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2016
ANESTESIA E RIANIMAZIONE
(Vero/Falso, cinque affermazioni per ogni domanda; visto che molte erano francamente dubbie,
mai sentite a lezione, non presenti sulle slides o poste in modo ambiguo, e non ci sono state
comunicate le soluzioni, ho evitato di sbilanciarmi scrivendo le mie risposte. Se qualche
affermazione vi sembra insensata, sappiate che erano poste più o meno con queste esatte parole.
Non riesco a ricordarmi tutte le affermazioni, ma spero che queste bastino XD)
1. Maschera laringea
- è utilizzabile nell’anestesia generale
- misura in base al peso, ma è meglio una grande poco gonfia
- il pz deve essere a stomaco vuoto
- ha una tenuta sottoglottica
- il pz deve essere incosciente
2. Cannula orofaringea
- induce spesso il vomito
- è usata nel pz non cosciente
- inserita con la concavità verso l’alto e poi ruotata
- misura ideale dalla rima labiale al padiglione auricolare
3. Indicazioni al catetere venoso centrale
- somministrazione di sostanze flebitogene
- pz non cosciente
- assenza di accessi periferici ben visibili
- terapia nutrizionale prolungata
- misurazione della PVC
4. Accessi venosi periferici
- evitare la piega del gomito
- si può misurare la PVC
- generalmente sono agli arti superiori
- vengono fissati con dei punti
5. Cannula arteriosa
- si può usare per dei prelievi per l’EGA
- si posiziona nell’arteria radiale del braccio dominante
- prima di posizionarla è consigliabile il test di Robert
- si posiziona con tecnica di Seldinger
- la testina va collocata a metà del diametro anteroposteriore del torace
6. Anestesia spinale
- si può usare per interventi sull’arto superiore
- è controindicata in pazienti con alta pressione intracranica
- si iniettano elevati volumi di anestetico
- si può posizionare un catetere nel canale midollare
7. Quali metodiche consentono un dominio della via aerea con sicurezza?
- tubo tracheale inserito per via trans faringea
- tubo tracheale inserito per via trans laringea
- intubazione per via tracheotomia
- cannula orofaringea
- maschera laringea
8. Che cos’è l’end tidal CO2
9. Che cosa misura il pulsossimetro
- saturazione funzionale
- pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso
- concentrazione di emoglobina
- percentuale di emoglobina ossigenata
- contenuto arterioso di ossigeno
10. Puntura trans tracheale
- è ormai in disuso
- si effettua sopra alla cartilagine tiroide
- si effettua a livello della membrana cricotiroidea
- è utile per il paziente in arresto cardiocircolatorio
- è utile per supportare la ventilazione del pz
11. Pressione alveolare dell’ossigeno: aumenta per…
- riduzione del quoziente respiratorio
- aumentata differenza tra PAO2 e PaCO2
- ridotta differenza tra PAO2 e PaCO2
- riduzione della PiO2
12. Cause di IRA ipossiemica
- shunt sinistro-destro
- riduzione della pressione della miscela inspirata a parità di FiO2
- riduzione della FiO2 nell’aria inspirata
- aumento del rapporto V/Q
- riduzione del rapporto V/Q
13. Quali condizioni possono dare IRA da alterata trasmissione dell’impulso nervoso
- tetano
- poliomielite
- miastenia gravis
- cardiochirurgia
- sindrome di Guillan-Barré
14. Fattori che favoriscono l’iperinflazione dinamica e la formazione di PEEP intrinseca
- tempo inspiratorio troppo lungo
- tempo inspiratorio troppo breve
- tempo inspiratorio insufficiente a raggiungere il volume di equilibrio
- tempo inspiratorio insufficiente a raggiungere la capacità polmonare totale
- ostruzione alveolare
15. Ventilazione protettiva (varianti sul tema: evita la sovradistensione degli alveoli e riduce la
produzione di citochine infiammatorie)
16. Pneumotorace semplice
- se il pz non ha nessun problema respiratorio o emodinamico, non necessita di trattamento
- il pz non va trasportato se possibile in elicottero
- è possibile effettuare interventi in anestesia generale
- può essere utile una terapia antalgica per ridurre l’ipoventilazione
- c’è un’evidente asimmetria nell’espansione degli emitoraci
17. Trauma del torace
- è infrequente lo shock cariogeno
- il tamponamento cardiaco si manifesta sempre con turgore giugulare
18. Glasgow Coma Scale (che cosa valuta… opzioni varie in cui ricorreva spesso la valutazione dei
riflessi del tronco o del diametro pupillare)
19. Cause di danno secondario nel trauma cranico grave (ipossia, ipercapnia, ipotensione,
iperglicemia, ipertermia)
20. Valutazione del pz con trauma cranico
- è sempre importante correggere l’ipertensione
- l’ematoma extra durale ha prognosi migliore
- la presenza di iperdensità a falda biconvessa nella TC segnala un ematoma subdurale
- la GCS valuta la reattività e il diametro pupillare
21. Definizione e calcolo della pressione di perfusione cerebrale (MAP – ICP ovviamente)
22. Shock settico (aumento/riduzione di resistenze periferiche totali, precarico, contrattilità; varie
combinazioni…)
23. Shock ipovolemico
- include lo shock emorragico
- nello shock di classe III si ha perdita di circa il 40% del volume circolante
- nello shock di classe III il pz presenta agitazione, polso filiforme e tachicardia
- nello shock di classe II è sufficiente l’infusione di cristalloidi per ripristinare la volemia
24. Shock da trauma
- l’acidosi metabolica è un evento tardivo
- ha un ruolo importante il danno mitocondriale
- nello shock neurogeno si ha ipotensione con bradicardia
25. Correzione delle perdite in corso di shock ipovolemico
- somministrare al massimo 500 ml di cristalloidi
- somministrare 500 ml di colloidi
- nell’adulto la correzione è nell’ordine di 2000 ml
- nel bambino la correzione è nell’ordine di 7-8 ml/kg
- dovrebbe essere circa tre volte le perdite
TRAUMATOLOGIA
(risposta multipla, 5 scelte di cui una sola corretta)