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ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO

Per fortuna le emergenze mediche sono eventi abbastanza rari in uno studio
odontoiatrico; tuttavia è bene essere sempre preparati, dal momento che si possono
anche verificare sia durante semplici terapie, sia addirittura in sala di attesa, in
maniera totalmente indipendente dalla nostra attività alla poltrona.

Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di fenomeni di poco conto, legati alla
tensione da stress, da paura, che determinano crisi “vasovagali”: in pratica, mi si
passi il termine, semplici svenimenti.
Ma a volte possiamo trovarci di fronte ad un peggioramento delle condizioni
patologiche preesistenti (ipertensione, cardiopatie, diabete, asma ecc.), o a sintomi da
sovradosaggio di anestetico con vasocostrittore.

Per questo motivo la struttura deve:


1) essere adeguatamente preparata
2) avere a disposizione farmaci e dispositivi “di sicurezza” per le emergenze
Ciò, naturalmente, nei casi gravi, in attesa dell'arrivo dei mezzi di Pronto Soccorso,
che debbono essere immediatamente avvertiti.

In realtà, non esiste una “tabella” dei farmaci che debbono essere presenti in uno
studio odontoiatrico, ma è bene, da parte del medico, conoscere quelli che non
dovrebbero mai mancare, oltre, ovviamente, a saper diagnosticare e “gestire” le
patologie e le situazioni che possono determinare.
In questa ottica, inoltre, molto importante sarà la presenza di un/una ASO, in grado di
“capire”, “conoscere” e “collaborare” nella gestione di tali emergenze o situazioni
avverse.

Tra queste, quindi, ricordiamo le principali:


1) lipotimia e sincope (crisi vaso-vagali)
2) shock anafilattico o reazioni allergiche
3) sindrome coronarica acuta o arresto cardiaco
4) ostruzioni delle vie aeree da corpo estraneo
5) crisi asmatiche
6) crisi epilettiche
7) crisi ipertensive
8) aritmie cardiache
9) edema polmonare acuto
10) laringospasmo con edema della glottide
11) ictus e TIA ( attacco di ischemia cerebrale transitoria)
In queste lezioni tratteremo soprattutto le prime, naturalmente solo dal punto di vista
teorico, mentre la parte pratica andrà effettuata sul manichino, soprattutto nei corsi
BLS o BLSD ( Basic Life Support - Defibrillation)
Come abbiamo visto in numerosi altri “capitoli”, prima della visita, in qualsiasi
studio medico od odontoiatrico, è necessaria una accurata anamnesi, vale a dire un
accertamento preventivo della “storia” clinica, fisiologica e patologica del paziente,
con presa di coscienza, dunque, del suo stato di salute.
Tutto questo, allo scopo di valutare se le nostre terapie possano o meno interferire
con lo stato di salute stesso ed eventuali patologie presenti.

A tale proposito, in genere, facciamo riferimento alla classificazione della Società


Americana di Anestesiologia, la ASA:
1) Soggetto normale, senza alcuna patologia riferita, nessun sintomo, alterazione
o disturbo organico, biochimico, psichico/psichiatrico, strumentale. Solo
problemi al cavo orale o visita di controllo dello stesso.
2) Paziente con malattia sistemica lieve o al massimo moderata, come
ipertensione lieve e trattata/ben controllata, gravidanza, fumo, diabete ben
compensato, meno di 70 anni di età ecc.
3) Paziente con malattia sistemica severa, di varia natura, o anche per la quale
non è possibile stabilire con certezza l'entità, come: angina di petto, stato post
infartuale, ipertensione non controllata, malattia respiratoria come
broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
4) Paziente con patologia severa, che lo pone in pericolo di vita, non sempre
risolvibile con intervento, come insufficienza cardiaca, epatica o renale grave,
angina instabile ecc.
5) Paziente moribondo, ma che viene sottoposto ad intervento per estremo
tentativo.

URGENZA O EMERGENZA
Per urgenza si intende la necessità assoluta di intervenire presto, anche se non è
presente la possibilità di un peggioramento in tempi brevi. Occorre dunque fare
presto, anche se l'intervento può essere differibile.
Per emergenza, viceversa, si intende quella situazione che, comportando un serio
rischio per le persone, non è differibile nell'intervento: occorre farlo subito.

Tra le emergenze, in uno studio odontoiatrico, distinguiamo:


1) “fortuite”, cioè quelle che non possono essere previste, né prevenute, e quando
non esiste un rapporti di causa/effetto con il trattamento, come nel caso di
patologie sistemiche ignorate, non diagnosticate.
2) “iatrogene”, quando, viceversa, sono determinate dal trattamento odontoiatrico
e ne sono causa o concausa, come ad esempio nella ingestione di corpi estranei
(strumentini canalari ecc.), farmaci utilizzati, patologia già diagnosticate e
precipitate a causa del nostri intervento.
Logico dedurre che nel primo caso la colpa professionale è assente, nel secondo...no,
o molto meno.
CARRELLO DELLE URGENZE
In uno studio odontoiatrico deve essere sempre presente almeno un armadietto con i
farmaci e le strumentazioni necessari per gestire le situazioni di urgenza, se non
addirittura di emergenza.
Molto meglio (estremamente consigliabile) avere a disposizione un carrello,
facilmente trasportabile fra le varie stanze, compresa la sala di attesa.
Altrettanto consigliabile etichettare i cassetti, per la facile individuazione dei farmaci
adeguati, rispetto alla situazione patologica sopravvenuta, magari attraverso codici,
colori ecc., così come è assolutamente fondamentale prestare attenzione alle
scadenze, forniture, livello della bombola di ossigeno ecc.

Tutto il personale di studio deve avere grande dimestichezza con il carrello, ed anche
se, naturalmente, la diagnosi ed il trattamento vero e proprio spettano al medico
odontoiatra, in determinate situazioni è fondamentale l'apporto della ASO, sia
nell'intervento “semplice”, sia nella stabilizzazione del paziente, sia nella richiesta di
intervento del 118, nei casi gravi/gravissimi.
Tuttavia, è bene tranquillizzarci: questi ultimi sono eventi veramente rarissimi. Nella
maggior parte dei casi, ci troveremo di fronte a semplici lipotimie, ipotensioni, crisi
di ansia, al massimo a modeste reazioni allergiche.
E' bene, comunque, ovviamente, essere preparati...” a tutto”!

CONTENUTO - STRUMENTAZIONI
Anche se molti testi specialistici parlano di “monitor multiparametrico”, vale a dire di
uno strumento in grado di darci automaticamente e contemporaneamente la
rilevazione di numerosi parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca,
ossigenazione ed addirittura ECG), è rarissimo trovare tale dispositivo in uno studio o
ambulatorio odontoiatrico.
Tuttavia ci sono degli strumenti che non debbono mancare.
1) Sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa, con bracciale
per adulti e bambini
2) Fonendoscopio per auscultare cuore, polmoni ecc
3) Saturimetro (pulsossimetro) per la valutazione della saturazione arteriosa di
ossigeno nell'emoglobina del sangue, nonché la frequenza cardiaca.
4) Presidi per la “gestione” delle vie aeree, come maschere facciali di varie
dimensioni, con cannule orofaringee, tubicini e collettori per la
somministrazione di ossigeno, pinza di Magill per la rimozione di corpi
estranei
5) Bombola di ossigeno (controllare sempre il livello e la data di carica/ricarica)
6) Pallone di Ambu o autoespansibile
7) Kit per accesso venoso, con laccio emostatico, agocannule di varie misure,
deflussori e soluzioni da infusione (fisiologica o glucosata)
8) Misuratore della glicemia
Infine, anche se attualmente non obbligatorio, occorrerà iniziare a pensare (immagino
che il Legislatore si indirizzerà in tal senso) alla presenza di un defibrillatore
automatico esterno (DAE) o semiautomatico.
FARMACI
Accanto ai già citati ossigeno e soluzione fisiologica o glucosata, non dovrebbero mai
mancare:
1) Atropina
2) Adrenalina (da conservare in frigo)
3) Corticosteroidi
4) Salbutamolo
5) Antipertensivi (Lasix)
6) Diazepam o benzodiazepine
7) Nitroglicerina
8) Antistaminici
9) Aspirina e cardioaspirina
10) Antiemorragici locali (acido tranexamico – tranex)
Consigliabili tabelle con dosaggi per età/peso, ove necessari, ed un sistema di facile
individuazione del farmaco adeguato per la patologia diagnosticata (reazione
allergica, emergenza cardiovascolare, respiratoria, da farmaci ecc.)
Altrettanto importante è una sorta di “mappatura” dei farmaci in scadenza, magari
attraverso elastici di colore rosso o giallo.

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