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In primis bisogna applicare le 4 periferiche agli arti che negli elettrocardiografi sono rappresentate da pinze
colorate.
È invece, assolutamente necessario non commettere errori nelle periferiche in quanto ciò modificherebbe la
valutazione dell’asse cardiaco; di conseguenza, potrebbero essere mal interpretate dall’operatore medico.
Ci sono inoltre, altre derivazioni precordiali che non fanno parte dell’ ECG standard ma si eseguono solo in
particolari circostanze cliniche.
Nel caso di destrocardia, solo le precordiali si posizionano in modo speculare a destra invece, in presenza di
lettura elettrocardiografica della parte posteriore del cuore le derivazioni V4 – V5 – V6 vengono posizionate
nella parte scapolare sinistra partendo dall’esterno all’interno della schiena.
Per i pazienti che hanno subito l’amputazione di uno o più arti, l’elettrodo può essere applicato in un punto
qualsiasi del moncone dell’arto (anche utilizzando un elettrodo a ventosa al posto di quello a pinza) o alla
radice dello stesso.
Ogni arto infatti, è considerato dal punto di vista elettrico, un segmento a bassa resistenza per cui il
potenziale elettrico è sostanzialmente lo stesso in tutti i suoi punti.
In presenza di medicazioni e gessi che impediscano l’esatta collocazione degli elettrodi, le derivazioni
periferiche possono essere posizionate in un punto libero qualunque dell’arto (anche la sola punta delle dita)
mentre per le derivazioni precordiali si deve rinunciare oppure scegliere altri punti vicini a quelli
raccomandati, preoccupandosi però di segnalare l’avvenuta modifica.