Sei sulla pagina 1di 3

SCRITTO di EMERGENZE del 24.02.

2016

ANESTESIA E RIANIMAZIONE
(Vero/Falso, cinque affermazioni per ogni domanda; visto che molte erano francamente dubbie,
mai sentite a lezione, non presenti sulle slides o poste in modo ambiguo, e non ci sono state
comunicate le soluzioni, ho evitato di sbilanciarmi scrivendo le mie risposte. Se qualche
affermazione vi sembra insensata, sappiate che erano poste più o meno con queste esatte parole.
Non riesco a ricordarmi tutte le affermazioni, ma spero che queste bastino XD)

1. Maschera laringea
- è utilizzabile nell’anestesia generale
- misura in base al peso, ma è meglio una grande poco gonfia
- il pz deve essere a stomaco vuoto
- ha una tenuta sottoglottica
- il pz deve essere incosciente
2. Cannula orofaringea
- induce spesso il vomito
- è usata nel pz non cosciente
- inserita con la concavità verso l’alto e poi ruotata
- misura ideale dalla rima labiale al padiglione auricolare
3. Indicazioni al catetere venoso centrale
- somministrazione di sostanze flebitogene
- pz non cosciente
- assenza di accessi periferici ben visibili
- terapia nutrizionale prolungata
- misurazione della PVC
4. Accessi venosi periferici
- evitare la piega del gomito
- si può misurare la PVC
- generalmente sono agli arti superiori
- vengono fissati con dei punti
5. Cannula arteriosa
- si può usare per dei prelievi per l’EGA
- si posiziona nell’arteria radiale del braccio dominante
- prima di posizionarla è consigliabile il test di Robert
- si posiziona con tecnica di Seldinger
- la testina va collocata a metà del diametro anteroposteriore del torace
6. Anestesia spinale
- si può usare per interventi sull’arto superiore
- è controindicata in pazienti con alta pressione intracranica
- si iniettano elevati volumi di anestetico
- si può posizionare un catetere nel canale midollare
7. Quali metodiche consentono un dominio della via aerea con sicurezza?
- tubo tracheale inserito per via trans faringea
- tubo tracheale inserito per via trans laringea
- intubazione per via tracheotomia
- cannula orofaringea
- maschera laringea
8. Che cos’è l’end tidal CO2
9. Che cosa misura il pulsossimetro
- saturazione funzionale
- pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso
- concentrazione di emoglobina
- percentuale di emoglobina ossigenata
- contenuto arterioso di ossigeno
10. Puntura trans tracheale
- è ormai in disuso
- si effettua sopra alla cartilagine tiroide
- si effettua a livello della membrana cricotiroidea
- è utile per il paziente in arresto cardiocircolatorio
- è utile per supportare la ventilazione del pz
11. Pressione alveolare dell’ossigeno: aumenta per…
- riduzione del quoziente respiratorio
- aumentata differenza tra PAO2 e PaCO2
- ridotta differenza tra PAO2 e PaCO2
- riduzione della PiO2
12. Cause di IRA ipossiemica
- shunt sinistro-destro
- riduzione della pressione della miscela inspirata a parità di FiO2
- riduzione della FiO2 nell’aria inspirata
- aumento del rapporto V/Q
- riduzione del rapporto V/Q
13. Quali condizioni possono dare IRA da alterata trasmissione dell’impulso nervoso
- tetano
- poliomielite
- miastenia gravis
- cardiochirurgia
- sindrome di Guillan-Barré
14. Fattori che favoriscono l’iperinflazione dinamica e la formazione di PEEP intrinseca
- tempo inspiratorio troppo lungo
- tempo inspiratorio troppo breve
- tempo inspiratorio insufficiente a raggiungere il volume di equilibrio
- tempo inspiratorio insufficiente a raggiungere la capacità polmonare totale
- ostruzione alveolare
15. Ventilazione protettiva (varianti sul tema: evita la sovradistensione degli alveoli e riduce la
produzione di citochine infiammatorie)
16. Pneumotorace semplice
- se il pz non ha nessun problema respiratorio o emodinamico, non necessita di trattamento
- il pz non va trasportato se possibile in elicottero
- è possibile effettuare interventi in anestesia generale
- può essere utile una terapia antalgica per ridurre l’ipoventilazione
- c’è un’evidente asimmetria nell’espansione degli emitoraci
17. Trauma del torace
- è infrequente lo shock cariogeno
- il tamponamento cardiaco si manifesta sempre con turgore giugulare
18. Glasgow Coma Scale (che cosa valuta… opzioni varie in cui ricorreva spesso la valutazione dei
riflessi del tronco o del diametro pupillare)
19. Cause di danno secondario nel trauma cranico grave (ipossia, ipercapnia, ipotensione,
iperglicemia, ipertermia)
20. Valutazione del pz con trauma cranico
- è sempre importante correggere l’ipertensione
- l’ematoma extra durale ha prognosi migliore
- la presenza di iperdensità a falda biconvessa nella TC segnala un ematoma subdurale
- la GCS valuta la reattività e il diametro pupillare
21. Definizione e calcolo della pressione di perfusione cerebrale (MAP – ICP ovviamente)
22. Shock settico (aumento/riduzione di resistenze periferiche totali, precarico, contrattilità; varie
combinazioni…)
23. Shock ipovolemico
- include lo shock emorragico
- nello shock di classe III si ha perdita di circa il 40% del volume circolante
- nello shock di classe III il pz presenta agitazione, polso filiforme e tachicardia
- nello shock di classe II è sufficiente l’infusione di cristalloidi per ripristinare la volemia
24. Shock da trauma
- l’acidosi metabolica è un evento tardivo
- ha un ruolo importante il danno mitocondriale
- nello shock neurogeno si ha ipotensione con bradicardia
25. Correzione delle perdite in corso di shock ipovolemico
- somministrare al massimo 500 ml di cristalloidi
- somministrare 500 ml di colloidi
- nell’adulto la correzione è nell’ordine di 2000 ml
- nel bambino la correzione è nell’ordine di 7-8 ml/kg
- dovrebbe essere circa tre volte le perdite

TRAUMATOLOGIA
(risposta multipla, 5 scelte di cui una sola corretta)

1. Quale di queste è una frattura laterale del collo femorale (pertrocanterica)


2. Com’è l’arto inferiore nelle fratture del collo femorale (accorciato, extra ruotato)
3. Quale di queste azioni devono essere messe rapidamente in atto nel gestire un pz
politraumatizzato? (triage sul territorio ecc...)
4. Quantità di sangue che possono perdere le varie ossa fratturate
5. Definizione di lussazione
6. Sintomi e segni della lussazione
7. Esami da fare come primo livello per una frattura (Rx in due proiezioni)
8. Come può essere classificata una frattura (tronca, spiroide, esposta ecc…)
9. Caratteristiche dei distacchi epifisari (età evolutiva, possibile crescita asimmetrica, sintesi con
fili percutanei, urgenza)
10. Obiettivi del damage control (trattamento iniziale di stabilizzazione temporanea e poi seconda
fase di trattamento definitivo a distanza di tempo)
11. Fratture esposte (si classificano con Gustilo Anderson, sono un’emergenza ecc)
12. Obiettivi della trazione trans scheletrica (effetto antalgico, antidecubito, emostasi, nursing ecc)
13. Quale di queste lesioni è un codice rosso? (frattura di bacino)
14. Sintomi e caratteristiche della sindrome compartimentale
15. Fattori che influenzano la resistenza specifica dell’osso.

Potrebbero piacerti anche