Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Nel XIX secolo divenne chiaro che il cuore generava elettricit�. Il fisico italiano
Carlo Matteucci nel 1836 inizi� i suoi studi di elettrofisiologia all'universit� di
Pisa.[9] Nel 1842 pubblic� i risultati delle sue sperimentazioni con la "pila
muscolare" (una colonna di segmenti di muscolo) della rana.[10][11][12] Nel 1844
Matteucci descrisse nel suo trattato di elettrofisiologia l'attivit� elettrica
della muscolatura cardiaca, dimostrata utilizzando una "pila muscolare" di cuore di
piccione.[13] Nel 1878 due fisiologi britannici, J.S. Burdon Sanderson e F.J.M.
Page, collegando gli elettrodi di un galvanometro alla base e all'apice del cuore
di rana, descrissero per la prima volta la variazione del potenziale elettrico
associata al ciclo cardiaco.[14]
� The primary reason for changing the letters from ABCD to PQRST was to eliminate
confusion [...]. I believe that Einthoven recognized, perhaps as an afterthought,
that by choosing PQRST he allowed space to add letters before P and after T. �
(IT)
L'importanza per la diagnosi medica, and� di pari passo con la scrittura di testi
sempre pi� ricchi di informazioni: il primo trattato di elettrocardiografia
italiano, che gett� le basi dell'interpretazione clinica dell'ECG, fu pubblicato
nel 1948 da Daniele Sibilia, cui si deve la sua introduzione in Italia[24].
L'ECG � composto da onde positive (�P, R, T�) e negative (�Q, S�). La positivit� o
negativit� � riferita alla �linea isoelettrica�, che � la linea di base
dell'elettrocardiogramma. L'isoelettrica � fondamentale per l'interpretazione,
specie del segmento ST, che viene considerato nella norma solo se non si discosta
da essa di oltre 1 mm, sia in alto sia in basso.[4]
L'onda P (2), il intervallo PR (3), il complesso QRS (4), intervallo QT (5), l'onda
T (6) e il ritorno all'isoelettrica (1) della traccia ECG sono correlati agli
eventi elettrici e meccanici della contrazione cardiaca. Ogni segmento corrisponde
a un evento del ciclo cardiaco. I singoli componenti del tracciato
elettrocardiografico sono evidenziati e corrispondono agli eventi elettrici,
dimostrando la relazione fra questi e la contrazione del muscolo cardiaco.
Le onde dell'elettrocardiogramma
Onda U
Esiste un calcolo ancora pi� semplice: dato che questi quadrati sono 300 in un
minuto, un complesso QRS che si verifichi ogni due quadrati avr� una frequenza pari
a 300 diviso 2, cio� 150/minuto. Analogamente, i complessi che si verificano ogni
quattro quadrati hanno una frequenza di 300 diviso 4, cio� 75/min.[33] Se
consideriamo un complesso ogni sei, avremo una frequenza di 300 diviso 6, cio�
50/min e cos� via.[33]
� necessario introdurre pi� di una derivazione per mappare il cuore in tutta la sua
superficie e tali derivazioni debbono avere posizioni diverse. In definitiva, in
ogni derivazione si registrano gli stessi eventi, presi da diversi punti di vista
elettrici, esattamente come un soggetto fotografico pu� essere ripreso da diverse
angolazioni: il soggetto non cambia, ma la prospettiva � diversa in ogni foto.[38]
[39] Poich� non siamo in grado di visualizzare direttamente l'attivit� cardiaca, le
diverse derivazioni sono utilizzate per avere una visone totale e completa della
sequenza di attivazione del cuore.[38]
Le derivazioni elettrocardiografiche
Derivazioni bipolari
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Triangolo di
Einthoven.
Il triangolo di Einthoven. Nelle derivazioni bipolari (DI, DII, DIII), l'elettrodo
negativo � sempre posto sul braccio destro. Nelle derivazioni unipolari (aVR, aVL,
aVF), l'elettrodo negativo, o meglio indifferente, � posto sulla gamba destra.
Per queste derivazioni � necessario porre delle convenzioni tali per cui:
Le derivazioni aVR, aVL, aVF esplorano il piano frontale lungo le bisettrici degli
angoli del triangolo di Einthoven, derivano dagli stessi tre elettrodi di DI - DII
- DIII, ma usano il terminale centrale di Goldberger come polo negativo.
Insieme con le derivazioni DI, DII, DIII, le derivazioni degli arti aumentate �aVR,
aVL e aVF� costituiscono la base del sistema di riferimento esassiale, che viene
utilizzato per calcolare l'asse elettrico del cuore nel piano frontale.
a V F = L L - 1 2 ( R A + L A ) = 3 2 ( L L - V W ) {\displaystyle aVF=LL-
{\frac {1}{2}}(RA+LA)={\frac {3}{2}}(LL-V_{W})} {\displaystyle aVF=LL-{\frac {1}
{2}}(RA+LA)={\frac {3}{2}}(LL-V_{W})}
a V R = R A - 1 2 ( L A + L L ) = 3 2 ( R A - V W ) {\displaystyle aVR=RA-
{\frac {1}{2}}(LA+LL)={\frac {3}{2}}(RA-V_{W})} {\displaystyle aVR=RA-{\frac {1}
{2}}(LA+LL)={\frac {3}{2}}(RA-V_{W})}
a V L = L A - 1 2 ( R A + L L ) = 3 2 ( L A - V W ) {\displaystyle aVL=LA-
{\frac {1}{2}}(RA+LL)={\frac {3}{2}}(LA-V_{W})} {\displaystyle aVL=LA-{\frac {1}
{2}}(RA+LL)={\frac {3}{2}}(LA-V_{W})}
Il modo pi� pratico per usare il sistema esassiale � invertire la polarit� della
derivazione aVR e presentare i complessi ECG nell'ordine (aVL, DI, -aVR, DII, aVF,
DIII); quindi determinare la direzione del QRS: in quella derivazione ci sono le
ampiezze positive massime � questa direzione � l'asse elettrico � come si pu�
vedere dallo schema. Esempio: se la derivazione DI ha la massima ampiezza
(superiore a aVL o a -aVR), l'asse � di circa 0�. Viceversa, se la derivazione DIII
ha l'ampiezza pi� negativa significa che il vettore si allontana dalla stessa, cio�
andr� verso i -60�.
L'asse del QRS normale � generalmente diretto "in basso e a sinistra", seguendo
l'orientamento anatomico del cuore all'interno del torace. La tabella seguente
riassume le caratteristiche dell'asse cardiaco.
Classificazione Angolo Note
Normale -30� a +90�/105�** Normale
Deviazione assiale sinistra -30� a -90� Pu� indicare ipertrofia
ventricolare sinistra, emiblocco anteriore sinistro, o, se presenti delle piccole
"onde q" inferiori, un infarto miocardico inferiore pregresso[43][44]
Deviazione assiale destra +90�/105** a +180� Pu� indicare ipertrofia
ventricolare destra, emiblocco posteriore sinistro, o, se presenti delle piccole
"onde q" laterali, un infarto miocardico laterale pregresso[45]
Asse indeterminato -180�/+180� a -90� Raramente visibile[46]
**Un asse normale pu� essere compreso tra +90� o +105� a seconda delle
classificazioni usate.