Sei sulla pagina 1di 15

1 – TIPO DI INDAGINE – OBIETTIVO DI TESI

L’obiettivo della tesi è realizzare una struttura ausiliaria che renda obiettivi i risultati dell’ecodoppler delle
arterie vertebrali.

1.1 PROBLEMATICA DI FONDO

Progettare/ideare un casco che deve essere indossato da un paziente che ha avuto uno svenimento
improvviso che può essere prodotto dalla SINCOPE= l’ostruzione di alcuni vasi: le arterie vertebrali. Le
arterie vertebrali sono 2 arterie che passano dalla colonna vertebrale che vanno finire da dietro al cervello.
Nel momento in cui una delle due si occlude, il sistema circolatorio di solito si auto equilibra e cerca di
tamponarla con una circolazione. Tuttavia, quando questa ostruzione diventa molto importante, non c’è
più afflusso di sangue al cervello e quindi quella persona sviene.

Il cardiologo deve quindi vedere quale è il problema e fa un esame di ECODOPPLER. Si chiama ecodoppler
DINAMICO. Lui poggia una sonda ecodoppler sullo zigomo del paziente, punta sull’occhio opposto e riesce a
rivelare il flusso sanguigno del paziente. Succede che la persona affetta da sincope quando si va a rilevare il
flusso sanguigno si rileva un flusso sanguigno basso.

L’IDEA: noi abbiamo 2 arterie vertebrali che sono abbastanza simmetriche/speculari, bisogna far indossare
al paziente un casco con queste due sonde che vanno a puntare sul punto giusto. Sono come delle penne
che vanno a puntare sull’occhio opposto dello zigomo e quindi grazie a questo sistema devo poter rilevare il
flusso sanguigno dei due vasi. Può succedere che quando il paziente muove la testa si crei una
configurazione geometrica dei vasi tale x cui si ha ostruzione.

Grazie all’ECODOPPLER si riesce a rilevare il flusso sanguigno dei due vasi, come vanno i 2 vasi per riuscire a
capire qual è il problema. L’analisi si fa con 1 cardiologo e un paziente. Il paziente sta o disteso sul letto o in
posizione eretta. Il cardiologo tasta nel punto giusto e segue la testa del paziente. Ovviamente seguire il
movimento della testa del paziente non è facile e dipende molto dalla manualità del dottore/cardiologo.
Ecco perché si vuole rendere l’esame OGGETTIVO e non più dipendente dalle capacità manuali del
cardiologo, e quindi si renderebbe questo esame oggettivo ma non solo.

Il cardiologo allo stato attuale riesce a rilevare il flusso di un vaso, se ho la sincope nell’altro vaso non lo
vedo simultaneamente. Invece grazie a questo sistema riesco a rilevare simultaneamente entrambi i vasi,e
quindi riesco a misurare il flusso del sangue anche rispetto all’inclinazione della testa. Il flusso del sangue
dei due vasi a seconda dell’inclinazione della testa. Questo sarebbe qualcosa di ottimale, l’obiettivo a cui si
deve pervenire.

1.2 PERCHE’ UN CASCHETTO

Poiché i vasi sono ancorati al cranio, come dei fili elettrici. Passano attraverso la colonna vertebrale e vanno
a finire al cranio. Al cranio sono agganciati tramite dei pezzettini di ossa che le tengono attaccate al cranio
stesso. Quindi se io muovo la testa è chiaro che l’unico punto che rilevo con una posizione fissa, i prope non
devono cambiare la loro angolazione. L’unico punto a cui mi devo agganciare, per non perdere la mia
posizione relativa rispetto ai vasi è proprio la testa perché se i vasi sono agganciati alla testa, io mi devo
agganciare alla testa.

1.3 ESAME ECODOPPLER

 Esami di diagnostica vascolare


 Utilizzano gli ultrasuoni
 Ne esistono di diversi tipi
ECODOPPLER DINAMICO: Questo termine in andito medico non esiste. il paziente sta seduto sul lettino,
questo sistema si può fare anche per fare tift test tipt test: il paziente viene prima fatto stendere sul letto
poi si fa sollevare di un angolo di 70 gradi circa in maniera improvvisa, e in questo movimento così
improvviso e brusco di solito la persona sviene. Sarebbe bello vedere l’andamento del flusso del sangue da
quando questa persona sta distesa a quando si alza bruscamente. Scanner per trovare meglio le vene.
Radiazione ultravioletta.

1.4 COSA FARE

1. Ricerca sull’aspetto medico della cosa


2. Indipendenza nel trovare il materiale
3. Vedere l’esame con il cardiologo
4. Come consiste l’esame- i fondamenti dell’esame
5. Video youtube
6. Materiali compatibili che si usano nei dispositivi medici
7. Non utilizzare le rotelle che girano
8. MANTENERE DUE PROPE NELLA POSIZIONE CORRETTA E MANTENERLA ANCORATA AL CRANIO

2 – LA SONDA

Le sonde sono 2, da 4 e 8 mHz. La lunghezza è uguale per entrambe 92 mm. Non è da escludere che ogni
produttore faccia penne di diametri differenti e quelle che andremo a provare successivamente siano
differenti. Possiamo prevedere più anelli di diametro esterno 12 mm e interno 10, 8.5 o altri
intercambiabili. Il sistema di serraggio si dovrebbe confermare a soli 12 mm.

2.1 BEAMFORMER

3 – REQUISITI

Struttura a fascia ancorabile al capo del paziente dotata di bracci articolati

 RIGIDEZZA
 FLESSIBILITA’/ ADATTABILITA’
 FISSITA’
 CONFORT
 AIUTARE IL LAVORO DEL CARDIOLOGO: Il cardiologo deve trovare il segnale/ il punto giusto con la
sonda, e non è facile. Deve anche ascoltare il RUMORE GIUSTO, il rumore delle vene è un fruscio, ma
quando si trova la vena si sente proprio la sistole e la diastole, il suono del cuore che si comprime e si
riapre e quando il dottore lo sente si deve fermare. Dare la possibilità di manovrare nella modalità più
agile e semplice possibile al cardiologo il tastatore, dopo di che, dopo aver trovato la posizione giusta
devo congelare questo dispositivo in questa posizione particolare e non si deve più muovere rispetto
alla testa. E questo si fa sul primo e poi sul secondo prope. All’inizio bisogna dare una grande manualità
al cardiologo, deve muovere il tastatore nella maniera più comoda e semplice possibile per lui, però
quando ha trovato la posizione, deve bloccare e non si deve + muovere rispetto alla testa.
 PARTE ELETTRONICA DEL DISPOSITIVO – non ci riguarda
 DESIGN: non deve sembrare il casco di Frankestain, l’estetica e i materiali. Quando si parla di dispositivi
medici c’è tutta una questione di materiali e di superfici: 1. Contributo estetico di materiali e colori e
regolazioni. Vari caschi con diverse regolazioni di rotelline, non deve sembrare una cosa meccanica, non
solo funzionale, deve piacere ai medici. MATERIALI: alcune zone devono essere confortevoli e morbide,
adattate alle particolari conformaziPRoni del cranio. Dimensioni delle teste e del cranio. Materiali
morbidi, sempre biocompatibili.
 TEMPO: in un minuto si deve riuscire a trovare le vene
 LAVABILITA’
 RIUSABILITA’- REGOLABILITA’
 IGIENE
 ESTETICA- diversi tipi di cranii.
 MATERIALI MORBIDI E DURI- assecondare la forma delle teste.
 FUNZIONALITA’/RIUSABILITA’: Sarebbe perfetto se il casco fosse usa e getto. Dietro di solito mettono
un pezzettino di carta che si stacca ogni volta che finisce la visita.
 IDEA PROF CARULLO: una carta sacchetto dove si inserisce ogni volta la parte tecnologica.
 SONDA: possiamo copiare benissimo qualcosa che si trova in giro.

4 – IDEE

5 – MATERIALI BIOCOMPATIBILI

6 – VINCOLI PER APPARECCHIATURE MEDICHE AMBULATORIALI

7 – STATISTICHE E DATI ANTROPOMETRICI SUL CRANIO

8 – ECODOPPLER TRANSCRANICO

SPECIFICHE TECNICHE RICHIESTE:

• Apparecchiatura Ecocolordoppler dotata di beam-former interamente digitale di ultima


generazione e di più recente introduzione sul mercato (massimo tre anni).

• Modalità di scansione richieste: lineare elettronica, trapezoidale, convex elettronica,


volumetriche 4D e endocavitaria, Phased Array.
• Il sistema deve realizzare imaging armonico tissutale utilizzando preferibilmente la
tecnica di sottrazione di impulso su convex, lineari e phased array.

• L’apparecchiatura deve collegare almeno 4 sonde elettroniche a scansione


contemporaneamente.

• Monitor da almeno (pena esclusione) 19 pollici LCD ad alta definizione, non interlacciato,
interamente dedicato alle immagini ecografiche e montato su braccio estensibile e
orientabile in tutte le direzioni.

• Sistema operativo basato su architettura Windows (XP o successivo).

• Tastiera completamente regolabile dall’operatore in tutte le posizioni


(Up/down/left/right), preferibilmente dotata di monitor Touch screen per la gestione delle
funzioni e delle misurazioni.

• Sonde a larga banda e dotate di tecnologia multifrequenza con un maggior


numero di frequenze possibili per il b-mode, armonica di tessuto, colore, doppler
e tutte visualizzabili sul monitor (valore numerico indicato sul monitor e
modificabile per ogni modalità operativa in modo indipendente).

• L’apparecchiatura deve utilizzare un elevatissimo numero dei preset modificabile in


qualsiasi momento dall’operatore.

• Software di misurazione completo per applicazioni cardiologiche, vascolari, internistiche.

• Metodiche necessarie sono: Doppler Pulsato, Doppler Continuo ed High PRF, B-mode, M-
mode, Doppler PW, ColorDoppler e Power/Angio direzionale, color doppler ad alta
risoluzione.

• Disponibilità di triplex mode (B mode, Color doppler o Power Angio e Doppler pulsato in
simultanea ed in tempo reale), combinabile con zoom ad alta definizione eseguibile con
tutti i trasduttori richiesti.

• Elevato livello di zoom senza perdita di risoluzione, sia real time che su immagine
congelata, eseguibile su tutti i trasduttori richiesti, (con zona dimensionale e selezionabile
dall’operatore) almeno fino a x5 su immagine real – time ed almeno x 8 su immagine
congelata e sulle immagini provenienti da cine loop.

• Profondità di scansione B-Mode non inferiore a 35cm.

• Possibilità di software per l’ottimizzazione della velocità di propagazione degli ultrasuoni


in base alla regione esplorata, attivabile con singolo tasto.

• Funzione automatica di ottimizzazione dell’immagine b-mode e del doppler con singolo


tasto.

• Sistema compound per il miglioramento dell’immagine (attivo in colore, doppler e


armonica di tessuto contemporaneamente e con tutte le sonde).

• Misurazione automatica dell’IMT (preferibilmente con possibilità di stiffness).

• Tecnica per l’incremento della risoluzione d’immagine basata sull’elaborazione dei segnali
in arrivo dal trasduttore e non realizzati con tecniche post-processing.
• Software colore specifico per i flussi intraparenchimali (anche bassi flussi) per la
visualizzazione dell’informazione del microcircolo ad elevata risoluzione spaziale
(colordoppler a larga banda o similari).

• Possibilità di applicazione software per studio perfusionale cerebrale e curve


sensitometriche di “ IN e wash-OUT “ con uso di contrasto ultrasonoro.

• Modulo per la gestione dei mezzi di contrasto di seconda generazione.

• Masterizzatore DVD/Pen drive USB (USB gate 2.0 o superiore) integrato


nell’apparecchiatura.

• Storage su Hard Disk (di capacità non inferiore a 500 Gb e velocità minima di 7200 rpm).

• L’apparecchiatura deve poter memorizzare (all’interno del sistema su Hard Disk) sia
immagini statiche che loops e poterle scaricare successivamente su periferiche di
memorizzazione (DVD/Pen Drive e Hard Disk esterni) in formato DICOM e in tutti i formati
windows compatibili (BMP, JPG, Avi).

• Software integrato di report finale del paziente, dettagliato e personalizzabile con le


relative immagini e la stampa direttamente su stampante laser/getto d’inchiostro. I report
devono essere esportabili in Excel, PDF, Word, RTF.

• Batteria per consentire di porre il sistema in Stand By per un riavvio rapido.

• Tutti i pacchetti software devono essere disponibili su CD ( o DVD ) con licenza d’uso
(non preinstallati).

• Tutorial on-site anche in più sedute a seguito di richiesta specifica e concordata con gli
operatori.

• Garanzia di upgrade e aggiornamento software “on site” per un periodo di almeno 24


mesi.

• Assistenza gratuita (inclusa nel prezzo di preventivo) “Full Risk“ sull’intera struttura
Hardware non inferiore a 24 mesi con manutenzione “on site“.

• Possesso di certificazione ISO.

• Marchio CE, che risponde ai requisiti della 93/42 EEC-MDD Classe IIa.

• Conformità agli standard EN 60601-1-2

SONDE E ACCESSORI VARI

• Sonda convex;
• Sonda phased array;

• Sonda lineare vascolare;

• Stampanti termiche b/n e colori.

N.B.: Qualora la descrizione di qualcuno dei prodotti messi a gara dovesse individuare una
fabbricazione o provenienza determinata o un procedimento particolare, un marchio o un
brevetto determinato, un tipo o un’origine o una produzione specifica che avrebbero come effetto
di favorire o eliminare talune imprese o prodotti, detta indicazione deve intendersi integrata dalla
menzione “o equipollente”.

Saranno valutate ulteriori altre eventuali innovazioni tecnologiche comprese nella configurazione
offerta

Le ditte dovranno impegnarsi a mettere a disposizione dell’U.O. le apparecchiature


offerte per la prova pratica con l’assistenza di un tecnico esperto nella dimostrazione
della relativa perfomance e delle caratteristiche richieste nelle schede tecniche.
La valutazione tecnica, che avrà peso non inferiore al 50% della valutazione complessiva, sarà
definita nel punteggio finale a seguito di sessione comparativa dei singoli apparecchi ammessi
e con la configurazione di gara.

Le apparecchiature che riporteranno un punteggio di valutazione tecnica inferiore a


punti 20 non saranno ammesse alla prova pratica.

PUNTEGGI
CARATTERISTICHE OGGETTO DI VALUTAZIONE TECNICA O Min -
Max

Anno di introduzione del sistema sul mercato (Punteggio più alto


all’apparecchiatura di più recente introduzione sul mercato ed ultima 1–3
release)

Caratteristiche tecniche dell'apparecchiatura ed innovazioni


3 - 15
tecnologiche (Hardware, accessori in configurazione base, sonde)

Caratteristiche Funzionali e Versatilità


3 - 10
(qualità immagini B/N, colore/doppler, software, connettività)

Accessori opzionali ed espandibilità (fornitura a corredo) 1-5

Ergonomia e facilità d’uso 1-3

Qualità dell’assistenza e servizi post-vendita (tutorial, stages


1-4
formativi, garanzia fornite)

VALUTAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE MEDIANTE PROVA 2 – 10


PRATICA

TOTALE PUNTEGGIO (Min - Max) 12 – 50

SONDA= PROBE

ECODOPPLER TRANSCRANICO

È un esame che, in analogia alla valutazione eco-color-doppler dei TSA, utilizza una sonda che
emette ultrasuoni. La sonda viene appoggiata sul capo del Paziente in alcuni punti specifici che
permettono l’esplorazione della circolazione cerebrale.
Il Doppler trans cranico permette di valutare la circolazione del sangue all’interno del cervello, a
differenza degli esami Doppler e color-doppler dei vasi sovra aortici, che consentono di valutare il
flusso del sangue verso il cervello.
È utile per valutare eventuali piccole embolie che si formano in maniera pressoché continuativa in
alcuni Pazienti (es. nei portatori di protesi meccaniche cardiache; nei pazienti con patologia
aterosclerotica carotidea).

Una utilizzazione recente è nei soggetti con episodi cerebrovascolari nei quali vi sia un forte
sospetto che la malattia origini dal cuore (natura cardio embolica) in rapporto all’esistenza di
passaggio di sangue dalle sezioni di destra e le sezioni di sinistra. Per questo sospetto, l’esame è
eseguito utilizzando un mezzo di contrasto ecocardiografico che si somministra per via
endovenosa.
Se nel cuore esiste una comunicazione tra il circolo venoso e quello arterioso (la più frequente è la
pervietà – cioè l’idoneità a consentire il passaggio del sangue – del forame ovale) il prodotto passa
direttamente dalle vene alle arterie ed è riconosciuto nel circolo intracranico dal Doppler trans
cranico dopo pochi battiti cardiaci.

https://www.youtube.com/watch?v=ubQ1zE5cnjY

PATOLOGIA STENO-OSTRUTTIVA
DELLA ARTERIA VERTEBRALE
PATOLOGIA STENO-OSTRUTTIVA DELLA ARTERIA VERTEBRALE
L’insufficienza vertebro-basilare (I.V.B.) è una sindrome caratterizzata per lo più da vertigini,
nausea, vomito, diplopia e da disturbi dell’andatura, come instabilità posizionale e durante la
marcia.

E’ dovuta ad una patologia del circolo posteriore cerebrale, dato principalmente da steno-ostruzione
delle arterie vertebrali, che originano dalle arterie succlavie ed attraverso i forami vertebrale
cervicali si riuniscono alla base del cranio dando origine al tronco basilare e al circolo di Willis.
Anatomia delle arterie vertebrali

Il flusso sanguigno nelle arterie vertebrali può essere influenzato da due fattori:

 intrinseci
 estrinseci

I fattori intrinseci sono dati dalla patologia aterosclerotica, caratterizzata dalla formazione di
una placca chiamata ateroma, che si localizza all’origine della arteria vertebrale.

L’insorgenza dell’ateroma è dovuto a:

 fumo
 ipertensione arteriosa
 diabete
 ipercolesterolemia
 familiarità
Stenosi delle arterie vertebrali alla
loro origine

I fattori estrinseci sono dati da compressione della arteria vertebrale, dovuti ad alterazioni del
rachide cervicale e più precisamente ad alterazioni dei forami intratrasversari in cui passa l’arteria
vertebrale.

L’ insufficienza vertebro-basilare risponde schematicamente a due fattori :

 meccanismo tromboembolico
 meccanismo emodinamico

Il meccanismo tromboembolico determina una embolia a livello del circolo vertebrale, con
conseguenze neurologiche variabili, che vanno dalla ischemia transitoria alla ischemia conclamata.
Le cause possono essere dovute a patologia cardiaca, a patologia aterosclerotica dell’arco della
aorta, a patologia stenosante all’origine della arteria vertebrale, a trombofilia.

Il meccanismo emodinamico, che è il più frequente, instaura una diminuzione di flusso a valle
della lesione, per cui si viene a stabilire il quadro clinico e di conseguenza sintomalogico della vera
insufficienza vertebro-basilare (vertigini con nausea e/o vomito, diplopia, instabilità posturale).
Anastomosi sotto-occipitali tra le branche
muscolari dell’arteria occipitale, dell’arteria vertebrale e della arteria cervicale ascendente

L’esame strumentale che permette una corretta diagnosi, in mani esperte, è l’Ecocolordoppler; nei
casi in cui è necessario avere una corretta patologia ed una corretta anatomia delle arterie vertebrali
e del circolo basilare, si effettua una Angio TAC oppure una Angio RMN ( Risonanza Magnetica
Nucleare ).

Il trattamento della insufficienza vertebro-basilare da stenosi e da compressione estrinseca


della arteria vertebrale è chirurgica.

La rivascolarizzazione della arteria vertebrale, in caso di stenosi alla sua origine, viene eseguita con
intervento chirurgico di “Reimpianto della Arteria Vertebrale sulla Carotide Comune”.

Reimpianto diretto della arteria vertebrale


nella carotide comune

La rivascolarizzazione della arteria vertebrale, da compressione estrinseca del rachide cervicale,


viene eseguita con intervento chirurgico di “By-pass carotido-vertebrale distale in vena safena
autologa”.

By-pass carotido-vertebrale distale

I risultati del trattamento chirurgico di rivascolarizzazione della arteria vertebrale sono


eccezionali, con risultati clinici che cambiano la vita dei pazienti; pazienti che prima della
rivascolarizzazione non riescono a tenere neanche la posizione eretta, ma che dopo la
rivascolarizzazione della arteria vertebrale e dopo riabilitazione fisioterapica riprendono una vita
normale.
Questi risultati si ottengono solo con le giuste indicazioni chirurgiche, vale a dire che bisogna
dapprima diagnosticare la vera insufficienza vertebro-basilare da steno-ostruzione della arteria
vertebrale e poi trattarla con la rivascolarizzazione.

SERVIZI

 Patologie e inteventi chirurgici


 Attività clinica ed in-day surgery

PATOLOGIE

 Stenosi carotidea
 Patologia aneurismatica della Aorta Addominale
 Patologia steno-ostruttiva della arteria vertebrale
 Patologia aneurismatica della Aorta Toracica
Tecnica di Esecuzione e Quadri Normali: Arteria
Vertebrale
L'arteria vertebrale, rispetto alla carotide, sale posteriormente, attraverso i forami trasversi delle vertebre
cervicali e si suddivide in quattro segmenti anatomici.

Comunemente si utilizza una sonda lineare con frequenza di 7-10 MHz; una sonda convex con frequenza
di 2-3 MHz può essere impiegata quando è necessario uno studio più in profondità come nel caso di collo
corto e grosso, e per lo studio del tratto prossimale dell’arteria.

Dopo la scansione longitudinale della carotide, si ruota la sonda lateralmente: in questo caso
compariranno le ombre acustiche dei processi trasversi attraverso cui scorre l'arteria vertebrale che può
essere esaminata lungo tutto il decorso ma che, per le sue caratteristiche anatomiche, non può essere
analizzata con la stessa precisione della carotide.

La scansione trasversale è utile per studiare i segmenti V0-V1-V3.

L'arteria vertebrale è caratterizzata, solitamente, da uno spettro Doppler con alta velocità diastolica e
velocità di picco sistolico compresa fra 20 e 40 cm / sec.

In questa lezione viene presentata la metodologia dello studio ecocolor Doppler dei diversi segmenti
anatomici dell'arteria vertebrale extracranica.

Ecocolordoppler dei Tronchi Sovraortici o


Carotideo
L’ EcocolorDoppler dei Tronchi Sovraortici – TSA , detto anche delle carotidi o dei vasi epiaortici, è un esame
diagnostico dedicato alle arterie che portano sangue al cervello, ovvero carotidi ed arterie vertebrali. L’
EcocolorDoppler dei Tronchi Sovraortici – TSA, valuta il “lume interno” ed il decorso delle arterie. Verifica se la
struttura della parete sia ispessita o meno. Determina se il vaso presenti una stenosi, cioè un punto in cui
l’arteria, ridotta di calibro, consente il passaggio di una minore quantità di sangue.

Ecocolordoppler dei Tronchi Sovraortici

Perché le stenosi sono pericolose ?


Le stenosi sono causante da placche. Queste, a partire dalla parete interna delle arterie, si sviluppano nel lume
delle stesse. Le placche possono essere di calcio, grasso o miste ed il loro sviluppo è favorito da fumo, diabete,
ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia ed età. Le stenosi e/o occlusione delle carotidi, riducendo l’apporto di
ossigeno al cervello, sono causa del famigerato ICTUS o STROKE, ovvero ischemie permanenti o un attacco
ischemico transitorio (TIA).
Perché l’ EcocolorDoppler dei Tronchi Sovraortici – TSA è
importante ?
Perché l’ EcocolorDoppler dei tronchi sovraortici – TSA, permette di individuare la presenza di una patologia
steno-ostruttiva in uno di questi vasi. Permette cioè di valutare la sede della stenosi/ostruzione, la percentuale si
restringimento del vaso e l’alterazione sul flusso di sangue. Inoltre e’ in grado di quantificare il rischio di malattia
cerebrovascolare di tipo ischemico anche in pazienti in assenza di stenosi con la sola valutazione della parete
interna del vaso. Infatti, lo spessore alterato della parete interna dell’arteria carotide, rappresenta un indicatore
del rischio di malattie dell’apparato cardio-vascolare. Dunque l’ EcocolorDoppler dei tronchi sovraortici
rappresenta il miglior metodo di valutazione del rischio di malattia dell’apparato cardiovascolare in
soggetti sintomatici ma anche asintomatici.
Prevenire Ictus e malattie ischemiche
La stenosi carotidea è il maggior fattore di rischio per la recidiva di un ICTUS. Ictus, ischemie permanenti ed
attacco ischemico transitorio (TIA) sono la prima causa di disabilità e la seconda causa di morte nei paesi
occidentali. Dopo un Ictus vi è un rischio di altro episodio ischemico nei 5 anni successivi del 30-45%. Dopo un
TIA, il rischio di Ictus entro il primo mese è del 20%. Per questo la prevenzione è importantissima. Dopo una
sofferenza cerebrale, la prevenzione deve ridurre il rischio delle recidive cerebrali; prevenire le malattie
ischemiche del cuore (infarto), e malattie che coinvolgano arterie di altri distretti del corpo.

Esami Precedenti e Quesito Clinico


Al momento dell’esame, il Paziente deve recare in visione al Medico Specialista gli esami effettuati in
precedenza utili per la valutazione del caso in esame anche in termini di evoluzione nel tempo. E’ inoltre
fondamentale che sia chiaro ed indicato allo Specialista il cosiddetto “Quesito Clinico”. Ovvero la diagnosi
già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente che
richiede l’effettuazione dell’esame. La conoscenza del Quesito Clinico consente al Medico Specialista di
formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.

STENOSI CAROTIDEA
un controllo di routine un'ecografia del collo franco ha scoperto così un po per caso una stenosi alle carotidi
le arterie che portano il sangue al cervello erano cioè quasi del tutto strumentale nistra c'era una stenosi
del 90 per cento ea destra dall 85 fui ricoverato immediatamente il giorno dalle loro sull'operato la stenosi
carotidea o più comunemente del restringimento di un'arteria carotide dovuta alla formazione di una
placca aterosclerotica all'interno dell'arteria il restringimento avviene gradualmente in seguito alla malattia
comunemente detta aterosclerosi si forma praticamente una placca di calcio e di tutti gli elementi del
sangue circolante che vanno a depositarsi in zone particolarmente critiche del nostro sistema fino a
determinare un restringimento importante una stenosi grave ricordiamo che le arterie carotidi sono quelle
che portano il sangue al cervello quindi sono di estrema importanza per la nostra vita a volte compaiono
disturbi del movimento della sensibilità di linguaggio e vista o il classico t a un'ischemia transitoria con
svenimenti improvvisi ma spesso non ci sono sintomi ed è come vivere con una bomba ad orologeria in
corpo il rischio si chiama ictus cerebrale ne avvengono 200 mila ogni anno in italia uno su quattro è dovuto
alla malattia carotidea lo vediamo qui in questa figura si vede una placca che viene frantumata dal sangue e
quindi emboli già verso il cervello manda dei pezzetti di placca verso il cervello l'esame più importante e
viene detto appunto esame di primo livello el eco color doppler che utilizzando degli ultrasuoni che non
sono né pericolosi né invasivi permettono di vedere se il nostro vaso sanguigno l'arteria è ristretta o
conclusa l'esame è consigliato soprattutto ai pazienti che hanno dei fattori di rischio per l'arteriosclerosi
quindi i pazienti fumatori pazienti ipertesi diabetici con alterazione dei grassi nel sangue e comunque va
fatto dopo i 50 anni in tutti i pazienti per uno screening di primo livello un ostruzione di oltre il 70 per cento
deve essere operata ma non sempre è così oggi è possibile studiare anche il grado di fragilità e quindi di
pericolosità della placca per poi decidere come intervenire dobbiamo anche pensare al tipo di placca e ai
dati del paziente il tipo di placca una placca lisce la rigida in un paziente molto anziano può anche essere
lasciata eseguita nel tempo anche se supera il 70 per cento il restringimento una placca in un giovane
friabile molle come noi diciamo è che ha dato già dei segni cioè de pia e comunque operare
indipendentemente dal grado di stenosi buongiorno sia ferruccio buongiorno allora come stai passato un
mese dall'intervento alla gentile chiamato era qui il lato destra e la tua effettiva della ferita che sta
scomparendo quasi del tutto adesso lo vediamo meglio il chirurgo vascolare attraverso un'incisione sul
collo libera la carotide asportando la placca un'operazione tecnicamente semplice ma delicata che si
esegue in anestesia locale sia locale permette di monitorizzare in ogni momento dell'intervento lo stato
neurologico di vigilanza del paziente e quindi impedire che durante l'intervento cosa che può avvenire con
l'anestesia generale impedire dicevo che il paziente abbia un ictus intraoperatorio la vita un po più calma
sia nel mangiare le altre cose però diciamo che tutto tornato normale per evitare che le placche si riformino
che ci sia quindi una ripresa della malattia anche in quella zona sarà bene mantenere delle abitudini di vita
corretta fondamentalmente evitare di fumare se si fumava controllare la pressione controllare se si ha il
diabete che i valori di glicemia siero nella norma e anche per quanto riguarda i valori del colesterolo e dei
trigliceridi eventualmente anche con farmaci se la dieta non è sufficiente

STENOSI CAROTIDEA 2

 La stenosi di 1 arteria è il restringimento all’inerno di essa x accumulo di materiale grasso o altri detriti
del sangue che si accumulano come in una tubatura dell’acqua quando si forma il calcare. Il
restringimento va risolto per le cause più importanti dell’ostrusione di 1 arteria: l’ictus.
 FATTORI DI RISCHIO: stile di vita - sedentarietà -obesità - aumento del colesterolo - ipertensione -
fumo di sigarette
 SINTOMU:possono anche non essere presenti quindi essere una condizione asintomatica – il soggetto
può anche non rendersi conto, avere la perdita di vista improvvisa, stato vertiginoso.
 ECOCOLOR DOPPLER metodica ke ci permette di esplorare sia dal punto di vista ecografico sia che per
la valutazione della flussimetria ci permette di esplorare qualsiasi vaso del nostro corpo del nostro
organismo, per capire se ci sono le stenosi.
 Nella carotide interna si formano le stenosi. L’esame inizia con il rilievo della morfologia, solo con
un’ecografia che ci permette di avere delle prime indicazioni sulla presenza di placche all’interno
dell’arteria. Dopo di che si passa alla metodica Color doppler. Con il color abbiamo 1 idea dei flussi di
sangue, della direzione del sangue all’interno dell’arteria. Con il POWERDOPPLER si valutano le
velocimetrie, vale a dire le accelerazioni che vengono impresse al sangue durante il passaggio
all’interno della carotide o all’interno della stenosi, ovviamente maggiore è il grado di stenosi > saranno
le accellerazioni impresi alla colonna di sangue che passa all’interno della stenosi. Noi ricaviamo da tutti
questi dati l’entità/il grado della stenosi. Altre metodiche vengono effettuate con la radiologia, la
risonanza magnetica= l’angiografia, oppure in altri casi si fa una angio tac
 Le stenosi carotidee si possono rilevare con metodi non invasivi come l’angio tac e l’angio RM. Vengono
seguite mediante l’iniezione di mezzo di contrasto per via endovenosa e ci permettono di ottenere 1
visualizzazione reale e fedele della distribuzione delle arterie dei vasi del collo. L’angio RM non usa
radiazioni ionizzanti, è di rapida esecuzione.

Cosa sono le carotidi e le vertebrali?


Ogni persona ha due carotidi che decorrono nel collo una a destra ed una a sinistra e si possono apprezzare
le loro pulsazioni, ponendo le dita lateralmente al pomo d’Adamo.
L’arteria carotide distribuisce al cervello sangue ossigenato proveniente dall’aorta, principale arteria che
rifornisce il sangue arterioso a tutto il corpo.
Posteriormente nel collo decorrono le arterie vertebrali, una per parte che hanno un calibro minore rispetto
alle carotidi ed apportano una quantità minore di sangue al cervello. Esse possono divenire importanti solo
nel caso in cui ci sia una stenosi (restringimento) o chiusura totale di una o entrambe le carotidi.
Le arterie vertebrali sono più raramente interessate dal processo aterosclerotico, ma possono essere
coinvolte nell’artrosi cervicale che esercita una compressione dall’esterno con una classica sintomatologia
vertiginosa, fra l’altro frequente.

Potrebbero piacerti anche