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MARIA VITTORIA CALVI

INTERFERENZE DELLE ALTRE LINGUE STRANIERE STUDIATE NELL'APPRENDIMENTO DELLO SPAGNOLO

Tutti sono concordi nell'affermare che quando due o pi sistemi linguistici si trovano in contatto, si manifesta nel parlante la tendenza a trasporre parole e costrutti da una lingua all'altra. Uriel Weinreich, nella sua fondamentale opera sul bilinguismo *, fece ampio uso del termine interferenza , per indicare l'influsso negativo esercitato da una lingua sull'altra in situazioni di bilinguismo. E' comunque evidente che tali interferenze operano anche durante il processo di apprendimento di seconde lingue; l'apporto delle ricerche in campo psicologico2, ci porta infatti alla conclusione che la conoscenza di una lingua condiziona ogni apprendimento successivo di una lingua straniera, che il discente confronter inevitabilmente con la o le lingue gi acquisite 3 . Su questo postulato si basa l'analisi contrastiva iniziata da Robert Lado 4 , il cui scopo quello di confrontare due o pi sistemi linguistici per prevedere le difficolt che trover il discente nell'apprendimento di una seconda lingua, e preparare materiali didattici atti a superarle. Tuttavia, le teorie psicologiche dell'apprendimento non sono ancora in grado di fornire una base sufficientemente obiettiva all'analisi contrastiva: quindi, se pure possibile confrontare scientificamente due sistemi linguistici, invece difficile far previsioni poich nella pratica dell'insegnamento ci si trova di fronte a fattori d'esecuzione, mentre il confronto tra strutture deve prescindere dai comportamenti linguistici individuali 5 . In ogni caso, si sa che l'interferenza si verifica; e poich il discente portato a trasferire nella nuova lingua le abitudini linguistiche acquisite in precedenza, si avr un transfer posi-

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tivo ogniqualvolta le strutture delle due lingue coincidono, e un transfer negativo o interferenza quando i due sistemi linguistici sono divergenti 8 . Posto il problema in questi termini, la ben nota somiglianz tra l'italiano e lo spagnolo dovrebbe facilitare notevolmente l'apprendimento, mentre in realt non sempre cos. A volte, proprio la somiglianz a determinare l'interferenza; infatti, se i due sistemi divergono completamente, il transfer nullo, anche se questo non significa che l'apprendimento sia agevolato7. In ogni caso, se consideriamo il gran numero di regole che l'italiano e lo spagnolo condividono ai livelli intermedi (tra la struttura profonda e la struttura superficiale)8, dovremmo giungere alla conclusione che le interferenze tra le due lingue, nella maggior parte dei casi, non sono gravi, non tali quindi da ostacolare la comunicazione. Nonostante i malintesi, infatti, sar certamente pi facile che un italiano e uno spagnolo possano comunicare tra di loro senza conoscere le rispettive lingue, di quanto non siano in grado di fare, ad esempio, un arabo e un tedesco. Ma seppure le interferenze gravi tra l'italiano e lo spagnolo sono abbastanza limitate, vi un vasto campo di interferenze determinate dalle equivalenze formali a cui non fa riscontro una equivalenza a livelli pi profondi 9 , e l'esperienza didattica ci rivela che queste interferenze sono ben difficili da estirpare. Come si detto, poco si sa sui meccanismi psicologici che sottendono l'apprendimento di una seconda lingua, e meno ancora su cosa avviene quando un individuo conosce pi lingue. Certamente un'educazione multilingue pu produrre una serie di effetti positivi, come ha osservato, ad esempio, Renzo Titone a proposito del bilinguismo; e soprattutto, oltre a una maggiore apertura mentale e a un arricchimento sul piano culturale, la formazione di strategie linguistico-cognitive arricchite dal confronto tra due sistemi comunicativi 10 , che dovrebbe quindi facilitare l'apprendimento successivo. Tuttavia, questi effetti non sono risultati spontanei di un'educazione plurilinge; e in ogni caso le conseguenze psicologiche del conoscere pi lingue, sull'apprendimento di una nuova lingua, non sono del tutto chiare u . Molti sono i fattori da prendere in considerazione; oltre alle variabili che intervengono in ogni processo di apprendimento linguistico, bisogna 10

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valutare se la nuova lingua viene studiata contemporaneamente alle altre o in fasi successive, quali metodi sono stati adottati nell'insegnamento delle altre lingue, che competenza stata acquisita, ecc. Tuttavia, chiaro che la conoscenza di una lingua straniera condiziona in qualche modo ogni successivo apprendimento e ne viene a sua volta condizionata: se, infatti, l'insegnamento di una lingua straniera non fa dimenticare allo studente la propria lingua nativa, pu invece allontanargli dalla memoria alcuni elementi di altre lingue studiate precedentemente u . Il problema complesso, ma bench manchino risposte scientifiche esaurienti, la conoscenza di altri codici linguistici un fattore di cui bisogna in qualche modo tener conto nella pratica didattica. Questa situazione di base assume particolare importanza nell'insegnamento dello spagnolo; data la scarsa presenza di questa lingua nella scuola secondaria, infatti, raro che un italiano si accinga a studiarla senza conoscere almeno l'inglese. Spesso lo studente approda allo spagnolo quando frequenta l'universit, o in ogni caso dopo aver compiuto il dovere di studiare almeno una lingua utile (inglese, francese o tedesco). La scelta dello spagnolo rimane, quindi, svincolata da valutazioni utilitaristiche; questo dovrebbe favorire l'apprendimento; in base ai risultati della ricerca u , sembra infatti che una motivazione integrativa (cio il desiderio di conoscere una nuova cultura e di avere contatti con i parlanti nativi) unita a un atteggiamento positivo nei confronti della comunit che parla la nuova lingua, possa facilitare l'apprendimento, mentre una motivazione strumentale (come ad esempio quella legata alla ricerca di un lavoro o alle esigenze del sistema scolastico) soprattutto se associata a una posizione etnocentrica o ad atteggiamenti ostili o indifferenti nei confronti del gruppo che parla la lingua, tenda a ostacolarlo " . Tuttavia, l'entusiasmo iniziale, motivato dalle affinit che lo studente riscontra fra la cultura spagnola e quella italiana, non basta per ottenere una competenza soddisfacente: come purtroppo noto, lo spagnolo viene spesso trascurato di fronte a impegni di studi pi pressanti, e un'applicazione piuttosto discontinua lascia ampio spazio alle interferenze sia della lingua madre che delle altre lingue straniere 15 . 11

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Anche nei licei linguistici, lo spagnolo convive con altre lingue, in rapporti che variano da una scuola all'altra. Nel liceo linguistico dove ho condotto la presente ricerca, lo spagnolo si trova in una posizione istituzionalmente subordinata rispetto alle altre lingue: infatti, viene insegnato solo come materia opzionale. La scelta del liceo come sede della ricerca stata determinata da considerazioni pratiche: trattandosi di una scuola secondaria, infatti, la situazione di base pi omogenea che altrove; ogni classe lavora con gli stessi insegnanti e ogni discente si trova di fronte a un'esposizione alle lingue della stessa intensit, la frequenza obbligatoria per tutti e, sempre a livello di classe, la combinazione di lingue straniere studiate la stessa (ad es. inglese - francese - spagnolo, inglese - tedesco francese, ecc). Le dieci classi osservate, affrontavano tutte lo studio dello spagnolo dopo aver gi acquisito le strutture fondamentali di altre due lingue (inglese e francese in sei casi, inglese e tedesco negli altri quattro), studiate nei primi due anni del liceo; a partire dal terzo anno, lo studio delle tre lingue veniva portato avanti contemporaneamente 16. Le osservazioni sono state effettuate nell'arco di due anni e portano prima di tutto a vedere nel francese la lingua che maggiormente condiziona l'apprendimento dello spagnolo, anche se l'influsso dell'inglese non trascurabile; le interferenze del tedesco sono invece sporadiche. Del resto, probabile che le interferenze tra diverse lingue straniere siano influenzate dall'affinit tra i sistemi pi di quanto non lo siano le interferenze della lingua madre, punto di riferimento costante. La competenza di parlanti, infatti, porta pi facilmente a riconoscere come appartenente o meno alla propria lingua un enunciato o una parola, mentre laddove manchi questa competenza di base, le affinit tra due sistemi stranieri creano continue interferenze ". I dati raccolti sono stati desunti da esercitazioni scritte, per le difficolt di analizzare obiettivamente le esecuzioni orali 18 . Tuttavia, dette esercitazioni scritte riflettevano spesso strutture appartenenti pi alla lingua parlata che alla lingua scritta, in conformit con un orientamento didattico che tende a privile12

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giare l'espressione orale, mentre la scrittura viene considerata come una strategia di fissazione o di verifica di strutture apprese oralmente w. Gli esempi citati provengono principalmente da esercizi di produzione attiva di enunciati (ad es. costruzione libera di frasi che incorporino un elemento lessicale dato e risposte a domande riferite a brani gi letti e ripetuti oralmente); sono anche stati esaminati esercizi di traduzione dall'italiano, esercizi strutturali di diverso tipo e dettati. Ho comunque notato che nell'espressione orale gli errori dovuti a interferenza sono pi o meno gli stessi dello scritto, ma anche pi evidenti. Le interferenze sul piano esclusivamente fonetico, invece, si verificano solo nei primi stadi dell'apprendimento e sono facilmente eliminabili. Tra le principali interferenze del francese vi_ una_certa tendenza alla nasalizzazione (ad es. un jardn /ce xaRds/)* e, in modo pi persistente, lo spostamento di alcuni accenti: fcilfacil, difcil>dificjl, examen-examen (cfr. l'italiano facile - difficile - esame ). La conoscenza dell'inglese pu invece portare a pronunciare aspirata la -h iniziale di alcune parole, ad es. /hermano/; il tedesco invece responsabile di errori di lettura della -g davanti alle vocali -i, -e; ad es. /generai/ anzich /xeneral/. In ogni caso, le interferenze sul piano fonetico sono irrilevanti rispetto a quelle dell'italiano; si sa del resto che proprio nel campo della pronuncia pi difficile abbandonare le abitudini acquisite nell'infanzia ". Molto pi persistenti, le interferenze sul piano dell'ortografia. Certamente, gli errori che avvengono solo a livello ortografico non ostacolano la comunicazione, ma bench si dia priorit alla competenza comunicativa, non si pu dimenticare che l'obiettivo dell'insegnamento deve essere quello di favorire una acquisizione della lingua in ogni suo aspetto. Il caso di gran lunga pi frequente e persistente di interferenza sia del francese che dell'inglese (rafforzato forse da riminiscenze del latino), la sostituzione del grafema -e con il grafema -t nel gruppo -cion, sia in posizione finale che all'in* Per ragioni tipografiche, il segno - sostituisce la tilde su: re e E.

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terno della parola. La realizzazione dovuta all'interferenza dell'italiano, cio -zion, invece piuttosto rara (vedi tabella n. 1). Sia l'inglese che il francese sono inoltre responsabili (anche in questo caso uniti a ricordi del latino) della sostituzione del grafema -f con -ph. Si deve invece a un'errata comparazione stabilita con il suono aspirato della -h in inglese, la trascrizione della velare fricativa sorda / x / con -h; il suono spagnolo equivale piuttosto alla realizzazione del fonema rappresentato in tedesco dalla grafia -eh in parole come nach ecc, ma non ho mai riscontrato interferenze di questo tipo. A volte il francese e a volte l'inglese spiegano la sostituzione di -i con -y; il caso di pays diffusissimo e persistente ( piuttosto raro che uno studente di francese scriva pas correttamente in spagnolo), gli altri esempi sono pi saltuari. Inoltre, gli aggettivi di nazionalit e i mesi vengono spesso scritti con l'iniziale maiuscola come avviene in inglese, mentre non ho mai osservato interferenze del ben pi diffuso impiego della maiuscola in tedesco. Esistono altri esempi sporadici di interferenze a livello ortografico; ma pi importanti e insidiose, sono le interferenze sul piano morfosintattico e lessicale. Per quanto riguarda l'articolo partitivo, sono spesso osserPinterferenza del suffisso francese -es: adultes, programes . In questo caso l'errore trae origine da una somiglianz sul piano ortografico, ma non si tratta di un semplice errore di ortografia, in quanto la disortografia viene trasposta nella realizzazione orale /adultes/. Analogamente, si attua l'interferenza del francese nel campo degli articoli determinativi, pi frequente al plurale, ad es. les adultes (cfr. il francese les adultes ). Per quanto riguarda l'articolo partitivo, sono spesso osservabili interferenze dell'italiano (ad es. Tengo de los amigos Ho degli amici ). La conoscenza del francese aggrava il problema, data la maggior frequenza di uso del partitivo in francese, e l'equivalenza ortografica tra il francese de la e lo spagnolo. Al plurale si registra la trasposizione della forma des (pronunciata, naturalmente /des/) : Quiero comprar des vasos , Son des amigos , 14

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TABELLA N. 1 Ertoti ortografici dovuti a interferenza del francese o dell'inglese Tipo di errore
-C4:

Francese communication condition situation collection raction dictionnaire photographie philosophie tlphone pays, paysage type, typique symboliser analyser autre typique hier l'extrieur (esistenza del grafema -e)

Inglese communication condition situation collection raction dictionary photograph philosophy telephone

Italiano comunicazione condizione situazione collezione reazione dizionario fotografia filosofia telefono paese, paesaggio tipo, tipico simboleggiare analizzare altro tipico

comunication condition situation colection raction dictionario photographia philosopha telphono -i - > -y: pays, paysaje typo, typico symbolizar analyzar -o > -au : autro -e-qu: tipiquo Altri errori: ahier l'extrior esperanca

type, typical to symbolize to analyse

ieri

all'esterno

t *

y'

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Molto frequenti, date le somiglianze formali, le interferenze del francese nel sistema dei possessivi; si confronti: ma vida e ma vie , mes amigos e mes amis , tes amigos e tes amis , nos clases e nos classes , vos amigos e vos amis . Si deve invece all'inglese l'abuso dei possessivi, poco tollerato in spagnolo, come si osserva in frasi tipo Ponte tu abrigo (cfr. l'inglese Put on your coat e l'italiano Mettiti il cappotto ), Se lav sus manos (cfr. l'inglese He washed bis hands e l'italiano Si lav le mani). Sempre all'inglese, va attribuita la tendenza a collocare l'aggettivo davanti al sostantivo. Enunciati come No me gustan las modernas ciudades , Son las ms bonitas cosas , rivelano un chiaro influsso dell'inglese. Nel caso del superlativo, da notare un'altra interferenza del francese abbastanza frequente, cio la ripetizione dell'articolo determinativo, ad es.: Las novelas las ms interesantes (cfr. Les romans les plus intressants ) o addirittura Las casas las plus grandes . Nel sistema pronominale, le interferenze sia dell'inglese che del francese sono molte e particolarmente frequenti. Una delle pi insidiose, dato che non comporta alterazioni sul piano formale facilmente individuabili, l'abuso dei pronomi personali soggetto. E' forse uno dei casi in cui le interferenze dell'inglese e del francese (e forse anche del tedesco) sono pi persistenti, poich il reperimento in pi di un sistema linguistico della stessa regola, induce a estenderla a ogni altra lingua straniera. Si pu ipotizzare che in una prima fase di apprendimento, l'abuso del pronome soggetto sia dovuto a una errata strategia di studio (ripetizione delle coniugazioni verbali) e che in qualche modo serva come appoggio nella ricerca della voce verbale corretta, ma la frequenza di questo tipo di errore anche con verbi facili e gi acquisiti, porta pi facilmente ad attribuirlo a un fenomeno di interferenza. Del resto gli studenti stessi si meravigliano quando scoprono che in spagnolo non obbligatorio esprimere il pronome soggetto. Esempi: l se ha casado porque l ha sido obligado ; l podra ir a buscarte, al fin y al cabo l no trabaja ; Todo lo que t quieres, t puedes hacerlo ; Yo no quiero que t vengas porque t ests cansada ; Yo no he odo el ruido porque yo no

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estaba en casa ; Nosotros queremos que vosotros vengis a la fiesta ; De quin son estos apuntes? Ellos son de Luis ; Si ellos estudian espaol, ellos podrn ir a Espaa 21 . Il pronome t viene a volte usato con valore impersonale, dando luogo a enunciati di chiara impronta inglese, ad es. Desde aqu t puedes ver la ciudad (cfr. con l'inglese You can see th town from here ; e lo spagnolo Desde aqu se ve la ciudad con l'italiano Da qui si vede la citt). Sempre in ambito pronominale, vi un'altra interferenza piuttosto frequente, dovuta al francese: lo spostamento davanti all'infinito del pronome enclitico, come nei seguenti esempi: Quiero os dir (cfr. Je veux vous dire ; it. Voglio dirvi ; si osservi anche la deformazione dell'infinito); Ella puede nos dar (fr. Elle peut nous donner ; it. Essa pu darci ) ; Tienes que la aprender (fr. Tu dois l'apprendre ; it. Devi impararla ); Quiero lo ver maana (fr. Je veux le voir demain ; it. Voglio vederlo domani o Lo voglio vedere domani ). Ho anche registrato altri spostamenti dei pronomi, dovuti probabilmente all'influenza dell'inglese; ad es. Nunca haba visto a ti (ing. I had never seen you ; it. Non ti avevo mai visto ); Quiero que digas ello (ing. I want you to say it ; it. Voglio che tu lo dica ); Quieren a os (ing. They love you; it. Vi amano); Nuestros amigos mandan nos una carta cada semana (ing. Our friends send us a letter every week ; it. I nostri amici ci mandano una lettera ogni settimana ). A volte il pronome elio viene usato come soggetto riferito alle cose, per interferenza dell'inglese it ; ad es. No me gusta este libro porque ello es aburrido (cfr. l'inglese I don't like this book because it is boring). L'esistenza in spagnolo di un genere neutro, infatti, richiama l'uso del neutro che si fa in inglese, generando parecchia confusione. Sempre in campo pronominale, l'equivalenza formale tra il pronome francese y e la congiunzione spagnola y genera un altro tipo di errore, come si osserva nell'enunciato Mis amigos y van (fr. Mes amis y vont ; it. I miei amici ci vanno ). La negazione un altro campo in cui si sviluppano inter17

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ferenze dell'inglese e in parte anche del francese. La supposizione che anche in spagnolo due negazioni affermino , si traduce spesso in domande esplicite e porta a produrre enunciati come Nosotros no podemos hacer algo (ing. We cannot do anything ; fr. Nous ne pouvons rien faire ; it. Non possiamo fare niente ); Nadie sabe algo (ing. Nobody knows anything ; fr. Personne ne sait rien ; it. Nessuno sa niente ) ; No hay persona alguna (ing. There is not anybody ; fr. II n'y a personne ; it. Non c' nessuno ). Per quanto riguarda i verbi, poche sono le interferenze a livello dei morfemi inflessionali, di cui naturalmente pu essere responsabile solo il francese; ad es. De qu te preocupes? (cfr. il francese proccupej e l'italiano preoccupi ); Yo hablarais (cfr. il fr. Je p a r l e r e l'it. parlerei ); inoltre l'infinito tener viene spesso trasformato in tenir (fr. tenir , it. tenere ) e analogamente i suoi composti, ad es. mantenir . Vi poi un caso molto frequente di interferenza del francese alla II e alla III persona singolare del presente del verbo ser : Tu es, l est (fr. tu es, il est ). Anche il latino potrebbe essere responsabile di questa interferenza; gli studenti stessi a volte osservano analogie con il sistema verbale latino **. Sempre al presente del verbo ser , si verifica a volte la sostituzione di es con is , per influsso dell'inglese he is . Un altro esempio di interferenza del francese riguarda invece il verbo venir ; l viendra (fr. II viendra ). Pi insidiose le interferenze del francese e dell'inglese nell'uso dei tempi verbali. Ad esempio, il valore funzionale dell'imperfetto indicativo in spagnolo e in italiano analogo, quindi dovrebbe prodursi un transfer positivo; ho invece riscontrato tentennamenti e difficolt, che attribuisco a un'interferenza dell'inglese, in cui come noto l'imperfetto non esiste, anche se il sistema verbale prevede altre forme sostitutive. La frase Por la maana mi padre trabajaba y nosotros fuimos a la playa (anzich bamos ), rivela incertezze di questo tipo. Si devono invece al francese interferenze nell'uso dei tempi del congiuntivo, come si osserva nella frase Quera que vengas en coche (fr. Je voulais que tu viennes en voiture ); 18

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in francese, infatti, l'uso del congiuntivo imperfetto quasi del tutto scomparso. Si potrebbero certamente reperire altre interferenze dell'inglese e del francese nell'uso dei tempi e dei modi verbali, ma esse si sovrappongono a quelle dell'italiano ed abbastanza difficile distinguerle; inoltre, sarebbe necessario esaminare classi a un livello di studio pi avanzato. Anche nel campo delle preposizioni, si producono varie interferenze del francese; a parte trasposizioni di sur , avec e dans nelle frasi spagnole, (il caso pi frequente quello di sur ; ad es. sur la mesa ), la preposizione de viene spesso inserita in frasi che la richiederebbero in francese: ad es. Es muy difcil de llegar a tiempo (fr. II est trs difficile 'arriver l'heure ); Es fcil de equivocarse (fr. II est facile de se tromper ). Inoltre, la conoscenza del francese pu introdurre un ulteriore elemento di confusione nell'uso delle preposizioni di luogo, gi ampiamente soggetto alle interferenze dell'italiano. Ad esempio, l'enunciato A la montaa har fro (cfr. il fr. \< la montagne e l'it. In montagna ), rivela un'interferenza del francese. Questa lingua interferisce anche nel gi complesso problema dell'uso di por e para ; infatti, viene spesso trasferita dal francese la preposizione par , a causa di una palese analogia formale ( par exemplo ). Per quanto riguarda gli avverbi, esiste un campo di molteplici e frequenti interferenze del francese. Spesso gli italofoni estendono ad as il valore funzionale di tan , e commettono errori tipo Estaba as cansado... ; inoltre, l'influsso dell'italiano evidente in costruzioni come Tena as tantas maletas que tuve que coger un taxi (cfr. l'it. Avevo cos tante valigie che dovetti prendere un taxi ). Su queste difficolt, si innestano le interferenze del francese, motivate da analogie formali con si e tant ; ad es. Tena si tan de maletas... , Tena tan de maletas... , Tena si maletas... , Tena si tan maletas... , Era si tarde que se fue (cfr. il fr. J'avais tant de valises... , II tait si tard que... ). Alcune di queste realizzazioni rivelano incertezze anche nel fran19

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cese o tentativi di trasposizione adattate al sistema dello spagnolo. Nel campo dei pronomi relativi, da segnalare una frequentissima e persistente interferenza che opera soprattutto nel parlato: la trasposizione, dal francese, del pronome soggetto qui . La forma / k i / ( chi ) esiste anche in italiano, ma ha un differente valone funzionale. Frasi tipo Hay muchos chicos qui vienen (fr. II y a beaucoup de garcons qui viennent ); it. Ci sono molti ragazzi che vengono ) e Es una ciudad qui se encuentra en Espaa (fr. C'est une ville qui se trouve en Espagne ; it. E' una citt che si trova in Spagna ) rivelano una palese influenza del francese. Si tratta di un'abitudine acquisita nella pratica orale della lingua studiata in precedenza, facilmente adattabile al nuovo sistema data l'equivalenza formale tra il pronome spagnolo que e il francese que . Vi sono altri casi di abitudini linguistiche trasposte da un sistema all'altro; ad esempio, la congiunzione francese mais viene spesso intercalata nel discorso senza che lo studente se ne accorga. Analogamente, vengono a volte inseriti nelle frasi spagnole yes , ja , and , unt , ma in questi casi il parlante avverte subito che gli intrusi non si adattano al sistema dello spagnolo e si autocorregge. Pi frequente e difficile da eliminare, l'interferenza della congiunzione francese et nello scritto. In campo lessicale, le interferenze sono molte e frequenti; del resto, il lessico il terreno in cui avvengono maggiori scambi interlinguistici, mediante i quali, alcuni termini stranieri e particolari usi idiomatici vengono incorporati nel sistema di una lingua cos come sono o adattati ad esso 23 . Le interferenze lessicali dell'inglese e del francese nel processo di apprendimento dello spagnolo, sono molte e di diverso tipo; alcune parole vengono deformate per influsso delle altre lingue ma rimangono riconoscibili; altre volte avvengono trasposizioni integrali di parole inglesi o francesi che non esistono nel lessico spagnolo; vi sono infine errori che riguardano le scelte lessicali. Il primo gruppo il pi numeroso; non si tratta di interferenze gravi poich difficilmente ostacolano la comunicazione, ma piuttosto sgradevoli e persistenti. A volte le deformazioni 20

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sono indotte da somiglianze fonetiche, a volte da analogie nello scritto. In ogni caso, l'interferenza avviene sia nello scritto che nel parlato (esempi: vedi tabella n. 2). In alcuni casi le parole vengono formate per analogia con altre spagnole; ad es. prestije , usaje , valable , capable , i cui suffissi ije , aje , able sono ammessi nel sistema dello spagnolo (cfr. dije , aterrizaje , rentable ). Nel I I gruppo, si osservi come le parole francesi trasposte vengano adattate al sistema dello spagnolo (ad es. sono abolite le doppie e al morfema francese -er della I coniugazione verbale viene sostituito il corrispondente spagnolo -ar). Sia nel I che nel II gruppo sono molto pi numerose le inteiferenze del francese, a riprova del fatto che la somiglianz formale genera facilmente confusione tra le lingue studiate. Nel campo delle scelte lessicali, da segnalare in primo luogo un'interferenz i a cui raramente sfuggono gli studenti di spagnolo che conoscano l'inglese o il francese: l'uso di paren tes o parientes in luogo di padres ; nelle classi osservate, sembra che il parlane sia francese che inglese contribuisca ad accentuare il fenomeno, data l'affinit tra le due lingue (cfr. il fr. parents e l'ing. parents ) da una parte e l'analogia formale con lo spagnolo parientes . Un caso un po' diverso quello della confusione fra trabajar e viajar , indotta da un'interferenza tra il francese e l'inglese. Si confrontino i diversi sistemi: trabajar travailler to work lavorare viajar voyager to travel viaggiare A causa della somiglianz formale fra trabajar e travailler da una parte e to travel dall'altra, il verbo spagnolo trabajar viene a volte usato nel senso di viajar . Dipende esclusivamente dal francese, invece, la confusione tra numero e nombre , che da luogo a enunciati come Haba un gran nombre de nios (fr. II y avait un gran nombre d'enfants ; it. C'era un gran numero di bambini ); a causa della somiglianz formale con il termine spagnolo nombre , viene trasferita dal francese l'opposizione esistente tra numero e nombre. H o anche osservato la formazione di derivati come nombroso e numbroso (fr. nombreux ). 21

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TABELLA N. 2 Errori dovuti a interferenza del francese e dell'inglese in campo lessicale Italiano Tipo di errore Francese Inglese I) sieglo premier peintora itrabaillar viella capable valable exemplo exercicio exercisio prestije usaje Englaterra Angleterra februero augusto adventura hier equa! examinacin reflectar patte (latino pater/pacris) matre {latine mater/matris II) reusir sortir donar obliasse levarse developado tablo facto (latino factum) loco (latino locus) sicle premire peinture ttavailler vieille capable valable exemple exereke prestige usage England Angleterre February August adventure hier gai equa] examination to reflect Inghilterra febbraio agosto avventura ieri uguale esame riflettere secolo prima pittura lavorare vecchia capace valido esempio esercizio prestigio uso

example exercise

russir sortir donner s'oublier se lever dvelqpp table

riuscire uscire dare dimenticare alzarsi sviluppato tavolo

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Credo sia attribuibile all'influenza del francese anche la confusione tra gustar e amar o querer . In questo caso, tra l'italiano e lo spagnolo esiste un parallelismo. Si confronti: me gusta viajar te quiero mi piace viaggiare ti amo

Diverse sono le possibilit offerte dal francese: il verbo aimer copre spesso il campo semantico occupato in italiano da piacere e in spagnolo da gustar . La confusione porta a formulare enunciati come: Yo no quiero el campo . Luis ama esquiar , Quiero mucho hablar las lenguas anzich No me gusta el campo , A Luis le gusta esquiar , Me gusta mucho hablar las lenguas M . Inoltre, in certi casi gustar viene costruito erroneamente per interferenza dell'inglese, come in La ciudad que gustamos ms (cfr. l'ing. The town that we like best e l'it. La citt che ci piace di pi ). Dipende sia dall'inglese che dal francese la confusione tra jugar e tocar nel senso di suonare uno strumento . Anche qui una comparazione tra italiano e spagnolo non pu spiegare errori come Me gusta jugar el piano , mentre sia in francese che in inglese lo stesso verbo ( jugar e to play ) significa sia giocare che suonare . Ancora all'inglese va attribuita la confusione tra conocer e saber . Anche in questo caso, tra italiano e spagnolo vi parallelismo (alla coppia conosoere-sapere corrisponde la coppia conocer-saber), mentre ih inglese l'area semantica occupata dai due verbi rappresentata dallo stesso verbo to know . L'interferenza produce enunciati come: Yo no s muy bien mi pas , Mis padres conocan que haba ganado , anzich Yo no conozco... e Mis padres saban... (cfr. l'italiano Non conosco molto bene il mio paese e I miei genitori sapevano... ). In alcune occasioni, il francese e l'inglese influenzano scelte lessicali facoltative, come si pu vedere ad esempio nella preferenza accordata a confortable , jams , presente , nueva rispetto a comodo , nunca , regalo , noticia (cfr. confortable , jamis , prsent , nouvelle o news ).
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Sembra che a volte lo studente italofono, resosi conto dell'affinit tra la sua lingua e lo spagnolo, cerchi nel suo repertorio di conoscenze linguistiche, parole che non sembrino un calco dell'italiano. Tuttavia, come si diceva, difficile stabilire su base scientifica perch a volte il discente faccia riferimento alla lingua madre, altre volte a lingue diverse e altre volte ancora incorra in ipergeneralizzazioni; e le analogie formali o concettuali non sono sufficienti a spiegarlo. Vorrei concludere la lista di interferenze con un esempio abbastanza curioso, che ne assomma parecchie sia del francese che dell'inglese: Dentro de dos mes est le da de mi cumpleaos; l est el quinto de July . Non c' male! I dati raccolti, comunque, attendono ulteriori verifiche, ad esempio mediante l'impiego di test specificamente preparati; inoltre, mentre le classi di tedesco sono servite come gruppi di controllo per accertare le interferenze del francese, sarebbe necessario esaminare anche un gruppo di controllo per quanto riguarda le interferenze dell'inglese. Si dovrebbero poi raccogliere pi dati sull'espressione parlata, cosa che mi stato impossibile fare per problemi tecnici. Infine, sarebbe interessante accertare il rapporto tra competenza e interferenza; stato osservato25 che l'influsso della lingua nativa tende a diminuire man mano che lo studente si impratichisce della lingua di arrivo, ma quando si ha a che fare con due o tre lingue il problema diventa pi complesso, poich le variabili individuali sono tantissime. Bisogna tener presente, tra altri fattori, l'importanza gerarchica attribuita dal discente alle varie lingue che studia; ad esempio, ho osservato in una ragazza dotata, secondo il giudizio di tutti i professori, di buone attitudini per le lingue e molto amante del francese, la presenza di numerose e persistenti interferenze di questa lingua sia nell'espressione orale che in quella scritta, bench il suo rendimento globale in spagnolo fosse tra i migliori della classe. Senza dubbio, i dati raccolti sono insufficienti ma servono a dimostrare che interferenze di questo tipo esistono e sono operanti, come del resto avvertono gli studenti stessi, soprattutto se i diversi sistemi linguistici stranieri vengono studiati contemporaneamente.
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La strategia da adottare per rimuovere le interferenze accertate, dipender poi dall'orientamento metodologico del docente. Ad ogni modo, poich le variabili individuali hanno in questo terreno un'incidenza molto elevata, impensabile inserire esercizi specifici in un programma didattico preparato a priori, in primo luogo perch non sempre tutti gli studenti hanno studiato e studiano le stesse lingue. La soluzione dovr quindi essere cercata quando se ne presenti la necessit, senza dimenticare che le interferenze dell'italiano avranno un'importanza prioritaria. Comunque, se vero che l'apprendimento di una seconda lingua richiede esercizi volti all'acquisizione di abitudini ma anche una buona dose di lavoro cosciente26, l'esigenza di razionalizzare aumenter quando le lingue in questione sono due, tre o quattro; e, tenuto conto del fattore et, in alcuni casi il confronto specifico tra le diverse strutture linguistiche potr risultare positivo. Del resto, se le interferenze di altre lingue possono spiegare le incertezze dei discenti laddove un'analisi contrastiva tra l'italiano e lo spagnolo non prevede aree di difficolt, pu anche accadere il contrario; la conoscenza di altre lingue, infatti, pu rivelarsi uno strumento utile nell'apprendimento di strutture che, non avendo riscontro nella lingua madre, costituiscono aree di difficolt. Ad esempio, chi conosce il francese stabilisce spontaneamente un raffronto tra la costruzione di acabar de e quella parallela di venir de , e apprende la struttura spagnola con una certa facilit "; si rende cos superfluo insistere a lungo con gli esercizi. Questo ci permette di vedere tutto sommato in termini positivi l'apprendimento anche simultaneo di diverse lingue straniere; in ogni caso, bisogner operare con cautela se si vuole che i risultati siano soddisfacenti e lo studente possa superare con successo quello stato di confusione in cui sente di trovarsi.

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NOTE Languages in contaci, Linguistic Ckcle of New York, New York, 1953. Cfr. W. M. RIVERS, The Psycologist and th Foreign Language Teacher, The University of Chicago Press, Chicago, 1964. 3 R. J. Di PIETRO, Language Structures in Contrast, Newbury House, Rowley, 1971; trad. it. Lingue a confronto, Armando, Roma, 1977, p. 37. 4 R. LADO, Ldnguistcs Across Cultures, University of Michigan Press, Ann Arbor, 1957; senza dubbio, l'idea di confrontare due sistemi linguistici a scopi didattici non nuova; tuttavia, con l'opera di Lado sono iniziate le ricerche sistematiche in questo campo.
6

1 2

Per il concetto di transfer, si veda ad es. W. M. RIVERS, op. cit. pp. 126-129; e L. JAKOBOVITS, Foreign Languagte Learning, Newbury House, Rowley, 1970. 7 In ogni caso, i modi in cui la somiglianz e la differenziazione tra lingue sono causa d'interferenza, debbono ancora essere indagati; del resto, l'interferenza non la sola causa di errori. Cfr. D. A. WILKINS, Linguistics in Language Teaching, Arnold, Loridon, 1972; trad. it. Linguistica e insegnamento delle lingue, Zanichelli, Bologna, 1973, pp. 198-200.
8

Di

PIETRO, op.

cit.,

p.

210.

Per il concetto di equivalenza cfr. L. F. BOUTON, The problem of equivalence in contrastive analysis, I.R.A.L. 2, 1976, pp. 143-163. 10 R. TITONE, 'Educazione bilingue precoce e sviluppo cognitivo', in Avamposti della psicolinguistica applicata, a cura di R. Titone, Armando, Roma, 1981, p. 359.
11 12

Di

PIETRO, op.

cit.,

p.

210.

Per una rassegna della ricerca, cfr. MARC SPOELDERS, Fadteurs affectifs dans l'apprentssage des langues trangeres, I.T.L. (Review of Applied Linguistici, Leuven), nn. 41-42, 1978; trad. it. in Avamposti detta psicolinguistica applicata, cit., pp. 255-293.
14

13

Di PIETRO, op. cit., p. 33. Di PIETRO, op. cit., p. 45.

Naturalmente, sarebbero necessarie ricerche motivazionali per confermare queste ipotesi e verificare il rapporto tra motivazione e interferenza. w La differenza tra prima e seconda lingua minima; comunque, solo in due casi la prima lingua era il francese, negli altri l'inglese. 17 La questione rimane, comunque, aperta, data la mancanza di risposte scientifiche esaurienti; tuttavia, basta pensare a come un inglese che conosca un po' di italiano e un po' di spagnolo mescoli continuamente le due lingue, per rendersi conto di come possa verificarsi questo fenomeno. 18 Per le tecniche di analisi degli errori, si veda ad es. J. P. B. ALLEN e S. PIT CORDER, Techniques in Applied Linguistics, Oxford University Press, London, 1974. 19 W. MOULTON, A Linguistic Guide to Language Learning, Modern Language Association of America, New York, 1966, p. 117.

15

M.

SPOELDERS, op.

cit.,

p.

266.

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Sono anche possibili interferenze dell'italiano nell'uso dei pronomi soggetto (es. Deseo que t vengas - it. Desidero che tu venga ) ma si tratta di un campo ben pi limitato. 22 L e classi esaminate avevano studiato il latino fino al secondo anno di corso. E' curioso osservare come talvolta i ricordi di questa lingua portino lo studente a, per cos dire, ripercorrere a ritroso il processo di evoluzione storica dello spagnolo (si veda, ad es. patte, maire, facto ). 23 r . U. WEINREICH, op. cit., pp. 68-90; per un'analisi dei prestiti linguistici nello spagnolo attuale, cfr. E. LORENZO, El espaol de hoy, lengua en ebullicin, Gredos, Madrid, 1971. M La scarsa frequenza di amo sciate rispetto a mi piace sciare rende improbabile l'ipotesi di un'interferenza dell'italiano. 25 A. SCIARONE, Contrastive Atudysis - Possibilities and LintUations, I.R.A.L., 8, 1970, p. 131. 28 Di fronte al parziale fallimento delle pratiche audio-orali, questa opinione ormai largamente accettata, anche per i contributi offerti dalla psicolinguistica; cfr. ad es. T. SLAMA-CAZACU, Introduzione dia psicolinguistica, Patron, Bologna, 1973. 27 Possibili, ma di scarso rilievo, le interferenze tra acabar e il francese venir .

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Cr. D. A. WILKINS, op. cit., pp. 186-187.

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