisicamente la musica, tanto che
vando talora a un grado di iper-saturazione prossima allassurdo, tanto che Schnittke in questo punto ha previsto che il violoncello venga amplificato
ne deriva il crollo totale. Lassurdit nel contesto strutturale, tuttavia, non da microfoni. Lintero flusso musicale che ha preceduto il finale appare
significa assurdit sul piano emozionale; nel Quinto Concerto grosso, assai pi come una preparazione, un semplice procedere a tentoni in questa nuova
che in tutte le altre opere, il grado di saturazione strutturale genera innanzi dimensione improvvisamente rivelatasi.
tutto una sensazione di tensione drammatica, un suo limite estremo. In que Possiamo pensare che Schnittke programmi in precedenza questi fina
sto modo, le leggi classiche del concerto grosso si trasformano nel contesto li, inserendo in essi la morale dellopera e conducendovi abilmente lintero
musicale di Schnittke in un procedimento creativo di tipo espressionista. sviluppo del lavoro. In realt, non avviene cos. Schnittke spiega cos il
Nei concerti strumentali, di regola, il solista decisamente contrappo perch: Ogni volta la coda, ci che generalmente chiude lopera, appare
sto allorchestra. Egli inoltre come portato in proscenio, innalzato sui dimprovviso, come un regalo inatteso, ma appare sempre alla fine del la
coturni, in poche parole assai pi personale della scura massa dellor voro. Io stesso sono costretto a percorrere lintero cammino, a viverlo so
chestra. I concerti strumentali di Schnittke (ricordiamo che se ne contano prattutto. possibile immaginare come sar lopera allincirca, ma non
ben 11 anche se escludiamo Dialogo per violoncello e Monologo per viola possibile comporla esattamente in precedenza, non ne verrebbe fuori
che, sostanzialmente, rappresentano lo stesso genere musicale) sono lavori nulla. Laffermazione del compositore viene confermata dal fatto che gli
dedicati ai dubbi e alle riflessioni delluomo moderno, al conflitto tra la episodi pi importanti ed estremi del Primo e Secondo Conceno grosso,
coscienza individuale faustiana e ci che definiamo socium. Il solista, come pure il finale del Primo Concerto per violoncello, nacquero realmen
tuttavia, non sempre viene a rappresentare un principio positivo e creati te allimprovviso allorch tutti questi lavori erano gi quasi completati.
vo, anzi, talvolta proprio il solista a rompere lillusione di armonia e di Tali episodi sorsero veramente come un regalo dallalto, destinato a muta
memoria culturale creata dallorchestra (come, ad esempio, nel Quarto Con re integralmente il volto e il significato dellopera.
ceno per violino). Allo stesso modo, anche i finali possono essere diversi, Il Quarto Concerto per violino del 1984 e il Concerto per viola del 1985
bench nascano sempre come risultato della lotta e della contrapposizione sono la pi limpida realizzazione della concezione drammatica del con
di questi due principi. Il finale quindi rappresenta talvolta la catastrofe certo strumentale. Nel Quarto Concerto per violino vengono a fondersi lim
della coscienza individuale e la vittoria delle forze impersonali (come nel piego di materiali stilisticamente diversi, tipico della Prima Sinfonia, e la
Concerto per viola), talora invece realizza il trionfo della rinascita spiritua simbologia sonora che caratterizza opere pi tarde: quasi-citazioni, sigle
le del protagonista (come nel Primo Concerto per violoncello). sonore cifrate e cos via. Nella ricerca della simbologia metaforica delle
Lidea del cerchio aperto, o pi esattamente della voluta spiraliforme, immagini musicali ritroviamo una precisa attenzione rivolta alle pre-basi
presente in tutti i grandi lavori di Schnittke e soprattutto nei suoi con del discorso sonoro e al ripensamento critico dei suoi elementi. Viene cos
certi strumentali. Il protagonista ad esempio vale a dire il solista a mutare sensibilmente anche limmagine complessiva: il montaggio ner
al termine del proprio percorso fa necessariamente ritorno a ci che vi voso, tipico delle prime opere, cede il passo a una composizione struttu
era in origine, rielaborandolo intellettualmente. Le prove non vengono su ralmente integra, in cui la suddivisione in movimenti non ha un carattere
perate invano; nelle code dei concerti latmosfera si rasserena sempre e sintattico ma semantico, sottoposto a ununica linea di sviluppo (tutti i
si aprono vastit che lo sguardo non pu contenere (come nel Terzo Concerto movimenti si susseguono in attacca). I movimenti del concerto divengono
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tappe successive del perfezionamento spirituale deli'eroe-solista. Il primo generale contesto musicale della nostra c|xrca. Di conseguenza, la tragici
movimento una prova, una ricerca a tentoni del percorso da seguire. Il t del Quarto Concerto come composizione concettuale si dissolve nella
motivo di estrema semplicit, che apre il concerto, viene inteso come un prospettiva storico-culturale aperta dalla coda. Ci che strutturale tra
nome invocato (il motivo costruito sulla sigla di Gidon Kremer, primo passa nuovamente nel simbolico, il chiuso nellaperto, e lindividuale nel
esecutore del concerto) e subito avvolto dalle nubi delle prove che soprag lo storico. Quasi a voler confermare la piena equit di tale uscita nella
giungono. Come una sorta di risposta a questa parola appena pronun storia, risuona ancora una volta (come allinizio del lavoro) la voce del-
ciata, sorge una musica che lascia stupefatti, quasi giungesse dalle profondit Ieternit schubertiano-brahmsiana.
del passato con unintensit schubertiana o brahmsiana. Lincontro e il Nella produzione artistica di Alfred Schnittke il Concerto per viola occupa
dialogo tra personale e impersonale, temporale e atemporale, divengono una posizione centrale. La sua concezione del concertato come tenzone
cos la base drammaturgica del Quarto Concerto per violino. tra personalit e principio impersonale raggiunge in questo lavoro la mas
Il secondo movimento presenta un carattere eroico. Esso rappresenta sima chiarezza di disegno. Il solista e lorchestra non partecipano soltanto
la forza elementare dellazione compenetrata di un autentico pathos crea a un momento musicale vissuto in comune ma divengono una reale personi
tivo che lentamente straripa, portando alla cadenza visuale in cui il suono ficazione di due polarit: affermazione-negazione, crescita-decadimento.
si trasforma in gesto! Il solista fa semplicemente finta di suonare, muo Come molti altri lavori di Schnittke, anche il Concerto per viola, ben
vendo larchetto nellaria sullo sfondo di un possente tutti dellorchestra. ch suddiviso in tre movimenti a s stanti, in linea di principio unopera
Il compositore osserva il proprio eroe con unironia appena percettibile monopartita. Lessenza stessa del concerto sta In ununica narrazione, do
e ci non pu che riflettersi nel carattere del materiale stesso. La base del ve il significato globale prende forma come risultato di tutto laccaduto
secondo movimento costituita da numerosi temi dodecafonici e da con e dove il materiale dei movimenti si compenetra liberamente. Ci che se
trappunti che paiono simboleggiare un certo automatismo strutturale, este gue, tuttavia, non sempre riafferma ci che precede, talora anzi lo nega
riormente attivo e creativo ma interiormente svuotato. La disputa tra le decisamente.
molte voci strumentali ognuna delle quali lotta per avere il primato Il primo movimento, breve e simile a una cadenza, rappresenta il nucleo
viene pertanto decisamente ricondotta dal compositore allunisono, inte di tutto lo sviluppo successivo e gi qui vengono evidenziate le future col
so come limite estremo da cui deve necessariamente prendere corpo qual lisioni che avverranno nel concerto. Leroe appare dominante, come in molti
che novit (allo stesso tempo il violino portato al registro pi basso). altri concerti di Schnittke che iniziano con un monologo dellinterprete
Tale novit (allinizio del terzo movimento) emerge come una strana e principale. In verit, fin da principio, alle drammatiche e personalissime
duplice visione; dapprima rimane difficile comprendere se si tratti del Bene frasi solistiche si contrappone il clamore di ci che impersonale, an
o del Male, di autentica bellezza o di una maschera ingannevole. Per tre che se dapprima esso rimane come in disparte e in lontananza. Sorge im
volte ritorna la voce del passato schubertiano-brahmsiana, via via sempre provvisa una codetta quasi-classica, con il tipico gruppetto, che diventa
pi alterata e ottenebrata, come un preavviso della finzione nascosta nel una sorta di Leitmotiv del concerto, un segno del passato che conduce
miraggio appena sorto. E infine, anche noi capiamo: lombra che accom lascolto in un diverso contesto temporale denso di significati simbolici.
pagna la melodia delleroe-solista (un assolo dallultimo gruppo di violini Nel secondo movimento intervengono energici elementi di pura azio
secondi) non altro che una polka di poco conto, grottesca e beffarda (ri ne, appartenenti a quanto rimasto della forma classica di un allegro di
torna quindi Tanti-solista, come nel Secondo Concerto per violino o nel sonata. Al carattere estraniato del primo movimento ora parrebbe contrap
Quinto Concerto grosso). Unennesima illusione cade miseramente. porsi un chiaro e indiscutibile spirito edificante. Tutto avviene hic et nunc.,
Il quarto movimento rappresentato da una coda di grandi dimensioni, senza attimi di riflessione n incertezze. Ma non per molto. Nelle profon
come una rilettura e un ripensamento di quanto accaduto. Tutti gli av dit della musica, che fluisce veloce e tranquilla nellalveo dellallegro di
venimenti trascorsi ritornano ora leggermente alterati, quasi irreali. E ci sonata, compaiono figure inaspettate: una marcia, un valzer, una polka
assolutamente comprensibile poich nessun ricordo lesatta ripetizio e colpi duri e brutali. Lo stesso Schnittke, anzi, nega qualsiasi presenza
ne dei fatti che lo hanno generato, esso piuttosto li sublima a livello sim di un allegro di sonata in questo movimento! Si ha limpressione che al
bolico e ne chiede uninterpretazione. Nel finale del Quarto Concerto per tessuto sonoro si intrecci una inafferabile entit malvagia, fatale, capace
violino avviene una sorta di fuga nella storia, come un ragionamento a di trascinarci contro la nostra volont, ed ecco che il principio attivo ed
distanza su ci che accaduto. Nel finale, accanto alle sigle di Gidon Kre edificante dellallegro gi distrutto. In questo punto come pi tardi
mer e dello stesso Schnittke, acquistano corpo sonoro anche quelle dei nella cantata di Schnittke Storia del dottor Johann Faust nasce unimma
compositori coetanei: Gubajdulina, Denisov e Part. In questo modo, lac gine duplice che dapprima presenta unirresistibile forza attrattiva, con le
cento muove dalla fabula in s del concerto al significato culturale di quanto infinite e dolci ripetizioni di quella stessa codetta quasi-classica del primo
avvenuto, anzi, esso passa dal lavoro immanente di Schnittke a un pi movimento. Lascolto resta nuovamente incantato da questa pennellata,
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simile a un magico arabesco che racchiude in s il simbolo dellarmonia dalla superficie e si spinge a una pmlnudit sempre maggiore. La musica
classica. Leroe torna allora padrone di s e, rifiutando la melliflua illu talora risuona in aspre dissonanze, le oasi di accordi puri si fanno sempre
sione che quasi ha fermato il corso del tempo, riporta la musica a un moto pi rare e la tensione fisica e sonora aumenta considerevolmente. Manca
vigoroso e persino febbricitante, simile a una ripresa. Ma ormai tardi! no quasi del tutto citazioni e pseudo-citazioni, cos frequenti nei lavori
La forma dellallegro di sonata, la sua idea creativa e la stessa energia che degli anni Settanta e Ottanta e nel complesso si ha una maggiore omoge
per tradizione spetta al solista sono travolte dalla catastrofe. Ora il fato neit del materiale,pur acquisendo questultimo un carattere pi astratto
stesso che, gettando la maschera seducente, si abbatte rozzamente con di e meno associativo. E come se il compositore si trasferisse in unaltra dimen
chiarata violenza. Lassordante tutti, giunto a interrompere la drammatica sione e osservasse la realt diversamente. Ascoltando i lavori composti tra
cadenza del solista, diventa un disordinato caleidoscopio di maschere cat la fine degli anni Ottanta e linizio degli anni Novanta, resta difficile non
tive, un ammasso di motivi e ritmi volgari. Certo, questa buriana del fato provare la sensazione di trovarsi a una grande altezza da cui contempliamo
non dura a lungo, essa pare scorrere via come un ammonimento, ma tor il tessuto sonoro. Se in precedenza, fino al 1985, ogni opera di Schnittke
ner altre due volte nel terzo movimento. Lentamente, approssimandoci racchiudeva in s linterpretazione di ci che appariva in qualche modo
alla fine del concerto, questa immagine musicale si trasformer da danza gi noto ma che si presentava sotto un nuovo aspetto, ora (e in ogni caso
della morte nel passo realmente funereo delle battute conclusive. LAlle per la prima volta) lopera pu rivelarsi misteriosa, persino sconnessa,
gro del secondo movimento svanisce come unorribile allucinazione, non e noi non abbiamo dove aggrapparci n dove appoggiarci. In realt non
ha una vera fine, si dissolve nello spazio, si autodistrugge. cos. Semplicemente, i nessi verticali (armonici) e orizzontali (sintattici)
Il terzo movimento, avviato come cadenza, presenta la seconda tornata sono lontani da qualsiasi clich e non si pu che prenderne coscienza dopo
di avvenimenti, o meglio, la seconda voluta della spirale, offrendosi come alcuni ascolti o esecuzioni. Il tessuto armonico (usando un termine con
un lungo monologo delleroe che riflette su quanto avvenuto. Le illusio venzionale) a tal punto concentrato ed ellittico che per afferrare concet
ni del momento creativo sono infrante e la stessa meccanicit del fato dal tualmente tali nessi non sufficiente il tempo reale della partitura. Tuttavia,
regolare passo ritmico viene sempre pi intesa non come un evento casua trattendendo un po pi a lungo la nostra attenzione su ogni singolo mo
le e cieco ma come un fatto prederminato da ci che preceduto. Come mento, inizieremo a comprendere la logica del compositore. Dalla musica
simbolo di questa predeterminazione risuona un corale, segno frequente scompare allora quasi completamente lelemento teatrale o cinematografico.
nelle code di molti lavori di Schnittke. Allinterno del corale il passo fu I segni e i simboli, che prima costituivano il rilievo drammaturgico di molti
nebre (legato semanticamente al principio personale e al destino delleroe- eventi musicali, come nella Prima Sinfonia, nella Seconda Sonata per violino
solista) viene a fondersi con i ritmi della natura stessa e con il suo princi e nel Primo Concerto grosso, ora maturano come risultato di un doloroso
pio impersonale. Chiudendo il cerchio degli avvenimenti, ritorna il mate sviluppo musicale, oppure, talvolta, non compaiono del tutto.
riale dellinizio. Il rilievo musicale si appiana al massimo, leroe-solista pare Tutto ci viene a riflettersi anche nei concerti strumentali. Se in prece
scomparire dalla faccia della terra, immergendosi nelle forze scatenate del denza, durante il loro ascolto, avvertivamo il reale flusso temporale (ben
caos primordiale. In superficie resta soltanto un semitono sfumato, acco ch tale flusso non apparisse mai semplice) e rilevavamo una successione
rato segno personale, ancora in vita ma sempre pi freddo. consequenziale degli avvenimenti diversi ma comunque collegati tra
Lo smagliante rilievo eioico-romantico dei concerti composti da Schnittke loro e quindi con coerenti spostamenti di piano ora invece tutto pare
negli anni Settanta e Ottanta, i principi drammaturgici e le forme delle accadere in una sorta di simultaneit concentrata. Lidea dellopera mo
sue sinfonie sono in gran parte legati allintenso lavoro svolto dal compo nopartita (cio con una suddivisione interna in movimenti che si susse
sitore per la cinematografia. La sorprendente visualit delle immagini e guono in attacca oppure senza alcuna divisione precisa) riceve ora un
il carattere teatrale delle contrapposizioni appaiono evidenti nei concerti, ulteriore sviluppo e non risulta necessariamente legata a precisi nessi te
grazie alla personificazione della parte solistica e alla netta contrapposi matici tra i vari movimenti. Esiste uninterazione nel materiale affer
zione tra solista e orchestra. In sostanza, nelle composizioni di Schnittke, ma Schnittke al di fuori delle eventuali affinit presenti nel materiale
le leggi che governano un particolare montaggio scenico insieme con stesso. Uninterazione che io non sono in grado di spiegare. Essa la con
i principi che nelle variazioni regolano lo sviluppo del tessuto musicale cretizzazione di qualcosa di unico, genealogico, che riunisce tutto e che
ebbero un ruolo assai maggiore che non i tradizionali modelli accade procede in un solo respiro. Le differenze paiono perdere di significato.
mici delle forme musicali. Schnittke oper attivamente nel cinema du come quando sulla Terra si osservano gli oggetti isolatamente, ma se si
rante gli anni Settanta e le peculiarit del suo pensiero cinematografico sale a una grande altezza possibile scorgere connessioni che sulla Terra
determinarono indubbiamente molti tratti dei suoi lavori di musica pura. sono invisibili. Si ha la possiblit di vedere di pi nel tempo per il fatto
Verso la fine degli anni Ottanta lo stile di Schnittke subisce un sensibi che si vede di pi nello spazio... Ho notato che ogni tema pu subire una
le mutamento; la sonorit musicale si fa pi cruda, il senso si allontana metamorfosi sia rimanendo simile a s stesso sia contraddicendo s stesso.
Schniukc 14 n/irtv

Gli ultimi concerti strumentali pertanto risultano legati, assai pi dei (come accade anche in numerosi lavori successivi di Schnittke) rap
primi, non tanto allidea di sviluppo, ancorch trattata in senso negativo, presentato dallidea di attenuazione dei confini tra vivo e non-vivo, ne
quanto allidea della variazione nellaccezione pi ampia del termine. Nel cessario e casuale, strutturale e caotico. Tale idea prende forma, ad esem
Secondo Concerto per violoncello (1990) e nel Concerto per pianoforte a quattro pio, nel graduale rifluire del timbro del pianoforte in quello delle cam
mani (1988) la contrapposizione tra solista (o solisti) e orchestra rimane pane e di altri idiofoni a percussione o nel passaggio da uno spettro
sul piano delle loro correlazioni verticali e di una differenziazione dellin pi definito a uno meno definito. Allinizio, lesposizione del piano-
tero tessuto tra proscenio e sfondo. Tuttavia, nellevolversi della stessa lorle e la sua ombra delle campane risuonano successivamente. Nella se
intonazione, si avverte un rigida costanza nel voler ritornare sempre alle zione che segue il momento culminante (simile a una ripresa) entrambi
medesime pre-intonazioni. Il loro sviluppo, come in precedenza, viene per i timbri suonano contemporaneamente. Nella coda, infine, il pianoforte
10 pi delineato come un particolare moto perpetuo, come unoppressione imita lo spettro delle campane, perdendosi quasi nellentropia, nel-
senza fine, portata allassurdo, allautomatismo. Ora, e soltanto ora, il com P indeterminatezza.
positore presenta nella sua nudit questo assurdo alla fine di ogni succes Il Secondo Concerto per violoncello, scritto per Mstislav Rostropovic,
siva variazione che, assai spesso, si chiude con un gesto di negazione, c totalmente dissimile dal Primo Concerto per violoncello composto nel 1986.
un dissonante cluster. La struttura conduce alla sonorit, dopodich Il modello ciclico di entrambi i concerti, tuttavia, presenta delle affinit,
11 cammino si ripete infinite volte con sofferta insistenza. I momenti cul giacch pressoch identico il carattere generale di ogni movimento. Nel
minanti diventano perci singolari valanghe, catastrofi, smottamenti sonori, Primo Concerto abbiamo quattro movimenti, ma la sezione iniziale del primo
in cui la precedente accumulazione strutturale risulta insensata e tragica e il suo rapido proseguimento corrispondono ai due primi movimenti del
mente segnata. E in questo andare per i gironi dellTnferno vi un mo Secondo Concerto. Questultimo, tuttavia, offre una composizione assai
mento di quella stessa staticit dellordine supremo che avvertiamo leg pi compatta, grazie innanzitutto alla maggior omogeneit del materiale
gendo la Commedia di Dante: la struttura del mondo osservata dallalto. e alla sua presentazione variata. E bench nel finale Schnittke utilizzi
Allinterno degli ultimi concerti si hanno eventi che, sul piano dinamico ed il tema di una sua vecchia colonna sonora per il film Agonija, edificando
emozionale, superano di gran lunga ci che accadeva nei concerti composti sulla sua base una grandiosa passacaglia, tale tema non viene percepito
allinizio degli anni Ottanta. Limpressione generale, tuttavia, da eroico-ro- come estraneo, riuscendo perfettamente a inseririsi in un nuovo contesto
mantica, diviene sempre pi monumentale, fredda, epica e statica. musicale.
Il Concerto per pianoforte a quattro mani in un solo movimento, come Ovviamente, nel predominio della variazione sullesibizione o sul
pure il Concerto per pianoforte e archi scritto nel 1979. In questultimo, montaggio negli ultimi concerti di Schnittke non vi nulla di tradizio
il contrappunto di immagini poste agli antipodi conferisce al flusso musi nale; il compositore ben lontano da quel semplice razionalismo di pen
cale i tratti di una costante ambivalenza. Gli accordi di accompagnamen siero che domina nella sonata, nella composizione seriale e nelle variazioni
to della mano destra del pianoforte, tradizionali e quasi romantici, si fon e che legato allidea di un logico sviluppo della tesi di partenza. La
dono con la melodia salmodiarne della mano sinistra. Contrappuntistico musica di Schnittke piuttosto irrazionale, non vi domina lunit, vi
pure lincontro tra pianoforte e archi; le lapidarie triadi del pianoforte anzi presente uninstabilit che infrange costantemente lequilibrio del
divengono il simbolo di una stabilit temperata, mentre le voci orchestrali, Bene e del Male in un contesto metafisico. Nelle prime composizioni di
estremamente ramificate, danno corpo sonoro al dubbio e alla ricerca, scuo Schnittke tale polarit era pi evidente e la stessa interazione avveniva
tendo lintera scala fino ai quarti di tono. Nella ripresa di questo mono-ciclo in un mondo avvezzo a collisioni tra un principio personale e uno imper
i tratti del solista e del suo controrelatore orchestrale vengono a compene sonale. Nelle composizioni pi tarde lelemento personale si fa considere
trarsi: gli archi trascinano gli accordi e il pianoforte si dissolve in cro volmente pi astratto, esso diviene una pura linea architettonica e il con
matismi spezzati. fine tra personale e impersonale diventa assai meno evidente, bench sempre
Nel Concerto per pianoforte a quattro mani del 1988 mancano contrasti sottolineato nei momenti deflagranti. Avviene cio una sorprendente
di questo genere. Nel tessuto musicale la fattura romantica (lassolo del trasformazione: il rilievo esteriore della musica reso pi duro, pi in
Primo al n. 9) appena accennata, come pure gli accordi di corale (la pura quieto, con una sorta di modulazione che da un lessico classico-romantico
triade in maggiore allinizio del concerto). Il rilievo generale della compo passa a quello tardo-espressionistico. Nel complesso tuttavia il punto di
sizione simile a una catena di ondate di tensione di diverso vigore: une vista di Schnittke diventa pi panoramico, pi appartato, abbandona
splosione e un brusco calo. Possiamo ritrovare un esempio di tale dram le usuali posizioni dellEt Moderna per addentrarsi nel profondo del
maturgia nella Passacaglia per orchestra del 1980, in cui Schnittke ha cer le leggi statiche e architettoniche dei dipinti del Medioevo e del primo
cato di riprodurre musicalmente la statica delle onde marine. Uno dei Rinascimento...
principali nodi drammaturgici del Concerto per pianoforte a quattro mani
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Le opere cameristiche e per pianoforte Inni vennero scritti in periodi diversi e per complessi strumentali diffe
dagli anni Settanta agli anni Novanta renti e solo pi tardi, dopo la composizione dellultimo inno conclusivo,
I uro no riuniti in un ciclo a s stante. Gli Inni vennero scritti per un insoli
Tra le numerose opere da camera composte da Schnittke negli ultimi to complesso di strumenti assai diversi tra loro: archi, fiati e percussioni.
venti anni si distinguono innanzitutto due cicli: gli Inni (1974-79) per vio Ogni inno, inoltre, fu composto per un insieme particolare. Al centro di
loncello e complesso strumentale, e i quattro quartetti per archi. Tra gli ognuna delle quattro combinazioni strumentali troviamo il violoncello, al
altri lavori sono di particolare rilevanza la Sonata per violoncello (1978), quale affidata la funzione di guida, di perno timbrico dellintero ciclo.
il Sestetto (1981) e il Trio per archi (1985). A differenza delle opere cameri Tutti e quattro gli Inni, pertanto, sono dedicati a violoncellisti: il primo
stiche degli anni Sessanta e dei primi anni Settanta, la musica da camera a Heinrich Schiff, il secondo a Valentin Berlinskij, violoncellista del Quar
del periodo successivo non presenta un evidente carattere sperimentale. tetto Borodin, il terzo ad Aleksandr Ivaskin e il quarto a Karine Georgian.
Non si tratta ormai di un laboratorio quanto di un diario, in cui il compo Nacque per primo il terzo inno, tratto dalle musiche per il film Dnev-
sitore annota i pensieri pi coinvolgenti e fissa le svolte peculiari delle sue nye zvzdy (Stelle di giorno) del 1968, in cui un episodio era dedicato a
ricerche creative. Nel complesso, ovviamente, la musica da camera e per unimmaginaria messa funebre (con coro di bambini e rintocchi di campa
pianoforte che a paragone con gli altri generi riflette maggiormente la svolta ne) in onore del carevic Dimitrij, il figlio dello zar Ivan il Terribile assassi
di Schnittke verso una prospettiva individuale e pi personale, un allon nato in giovane et. Schnittke cerc di imitarvi stilisticamente leterofonia
tanamento dalla posizione di osservazione grandangolare tipica delle ope polifonica dissonante che, stando alle pi recenti decodificazioni dei ma
re eclettiche. Il Quarto Quartetto per archi, la Prima e Seconda Sonata per noscritti neumatici, caratterizzava il canto liturgico russo assai pi della
pianoforte, ad esempio, sono lavori dalle tinte assai pi personalizzate che consueta e quotidiana polifonia consonante.
non il ciclo di brani chiamato Moz-Art o gli Inni. Il Trio per archi (e la Nel primo inno Schnittke si rivolge a temi autentici dellantica salmo
sua successiva trasposizione dellautore per trio con pianoforte) rappre dia, tratti dalla raccolta di Nikolaj Uspenskij Drevnerusskoe pevceskoe iskus-
senta unindubitale vetta del lirismo artistico di Schnittke. Analizzando stvo (Larte canora antico-russa). Linno costruito come un ciclo di
i lavori cameristici scritti tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, possia variazioni, secondo il principio della modulazione da un tetracordo a un
mo seguire i progressivi mutamenti avvenuti nel linguaggio del composi altro. I temi salmodici scelti da Schnittke si inseriscono appunto in un
tore (su alcuni dei quali hanno anche influito circostanze personali legate tetracordo. Stando alle ricerche condotte dai compositori sovietici Vladi
alla malattia). Verso la fine degli anni Ottanta, il linguaggio di Schnittke mir Martynov e Jurij Butcko, lintero sistema russo di scale musicali co
si fa notevolmente pi complesso, con intonazioni di grande pienezza. Nel munemente usate, formato da tetracordi tono-semitono-tono conca
contempo aumenta la tensione in ogni minima unit temporale e, di con tenati in modo che nel moto ascendente presentano un numero sempre
seguenza, risulta ormai impossibile applicare quel principio del contrasto, maggiore di diesis e in quello discendente un numero sempre maggiore
stilistico o di altro genere, cos tipico della musica di Schnittke nel perio di bemolli. Secondo le parole di Schnittke, questo sistema di intonazione,
do precedente. Dalla superficie viene praticamente a scomparire tutto ci appartenente in origine al canto ecclesiastico ortodosso e successivamente
che non legato allo sviluppo di una sola e importante idea. In questo sostituito da un sistema pi melodioso e pi artificiale, di enorme inte
spostamento progressivo dalla pluridimensionalit al lavoro monolitico, dal resse come modello di pensiero creativo naturale e dissonante.
lestroversione allintroversione e dalleclettismo a uno sferzante espres Nel secondo inno il compositore non utilizza temi liturgici bens sim
sionismo possibile ravvisare i tratti evolutivi della musica di Mahler. In boli sonori, altrettanto universali e non meno significativi: triadi e scale
entrambi i compositori, con il passare degli anni, la scrittura diviene pi armoniche. Linno basato sul contrasto tra la musica della Natura (le
complessa, i contrasti raggiungono le profondit della creazione e delle triadi e la scala armonica sono trattate da Schnittke come dati acustici
emozioni. Daltro canto, aumenta il livello stesso dellespressione, che rag obiettivi ed esistenti direttamente in natura) e il confuso monologo del
giunge talora punti estremi, come avviene nelle ultime sinfonie di Mah lanima umana (lamentose intonazioni cromatiche come simbolo della sog
ler. Lindiretto carattere allegorico o lironia, il gioco di stili e simboli gettivit emozionale).
trapassano nel proprio opposto, in una diretta e aperta confessione perso Il quarto inno riassume il materiale e le tinte strumentali di tutti i pre
nalizzata al massimo. Ritroviamo un identico grado di espressivit in nu cedenti e riunisce tutti gli strumenti partecipanti in un grande complesso
merose opere dellultimo Schnittke, ad esempio nella Seconda Sonata per cameristico: violoncello, arpa, contrabbasso, clavicembalo e due esecutori
pianoforte, allorch lestrema densit di tensione viene trasfusa nel gesto, alle percussioni (timpani e campane). Ritroviamo in questo inno i temi
nel culmine sonoro di uninusitata forza catastrofica. del primo, i flautati e le triadi del secondo, le sonorit delle campane del
La musica da camera degli anni Settanta rappresentata innanzitutto terzo. Tutto si intreccia in un unico ritmo fanaticamente ossessivo, quasi
dal ciclo degli Inni, composto nel corso di cinque anni (1974-1979). I quattro si forgiassero in una fucina le sillabe di una fervida e accorata preghiera.
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Il ciclo degli Inni ha un grande significato nellarte di Schnittke sotto ICs. 11. Secondo Quartetto per archi, inizio del secondo movimento; ritmo antico-russo
molti aspetti. Innanzitutto, per il suo stile strumentale fu di straordinaria nascosto nelle note accentale del primo violino
importanza la fusione di strumenti assolutamente eterogenei in un unico
insieme. Questa singolare proiezione del principio eterofonico nel campo
della strumentazione diviene infatti il principio fondamentale della sua
grafia orchestrale. Lorchestra di Schnittke rappresenta sempre un insie
me di solisti e ci che pi preme al compositore non larmoniosa com
pattezza delle voci bens una loro marcata e talora ansiosa individualizza
zione. Ricordiamo che negli anni della giovinezza il compositore aveva stu
diato attentamente leterofonia nelle opere di Stravinsky e Sostakovic e
a tale problema erano stati dedicati alcuni dei suoi primi articoli teorici.
Leterofonia in Schnittke, e il particolare stile strumentale che ne conse
gue, rende ancora una volta evidente la sua particolare percezione del mondo
e la costante ricerca della possiblit di riunire e comparare ci che per tra
dizione era considerato incomparabile. Nella scrittura musicale del com
positore e nel suo stile strumentale presente un qualche elemento che
rende inquieto lascolto e impedisce lassoluta armonia. Tutti i parametri
del linguaggio musicale, compresa la tavolozza strumentale, perdono sim
bolicamente per Schnittke ogni carattere univoco.
Una seconda caratteristica degli Inni lattenzione rivolta alla salmo
dia russa. Anche tale linea creativa risulter importante nella successiva
arte di Schnittke. Bench il compositore giunga abbastanza raramente a
utilizzare dirette citazioni tratte dai graduali antico-russi, il corale orto
dosso tuttavia diverr anche se in una trasposizione simbolica e gene
ralizzata la sfera di particolari intonazioni in molti suoi lavori e li
attraverser molte volte come simbolo.
Ritroviamo invece una diretta citazione di canti ortodossi nel Secondo
Quartetto per archi del 1980, in cui vengono citati alcuni esempi di canto
religioso antico-russo tratti dalla raccolta di N. Uspenskij26. Nel primo,
secondo e quarto movimento, in particolare, risuona linno liturgico Il
nome del Signore; nel secondo e quarto movimento linno Con i cheru
bini; nel terzo movimento la poglasica e la stichira pasquale (generi ap
partenenti allinnografia antico-russa) Dio ha invocato. Il compositore
costruisce con enorme cura lintero tessuto sonoro su queste citazioni va Il Quartetto dedicato alla memoria di Larissa Sepitko, regista e amica
riamente modificate. Spesso, come negli Inni, esse appaiono in una chiara di Schnittke, morta prematuramente in un incidente automobilistico. Bench
forma melodica, talvolta invece rimangono nascoste in una tumultuosa fat in questo lavoro, come scrisse lo stesso Schnittke nella prefazione al Quartet
tura strumentale, che ricorda allo stesso tempo gli arpeggi romantici e i to rimasta inedita, manchi un programma vero e proprio, sono gli stessi temi
momenti di eterofonia strumentale delle opere di Gyrgy Ligeti. Allini degli inni antico-russi a essere simbolicamente legati al pensiero della morte.
zio del secondo movimento, ad esempio, linno Con i cherubini traspa Elementi simbolici sono ravvisabili anche nella Sonata per violoncello
re soltanto allinterno di una fattura estremamente complessa. U compositore del 1978, una delle opere pi popolari di Schnittke e il cui materiale so
pare voler unire in questo punto un elemento di eternit, di totale rinun noro pare intrecciarsi con quello del Terzo Concerto per violino. Nelluna
cia alle vanit del mondo (il tema dellinno) e un elemento di tragica di e nellaltra opera, infatti, si odono due dei simboli pi importanti della
sperazione. Il risultato stupefacente; la musica, che risuona apparentemente musica di Schnittke: il corale (chiaramente liturgico ma non necessaria
come un improvviso romantico, si basa in realt su di un inno ortodosso mente ortodosso) e il cosiddetto passaggio del corno da caccia, tipico
nascosto nelle profondit di un tessuto su cui vengono applicate comples della musica pre-classica e simbolo nostalgico di una musica silvana e
se forme poliritmiche (v. es. 11, p. 169). di unarmonia europea irrimediabilmente perduta.
Schnittke le opere

Nel Terzo Quartetto per archi del 1983 Schnittke si rivolge nuovamente Ha. 12. Terzo Quartetto per archi, inizio del secondo movimento
alla citazione. Allinizio del lavoro infatti troviamo in successione alcune
citazioni dallo StabatMater di Orlando di Lasso, dallultimo quartetto per
archi di Beethoven e la sigla di Sostakovic (D-S-C-H), assai frequente nei
lavori di Schnittke. Ognuna di queste citazioni diviene fonte di una pro
pria sfera di intonazione. Cos, nel primo movimento, dominano le sono
rit dell'organum e i contorni della rarefatta polifonia rinascimentale; nel
secondo movimento prevalgono invece gli umori tipici di molti finali di
quartetti o sonate di Beethoven, con il caratteristico motto dellepoca
del primo romanticismo (v. es. 12, p. 171).
Gradualmente questo motto viene sottoposto alle modifiche pi ina
spettate, elevandosi in tonalit diverse con unardita modulazione che ri
chiama chiaramente Prokof ev. Finalmente questo sviluppo ci conduce
al finale, elaborato nello spirito delle pure immagini musicali di Sostakovic.
Il tema romantico del secondo movimento presentato in tempo lento,
come una vera marcia funebre, dalle lugubri sonorit della viola. Tutte
le immagini offerte dal Terzo Quartetto e tutte le sue diverse musiche
confluiscono in un tuttuno. In generale, risulta sorprendente la capacit
del compositore di concretizzare visivamente nel Terzo Quartetto per archi
il respiro stesso della storia, lo scorrere del tempo e lesistenza della musi
ca in esso. Stili musicali tanto lontani luno dallaltro divengono fasi natu
rali di una stessa opera, che concentra nel suo sviluppo diversi momenti
storici. Ciononostante il Terzo Quartetto non presenta alcun violento eclet
tismo, come la Serenata del 1968 o la Prima Sinfonia. Con tranquillit ed
estrema naturalezza Schnittke si muove sulle diverse superfici dello spa
zio musicale, quasi si librasse sulla storia stessa.
Il Trio per archi del 1985 unopera di genere affatto diverso, bench
in essa forse lidea della pantemporalit sia espressa semplicemente in
modo diverso. Non vi ritroviamo n citazioni, n allusioni, n modulazio
ni da una sfera storico-culturale allaltra. La stessa musica del Trio, com
posto su commissione dellAssociazione Alban Berg di Vienna per il
centenario della nascita del compositore, sembra scritta, secondo le parole
dello stesso Schnittke, assai prima della musica dello stesso Berg. Le im
magini dei due movimenti del Trio, che si alternano in un moto tranquil
lo, sono pressoch prive di conflitti e lopera rappresenta uno dei pochi
lavori di Schnittke assolutamente lirici. Ascoltando il Trio, tuttavia, ci si
accorge che la semplicit della sua musica ingannevole. Al di l di triadi
e semplici linee si indovina quella stessa profondit del velluto caratte
ristica delle opere di Schnittke degli anni Settanta e Ottanta e vicina al
simbolismo dellultima produzione di Sostakovic.
Il Quano Quartetto per archi del 1989, infine, mostra chiaramente i mu
tamenti avvenuti nello stile di Schnittke negli ultimi anni. Le linee melo
diche si sono fatte pungenti al massimo, pi astratte, la loro ampiezza risulta la scala stessa dei suoni pare infrangersi lasciando posto allentropia del
ora straordinariamente vasta e talora comprende pi di due ottave in una caos. Gli avvenimenti principali, che si dipanano nel corso dei cinque mo
brevissima distanza temporale. Avvengono mutamenti drammatici anche vimenti del quartetto, non riguardano pi collisioni o graduali modulazio
a livello microstrutturale: le intonazioni si dissolvono in quarti di tono, ni stilistiche. Schnittke ci porta ora verso un punto di osservazione assai
Se Imiti he h' n/H 'I'

pi drammatico; la musica del Quarto Quartetto narra non gi delle colli l iceo di timbri di campane. I n quest\>|)cru |>er pianoforte, senza dubbio la
sioni storico-culturali ma del confine essenziale tra essere c non-essere, pi tetra e la pi forte ili Schnittke, chiaramente legata alla linea escato
tra creazione e distruzione. Bench il compositore abbia rivelato in una logica degli ultimi anni, non sono soltanto la forma, lo stile e lo sviluppo
conversazione che il Quarto Quartetto rappresenta forse il suo lavoro di a subire una catastrofe ma la vita stessa della musica. La Seconda Sorulta
maggior tristezza, il senso di questopera manifesta sfumature assai pi palesa inoltre quel preciso atteggiamento verso il materiale tipico dellul
significative e funeree, quasi a simboleggiare un viaggio nei gironi del- timo Schnittke cio la contrapposizione tra lelemento culturale e quello
lInferno. La molteplicit dei punti di vista viene sostituita dallo sviluppo materiale (ad esempio tra corale e cluster), tra la densit simbolica del pri
di ununica narrazione fortemente individuale e condotta dolorosamente. mo e la necessariet del secondo. La rilevanza simbolica non scompare
Le sonorit raggiungono talora unirreale estraniazione (come ad esempio dalla musica di Schnittke, essa risulta semplicemente legata in misura an
lepisodio sul ponticello e il pizzicato del quarto movimento). Il quartetto cora maggiore a quella rilevanza fisica e necessaria del suono stesso a cui
di Schnittke di maggior durata (circa 40 minuti) si conclude con un movi il compositore intende dare corpo nelle proprie opere degli anni Novanta.
mento lento in cui compare nuovamente un corale. Accanto a questo sim
bolo culturale ne compare un altro, apparentemente pi esteriore e tangibile:
il progressivo scivolamento dellintera fattura verso il basso, un catastrofi- Musica corale
co cedimento delle fondamenta e un mutamento nel concetto stesso della
loro stabilit. Il numero delle composizioni corali di Schnittke limitato ma com
Tra la fine degli anni Ottanta e linizio degli anni Novanta, Schnittke prende opere di grande importanza. Il primo di tali lavori, Golosa prirody
compone una serie di opere per pianoforte: il Concerto per pianoforte a ( Voci della natura) del 1972, per 10 voci femminili e vibrafono, nacque
quattro mani e orchestra da camera (1987-88), tre sonate per pianoforte (1987, nelle viscere della Prima Sinfonia, come unoasi di quiete nella tumul
1990, 1992) e Aforismi del 1990 (cinque preludi per pianoforte da ese tuosa e caleidoscopica cronaca sonora densa di laceranti contrasti tra mondi
guirsi con la lettura di versi di Josif Brodskij). diversi. Non molto tempo dopo segu il Requiem, segnato da una traspa
La Prima Sonata presenta i tratti musicali caratteristici delle opere scrit renza contemplativa e da unimmersione nella smisurata vastit di intona
te da Schnittke dopo il 1985. La musica pare ritrovarsi a dover fronteg zioni semplici ma universali. Nel 1976 Schnittke compone unopera di
giare una materia indifferente, riuscendo a malapena a mantenersi su di dimensioni modeste su testi di San Francesco dAssisi (in traduzione te
una superficie viva. Nella sonata emerge lidea principale di tutte le ope desca), Der Sonnengesang des Franz von Assisi, per due cori misti e sei stru
re successive di Schnittke: la contrapposizione tra coscienza individuale menti (tastiere e percussioni). La tavolozza di questo lavoro lascia ammirati
e fato impersonale, tra creazione e distruzione, tra vivo e non-vivo. U primo per la sua estatica lucentezza. Schnittke vi isola molteplici gradazioni di
movimento della sonata linvocazione di un nome e la sua ossessiva ripe diversa intensit emotiva, dalla salmodia ascetica al culmine fanaticamen
tizione (nella sonata viene introdotta la sigla derivata dal nome del suo te estatico in cui le linee vocali si fondono con gli strumenti a tastiera e
primo esecutore, Vladimir Felcman). I movimenti successivi (in cui ritrovia a percussione dalle sonorit assai vicine alle campane.
mo la stessa sigla e che si susseguono senza interruzione) presentano ripe Tra il 1980 e il 1981 appare Minnesang, grande affresco corale per 52
tute collisioni tra il principio personale e quello impersonale, duro e di coristi che, di fatto, divengono autentici solisti in gruppi di 3-4. In Afin-
struttivo, una collisione con il Caos destinata a concludersi nella catastrofe. nesang la scrittura corale di Schnittke si fa estremamente ricercata, vir
Tutti questi tratti si rafforzano ulteriormente nella Seconda Sonata per tuosistica. Frammenti di testi originali e di melodie dei Minnesanger del
pianoforte, dedicata alla moglie, Irina Schnittke, e da lei eseguita e incisa XII-XIII secolo si intrecciano in un complesso tessuto polifonico. La mia
per la prima volta. Ognuno dei tre movimenti compie un proprio percor intenzione dice il compositore era di creare il quadro del magico
so di sviluppo, giungendo per ogni volta alla catastrofe e alla distruzione. incantesimo che alla base di questa musica. Anche il testo, che ho con
Le diverse immagini dei tre movimenti appaiono dapprima pienamente servato integralmente nelle parlate in tedesco antico e che risulta incom
reali e tangibili; una materia senza fine che si esaurisce in successive stra prensibile anche a un tedesco di oggi, non ha alcun significato, si tra
tificazioni e giunge al Caos, al culmine sonoro. Il secondo movimento prende sforma in puri fonemi ed esprime non un soggetto preciso bens uno stato
corpo in variazioni su di un corale che tuttavia, verso la fine, arrivano danimo. Minnesang una delle composizioni corali di Schnittke pi com
allassurdo, distruggendosi in cluster. Compare altres unintonazione di plesse. Il suo tessuto corale e vocale segnato da diramazioni eterofo-
carattere personale, simile a unillusione romantica, destinata per alla di niche e particolareggiate al massimo grado. Ogni voce e ogni linea vocale
struzione nel maggiore culmine sonoro, in cui lesecutore pare voler cancel sono compartecipi di una grande e complessa ricercha fonetico-tematica
lare ogni segno di espressione individuale. Dopo i dodici colpi del fato, lil incentrata sul materiale offerto dalle melodie dei Minnesanger che co
lusione romantica risorge per un istante e di nuovo soccombe a un cluster munque risultano quasi irriconoscibili. Ideato come puro momento li-
Schnltkc le opnr

rico dice Schnittke Minncsang divenuto qualcosa di simile a un riduzione di tutte le voci allunisono, alla consonanza o alla triade. Anche
rituale, unopera cio di carattere altamente culturologico. per questultima peculiarit il Concerto risulta assai vicino alla pratica del
Di tuttaltro profilo il Koncert dlja smesannogo chora (Concerto per coro canto liturgico ortodosso. Nel complesso, la tavolozza sonora composta
misto), una delle opere di maggior respiro di Schnittke, composta tra il 1984 ila semplici intonazioni diatoniche che, unendosi, si intrecciano in un pi
e il 1985. Il Concerto per coro misto scrive Gennadij Rozdestvenskij complesso tessuto dissonante a volte aspro (soprattutto nel terzo movimen
unopera originale a tal punto che ogni raffronto pu risultare ingiu to). Nel quarto movimento, postfazione e coda del Concerto, la sonorit
stificato. Ciononostante, nellascoltarne la musica, non possibile non ri si fa pi limpida ed emergono in primo piano colori nitidi, che nei movi
cordare i grandi predecessori del compositore in questo genere, Bortnjanskij, menti precedenti apparivano soltanto nelle oasi.
Cajkovskij, Rachmaninov. E realmente questopera di Schnittke si inseri Il successivo lavoro di musica corale, Stichi pokajannye (Canti peniten
sce nella migliore tradizione della musica corale russa. ziali)I, fu composto da Schnittke in occasione dei festeggiamenti per il mil
Il Concerto per coro misto scritto sul testo del terzo capitolo del Libro lenario del battesimo della Rus. Inizialmente, come ricorda il compositore,
di cantici dolorosi del grande poeta religioso e monaco armeno Grigor Na- lintenzione era stata di comporre, su commissione del metropolita Piti-
rekaci (951-1003). Il Libro di cantici dolorosi, opera di vaste dimensioni, rim (uno dei massimi esponenti della chiesa russo-ortodossa), una musica
rappresenta la vetta artistica del poeta, che lo scrisse ormai al termine del per organo destinata alla liturgia ecclesiastica. Tuttavia, dopo aver riflet
la propria vita. Lopera, assai popolare gi nel Medioevo, era letta e tra tuto, Schnittke rinunci a tale idea, rifiutando altres la richiesta ufficiale
mandata di generazione in generazione e le sue immagini ricevettero le di comporre unopera per il millenario del cristianesimo in Russia. Egli
pi diverse interpretazioni. Tutto il Libro di Narekaci impregnato di par decise s di scrivere un lavoro dedicato allimportante ricorrenza, ma per
tecipazione alla vita interiore delluomo e lopera, bench di spirito pro sonale, non legato direttamente al culto divino. Nei Canti penitenziali,
fondamente religioso, nel contempo ombreggiata da un deciso Schnittke cerca di rispettare la capacit espressiva di ogni singolo momento,
individualismo, caratteristico della poesia e filosofia armena di quellepoca. dove piuttosto lanima del testo a determinare la musica. Sono soprat
Nel Concerto per coro misto Schnittke ha voluto rispecchiare il com tutto i canti meno dogmatici e quelli profani ad attrarre il compositore,
plesso mondo del poeta, ricco di contrasti interiori. Il testo di Narekaci come pure la possibilit di scrivere una partitura senza seguire direttamente
afferma il compositore soltanto un momento propedeutico alla i canoni della scrittura corale ortodossa. Effettivamente, la musica dei Canti
comprensione del vero ultra-significato, che si apre s alla lettura ma resta penitenziali si distingue per una grande libert di impostazione; le voci
incomunicabile a parole. ora raggiungono lunisono, riunendosi nella salmodia, ora si dipartono in
Bench il primo e terzo movimento del Concerto siano altamente dram un vasto spazio sonoro, senza cercare affatto di conseguire quella benefica
matici, mentre il secondo e il quarto sono pi meditativi, vi costante- armonia consonante che troviamo invece nel Concerto per coro misto.
mente presente la congiunzione tra significato espresso e senso nascosto. Schnittke ha ricavato il testo dei Canti penitenziali dalla raccolta Pam-
Vocalizzi altamente espressivi circondano la recitazione, creando cos un jatniki literatury Drevnej Rusi. Vtoraja poiovina XVI veka (Monumenti let
secondo piano simbolico. Il carattere tangibile e concreto delle parole si terari dellantica Rus. Seconda met del XVI secolo), utilizzandone inte
dissolve in una pacata salmodia di semitoni (secondo movimento) o in una gralmente le undici strofe che, verso dopo verso, vengono lette e cantate
limpida triade maggiore (quarto movimento, alla parola Amen), innal secondo la tradizione religiosa russa.
zandosi cos in una sfera di immagini universali. I Canti penitenziali, forma singolare di poesia liturgica, nacquero alle
Il materiale musicale del Concerto piuttosto astratto. Mancano le cita poca di Ivan il Terribile. Essi non rientravano nel servizio liturgico vero
zioni come pure un cosciente orientamente verso uno stile ben definito. e proprio ed erano pertanto chiamati servili o aggiunti, vale a dire sup
Lo stesso sviluppo musicale tuttavia, il rallentato e meditativo fluire del plementari. I Canti penitenziali non venivano declamati ma cantati da ot
tempo e la costante apparizione di successivi momenti corali richiamano to voci diverse e il loro testo manoscritto era solitamente accompagnato
alla memoria i modelli della musica liturgica russo-ortodossa. dalla notazione neumatica. Sul finire del XV secolo i Canti penitenziali
Tra i vari movimenti del Concerto per coro misto non troveremo diretti venivano per lo pi cantati nei monasteri e soltanto pi tardi si trasforma
nessi tematici. Lunit del ciclo, come pure quella del Libro di Narekaci, rono in una lettura per cos dire privata che includeva le preghiere della
si fonda non sul principio della ripetizione tematica, letterale e tradizio Quaresima.
nale, bens su di un sottile gioco di analogie. In tutti i movimenti trovia A differenza delle altre opere corali di Schnittke (e in particolar modo
mo infatti un materiale composto da triadi piuttosto semplici ma che, di del suo Concerto per coro misto), i Canti penitenziali spiccano per partico
volta in volta, ricorrono sotto nuove forme. Anche il procedimento di stra lare ascetismo e durezza di intonazione. Il compositore, senza rivolgersi
tificazione corale, che genera talora sedici voci diverse, diffuso in tutta direttamente alle melodie religiose, riesce a creare latmosfera di peniten
lopera come accadeva gi in Minnesang insieme con la successiva za in una preghiera esaltata e inesorabile che non lascia spazio ad alcunch
Schuittke Ir o/H-tv

di esterno. Valerij Poljanskij, maestro del coro che per primo ha eseguito Siate sobri e vigili recita il sottotitolo della cantata ed effettivamente
questo lavoro di Schnittke, ha pi volte riconosciuto lestrema complessi in essa il bene e il male, il reale e lirreale sono avvinti con maggior tena
t dellopera, forse la pi difficile nel repertorio di un complesso corale cia che nella vita stessa. E mai fu pi giusto il tono cronachistico di una
che pure comprende numerose opere del XX secolo. In questa composi Passione negativa. Nelle Passioni di Bach, ad esempio, ogni avvenimento
zione manca persino lombra dellarmonia in quanto tale, essa traspare forse narrato dallevangelista lascia una profonda traccia, unombra nelle arie
nellultimo movimento, in cui la tensione scema leggermente e le tinte si c nei cori. Nella cantata di Schnittke manca una netta separazione tra re
fanno pi rasserenanti. I Canti penitenziali sono effettivamente assai pi citativi (momenti di azione) e arie (momenti di riflessione), tutto me
vicini alla tradizione originaria del canto liturgico ortodosso, eterofonia) scolato e sottoposto al sofferto sdoppiamento del protagonista. Il piano
e dissonante (come abbiamo gi detto analizzando gli Inni) che non il Con racconto degli avvenimenti che si susseguono di giorno in giorno rotto
certo per coro misto, la cui armonia consonante corrisponde a una pi tar d'improvviso dallirruzione del monologo a due voci del Diavolo, tentato
da pratica musicale della liturgia russa. re e allo stesso tempo giustiziere, ma rimane ugualmente la sensazione del
La composizione corale di Schnittke di maggior rilievo senza dubbio lunit dazione e della sua lunga ombra nel tempo. Cos come nelle Passioni,
la cantata Seid nchtem und wachtet (,Storia del dottor Johann Faust, del tutto avviene allinterno di due sistemi temporali, uno cronologico-reale
1982), per soli, coro e orchestra. Questo lavoro viene a collocarsi sostan e uno astrale, eterno.
zialmente al confine tra le opere concertistiche di Schnittke e quelle dedica La cantata occupa un posto di primo piano nella produzione di Schnittke
te alla scena. La cantata, scritta come composizione a s, rappresenta di e il tema faustiano pu essere considerato fondamentale nella sua arte in
fatto una grande scena operistica, quella della morte di Faust, e come tale teramente dedicata alluomo dellEra Moderna, oppresso da dubbi, pas
destinata a fungere da base per il terzo atto dellopera Faust, che Schnitt sioni e pentimenti, costantemente in equilibrio tra il Bene e il Male. Tutto
ke sta componendo per il Teatro dellopera di Amburgo (la prima fissata nella musica di Schnittke permeato dalla percezione faustiana di un tempo
per gli inizi del 1995). Inserire lintera Storia del dottor Johann Faust, mago universale e onnicomprensivo, dal ricorso agli stili di culture ed epoche
e negromante glorificato nel mondo intero, in una cantata non possibi diverse alla messa in dubbio dello stesso criterio di forma musicale chiusa
le ha scritto Schnittke per questo ne ho utilizzato soltanto lultimo e razionale. Della percezione faustiana dellinfinito pregno anche il pro
capitolo, in cui si narra della confessione estrema di Faust e della sua mor cesso creativo del compositore, che pare intento a scrivere ununica gran
te. Parallelamente, tuttavia, nella struttura della cantata traspare altres de composizione, in cui le singole opere non sono altro che tappe di un
il canovaccio delle Passioni. Il testo della cantata costituito dal capitolo percorso di per s infinito. Il lavoro sul Faust riconosce lo stesso Schnitt
conclusivo del libro popolare di Faust apparso nel 1587. Le dieci parti ke un processo senza fine, che pressoch impossibile portare a com
che compongono la cantata e che si susseguono senza soluzione sono lega pimento. Talvolta mi sembra che mai riuscir ad afferrare pienamente il
te tra loro dalla narrazione di un evangelista volutamente impassibile. Faust.
La cantata afferma Schnittke una Passione negativa, poich in Per Schnittke, nel soggetto faustiano, importante lunione, tipica del
centrata sul cammino di sofferenza di un uomo che, se non anarchico, lEra Moderna, tra atteggiamenti verso il mondo di tipo personale e im
senza dubbio un cattivo cristiano. Nasce cos una certa affinit di ruoli personale, razionale e irrazionale, come pure la correlazione tra scienza
con le Passioni: ci sono il Narratore (tenore), Faust (basso), Mefistofele e cultura. Si tratta di momenti concettuali che senza dubbio emergono
(doppio e quindi con due voci, quella ipocritamente devota di un contro in tutta la sua musica, che chiude di fatto la grande epoca di classicismo,
tenore e una voce femminile perfidamente sensuale ed esultante) e il coro. romanticismo, modernismo e postmodernismo, oggi vista sempre pi chia
Qual tuttavia il motivo che ha spinto Schnittke a utilizzare il li ramente sotto il pi ampio legame del rapporto tra lindividuo e il mondo.
bro popolare e non il Faust di Goethe e perch troviamo esibito il tono In questo senso, il soggetto faustiano diventa per Schnittke un codice di
narrativo della Passione, rotto tra laltro in uno dei momenti culminan accesso a un proprio linguaggio universale, pluridimensionale e simbolico,
ti da un inaspettato quanto rozzo tango di Mefistofele, lugubremente in grado di correlarsi ai realia culturali e psicologici degli ultimi secoli.
kitch? La principale ricerca di Schnittke stata rivolta al conseguimento Sono le parole di Schnittke a spiegare nel modo migliore luniversalit
del massimo effetto di cronaca, di assoluto verismo degli avvenimen del tipo faustiano: In Faust afferma Schnittke importante ci
ti che travolgono il protagonista, fino ad arrivare al naturalismo grosso di cui i posteri hanno caricato la sua figura: lumanit aveva bisogno di
lano della scena in cui Faust muore. Leroe di Schnittke non il filo unimmagine ideale che racchiudesse in s linestinguibile sete di sapere
sofo di Goethe, dalle tinte romantiche, ma un autentico mago e negro e lha retrodatata a Faust. Questa figura ha saputo avvicinarsi pi di ogni
mante la cui sorte segnata dalle sue azioni quotidiane (il volume degli altra a ci verso cui procedeva la coscienza umana, ma non lha mai rag
appunti di magia dello stesso Faust rimase lungamente sugli scaffali dello giunto. Faust, pi in generale, lo specchio capace di riflettere i muta
studio di Schnittke a Mosca). menti avvenuti nellumanit nel corso degli ultimi secoli. Il tema faustiano,
Sih/iiiiki Ir n/u'ir

in senso lato, il tema di ogni com|>osizione di Schnittke, il tema della si interess agli esperimenti musicocruinatici di Aleksandr Skrjabin e di
discesa agli Inferi e del successivo ritorno, dellimpeto creativo e delline venne amico di Arnold Schnberg. Nel 1928 Kandinskij cur un allesti
sorabile distruzione, del libero moto lungo gli assi del tempo, dellambiva mento scenico di Quadri di un'esposizione di Musorgskij. Fin dalle prime
lenza del mondo e della coscienza... o|ere astratte, apparse nel 1910, Kandinskij rivel una sorprendente mu
sicalit di pensiero. Nel 1912, sullalmanacco Der blaue Reiter, egli pub
blic il testo della composizione scenica Il suono giallo, ideato come
Lavori per il teatro una sorta di libretto per uno spettacolo sintetico, in cui dovevano necessa
riamente fondersi tre diversi momenti: musica, movimento pittorico e mo
Negli ultimi anni, la musica per opera e balletto attrae sempre di pi vimento coreografico.
Schnittke. Sono stati allestiti infatti il balletto Peer Gynt e lopera lirica A differenza delle idee musicocromatiche di Skrjabin e degli esperimenti
Zizr s idiotom (La vita con un idiota) e sono in corso di composizione nuove euritmici di quel tempo, che univano i tre momenti secondo criteri di
opere, il Faust e unopera il cui soggetto tratto dalla vita di Carlo Ge parallelismo, Kandinskij ricerc soprattutto le correlazioni contrappunti
sualdo da Venosa. stiche interne al linguaggio di arti diverse, precorrendo cos le esperienze
La prima opera scenica di Schnittke che abbia conosciuto, per cosi di multimediali degli anni Sessanta-Ottanta. A suo tempo, la musica per II
re, le luci della ribalta il breve balletto Labirintiy scritto nel 1971 per un suono giallo venne composta da Thomas von I lartmann, collaboratore di
concorso di balletto tenutosi a Mosca. Il libretto di Vladimir Vasilev, uno Kandinskij. Questa versione venne rappresentata per la prima volta sol
dei maggiori ballerini del Teatro Bolsoj, era imperniato sulle diverse fasi tanto nel 1982 a New York sotto la direzione di Gunter Schuller.
che intercorrevano nei rapporti dei due protagonisti, un uomo e una don Il libretto de II suono giallo non una sceneggiatura, nellaccezione co
na; dalliniziale duetto di concordia, attraverso una progressiva estraneit mune del termine, ma piuttosto un canovaccio tessuto sulle diverse corri
e lautomatismo della quotidianit, fino alluscita conclusiva dal labirinto spondenze tra movimento, musica e colore, tra loro intrecciate a formare
della psicologia e al raggiungimento della comprensione reciproca a un pi un tuttuno. In verit, esistono dei personaggi, bench piuttosto astratti:
alto livello spirituale. La musica per il balletto, scritta per complesso ca cinque giganti gialli, delle creature indefinite, un bambino, il suono delle
meristico di archi, percussioni e tastiere, costituita da sezioni contra campane, un fiore giallo. Il significato dellintera composizione scenica
stanti, nelle quali il ruolo maggiore spetta al contrasto ritmico (non a caso legato alla teoria del colore elaborata dallartista nel suo trattato Dello
il compositore ha introdotto nella partitura del balletto un gran numero spirituale nell'arte e riguardante problemi di ordine non soltanto estetico
di percussioni). Non vi sono evidenti collisioni stilistiche e la principale ma anche filosofico. Ogni colore, secondo Kandinskij, rappresenta una certa
forza creatrice costituita dallenergia espressa dai mutamenti di una fat sostanza spirituale, corrispondente a sfere dellesistenza determinate ed
tura che appare nel complesso abbastanza tradizionale ed basata sullo eterne. Il bianco la nascita, il nero - la morte. Gli altri colori formano
sviluppo tematico e ritmico di leit-intonazioni. La partitura di Labirinti coppie di contrasti vitali allinterno di queste due polarit. Il contrasto
fu tacciata di modernismo e la seconda esecuzione si ebbe soltanto nel di maggiore importanza si ha tra il giallo (terrestre) e lazzurro (celeste).
1978, in una versione ampliata con strumenti supplementari affiancati agli Ogni colore possiede calore e movimento propri, insieme con una precisa
archi. disposizione allo sviluppo ulteriore. Nel giallo la mobilit massima, ri
Una delle pi singolari composizioni di Schnittke Zltyj zvuk (Il suo volta verso lesterno come energia di forze corporee, vitali ed esuberanti.
no giallo), scritta nel 1974 su libretto di Vasilij Kandinskij. La prima rappre Il balzo oltre i confini scrive Kandinskij a proposito del giallo e
sentazione de II suono giallo avvenne nella cittadina francese di Saint-Baume la dispersione di una forza nellambiente circostante sono simili alle pro
e pass quasi inosservata. Soltanto nel 1985, a Mosca, il Teatro moscovita priet di ogni forza fisica che, inconsciamente, si lancia sulloggetto e si
del dramma plastico e i Solisti del Teatro Bolsoj realizzarono una prima disperde inutilmente in tutte le direzioni. Nella composizione II suono
esecuzione di eccellente qualit. Questo allestimento, come sezione di un giallo Kandinskij d forma alla propria idea delloriginaria tragicit di qual
programma concertistico, fu in seguito presentato con notevole successo siasi processo dinamico, raffrontandolo simbolicamente a un serpente che
in numerosi altri paesi. si morde la coda.
Il grande pittore russo Vasilij Kandinskij (1866-1944) pubblic nel 1912 Nel proprio lavoro II suono giallo Schnittke si attiene scrupolosamente
il trattato O duchovnom v iskusstve (Dello spirituale nellarte), che inizial al libretto di Kandinskij. Vengono infatti conservate la suddivisione con
mente portava come sottotitolo Il linguaggio della musica. I problemi venzionale in sei quadri, la precisa corrispondenza tra lapparizione del
della corrispondenza tra suono, colore, forma e movimento interessarono fiore giallo e le note si e la, ripetute con sofferenza dagli strumenti, non
per tutta la vita lartista russo, padre della pittura astratta. Ricorderemo ch le caratteristiche generali della drammaturgia, in cui il giallo net
che in giovent Kandinskij sognava di diventare musicista. Pi tardi egli tamente separato dal resto.
Schnittke lr o/irrc

Rapporti assai pi profondi tra musica e libretto si scoprono nellap sodio suonando su un ritmo di marcia funebre. Schnittke stesso ha avuto
proccio stesso alla tavolozza sonora. Il suono giallo divenne un lavoro di modo di affermare che nella simbologia pluridimensionale, ambigua e un
straordinaria importanza nel cosiddetto periodo di passaggio dellarte |K> assurda di Tre scene egli scorge un bozzetto della sua futura opera liri
di Schnittke, con il suo progressivo allontanamento dalla tecnica seriale ca. Utilizzando mezzi minimi, il compositore crea uno spettacolo musica
e dalla fattura di tipo inquieto, lacerato e nervoso, tipiche della sua musi le di piccole dimensioni che offre quasi lillusione del rito religioso di una
ca degli anni Sessanta. Il suono giallo (in piena corrispondenza con il li commemorazione funebre (tale parallelismo, in realt, risulta oltremodo
bretto) unopera ancora relativamente inquieta, bench gi presenti il ermetico e il compositore insiste soprattutto sul significato astratto delle
passaggio a quella pienezza simbolica caratteristica di Schnittke. In que vento). Schnittke ricorre ancora una volta a simboli sonori di grande sem
sto senso, il ricorso al libretto di Kandinskij rimase nellalveo delle ricer plicit e pregnanza, come il corale, la marcia funebre, la polka, la canzone.
che del compositore, mosso dallinsoddisfazione per le formule pronte della La prima scena rappresentata da un singolare gioco tra visibile e invisi
musica seriale. Cos come il triangolo e il quadrato erano per Kandinskij bile. Simbolici rintocchi di orologio che procedono fatalmente a ritroso
creature spirituali con una propria sonorit interna, per Schnittke lin (da dodici a uno) chiamano alla vita il singolarissimo personaggio di una
tervallo e laccordo divengono i simboli di una particolare e universale realt cantante accompagnata da un organetto (che nellintento di Schnittke do
sonora, che si presenta nel contesto problematico che le proprio. La veva essere imitato da un comune macinino da caff). Ha inizio quindi
stratto carattere scenico del libretto e della musica stimol notevolmente la seconda scena, in cui giunge di lontano una confusa e rozza musica da
le ricerche di Schnittke verso nuovi percorsi espressivi e la partitura de ballo. Nella terza scena tutti i partecipanti abbandonano il palco in sim
Il suono giallo pu fungere da ottimo sussidiario per chi desideri in futuro bolica processione. Il carattere tragicomico delle Tre scene, con la combi
studiare le peculiarit simboliche del linguaggio del compositore. Con estre nazione di effetti musicali e scenici, crea un particolare contesto che, a
ma chiarezza, infatti, in essa avviene una frattura allinterno delle leggi sua volta, genera associazioni diverse e non trattiene lo spettatore nel pre
formali della serialit, a vantaggio di caratteristiche strutturali di tipo nuovo. ciso alveo di ununica linea percettiva e interpretativa.
Inoltre lespressivit di un dato suono o di un certo intervallo viene am Opera affatto diversa il balletto in un atto Eskizy (Schizzi), allestito
plificata pi volte dagli altri elementi della composizione, quali il movi nel gennaio 1985 al Teatro Bolsoj. Il fatto stesso dellallestimento presso
mento, il colore, lamalgama fonetico delie frasi semi-assurde scandite dal il maggior teatro russo di un balletto dai toni grotteschi, e su musiche di un
coro e delle parole pronunciate da uno dei solisti e prive di qualsiasi pre compositore non ufficiale e assai criticato, pareva allora, prima dellini
gnanza semantica. La musica non illustra lazione ma ne resta come imbe zio della perestrojka, un evento straordinario. Il balletto fu definito dai crea
vuta, acquistando cos una nuova dimensione ed emergendo accanto agli tori stessi una fantasia coreografica su temi tratti dalle opere di Gogol.
altri pi chiari modelli semantici di espressione, come il discorso o il mo Ne protagonista lo scrittore stesso, che si aggira tra i personaggi delle pro
vimento. In tal senso, Il suono giallo evidenzia in forma scenica la nascita prie creazioni, I racconti di Pietroburgo, L'ispettore generale. Le anime morte.
di quella energia extra-musicale che, in una nascosta dimensione simboli Il balletto si basava sulla musica composta da Schnittke per lo spetta
ca, presente nelle composizioni strumentali, corali e sinfoniche di Schnitt colo Revizskaja skazka (La favola dell'ispettore), allestito presso il Teatro
ke. Durante i trenta minuti de II suono giallo assistiamo al sorgere di una sulla Taganka. Il compositore vi aggiunse alcuni brani tratti dal proprio
nuova qualit e di un nuovo significato del suono. Dalle frasi spezzate e repertorio cinematografico e al direttore Gennadij Rozdestvenskij spett
dai rumori dellinizio, attraverso inquiete e drammatiche affermazioni, la lorchestrazione di gran parte delle musiche. La marcia che apre e chiude
composizione giunge ai vocalizzi del soprano solista (momento culminan lo spettacolo fu composta da Schnittke in collaborazione con Sofija Gu-
te) e alla comparsa dellorgano con i suoi possenti accordi corali. La scena bajdulina ed Edison Denisov.
conclusiva vede laffermazione estatica e trionfale di un corale, tipica del La musica di Schizzi contraddistinta da un particolare rilievo grotte
le opere successive, con la relativa dissolvenza nel silenzio e nellinfinito; sco che pu ricordare i balletti di Sostakovic e dove interagiscono nel mo
la scena avvolta da un fumo bianco e scompare tutto ci che colpirebbe do pi naturale il linguaggio delle colonne sonore di Schnittke e il les
il nostro occhio e il nostro orecchio. sico delle sue opere sinfoniche. I bruschi contrasti tra lo stile elevato e
Nel cammino percorso da Schnittke da II suono giallo e dalla Prima Sin quello ordinario-quotidiano e, talora, la loro combinazione polifonica e
fonia (che in parte pu essere definita una composizione scenica) alle surreale (come nel quadro Il ballo dei personaggi, in cui paiono rias
grandi forme sceniche, quali il balletto Peer Gynt e i lavori operistici, oc sumersi i soggetti e i simboli delle altre scene), conferiscono una tensione
cupano un posto particolare le Tri sceny (Tre scene) del 1980, per soprano e unasprezza particolare allo sviluppo del balletto. Uno degli ultimi epi
e un insolito insieme strumentale composto da sei esecutori che suonano sodi, I dubbi dellautore, si svolge sullo sfondo malinconico della can
il vibrafono con bacchette e archetti, un violino e un contrabbasso dietro zone ucraina Pijut pivni (Cantano i galli), che risuona con un andamen
le quinte e un esecutore di tamburo e piatti che compare nellultimo epi to quasi sfibrato. Insieme con il canto del gallo che precede lalba sva-
Schnittke h n/tcrr

nisce la grottesca fantasmagoria carnascialesca e restano soltanto le pro 11 balletto Peer Gynt stato una delle prime opere che Schnittke ha
fonde meditazioni dellautore. portato a termine dopo il periodo di malattia. Dalla sua musica scompare
Le immagini di Schizzi, dagli intenti quasi programmatici, pur nella lo quasi totalmente quellelemento teatrale che un amico del composito-
ro esteriore semplicit e nel loro carattere chiassoso, celano significati pro iv, il pittore Vladimir Jankilevskij, ha definito con grande arguzia un ele
fondi e un contesto oltremodo complesso. Le intonazioni derivate dai generi mento di attualit. Nella musica composta da Schnittke dopo la malattia
musicali pi popolari (valzer, polka, marcia) diventano, come i personaggi lo strato attuale si assottiglia sempre pi. La sua arte musicale richiede
gogoliani, maschere di un carnevale collettivo. La musica composta da profondit di ascolto e compartecipazione sempre maggiori e diventa sempre
Alfred Schnittke per Schizzi afferma il direttore Gennadij Rozdestvenskij pi esoterica. Nei lavori scritti dopo la malattia, Schnittke d inizio a quella
ben di pi di una semplice musica di accompagnamento. Essa rap fase creativa in cui, in epoche diverse, entrarono Bach, Beethoven, Schu-
presenta un limpido modello di teatro sinfonico e dinnanzi a noi pren bert, Brahms, Stravinskij, Schnberg. Si tratta cio di periodi, solitamen
de vita un vero spettacolo sinfonico. In questo senso, Schizzi rappresenta, te legati a un preciso mutamento nella percezione del mondo, in cui la
assai pi de II suono giallo, unennesima cristallizzazione dellelemento sim musica diviene misteriosa e non si sottomette pi alla logica consueta.
bolico ed extramusicale nel linguaggio del compositore. Schnittke, in que Essa, per, apre in questo modo nuove dimensioni future e, in particola
sto lavoro, muove dalla propria enorme esperienza in campo cinematografico re, una nuova percezione dello spazio sonoro. Se consideriamo le diffe
e teatrale (a tale proposito basti osservare lelenco dei suoi lavori per cine renze tra poesia epica e drammatica di goethiana memoria, la musica
ma e teatro riportato in appendice). Tuttavia, a differenza della musica composta da Schnittke negli anni Settanta e nella prima met degli anni
applicata di molti altri compositori, quella di Schnittke non rinuncia alla Ottanta andrebbe riferita al modello di poesia drammatica, capace di at
propria piena autonomia e pu esistere in assoluta indipendenza dalle im trarre lascoltatore anche contro la sua volont, di coinvolgerlo di minuto
magini visive a cui originariamente si lega. Di estrema importanza in que in minuto in ci che accade e di travolgerlo nei contrasti semantici e nel
sto caso la capacit di Schnittke di lavorare con grande seriet su stereotipi flusso di eventi gravi e talora inaspettati. Le opere degli ultimi anni, pur
e clich di qualsiasi tipo. Si deve parlare di Schizzi afferma Schnittke con un grado di intensit interiore ed esteriore se vogliamo ancora mag
senza dimenticarne la funzione originaria, quella di musica teatrale. giore di prima, presentano un orientamento affatto diverso.
Sono partito dallo stile particolare del teatro per cui questa musica veniva Ad una prima impressione, esse sono pi lapidarie, dimostrative, prive
composta. E nello stile del Teatro sulla Taganka e del suo regista Jurij Lju- di un secondo, di un quinto o di un decimo significato. Baster ricordare
bimov limpiego degli stereotipi della vita, e ovviamente degli stereotipi gli episodi ballabili nel primo atto del Peer Gynt o lingresso del Fato
musicali, con un successivo loro ri-orientamento che li trasforma in simboli. allinizio dellEpilogo (immediatamente prima dellingresso del coro). Tutto,
Conferisce un particolare significato a Schizzi anche il fatto che il bal parrebbe, viene detto direttamente, quasi in faccia; questo insolito
letto, in sostanza, si presenti come il primo schizzo, il primo avvicina per chi conosceva uno Schnittke ben diverso. Eppure, questa premedita
mento al tema del Male che successivamente sar alla base dellopera lirica zione ha un proprio significato, che potremmo avvicinare alla concezione
su Faust. Afferma Schnittke: goethiana della poesia epica: il senso e il significato di ci che avviene
o di ci che si ode vengono chiariti soltanto post factum.
In Schizzi vi un cosciente condensato di banalit che io ritengo di radicale A molti, e a me in particolare, la musica del primo e secondo atto del
importanza: perch? Perch ogni tipo di presenza diabolica e molti dei sog Peer Gynt parsa di incredibile semplicit. Non si capiva la ragione di
getti di Gogol sono legati al diavolo lintero campo del demoniaco con una tale semplicit di scrittura. Ho rivolto pi volte questa domanda a
nesso non allesoterismo bens alla banalit, alla bassezza, agli scarti, a ci che Schnittke, ricevendone sempre la medesima risposta: Non saprei dire.
sporco, lacero e senza pi uso alcuno. E questo lambiente di ogni presenza Posso dire perch scrivevo musica in un certo modo prima della malattia.
diabolica e ci, a mio parere, non pu che renderla ancor pi paurosa. Certo Ma non saprei dire nulla sul perch ora scrivo in questo modo. So sempli
al di l possiamo scorgere un elemento di mistero e di trascendenza, ma pro cemente per che cos deve essere. Ed effettivamente, nei lavori succes
prio la congiunzione tra banalit e trascendenza a costituire solitamente les sivi al 1985, Schnittke non effettua correzioni, a differenza delle prime
senza del diabolico. Se si intraprende una composizione musicale su di un opere costantemente sottoposte a considerevoli rimaneggiamenti nel cor
soggetto gogoliano, il diabolico diventa inevitabile: fu lo stesso Gogol a ricor
so delle prime prove con gli esecutori.
rervi. La collisione tra momenti di elevazione e bassezza nelle sue opere
in Gogol forse pi insistita che negli altri suoi contemporanei e ricca di in Del resto, il carattere non lineare, o pi esattamente metafisico, di quanto
flussi su tutta la letteratura del XIX secolo, non soltanto su Dostoevskij la avviene nel Peer Gynt appare chiaro fin dallinizio del balletto: nella strut
molteplicit di piani e di generi, la mancanza di purismo e luso del banale tura a scene intercalate vi unesagerazione programmata destinata a esau
come materiale letterario del tutto legittimo, tutto ci, senza alcun dubbio, ha rirsi e a cancellarsi da s medesima. Il carattere lapidario delle scene di
esercitato su di me uninfluenza enorme. danza e la loro ossessiva ripetizione presentano uno sviluppo che non por-
ScbniUkc // o/H'n

ta in nessun luogo, interrompendosi bruscamente o cedendo a sonorit il tentativo di esprimere le ombre della quarta dimensione. Questa vita
irreali o a commenti lirici atemporali. Non avviene alcuno sviluppo! non mi offre, n potrebbe offrirmi, altra possibilit. Eppure, in maniera
Avvengono invece costanti e repentini lanci in differenti sfere dello spa utopica, io sento questa quarta dimensione, una realt di tipo diverso da
zio e dellesistenza, esattamente come nel dramma di Ibsen; in sostanza, quello terreno, lennesima voluta di una spirale.
il protagonista mosso dallidea non dello sviluppo ma di rapidi scatti NellEpilogo mancano effettivamente temi nuovi e a confronto con le
in direzioni diverse. scene precedenti tutto pare semplicemente rivissuto a un nuovo, quarto
Peer Gynt uno strano personaggio spiega il compositore senza livello. Ora esistono soltanto loro due, Peer e Solvejg, che lo ha finalmen
chiavi di lettura, per certi aspetti pi strano ancora di Faust. Un perso te riconosciuto tra una folla di sosia. Gli eroi gettano le vesti, come per
naggio che vola nellaria, che imita il Faust di Goethe con un sogghigno, liberarsi da pastoie materiali, e la scena muove verso linfinito, perdendo
fa visita ai trold ed contemporaneamente in luoghi diversi del mondo, contorni concreti. NellEpilogo i temi gi noti non si susseguono ma si
un personaggio che scompare senza attendere i funerali della madre, che accavallano luno sullaltro, come un mare di nuvole. Basta questa sovrap
incontra il Diavolo su di una nave durante il ritorno a casa, un personag posizione di volti diversi a creare unatmosfera irreale, che non dipende
gio senza la forza di dominare la folla dei propri sosia e che perisce in dallintensit del suono ma dal carattere dei temi stessi. Sopra ogni cosa
quella delle proprie innumerevoli maschere, un personaggio del genere si libra e balugina il limpido re maggiore del coro, che resiste permanente-
senza dubbio un nostro contemporaneo! Per questo, anche se lazione dram mente, anche quando la massa orchestrale lo copre del tutto (il re maggio
matica del Peer Gynt in Ibsen avviene alla met del XIX secolo, in Schnittke re del coro emerge per la prima volta allorquando appare in secondo piano
si sposta nel XX. il triangolo con la casa che Peer ha costruito nel primo atto e in cui Sol
Io cambierei forse il titolo di una delle recensioni alla prima del Peer vejg lo ha atteso fino a questo momento). Il duetto di Peer e Solvejg inizia
Gynt Tra un mondo reale e uno immaginario21 in questo modo: Tra a sdoppiarsi, a moltiplicarsi, riflettendosi nei movimenti plastici delle al
un mondo iperreale e uno irreale. In fondo, non troviamo alcunch di tre coppie che riempiono la scena, mentre la musica tende sempre pi al
reale, o meglio, di realistico, n in Ibsen n in Schnittke. Esistono due laccordo di re maggiore che conclude il balletto, anzi, che lo conduce in
poli opposti, uniti forse dallasse reale di Solvejg. Ella tuttavia, come au uno spazio infinito, dissolvendosi nelle stratificazioni ascendenti degli ar
tentica realt, emerge in primo piano soltanto nellirrealt, nellEpilogo, monici. Ma che cosa viene affidato al coro? Soltanto una battuta di 8/8,
vale a dire al di fuori del mondo, come risulta scritto sul libretto. Il roz ripetuta canonicamente per otto volte e incantata su nastro magnetico.
zo iperrealismo della musica, cos come lo slang nel dramma di Ibsen, svolge Una soluzione di straordinaria semplicit! Ma, come sempre in Schnitt
unimportante funzione psicologica: le grezze stratificazioni sonore, bru ke, ci che appare semplicissimo offre profondit incommensurabili e im
scamente sostituite da momenti estranei agli eventi della trama, divengo pensabili energie: tutto ci che avviene sulla scena circonfuso dallaura
no quasi simboli della forza gravitazionale e ricordano la potenza della terra, luminosa della nuova dimensione aperta dal re maggiore corale.
lelemento deperibile, finito, perituro. Bench sul libretto sia indicato che LEpilogo di Peer Gynt esprime in maniera concentrata ci che oggi de
il primo atto (il primo cerchio del destino di Peer) ambientato in Norve finisce la scrittura musicale di Schnittke, e non si tratta di un semplice
gia, il secondo in paesi lontani, il terzo nuovamente in patria e lEpilogo accostamento o sovrapposizione tra strati stilisticamente e fonicamente di
(il quarto cerchio) al di fuori del mondo, comprendiamo fin da princi versi, come accadeva nelle prime composizioni. Cos, ad esempio nella Prima
pio levidente mancanza di concretezza del luogo e del tempo dellazione, Sinfonia, tale idea veniva espressa dai suoni della realt o, se vogliamo,
la sua profonda astrazione, la tensione verso lEpilogo inteso come risul dai suoni della storia, dove ogni strato pareva slegato dagli altri e sembra
tante di tutto il balletto. Tutta la musica del balletto afferma Schnitt va emergere dallesterno, come un materiale grezzo appartenente alla quo
ke soltanto un gradino, un accesso a questultimo cerchio. Nel tidianit o alla storia, come un documento, una cronaca o un fotogranuna.
dramma, invece, lultimo cerchio appena accennato: Peer Gynt si ad Nelle altre opere degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta vi era
dormenta al canto di Solvejg, ma allultimo crocicchio lo attende il per la lotta tra questo materiale grezzo, mobile e non strutturato, e i simboli
fido Fonditore di bottoni che convince Peer di aver vissuto una vita priva cristallizzati nella cultura.
di senso, di non essere stato s stesso e, pertanto, di dover essere sottopo Nellultima produzione di Schnittke, e soprattutto nel Peer Gynt, muta
sto a una nuova fusione. Nel balletto tutto procede verso lAdagio conclu leggermente il carattere della polifonia stilistica. Il rivestimento, il volto
sivo, di ben 40 minuti, di Solvejg e Peer. Il libretto riporta una brevissima esteriore delle stratificazioni sonore cambia, reso pi astratto, meno de
indicazione: Al di fuori del mondo. Solvejg riconosce Peer. Peer ricono clamato o, secondo la definizione di Vladimir Jankilevskij, meno attua
sce Solvejg. Schnittke cos ci parla di questo punto: Non sono in grado le. Nella loro maggiore astrattezza gli strati sonori si avvicinano e
di esprimere a parole lidea della quarta dimensione, che balugina soltan acquistano la funzione di temi musicali abbastanza omogenei, in cui man
to, ora scomparendo, ora di nuovo apparendo. LEpilogo del Peer Gynt cano sferzanti collisioni esterne a favore di una maggiore energia dinami-
/ / ( 1/irrr
Schnittke

ca interna che, talvolta, raggiunge livelli massimi (come nei due ultimi mo per soltanto parallelo al balletto. Ho cercato di sentire e realizzare pro
vimenti della Quinta Sinfonia). Il carattere riflessivo extramusicale e me prio questo elemento posto al di fuori della coreografia.
tamusicale delle opere dei primi anni Ottanta cede nuovamente allazione Linfermit del compositore interruppe il lavoro iniziato. Successivamente,
vera e propria realizzata nei puri suoni. tuttavia, Schnittke port rapidamente a termine la partitura e nella pri
I temi, tuttavia, conservano quei precisi tratti semantici che avevano mavera del 1987 la musica fu incisa dallOrchestra dellOpera di Ambur
una particolare rilevanza anche nella prima musica di Schnittke. Si tratta go sotto la direzione di Gennadij Rozdestvenskij. Soltanto in un secondo
ad esempio del caratteristico gruppetto romantico con il conseguente momento John Neumayer si accinse a realizzare lallestimento coreografi-
slancio (il tema di Solvejg), il corale, il tema di semitoni perfido e stri co. La prima si svolse il 22 gennaio 1989.
sciante a noi gi noto dal Trio per archi (la viola chiude il primo movimen Siamo persone completamente diverse dice Schnittke parlando del
to del Trio proprio con questo motivo). Tutte queste figurazioni tematiche, lavoro svolto in comune con Neumayer eppure, com successo in mol
tuttavia, presentate nelle opere precedenti nella loro nudit, acquistano ti casi di collaborazione con registi cinematografici diversi da me, il con
ora sonorit pi estraniate. I pochi elementi che compongono tali temi tatto non si basato su affinit esteriori, come un dato modo di parlare
non illuminano pi la nostra coscienza, non sfavillano improvvisamente o di comportarsi. Si trattato di altro, a un livello non verbale. ^
come un raggio di luce, bens vivono con noi sempre, mantenendo una Assai spesso, infatti, il momento coreografico e quello musicale diven
recondita presenza nel nostro subcosciente ed emergendo alternativamen gono nel Peer Gynt un tuttuno, senza per altro copiare in tal senso il cli
te in superficie. Direi che tutta quella cospicua parte di simboli sonori ch offerto dalla tradizionale unit del balletto. Il momento unificante
di Schnittke, sommersa ed extramusicale, lascia ora il posto a una simbo reso innanzitutto dal fatto che la musica pare diventare una parte dellele
logia puramente musicale. Avvertiamo il peso della presenza recondita di mento plastico mentre la polifonia scenica (i gruppi polifonici sono uno
questi temi (bench spesso non sia udibile); essa pare un rombo, il rumore dei cardini principali nelle coreografie di Neumayer) diviene parte della
del tempo e dello spazio, lattrito tra i diversi strati dellesistenza. La mu polifonia stratificata della partitura musicale.
sica fluisce come un simultaneo movimento temporale di pi strati, ognu Tra lelemento visivo e la musica afferma Schnittke non vi sono
no dei quali emerge a turno in primo piano. confini. Lelemento musicale e quello plastico paiono alternarsi sul pro
Allo stesso modo entrano in attrito, sostituendosi vicendevolmente lu scenio, come strati diversi di un unico significato. A volte la musica tace
no allaltro, i sette diversi aspetti del personaggio principale del ballet del tutto, come nella prima scena muta in cui appaiono i sette aspetti
to. Afferma Schnittke: di Peer. E soltanto in un punto, come in uno spettacolo tradizionale, vi
soltanto musica a sipario chiuso: allinizio del secondo atto.
Peer Gynt un personaggio che alla resa dei conti non ha vinto nulla, non Di che tipo di musica stiamo parlando? In essa riconosciamo subito
ha raggiunto nulla e ha finito con lo stesso zero con cui aveva iniziato. Per tut tratti di Grieg. Capivo benissimo dice Schnittke che vi sarebbe
ta la vita ha commesso errori e ha avuto torto. In questo senso mi ha ricordato stato comunque un raffronto con Grieg, per questo ho inserito tale musi
il libro su Giuseppe Flavio di Feuchtwanger. Giuseppe Flavio fu sempre un ca. Essa inizia come un tipico Grieg, ma presto si rende evidente limpos
uomo a met e non occup mai una posizione decisiva e definitiva. I suoi op sibilit di Grieg, limpossibilit di un suo ritorno. Lepisodio allinizio
positori lo condannarono essenzialmente per questo motivo. Eppure risult che del secondo atto, tuttavia, ben di pi di una semplice constatazione
questinconcludente uomo a met, proprio per il fatto di essere dimezzato, rac dellimpossibilit di Grieg in una lettura moderna del Peer Gynt. Il pre
chiudesse in s pi vita di molti altri uomini pi concludenti e tutti dun ludio del secondo atto un esempio di puro lirismo assai raro in Schnitt
pezzo. E un fenomeno paradossale e inspiegabile ma la cui realt non lascia
ke e a cui lo stesso compositore solito dare interpretazioni assai diverse.
dubbi. E questa ancora unanalogia tra Peer Gynt e Faust.
In realt, Schnittke assai pi lirico di quanto egli stesso non creda (ri
Alla base del balletto vi lidea dello sdoppiamento e della frammenta cordiamo soltanto opere come i Tre madrigali o il Trio per archi). U prelu
riet di Peer Gynt, simbolo dellinteriore eterogeneit della creatura uma dio di stampo grieghiano pi tardi Schnittke comporr su questa musica
na che soggiace al peccato, e lidea del percorso in cui tale frammentariet il brano orchestrale Hommage a Grieg rimane nel ricordo come unin
si articola nella vita stessa. consolabile nostalgia, in rima sotto molti aspetti con lEpilogo, in cui
Limpulso a comporre la musica per il balletto era nato gi nel 1984. Peer lascia per sempre un mondo puro che si allontana definitivamente
Il coreografo John Neumayer, durante una permanenza a Mosca di tre e che divenuto realmente impossibile.
giorni di ritorno dal Giappone, espose dettagliatamente la propria idea Il terzo atto e lEpilogo costituiscono lautentica vetta creativa del bal
del libretto. Dopo aver ascoltato Neumayer e aver letto il libro ri letto. Un malinconico assolo del corno inglese accompagna Peer che fa
corda Schnittke non riuscivo a pensare soltanto al balletto. Fin dal vela verso casa. La mancanza di ogni concreta scenografia, il costume di
linizio, per me divenne importante un elemento del soggetto che era Peer assolutamente tipizzato, mantello grigio e cappello, i movimenti len-
Schnittke \a opere

ti, tutto contribuisce a creare una sensazione di irrealt e di atemporalit. a suo modo. Nel complesso, lopera appartiene assai pi alla satira dichia
Ci che domina la percezione di continuit, di costante fluire in assenza rata che non allassurdo-simbolico che emerge dal racconto di Erofeev. Il
di quasivoglia barriera, in un intreccio polifonico di stratificazioni che rea carattere del racconto, aggressivo e scioccante, come tutto lo stile di Ero
lizza pienamente lunione di musica e movimento. difficile stabilire feev, un chiaro tentativo di superare, o meglio di far esplodere, il corpo
afferma Neumayer che cosa sia esattamente lEpilogo, se un rias stantio, mummificato, della vita e del lessico comunista. Qui racchiuso
sunto o un embrione. Da esso veniamo condotti in quella sfera che Ibsen il significato del linguaggio gergale di cui il racconto saturo allinverosi
forse sfiora appena, senza calarsi nelle sue profondit. il centro spiri mile; si tratta di una deflagrante irruzione nella libert di vita e di pensie
tuale e metafisico dellintera opera [dal programma di sala di Peer Gynt]. ro che, nella sua sostanza, assai vicina a Puskin. In fondo la Russia ha
Peer Gynt non rappresenta tanto il percorso del protagonista del ballet ancora oggi un estremo bisogno di libero pensiero, non essendosi del tut
to quanto, in senso pi lato, il percorso di errori, dubbi, fughe e ritorni to affrancata dai gravami ideologici e verbali dei consueti modelli comunisti.
delluomo di tipo faustiano. Per lo stesso Schnittke il balletto ha rappre Non stupisce pertanto che Viktor Erofeev famoso critico letterario
sentato sotto molti aspetti unopera di svolta, linizio di un nuovo periodo e sottile osservatore e saggista (basti ricordare che la sua tesi di dottorato
nella vita e nel lavoro. Una tensione nuova e un diverso contorno sonoro era dedicata al marchese De Sade) scriva le proprie opere di prosa esclu
nelle sue opere costringono lascoltatore, a partire da Peer Gynt, a pene sivamente in chiave osceno-gergale, cercando di provocare nel lettore vuoi
trare la sua musica pi profondamente, a seguire con maggior attenzione la piena ammissione della sua stessa natura bestiale, vuoi la ricerca di una
lo sviluppo di un pensiero che, a volte, si libra ben pi in alto del reale via duscita dal vicolo cieco in cui lo scrittore lo ha cacciato. In tutta veri
rivestimento sonoro ed amplia di molto il campo di ci che si ode e si t, devo confessare che a tuttoggi ho limpressione che Erofeev, seppure
comprende. tradotto in 25 lingue, manchi ancora di un proprio lettore adeguato, poi
Nellaprile del 1992 si svolta ad Amsterdam la prima rappresentazio ch molti non sono in grado di comprendere il sotto-testo delle sue opere
ne di Zizns idiotom (La vita con un idiota), la prima opera lirica di Schnittke, scandalose.
su libretto di Viktor Erofeev. Ricordo linteresse appassionato di Schnittke durante la lettura del li
I rapporti di Schnittke con Amsterdam non iniziano con la prima di bretto de La vita con un idiota, allorch stava appena iniziando la stesura
La vita con un idiota, come si ricorder, la Quinta Sinfonia era stata com dellopera. A molti, me compreso, tale passione riusciva inspiegabile. In
missionata al compositore proprio dal Concertgebouw di Amsterdam. Anche quei frangenti il compositore era solito dire che occorre scrivere ci che
in una citt eclettica come Amsterdam, in cui eventi diversi e contrastanti appare assolutamente impossibile e improbabile, e soltanto quello. Effet
sono allordine del giorno fino a formare talora uno stravagante mosai tivamente allora, alcuni anni orsono, lidea di scrivere unopera tratta da
co simile ai quadri panoramici di Brueghel anche in una citt av un racconto semi-pornografico su Lenin pareva pazzesca e alla mia do
vezza a tutto, la prima della nuova opera venne accolta come un evento manda su quali fossero le ragioni di un tale interesse verso quel libretto,
straordinario. Assolutamente fuori dal comune dovette sembrare agli eu Schnittke rispose: Semplicemente lo sento come unopera lirica: il li
ropei la combinazione tra lo sferzante e metaforico linguaggio di Viktor bretto ideale per unopera.
Erofeev e la musica di Schnittke, di cui i musicisti pi attenti riconobbe La partitura sembra effettivamente scritta con estrema rapidit, senza
ro subito la diretta discendenza dalle tradizioni operistiche di Alban Berg dubbi particolari. Di straordinario dinamismo il primo atto (lopera
e da II naso di Sostakovic. in soli due atti), che si sviluppa con un ritmo sostenuto, mentre il secon
A La vita con un idiota fu tributato un sensazionale successo, la prima do, scritto in un secondo tempo, si offre a un ascolto diverso e riflette
si chiuse con una lunga ovazione e ricevette critiche entusiaste non sol ampiamente la dolorosa angoscia e il disgusto della vita con un idiota. Cu
tanto in Olanda. Fu riconosciuta allistante la risonanza internazionale del riosamente, il libretto scritto in modo che i personaggi principali Io,
lavvenimento e accanto alla stampa olandese si ebbero le appassionate la Moglie, Vova, Marcel Proust, il Guardiano non comunicano quasi
recensioni del New York Times e dellHerald Tribune, mentre la ri mai tra loro e nel testo, pressoch privo di dialoghi, la parte principale
vista Time non esitava a definire La vita con un idiota un requiem del affidata a racconti-monologhi, simili ai monologhi interiori proustiani.
lUnione Sovietica, rilevando lo humor nero del racconto di Erofeev e Questa particolarit viene mantenuta dal compositore anche nella musi
della musica di Schnittke. ca, ricca, come molte altre composizioni di Schnittke, di contrasti tra ma
A mio giudizio, si tratt realmente di uno spettacolo brillante, bench teriali eterogenei: le parole volutamente insignificanti e banali del prota
realizzato in una lega affatto particolare che presupponeva la completa fu gonista (Io) o del Guardiano del ricovero di idioti, tra cui leroe sceglie
sione tra individualit forti e oltremodo diverse: Mstislav Rostropovic co Vova, o le toccate spavalde e irruenti delle scene di sesso, le citazioni
me direttore dorchestra, Boris Pokrovskij come regista e IIja Kabakov allusive costruite su canzoni rivoluzionarie come Vichri vrazdebnye (Turbi
come scenografo. Ognuna di queste personalit vide e sent lo spettacolo ni ostili) o PIntemazionale. Risuona inoltre con perseveranza il ritornello
Sdmiltkc / / * o/tnr

idiota del coro Primavera giunta. I gracchi son tornati e in volo la pri riguarda la durata complessiva di quanto scritto finora: secondo i calcoli
mavera hanno portato, che nello spirito ricorda marcatamente i ritornelli elaborati dal computer, lopera in questa veste dovrebbe durare sei ore,
patologicamente in modo maggiore delle baldanzose canzoncine dei pio e dovr invece durare esattamente la met....
nieri. Senza dubbio, la musica non manca di un evidente intento satirico,
bench presenti soprattutto il carattere di una sconsolata, cruda e oppri
mente fantasmagoria, di un brutto sogno, in cui i personaggi sembrano In luogo di postfazione
non vedersi e non capirsi n comprendono quanto sta accadendo. E straor
dinario il finale dellopera. Io, trasformatosi in un idiota, canta la canzo Alfred Schnittke alle soglie del sessantesimo anno di et. La sua mu
ne Vo pole berza stojala (Nel campo stava una betulla), mentre Vova, che sica straordinamriamente popolare e amata, in Russia come in molti al
dovrebbe essere s morto ma eternamente in vita, alla fine di ogni frase tri paesi. Schnittke uno dei compositori dei nostri giorni pi eseguiti
della canzone emerge per un secondo da sotto terra e grida il suo Eh!, e incisi. Nei suo progetti artistici esiste unintera serie di lavori sinfonici,
tutto ci che le sue labbra pronunciano nel corso dellintero spettacolo. cameristici e teatrali. Nel settembre 1993 dovrebbe tenersi a Mosca la prima
Lorchestra, formata da un insieme cameristico di piccole dimensioni, esecuzione mondiale della sua ultima sinfonia, la Sesta, sotto la direzione
estremamente mobile. Nel primo atto i musicisti si trasferiscono dalla di Mstislav Rostropovic.
fossa in sala, mentre alla fine del secondo il momento strumentale passa Allo stesso tempo, il contesto percettivo della musica di Schnittke sta
decisamente in secondo piano per scomparire quasi del tutto, lasciando decisamente mutando. Dopo il crollo dellUnione Sovietica il composito
lazione nuda, indifesa e disperata. Nel complesso, tuttavia, creando uno re non rappresenta pi la resistenza, 1opposizione e per gli esecutori
pera lirica di intento satirico, Schnittke ha saputo altres comporre uno caduto il divieto di eseguire le sue opere. Svanisce laureola del martire.
pera tetra e tragica, elevando considerevolmente molte immagini ben al La musica di Schnittke, bench indissolubilmente legata a unepoca di rot
di sopra della satira politica o quotidiana. In questo senso, Erofeev ha avuto tura e a decenni di terrore e stagnazione, viene a essere oggi percepita co
fortuna: in Schnittke ha trovato uno dei pochi lettori in grado di capirlo. me musica pura, libera da qualsivoglia contesto sociale. Essa rappresenta
La vita con un idiota piena di sorprese. Con questa dichiarazione la fase conclusiva di una delle maggiori linee di sviluppo culturale e musi
del coro ha inizio lopera che, sul piano della parodia, riprende le intona cale nella storia del XX secolo, linea legata in primo luogo ai nomi di Mahler
zioni e le idee del pomposo prologo di Vojna i mir (Guerra e pace) di Ser e Sostakovic. Alla musica di Schnittke accade ci che accadde alle sinfo
gej Prokofev. Effettivamente, tutti gli avvenimenti successivi sono una nie di Sostakovic, in essa infatti emergono tratti eterni, imperituri, gli stessi
catena di sorprese, comiche, disgustose, spaventose, scioccanti. Ognuno che troviamo nella migliore musica del passato. Con gli anni, la distanza
libero di intendere come crede il senso di questa strana narrazione: per lo temporale aumenta sempre pi e listantaneit della percezione lascia il
spettatore europeo, forse, pi interessante risulter il sottofondo di fermenti passo a un diverso approccio, allorch il dolore delle ferite causate dagli
leninisti, per il russo la crudele tragedia dellassurdit che si dipana din sconvolgimenti in atto e ancora aperte viene a trasfondersi nei simboli della
nanzi ai suoi occhi in tutto il suo osceno splendore. Ritengo, tuttavia, che cultura e nella memoria collettiva di generazioni e generazioni. Dovr pas
ognuno dei creatori di questo spettacolo vi abbia inserito a modo suo un sare del tempo prima che la musica di Schnittke venga definitivamente
elemento importante: lidea dello smascheramento del Male, eterno per sua intesa come un fenomeno della storia culturale. Gi oggi, tuttavia, chia
natura ma mortalmente aggressivo in quella che tuttoggi la patria della ro che nella sua musica incarnato il XX secolo, lessenza della nostra epoca.
canzoncina Nel campo stava una betulla, le cui note non riuscirono a trasfor
marsi in un simbolo pienamente positivo neppure nella musica di Cajkovskij.
Lopera pu essere intesa sostanzialmente come una paradossale dan
za macabra sulla natura del Male e sulla sua indistruttibilit. Si com Note
prendono cos le ragioni che hanno spinto Schnittke alla sua composizione:
lopera rappresenta un ennesimo schizzo, un ennesimo gradino verso il Faust. 1A tale problema dedicato larticolo di Svetlana Savcnko Muzyka Snitke kak jazyk sovremen-
(La musica di Schnittke come linguaggio del mondo contemporaneo), manoscritto.
nosti
Cos si esprime Schnittke a questo proposito: Esistono temi a cui si de 2 v. Richard Taruskin, A posl-everylbingist Booms, New York Times, 12 luglio 1992, p. 20.
dica lintera vita, senza mai riuscire a portarli a compimento. Faust 3 A questo proposito v. W. Brooks, Ives today in An Ives Celebration, II. Wiley Ilitchcock e V.
il mio tema principale, e comincio ad averne paura. Perlis (a cura di). Urbana 1977, p. 212.
Alle mie domande sullopera lirica Faust, Schnittke risponde: La pri 4 R. Taruskin, op. cit.

ma stesura terminata, ma esistono vari problemi, soprattutto quello del 5 J. McDonald, Concerto grosso n. 4 / Sympborry n. 5. Record Review, Classic CD, gennaio 1991.

limpiego della musica elettronica nel secondo atto, e in questo mi valgo 6 Riguardo al fenomeno della mancanza di libert come catalizzatore dello sviluppo storico rus

della collaborazione di Andrej [il figlio di Schnittke]. Un altro problema so v. A. Ivaskin, Paradox of Russian Non-Liberty, Musical Quarterly, 4, 1992, pp. 541-56.
Se bui U he

7 Ove non specificato, tutte le citazioni provengono ila conversazioni con Alfred Schnittkc e usci
ranno in volume presso la casa editrice russa Kul*tura nel 1993.
8 Nad cem vy rabotaete (A che cosa sta lavorando), intervista con Alfred Schnittke, Sovetskaja
muzyka, 2, 1967, p. 157.
9 S tribuny teoreticeskoj konferencii (Dalla tribuna di una conferenza teoretica), Sovetskaja mu-
zyka, 5, 1966, p. 26.
10 v. nota 8, p. 151.

11 Da unintervista con Valentina Cholopova del 19 luglio 1983, v. V. Cholopova, E. Cigareva,


Alfred Snitke, Mosca, Sovetskij kompozitor 1990, p. 33.
12 v. L. Lesle, Komponieren in Schichten. Begegnung mit Alfred Schnittke, Neue Zeitschrift fur
Musik, luglio-agosto 1987, p. 30.
15 Alfred Schnittke, Na put k voplosceniju novoj idei (Verso la realizzazione di una nuova idea),
in: Problemi tradicii i novatorstva v sovremennoj muzyke (Problemi di tradizione e innovazione nella
musica contemporanea), Mosca, Sovetskij kompozitor 1982, p. 105-7.
14 A. Schnittke, Novoe v metodike locinenija. Statisticeskij metod (Una novit nella metodologia
compositiva. II metodo statistico), manoscritto.
15 II lettore trover unanalisi sufficientemente dettagliata di Pianissimo nel libro di V. Cholopo
va e E. Cigareva, Alfred Snitke, Mosca, 1990, p. 307 e 317-9.
16 A. Schnittke, Staticeskaja forma. Novaja koncepcija vremeni (La forma statica. Una nuova con
cezione del tempo), manoscritto.
b A. Schnittke, intervento a una serata dautore presso la Casa del Compositore il 29 marzo 1979.
18 I. Barsova, Osuzdaem Simfoniju A. Snitke (Giudichiamo la Sinfonia di Schnittke), Sovetska
ja muzyka, 10, 1974, p. 15.
19 v. A. Schnittke, Polistilisticeskie tendencii sovremennoj muzyki (Tendenze eclettiche nella mu
sica contemporanea), Muzyka v SSSR, aprile-giugno 1988, p. 24.
20 A. Schnittke, Trelja casi Simfonii L. Berio (Il terzo movimento della Sinfonia di Luciano Be-
rio), manoscritto.
21 E - Ernst, U - Unterhaltung, musica seria e musica di intrattenimento.

22 Nota dellautore allincisione su disco del Primo Concerto Grosso per la Casa discografica Ario-
Ia/Eurodisc.
25 E. Auerbach, Mimesis, Mosca, Progress 1976, p. 35.
24 Si veda: Alex Ross, The Connoissseur of Chaos, The New Republic, 28 settembre 1992, p. 32.
25 Richard Taruskin, A Post-Everythingist Booms, The New York Times, 12 luglio 1992, p. 20.
26 N. Uspenskij, Obrazcy drevnerusskoko peveskogo iskusstva (Modelli di arte canora antico-russa),

Leningrado, Muzyka 19712.


2' v. Hartmut Regitz, Zwischen rcalen und imaginaren Welt, Buehnenkunst, Stuttgart, 2, aprile
1989.
Schnittke

Nota bibliografica

Lelenco redatto secondo un criterio cronologico. Lasterisco indica


i materiali che sono stati citati, anche solo parzialmente, nel saggio di Alek-
sandr Ivaskin. Lelenco non comprende le note dellautore, scritte o det
tate da Alfred Schnittke in occasione di prime esecuzioni o di incisioni
delle sue opere, apparse su programmi di sala, presentazioni di festival o
in commento a CD.

A. Scritti di Alfred Schnittke

In lingua russa
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Razvivat' ttauku o garmonii (Sviluppare la scienza dellarmonia), Sovestkaja mu
zyka, 10, 1961, pp. 44-5.
Navstrecu slusatelju. (O tvorcestve R. Ledeneva) (Incontro allo spettatore [Sullarte
di R. Ledenev]), Sovetskaja muzyka, 1, 1962, pp. 16-20.
Nekotorye certy orkestrovogo golosovedenija v muzyke pervoj poloviny nasego veka.
Soobscenie (Alcune caratteristiche nella conduzione orchestrale delle voci nella
musica della prima met del nostro secolo - Comunicazione), stenogramma della
riunione del 12 maggio 1965 del gruppo di lavoro teorico presso la sezione mo
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Osobennosti orkestrovogo golosovedenija rannich proizvedenij Struvinskogo (Pecu
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inizio anni 70, 6 pp., con esempi musicali. 196-8.
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Gubajdulina - Prefazione alledizione di due cicli vocali), manoscritto, anni 70,
2 pp. * * Polistilisticeskie tendencii sovremennoj muzyki (Tendenze eclettiche della musica
contemporanea), relazione al Congresso internazionale di musica di Mosca, 8 ot
* O Concerto grosso n. 1 (Sul Primo Concerto grosso), manoscritto, fine anni 70, 2 pp. tobre 1971; versione ampliata in Muzyka SSSR, aprile-giugno 1988, pp. 22-4;
Scimi t/br Notti bibliografica

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J. Kchel, Wir haben ein gewandeltes Bewusstesein von der Zeit. Gesdprch mit
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Il seguente elenco di incisioni disposto in ordine alfabetico di casa discogru-
T. Porwoll, Verschiedene Einfliisse und Richtungen. Alfred Schnittke im Gesprch, fica (e numerico di sigla) ed dunque integrato, per le necessit di consultazione,
Musik Texte, H. 30, Colonia, luglio-agosto 1989, pp. 25-8. dal precedente Catalogo delle opere. Salvo diversa indicazione (CD = compact disc)
Alfred Schnittke im Gesprch mir Annelore Gerlach, in Musik fr die Oper? Mit le incisioni si intendono su vinile, diametro 30 cm, 33 giri e 1/3 al minuto; per
Komponisten im Gesprch, Berlino, 1990, pp. 243-55. ognuna di esse vengono segnalati il titolo delle composizioni di Alfred Schnittke
H. Luck, Zwischen zwei Kulturen, Fono-Forum, settembre 1991, pp. 28-31. e gli interpreti.
una notte di mezza estate - Non da Shakespea
In lingua inglese 1. Berlin Classics 0110029
Sonata per violoncello e pianoforte re); Passacaglia; Rituale

Ja. Vogler, vcl.; B. Canino, pf. I. Blom, mS; M. Bellini, cT; L. Devos, T; U.
J. Wiser, A brief encounter over th language barrier, Fanfare, settembre-ottobre Cold, B; Coro e Orchestra sinfonica di Mal-
1991, pp. 122-8. 2. BIS CD-167 *
Terzo Quartetto per archi
m; J. de Preist, L. Segerstam, dir.
Tale-Quartett 8. BIS CD-447
Concerto per viola e orchestra; In memoriam
3. BIS CD-336
Sonata per violoncello e pianoforte N. Imai, via; Orchestra sinfonica di Malm;
T. Thedeen, vcl.; R. Pntinen, pf. L. Markiz, dir.
4. BIS CD-364 9. BIS CD-467
Prima Sonata per violino e pianoforte Primo Quartetto per archi; Secondo Quartet

C. Bergqvist, vi.; R. Pntinen, pf. to per archi

5. BIS CD-377 Tale-Quartett


Concerto per oboe, arpa e archi; Concerto per 10. BIS CD-477
pianoforte e archi; Primo Concerto grosso Terza Sinfonia
H. Jahren, ob.; K.A. Lier, a.; C. Bergqvist, Orchestra Filarmonica di Stoccolma; E. Klas,
vi.; P. Swedrup, vi.; P. Pntinen, clav. e pf.; dir.
Nuova Orchestra da camera di Stoccolma; 11. BIS CD-487
Primo Concerto per violino e orchestra; Secon
L. Markiz, dir.
do Concerto per violino e orchestra da camera
6. BIS CD-427
Pianissimo; Quarto Concerto grosso / Quinta M. Lubockij, vi.; Orchestra sinfonica di Mal
Sinfonia m; E. Klas, dir.
Orchestra sinfonica di Gothenburg; Neeme 12. BIS CD-497
Quarta Sinfonia; Requiem
Jrvi, dir.
Solisti: S. Parkman, T; M. Bellini, cT; K.-H.
7. BIS CD-437
Istorija doktora Ioganna Fausta (Storia del Salomonsson, S; L. Lindholm, S; I.-H. Sj-
dottor Johann Faust) (Seid nchtem und wach- berg, S; A.-F. Eker, A; N. Hgman, T; Coro
tet...)\ (K)ein Sommemachtstraum (Ne son v accademico da camera di Uppsala; Stockholm-
letnjuju noi - Ne po Sekspiru) (Non sogno di Sinfonietta; O. Kamu, S. Parkman, die

* La casa discografica svedese BIS sta gradualmente portando a termine il proprio progetto di
nuhMimre. su CD looera omnia di Alfred Schnittke.
Autore di successo (come testimonia ampiamente la sua vasta
discografa), Alfred Schnittke rappresenta un caso un po a parte nel
panorama della musica contemporanea. Le radici profonde di questo
successo sono qui analizzate sia nella ricostruzione che lautore fa
della propria vicenda umana nelle conversazioni con Enzo Restagno
ed Elizabeth Wilson, sia nella monografa di Aleksandr Ivaskin che,
valido interprete oltre che attento studioso della musica di Schnittke,
ci conduce lungo il percorso creativo del musicista attraverso
unaccurata analisi dei suoi lavori.
Un ampio saggio introduttivo di Enzo Restagno ci d poi un quadro
dellambiente musicale russo/sovietico dalla morte di Stalin a oggi,
anticipando i tratti essenziali di unanalisi cui andr sicuramente
lattenzione di molti studiosi nei prossimi anni.

Enzo Restagno insegna Storia della Musica al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Gi critico musicale di Stampa Sera e direttore artistico dellOrchestra Sinfonica della Rai di
Torino, collaboratore di Le Monde de la Musique. Allinteresse prevalente per la musica
contemporanea ha unito una particolare attenzione ai mezzi audiovisivi, realizzando per la Rai
una Storia della Musica in quaranta puntate. Dal 1986 membro, con Roman VIad, del comitato
artistico del Festival Settembre Musica di Torino.

IS B N 8 8 -7 0 6 3 -1 7 7 -X

9 " 788870 "631777 1 1

Prezzo di vendita al pubblico


In copertina: L. 35.000
Vladimir Jankilcvskij, Torso (particolare), 1965 ___________ (IVA inclusa)

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