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spiegazione semplice
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8 luglio 2021
. Ognuno di questi punti, guarda elettricamente il cuore dal proprio punto di vista, VL da sinistra,
VR da destra e VF dal basso, ma è nella reciproca visione di due punti alla volta che il bipolo
cardiaco (un polo positivo e un polo negativo) riesce a registrare gli eventi elettrici che si dipanano
dal cuore posto al centro.
Triangolo di Einthoven sul torace del paziente. Dario Tobruk © realizzato con Canva.com versione Pro
Fu infatti il fisiologo Willem Einthoven nel 1901 ad eseguire il primo elettrocardiogramma quasi
come oggi lo conosciamo. Grazie al perfezionamento del galvanometro a corda, fu in grado di
misurare le basse intensità di corrente del muscolo cardiaco a livello della cute del torace come
nessun altro aveva fatto prima. Il contributo scientifico di questo incredibile e instancabile
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professore di fisiologia non si è limitato alla sola scoperta e misurazione dei potenziali elettrici del
cuore ma alla definizione del “Triangolo di Einthoven”, il principio fisiologico su cui si basa
l’elettrocardiogramma.
Leggi anche: Come leggere l’ECG: un metodo per imparare l’elettrocardiogramma
Gli anni successivi il suo impegno si mosse verso il perfezionamento della metodica e nella
standardizzazione della registrazione elettrocardiografica, tanto da raggiungere le basi per una
procedura standard per l’esecuzione dell’elettrocardiogramma e ad oggi è adottata a livello
universale. Impegno che gli assicurò il Premio Nobel per la medicina nel 1924.
Un vettore elettrico è quindi la rappresentazione di una grandezza fisica e in quanto tale avrà una
direzione, un verso e un’intensità:
con direzione si intende la retta che passa da due punti dello spazio tridimensionale
(Ax,Ay,Az e Bx, By, Bz);
con verso, se lo spostamento della grandezza fisica è da A→B o da B→A;
con intensità si definisce l’ampiezza del vettore: maggiore sarà il tessuto miocardico
interessato, maggiore sarà l’intensità del vettore.
Ogni singola derivazione ECG delle dodici derivazioni convenzionali, andrà quindi a registrare il
vettore elettrico che gli viene incontro o da cui si allontana. Posti su due piani corporei, le sei
derivazioni periferiche osservano il piano sagittale del corpo, mentre le restanti sei derivazioni
precordiali osservano il cuore sul piano trasversale.
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Electrode positions in the standard 12-lead ECG. Image created by Nicholas Patche,
Boston Medical Center (CC BY-SA 4.0). Modificata.
I derivazione o D1: misurata tra l’elettrodo positivo sul braccio sinistro e quello negativo sul
braccio destro;
II derivazione o D2: misurata tra l’elettrodo positivo sulla gamba sinistra e quello negativo sul
braccio destro;
III derivazione o D3: misurata tra l’elettrodo positivo sulla gamba sinistra e quello negativo sul
braccio sinistro.
Ma gli stessi elettrodi VR,VL e VF possono inoltre essere utilizzati per aumentare i punti di
osservazione. Considerando, ad esempio, il polso destro come positivo e i restanti due arti come
negativi, si può ricavare una derivazione unipolare che parte dall’arto verso la bisettrice interna
del triangolo di Einthoven, ovvero il centro del torace dove, sempre idealmente, è posto il cuore.
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Triangolo di Einthoven. Dario Tobruk © realizzato con Canva.com versione Pro
Da dieci elettrodi Dodici derivazioni attorno al cuore. Creato con Paint 3D.
Ad oggi questa impostazione è sufficiente per constatare e diagnosticare la maggior parte delle
aritmie e patologie cardiache note. Niente male per un’invenzione nata più di 120 anni fa!
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