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n.
144 settembre - ottobre - novembre / 2017
Saline
Conti Vecchi
Il nuovo bene gestito dal FAI a Cagliari, in un paesaggio ricco di storia
che l’uomo (per una volta) ha cambiato in meglio
campagna di raccolta fondi la storia di un simbolo che cambia una risorsa sempre più in pericolo
e giornata fai d’autunno mantenendo la sua forza che ha bisogno di aiuto
Ozio operoso e rebranding
Esiste nel FAI un segreto genetico, simile a quei mutamenti
nel DNA che hanno consentito la rivoluzione cognitiva nell’Homo Sa-
piens. Quello del FAI sta nell’arrivo nel 1968 dell’idea del National Trust,
trasmessa da Elena Croce, e che in Milano e nei nostri fondatori ha tro-
vato l’humus adatto al suo attecchire e nel 1975 del suo crescere e fiorire
(il FAI ha commissionato un libro riguardo ai suoi primordi).
La mia idea è stata semplice: riprendere nel 2013 i contatti con
il Trust. Di qui un profondo ripensamento, ché il Trust non è più quel-
lo delle origini, perché ha favorito un rapporto molto più amichevole
delle persone con i beni, tramite una ricognizione dei loro più diversi
bisogni e un’attenzione ai vicini centri abitati, nel quadro di una or-
Andrea Carandini
ganizzazione non più centralizzata. I beni si risuscitano reinserendoli PRESIDENTE FAI
nella loro comunità (fulcri e sistemi) e rendendoli accessibili e desidera-
bili a fasce sempre più ampie della popolazione. Elitaria deve restare la
qualità del nostro lavoro, rivolto a tutto il popolo italiano e straniero.
INDICE
Nel primo triennio del piano strategico abbiamo introiettato
la nuova filosofia del Trust, studiando le caratteristiche del pubblico da
conquistare e ottimizzando l’attività fondamentale della rete - prima- 3
to del FAI che il Trust non dispone - ma solo nel triennio 2018-2020 i
grandi beni o i gruppetti di beni minori diventeranno piccole aziende
Ricordiamoci di salvare l’Italia
relativamente autonome, dedicate al modo più significativo e bello di
usare il tempo libero - rendendo l’ozio operoso - alle quali il FAI centra- 4
le darà solo regole e conoscenze. Giornata FAI d’Autunno
Tutta questa avventura che non conosce eguale in Italia, paese
per molti aspetti elitistico, presuppone anche quello che in linguaggio
tecnico si chiama rebranding: la missione non cambia ma muta il modo
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di attuarla ringiovanendo l’organizzazione, il linguaggio e lo stile - dalle Il nuovo marchio del FAI
pubblicazioni al sito, fino al marchio - con la cura dell’immagine che il
nostro tempo vuole. Nel marchio abbiamo cambiato tornando alle ori- 8
gini e armonizzando il tono. Abbiamo scoperto che il nostro simbolo -
disegnato dal grande grafico Pino Tovaglia - che ricorda a un tempo un I beni del FAI
monumento e una foglia, troppo presto stancatosi, si è coricato su un Saline Conti Vecchi ad Assemini (CA)
lato perdendo così quel librarsi nell’aria che caratterizzava la sua prima
forma che abbiamo ripristinato. Con la severità industriale del simbolo 14
contrastavano lettere ingentilite da apici e così abbiamo scelto lo stile
più classico possibile, quello romano dell’iscrizione della Colonna Tra-
Emergenza acqua
iana (113 d.C.), tolte le grazie e reso attuale.
Alla grande reputazione del FAI dobbiamo aggiungere il suo 16
imbeverarsi delle diverse comunità, rispettando e anzi riscoprendo News
lo spirito dei luoghi nella conservazione, nella valorizzazione e nello
sviluppo. E chi meglio potrà aiutare i futuri manager responsabili dei
nostri beni a gestirli in stretta relazione con i territori e le popolazioni
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se non la nostra meravigliosa rete? Le due facce del FAI, struttura con i Manifestazioni nei beni
beni e la rete, somigliano sempre più ai due volti di un’unica medaglia.
editoriale 2
Ricordiamoci
di salvare l’Italia.
© Archivio FAI
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giornatafaid’autunno 5
Un nuovo marchio.
Che proprio nuovo non è
Sono passati più di quarant’anni dal primo simbolo della
Fondazione. Oggi il cambiamento recupera la tradizione.
Adeguandola al presente
Nel gennaio 1921 lo scrittore inglese David H. Lawrence — Veduta delle montagne di sale e
salpò con la moglie Frieda alla volta della Sardegna, per un viag- delle vasche salanti.
gio che divenne un capolavoro letterario “Mare e Sardegna”, lucida
osservazione e affascinante riflessione sullo spirito di questa terra,
forte e originale, indomito e sfuggente. A Cagliari i due risalirono
la città fin sui Bastioni, dove è ancora oggi un panorama che toglie
il fiato: da un lato “la pianura marina, dall’aspetto malarico, con
ciuffi di palme e case che sembrano arabe”; dall’altro una “lingua di
Saline Conti
sabbia che corre lontano attraverso le secche della baia”, tra il mare Vecchi, Cagliari
aperto e vaste lagune; alle spalle, montagne serrate e colline dalle
creste serpentine. “È un paesaggio davvero strano” - scrive Lawrence
– “come se il mondo finisse qui… Persa tra Europa e Africa, la Sar-
degna appartiene a nessun luogo… Come se non avesse mai avuto
un destino. Nessun fato. Lasciata fuori dal tempo e dalla storia”.
Nel luglio 1921, invece, appena sei mesi dopo, il tempo e la
storia si affacciarono all’orizzonte. Lo scrittore, infatti, vide la pia-
— I due edifici oggetto dell’intervento di restauro e valorizzazione Le Conti Vecchi sono oggi tra le più
del FAI.
importanti saline in Italia. Abbiamo
disegnato un progetto di riqualificazione
industriale, applicato le migliori tecnologie e
nura dall’aspetto malarico tra lo stagno di Santa Gilla e il mare ap- continuato a investire. È un esempio di come
pena prima che cambiasse volto: quella landa desolata e selvaggia di Eni promuova lo sviluppo sostenibile che,
lì a poco sarebbe divenuta un’area industriale moderna e produttiva, dal mare, crea ricchezza e si autoalimenta
la salina più longeva della Sardegna. Da anni, del resto, quello stesso sfruttando il sole. È questo lo spirito che ha
luogo era negli occhi e nella mente del vero protagonista di questa colto il FAI, che attraverso la riqualificazione
e il restauro degli spazi ha messo in luce la
storia: Luigi Conti Vecchi, il fondatore delle omonime Saline, in-
completa armonia di una realtà industriale
gegnere toscano, ex Direttore delle Ferrovie Reali della Sardegna. con una vera e propria oasi naturalistica.
Ormai settantenne, ma con inalterata intraprendenza, decise allora
di fare qualcosa per l’isola amata e in particolare per la pianura di Un progetto coerente con la mission di Eni di
Santa Gilla, che osservava dalla finestra del suo ufficio a Cagliari, promuovere sviluppo locale e di continuare
già immaginando una valorizzazione industriale. a crescere dando priorità al rispetto
L’industria, proprio in quegli anni, stava fiorendo alle porte dell’ambiente e delle persone. Qui come
di Cagliari dando inizio a una tradizione che avrebbe condiziona- altrove abbiamo scommesso sul nostro
to, nel bene e nel male, la storia moderna della Sardegna. Accanto passato, la nostra cultura, i nostri valori
come leva per costruire il futuro. È questa la
agli stabilimenti nascenti per la produzione di energia elettrica dal
nostra rivoluzione.
carbone del Sulcis, di cemento, ceramica e concimi chimici, l’Ing.
Conti Vecchi avanzò con coraggio - vero spirito d’impresa - il suo Claudio Descalzi
ambizioso progetto: bonificare la pianura di Santa Gilla con una AMMINISTRATORE DELEGATO ENI
moderna salina, per combattere la piaga della malaria e contribuire
nata dalla sua intuizione. Le Saline ormai davano lavoro a 400 di-
pendenti e registravano una produzione di 240mila tonnellate di
sale l’anno, oltre ai sottoprodotti per la chimica, con esportazioni
verso l’estero - Nord Europa, Sudamerica e Canada (per la salagione
del pesce) - che assorbivano il 40% del traffico del porto di Cagliari.
ambiente 14
Foto di Enrico Cilli, 2017 © Archivio FAI
— Interramento delle cisterne di accumulo dell’acqua piovana a Podere Case Lovara, Parco delle Cinque Terre (SP).
lago 1,5 m sopra lo zero idrometrico come richiesto dal Parco del Ti-
cino e dal FAI. Livello non consentito da un “bizzarro” accordo con la
CON PRODI A BOLOGNA
Svizzera - e sostenuto dal nostro Ministero dell’Ambiente - che limita il
livello a +1,25 m. Una situazione paradossale che nelle ultime estati ha
I temi qui solo accennati
portato allo stremo l’economia agricola e l’ecologia, così strettamente
raccontano l’importanza
collegate allo scorrere delle acque del fiume. fondamentale dell’acqua,
vero e proprio bene
CHE COSA STA FACENDO IL FAI comune, per la nostra
Anche nei suoi beni il FAI affronta quotidianamente il tema qualità della vita e per la
del corretto uso della risorsa idrica, già dall’installazione di riduttori salubrità dell’ambiente in
di flusso ai rubinetti, per diminuire la quantità di acqua erogata al cui viviamo. Per questo il
minuto in modo da non sprecarla. Per il FAI l’acqua è un elemento qua- FAI ha deciso di organizzare
in novembre a Bologna
lificante inserito da subito nella progettazione del restauro di un bene.
un momento formativo,
È il caso di Podere Case Lovara a Punta Mesco nel Parco delle rivolto ai suoi Delegati
Cinque Terre: un progetto di recupero del paesaggio agricolo tradizio- regionali per l’ambiente
nale che ha previsto l’interramento di numerose cisterne di accumulo e il paesaggio, per far
delle acque piovane, realizzate con serbatoi in polietilene per efficien- crescere la consapevolezza
tare al massimo l’utilizzo dell’acqua per usi agricoli e per far fronte il e il presidio della propria
più possibile ai periodi di siccità. Allo stesso tempo il FAI ha installato, struttura sul territorio.
per gestire al meglio lo smaltimento delle acque reflue, un sistema di Questo appuntamento sarà
introdotto il 10 novembre,
membrane MBR (Membrane Bio Reactor) con cui le acque nere ven-
sempre a Bologna, da una
gono depurate e riutilizzate sia per gli scarichi igienici che per scopi
lecture aperta al pubblico
irrigui: un ciclo di depurazione che si chiude con i residui utilizzati di Romano Prodi.
come fertilizzante nelle coltivazioni. (Per i dettagli dell’iniziativa
Al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi ad www.fondoambiente.it).
Agrigento il FAI ha invece saputo giovarsi di un sistema irriguo mil-
lenario, dove l’acqua proviene da condotti di captazione sotterranei,
scavati ben 2500 anni fa alla base dei due versanti rocciosi della valle.
Nel 2005 la Fondazione, ricorrendo a tubazioni in terracotta, ha com-
pletato il sistema in alcune parti dell’agrumeto e ha risanato il torrente
della Badia Bassa e il suo affluente, lavori che hanno messo in sicurezza
l’area, riducendo il rischio di inondazioni - già avvenute in passato - av-
viando processi di rinaturalizzazione delle sponde dell’alveo.
ambiente 15
Ultime notizie
dal mondo FAI
Mostre, concerti, appuntamenti dei prossimi mesi.
E a Recanati firmato un accordo per il colle di Leopardi
© Brescia e Amisano
provenienti da collezioni private. Oggetti d’antiquariato e non solo,
sorprendenti per la fine lavorazione dei dettagli, per i materiali, i
decori e per la varietà tipologica, che forniscono una panoramica
sulla storia dell’arredo tra XVII e XX secolo. Prove d’artista o d’e-
same per gli ebanisti del Settecento, tipi da “campionario” da mo-
strare ai clienti nell’Ottocento, o solo curiosi oggetti in miniatu-
ra da collezionare. La mostra sarà anche l’occasione per ragionare WIENER PHILHARMONIKER
sul “modello” come strumento di lavoro e sul “modellista” come CON ZUBIN MEHTA ALLA SCALA
figura di straordinaria inventiva e abilità, fondamentale alla pro-
duzione artigianale e poi industriale nel campo del mobile fino Domenica 8 ottobre 2017 alle ore 20, grande
appuntamento al Teatro alla Scala con il
alla metà del XX secolo. A proposito di ebanisti “moderni”, la mo-
Maestro Zubin Mehta (nella foto) che dirigerà
stra accoglierà alcuni pezzi dei due più famosi ebanisti milanesi al
i Wiener Philharmoniker in un concerto di
servizio dei più grandi designer del XX secolo, Giovanni Sacchi e raccolta fondi a sostegno del FAI e di Villa
Pierluigi Ghianda, cui sarà dedicato anche lo spazio del sottotetto. Necchi Campiglio. In programma la Tragische
Dal 4 al 5 novembre la villa ospiterà anche un’esposizione con Ouvertüre op. 81 di Johannes Brahms, la
mercato dei manufatti di artisti-artigiani selezionati tra le eccel- Sinfonia concertante in si bem. magg. Hob.
lenze italiane ed europee, che presenteranno le loro creazioni. I: 105 per oboe, fagotto, violino, violoncello
Manualmente è una manifestazione ideata da Angelica e orchestra di Franz Joseph Haydn e il
Guicciardini e da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Ar- Concerto per orchestra di Béla Bartók. Grazie
a Deutsche Bank, che dal 2009 affianca il FAI
te, main partner del progetto, con cui il FAI ha stretto un
nella sua attività di tutela e valorizzazione
accordo di reciproco sostegno e collaborazione in favo-
dell’arte e del paesaggio italiano. Con il
re dei mestieri d’arte e delle prossime edizioni dell’iniziativa. Patrocinio di Regione Lombardia, Città
Con il patrocinio di Regione Lombardia, del Comune di Milano e Metropolitana di Milano e Comune di Milano.
della Triennale di Milano.
news 16
OLGA PETRIN:
UNA FOLATA DI ARIA FRESCA
news 17
L’autunno nei beni
della Fondazione
I migliori vivaisti italiani a Masino. A caccia di streghe
in tutta Italia. Giocattoli, dolci e tante idee per il Natale
© IStock
Foto di Gabriele Barbero, 2015 © Archivio FAI
Leggende e misteri
nei beni del FAI
da venerdì 20 a domenica 22 ottobre CASTELLO DELLA MANTA, CASTELLO E PARCO
DI MASINO, VILLA PANZA, VILLA DELLA PORTA
Due giorni per l’autunno BOZZOLO, MONASTERO DI TORBA, CASTELLO DI
CASTELLO E PARCO DI MASINO, CARAVINO (TO) AVIO, VILLA DEI VESCOVI, CASA CARBONE
Arbusti dalle foglie arancioni e rosse, sementi In occasione della festa più “spaventosa”
rare, rose a fioritura invernale, zucche dell’anno, cavalieri e fantasmi, gnomi e folletti
ornamentali, piante officinali e da orto, frutti animeranno con visite teatralizzate e attività
antichi, viole ibride, fiori di loto e molto per grandi e bambini numerosi beni della
altro... Un trionfo di profumi e colori nel parco Fondazione. Gli eroi, i mitici personaggi, le
ottocentesco del castello per la tredicesima nobili famiglie e gli umili inservienti che hanno
edizione dell’attesa mostra e mercato di piante abitato tra le mura di dimore, di castelli e di
e fiori insoliti, attrezzi e arredi per il giardino monasteri torneranno in vita e condurranno
organizzata con la regia dell’architetto Paolo gli ospiti alla scoperta delle vicende più antiche
Pejrone, fondatore e Presidente dell’Accademia e misteriose con racconti e storie di paura, tra
Piemontese del Giardino. In esposizione le realtà e leggenda, tra travestimenti e sorprese.
collezioni di 150 tra i migliori vivaisti italiani
Informazioni sulle singole date www.fondoambiente.it
ed europei, oltre a specialità gastronomiche del
territorio e prelibatezze e la possibilità di acquistare
prodotti dell’orto e del frutteto autunnale.
Il calendario “Eventi nei beni del ufficiale del FAI, e al prezioso contributo
FAI 2017”, è reso possibile grazie al di Pirelli che conferma per il quinto anno
significativo sostegno di Ferrarelle, consecutivo la sua storica vicinanza alla
partner degli eventi istituzionali e acqua Fondazione.
Galuperie
CASTELLO DELLA MANTA, MANTA (CN)
18, 19, 25 e 26 novembre, 2 e 3 dicembre
manifestazionineibeni 19
Ti amo,
perciò ti lascio.
UN LASCITO AL FAI.
PER L’ARTE, PER LA NATURA, PER SEMPRE.
Con un lascito o una donazione al FAI, proteggi i luoghi dove passeggeranno i figli dei nostri figli.
Sì, desidero ricevere la Guida ai Lasciti e alle Donazioni (senza alcun impegno e in totale riservatezza)
NOT 144
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Indirizzo n° CAP Località Prov
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