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Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo sesto - Wikisour e

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Giacomo Leopardi - Operette morali (1827)

Il Parini, ovvero Della Gloria


Capitolo sesto
Il Parini, ovvero Della Gloria - Capitolo Il Parini, ovvero Della Gloria - Capitolo quinto settimo

Queste sono in parte le diffi olt! "e ti ontenderanno l#a quisto della $loria appresso a$li studiosi, ed a$li stessi e ellenti nell#arte dello s rivere e nella dottrina% & quanto a oloro "e se 'ene 'astantemente instrutti di quell#erudi(ione "e o$$i ) parte, si pu* dire, ne essaria di ivilt!, non fanno professione al una di studi n+ di s rivere, e le$$ono solo per passatempo, 'en sai "e non sono atti a $odere pi, "e tanto della 'ont! dei li'ri- e questo, oltre al detto innan(i, an "e per un#altra a$ione, "e mi resta a dire% Cio) "e questi tali non er ano altro in quello "e le$$ono, fuor "+ il diletto presente% .a il presente ) pi olo e insipido per natura a tutti $li uomini% /nde o$ni osa pi, dol e, e ome di e /mero,
0enere, il sonno, il anto e le arole

presto e di ne essit! ven$ono a noia, se olla presente o upa(ione non ) on$iunta la speran(a di qual "e diletto o omodit! futura "e ne dipenda% Pero "+ la ondi(ione dell#uomo non ) apa e di al un $odimento nota'ile, "e non onsista sopra tutto nella speran(a, la ui for(a ) tale, "e moltissime o upa(ioni prive per s+ di o$ni pia ere, ed e(iandio stu "evoli o fati ose, a$$iuntavi la speran(a di qual "e frutto, ries ono $ratissime e $io ondissime, per lun$"e "e sieno1 ed al ontrario, le ose "e si stimano dilettevoli in s+, dis$iunte dalla speran(a, ven$ono in fastidio quasi, per os2 dire, appena $ustate% & in tanto ve$$iamo noi "e $li studiosi sono ome insa(ia'ili della lettura, an o spesse volte aridissima, e provano un perpetuo diletto nei loro studi, ontinuati per 'uona parte del $iorno1 in quanto "e nell#una e ne$li altri, essi "anno sempre dinan(i a$li o "i uno s opo ollo ato nel futuro, e una speran(a di pro$resso e di $iovamento, qualunque e$li si sia1 e "e nello stesso le$$ere "e fanno al une volte quasi per o(io e per trastullo, non las iano di proporsi, oltre al diletto presente, qual "e altra utilit!, pi, o meno determinata% Dove "e $li altri, non mirando nella lettura ad al un fine "e non si onten$a, per dir os2, nei termini di essa lettura1 fino sulle prime arte dei li'ri pi, dilettevoli e pi, soavi, dopo un vano pia ere, si trovano sa(i- si "+ so$liono andare nauseosamente errando di li'ro in li'ro, e in fine si maravi$liano i pi, di loro, ome altri possa ri evere dalla lun$a le(ione un lun$o diletto% In tal modo, an "e da i* puoi onos ere "e qualunque arte, industria e fati a di "i s rive, ) perduta quasi del tutto in quanto a queste tali persone- del numero delle quali $eneralmente si ) la pi, parte dei lettori% &d an "e $li studiosi, mutate oll#andare de$li anni, ome spesso avviene, la materia e la qualit! dei loro studi, appena sopportano la lettura di li'ri dai quali in altro tempo furono o sare''ero

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potuti essere dilettati oltre modo1 e se 'ene "anno an ora l#intelli$en(a e la peri(ia ne essaria a onos erne il pre$io, pure non vi sentono altro "e tedio1 per "+ non si aspettano da loro al una utilit!%

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