Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’obiettivo della tesi è realizzare una struttura ausiliaria che renda obiettivi i risultati dell’ecodoppler delle
arterie vertebrali.
Progettare/ideare un casco che deve essere indossato da un paziente che ha avuto uno svenimento
improvviso che può essere prodotto dalla SINCOPE= l’ostruzione di alcuni vasi: le arterie vertebrali. Le
arterie vertebrali sono 2 arterie che passano dalla colonna vertebrale che vanno finire da dietro al cervello.
Nel momento in cui una delle due si occlude, il sistema circolatorio di solito si auto equilibra e cerca di
tamponarla con una circolazione. Tuttavia, quando questa ostruzione diventa molto importante, non c’è
più afflusso di sangue al cervello e quindi quella persona sviene.
Il cardiologo deve quindi vedere quale è il problema e fa un esame di ECODOPPLER. Si chiama ecodoppler
DINAMICO. Lui poggia una sonda ecodoppler sullo zigomo del paziente, punta sull’occhio opposto e riesce a
rivelare il flusso sanguigno del paziente. Succede che la persona affetta da sincope quando si va a rilevare il
flusso sanguigno si rileva un flusso sanguigno basso.
L’IDEA: noi abbiamo 2 arterie vertebrali che sono abbastanza simmetriche/speculari, bisogna far indossare
al paziente un casco con queste due sonde che vanno a puntare sul punto giusto. Sono come delle penne
che vanno a puntare sull’occhio opposto dello zigomo e quindi grazie a questo sistema devo poter rilevare il
flusso sanguigno dei due vasi. Può succedere che quando il paziente muove la testa si crei una
configurazione geometrica dei vasi tale x cui si ha ostruzione.
Grazie all’ECODOPPLER si riesce a rilevare il flusso sanguigno dei due vasi, come vanno i 2 vasi per riuscire a
capire qual è il problema. L’analisi si fa con 1 cardiologo e un paziente. Il paziente sta o disteso sul letto o in
posizione eretta. Il cardiologo tasta nel punto giusto e segue la testa del paziente. Ovviamente seguire il
movimento della testa del paziente non è facile e dipende molto dalla manualità del dottore/cardiologo.
Ecco perché si vuole rendere l’esame OGGETTIVO e non più dipendente dalle capacità manuali del
cardiologo, e quindi si renderebbe questo esame oggettivo ma non solo.
Il cardiologo allo stato attuale riesce a rilevare il flusso di un vaso, se ho la sincope nell’altro vaso non lo
vedo simultaneamente. Invece grazie a questo sistema riesco a rilevare simultaneamente entrambi i vasi,e
quindi riesco a misurare il flusso del sangue anche rispetto all’inclinazione della testa. Il flusso del sangue
dei due vasi a seconda dell’inclinazione della testa. Questo sarebbe qualcosa di ottimale, l’obiettivo a cui si
deve pervenire.
Poiché i vasi sono ancorati al cranio, come dei fili elettrici. Passano attraverso la colonna vertebrale e vanno
a finire al cranio. Al cranio sono agganciati tramite dei pezzettini di ossa che le tengono attaccate al cranio
stesso. Quindi se io muovo la testa è chiaro che l’unico punto che rilevo con una posizione fissa, i prope non
devono cambiare la loro angolazione. L’unico punto a cui mi devo agganciare, per non perdere la mia
posizione relativa rispetto ai vasi è proprio la testa perché se i vasi sono agganciati alla testa, io mi devo
agganciare alla testa.
2 – LA SONDA
Le sonde sono 2, da 4 e 8 mHz. La lunghezza è uguale per entrambe 92 mm. Non è da escludere che ogni
produttore faccia penne di diametri differenti e quelle che andremo a provare successivamente siano
differenti. Possiamo prevedere più anelli di diametro esterno 12 mm e interno 10, 8.5 o altri
intercambiabili. Il sistema di serraggio si dovrebbe confermare a soli 12 mm.
2.1 BEAMFORMER
3 – REQUISITI
RIGIDEZZA
FLESSIBILITA’/ ADATTABILITA’
FISSITA’
CONFORT
AIUTARE IL LAVORO DEL CARDIOLOGO: Il cardiologo deve trovare il segnale/ il punto giusto con la
sonda, e non è facile. Deve anche ascoltare il RUMORE GIUSTO, il rumore delle vene è un fruscio, ma
quando si trova la vena si sente proprio la sistole e la diastole, il suono del cuore che si comprime e si
riapre e quando il dottore lo sente si deve fermare. Dare la possibilità di manovrare nella modalità più
agile e semplice possibile al cardiologo il tastatore, dopo di che, dopo aver trovato la posizione giusta
devo congelare questo dispositivo in questa posizione particolare e non si deve più muovere rispetto
alla testa. E questo si fa sul primo e poi sul secondo prope. All’inizio bisogna dare una grande manualità
al cardiologo, deve muovere il tastatore nella maniera più comoda e semplice possibile per lui, però
quando ha trovato la posizione, deve bloccare e non si deve + muovere rispetto alla testa.
PARTE ELETTRONICA DEL DISPOSITIVO – non ci riguarda
DESIGN: non deve sembrare il casco di Frankestain, l’estetica e i materiali. Quando si parla di dispositivi
medici c’è tutta una questione di materiali e di superfici: 1. Contributo estetico di materiali e colori e
regolazioni. Vari caschi con diverse regolazioni di rotelline, non deve sembrare una cosa meccanica, non
solo funzionale, deve piacere ai medici. MATERIALI: alcune zone devono essere confortevoli e morbide,
adattate alle particolari conformaziPRoni del cranio. Dimensioni delle teste e del cranio. Materiali
morbidi, sempre biocompatibili.
TEMPO: in un minuto si deve riuscire a trovare le vene
LAVABILITA’
RIUSABILITA’- REGOLABILITA’
IGIENE
ESTETICA- diversi tipi di cranii.
MATERIALI MORBIDI E DURI- assecondare la forma delle teste.
FUNZIONALITA’/RIUSABILITA’: Sarebbe perfetto se il casco fosse usa e getto. Dietro di solito mettono
un pezzettino di carta che si stacca ogni volta che finisce la visita.
IDEA PROF CARULLO: una carta sacchetto dove si inserisce ogni volta la parte tecnologica.
SONDA: possiamo copiare benissimo qualcosa che si trova in giro.
4 – IDEE
5 – MATERIALI BIOCOMPATIBILI
8 – ECODOPPLER TRANSCRANICO
• Monitor da almeno (pena esclusione) 19 pollici LCD ad alta definizione, non interlacciato,
interamente dedicato alle immagini ecografiche e montato su braccio estensibile e
orientabile in tutte le direzioni.
• Metodiche necessarie sono: Doppler Pulsato, Doppler Continuo ed High PRF, B-mode, M-
mode, Doppler PW, ColorDoppler e Power/Angio direzionale, color doppler ad alta
risoluzione.
• Disponibilità di triplex mode (B mode, Color doppler o Power Angio e Doppler pulsato in
simultanea ed in tempo reale), combinabile con zoom ad alta definizione eseguibile con
tutti i trasduttori richiesti.
• Elevato livello di zoom senza perdita di risoluzione, sia real time che su immagine
congelata, eseguibile su tutti i trasduttori richiesti, (con zona dimensionale e selezionabile
dall’operatore) almeno fino a x5 su immagine real – time ed almeno x 8 su immagine
congelata e sulle immagini provenienti da cine loop.
• Tecnica per l’incremento della risoluzione d’immagine basata sull’elaborazione dei segnali
in arrivo dal trasduttore e non realizzati con tecniche post-processing.
• Software colore specifico per i flussi intraparenchimali (anche bassi flussi) per la
visualizzazione dell’informazione del microcircolo ad elevata risoluzione spaziale
(colordoppler a larga banda o similari).
• Storage su Hard Disk (di capacità non inferiore a 500 Gb e velocità minima di 7200 rpm).
• L’apparecchiatura deve poter memorizzare (all’interno del sistema su Hard Disk) sia
immagini statiche che loops e poterle scaricare successivamente su periferiche di
memorizzazione (DVD/Pen Drive e Hard Disk esterni) in formato DICOM e in tutti i formati
windows compatibili (BMP, JPG, Avi).
• Tutti i pacchetti software devono essere disponibili su CD ( o DVD ) con licenza d’uso
(non preinstallati).
• Tutorial on-site anche in più sedute a seguito di richiesta specifica e concordata con gli
operatori.
• Assistenza gratuita (inclusa nel prezzo di preventivo) “Full Risk“ sull’intera struttura
Hardware non inferiore a 24 mesi con manutenzione “on site“.
• Marchio CE, che risponde ai requisiti della 93/42 EEC-MDD Classe IIa.
• Sonda convex;
• Sonda phased array;
N.B.: Qualora la descrizione di qualcuno dei prodotti messi a gara dovesse individuare una
fabbricazione o provenienza determinata o un procedimento particolare, un marchio o un
brevetto determinato, un tipo o un’origine o una produzione specifica che avrebbero come effetto
di favorire o eliminare talune imprese o prodotti, detta indicazione deve intendersi integrata dalla
menzione “o equipollente”.
Saranno valutate ulteriori altre eventuali innovazioni tecnologiche comprese nella configurazione
offerta
PUNTEGGI
CARATTERISTICHE OGGETTO DI VALUTAZIONE TECNICA O Min -
Max
SONDA= PROBE
ECODOPPLER TRANSCRANICO
È un esame che, in analogia alla valutazione eco-color-doppler dei TSA, utilizza una sonda che
emette ultrasuoni. La sonda viene appoggiata sul capo del Paziente in alcuni punti specifici che
permettono l’esplorazione della circolazione cerebrale.
Il Doppler trans cranico permette di valutare la circolazione del sangue all’interno del cervello, a
differenza degli esami Doppler e color-doppler dei vasi sovra aortici, che consentono di valutare il
flusso del sangue verso il cervello.
È utile per valutare eventuali piccole embolie che si formano in maniera pressoché continuativa in
alcuni Pazienti (es. nei portatori di protesi meccaniche cardiache; nei pazienti con patologia
aterosclerotica carotidea).
Una utilizzazione recente è nei soggetti con episodi cerebrovascolari nei quali vi sia un forte
sospetto che la malattia origini dal cuore (natura cardio embolica) in rapporto all’esistenza di
passaggio di sangue dalle sezioni di destra e le sezioni di sinistra. Per questo sospetto, l’esame è
eseguito utilizzando un mezzo di contrasto ecocardiografico che si somministra per via
endovenosa.
Se nel cuore esiste una comunicazione tra il circolo venoso e quello arterioso (la più frequente è la
pervietà – cioè l’idoneità a consentire il passaggio del sangue – del forame ovale) il prodotto passa
direttamente dalle vene alle arterie ed è riconosciuto nel circolo intracranico dal Doppler trans
cranico dopo pochi battiti cardiaci.
https://www.youtube.com/watch?v=ubQ1zE5cnjY
PATOLOGIA STENO-OSTRUTTIVA
DELLA ARTERIA VERTEBRALE
PATOLOGIA STENO-OSTRUTTIVA DELLA ARTERIA VERTEBRALE
L’insufficienza vertebro-basilare (I.V.B.) è una sindrome caratterizzata per lo più da vertigini,
nausea, vomito, diplopia e da disturbi dell’andatura, come instabilità posizionale e durante la
marcia.
E’ dovuta ad una patologia del circolo posteriore cerebrale, dato principalmente da steno-ostruzione
delle arterie vertebrali, che originano dalle arterie succlavie ed attraverso i forami vertebrale
cervicali si riuniscono alla base del cranio dando origine al tronco basilare e al circolo di Willis.
Anatomia delle arterie vertebrali
Il flusso sanguigno nelle arterie vertebrali può essere influenzato da due fattori:
intrinseci
estrinseci
I fattori intrinseci sono dati dalla patologia aterosclerotica, caratterizzata dalla formazione di
una placca chiamata ateroma, che si localizza all’origine della arteria vertebrale.
fumo
ipertensione arteriosa
diabete
ipercolesterolemia
familiarità
Stenosi delle arterie vertebrali alla
loro origine
I fattori estrinseci sono dati da compressione della arteria vertebrale, dovuti ad alterazioni del
rachide cervicale e più precisamente ad alterazioni dei forami intratrasversari in cui passa l’arteria
vertebrale.
meccanismo tromboembolico
meccanismo emodinamico
Il meccanismo tromboembolico determina una embolia a livello del circolo vertebrale, con
conseguenze neurologiche variabili, che vanno dalla ischemia transitoria alla ischemia conclamata.
Le cause possono essere dovute a patologia cardiaca, a patologia aterosclerotica dell’arco della
aorta, a patologia stenosante all’origine della arteria vertebrale, a trombofilia.
Il meccanismo emodinamico, che è il più frequente, instaura una diminuzione di flusso a valle
della lesione, per cui si viene a stabilire il quadro clinico e di conseguenza sintomalogico della vera
insufficienza vertebro-basilare (vertigini con nausea e/o vomito, diplopia, instabilità posturale).
Anastomosi sotto-occipitali tra le branche
muscolari dell’arteria occipitale, dell’arteria vertebrale e della arteria cervicale ascendente
L’esame strumentale che permette una corretta diagnosi, in mani esperte, è l’Ecocolordoppler; nei
casi in cui è necessario avere una corretta patologia ed una corretta anatomia delle arterie vertebrali
e del circolo basilare, si effettua una Angio TAC oppure una Angio RMN ( Risonanza Magnetica
Nucleare ).
La rivascolarizzazione della arteria vertebrale, in caso di stenosi alla sua origine, viene eseguita con
intervento chirurgico di “Reimpianto della Arteria Vertebrale sulla Carotide Comune”.
SERVIZI
PATOLOGIE
Stenosi carotidea
Patologia aneurismatica della Aorta Addominale
Patologia steno-ostruttiva della arteria vertebrale
Patologia aneurismatica della Aorta Toracica
Tecnica di Esecuzione e Quadri Normali: Arteria
Vertebrale
L'arteria vertebrale, rispetto alla carotide, sale posteriormente, attraverso i forami trasversi delle vertebre
cervicali e si suddivide in quattro segmenti anatomici.
Comunemente si utilizza una sonda lineare con frequenza di 7-10 MHz; una sonda convex con frequenza
di 2-3 MHz può essere impiegata quando è necessario uno studio più in profondità come nel caso di collo
corto e grosso, e per lo studio del tratto prossimale dell’arteria.
Dopo la scansione longitudinale della carotide, si ruota la sonda lateralmente: in questo caso
compariranno le ombre acustiche dei processi trasversi attraverso cui scorre l'arteria vertebrale che può
essere esaminata lungo tutto il decorso ma che, per le sue caratteristiche anatomiche, non può essere
analizzata con la stessa precisione della carotide.
L'arteria vertebrale è caratterizzata, solitamente, da uno spettro Doppler con alta velocità diastolica e
velocità di picco sistolico compresa fra 20 e 40 cm / sec.
In questa lezione viene presentata la metodologia dello studio ecocolor Doppler dei diversi segmenti
anatomici dell'arteria vertebrale extracranica.
STENOSI CAROTIDEA
un controllo di routine un'ecografia del collo franco ha scoperto così un po per caso una stenosi alle carotidi
le arterie che portano il sangue al cervello erano cioè quasi del tutto strumentale nistra c'era una stenosi
del 90 per cento ea destra dall 85 fui ricoverato immediatamente il giorno dalle loro sull'operato la stenosi
carotidea o più comunemente del restringimento di un'arteria carotide dovuta alla formazione di una
placca aterosclerotica all'interno dell'arteria il restringimento avviene gradualmente in seguito alla malattia
comunemente detta aterosclerosi si forma praticamente una placca di calcio e di tutti gli elementi del
sangue circolante che vanno a depositarsi in zone particolarmente critiche del nostro sistema fino a
determinare un restringimento importante una stenosi grave ricordiamo che le arterie carotidi sono quelle
che portano il sangue al cervello quindi sono di estrema importanza per la nostra vita a volte compaiono
disturbi del movimento della sensibilità di linguaggio e vista o il classico t a un'ischemia transitoria con
svenimenti improvvisi ma spesso non ci sono sintomi ed è come vivere con una bomba ad orologeria in
corpo il rischio si chiama ictus cerebrale ne avvengono 200 mila ogni anno in italia uno su quattro è dovuto
alla malattia carotidea lo vediamo qui in questa figura si vede una placca che viene frantumata dal sangue e
quindi emboli già verso il cervello manda dei pezzetti di placca verso il cervello l'esame più importante e
viene detto appunto esame di primo livello el eco color doppler che utilizzando degli ultrasuoni che non
sono né pericolosi né invasivi permettono di vedere se il nostro vaso sanguigno l'arteria è ristretta o
conclusa l'esame è consigliato soprattutto ai pazienti che hanno dei fattori di rischio per l'arteriosclerosi
quindi i pazienti fumatori pazienti ipertesi diabetici con alterazione dei grassi nel sangue e comunque va
fatto dopo i 50 anni in tutti i pazienti per uno screening di primo livello un ostruzione di oltre il 70 per cento
deve essere operata ma non sempre è così oggi è possibile studiare anche il grado di fragilità e quindi di
pericolosità della placca per poi decidere come intervenire dobbiamo anche pensare al tipo di placca e ai
dati del paziente il tipo di placca una placca lisce la rigida in un paziente molto anziano può anche essere
lasciata eseguita nel tempo anche se supera il 70 per cento il restringimento una placca in un giovane
friabile molle come noi diciamo è che ha dato già dei segni cioè de pia e comunque operare
indipendentemente dal grado di stenosi buongiorno sia ferruccio buongiorno allora come stai passato un
mese dall'intervento alla gentile chiamato era qui il lato destra e la tua effettiva della ferita che sta
scomparendo quasi del tutto adesso lo vediamo meglio il chirurgo vascolare attraverso un'incisione sul
collo libera la carotide asportando la placca un'operazione tecnicamente semplice ma delicata che si
esegue in anestesia locale sia locale permette di monitorizzare in ogni momento dell'intervento lo stato
neurologico di vigilanza del paziente e quindi impedire che durante l'intervento cosa che può avvenire con
l'anestesia generale impedire dicevo che il paziente abbia un ictus intraoperatorio la vita un po più calma
sia nel mangiare le altre cose però diciamo che tutto tornato normale per evitare che le placche si riformino
che ci sia quindi una ripresa della malattia anche in quella zona sarà bene mantenere delle abitudini di vita
corretta fondamentalmente evitare di fumare se si fumava controllare la pressione controllare se si ha il
diabete che i valori di glicemia siero nella norma e anche per quanto riguarda i valori del colesterolo e dei
trigliceridi eventualmente anche con farmaci se la dieta non è sufficiente
STENOSI CAROTIDEA 2
La stenosi di 1 arteria è il restringimento all’inerno di essa x accumulo di materiale grasso o altri detriti
del sangue che si accumulano come in una tubatura dell’acqua quando si forma il calcare. Il
restringimento va risolto per le cause più importanti dell’ostrusione di 1 arteria: l’ictus.
FATTORI DI RISCHIO: stile di vita - sedentarietà -obesità - aumento del colesterolo - ipertensione -
fumo di sigarette
SINTOMU:possono anche non essere presenti quindi essere una condizione asintomatica – il soggetto
può anche non rendersi conto, avere la perdita di vista improvvisa, stato vertiginoso.
ECOCOLOR DOPPLER metodica ke ci permette di esplorare sia dal punto di vista ecografico sia che per
la valutazione della flussimetria ci permette di esplorare qualsiasi vaso del nostro corpo del nostro
organismo, per capire se ci sono le stenosi.
Nella carotide interna si formano le stenosi. L’esame inizia con il rilievo della morfologia, solo con
un’ecografia che ci permette di avere delle prime indicazioni sulla presenza di placche all’interno
dell’arteria. Dopo di che si passa alla metodica Color doppler. Con il color abbiamo 1 idea dei flussi di
sangue, della direzione del sangue all’interno dell’arteria. Con il POWERDOPPLER si valutano le
velocimetrie, vale a dire le accelerazioni che vengono impresse al sangue durante il passaggio
all’interno della carotide o all’interno della stenosi, ovviamente maggiore è il grado di stenosi > saranno
le accellerazioni impresi alla colonna di sangue che passa all’interno della stenosi. Noi ricaviamo da tutti
questi dati l’entità/il grado della stenosi. Altre metodiche vengono effettuate con la radiologia, la
risonanza magnetica= l’angiografia, oppure in altri casi si fa una angio tac
Le stenosi carotidee si possono rilevare con metodi non invasivi come l’angio tac e l’angio RM. Vengono
seguite mediante l’iniezione di mezzo di contrasto per via endovenosa e ci permettono di ottenere 1
visualizzazione reale e fedele della distribuzione delle arterie dei vasi del collo. L’angio RM non usa
radiazioni ionizzanti, è di rapida esecuzione.