Sei sulla pagina 1di 3

ELETTROCARDIOGRAMMA (ECG)

L’elettrocardiogramma è un esame diagnostico ambulatoriale che consente di registrare e visualizzare


graficamente l’attività elettrica del cuore. Mediante il monitoraggio dell’attività di pompaggio del sangue
che il cuore esegue mediante contrazioni e rilasciamenti è possibile individuare l’eventuale presenza di
una malattia cardiaca o di un disturbo del ritmo (aritmia).
Questo esame può essere eseguito a riposo, mentre il paziente è supino sul lettino,o sotto sforzo, mentre il
paziente cammina su un tapis roulant o pedala su una cyclette.

A cosa serve l’elettrocardiogramma?


L’elettrocardiogramma a riposo permette di misurare il ritmo del cuore e l’eventuale aumento della
dimensione delle camere cardiache, può essere utile per individuare eventuali aritmie.
L’elettrocardiogramma sotto sforzo invece può essere di aiuto per la diagnosi di patologie cardiache
latenti.
Come funziona l’elettrocardiogramma?
Al paziente vengono applicati sulla pelle alcuni elettrodi, collegati attraverso fili elettrici a un apparecchio
chiamato elettrocardiografo. Gli elettrodi e i fili captano e trasmettono l’attività elettrica del cuore
all’elettrocardiografo che la elabora e la stampa su carta sotto forma di un tracciato grafico
(elettrocardiogramma).
Posizionamento degli elettrodi
Gli Elettrodi, cioè quelle ventose metalliche(per i bambini si consiglia di utilizzare elettrodi adesivi che si
applicano sul paziente per l’esecuzione di un tracciato di base sono 10, di cui:

•4 si applicano agli arti;


•6 al torace, in regione precordiale.
Questi elettrodi registrano 12 derivazioni, ossia 12 punti di vista del cuore.

•3 derivazioni dette BIPOLARI DEGLI ARTI: DI – DII – DIII.


•3 derivazioni dette UNIPOLARI DEGLI ARTI: aVR – aVL – aVF
•6 Derivazioni PRECORDIALI: V1 – V2 – V3 – V4 – V5 – V6
Attualmente in commercio si trovano elettrodi a ventosa (per i bambini si consiglia di utilizzare elettrodi
adesivi) per le derivazioni precordiali ed elettrodi a placca per le derivazioni periferiche.
Il cavo che si collega al paziente comprende 10 cavetti, ognuno contrassegnato da colori e sigle diversi.

In primis bisogna applicare le 4 periferiche agli arti che negli elettrocardiografi sono rappresentate da pinze
colorate.

Si applicano nel seguente ordine:

•ELETTRODO ROSSO AL BRACCIO DESTRO


•ELETTRODO NERO ALLA CAVIGLIA DESTRA
•ELETTRODO VERDE ALLA CAVIGLIA SINISTRA
•ELETTRODO GIALLO AL BRACCIO SINISTRO
Inumidire la zona interessata (polsi e caviglie) con semplice cotone imbevuto di acqua (conduttore ideale di
elettricità) soprattutto la parte dorsale esterna piuttosto che la mediale interna del polso.

Gli altri 6 cavetti registrano le derivazioni precordiali sul torace:

•V1 nel quarto spazio intercostale parasternale di destra;


•V2 nel quarto spazio intercostale parasternale di sinistra;
•V4 nel quinto spazio intercostale sull’emiclaveare di sinistra;
•V3 nello spazio tra V2 e V4;
•V5 nel quinto spazio intercostale sull’ascellare anteriore di sinistra;
•V6 nel quinto spazio intercostale sull’ascellare media di sinistra.
Non vi è assoluta importanza se gli elettrodi nelle posizioni precordiali non sono millimetricamente in
posizione. Invece è consigliabile rispettare la stessa collocazione degli elettrodi ad ogni esecuzione in
pazienti con infarti o angina instabile che devono eseguire registrazioni ripetute.

È invece, assolutamente necessario non commettere errori nelle periferiche in quanto ciò modificherebbe la
valutazione dell’asse cardiaco; di conseguenza, potrebbero essere mal interpretate dall’operatore medico.

Ci sono inoltre, altre derivazioni precordiali che non fanno parte dell’ ECG standard ma si eseguono solo in
particolari circostanze cliniche.

Nel caso di destrocardia, solo le precordiali si posizionano in modo speculare a destra invece, in presenza di
lettura elettrocardiografica della parte posteriore del cuore le derivazioni V4 – V5 – V6 vengono posizionate
nella parte scapolare sinistra partendo dall’esterno all’interno della schiena.
Per i pazienti che hanno subito l’amputazione di uno o più arti, l’elettrodo può essere applicato in un punto
qualsiasi del moncone dell’arto (anche utilizzando un elettrodo a ventosa al posto di quello a pinza) o alla
radice dello stesso.

Ogni arto infatti, è considerato dal punto di vista elettrico, un segmento a bassa resistenza per cui il
potenziale elettrico è sostanzialmente lo stesso in tutti i suoi punti.

In presenza di medicazioni e gessi che impediscano l’esatta collocazione degli elettrodi, le derivazioni
periferiche possono essere posizionate in un punto libero qualunque dell’arto (anche la sola punta delle dita)
mentre per le derivazioni precordiali si deve rinunciare oppure scegliere altri punti vicini a quelli
raccomandati, preoccupandosi però di segnalare l’avvenuta modifica.

I materiali bisogna necessari per l’esecuzione dell’elettrocardiogramma sono:


•1 elettrocardiografo;
•cotone imbevuto d’acqua (consigliato) o Gel;
•garze non sterili;
•rasoi monouso;
•carta millimetrata per Ecg.

Potrebbero piacerti anche