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DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

DELLA VALVOLA AORTICA


Valvola aortica

▪ La valvola aortica è una struttura formidabile.


▪ Abbastanza elastica da aprirsi in 25 ms
▪ Forte abbastanza per resistere a 70-80 mmHg di gradiente di
pressione senza perdite valvolari.
▪ Durevole abbastanza per aprirsi e chiudersi per più di 3 miliardi di
volte nel corso della vita.
▪ Composta tra 3 cuspidi, ognuna di uguali dimensioni e circondate
da un seno per ognuna
▪ Le cuspidi sono separate da 3 commissure e supportate da un
anello fibroso.
Diagnosi della Patologia valvolare

▪ Visita medica
- Anamnesi
- Sintomatologia clinica
- Esame obiettivo (auscultazione, etc…)
▪ Esami strumentali
- ECG
- Rx Torace
- Ecocardiografia transtoracica (TTE), Ecocardiografia transesofagea (TEE)
- Stress test (ecocardiografia con dobutamina a basse dosi)
- AngioTAC, RMN cuore, PET
Patologia della valvola aortica

▪ Stenosi valvolare aortica


▪ Insufficienza valvolare aortica
▪ Valvola aortica bicuspide
▪ Vegetazioni endocarditiche
Stenosi valvolare aortica
▪ Caratterizzata dalla presenza di un’ostruzione al passaggio del flusso sanguigno dal
ventricolo sinistro all’aorta.

▪ Quando l’area dell’orifizio valvolare è minore di 0.9 cm2 (oppure 0.6 cm2/m2) si parla di
stenosi aortica severa.

▪ La stenosi valvolare aortica è la malattia cardiaca valvolare più frequente nell’Occidente.


Quando sintomatica, la stenosi valvolare aortica è una malattia debilitante con prognosi
infausta a breve termine, portando inevitabilmente verso l’insufficienza cardiaca e la morte.

▪ La prevalenza dell’aortosclerosi valvolare, definita come ispessimento irregolare o


calcificazione delle cuspidi aumenta con l’età, e varia dal 9% a 54 anni, fino a 42% della
popolazione a 81 anni.

▪ 1-2% delle persone sopra i 65 anni e 12% delle persone oltre i 75 anni hanno una stenosi
aortica calcifica. Di quelli più anziani di 75 anni, 3.4% hanno una stenosi aortica severa.

▪ Con l’invecchiamento della popolazione il numero degli individui con SVA aumenterà 2-3 volte
nella prossima decade nei paesi sviluppati.
Stenosi valvolare aortica: eziologia

1 - degenerativa calcifica valvulopatia più frequente nei paesi Occidentali

2 - congenita Unicuspide, bicuspide, tricuspide asimmetrica,


quadricuspide, diaframma

3 - reumatica
Valvola normale

SA calcifica SA su valvola bicuspide SA reumatica


Insufficienza valvolare aortica (IA)

▪ Incompleta chiusura della valvola aortica durante la diastole


ventricolare,​​con conseguente reflusso di sangue dall’ aorta
ascendente al ventricolo sinistro.​​
▪ Il rigurgito aortico può essere causato da una malattia primaria
delle cuspidi della valvola aortica e/o della parete della radice
aortica.
▪ Tra i pazienti con IA isolata sottoposti a sostituzione valvolare
aortica, la percentuale con malattia della radice aortica
rappresenta la più comune causa, con oltre il 50% di tutti questi
pazienti.
Insufficienza valvolare aortica (IA): cause

(1) Stenosi aortica calcifica negli anziani che hanno una certo grado (lieve) di IA (75% dei
pazienti)

(2) endocardite infettiva, dovuta a interferenza della vegetazione, distruzione o perforazione


di una cuspide

(3) trauma con prolasso di una cuspide aortica, secondaria a lacerazione dell’aorta
ascendente

(4) valvola bicuspide

(5) malattia reumatica è una causa frequente in tutto il mondo

(6) degenerazione strutturale della bioprotesi valvolare

(7) complicanza della valvuloplastica aortica


Valvola aortica bicuspide (BAV)

Una valvola aortica bicuspide (BAV) congenita è presente in circa l'1-2% della popolazione
ed è più diffusa negli uomini, rappresentando dal 70% all'80% dei casi. In qualche
sottogruppo esiste anche una eredità autosomica dominante a penetranza incompleta.
Diagnostica per immagini delle valvulopatie

▪ La diagnostica per immagini ha un ruolo centrale nella diagnosi e


gestione dei pazienti con malattia cardiaca valvolare (VHD).
▪ Ecocardiografia transtoracica con colordoppler (TTE)
▪ Ecocardiografia transesofagea (TEE o ETE)
▪ Ecostress alla dobutamina
▪ Ecografia intracardica
▪ TAC
▪ RMN cuore
▪ PET-TC
Ecocardiografia
Ecocardiografia transtoracica con colordoppler
▪ L'ecocardiografia è una tecnica di imaging che utilizza gli ultrasuoni (si usano frequenza da 2.5 a 25 MHz) e che consente una
valutazione accurata delle strutture cardiache e della funzione cardiaca.

Diverse modalità:
illustra i riflessi di un singolo raggio sonoro tracciati rispetto al
▪ M-mode, tempo.

▪ 2D (B-mode)

▪ Color Doppler, nonché il Doppler Pulsato e Continuo


Ecocardiografia

▪ L’ecocardiografia è una tecnica tomografica, che rappresenta "sezioni"


del viscere cardiaco e non "proiezioni".
▪ La singola immagine ecografica del cuore rappresenta una ricostruzione
di una sottile "fetta" dell'organo.
▪ Essendo il viscere tridimensionale, una struttura (ad esempio una
vegetazione endocarditica valvolare) che si trovi di pochi millimetri
spostata rispetto alla nostra sezione non sarà evidenziata.
▪ Necessità di condurre più sezioni, immaginando di dover tagliare il cuore
a fette con un coltello (il nostro raggio esplorante, di cui la sonda
rappresenta l'impugnatura) per esplorale il viscere nella sua interezza; da
ciò anche la regola fondamentale che l'operatore deve sapere cosa sta
cercando (l'importanza della corretta indicazione all'esame).
Ecocardiografia transtoracica: finestre acustiche
▪ L’esame viene eseguito utilizzando diversi approcci (posizioni sul torace dove viene appoggiata la sonda) e da ognuno di essi,
diverse sezioni (piani di taglio del viscere). Gli approcci più utilizzati e standardizzati sono:

▪ Parasternale: III, IV spazio intercostale, a qualche cm dallo sterno

▪ Apicale: a livello dell'itto

▪ Sottocostale: al di sotto dello sterno

▪ Sovrasternale: sopra lo sterno, nella fossetta sovrasternale

▪ Parasternale destra: a destro dello sterno


Ecocardiografia transtoracica: finestre e sezioni

Da ogni finestra acustica ruotando la sonda si ottengono le sezioni


dallo stesso punto di osservazione:

▪ Finestra parasternale: sezioni asse lungo e asse corto;

▪ Finestra apicale: sezioni 4 camere, 3 camere, 2 camere e 5


camere;

▪ Finestra sottocostale: sezioni asse lungo e asse corto.


Stenosi valvolare aortica
Ecocardiografia nella stenosi valvolare aortica

▪ Permette un’adeguata valutazione dell’anatomia valvolare aortica, eventuali calcificazioni delle cuspidi, morfologia del
vaso nel tratto ascendente, misura diametro LVOT, valutazione funzione sistolica

▪ Misura planimetrica dell’area valvolare aortica (AVA): è possibile ottenere una planimetria dell’area valvolare aortica
dalla finestra parasternale asse corto.
 Se AVA < 0.9 cm2 (0.6 cm2/m2) --> stenosi severa

▪ Calcolo dei gradienti pressori:

 Gradiente medio (equazione di Bernoulli): ΔP = ρ(V22- V12) + ρ(dv/dt)dx + R(v)

 Gradiente massimo = 4V2

▪ Velocità del flusso a livello del tratto d’efflusso del ventricolo sinistro

▪ Calcolo dell’area valvolare tramite l’equazione di continuità


ColorDoppler e Doppler Continuo (CW)

Stenosi valvolare aortica


▪ La quantizzazione del vizio è affidata
essenzialmente alla valutazione
ecoDoppler, misurando il gradiente
transvalvolare con Doppler continuo,
generalmente dall’approccio apicale
▪ Per il calcolo dell’area valvolare si
utilizza l’equazione di continuità
A1*V1=A2*V2
Doppler Pulsato (PW)

▪ Flusso valvolare tratto d’eflusso ventricolo sinistro


▪ Utile per il calcolo dell’area valvolare aortica
mediante l’equazione di continuità
▪ Rapporto VLVOT/VAo se < 0.25 indica una stenosi
severa (indipendente dalla superficie corporea)
Equazione di continuità
Funzione sistolica del Ventricolo Sinistro

Lo studio della funzione sistolica del V. sx è di importanza


fondamentale nella valutazione della SVA: Valutazione FE, gittata
sistolica e funzione diastolica

Il gradiente transvalvolare è flusso dipendente: un gradiente


basso non significa necessariamente stenosi non severa.
Ecocardiografia 3D: area valvolare aortica
Ecocardiografia 3D: area LVOT
Eco-Dobutamina nella SA con
disfunzione ventricolare sinistra
▪ Nei pazienti con disfunzione sistolica (stenosi aortica low flow – low gradient)
▪ Nei pazienti con ventricolo sinistro piccolo con FE conservata per la diagnosi
differenziale tra SA severa e pseudo-severa
▪ Dobutamina 5-10-15-20 mcg/kg/min.
▪ Permette di discriminare pazienti con:
Stenosi aortica serrata
Stenosi aortica moderata
▪ Identifica la presenza di riserva contrattile miocardica.
PROTOCOLLO : da 5 a 20 gamma/Kg/m’

RISPOSTE

CONSERVATA RISERVA CONTRATTILE


AREA > 0.3 cmq PSEUDOSTENOSI
SCARSO-NULLO AUMENTO GRADIENTE

CONSERVATA RISERVA CONTRATTILE


NON VARIAZIONI AREA (< 0.2 cmq) STENOSI SEVERA FISSA
GRADIENTE (> 50 mmHg)

NO RISERVA CONTRATTILE

secondo alcuni autori un incremento di area > 0.3 cmq non è sufficiente per
discriminare con sicurezza tra stenosi severa e non severa: viene usato come cut-off un
valore assoluto di area al picco di dobutamina > 1 cmq
nb: solitamente valori di base di area significativamente < 0.6 cmq sono già indicativi
di stenosi severa
Stenosi aortica non valvolare

Nel caso dell’ostruzione dinamica


della cardiomiopatia ipertrofica la
morfologia del flusso al Doppler
continuo è diversa rispetto alla
stenosi fissa
Ecocardiografia nell’insufficienza valvolare aortica

▪ Valutazione anatomia valvolare

 calcificazioni

 tethering

 degenerazione mixomatosa

 bicuspidia

 prolasso

 Vegetazioni…

▪ Misurazione delle dimensioni della radice aortica e aorta ascendente: IA funzionale, aneurisma, dissezione

▪ Adattamento delle camere cardiache al sovraccarico di volume: volumi e funzione Ventricolare Sinistra.

▪ Altre lesioni valvolari associate.


Color Doppler nell’insufficienza valvolare aortica

▪ Si utilizza il Color Doppler per una prima valutazione semi-quantitativa della severità:

 Valutazione del jet: origine e direzione (eccentrica o centrale)

 dimensioni jet di rigurgito

▪ Vena Contracta (VC): parte più stretta del jet di rigurgito subito al di sotto dell’area di convergenza
 Preferibile la finestra parasternale. Semplice misurazione. Elevato valore diagnostico per l’IA severa.
 Correla fortemente con l’EROA. Consente una stima della misura dell’ERO
 VC > 0.6 cm --> IA severa

▪ Metodo PISA: misura del raggio della zona di convergenza in protodiastole in corrispondenza del picco della velocità di
rigurgito
 ERO (effective regurgitant orifice) descritto in origine per l’insufficienza mitralica. Corrisponde all’area della VC
che è più piccola dell’area anatomica di rigurgito. Indipendente da variabili emodinamiche e dalla frequenza
cardiaca.
 La fattibilità di tale metodo è inferiore rispetto alla valvola mitralica.
Insufficienza valvolare aortica

▪ Primitive ▪ Secondarie
Vena Contracta

Metodo PISA

PHT
Insufficienza valvolare aortica
Ecocardiografia Transesogagea (TEE o ETE)

▪ Tecnica invasiva, utile quando quella transtoracica


fallisce nel fornire informazioni utili al quesito
diagnostico.
▪ TEE permette di ottenere immagini ad alta
risoluzione di maggior parte dell’aorta toracica.
▪ Molto utile nel dettagliare l’anatomia della valvola
aortica e la sua funzione.
▪ Consiste nel inserzione di una sonda affusolata
attraverso la bocca fino all’esofago o anche nello
stomaco. Sonda TEE multiplana 5-7 MHz
▪ Per eseguire un TEE servono dei requisiti e una
meticolosa preparazione del paziente
Informazioni ottenibili con l’ETE
Controindicazioni all’TEE
Complicanze procedurali

Le complicanze orofaringee o esofagee correlate a TEE sono state definite come quelle che si
presentano entro 30 giorni dalla procedura. Sono rare in un setting ambulatoriale.

Nel calo dell’TEE intraoperatorio le complicanze aumentano con il prolungamento della


procedura, età avanzata e pregressi sanguinamento GI
TEE: preparazione dell’esame

▪ Collegare gli elettrodi dell‘ECG


▪ Monitoraggio della pressione arteriosa
▪ Monitoraggio saturazione dell‘ossigeno
▪ Una accesso venoso per la sedazione, la somministrazione del contrasto, la somministrazione di farmaci
in caso di complicanze
▪ Disponibilità di attrezzature di emergenza e rianimazione
▪ Un sistema di aspirazione

▪ Il paziente deve essere a stomaco vuoto dal almeno 4-6 ore

▪ Le protesi dentari mobili devono essere rimosse


TEE: preparazione dell’esame

▪ Deve essere utilizzato un boccaglio per proteggere l'asta della sonda


dai morsi.

▪ Un'anestesia orofaringea locale con spray alla lidocaina è spesso


sufficiente per l'intubazione dell'esofago.

▪ La sonda viene lubrificata per bene

▪ Se è necessaria un'ulteriore sedazione, nei pazienti stabili può essere


aggiunta la somministrazione endovenosa di Midazolam (0,075
mg/kg).

▪ È ovvio che dosi di sedazione inferiori dovrebbero essere utilizzate in


pazienti con insufficienza cardiaca grave o in pazienti con altre
TEE: preparazione dell’esame

▪ L'ecocardiografia transesofagea viene


normalmente eseguita in posizione laterale
sinistra.
▪ Durante l'intubazione della sonda, la punta
della sonda deve essere sbloccata, per
quanto riguarda la flessione e l'estensione,
per evitare lesioni alla parete esofagea.
▪ Dopo l'esame la sonda deve essere
disinfettata e ispezionata per eventuali
danni secondo le linee guida internazionali.
TEE: esecuzione dell’esame
▪ L'inserimento della sonda è il
momento più scomodo per il paziente
sveglio o leggermente sedato.
▪ L’assistente si posiziona dietro al letto
del paziente.
▪ L'assistenza durante l'intubazione è
utile per permettere la modalità più
conveniente di introduzione della
sonda
▪ Il manubrio azionato dall’operatore
deve essere tenuto dall’assistente
verticalmente sopra il paziente con
l’asta rivolta verso il basso
TEE: esecuzione dell’esame
▪ L'asta viene presa dall'operatore con la mano destra nella parte
distale, vicino alla punta mobile
▪ L'estremità distale della sonda sbloccata viene curvata e adattata
alla curvatura dell'orofaringe
▪ La mano sinistra dell'operatore è libera per manipolare la punta
della sonda durante l'introduzione nel cavo orale.
TEE: esecuzione dell’esame

▪ Il vantaggio di questa impostazione è che spingendo la


sonda in avanti nell'esofago, la punta, così come l'asta,
della sonda seguirà il corso naturale dell'istmo faringeo
superiore senza esercitare forze inutili sulla parete della
faringe e sul esofago superiore. Le dita della mano sinistra
guideranno la punta della sonda.
▪ Se il paziente tollera la procedura di introduzione senza il
boccaglio, il secondo e il terzo dito possono essere
utilizzati per l'introduzione della sonda e per fissare la
sonda al centro della lingua
▪ Una volta introdotta la sonda, il boccaglio dovrebbe essere
posizionato tra denti.
Le proiezioni principali dell’ETE
ME 4- Camere (ME 4C, 0°)

La proiezione medio esofagea 4 – camere è la prima proiezione che si ottiene


quando si inizia l’esame
Proiezione ME 2-Camere (ME 2C, 90°)

Questa proiezione è ortogonale rispetto alla proiezione ME 4C


Proiezione medio esofagea asse lungo (ME LAX,
120°)
In questa proiezione il piano d'immagine taglia l’atrio sinistro (LA) per visualizzare la
radice aortica in asse lungo e l'intero ventricolo sinistro (LV).
Proiezione medio esofagea valvola aortica in asse
corto (ME AV SAX, 30-45°)
In questa proiezione il piano d'immagine taglia l’atrio sinistro (LA) ed è parallelo
all'anulus della valvola aortica (AV).
Proiezione medio esofagea valvola aortica in asse
lungo (ME AV LAX, 120°)
In questa proiezione il piano d'immagine taglia l’atrio sinistro (LA) per visualizzare la
radice aortica in asse lungo.
Altre proiezioni per la valutazione della valvola aortica

Proiezione transgastrica profonda asse lungo (0°). Proiezione transgastrica asse lungo (TG LAX, 110-
Utile per valutare i leak paraprotesici e gradiente 120°). Valvola aortica e LVOT: spettro e color doppler
v.aortica e LVOT
Stenosi aortica non valvolare

▪ La sede dell’ostruzione all’efflusso ventricolare


sinistro può essere in sede sottovalvolare o
sopravalvolare. Quest’ultimo caso è raro e l’ostruzione
rientra in una sindrome detta
▪ Le forme di ostruzione sottovalvolare si identificano
nei diaframmi e nella
▪ cardiomiopatia ipertrofica.
▪ Nel caso del diaframma il sospetto si pone in
presenza di elevato gradiente trans aortico con
movimento delle cuspidi conservato
▪ Il diaframma spesso non è di facile individuazione e
si caratterizza come un restringimento dell’efflusso
ventricolare sinistro dovuto a un piccolo sperone,
Tomografia assiale computerizzata

La TAC, in pratica, è una


modalità di radiologia
relativamente semplice
che consiste in un tubo di
raggi X che emette fotoni
direzionali verso il
paziente. Diversi organi
attenuano in modo
differente i fotoni in base
alla diversa densità
specifica dei tessuti in un
paziente.
TAC con M.d.C

▪ Il mezzo di contrasto iodato non ionico è l’agente intravenoso elettivo


utilizzato per aumentare risoluzione di contrasto tra i vasi, strutture
vascolarizzate e i restanti tessuti intorno.
▪ I mezzi di contrasto si sono evoluti con lo scopo di ottenere il migliore
aumento di contrasto intravascolare con il minimo volume possible:
di solito 50-70 ml di contrasto.
▪ I mezzi di contrasto iodati possono interferire con la funzione renale
nei pazienti con una già ridotta performance di escrezion renale.
▪ Inoltre i mezzi di contrasto iodati posso essere fonte di reazioni
allergiche per un piccolo gruppo di pazienti, per i quali è molto
difficile prevedere le future reazioni allergiche.
Stenosi aortica e TAVI

▪ L’avento della TAC con 64 stratti nel 2005, ha reso possibile la risoluzione temporale e spaziale
necessaria per catturare immagini senza distorsioni da movimento del cuore e coronarie.

▪ La sostituzione chirurgica della valvola è considerata tradizionalmente lo standard di


trattamento per la stenosi aortica. Ma non tutti i pazienti sono candidati alla chirurgia per via
dell’elevato rischio di complicanze e morte legati alla chirurgia.

▪ Per questi pazienti c’è un’alternativa strategia terapeutica che consiste nella sostituzione
chiamata sostituzione transcatetere della valvola aortica (TAVR o TAVI)

▪ Per eseguire la TAVI bisogna verificare diversi criteri anatomici e tecnici per salvaguardare
l’elegibilità del paziente e il successo della procedura. Quindi la TAC con mezzo di contrasto è
indispensabile sia nel selezionare il paziente, sia nel scegliere le dimensioni giuste della protesi
valvolare da impiantare, in modo da minimizzare le complicanze peri e post-procedurali.
TAC con m.d.c nel TAVI

▪ L’AgioTC gioca un ruolo importante nelle indagini preliminari alla TAVI.

▪ Per questo nell’ambito della patologia valvolare aortica la TAC è utilizzata rutinariamente nei paziente
sottoposti a TAVI

▪ Le immagini TAC con m.d.c forniscono informazioni importati per quanto riguarda:

 l’idoneità degli accessi vascolari periferici nell’accomodare gli introduttori


relativamente grandi che sono necessari per l’inserimento della protesi
valvolare.

 dimensioni accurate dell’aorta ascendente, della radice aortica, anulus aortico e della sua
calcificazione che sono importantissimi per scegliere le dimensioni giuste della protesi e il suo
angolo di rilascio

 L’altezza degli osti coronarici

 Valutazione post-procedurale delle protesi TAVI per ricerca di evidenza di ispessimento delle
cuspidi suggestive per trombosi
Risonanza Magnetica Cardiaca (CMR)
▪ La risonanza magnetica si basa sulle proprietà fisiche dei nuclei di idrogeno (protoni). Questi protoni, molto abbondanti
nel corpo umano, hanno un spin intrinseco. Quando sottoposti a un campo magnetico molto forte, lo spin di questi
protoni si allinea alla direzione del campo magnetico al quale sono sottoposti. Al ritorno dello spin nello stato di
rilassamento si generano segnali di radiofrequenza che si usano per generare le immagini.

▪ La Risonanza magnetica cardiaca offre vantaggi tecnici per una vasta area di immagini tomografiche e tipizzazione
tissutale senza il bisogno delle radiazioni ionizzanti. Spesso si utilizza un mezzo di contrasto (Gadolinio) che raramente
causa problemi renali. Fornisce una variabilità di immagini e di informazioni rilevanti per una miriade di patologie
cardiovascolari riguardo:

▪ Morfologia

▪ Struttura

▪ Fisiologia
Stenosi aortica e fibrosi miocardica alla CMR

▪ Studi hanno dimostrato che il late gadolininium enhancement (LGE) alla CMR può rilevare
la fibrosi focale nella stenosi aortica. La presenza di LGE alla CMR indica fibrosi focale o
un infarto misconosciuto

▪ Nei pazienti con stenosi aortica severa senza storia di infarto miocardico che si
sottopongono a sostituzione chirurgica della valvola aortica, la presenza e l’estensione
della fibrosi miocardica e la necrosi rilevata dal LGE-CMR è associata a un aumentato
rischio perioperatorio e peggioramento della sopravvivenza per tutte le cause e per
malattia cardiovascolare. Questo è vero anche per i pazienti senza coronaropatia
significativa alla CNG.

▪ LGE sembra essere un predittore di aumentata mortalità per malattia cardiovascolare


dopo TAVI.
CMR nell’insufficienza aortica

▪ L’insufficienza aortica (IA) rimane una importante condizione cardiaca, anche se rigurgiti cronico possono
essere tollerati, con pazienti che rimangono asintomatici per tanti anni. La sostituzione valvolare è riservata
di solito quando si presentano i sintomi o quando si verifica una significativa dilatazione o disfunzione
ventricolare sinistra, ma in quel stadio la prognosi è già ridotta. Ottimizzare la tempistica all’intervento in
questi pazienti può essere difficile.
▪ La risonanza magnetica cardiaca è in grado di quantificare direttamente l’IA con elevata precisione e
riproducibilità usando la tecnica “phase-contrast velocity mapping”.
▪ Insufficienze aortiche di grado severo quantificate alla CMR erano associate allo sviluppo dei sintomi e altri
indicatori per l’intervento chirurgico. La quantificazione dell’IA può avere un enorme valore nella gestione,
specialmente nei pazienti asintomatici con rigurgito significativo, è può essere usata per l’identificazione
precoce dei paziente che necessitano un intervento chirurgico.
▪ Siccome la Risonanza magnetica cardiaca permette misure molto accurate del volume, massa e funzione del
ventricolo sinistro (è il “gold standard” per la loro misurazione), sembrerebbe una tecnica ideale per valutare
l’insufficienza aortica, ma l’utilità della CMR nell’orientare la gestione clinica non è stata valutata in trial
Rizonanza magnetica cardiaca (CMR)

▪ Fornisce misurazioni più accurate e riproducibili del Volume e Frazione di eiezione (FE) del
Ventricolo Sinistro, ma pocchi usano questa tecnica per predire gli esiti nei paziente con
malattia cardiaca valvolare.
▪ CMR permette la quantifizione dell’Insufficienza Aortica, che potrebbe essere utile se
l’ecocardiografia non è diagnostica oppure quando la dilatazione del ventricolo sinistro
sembra non concordare con la severità del rigurgito.
▪ La quantificazione dell’insufficienza aortica con CMR può rappresentare un nuovo
paradigma per la tempistica all’intervento chirurgico.
▪ CMR è meno utile per la valutazione della stenosi valvolare aortica perché la velocità
transvalvolare massima può essere sottostimata.
▪ Comunque la valutazione della fibrosi miocardica del Ventricolo sinistro mediante CMR
fornisce conoscenza più approfondita dei processi patologici e può essere clinicamente
rilevante in futuro.
PET

▪ Tomografia a emission di postroni (PET) è una avanzata tecnica


con utilizzo di radionuclide (99mTc) che è disponibile da deceni.
▪ Attulamente si utilizzano dei nuovi radiotraccianti altamente
specifici.
▪ Dopo l'iniezione nel paziente, il radiotracciante si accumula nel
cuore e in altre parti del corpo a seconda delle sue proprietà
fisiologiche.
▪ Durante la distribuzione e l'accumulo, il decadimento radioattivo è
subito in corso. Un positrone viene emesso che si annienta con un
elettrone e rilascia un fotone che lascia il corpo nella direzione
opposta. Quindi vengono rilevati i fotoni del annientamento e non i
positroni.
PET
Applicazioni PET in Cardiologia

Tre principali aree:


(1) Flusso sanguigno miocardico (MBF);
(2) Metabolismo miocardico e infiammazione;
(3) Imaging molecolare
PET-TC nelle infezioni valvolari

▪ Quasi metà delle endocarditi su protesi valvolare sono complicati da estensione periannulare
che richiede un intervento chirurgico in urgenza.

▪ L’ETE può fallire nel riconoscere questa fatale complicanza.

▪ Anche angioTC ECG-gated può migliorare l’accuratezza in alcuni pazienti, ma è una tecnica
puramente anatomica.

▪ Nonostante il valore incrementale della PET-TC con 18F-FDG (fluorodessosiglucosio) se


aggiunto ai dati dell’ETE o AngioTC, la PET non è indicata come esame di prima scelta o
come esame di conferma nel rilevare l’endocardite sulle protesi valvolari.

▪ Piuttosto va riservata ai pazienti con sospetto clinico e microbiologico di endocardite ma che


è indeterminabile o con ETE negativa.
PET nella stenosi valvolare aortica

▪ Oltre l’imaging per l’aterosclerosi vascolare, le tecniche con 18F-FDG e


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F-NaF, possono identificare i pazienti con infiammazione e
microcalcifazioni precoci, prima che la progressione verso la stenosi
aortica calcifica severa sia rilevabile con l’ecocardiogramma o TAC.

▪ I pazienti con stenosi aortica severa o calcificazioni non mostrano un


aumento del segnale 18F-FDG, invece quelli con stenosi lieve e
moderata all’ecocardiogramma o calcificazione alla TAC, mostrano un
aumento del segnale 18F-FDG alla PET.
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