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▪ Visita medica
- Anamnesi
- Sintomatologia clinica
- Esame obiettivo (auscultazione, etc…)
▪ Esami strumentali
- ECG
- Rx Torace
- Ecocardiografia transtoracica (TTE), Ecocardiografia transesofagea (TEE)
- Stress test (ecocardiografia con dobutamina a basse dosi)
- AngioTAC, RMN cuore, PET
Patologia della valvola aortica
▪ Quando l’area dell’orifizio valvolare è minore di 0.9 cm2 (oppure 0.6 cm2/m2) si parla di
stenosi aortica severa.
▪ 1-2% delle persone sopra i 65 anni e 12% delle persone oltre i 75 anni hanno una stenosi
aortica calcifica. Di quelli più anziani di 75 anni, 3.4% hanno una stenosi aortica severa.
▪ Con l’invecchiamento della popolazione il numero degli individui con SVA aumenterà 2-3 volte
nella prossima decade nei paesi sviluppati.
Stenosi valvolare aortica: eziologia
3 - reumatica
Valvola normale
(1) Stenosi aortica calcifica negli anziani che hanno una certo grado (lieve) di IA (75% dei
pazienti)
(3) trauma con prolasso di una cuspide aortica, secondaria a lacerazione dell’aorta
ascendente
Una valvola aortica bicuspide (BAV) congenita è presente in circa l'1-2% della popolazione
ed è più diffusa negli uomini, rappresentando dal 70% all'80% dei casi. In qualche
sottogruppo esiste anche una eredità autosomica dominante a penetranza incompleta.
Diagnostica per immagini delle valvulopatie
Diverse modalità:
illustra i riflessi di un singolo raggio sonoro tracciati rispetto al
▪ M-mode, tempo.
▪ 2D (B-mode)
▪ Permette un’adeguata valutazione dell’anatomia valvolare aortica, eventuali calcificazioni delle cuspidi, morfologia del
vaso nel tratto ascendente, misura diametro LVOT, valutazione funzione sistolica
▪ Misura planimetrica dell’area valvolare aortica (AVA): è possibile ottenere una planimetria dell’area valvolare aortica
dalla finestra parasternale asse corto.
Se AVA < 0.9 cm2 (0.6 cm2/m2) --> stenosi severa
▪ Velocità del flusso a livello del tratto d’efflusso del ventricolo sinistro
RISPOSTE
NO RISERVA CONTRATTILE
secondo alcuni autori un incremento di area > 0.3 cmq non è sufficiente per
discriminare con sicurezza tra stenosi severa e non severa: viene usato come cut-off un
valore assoluto di area al picco di dobutamina > 1 cmq
nb: solitamente valori di base di area significativamente < 0.6 cmq sono già indicativi
di stenosi severa
Stenosi aortica non valvolare
calcificazioni
tethering
degenerazione mixomatosa
bicuspidia
prolasso
Vegetazioni…
▪ Misurazione delle dimensioni della radice aortica e aorta ascendente: IA funzionale, aneurisma, dissezione
▪ Adattamento delle camere cardiache al sovraccarico di volume: volumi e funzione Ventricolare Sinistra.
▪ Si utilizza il Color Doppler per una prima valutazione semi-quantitativa della severità:
▪ Vena Contracta (VC): parte più stretta del jet di rigurgito subito al di sotto dell’area di convergenza
Preferibile la finestra parasternale. Semplice misurazione. Elevato valore diagnostico per l’IA severa.
Correla fortemente con l’EROA. Consente una stima della misura dell’ERO
VC > 0.6 cm --> IA severa
▪ Metodo PISA: misura del raggio della zona di convergenza in protodiastole in corrispondenza del picco della velocità di
rigurgito
ERO (effective regurgitant orifice) descritto in origine per l’insufficienza mitralica. Corrisponde all’area della VC
che è più piccola dell’area anatomica di rigurgito. Indipendente da variabili emodinamiche e dalla frequenza
cardiaca.
La fattibilità di tale metodo è inferiore rispetto alla valvola mitralica.
Insufficienza valvolare aortica
▪ Primitive ▪ Secondarie
Vena Contracta
Metodo PISA
PHT
Insufficienza valvolare aortica
Ecocardiografia Transesogagea (TEE o ETE)
Le complicanze orofaringee o esofagee correlate a TEE sono state definite come quelle che si
presentano entro 30 giorni dalla procedura. Sono rare in un setting ambulatoriale.
Proiezione transgastrica profonda asse lungo (0°). Proiezione transgastrica asse lungo (TG LAX, 110-
Utile per valutare i leak paraprotesici e gradiente 120°). Valvola aortica e LVOT: spettro e color doppler
v.aortica e LVOT
Stenosi aortica non valvolare
▪ L’avento della TAC con 64 stratti nel 2005, ha reso possibile la risoluzione temporale e spaziale
necessaria per catturare immagini senza distorsioni da movimento del cuore e coronarie.
▪ Per questi pazienti c’è un’alternativa strategia terapeutica che consiste nella sostituzione
chiamata sostituzione transcatetere della valvola aortica (TAVR o TAVI)
▪ Per eseguire la TAVI bisogna verificare diversi criteri anatomici e tecnici per salvaguardare
l’elegibilità del paziente e il successo della procedura. Quindi la TAC con mezzo di contrasto è
indispensabile sia nel selezionare il paziente, sia nel scegliere le dimensioni giuste della protesi
valvolare da impiantare, in modo da minimizzare le complicanze peri e post-procedurali.
TAC con m.d.c nel TAVI
▪ Per questo nell’ambito della patologia valvolare aortica la TAC è utilizzata rutinariamente nei paziente
sottoposti a TAVI
▪ Le immagini TAC con m.d.c forniscono informazioni importati per quanto riguarda:
dimensioni accurate dell’aorta ascendente, della radice aortica, anulus aortico e della sua
calcificazione che sono importantissimi per scegliere le dimensioni giuste della protesi e il suo
angolo di rilascio
Valutazione post-procedurale delle protesi TAVI per ricerca di evidenza di ispessimento delle
cuspidi suggestive per trombosi
Risonanza Magnetica Cardiaca (CMR)
▪ La risonanza magnetica si basa sulle proprietà fisiche dei nuclei di idrogeno (protoni). Questi protoni, molto abbondanti
nel corpo umano, hanno un spin intrinseco. Quando sottoposti a un campo magnetico molto forte, lo spin di questi
protoni si allinea alla direzione del campo magnetico al quale sono sottoposti. Al ritorno dello spin nello stato di
rilassamento si generano segnali di radiofrequenza che si usano per generare le immagini.
▪ La Risonanza magnetica cardiaca offre vantaggi tecnici per una vasta area di immagini tomografiche e tipizzazione
tissutale senza il bisogno delle radiazioni ionizzanti. Spesso si utilizza un mezzo di contrasto (Gadolinio) che raramente
causa problemi renali. Fornisce una variabilità di immagini e di informazioni rilevanti per una miriade di patologie
cardiovascolari riguardo:
▪ Morfologia
▪ Struttura
▪ Fisiologia
Stenosi aortica e fibrosi miocardica alla CMR
▪ Studi hanno dimostrato che il late gadolininium enhancement (LGE) alla CMR può rilevare
la fibrosi focale nella stenosi aortica. La presenza di LGE alla CMR indica fibrosi focale o
un infarto misconosciuto
▪ Nei pazienti con stenosi aortica severa senza storia di infarto miocardico che si
sottopongono a sostituzione chirurgica della valvola aortica, la presenza e l’estensione
della fibrosi miocardica e la necrosi rilevata dal LGE-CMR è associata a un aumentato
rischio perioperatorio e peggioramento della sopravvivenza per tutte le cause e per
malattia cardiovascolare. Questo è vero anche per i pazienti senza coronaropatia
significativa alla CNG.
▪ L’insufficienza aortica (IA) rimane una importante condizione cardiaca, anche se rigurgiti cronico possono
essere tollerati, con pazienti che rimangono asintomatici per tanti anni. La sostituzione valvolare è riservata
di solito quando si presentano i sintomi o quando si verifica una significativa dilatazione o disfunzione
ventricolare sinistra, ma in quel stadio la prognosi è già ridotta. Ottimizzare la tempistica all’intervento in
questi pazienti può essere difficile.
▪ La risonanza magnetica cardiaca è in grado di quantificare direttamente l’IA con elevata precisione e
riproducibilità usando la tecnica “phase-contrast velocity mapping”.
▪ Insufficienze aortiche di grado severo quantificate alla CMR erano associate allo sviluppo dei sintomi e altri
indicatori per l’intervento chirurgico. La quantificazione dell’IA può avere un enorme valore nella gestione,
specialmente nei pazienti asintomatici con rigurgito significativo, è può essere usata per l’identificazione
precoce dei paziente che necessitano un intervento chirurgico.
▪ Siccome la Risonanza magnetica cardiaca permette misure molto accurate del volume, massa e funzione del
ventricolo sinistro (è il “gold standard” per la loro misurazione), sembrerebbe una tecnica ideale per valutare
l’insufficienza aortica, ma l’utilità della CMR nell’orientare la gestione clinica non è stata valutata in trial
Rizonanza magnetica cardiaca (CMR)
▪ Fornisce misurazioni più accurate e riproducibili del Volume e Frazione di eiezione (FE) del
Ventricolo Sinistro, ma pocchi usano questa tecnica per predire gli esiti nei paziente con
malattia cardiaca valvolare.
▪ CMR permette la quantifizione dell’Insufficienza Aortica, che potrebbe essere utile se
l’ecocardiografia non è diagnostica oppure quando la dilatazione del ventricolo sinistro
sembra non concordare con la severità del rigurgito.
▪ La quantificazione dell’insufficienza aortica con CMR può rappresentare un nuovo
paradigma per la tempistica all’intervento chirurgico.
▪ CMR è meno utile per la valutazione della stenosi valvolare aortica perché la velocità
transvalvolare massima può essere sottostimata.
▪ Comunque la valutazione della fibrosi miocardica del Ventricolo sinistro mediante CMR
fornisce conoscenza più approfondita dei processi patologici e può essere clinicamente
rilevante in futuro.
PET
▪ Quasi metà delle endocarditi su protesi valvolare sono complicati da estensione periannulare
che richiede un intervento chirurgico in urgenza.
▪ Anche angioTC ECG-gated può migliorare l’accuratezza in alcuni pazienti, ma è una tecnica
puramente anatomica.